Istantanea Pier Vittorio Buffa

Terremoto, i twitter-radioamatori

Chi si occupa di informazione e di gestione delle emergenze ricorderà questo terremoto come il terremoto di twitter.

Mai come oggi, 20 maggio 2012, il social network veloce ed efficiente è stato, in Emilia, il vero canale attraverso il quale si è diffusa l'informazione sulle scosse, sulle vittime, sui danni. Con brevi messaggi, foto, video. Prima di radio e televisione. In modo capillare. Grazie a semplici cittadini e a enti pubblici, come diversi Comuni, che si sono mossi in modo autonomo per informare e dare punti di riferimento.

Il tutto autogestito, spontaneo, non coordinato se non attraverso quell''hashtag #terremoto che ha tutto convogliato in un unico gigantesco canale.

Perché la Protezione civile, a tutti i livelli, non è attiva su un mezzo di comunicazione così efficiente? Perché non si organizza per raccogliere, come stanno facendo molti siti di informazione, notizie anche dalla rete? Perché non coordina il flusso di informazioni suggerendo hashtag, contattando cittadini attivi che si trovano in luoghi chiave, filtrando (cioè verificandone la veridicità) e smistando notizie?

Una volta erano i radioamatori a essere efficaci collaboratori nella gestione delle emergenze. Raccoglievano e distribuivano informazioni da posti altrimenti irraggiungibili in breve tempo. Erano pochi e non dappertutto.

I radioamatori di oggi sono decine di migliaia e sono ovunque. Invece delle grandi e costose radio usano il social network  con l'uccellino. Potrebbero essere una rete di supporto straordinaria, mille volte di più dei radioamatori di un tempo.

Ma vanno organizzati, e subito. Ci sono già esperienze all'estero a cui ispirarsi. Basta volerlo, iniziando con il creare un linguaggio comune e condiviso.


Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

120 commenti 8

  • Sven scrive:

    Invece, bisognerebbe eliminare le cause che portano a fare sia gli sfruttatori che le vittime: questo sarebbe molto più praticabile e soprattutto *etico*, *se solo lo si volesse*...

    Insomma, non rimuovere i problemi altrove (carcere, paesi di origine e così via), ma affrontarli alla radice, ovunque siano nel mondo.

    Per esempio, dando un reddito di cittadinanza minimo garantito a *tutti* e legalizzando quel che oggi è dominio assoluto della criminalità organizzata (vedi le droghe, in primis), eliminandone così del tutto il mercato illegale.

    Ma a livello "politico", a quanto pare, non ci si fida della gente, della propria cittadinanza (la si considera incapace di intendere e di volere e quindi da tutelare? boh! a quanto pare, incredibilmente...) e quindi purtroppo si continua così, senza che cambi nulla.

    Certo che se poi la cittadinanza non ha nessun'idea del mondo che vuole (pensa solo a "laurà"? Mah!), la situazione è davvero di stallo totale, purtroppo...

  • roberto scrive:

    Nel tanto che cerchiamo, e mi auguro troviamo, degli ideali non e' che si potrebbe mettere in prigione chi sfrutta le disgrazie altrui..? Se per caso la cara personcina non fosse italiano lo possiamo rispedire a casa sua cosi' da toglierci il problema, almeno quello, dando nel frattempo alla cittadinanza tutta un segnale chiaro che i tempi stanno per cambiare..FINALMENTE?

  • Sven scrive:

    Certo, sono d'accordissimo che bisogna eliminare lo sfruttamento, in tutte le sue forme, speculatori compresi: ma come? Probabilmente, in pratica lo si può fare solo *contemporaneamente* alla creazione di una società più solidale e più spontanea (e meno affarista e fiscale); in fondo, anche gli sfruttatori ed oppressori sono a loro volta vittime di situazioni di necessità di vario tipo (mancanza di cultura ed umanità in primis).

    Insomma, ci vogliono degli ideali da cui partire...

  • roberto scrive:

    SVEN il problema della solidarieta' e' diventato molto delicato dopo che si e' capito che molti dei soldi che la gente donava venivano dirottati in tasche non proprio di galantuomini...oggi la gente ha difficolta' a DARE perche' gli scandali si sono susseguiti uno dopo l'altro senza una fine, inoltre c'e' troppa gente che ci marcia sopra.
    Vicino a casa mia ci sono gia' stati dei casi di persone che si sono presentate ai centri di raccolta e hanno mangiato e dormito gratis senza averne nessun diritto ma togliendo a chi invece lo aveva il posto, stamattina li hanno dovuti allontanare...erano arrivati da ogni provinica emiliana e non solo con lo scopo appunto di mangiare e dormire alle spalle di chi ne aveva bisogno.
    Nella mia citta; persone che domandavano l'elemosina ci sono sempre state ma erano TUTTE persone con problemi, oggi assistiamo a elemosinatori di mestiere o addirittura a vere e proprie bande che mandano in giro persone con problemi veri ma che vengono poi derubate della carita' dei cittadini.
    Anche questo contribuisce ad avere piu' difficolta' nel fare un po' di bene a chi realmente ne ha bisogno, togliamo di mezzo tutti gli speculatori, grandi e piccoli e aiutiamo chi ne ha bisogno, che oggi sono in tanti!

  • Sven scrive:

    Tornando brevemente alla solidarietà, quella dei preti di strada è appunto una solidarietà attiva, che esiste sempre, 24 ore su 24 e *gratuita* (cultura del donarsi); a differenza della solidarietà imposta dalla emergenze, di tipo più passivo, per così dire (si interviene anche perché si deve; poi, però, è ovvio che per i volontari è comunque anche un'esigenza di tipo etico, simile a quella dei preti di strada).

    Ecco, la società dovrebbe essere attivamente solidale, anche e soprattutto nella "normalità (mah?) quotidiana...

  • Sven scrive:

    Ovvio che le religioni istituzionalizzate fanno spesso danni; e soprattutto quelle con ancora dei tratti arcaici (circoncisione, sottomissione delle donne, integralismo, ecc. ecc.) inaccettabili in una società moderna, come l'islam e l'ebraismo.

    Ma comunque anche il cristianesimo organizzato come potere, alias il Vaticano, non è che stia facendo molto bene alla società, anzi.

    Mentre invece il buddismo, pur interessante, tende ad isolarsi troppo dalla realtà e ad essere quindi troppo passivo: e non va bene neanche questo.

    Beh, non sono così anticlericale come Odifreddi, ma poco ci manca...

    Trovo ottimi, invece, i preti di strada, che applicano davvero il Vangelo, senza secondi fini, don Gallo in primis.

  • roberto scrive:

    Stamattina su RADIO 24 NEWS parlavano della serie di attacchi anche in Libano dove le solite fazioni religiose iniziano gia' a darsi da fare amche li' per creare il solito caos che sempre vige in quei paesi, vedi egitto, siria, tunisia, iraq dove ancora comandano le tribu', dopo la bella e sanguinosa PRIMAVERA ARABA adesso sono di fronte alle solite coalizioni religiose o meno che cercano anche la' di spartirsi il potere, si cambia nazione ma le cose non funzionano neppure in quei paesi.
    Ma che sia anche la religione o almeno certe religioni a fare solo danni a scapito della gente comune?

  • Lavandaia scrive:

    Uno dei nostri figli, chiamato a commemorare la povera Melissa, si sarebbe vergognato di dire , parlando della prospettiva di una mattinata a scuola "Si aspettava di stare in classe, annoiarsi, poi tornare a casa...". Non che in classe qualche volta non ci si annoi, per carità, ma l'equazione scuola= noia è quella che piacerebbe di più ad un qualsiasi mafioso a caccia di manodopera a basso costo. Un ragazzo educato a farsi domande e darsi risposte quella frase non l'avrebbe scritta. O, se gli fosse scappata, magari prima di leggerla si sarebbe accorto dell'errore e l'avrebbe tolta. O glielo avrebbe fatto notare un insegnante o un genitore abituato a rispondere anche alle domande implicite, quelle che i ragazzi non fanno, ma che vengono fuori dai loro comportamenti e dalle loro abitudini.
    Né applaudirebbe mai ad un funerale di un compagno, un ragazzo dei "nostri", avendo un'idea della fine della vita dove, se pure resta acceso nel cuore di chi crede il lume di una speranza di rinascita, questo non toglie nulla alla tragedia che, per la collettività nel suo complesso, laici e religiosi, è e deve essere, la strage di persone inermi che, come Stato, non si è stati in grado di proteggere. Si sta in silenzio, magari ci si vergogna, si prega, ma applaudire, semplicemente, non ha senso.

  • Lavandaia scrive:

    Il vero terremoto, potete giuraci, arriverà tra qualche anno. Per intenderci, quando saranno adulti i milioni di bambini di religioni diverse nati e cresciuti in Italia e i figli nostri, di noi che li educhiamo in modo laico, aconfessionale, con santa pazienza, ripulendo poco a poco anche la scuola pubblica dall'assurdità dell'insegnamento religioso tutelato a prezzo del taglio di materie come le lingue straniere o la musica. Quando saranno grandi, questi bambini dalla mente differente, piena di domande e con esigenza di risposte sensate, che non cantano in coro e non stanno in fila senza motivo, impossibili da tacitare con un dogma qualsiasi, anche la politica dovrà inventarsi qualche altro tipo di strategia, tipo, che so, presentare programmi credibili e gente capace, onesta e competente...Tutte parolacce, oggi. Non so come sarà allora l'Italia, se un Paese ancora ricco o semipovero o pezzente, ma di sicuro non sarà come è oggi. Questo è il terremoto che sogno, e allora forse sarà anche possibile vedere gente che cambia davvero parte quando capisce che il bene della sua Nazione è altrove.
    I primi segnali? Parma: il nuovo sindaco 5 Stelle, votato perché non si faccia l'inceneritore già promesso a santi, il che comporterebbe pagamento di penali, medita di consultare la città con referendum. Si potrà insomma decidere di pagarla, la penale, salvando il futuro dell'ambiente e aprendo una nuova via al sistema di trattamento dei rifiuti. La trovo una cosa democratica, di buon auspicio per il domani.

  • Lavandaia scrive:

    Siamo alle solite: "Io non ho perso, tu non hai vinto... Me ne vado, anzi, no, te ne vai tu, anzi, via tutti, resto io..." E intanto l'Italia, governata da una minoranza detestata dai più, compresi gli astenuti, con partiti di cui non è più certo manco il nome, senza legge elettorale per rimettere il domani in mano al popolo, continua a chiamarsi "democrazia".
    Strano? Macché, tutto normale, cari. Nel Paese in cui un cattolico e fondatore di Università cattolica, tale Agostino Gemelli, a suo tempo accettò il manifesto della razza di Mussolini, che discriminava gli Ebrei, come un Almirante qualunque, che volete che sia un governuccio di tecnocrati industriali pronto a scaricare una marea di immondezza vicino alle rovine di Villa Adriana? Una goccia nel mare di melma in cui, da sempre, si galleggia, alla meno peggio.
    La battuta più bella a commento del terremoto politico l'ha sparata Angelin Corrusco: "Gli elettori Pdl, piuttosto che votare Pd, si sono astenuti" O pirla, piuttosto che votare Pdl dovevi dire. Capisco che per te una voltata di gabbana sarebbe stata la migliore idea per cambiare bottega continuando a mangiare, ma ti sfugge un dettaglio: gli elettori non necessariamente dalla politica mangiano, non sono politici, pertanto se amano la Destra sono incapaci di fare le capriole passando a sinistra, come avresti di sicuro fatto tu o come si fa in America, dove la gente sceglie la politica che gli conviene con molta più libertà di spirito. Qui siamo in Italia, caro, la terra dove i fascisti si dividono ancora in due gruppi, fascisti fascisti e antifascisti, grazie anche ai padri e nonni che hanno educato il Paese a sopportare qualunque cosa, stragi e catastrofi comprese, chinando il capo e senza uscire mai dal seminato, che sia un corteo, una processione o una qualsiasi parata atta a coprire verità scomode o a prevenire l'emergere di domande a cui non si intende nemmeno ipotizzare di dare risposta.

  • Sven scrive:

    A proposito del web, molto interessante - e profetica - questa affermazione di Grillo: "We’re at the beginning of something new that will change everything; the Web is sweeping everything away, toward a world most people don’t even know exists" (fonte: http://www.nytimes.com/2012/05/19/world/europe/caustic-comedian-alters-italys-political-map.html ); ovvero: "Siamo all'inizio di qualcosa di nuovo che cambierà tutto; il web sta spazzando via tutto, verso un mondo che la maggior parte della gente non sa nemmeno che esiste".

    Ed i politici invece continuano - con la "maggior parte" (mah?) della gente - coi loro ridicoli giochi di potere - incredibile...

    Comunque, è ovvio che per avere una democrazia veramente partecipativa la gente deve avere anche il tempo di partecipare attivamente alla vita politica: quindi, bisogna superare il modello attuale, dove ognuno è costretto ad accumulare denaro per conto proprio e lavorare per avere un salario.

    Occorre cerare un'economia rinnovata, in altre parole: di tipo solidale, anch'essa partecipativa - nevvero, signori economisti...?

  • bastian contrario scrive:

    Oggi i Mezzi di Comunicazione Si Sono Ampliati In Maniera"ESPONENZIALE"Soprattutto Con L'Avvento Di INTERNET E Di Conseguenza Tutti I Siti"Aperti"Da Quel Momento In Poi Hanno Permesso Alle Idee Di"VIAGGIARE"A Una Velocità Eccezzionale,Fino Ad Alcuni Anni Fa"Impensabile"Una Vera Rivoluzione Epocale Nelle TELECOMUNICAZIONI,IL Vero Problema E' L'Uso Che Se Ne Fa...Del Resto..Come Tutte Le..Invenzioni UMANE...Poi Non Venite A..Raccontarmi Le..Favolette Che IL Cavaliere INNOMINATO-ERRANTE,Appartenga Alla DX Moderata E"Liberale"Perchè IL Suddetto Appartiene Alla DX Piu'..BECERA Ed..Estrema(Di..Mussoliniana..Memoria,Tanto Per..Intenderci)

  • Sven scrive:

    Ovviamente, ottimi sia i contributi dei radioamatori "vecchia scuola" che quelli del web "sociale" (beh, fino ad un certo punto, forse).

    Però, come dicevo anche prima, il vero problema forse è che nella vita quotidiana, in contesto di (apparente...) non-emergenza, una solidarietà spontanea del genere a volte - anzi forse fin troppo spesso - non esiste proprio.

    Provate a farvi, per esempio, un giro nella vostra città: troverete, probabilmente, decine e decine di persone che non sanno dove sbattere la testa, che chiedono l'elemosina, ecc. ecc. - ma che razza di giustizia è, porca miseria...?!?

    Qui, bisognerebbe *indignarsi*, ma sul serio, sia individualmente che socialmente...

    Ed invece, pare che ognuno, in un contesto "normale" (ma davvero?), pensi solo ai cavolacci propri: magari, poi, non è proprio così - ma l'impressione purtroppo rimane...

  • adriano scrive:

    concordo che in questa visione può sicuramente essere valida e ripeto non ci avevo proprio pensato, specialmente nel gorno in cui avevano accusato un collega radioamatore di essere il mostro di Brindisi solo perchè aveva un'antenna di 20 metri sul terrazzo, la diversità che fa paura, come se chi ha un'armadio pieno di armi in casa sia una brava persona solo perchè non si vedono, mentre chi ha un'antenna innocua, e sottolineo innocua, sul tetto, che gli seve per parlare con altre persone e per conoscere altri pensieri, invece sia qualche cosa di pericoloso di sconosciuto, pensiero medievale.
    grazie per avermi dato la possibilità di far capire che non è così, spero che quando vedrete un'antenna penserete "guarda se succede qualche cosa qui c'è qualcuno che ci darà una mano." questa è la mia speranza!
    grazie di nuovo!!!!

  • Il parallelo twitter-radioamatori l'ho fatto come piccola provocazione. Paragonare i twittatori di oggi ai radioamatori di ieri e di oggi serve a sottolineare la potenzialità che può avere, nelle grandi e come nelle piccole emergenze, un uso razionale dei social network. La gran massa di informazioni che, quando scatta un'emergenza, corre sul web è una preziosissima fonte di informazioni che ha bisogno di filtri, verifiche e organizzazione per aiutare a intervenire nel posto giusto e con i mezzi giusti. O no?

  • roberto scrive:

    LA POLITICA comunque sia il PD almeno non ha perso!
    Pur non essendo un pidiellino mi rendo conto che quello e' stato l'unico partito che pur non avendo vinto non ha neppure perso.
    Il numero di elettori della sinistra e' piu' o meno sempre quello da diversi anni, e da diversi anni la maggioranza delle persone cerca un altro tipo di guida politica e si frantuma in almeno 15 partiti e partitini, il PD e' sempre piu' o meno con gli stessi voti, quando altri partiti vengono abbandonati GIUSTAMENTE dagli elettori, vedasi oggi LEGA e PDL, il PD puo' sempre contare sul suo bel zoccolo duro di elettori.
    Alla fine credo si possa dire che hanno perso gli altri e non vinto il PD ma girando la cosa alla fine ha vinto lui, c'e' poco altro da dire.Questo e' come sempre il mio pensiero, che conta fino a mezzogiorno...sono le 16,25...

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Lavandaia scrive:
    22 maggio 2012 alle 09:39
    Sono contenta perché vuol dire che l’elettore leghista medio è molto più onesto del politico leghista medio che lo rappresentava fino a ieri, il che conferma il mio giudizio più che positivo sulla gente del nostro Nord.
    Commento di Beata Ignoranza al terremoto politico che ha reso il Pdl un partito virtuale :”Paghiamo il sostegno a Monti”. Le sfugge, come sempre, un dettaglio: pure Bersani sostiene Monti e, in confronto a loro, ha fatto un figurone… Il che imporrebbe un’analisi più approfondita sul carattere dell’elettore medio Pdl, sui suoi desideri e sulla percezione che di essi ha chi lo rappresentava fino a ieri, Beata in testa.
    ................... Chissà se Napolitano, stavolta, lo sente, il BOOOOM che sta risvegliando i morti.
    ===============================================================0
    Premesso che in italia manca un progetto di vera destra meritocrtica, non massone e qundi non parassitaria e antifascista che gli elettori hanno evidenziato non votando piu' il PDL, figuriamoci la sinistra socialista, da sempre partito di ladri e sfruttatori.
    Non mi pare che il PD abbia, comunque, fatto un figurone, sul 35% di votanti anche se prendi il 51% rappresenti il 15-18% dell'elettorato. Mancano gli altri 82%.

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Art.Riportato

    23 maggio 2012 - Cambio ai vertici della sanità toscana.

    Si è dimessa Daniela Scaramuccia, assessore regionale. Al suo posto Luigi Marroni, attuale direttore generale della Asl 10 di Firenze, non lontano dalla scadenza del secondo mandato. Scaramuccia avrebbe ricevuto l’offerta per un prestigioso incarico sempre nel settore sanitario, ma al di fuori dell’amministrazione e della politica. Era stata nominata due anni fa dal governatore Enrico Rossi che oggi, nominando Marroni 'erede', ha parlato di una persona ''ben conosciuta e competente''. E per l'azienda sanitaria fiorentina si apre il toto nomine. Tra i più accreditati Enrico Desideri, attuale direttore generale della Asl 8, che però ha sempre dichiarato di voler portare a termine il lavoro iniziato ad Arezzo.

    "HO AVUTO UN'OFFERTA IMPORTANTE" - La politica è ''una tentazione bellissima'', ma ''ho avuto una offerta importante'' nel settore privato ''e ho pensato che fosse il momento di coglierla''. Così Scaramuccia ha motivato le sue dimissioni. ''Ho avuto l'occasione di tornare nel privato, con delle persone che conosco e con cui ho lavorato volentieri'', ha detto, annunciando che il suo nuovo impegno professionale prenderà il via da inizio giugno.

    ''Sono passati due anni e un mese - ha proseguito - da quando sono arrivata qui come tecnico, e dopo due anni diventa difficile sostenere che si rimane un tecnico: quantomeno, uno deve capire cosa fare da grande nella vita, perché un tecnico in un ruolo politico può essere d'aiuto, e spero di essere stata di aiuto, ma ha una sua durata fisiologica''. Secondo l'assessore ormai uscente ''la politica è una tentazione bellissima, perché poter essere al servizio degli altri, poter tentare di fare qualcosa è sicuramente un'esperienza che a volte dà amarezze, ma anche grandi soddisfazioni. Però non penso che questo sia il momento''.

    "LE MIE DIMISSIONI NON RIGUARDANO L'INCHIESTA DI MASSA" - "E' solo una coincidenza". Così l'assessore dimissionario, ha risposto ai giornalisti che hanno chiesto se non vi fosse una connessione tra l'inchiesta per l'Asl di Massa (arrestati oggi tre ex direttori) e l'interruzione del suo mandato dopo soli due anni. "Non mi sono dimessa neanche per stress o stanchezza - ha detto Scaramuccia, riferendosi ad altre ipotesi della stampa - ho semplicemente ricevuto un'occasione professionale".

    MARRONI: "IL SISTEMA TOSCANO E' SANO" - ''Grazie a tutti i miei predecessori la nostra Sanità è un sistema sano e robusto, che ha bisogno di evolvere continuamente: il mio impegno sarà su questo''. Queste le parole di Marroni dopo la nomina. ''Ringrazio Enrico Rossi - ha aggiunto Marroni, presente oggi alla conferenza stampa con cui l'assessore uscente si è congedata - per la fiducia che ancora una volta mi ha dimostrato, dandomi questo incarico. Faro' di tutto per essere all'altezza della fiducia. Ringrazio Daniela Scaramuccia, con cui ho lavorato in questi due anni molto bene, con impegno e fedelta''. Marroni, 54 anni, laureato in ingegneria meccanica alla'Università la Sapienza di Roma, dopo il primo mandato concluso nel febbraio 2009, era stato confermato alla direzione della Asl 10 per un secondo mandato.
    =========================================================
    Dimissioni ingiustificate quelle dell'assessore alla sanità in Toscana.
    (Cosa ha scoperto nel sistema della corruzione della sinistra? Perchè l'opposizione non parla? sono coinvolti anche loro?)
    Il nuovo asessore parte subito male, dichiara che la sanità toscana è sana, ma a Massa arrestano tre direttori della ASL., che con assegni della ASL compravano cavalli di razza, ROLEX d'oro e tanto altro ancora per un buco di 300MLN di euro.(600MLD di Lire)

  • roberto scrive:

    capire il prossimo e tutti i modi in cui riesce ad esprimersi e a “donare” le proprie capicita, il proprio amore credo sia la vera sfida
    ======================================================
    ADRIANO queste sono le parole che mi fanno ancora trovare la forza per non mandare a quel paese un po' tutto e tutti...grazie a voi ragazzi per quello che fate, non solo lo fate gratis ma alle volte ci rimetterete pure qualcosa....e in questa nazione vuol dire tanto.

  • adriano scrive:

    grazie roberto devo dire che ero partito con il piede sbagliato ma ho trovato invece la soliderietà che ti da la forza di andare avanti, ringrazio tutti e anche il giornalista che ci ha dato la possibilità di scrivere e di far conscere questa realtà spesso incompresa, a volte è difficile tirare la carretta e poi magari c'è chi ti prende in giro, e ce ne sono molti.
    tante persone quando non capiscono qualcosa si salvano dicendo che "l'uva è acerba" ma invece capire il prossimo e tutti i modi in cui riesce ad esprimersi e a "donare" le proprie capicita, il proprio amore credo sia la vera sfida.
    chissà forse il "grillo" è proprio quello he ci serve.
    ciao

  • roberto scrive:

    Il mondo dei radioamatori mi e' totalmente precluso, pero' so che sono utilissimi in casi come questo e non solo, il mondo dei volontari, e sicuramente ci metto in mezzo anche i radioamatori, e' assolutamente un pilastro per l'italia, senza quel mondo saremmo davvero in grossa difficolta', lo so che sono parole gia' dette e ridette ma dirlo ancora non credo sia un male.
    Personalmente vi ringrazio per tutto quello che avete fatto, fate, e farete (purtroppo) per chi ha bisogno. Vederli in azione dal vivo e' una cosa che riempie il cuore di orgoglio vorrei che le istituzioni vi aiutassero al meglio per poter svolgere il vostro impegno col massimo dei risultati.
    Mi auguro che il dott. BUFFA abbia davvero scritto questo articolo in m odo tale da avviare una sana discussione, ADRIANO oggi come oggi non e' male avere un GRILLO in testa!

  • adriano scrive:

    rispondo a roberto che mi ha messo in testa un grillo!!
    se fosse come dici tu sarebbe sicuramente una cosa valida e a questo non avevo minimamente pensato, in questo caso invece di criticare, come ho fatto, andrebbe fatto un plauso!!!
    Purtroppo la scarsa informazione su questa materia è di enormi proporzioni e gli sforzi che tutti i radioamatori fanno, per lo più a prorie spese, volontariamente, dimenticandosi i propri impegni e problemi, solo per essere utili al prossimo e per portare un po' di sollievo dove il dolore arriva improvviso ed inaspettato, credo meritino rispetto.
    Se questo è servito a far conoscere meglio questa realtà allora grazie di cuore a chi ha cotribuito, e scusatemi per lo sfogo.

  • Daniele scrive:

    Quanta ignoranza...
    A l'AQUILA dopo il terremoto sono saltate le linee elettriche. Le celle GSM sono alimentate a batteria, ma con il traffico cellulare delle prime ore del terremoto quelle che funzionavano (ovvero che avevano ancora i link integri, ed erano collegate a centrali ancora operative) sono andate offline dopo 3-4 ore.

    Idem le comunicazioni telefoniche tradizionali, per la caduta e lo strappo dei cavi telefonici, per la mancanza di elettricità delle centrali e per il fatto che erano all'interno di case inagibili, dove (peraltro) i cordless non funzionavano per mancanza di corrente.

    I radioamatori, in questa occasione, hanno contribuito a mantenere i collegamenti tra i COM, la DICOMAC, le prefetture e le sale operative, nonchè hanno operato e mantenuto in efficienza i collegamenti tra i COM ed i campi degli sfollati per situazioni di emergenza sanitaria e per non lasciarli isolati.

    In Emilia il sisma è stato differente, non ha interrotto l'erogazione di energia elettrica e non ha danneggiato le strutture di telecomunicazione, ma alle 04:10 sulle frequenze HF e VHF i radioamatori hanno iniziato il coordinamento dei soccorsi e fornito indicazioni a chi era in ascolto, attivando i COM dei Comuni dell'area interessata.

    Non si chiede un'osanna, ma un po' di rispetto a chi ha mollato tutto ed il giorno dopo era a L'Aquila assieme a tantissimi altri volontari con altre specializzazioni.

  • roberto scrive:

    Potrebbe essere che chi scrive gli articoli in un certo modo lo faccia appositamente cosi' da poter ampliare la discussione?
    Chiedo.

  • Sven scrive:

    Poi, riguardo all'ADSL, il problema non è tanto il download (almeno per ora...), ma piuttosto l'upload dei dati: quest'ultimo è spesso molto più lento e difficoltoso.

    Sempre per rimanere in tema di web in generale (di cui Twitter è solo un aspetto particolare)...

  • adriano scrive:

    volevo sapere se il giornalista è pagato per l'articolo che ha scritto... se fosse così quanti soldi gettati al vento!!!
    prima di scrivere informati, capisci chi e cosa fanno i radioamatori e non sparare la prima idiozia che ti passa per la testa!
    poco professionale!

  • Sven scrive:

    Hey, Vatican: go home!

    Beh, almeno, una volta, si diceva: Yankee, go home! Ma erano altri tempi, forse più proiettati verso il futuro.

    Peccato che il "futuro" di allora è poi diventato così banale - e continuamente banalizzato su se stesso (causa anche mancanza di storia e di visione futuribile) - come il presente odierno, dunque...!

  • Sven scrive:

    Ovviamente, le mie considerazioni di prima (su cui però troppo raramente ci si esprime, a quanto pare) sull'infrastruttura di rete che abbiamo oggi erano più in generale, non tanto per il caso qui discusso.

    Però, in fondo, anche i radioamatori hanno bisogno di un minimo di "infrastruttura", cioè delle loro antenne ed apparecchi personali - o sbaglio?

    Comunque, per quanto riguarda il web, l'avere ancora un ADSL, su doppino storico, con al massimo 20 mega (teorici)... beh, mi sembra del tutto insufficiente, in un'èra dove la Nuvola (il Cloud) fa ormai smuovere gigabyte e gigabyte di dati: ergo, Telecom & Co., è ora di impegnarsi per modernizzarsi sul serio, diamine!!!

  • roberto scrive:

    Sul terremoto non mi esprimo, avendolo visto abbastanza da vicino....non mi sento di esprimere nessun parere, credo che anche i paesi a me vicini non vedranno mai una reale ricostruzione dei loro piccoli centri storici, all'AQUILA, che ho avuto la fortuna di vedere alcuni anni prima che capitasse la tragedia c'e' un bellissimo e grosso centro storico e non credo che neppure li' si poteva ricostruirlo e neppure provarci, tanto e' difficile complicato e costoso rifare il tutto. Penso sia stato giusto rifare le case e le attivita' commerciali/industriali per dare fiato all'economia e alla ripresa della gente, forse bastava essere meno ipocriti e parlare chiaro alla gente, ma si sa che i nostri politici sono dei camaleonti fantastici, sanno raccontare balle colossali e la gente alle volte ci crede perche' disperata e sconvolta dalle tragedie.
    Ieri sera la CUCCIARI ha spiegato perche' nel comune di MEDA la lega abbia perso le elezioni per un solo voto....ho riso di cuore e ne avevo bisogno.!

  • Lavandaia scrive:

    Temo di no. Dal Vaticano Qualcuno ha messo l'ovatta del suo monito nelle venerande orecchie: "I partiti rafforzino il loro sostegno a Monti". Sicché adesso non lo svegliano manco le cannonate, possiamo starne certi.
    Intanto piove. Povera gente nostra, condannata a cominciare daccapo più di una volta nell'arco di una vita, a qualunque età, sempre allo stesso modo, alla mercé della Natura e dei pasticci combinati dall'Uomo, nell'indifferenza di chi dovrebbe curarsi della sua sorte...

  • Lavandaia scrive:

    Intanto i terremotati, con grande dignità, finalmente, fischiano chi di dovere e accolgono Monti col piglio giusto, arrabbiati per lo scippo dei fondi per la ricostruzione e senza troppe remore: altri tempi rispetto a quelli de L'Aquila, quando ci si prostrava ai piedi dell'Immune, fingendo di non capire il piano di abbandono della città storica al suo destino, nella speranza che, magari, andasse male agli altri, ma non a me... Provate a immaginare come risponderebbe, oggi, un'anziana classica a Monti, se gli saltasse in mente di prometterle di rifarle capelli e dentiera.

  • Lavandaia scrive:

    Sono contenta perché vuol dire che l'elettore leghista medio è molto più onesto del politico leghista medio che lo rappresentava fino a ieri, il che conferma il mio giudizio più che positivo sulla gente del nostro Nord.
    Commento di Beata Ignoranza al terremoto politico che ha reso il Pdl un partito virtuale :"Paghiamo il sostegno a Monti". Le sfugge, come sempre, un dettaglio: pure Bersani sostiene Monti e, in confronto a loro, ha fatto un figurone... Il che imporrebbe un'analisi più approfondita sul carattere dell'elettore medio Pdl, sui suoi desideri e sulla percezione che di essi ha chi lo rappresentava fino a ieri, Beata in testa.
    Posto che non la sfiora nemmeno il pensiero che la faccia sua, quella della Santanchè, il piglio dell'Alfano corrusco e altri possano avere avuto un qualche peso nel tenere a casa i simpatizzanti della Destra, sembra invece capire benissimo che i motivi più profondi che hanno mosso al gran rifiuto i Berluscones sono le delusioni per la fine del bengodi pagato da altri: pagare le tasse, anche sulla casa, tremare ogni giorno un poco per il patrimonio sotto tiro, a stento protetto del Grande Tappo che ancora, bene o male, ma fino a quando?...regge.... Essere beccati dal fisco, non potere più proclamare con orgoglio "all'Urbi e all'orbo" il proprio status di disobbediente fiscale di successo, sentirsi addosso gli sguardi ostili di possibili spie ad ogni cantone...Son rospi troppo grossi da mandar giù. Il che conferma, casomai ce ne fosse bisogno, la vera natura del partito che non c'è più nelle urne,. ma ancora ha maggioranza in Parlamento, i veri scopi del suo elettorato e la gravità del suo permanere al potere in un momento come questo e con un consenso come questo, pari a zero. Chissà se Napolitano, stavolta, lo sente, il BOOOOM che sta risvegliando i morti.

  • roberto scrive:

    Tenendo conto del fatto che in tivu' la notizia del terremoto fin verso le 08,00 io ancora non l'avevo vista, ben vengano i radioamatori o chiunque possa dare notizie sicure su quello che accade e mettere in allarme chi di dovere.
    Quante volte mi e' capitato di vedere in autostrada il solito bel cartellone che diceva che tutto andava bene, buon viaggio, e invece si era fermi per incidente?
    Esco dal filo del blog per mandare un grosso in bocca al lupo al nuovo sindaco di Parma!!
    Sara' contenta LAVANDAIA, e non solo, del tonfo della lega..hanno perso in 7 citta' su 7...peccato che Mentana ha detto che probabilmente in mezzo a tanti nuovi grillini ci siano tanti vecchi leghisti..e se anche GRILLO li frega come ha fatto la lega poi cosa facciamo? ( e' una battuta per sdrammatizzare un po' il periodo molto turbolento...)

  • Massimo scrive:

    Il contenuto del pezzo, come gia` fatto rilevare da alcuni, e` sostanzialmente privo di senso: se twitter e simili funzionano significa che l'infrastruttura delle telecomunicazioni pubbliche e` integra e quindi e` anche possibile telefonare e non c'e` un emergenza in termini di comunicazioni.

    Se invece c'e` un'emergenza in termini di comunicazioni, cioe` l'infrastruttura delle telecomunicazioni pubbliche (cablate e via radio) e` fuori uso, a quel punto diventano
    essenziali i radioamatori, i sistemi di comunicazioni della protezione civile, ecc., in sostanza tutti quelle soluzioni che non necessitano di un'infrastruttura di alcun tipo per funzionare.

  • Sven scrive:

    Beh, se cerchiamo di avanzare tutti, l'Italietta - ed il mondo! - magari migliora... ;-) :-)

    Ho appena trovato questo bell'intervento, dell'ottimo Ascanio Celestini, sul sito di Beppe Grillo:

    http://www.beppegrillo.it/2012/05/passaparola_ana/index.html

    Forse più in tema col precedente argomento del blog, ma comunque molto interessante e soprattutto ragionevole.

    Ecco, una critica del Potere (e del relativo Denaro), è quel che ci vorrebbe per superare "ontologicamente" la corruzione, ecc. ecc.!

  • roberto scrive:

    SVEN glielo ripetero' fino alla nausea...Lei e' TROPPOa vanti per questa italietta...solo che venga giu' un fosso non sappiamo piu' dove prendere...ma per rubacchiare..li' siamo bravissimi!
    Sulla solidarieta' delle persone cosa vuole che dica per fortuna che c'e'...a 50 km da casa mia un gruppo della protezione civile del trentino e' arrivato domenica mattina e ieri sera avevano gia' sistemato 300/400 persone in una tendopoli con cucina funzionante e bagni e tutto il resto SOTTO ALLA PIOGGIA., se avessero dovuto aspettare le istituzioni..campa cavallo.
    Mi dispiace perche' le forze ci sarebbero ma vengono sempre distrutte o messe in condizione di funzionare al minimo, solo nelle calamita' dove entra in funzione LA GENTE le cose vengono fatte, i politici arriveranno dopo, come avvoltoi sulla carogna e siamo alle solite.

  • Sven scrive:

    Se tutte le città fossero state cablate integralmente a suo tempo (solo oggi si (ri)parla di fibra, a 100 mega, mentre dovremmo casomai già avere il gigabit internet a 1000 mega, come per l'ethernet), l'infrastruttura tecnologica via web sarebbe già molto più adeguata, anche per usi di protezione civile in tempo reale.

    Purtroppo, invece, siamo ancora in pieno digital divide: si è fatto troppo poco di infrastrutturale (e fin troppo, invece, di business fine a se stesso)...

    Beh, speriamo anche nelle future forme veloci di wireless e rete cellulare: ma bisogna sempre e comunque potenziare l'*infrastruttura*!

  • Alessandro scrive:

    Twitter è molto utile ma per funzionare deve essere collegato alla rete mediante modem o ripetitori telefonici, tutte infrastrutture che in caso di terremoti od altre catastrofi possono smettere di funzionare... le radio in quanto strumenti stand-alone funzionano sempre.

  • Lavandaia scrive:

    Trattasi, dunque, di un decreto. La responsabilità è tutta dei tecnici, e si dovrà aspettare un periodo di 60 giorni entro il quale, Ministri, Protezione civile e Regioni dovranno emanare il regolamento attuativo. Dunque, fischi per Monti, Profumo, Passera, Fornero e chiunque altro della compagine tecnocratica si affacci a porgere la qualunque. Altrimenti, contenti voi.... quando l'assicurazione vi farà il conto delle migliaia di Euro all'anno da pagare per assicurare un immobile in zona sismica ne riparleremo.
    E' una cosa vergognosa, solo la faccia tosta di questa gente poteva fargliela venire in mente. E intanto di patrimoniale non se ne parla, chi ha i soldi se li tiene stretti, alla faccia dei soliti poveracci che pagano per tutti.

  • Lavandaia scrive:

    Si sono lavate le mani dei risarcimenti solo due settimane fa... Che tempismo, che preveggenza, che c..lo! Adesso nessuno potrà chiedere loro che lo Stato provveda... Una curiosità, che resterà inappagata, temo: quali partiti hanno votato sì alla leggina e quali no? Chi si è astenuto? Sarebbe bello farlo sapere anche alla gente che ha perso la casa ieri, tanto perché sappiano come regolarsi per l'accoglienza di politici che si affacceranno di sicuro a "constatare i danni ed esprimere cordoglio", come sempre in questi casi.
    Magari chi ne sa qualcosa, anche dall'interno del Parlamento, può mandarci un tweet... Adesso glielo twitto, vediamo se rispondono.

  • Sven scrive:

    Twitter, come tante belle cose del web, *se utilizzato bene* ovviamente è una cosa ottima!

    Meglio ancora sarebbe se ci fossero sistemi completamente automatici di controllo ed avviso di situazioni di emergenza come i terremoti.

    Ecco, se invece di rompere i cabbasisi alla gente con misure neo-draconiane (vedi il fare multe di ogni genere per battere cassa, ecc. ecc.) nelle *nostre* città, i politici utilizzassero la tecnologia per il bene comune, ecco che saremmo già molto più avanti nell'ottica di un futuro condiviso e partecipativo...

  • Sven scrive:

    Scusate i tanti errori di battitura...

  • Sven scrive:

    Una cosa su cui ho spesso riflettuto: come mai, nella società di oggi, la solidarietà "popolare" *spontanea* si attiva quasi sempre e solo in condizioni di emergenza? Mentre nella forzatissima vita - o sopravvivenza? - quotidiana spesso ci si fa le scarpe a vicenda...

    E' ovvio che ci sono energie represse ed inespresse, che purtroppo vengono fuori solo proprio quando delle condizioni estreme lo richiedono. Mentre invece dovrebbe essere sempre in libera circolazione, queste energie solidali e creative...

    Non c'entra tanto colo discorso di Twitter, beninteso: mi riferivo più alle solite manifestazioni reattive di piazza, ecc. ecc.

    In quanto allo Stato, ripeterò fino alla nausea che quello attuale *non siamo noi* (la cittadinanza): ed ha ragione anche Grillo a battersi contro la partitocrazia, che ha paralizzato lo stato dei cittadini liberi e consapevoli, non facendoli contare più un c..., ormai per decenni.

    E s elo Stato fosse in qualche modo coinvolto, à la neo-strategia della tensione, negli ultimi episodi di violenza.... beh, sarebbe la tragedia, la catastrofe, la guerra civile, prima o poi: sarebbe assolutamente inaccettabile per delle coscienze libere.

    Però, le cose non si cambiano tanto battendosi contro uno status quo corrotto, ma piuttosto creando - anche ex novo se necessario ed utile - *circoli virtuosi* di idealità e convivenza attiva.

    Un po' come fanno certi eccellenti preti di strada, come don Ciotti, don Gallo ed altri: ecco, se il "grillismo" magari collaborasse con loro, ecco che le chose potrebbero cominciare a cambiare sul serio.

    Insomma, non solo arrabbiarsi, ma anche e soprattutto costruire delle alternative nel qui ed ora!

    I corrotti... che affondino nella loro melma, se non vogliono cambiare in meglio - tanto, nessuno gli andrà più dietro, una volta *risvegliatesi le coscienze*...

  • roberto scrive:

    LA POLITICA le rispondo volentieri perche' su quello che lei descrive ho letto qualcosa di molto esaustivo su ul lubro scritto a due mani da RIZZO/STELLA giornalisti del corriere della sera.
    Ecco cosa scrivevano i due giornalisti: in italia dopo ogni terremotoo altra catastrofe naturale si avvia anche la macchina della ricostruzione, lenta, impacciata e sprecona, infatti se vediamo nella realta' concreta solo in friuli alla fine si ebbe un RISULTATO tangibile con spese abbastanza sostenibili, tutte le altre calamita' naturali, e non solo, sono state solo uno spreco di denaro pubblico e di energie buttate letteralmente al vento, miliardi di lire, prima, milioni di euro poi gettati alle ortiche senza ottenere risultati almeno palpabili.
    Sprechi lentezze burocratiche ladrocinii ad ogni pie' sospinto hanno SEMPRE impedito una vera ricostruzione del dopo catastrofe, addirittura ci sono stati centinaia, scrivono i due giornalisti di centinaia, di piccoli e medi comuni usciti indenni dalle calamita' che non si sa bene per quale ragione hanno poi ottenuto risarcimenti fiabeschi per niente, mentre altri comuni distrutti hanno ottenuto gli stessi aiuti ma dovendo ricostruire tutto...con i risultati che tutti sappiamo.
    Forse e' anche per questo che lo stato ha deciso di smetterla di buttare soldi in mano a gente senza scrupoli che si diverte a mangiare denaro pubblico appena cio' sia possibile fregandosene degli altri.
    Questa cosa potrebbe anche in parte andarmi bene ma ci sono a mio avviso almeno due priorita' da rispettare assolutamente e sono;
    1 LE ASSICURAZIONI DEVONO PAGARE IN FRETTA E AL MEGLIO.
    2 CHI FINO AD ORA HA MANGIATO E RUBATO SOLDI PUBBLICI DEVE ANDARE IN PRIGIONE E RESTARCI.
    (ricordate il tizio che rideva dopo il terremoto dell'Aquila? Quello che aveva parcheggiato l'elicottero sulla spiaggia? sempre lui... se avessi comandato io il signore oggi non riderebbe.

  • Simone scrive:

    Nelle emergenze spesso manca la corrente.... I radioamatori non si fermano... Twitter e tutte le merviglie tecnologiche si !
    Non confondiamo i giocattoli con le cose serie...

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Art.riportato

    Lo Stato non risarcirà il terremoto
    di Sara Nicoli | Bologna | 20 maggio 2012

    Non c’è luogo comune più abusato, ma stamattina, quando il terremoto ha scosso il Nord, non poteva non venire in mente che solo un paio di settimane fa, con un decreto, il governo ha chiuso con i risarcimenti ai cittadini colpiti dalle calamità naturali, aprendo la strada alle assicurazioni private. L’iper liberista Monti, dopo aver ripristinato la possibilità di rispolverare la “tassa sulle disgrazie”, attraverso l’aumento dell’accise della benzina, con beffarda lungimiranza ha polverizzato la speranza di chi rimane vittima di alluvioni, terremoti e altri disastri naturali: niente soldi, non ce ne sono. Il Tesoro ha le casse vuote, è stato spiegato al momento, quindi che gli italiani si arrangino. Anche nei momenti più difficili – questo il messaggio, inutile dare letture diverse – non contate più sullo Stato.

    Già, lo Stato. Questa entità che si sente il bisogno di evocare quando una bomba uccide una ragazzina a Brindisi – e chissà poi se è veramente la criminalità organizzata oppure il gesto di un folle – o quando la retorica inonda la celebrazione dei morti ammazzati dalla mafia o da un destino carogna, come gli operai del turno di notte della fabbrica di Sant’Agostino, caduti sul lavoro sotto le macerie come tanti, sempre troppi ogni giorno. E’ uno Stato che latita, la cui immagine plastica di queste ore è quella di Mario Monti, in pulloverino azzuro polvere (ovviamente di cachemire), che da oltre Oceano parla come un automa di “rigore e vicinanza alle famiglie delle vittime”, ma non sembra sfiorato dal pensiero di fare dietrofront, invece di restare a far passerella (anche personale) ad un G8 inutile come tutti quelli di sempre.

    Ed è uno Stato che trova il verso d’indignarsi, certo, attraverso la faccia feroce del suo più alto rappresentante, ma solo perché c’è un Grillo che sta attentando alla sopravvivenza del corrotto sistema partitocratico. Che non c’entra nulla con la politica, sia chiaro, ma fa tanto comodo far credere che sia così. “Lo Stato, lo Stato…”, cantilenava amara, scuotendo la testa, dal pulpito di una chiesa stracolma di grandi papaveri delle Istituzioni Rosaria Costa, la vedova dell’agente di scorta di Giovanni Falcone, Vito Schifani, davanti alla bara del marito.

    Son passati vent’anni e questo Paese è ancora inchiodato lì, vittima di pazzi, di mafia o di anarchici, ostaggio di una politica immonda e di una crisi che prima di essere economica è di identità, di struttura, di principi comuni. E che adesso – proprio adesso – dovrà anche guardare in faccia le vittime di questo ennesimo terremoto e spiegargli che siccome dobbiamo restare in Europa, per loro di Stato non potrà fare nulla; a Ferrara e dintorni non arriverà una lira. Lo stato di calamità non sarà più qualcosa che si dichiara con leggerezza. Come non vedranno un soldo i genitori di Melissa o le altre ragazze di Brindisi la cui bellezza resterà sfigurata per sempre. Gli italiani vittime di qualunque nemico saranno chiamati ad arrangiarsi ancora. L’hanno sempre fatto, in questo Paese logoro e sudato di pazienza antica. Infinita no, però..

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Art.Riportato

    Uccidere un mafioso non è reato – Pena di Morte per i mafiosi
    Ancora un attacco della malavita italiana al debolissimo stato di diritto, istituzionalmente infiltrato dalle organizzazioni mafiose nel commercio do ut des fra posti di lavoro pubblici ed appalti pubblici contro voti, il cosiddetto voto di scambio.

    La mafia alza il tiro, vista l’impunità della quale gode il primo agente economico italiano e la prima azienda italiana per fatturato:

    la mafia spa.

    L’Europa invita l’Italia a divenire adulta, eliminare ogni riserva di potere pubblico abusato in virtù di arricchimenti personali, famigliari, di casta, di corporazione, di mafia.

    Ma la casta politica italiana, vile ed inetta, ignorante ed arrogante, presuntuosa e corrotta, già una volta scese a patti con le mafie e segnò la resa dello stato di diritto alle organizzazioni mafiose, la resa dello stato all’antistato.

    Così le mafie, che conoscono benissimo la viltà dei politici italiani, assai simile alla viltà del comandante napoletano della Costa Concordia Francesco Schettino, minacciano nuovamente il popolo e lo stato italiano a mezzo bomba in quel di Brindisi, in quel sud dove lo stato perde sempre e la mafia vince sempre, usando spesso e volentieri lo stesso potere dello stato.

    Una scuola, ragazzi e ragazze, l’inviolabilità dell’innocenza della gioventù, della fanciullezza.

    Colpire al cuore della società, nella zona più inerme.

    Così una bomba composta di esplosivo e ben due bombole di gas GPL vengono fatte deflagrare nei pressi di una scuola, ad una certa distanza dal tribunale, bomba che uccide una innocente ragazza di 16 anni e ne ferisce altre sette.

    L’istituto scolastico aveva vinto un premio nel tema della Legalità e porta il nome di “Francesca Laura Morvillo Falcone”.

    Torna la pressione mafiosa proprio mentre i napoletani Napolitano (Presidente della Repubblica e Capo dello Stato) e Severino (Ministro della Giustizia) ed il siciliano Renato Schifani (Presidente del Senato della Repubblica) preparavano l’ennesimo indulto, l’ennesimo atto di viltà e di tradimento, caratteristiche proprie di tutta la classe dirigente italiana, soprattutto quella di origine meridionale, sia che comandino una nave da crociera e sia che comandino il paese intero.

    L’indole arrendevole, vile, indolente e pigra del meridionale ben si presta alla pressione mafiosa, che ottiene sempre una capitolazione del meridionale se non una sua vera e propria complicità.

    E basti vedere come è ridotto il meridione d’Italia per comprendere quanto sia autentica questa realtà.

    Ma proprio come (pre)disse Giovanni Falcone:

    « La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. », la fine del fenomeno mafioso quindi, coinciderà con la sua morte fisica, con la morte fisica dei mafiosi.

    Se la mafia è un fenomeno umano, la sua fine non potrà che esserne indiscutibilmente la morte.

    Se esistesse una classe dominante di vincitori di concorso pubblico e di pubbliche elezioni non asservita alle organizzazioni mafiose, vedremmo, dopo questo vile attentato, una applicazione a tolleranza zero della legge nei confronti dei mafiosi, come vedremmo l’immediata approvazione di una unica legge con tre articoli:

    articolo 1

    uccidere un mafioso, sia volontariamente che involontariamente, non è reato

    articolo 2

    il reato di associazione mafiosa è punito con la morte per impiccagione in pubblica piazza

    articolo 3

    chiunque si renda complice o favorisca in qualunque modo un soggetto mafioso od una organizzazione mafiosa, sia che ne ottenga un utile diretto od indiretto o non ottenga alcun utile, ovvero agisca in sostegno o collaborazione in favore di un mafioso o di una mafia sotto ricatto o minaccia o liberamente, viene punito con la pena di morte a mezzo impiccagione in pubblica piazza.

    Se lo stato si è sempre arreso alla prepotenza e alla violenza mafiosa, il popolo dovrà manifestare la sua contrarietà alla dominazione mafiosa ed alla eccessiva arrendevolezza di uno stato che, come il suo ministro dell’interno, dinanzi a tali avvenimenti, non sa far altro che bofonchiare in modo incomprensibile nel tg, invece di chiedere la pena di morte per i mafiosi.

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X
    Questo articolo è stato pubblicato il sabato, 19 maggio 2012 alle 13:39

  • Andrea scrive:

    Da radioamatore attivo, ti comunico che i radioamatori sono presenti, in questo momento anche in veste di protezione civile e alcuni col badile in mano. Stanotte infatti, alla prima grossa scossa, quando i telefoni si e no andavano perchè c'erano le linee intasate, ti garantisco che tra noi ci eravamo sentiti immediatamente ed avevamo già ricevuto parecchie informazioni a riguardo.

  • elena rapisardi scrive:

    nel corso degli ultimi eventi - alluvione, neve, terremoto - la rete ha risposto, come dice Pier Vittorio la rete ha aperto un canale utile e velocissimo.
    Ora queste brevi esperienze dovrebbero stimolare le istituzioni a "usare" in modo corretto questo flusso e a "partecipare". Occorre uno sforzo "collaborativo" tra tutti gli attori e uno sforzo ancor più grande nel preparare competenze, ruoli, modalità operative, relazioni "prima". Occorre apertura e anche un po' di coraggio.

  • Sara scrive:

    concordo, sono ex cb ho seguito pure il corso da radioamatore e conosco questo mondo fin da piccola ora c'è twitter facebook internet però i RADIOAMATORI con un tenevano uniti tutti e davano un sevizioo !!!

  • Lascia un commento