Istantanea Pier Vittorio Buffa

Urlare, urlare e urlare

E adesso? Il doppio no della Consulta, anche se prevedibile, significa Porcellum per sempre? Teoricamente no. Basta leggere le dichiarazioni di queste ore e l'indiscrezione secondo la quale la stessa Consulta ne raccomanderebbe l'abolizione per trovare conforto.
Ma è un conforto teorico, appunto. Perché quella legge è talmente funzionale alle burocrazie dei partiti che è molto elevato il rischio che, alla fine, nessuno la cambi.
Ma noi, semplici cittadini, quella legge non la volevamo e non la vogliamo perché ci toglie un diritto fondamentale. Quello di scegliere chi ci deve rappresentare in Parlamento.
E allora, noi cittadini, dobbiamo urlare, urlare e urlare finché il Porcellum non verrà spazzato via.
Urlare cosa? una parola molto semplice

#NOPORCELLUM

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70 commenti 8

  • roberto scrive:

    La Golden Lady e' solo un caso su un milione, lo stato non e' mai intevenuto quando tanti industriali delocalizzavano in altri paesi e io ne ho montati di impianti che avrebbero tolto il lavoro a noi italiani e mentre lavoravamo alcune volte mi e' capitato di ricevere domande del tipo " ma non avete paura di rimanere senza lavoro voi? " si' avevamo una certa paura e oggi posso dire che avevamo ragione ad averla ma ormai e' tardi, indietro non si torna se non con una seria politica....ahahahahahah mi sono raccontato una barzelletta che non sapevo, comico vero?

  • roberto scrive:

    Tutto esatto Lavandaia ma io abito in italia e conoscendo le nazioni che hai citato per motivi lavorativi ti assicuro che da loro la situazine e' leggermente migliore, anche solo a livello politico- manageriale rispetto a noi, poi la crisi ha colpito tutto il mondo nessuno escluso, noi ci siamo mossi modello elefante, francia germania si sono mosse prima e un po' meglio rispetto a noi e non dimentichiamo che hanno delle possibilita' maggiori perche' hanno fondamenta piu' solide delle nostre e giustamente ci smollano, dopo che abbiamo dimostrato di non voler toccare i poteri forti ma come sempre facendo pagare ai soliti noti, NOI.

  • Lavandaia scrive:

    Ho sentito che l'Europa non sarebbe assolutamente in grado di sostenere l'economia dell'Italia in caso di default: troppo grosso il Paese, troppo grosso il buco del debito. Forse faremmo meglio davvero a pensarci noi, facendo piazza pulita di sprechi e ingiustizie, mangiatoie fiscali, politiche e di Stato, spese militari inutili e cattedrali nel deserto, vedi la TAV... E difendendo un po' meglio le produzioni che restano sul territorio, a spese, tanto per cambiare, di chi delocalizza e di chi sfrutta il Made in Italy con le fabbriche altrove. La cassa integrazione pagata dallo Stato alle operaie della Golden Lady mentre l'azienda assumeva all'estero è stata una vergogna. Solo un Governo assente e senza alcun ritegno ha potuto far passare sotto silenzio fatti così gravi.

  • Lavandaia scrive:

    La mediocrità, per non dire miseria, dei nostri politici, non deve indurci a sopravvalutare la miseria di quelli degli altri... Non mi pare che la Germania o la Francia siano in mano a persone di grande indipendenza dai poteri forti, capaci di autonomia di decisione, di coraggio, di lungimiranza. Se mai è l'esatto contrario.
    Né mi pare che la crisi di democrazia che vive l'Italia non sia un fatto anche europeo. L'Europa è poco democratica anzi , in assenza di reale unità e organizzazione politica, è sotto il diretto ed esclusivo controllo dei poteri economici. I cittadini non hanno potere decisionale effettivo, in Europa non sono sovrani, perché l'Europa non è un Paese, non ha un suo ordinamento, non è in grado di controllare politicamente quasi nulla, se non una "bazzecola" come l'economia di TUTTI gli stati sovrani, attraverso la loro moneta... Messa così non è molto rassicurante. O no? E infatti non rassicura affatto, nessuno sembra più disposto a scommetterci sopra.
    Grave che ci sia voluta l'emergenza di una crisi perché ci si accorgesse che si è messo su un colosso dai piedi d'argilla, difficilissimo da manovrare ed in grado, se ti cade addosso, di distruggerti. Certo, finché è andata, era allettante l'idea di avere a disposizione un enorme serbatoio di risorse, apparentemente senza fine. Ma adesso bisogna ripensarci: o si fa davvero l'Europa come si deve, democratica, con la politica sotto il controllo dei cittadini e un sistema che renda effettiva la rappresentanza, oppure il crollo sarà inevitabile e, se non controllato, catastrofico.

  • roberto scrive:

    Stamattina e' nevicato e alle 07,00 ero al lavoro, come tanti assieme a me, per evitare le file e per non arrivare tardi in ditta, oggi mi mi sento piu' coglione del solito, dopo 38 anni sono ancora qua e chi dovrebbe pagare lo sfascio prodotto sara' ancora a letto a godersi il calduccio, se rinasco faccio il politico anche io, vedendo le teste che ci sono in giro non sfigurerei.

  • DITTATURA POLITICA scrive:

    Senza tagliare la spesa pubblica, dalla crisi non ne usciamo.
    Ci stanno prendendo in giro con finte liberalizzazioni.
    Cosa significa che tutti possono fare l’ingegnere? ma siamo seri, fareste calcolare le strutture della vostra casa a chicchessia magari a un politico?
    Loro, i politici, si ritengono la classe dirigente, e quindi si gonfiano gli stipendi, per il resto, chiacchiere e balle. Le aziende dello Stato da loro gestite sono FALLITE. Bersani, d’alema, alfano, verdini, polverini, mastella, La Russa, Diliberto, Russospena,letta, ecc.eccc, ma cosa producono?
    Perchè non liberalizzare anche le funzioni burocratiche dell’apparato? (dalle cronache, veicolo e motore del potere corrotto).
    E perchè dovremmo ripagare noi il debito prodotto dai politici & C.?
    Questo è il significato delle negazioni tedesche a M.Monti. (ci vuole una bella faccia tosta, andare a chiedere aiuti senza tagliare gli stipendi e pensioni dei politici e burocrati e senza obbligare a pagare l'adeguamento dei vitalizi e pensioni almeno per 35 anni invece che 2anni e mezzo oppure 15 gli statali), dopo che la burocrazia tedesca ha subito tagli inenarrabili.
    In america dicono neanche un(dollaro) per l’europa. Hanno ragione.
    Ricordiamoci bene che è fallita l’italia, quindi la classe politica e burocratica, il debito lo dovrebbero pagare loro e non gli altri, gli italiani che lavorano e producono.

  • Lavandaia scrive:

    Grazie, Vigilante, ho firmato anche io seguendo il link nel tuo post.
    207 pagine di firme in una manciata di ore sono qualcosa di enorme, significa che la gente NON SI FIDA di questo governo, che sta imparando finalmente a controllare ciò che viene proposto, anche quando i TG e i giornali tardano a dare le notizie o glissano.
    Se toccano i referendum già fatti succede un putiferio.

  • alessandro vigilante scrive:

    Ventimila firme raccolte in poche ore per chiedere al Governo Monti di “abbandonare la strada delle liberalizzazioni per quanto riguarda il servizio idrico”. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica torna in campo, per difendere l’esito del referendum dello scorso giugno. Nell’appello, pubblicato su acquabenecomune.org, si legge: “Con l’articolo 20 della bozza di decreto che verrà licenziato giovedì 19 gennaio dal Consiglio dei Ministri, infatti, si attaccano direttamente i risultati del referendum di giugno e la volontà di 26 milioni di cittadini”

    Beni comuni: “Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale. Nessuna esigenza di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano”.

    http://saviano.blogautore.repubblica.it/2012/01/17/no-allo-scippo-dei-referendum/?ref=HREC1-4

  • roberto scrive:

    Ottima spiegazione ma alla fine pur se con mezzi diversi sono arrivati tutti a lasciare che le castagne dal fuoco le levino altri, non mi piace dire che la colpa e' sempre di un partito o coalizione, e' innegabile che il centrodestra abbia fatto roba da galera nel vero senso della parola ma non dimentico i 2 governi del centrosinistra, Prodi-d'alema ....imbarazzanti e si e' visto cosa hanno prodotto NULLA , mi spiace ma credo che alla fine dei fatti nessuno abbia fatto niente per la gente comune, nessuno.E oggi siamo messi cosi' e per arrivare cosi' in fondo non sono bastati 3 anni di governo del berlusca, il marcio era gia' insito nel nostro sistema e adesso si cercano colpevoli salvando altri solo perche' sono dalla nostra parte...a parole perche' a fatti non credo e la gente continua a subire.

  • Lavandaia scrive:

    Non è cambiato nulla, semplicemente sono ogni giorno...un po' più uguali. Nel senso che, di fronte al blivio classico, se gettare al mare la Nazione o gli interessi di casta, che oggi non è ipotetico, ma reale,( si vede il fondo del precipizio e c'è gente che spinge) si vede meglio chi osa e chi tentenna, chi fa mezzo passo indietro, chi un balzo, chi un salto triplo con avvitamento, per restare su.
    Gli ideali dei partiti, la loro storia, le origini, non sono uguali, né è uguale il modo di affrontare il cavalcone: papi rideva e diceva che era cosa psicologica, ci ha fatto perdere tre anni preziosi, mentre Bersani avvertiva che il rischio era grosso e reale. Non è di sicuro la stessa cosa, non sono partiti uguali. Impresentabili come lega e Pdl sarà difficile trovarne altri, anche in futuro, e un quadro come quello della compravendita dei deputati, con cui si sono tenuti a galla per mesi, ci ha rovinati anche agli occhi del mondo. E' però innegabile, e nessuno nel blog l'ha mai negato, che il Pd è molto molto lontano dalle idee di Sven, che qui piacciono più o meno a tutti, e che non ha mai portato a fondo l'attacco a quel sistema di cui parte del suo stesso partito si è nutrito e a cui va buona parte della responsabilità della formazione di questa classe dirigente mediocre e compromessa, del tutto inadeguata alla gravità del momento.

  • roberto scrive:

    Mi sfugge un particolare...quando lo dicevo io che i nostri politici mi sembravano TUTTI uguali non andava bene... adesso cosa e' cambiato? Mi sono come al solito perso qualche cosa?

  • Lavandaia scrive:

    Ha ragione il dott. Buffa, che sente l'esigenza di urlare il nostro bisogno di democrazia, anche quando cercano di convincerci che ci si debba per forza preoccupare solo dell'economia, del pane, dell'oggi, regalando il domani dei nostri figli ad una masnada di lestofanti che ne faranno tappeto su cui camminare.
    Anche perché, se all'arrivo della miseria saranno già crollati i baluardi difensivi della sovranità popolare, nulla e nessuno potrà impedire a due o tre, o uno, di decidere per tutti, nell'emergenza palese, tragica, che toglierà a tutti la capacità di pensare ad altro che non sia la mera sopravvivenza.
    Non si può più chiedere semplicemnte di scegliere tra le alternative fatte da LORO. Bisogna imporre loro di andarsene tutti e lasciare spazio a nuove alternative, che siano reali e credibili, portate avanti da gente nuova e non inamovibile.
    Il che significa che bisogna chiedere con forza ciò di cui loro non parlano, cioè istruzione, giustizia sociale, scelte che scardinino glli equilibri delle mafie e dei sistemi, cosicché si veda sempre di più CHE NON RISPONDONO, tutti, e che, pertanto, sono TUTTI uguali. Questo li metterà di fronte alla necessità di sciogliersi, ciascuno per suo conto, dall'abbraccio mortale dei sodali, a cercare di nuovo di apparire diversi, se non vorranno sparire. Ci pensi, Bersani, che sembra tanto soddisfatto delle scelte del nuovo governo. Fino a due mesi fa rischiava seriamente di vincere le elezioni anche solo alleandosi con Di Pietro, se si fossero fatte. Oggi, se mai si faranno, rischia seriamente di perderle, o di vincerle solo se si allea con pdl, Casini e Radicali. E come glielo spiega, al popolo del Pd, che in fondo il diavolo Berlusconi è meno peggio dell'acqua santa IdV?

  • Lavandaia scrive:

    A. B. C....d... Siamo all'inizio dell'alfabeto e impariamo così a leggere, per la prima volta, a chiare lettere, la politica della democrazia minuscola, quella, per intenderci, dove la scelta è alternativa solo per chi ancora non sapesse come funzioni l'antico gioco delle tre carte.
    A(lfano) B(ersani) C(asini), tutti insieme, sono il nostro governo tecnico, che si voglia dirlo o meno. E tutti insieme saranno anche se, al momento di ipotetiche, fantomatiche, improbabili elezioni, decidessero di ripresentarsi divisi, per rastrellare voti da tutte le parti e poi inciuciarseli tutti assieme appassionatamente, alla faccia dei fessi, come fanno da vent'anni, giorno più giorno meno.
    Da qui, l'importanza di studiarselo bvene, il sistema elettorale, che non lasci spazio a lettere in libertà e costringa in margini di alternativa talmente stretti da risultare a senso unico, senza sorprese, già scritti....
    A.B.C... ma come mai,se non siamo mai stati così coesi, siamo sempre deboli come neonati, mentre la Spagna, che pure ha scelto il salto nel buio delle elezioni, sembra fare meno paura?
    Sarà mica perché ai mercati nulla fa tanta paura quanto l'instabilità reale dei Paesi e sotto questa finta pace della politica covano le ceneri dell'incendio della società civile, quella vera, più divisa e spaesata che mai? Si temerà che il popolo si accorga, tutto in una volta, del piatto che gli hanno preparato e, vedendosi affamare e togliere la Democrazia da un patto d'acciaio pluripartisan dove gli unici senza difesa sono i cittadini comuni, alla fine si ribelli contro tutto e tutti e dia il via alla prima primavera araba dell'Europa? Li rassicurerebbe di sicuro un bel regime, di quelli blindati, dove pochi guidano e la massa segue, senza scosse... Ma se il popolo si sveglia prima che sia blindato bene, e saltano i cardini, e crolla il castello?
    L'analisi non è mia, l'ho parafrasata con qualche taglio da un bell'articolo sull''Unità.
    Agghiacciante? Fantascientifica? Realistica? fate voi. A me è piaciuta, e tanto, perciò ve la passo, almeno così come l'ho capita.

  • roberto scrive:

    Oggi io e il mio boss (leggi figlio) siamo andati a comprare un aggeggio per il suo pc, mi ha preso con se cosi' ho pagato....intanto che lui comprava io mi sono divertito a guardare una decina di scatole di vari generi elettrici tipo caffettiere elettriche, rasoi, tostapane, articoli per computer tutto il materiale proveniva dall' estero, cina-romania-turchia, sapevo che ormai il mercato e' loro ma tutte le volte che ci sbatto la faccia contro mi chiedo che tipo di futuro daremo ai nostri figli se il lavoro per loro non ci sara' probabilmente piu' visto che i nostri industriali fanno fare quasi tutto all'estero guadagnando un sacco di soldi e chiudendo le fabbriche italiane, anche la ditta dove lavoro io sono 2 anni che ha costruito una grande fabbrica a shanghai, mi vedo messo male, non e' che dovro' imparare anche il cinese? Ha ragione Battiato, Povera Patria.

  • roberto scrive:

    A Firenze governa RENZI, meno male. Appena mi arriveranno news dal sindaco posso girarvele.

  • alessandro vigilante scrive:

    Differenziata a dorso d´asino.
    Castelbuono è un paese in provincia di Palermo. Per preservare questo piccolo paradiso il sindaco Mario Cicero del PD, dal 2006, ha deciso di non fare entrare più i mezzi per la raccolta della spazzatura nel centro storico del paese, dove invece entrano gli asini, i quali proprio grazie a questa iniziativa scongiurano l'estinzione. La cooperativa sociale Madonita si occupa della cura complessiva degli animali, accuditi da persone che provengono dal disagio sociale e che, grazie a questo lavoro, riescono a reinserirsi nella società.
    Video "Primi della classe, praticamente asini" qui: http://www.youtube.com/watch?v=s9Oifdq97xo&feature=player_embedded

  • alessandro vigilante scrive:

    Auto verdi a Firenze
    L'amministrazione cittadina ha fatto due buone cose: ha ridotto da 8 a 2 le auto blu e sostituito le due rimaste con auto verdi (una Nissan completamente elettrica e una macchina ibrida diesel-elettrico). Il gioco di colori farà risparmiare circa 150mila euro all'anno alle casse pubbliche fiorentine.
    Fonte: Ecquologia

  • roberto scrive:

    Purtroppo devo darle ancora una volta ragione Lavandaia, aggiungo solo che il nostro poco amato sindaco oggi si e' trovato nella classifica del SOLE 24 ORE come uno tra i meno amati del paese, un motivo ci sara', dopo l' ennesima figuraccia fatta anche ieri e rimbrottato dal giornalista di REPORT, continua a far costruire a tutto spiano e a vincere gli appalti sono generalmente ditte che si rifanno quasi tutte a personaggi "strani", sono 60 anni che governa la sinistra.....devo ripetere che, secondo me, quando si tratta di vil pecunia molti governanti sono alquanto simili destra sinistra centro lega ecc.ecc. si assomigliano sempre piu' pur con tante differenze, mi spiace ma a casa mia gira cosi' e anche nelle citta' vicine non si scherza, a Reggio Emilia i Cutronesi sono di casa, a Modena i Casalesi sono fra i primi costruttori e i comuni cosa fanno?? A Bologna e Parma la stessa cosa e non comanda la lega, lo dico solo per amore di verita'. Roberto AAA+

  • Lavandaia scrive:

    Perché la mafia è sempre mafia, anche al Nord. Ammazza, oltre che taglieggiare e fare e ricevere favori politici. Finché è solo politica mafiosa può sembrare innocua, poi, piano piano cominciano a saltare in aria o prendere fuoco esercizi commerciali, si comincia a non potere più dire di no alla concessione di certe licenze... Compaiono personaggi nuovi, come per magia, e subito si capisce che conviene far finta di non sapere nulla, di non vedere quel che è sotto gli occhi di tutti, se si tiene alla pelle... Si intende allora cosa significhi essere eroi in Paesi di mafia, si capisce quanto sia pericoloso vivere come a Napoli o Reggio, anche se si abita a San Remo o a Milano. Ci si vergogna pure, forse, ripensando a quando, con superiorità si diceva "meridionali mafiosi", come se fosse stato facile e comodo, per quella povera gente, vivere come si comincia a vivere anche voi, nelle vostre città tanto ordinate e pulite, con la paura addosso e la sensazione di fare comunque qualcosa di sporco, di sbagliato. Se siamo a questo punto sappiamo perché, specialmente dopo le utlime elezioni, vinte con i sistemi che ormai cominciano ad essere ancclarati anche dalle indagini della Magistratura. Anche per questo è stata gravissima la difesa di Cosentino da parte della lega. Gli elettori del Nord, se ragionano, devono capirlo e trarre le conclusioni. Se no, prima o poi, lo capiranno coi fatti, ma sarà peggio.

  • roberto scrive:

    Siamo nella nato e abbiamo degli impegni....purtroppo! Per come la vedo io non comprerei nulla ma venderei anche quelli che gia' abbiamo ma come sempre non credo che la mia sia una buona idea!!!!
    Bisogna tagliare su tutto, anche sugli stipendi e sulle pensioni che superano una certa cifra, se ci sono dei sacrifici da fare facciamoli ma facciamoli tutti, almeno proviamoci.

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