Istantanea Pier Vittorio Buffa

Dategli un taglio

Suicidi di concittadini disperati.

Pensionati costretti a farsi un conto in banca o qualcosa di simile per ritirare 1001 euro al mese.

L'italiano medio con uno stipendio in meno all'anno per cacciare indietro la crisi

E di cosa si parla oggi?

Degli stipendi dei parlamentari. Sono o no superiori alla media europea? In che misura? E gli assistenti? Chi li paga di più?

Basta, per favore.

Signori deputati e senatori, anche se da questo non dipende il futuro dell'Italia e non è da questo che si misura la vostra onestà e dedizione, per favore, dategli un taglio. Alle vostre parole e ai vostri emolumenti.

Da subito. E in modo significativo.

LEGGI  Il rapporto sugli stipendi dei parlamentari | Le prime reazioni in Parlamento

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130 commenti 8

  • Sven scrive:

    Strano, in effetti che in Italia non si parli molto dell'interessante esperienza brasiliana: senso di inferiorità incolmabile (soprattutto da parte di certa sinistra troppo "moderata")?

  • Lavandaia scrive:

    Vini, birre, canne...? Ma dove siamo? Al Leoncavallo dei vecchi tempi? E si litiga? Con chi? Ah, con l'unico che non è fatto...Tutto regolare, allora.
    A me pare che il clima pessimo di cui si parla tanto in questi giorni cominci proprio da questa voglia di prendercela con qualcuno per le cose che vanno male, senza stare tanto ad analizzare di chi sia davvero la colpa del disastro. Mi ricorda quel Polifemo che si arrabbiava con gli zingari accampati alla meglio sotto casa, invece che prendersela con chi organizza la permanenza di quelle persone in modo tale da renderli il meno accettabili possibile... Il che, aggiungo, suona tanto più singolare, nel contesto di apparente accettazione di TUTTO che caratterizza le nostre città, i nostri giovani, la vita di ogni giorno.
    Inaccettabili davvero le parole offensive, ancora una volta arrivate da un oscuro assessore del Pdl, contro Vendola, preso in giro perché omosessuale. Siamo tutti d'accordo nel dire che dovrebbe essere cacciato dall'incarico, e con lui tutti quelli che, dall'alto delle loro cariche istituzionali, offendano donne, stranieri, disabili e facciano apologia di reati, evasione fiscale e secessione comprese?
    Almeno a questi comportamenti, vogliamo tutti, d'amore e d'accordo, dare un bel taglio? E andiamoci piano con gli stravizi, alla nostra età... :)

  • alessandro vigilante scrive:

    Vieni TU in nel Brasile di oggi, nello Stato di Bahia, ci sono governi di sinistra-centro, cioè coalizione in cui il PT (Partito dei Lavoratori di Lula) e il PCdoB (Partito comunista del Brasile) hanno la maggioranza insieme ad un partito di centro tipo DC e altri partitini minori. Non è un governo "comunista", ma fa politiche anche di sinistra, e di successo popolare e internazionale.
    In Italia non se ne parla, neanche Vendola ne parla...

  • roberto scrive:

    Ho viaggiato parecchio per lavoro e non ho mai visto un paese governato da comunisti o simili dove si stia bene....da comunista ( ora ex ) la cosa mi faceva un male terribile.

  • Sven scrive:

    Non datevi del Lei, dài...

    A proposito, in Svezia, negli anni '60-'70, si abolì quasi per decreto il Lei ("Du-reformen", ovvero "la riforma del tu": cioè, il darsi tutti del tu, tranne forse che al Re, a cui si dà ancora, appunto, del Re, in modo impersonale): strano che invece qui da noi sia sopravvissuto ancora un certo formalismo ormai obsoleto...

    Purtroppo, i giovani di oggi sembrano non dare più alcuna importanza a queste cose; anzi, per volgare indifferenza forse tendono a regredire verso il Lei ed il passato, anche in Scandinavia: mah - mancanza di stimoli ideali e di futuro?

    Questo, poi, sì che era un "'68" sensato, con riforme serie - anzi serissime! - di costume nella società (e, tanto per fare un altro esempio emblematico, i militari potevano avere i capelli lungi a volontà, a quei tempi, come Garibaldi od il generale Custer; e tanti altri progressi significativi, molti dei quali poi forse purtroppo rifluiti nel nulla di un vacuo neoliberismo di tipo neoconformista).

    Quindi, in generale, perché non si dà più retta ad una democratizzazione degli usi e dei costumi, nella società di oggi? Perché si è banalizzato tutto sulla forma del vile denaro (à la tutto è indifferente e non c'è più sostanza?)? Chissà...

  • roberto scrive:

    Sven nei paesi del nord non hanno un vaticano ......mica poco!!!
    Vigilante il dottore ha gia' decretato la mia fine sia al rosso che al bianco frizzante franciacorta e prosecco in primis che ultimamente mi allietavano le tristi giornate, solo acqua.

  • alessandro vigilante scrive:

    Comunque, visto che la canna sta facendo effetto, aggiungo un messaggio di solidarietà generale, e faccio un gesto di tolleranza. Di fatto la mariuana amplia le vedute, come auspica il nostro roberto, e con queste vedute AMPLIATE mi scuso con lui se gli sono parso intollerante e presuntuoso. Anch´io vivo di dubbi, ma ancora non mi hanno spezzato - perlomeno del tutto.
    A robbé vieni in vacanza a Bahia e ti faccio vivere un paese governato (relativamente bene) dalla sinistra.

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusa Sven ho risposto a roberto in contemporanea con il tuo ottimo intervento che dispensava la cazzata che ho scritto io... :-)

  • alessandro vigilante scrive:

    E lei ci vada piano con il rosso frizzante che l´alcol è molto pericoloso, senza forse.

  • Sven scrive:

    Spinelli, vino o birra? Beh, basta non farsi troppo male, e magari possono andare bene tutti... ;-) :-)

    Personalmente, preferisco la birra - ma è solo un'opinione personale, ovviamente.

    A proposito (anche se sono completamente ignorante in materia: mai fatto uso di droghe che non siano caffè ed alcool...), interessante notare che nei paesi dove hanno legalizzato le droghe leggere e simili sembra esserci anche, di conseguenza, un tasso di criminalità minore: forse - anzi decisamente - una via da seguire?

    Ma qui in Italia forse manca ancora l'apertura mentale per arrivare ad obiettivi e risultati del genere...

  • roberto scrive:

    Continui che Le fa bene...forse.

  • alessandro vigilante scrive:

    Sugli spinelli in verità avevo il dubbio, confermato, che non avessero fatto parte delle sue esperienze. Ma non è mai troppo tardi, in questo preciso momento ne sto fumando uno io, anche alla sua salute.

  • roberto scrive:

    Ho risposto senza aver letto la risposta di Vigilante, io ero figiciotto-come scrive Lei- nel 71-72-ma cambia poco, di persone come Lei ne ho conosciute a pacchi e senza offesa siete tutti uguali, voi sapete la soluzione ai problemi e noi siamo quelli da rimettere sulla buona strada, e' stato sempre cosi', quante sane litigate in sezione e non abbiamo mai cavato il famoso ragno dal buco, siete duri come il cemento, convinti delle vostre idee e questo da un lato vi fa onore ma da altri.....non volete mai ammettere che alle volte la ragione e' di chi non la pensa come voi questa e' una cosa impossibile. La destra fa schifo in toto, la sinistra salvo rarissimi casi e' tutta formata da brava gente....se questa linea di pensiero e' il massimo che riesce a vedere mi perdoni ma c'e' qualcosa che non mi quadra, e' impossibile che sia come dice Lei, non potrebbe essere che la sinistra, avendo governato poco, non e' mai riuscita a "rubare" come hanno fatto quelli che per 60 anni ci hanno governato malissimo? e' solo un esempio sia chiaro, a casa mia il PCI ora DS che io votavo ha fatto delle porcherie degne del peggior PDL, se vuole le mando gli articoli di giornale o le varie sentenze contro la giunta.Dai la ripianto qua che rischiamo solo di perdere del tempo.Comunque per ora ho preso del RAGLIANTE-FASCISTA-SPORCO, mi vedo messo bene, finisco e sono serio MAI FATTO SPINELLI, quelli ve li facevate voi, noi si andava a rosso frizzante, mi scusi ma ci tenevo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Però continui a non dire QUALI sono queste "cose che per me non stanno ne’ in cielo ne’ in terra"...

  • roberto scrive:

    Sven Lei ha ragione, avevo scritto che non avrei piu' risposto a Vigilante ma purtroppo quando leggo cose che per me non stanno ne' in cielo ne' in terra non riesco a lasciar perdere, e' una cosa innata che ho sempre avuto dentro, davanti a cose che non mi vanno cerco di reagire, senza offendere come fanno altri, senza violenza che tanto non serve e non porta a nulla di buono, cercando di capire le idee degli altri e rispettandole, pero' quando mi vogliono insegnare a vivere devono avere davvero qualcosa da dire altrimenti apprezzerei un ottimo silenzio, poi si puo' mettere sul piatto tutte le esperienze che uno ha fatto o visto fare e continuare a confrontarsi ma ripeto per essere convincenti non basta parlare forbito, ci vuole altro, sempre e solo parere personale sia chiaro, io la verita' in mano non ce l'ho mai avuta visto che sono sempre stato pieno di dubbi ma anche di determinazione e curiosita'.

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro roberto, ho 52 anni e nel 1974 - quando tu eri figgicciotto - io simpatizzavo (senza tessera) per il PdUP-Manifesto. Non nel PCI, ma mai contro.

    Le tue esternazioni insistono con il rimarcare una tua differenza da me, ma non dici mai SU CHE.
    Le tue esternazioni insistono con il rimarcare una profonda delusione e un invito a lasciar perdere i "vangeli".
    Dici addirittura che ti hanno "spezzato".
    Credo tu sia molto meglio di quello che mostri.
    Come Calimero, tu non sei nero sei solo sporco. E in questo blog se segui la Lavandaia esci bello, luminoso e soprattutto pulito dalle negatività sfasciste.

    Pensaci, magari mentre ti fai un bello spinello come ai vecchi tempi.
    Vedrai la vita ti sorriderà di più e forse comincerai ad amare anche i vigilante...

  • Sven scrive:

    Dài, non litigate: l'importante comunque è trovare un minimo d'intesa, di terreno comune da cui partire (pur nella possibile conflittualità, che può essere anche positiva) - cosa mica facile, poi, di questi tempi...

  • Lavandaia scrive:

    La lettera di Franca Rame mi è piaciuta molto. Mi piacerebbe moltissimo leggere la risposta di Monti, se mai arrivasse.

  • roberto scrive:

    Vigilante lasciami perdere non saremo mai d'accordo su nulla percio' ti chiedo di lasciar perdere, continua con il tuo ragionamento se davvero ci credi ma non inventarti di insegnarmi nulla, i ragazzotti come immagino sia tu a me non hanno nulla da insegnare, mi spiace ma la penso cosi' e non mi intestardisco a farti cambiare idea, tu la pensi diversamente da me, ci sta' ma ti prego non provare a insegnarmi nulla, i "roberto" hanno mangiato montagne di merda perche' i "vigilante" possano liberamente esprimere le loro opinioni...lascia stare per favore non ne vale la pena davvero.Non ci conosciamo percio' e' inutile battibeccare, tu hai il tuo vangelo da portare avanti io non l'ho piu', non so cosa sia LA COSCIENZA DI SE O LA COSCIENZA PER SE, io ho sempre cercato di sbattermi per la societa'-chi si ricorda ancora questa parola?- i risultati non sono stati entusiasmanti ma ci ho provato, mi hanno spezzato non piegato, lasciami almeno questo non chiedo molto.

  • alessandro vigilante scrive:

    La coscienza popolare la risollevano le proposte che osano, che spiazzano, che scassano; come le tue Sven per esempio. La loro crescente divulgazione in rete, nelle case, nelle città. Si tratta di un processo lento e complicato (Paulo Freire), ma inesorabile. Si tratta di ricomporre (con l´esempio teorico e pratico) l´egemonia culturale dei valori che spesso citiamo: solidarietà, umanità, partecipazione, coinvolgimento, unione nelle differenze, tolleranza e quant´altro. Questo dopo 30 anni di illusione liberista del primato dei privati sul pubblico.

    Un altro dettagli: tu parli di "coscienza di sè". In effetti la coscienza di sè, cioè della propria condizione sfavorita spesso anche i roberto l´hanno e questo li spinge a incavolarsi contro tutti.
    Perchè successiva alla "coscienza di sè", è la "coscienza PER sè" quella che ti permette di decifrare PERCHÉ si è colpiti dalle condizioni sfavorite, di chi è la responsabilità del prorpio sfruttamento, capire le relazioni economiche che nella, società capitalista, permettono a pochi di arricchirsi sempre più a a tanti scendere nella povertà.
    La gente, i roberto, devono fare questo ulteriore salto in avanti dalla "coscienza di sè" alla "coscienza PER sè", analizzare autonomamente la propria condizione di sfruttamento e interpretare le responsabilità del processo, identificando le strategie di lotta per recuperare l´egemonia sociale che - come popolo, come 99% - ci compete.

  • Sven scrive:

    Sempre una grande, la Franca Rame: e purtroppo un "popolo" che ricerca il denaro individualmente con le slot machine e robe del genere non è davvero un gran che; anche e soprattutto per colpa di uno "Stato" che ormai si è ridotto a fregare la popolazione, invece di contribuire a liberarla e farla decollare verso nuovi orizzonti.

    Ergp, domine (parte di tutti noi), libera nos a malo - pardon, a "banchieribus" (beh, grammatica magari schifosa, ma il senso è chiaro, spero)...

  • Sven scrive:

    In quanto agli omofobi e robe del genere... mah, forse lorsignori retrogradi (à la patria, chiesa e famiglia: incredibile, nel 21° secolo!), in fondo, non sono nemmeno uomini (mancandogli la generosità d'animo, prima di tutto!)...?

    A me, comunque, sembra molto più virile - specialmente per certe cose formidabili che dice! - uno come Vendola che un qualsiasi esponente del PDL o della Lega o vattelappesca.

    Pur non essendo io "omo", Vendola comunque mi fa una grande simpatia (anche perché sembra un vulcaniano di Star Trek: logico!), a differenza di altri politici: sicuramente, se fossi costretto a scegliere il meno peggio, voterei per la sua formazione...

  • alessandro vigilante scrive:

    Lettera di Franca Rame a Mario Monti:
    http://www.francarame.it/node/1668

  • Sven scrive:

    Certo, d'accordo: ma il "popolo" - diciamo i progressisti, in senso lato... - deve anche prendere coscienza di sé, se vuole davvero cambiare attivamente in meglio la società!

    E questa sembra essere proprio la cosa più difficile, purtroppo (soprattutto dopo anni di berlusconismo e relativo imbonimento delle - false - coscienze).

    Speriamo, allora, che emerga anche qualche "leader" - ma al limite anche impersonale, tipo un web libero: perché no? - capace di stimolare la grande maggioranza finora indifferente a far finalmente partire le rotelle del cervello, ma anche e soprattutto quelle del cuore e delle viscere (beh, non quelle leghiste "di bassa lega", s'intende!)...

    Cioè, in sostanza, ci vuole anche qualche stimolo, di qualche tipo, per contribuire a far *risollevare la coscienza popolare*: ma come? Boh (vedremo?)...

  • alessandro vigilante scrive:

    Una precisazione per Sven (a cui tengo e voglio un gran bene).
    Uno degli slogans più marcanti di questo periodo della nuova onda di indignazione giovanile (e non) è sicuramente: "We are the 99%!"
    Cioè: siamo il 99%, siamo la stragrande maggioranza della gente.
    È in questo senso, per citare questa gente che io parlo di "popolo", cioè quelle categorie maggioritarie della società che per le loro attività economiche, culturali e umane in senso lato possono essere definite "popolari".

  • alessandro vigilante scrive:

    L´Assessore Comunale di Lecce del PDL, Giuseppe Ripa, ha dato del "gay malato e senza palle" al suo Governatore Vendola.

    Polemiche si. Ma in un commento sul Fatto Quotidiasno un cittadino di Lecce ha ricordato che il suddetto assessore è titolare di un impresa di cartellonistica che riceve dal comune la gestione degli spazi pubblicitari, ed è anche in debito verso il Comune.

    Ci scommetterei che stava per essere dimesso per problemi di corruzione e - vomitando omofobia - ha trovato la maniera per sviare l´attenzione e far bassa polemica sulla questione omosessuale.

    Questi sono i politici del PDL, della destra. A sinistra forse si infiltra qualcuno che fa interessi economici simili, ma le porcherie sugli omosessuali NO!

    I politici non sono tutti uguali perchè le politiche non sono tutte uguali.
    La confusione premia i furbi, gli arroganti e i prepotenti.

    Discutiamo sui contenuti delle politiche e smettiamola di lamentarci che i politici sono tutti uguali.
    Le stragrandi percentuali di politici mafiosi, corrotti, inquisiti eccetera sono - dati alla mano - di destra. A sinistra c´é qualcuno che, talvolta, ne approfitta. Fare di tutta l´erba un fascio significa fare il gioco della confusione e della necessità di decisioni emergenziali non-democratiche.

  • alessandro vigilante scrive:

    1) Liberalizzare: In economia, rendere un'attività libera da barriere economiche, dazi e simili.
    2) Privatizzare: Rendere privati un'impresa o un settore economico in precedenza pubblici.

    Queste sono le soluzioni imposte dai mercati capitalisti e accettate come necessarie anche da parte del PD.

    Le "liberalizzazioni" sono quelle che hanno permesso ai furbi e ai potenti di fare ciò che vogliono
    "liberi da barriere economiche, dazi e simili". Con il risultato che nascondono i propri lucri al fisco e arricchiscono alle spalle dei popoli (e degli individui, per non scontentare Sven).

    Le "privatizzazioni" scippano al controllo della comunità "settori economici in precedenza pubblici", alimentando ancor di più i profitti privati (di pochi individui, su cui non abbiamo controllo), a scapito della società.

    Ma il dibattito politico è centrato su liberalizzazioni e privatizzazioni.

    Io invece credo che per superare la crisi abbiamo bisogno - tutto al contrario - di:
    1) Più controlli pubblici e sociali sulle attività economiche.
    2) Pubblicizzare: rendere pubblici (o perlomeno cooperativi) settori in precedenza privati.

  • Lavandaia scrive:

    Forse la rabbia sa di fascismo, nel nostro Paese, dove più o meno, così si dice, siamo tutti al fondo fascisti, anche quando ci sentiamo antifascisti. O forse, a sinistra e a destra, si definisce fascista la rabbia altrui e giusta indignazione la propria...A me in genere le etichette attribuite ad altri piacciono poco, e cerco di essere molto autocritica, per riconoscere anche in me gli atteggiamenti antidemocratici, i desideri di scorciatoie per imporre ad altri il mio pensiero, che puzzano di "fascismo". E, ogni tanto, li trovo.
    Va anche detto che il nostro Paese, e qui sono d'accordo con Travaglio, che l'afferma, le rivoluzioni sono state fatte ma le epurazioni no, sicché abbiamo nei partiti formalmente antifascisti persone sostanzialmente, storicamente e di indole fascista. E' un bel guazzabuglio...
    Credo che oggi sarebbe meglio guardare in faccia la realtà e riconoscere che nel nostro Paese non è più solo questione di fascismo, ma di massoneria, mafie, affari, nostalgici del fascio e fautori del privilegio politico-affaristico, politico-clericale, affaristico-clericale, che si sono saldati insieme e hanno fatto sistema. Facendo finta che stare col popolo e stare con la finanza potessero diventare la stessa cosa, si è tolto valore alla scelta del disegno politico e si è privilegiato lo svilimento del voto, che i più hanno cominciato ad avvertire non tanto come da dare sulla base di un'idea di bene comune differente da quella altrui, ma semplicemente per utilità personale e difesa del proprio privilegio, anche piccolo, o, peggio, in cambio di favori immediati.
    Io credo che se potessimo ricominciare a dare alla politica un valore anche minimamente ideale, come ricerca, in buona fede, di una via che porti al benessere per più persone possibile e ad una maggiore attenzione a valori fondamentali, come il rispetto dell'ambiente, della vita e della dignità del lavoro, il perseguimento della Giustizia e dell'equità, si tornerebbe a vedere un impegno dei giovani e questo, di sicuro, porterebbe quel clima nuovo che tutti auspichiamo, magari prendendocela gli uni con gli altri, perché avviliti dal non vedere una luce in fondo al tunnel.

  • roberto scrive:

    Sono sulla sua stessa lunghezza d'onda Lavandaia, io pure mi arrabbio di piu' con quelli a cui davo il voto e che mi hanno tradito lo stesso, mi ha fatto piu' male perche' ci credevo, perche' hanno rubato la mia fiducia e poi mi hanno fregato, io abito in una zona dell'italia diciamo ancora privilegiata rispetto ad altre dove il lavoro c'era dove la gente era abituata a rispettare le regole dove per 60 anni ha governato la sinistra eppure pian piano sono riusciti a sporcare anche questo bel giocattolo e sul sole 24 ore stiamo perdendo posizioni su posizioni e i miei politici locali che ho votato a dire che non e' vero!!! Mentono sapendo di mentire e c'e' chi gli crede ancora, non posso far altro che credere nel futuro, in un futuro dove la gente non votandoli piu' fara' apparire chiaro a tutti che se ne devono andare, non potranno piu' nascondersi dietro a dietrologia vecchia ammuffita ne' a bugie assurde, non avranno piu' i numeri e dovranno andarsene sperando che chi subentrera' sia persona seria e onesta....siamo un cane che si morde la coda....continuo a parlare di speranza e serieta' ed onesta'...e anche io non ne posso piu'! Cara Lavandaia per alcuni stiamo rasentando il fascismo o lo sfa-scismo a scrivere queste cose se lo sarebbe mai aspettato??

  • Lavandaia scrive:

    Personalmente, caro Roberto, sono arcistufa di sperare e, da anni, lavoro come posso per impedire che le cose vadano come vanno. E sa con chi me la prendo, più che con gli altri? Con quelli della parte politica a cui ero più affine e a cui, oggi, non posso più dare un minimo di credito. Col loro comportamento bugiardo e disonesto, mi tolgono il diritto di scelta che, per me, è la sola forma di sistema a cui sento di poter dare il nome di Democrazia, e mi condannano ad un voto inutile, per quanto contro corrente. E non è vero che vincono sempre gli stessi perché la gente li vota. Gli astenuti crescono sempre, di anno in anno, ma sembra che non esistano: anche questo è un segno di democrazia malata e il sistema televisivo e della stampa ne è responsabile. Indovina a vantaggio di chi?

  • Lavandaia scrive:

    Il sistema di voto, in un periodo come questo, è cosa molto importante, perché, soprattutto in Italia, sarebbe occorso ragionare a fondo nella ricerca di meccanismi tali da rendere molto pericoloso il ricorso al voto di scambio, molto severa l'analisi delle liste, molto attenta la definizione dei margini di movimento dei partiti prima e dopo il voto, nella scelta delle alleanze. Abbiamo chiesto, come popolo, che venisse limitato il numero dei mandati, che si cacciassero gli inquisiti (non condannati, si badi, inquisiti, perché una cosa è il giudizio della Legge, altra cosa deve essere l'onorabilità del politico, non macchiabile da sospetti). Niente da fare. Abbiamo raccolto, in pochissimi giorni, un milione e più firme per cancellare almeno la vergogna delle pu...ane, maschi e femmine, nominati dai protettori, e si preparano a sbattercele in faccia con un bel "niente da fare", in nome della "governabilità" (che vuol dire "lasciateci fare i fatti nostri, alla faccia vostra, e zitti"). Questo offende, indigna, provoca. Anche se si fa in modo sobrio, senza risatine di scherno e sberleffi. Adesso, via alle liberalizzazioni, ma sulle frequenze Tv ancora "ci pensano"....
    Non si poteva pretendere che il capo dei Ladroni pensasse ad una riforma del sistema di voto che l'ha ingrassato, ma al cambio della guardia sarebbe dovuta essere una priorità, e i partiti, a cominciare dal Pd, avrebbero dovuto imporne la presenza ai primi posti dell'agenda, pena il non voto della manovra economica. Invece, tutti zitti, sotto il fumo del turibolo agitato a quattro braccia dall'infaticabile Napolitano. E adesso il fumo passa sotto la porta dei Giudici, politici e non, e comincia a fare il suo effetto, almeno a giudicare dalle indiscrezioni che compaiono sui giornali.

  • roberto scrive:

    Il mio parere Lavandaia e' che se andassimo a votare adesso vincerebbero sempre quelli e non cambierebbe nulla, dobbiamo sperare in un futuro migliore non per me ma per mio/ i nostri figli, capendo che sara peso il periodo che ci aspetta, molto peso ma abbiamo il dovere di crederci ancora ma non in quelli che ci sono adesso io credo ancora in un futuro che DEVE essere migliore per chi adesso e' ancora giovane, si lavora per il futuro ormai il presente ce lo siamo gia' giocato.Anzi ce lo hanno rubato.

  • Lavandaia scrive:

    Per favore, convincetemi che sbaglio. Perché, se non fosse così, il momento delle elezioni, se ci si arrivasse con vecchia legge e attuali politici, sarà tragico. Sempre che ancora resti in qualcuno di noi, anche tra i non giovanissimi e con poco da offrire, la capacità di accorgerci che, accettando elezioni così, la Democrazia sarà una parola come un'altra per definire un sistema che si potrebbe chiamare "gioco delle parti", in cui il voto è un rito, un atto di fede, un gesto simbolico, che NULLA cambia nella reale gestione del potere.
    Che la Democrazia sia in palio come premio o come trofeo in questa battuta di caccia grossa che sta diventando la gestione della crisi, è evidente anche nei TG, il che significa che è verità palese come il vento e la pioggia in inverno. Per alcuni, pazzi o idealisti o partigiani, per la Democrazia potrebbe ancora valere la pena di combattere e morire. Chissà se Monti, ogni tanto, ci pensa. Io sì, e la cosa, da donna di 48 anni con due bambini e una vita ancora da costruire, soprattutto per loro, mi preoccupa.

  • roberto scrive:

    Io non scegliero' mai piu' carte che abbiano solo due colori, non lo faro' mai piu'.
    Ci sara' pure qualche altra carta nuova!! Votero' altro e saro' sicuro che non saranno peggio di quelli odierni ma sara' dura perche' ormai siamo imbavagliati, bloccati, stritolati da anni di malaffare a qualunque livello e ci sara' sempre chi li votera' ancora, purtroppo.

  • Lavandaia scrive:

    Credo che i nostri politici attuali siano molto felici che ancora non si parli di andare a votare. Si Illudono di tirare avanti ancora un po', di mettere in soffitta il referendum e di andare con la vecchia legge porcata, dopo che il governo ci avrà spremuti ben ben bene, dopo che avrà completato i cardini di un sistema senza ritorno sulla via della disuguaglianza e delle sperequazioni sociali, blindandone i gangli vitali sicché poco o nulla si possa fare per cambiare le cose... Poi si presenteranno, e diranno TUTTI la stessa cosa: abbiamo votato a favore di leggi che non volevamo per il bene dell'Italia, in nome della governabilità, per la "pace sociale", per il futuro dei giovani..." Tutti, tranne la Lega, che sarà contro tutto e tuttti e senza NULLA da dire, se non slogan e balle, razzismo e cravatte verde-miseria. L'Italia dei Valori potrà far valere almeno l'impegno costante contro l'illegalità e le manfrine bipartisan, ma non credo basti come programma. E intanto i giovani che dovrebbbero fare la differenza saranno partiti a cercare fortuna altrove, soprattutto i più intelligenti, dotati, impegnati. Quelli, per intenderci, che fanno più paura ai sistemi antidemocratici di tutto il mondo, compreso il nostro, che sta scivolando verso la politica del decreto imposto dall'alto come unico mezzo per funzionare, senza discussione e senza alternativa.
    Ci chiederenanno di scegliere. Tra due mazzi di carte identici, uno col dietro rosso, l'altro col dietro blu, come quelle che usano i miei genitori, da decenni, per le interminabili partite a Pinella.

  • roberto scrive:

    Sven hai centrato il bersaglio sia sul 68 sia sulla pochezza dei nuovi politici ma credo che dobbiamo provare a scegliere tra loro visto che di altri per ora non se ne vedono, ri proviamo ma togliamoci di dosso tutto il resto e' fondamentale altrimenti se lasciamo delle mele marce a contatto di quelle poche buone tutto marcira' di nuovo in breve tempo.
    Sono d'accordo anche sul cercare di ricostruire la nostra coscienza, e' indispensabile, anzi sarebbe indispensabile ma non e' facile, non si riesce MAI a ragionare con chi non vuole ascoltare ma impartisce lezioni di vita senza neppure aver mai varcato la soglia di casa, rimanendo al sicuro nel nido famigliare con in tasca i soldini dei genitori, facile fare il profeta col sedere al caldo, e ne ho conosciuti tanti ma tanti, poi alle prime difficolta' puff svaniti nel nulla oppure altri ancora continuano a voler cambiare tutto facendo solo del caos tipo black block e i nostri avversari hanno terreno fertile nell'additare al popolo chiedendo se vogliamo persone come quelle al potere, sono sicuramente poco chiaro nello scrivere ma non avendo studiato mi devo accontentare di quel poco che ho sperando che chi legge capisca quello che vorrei dire.Oggi avrei dovuto essere in pensione da circa 3 anni e sono ancora qua a tirare il carretto insieme a tanti, togliendo il posto di lavoro ai giovani come mio figlio che faticano ad avere un fututo se non lavorano e non dovrei essere arrabbiato?? Dovrei essere molto piu' arrabbiato ma la mia educazione mi frega ancora e mi devo trattenere e rimanere una persona seria che lavora da tutta la vita, come tanti, e cerca di mettersi ancora in gioco e poi mi dicono che raglio e sono un fascista....tempi duri ci aspettano, molto duri

  • Sven scrive:

    Cosa offre il convento, oggi, come possibili alternative (pseudo-)"istituzionali"?

    Le formazioni politiche di Renzi, Vendola, Di Pietro, Grillo, Pannella...

    Altri? Comunque, hanno tutti dei grossi limiti, ovviamente.

    Non sembra un gran che, ma può sempre essere meglio di niente.

    Nel frattempo, però, bisogna che ognuno pensi a ricostruire dentro di sé una coscienza che possa portare oltre tutto questo: altrimenti, non si rinnova molto, alla fin della fiera.

  • Sven scrive:

    Personalmente, ho sempre inteso per "'68" quello dei cambiamenti di costume (cioè quello libertario), non quello iperpoliticizzato, che poi ovviamente è andato a finire male, per vari motivi (anche perché si ispirava in parte ad ideologie vecchie ed autoritarie).

    Cioè, intendo un rinnovamento trasversale alla società, che inventi nuove vie invece di limitarsi a lottare contro uno status quo sempre più demenziale, che non vale la pena rincorrere.

    Bisogna ricreare e percorrere nuove vie, in sostanza: questo sarebbe un un nuovo "'68", o rinascimento, od illuminismo, o come lo si vuole chiamare...

  • roberto scrive:

    Io ho ricominciato a essere me stesso e di questi politici TUTTI non so che farmene, non li votero' piu' sono diventato un "fascista?" va bene l'importante e' che non mi si pongano piu' davanti persone come queste e nel mazzo ci metto anche tanti dei nostri burocrati-dirigenti-industriali-banchieri, non ne posso piu' per 55 anni mi hanno fottuto, ADESSO BASTA.
    Il popolo da solo non ha mai risolto nulla con le rivoluzioni, credo che bisognerebbe partire tutti insieme dal basso e aiutati da chi ne capisce di come si fa a stare al mondo, visto che sicuramente in italia ci sono ancora, togliamoci dalle balle tutto il marciume e ripartiamo anche dalla miseria, tanto ci siamo vicino, e ribaltiamo il carrozzone nel quale sguazzano coloro i quali oggi sono i veri responsabili di tutto il male che ci salta addosso, proviamoci col voto riproviamo a votare delle persone serie, ci sono faccio un nome RENZI sindaco di Firenze, se aspettiamo che solo il popolo riesca a migliorare la situazione da solo aspetteremo secoli, chi parla di nuove rivoluzioni e di nuovo 68 e' chiaro che non l'ha vissuto, io in parte si' Purtroppo.

  • beppe scrive:

    e si illudono che si vada ancora a votarli, per cosa per il vitalizio.......

  • Sven scrive:

    Non facciamo l'errore, però, di idealizzare troppo il "popolo", che di questi tempi sembra molto incattivito, troppo attaccato ai soldi (la gente parla quasi solo di Euro) ed in generale pochissimo attento al costruire una società migliore.

    Evidentemente, bisogna ripartire prima di tutto dagli individui, per poter ricostruire una collettività libera e solidale.

    Poi, un nuovo '68 oggi dovrebbero farlo tutti, non solo i giovani, cominciando dal farlo dentro di sé.

    Infine, superare il conformismo/leccaculismo fantozziano ormai dilagante (ed il relativo egoismo) con una sana conflittualità quotidiana: cominciando col dire quel che si pensa, per esempio.

    Insomma, ricominciare ad essere se stessi, a 360 gradi...

  • alessandro vigilante scrive:

    Allargare il mio modo di pensare, per poi ragliare contro tutti i politici come fa lei ex-figgicciotto?
    No, grazie, mi tengo strette le mie poche idee e le confronto con gli altri, meno che con i fascisti, con quelli non ci parlo (quindi si ritenga assolto, per ora).
    Ognuno deve fare la sua parte legittima nel gioco dialettico. Se si predilige la mediazione previa, si alimenta la stagnazione.
    È proprio questa la crisi di decadenza che sta vivendo l´Europa e l´Italia insieme a lei.
    Altri popoli e altre culture si stanno sviluppando, sia con diversità creativa che con consistenza demografica. L´Europa non ha un progetto, non sa cosa vuole costruire per i propri figli. Vive nella paura di perdere i diritti che aveva negli anni assicurato alle sue popolazioni. I ricchi sempre meno e sempre più ricchi, e sempre nuovi e numerosi poveri.
    Si può criticare i "politici", ma al dunque bisogna dire da che parte si sta, da qielle dei ricchi o da quella dei popoli, dire cosa si vuole, qual è il progetto che vogliamo costruire. È lí che si capisce chi è di sinistra, chi è autenticamente popolare, cioè chi propone, chi divulga sogni, chi alimenta utopie e non chi minaccia di "inquietarsi", chi afferma che sarà più cattivo, chi si scaglia contro le proposte e le azioni degli altri, senza mai dire cosa vorrebbe lui, cosa propone lui in concreto per fronteggiare la crisi.
    Quindi, a robbè, rilassati, non cercare in quelli che la pensano come me i capri espiatori del fatto che la sinistra non sia andata al potere. La storia l´hai raccontata tu dal PCI al PD, una brutta storia che ho tentato di contrastare con tutti i mezzi e non ci sono riuscito.
    Dice bene Sven e lo ha ripetuto Santoro da Fazio: giovani, è ora di un nuovo sessantotto!

  • roberto scrive:

    Alessandro inizio a inquietarmi, io non sono un fascista anche se me la prendo con tutti i nostri politici, se la cosa non la digerisci pazienza ma evita comunque di scrivere stupidate, ti fai del male da solo, se posso permettermi un parere cerca di allargare il tuo modo di pensare ti aiuterebbe molto.E con questa finisco di risponderti.

  • alessandro vigilante scrive:

    Quelli di sinistra non si arrabbiano con la GF.
    Quelli di destra si arrabbiano con la GF.

    Quelli di destra, quando la crisi si aggrava, diventano più cattivi con gli altri e (s)fascisti.
    Quelli di sinistra, quando la crisi si aggrava, sanno che bisogna diventare più buoni e solidali per superarla.

    Quelli di destra, si dicono contro tutti e tutto, perchè tutti rubano. Ipocriti e negativi!
    Quelli di sinistra, come Sven, fanno proposte e espongono sogni. (Pro)positivi. :-)

  • Sven scrive:

    Comunque (morale della favola), per cambiare le cose ci vuole anche una certa ingenuità e purezza d'animo - se no, è davvero difficile migliorare la società...

  • Sven scrive:

    Scusate, sono scemo: ho sbagliato il nome nell'intestazione principale...

  • Svem scrive:

    ... Ed i voti, non i volti...

  • Svem scrive:

    Sven, non "Svem"...

  • Svem scrive:

    Potremmo, magari, iniziare a ripartire da un'arte vera: per esempio, il giustamente famoso Pinocchio degli anni '70, una vera meraviglia culturale ed etica insieme (nel senso che è anche il bambino che insegna agli adulti: reciprocamente, come dovrebbe essere, anche à la Paulo Freire - nevvero, Scuola?):

    http://www.youtube.com/watch?v=GMwnC96uQ6g

    ... Beh, che dire - fantastico!

    Eh, magari i politici fossero il meglio di Pinocchio, invece di dire sempre bugie inutili - con un naso che ormai è diventato un vero e proprio bastone nel deretano della gente - e controproducenti (solo perché, ormai, con la "politica del consenso" (sic!), si ca...no sotto per perdere i soldi, i volti, il potere - alienato alla collettività! assurdo... - e bestialità del genere)...!

    Insomma, qui bisognerebbe cambiare di nuovo il mondo, ancora una volta (tipo un '68 II, o simile)... ;-) :-)

  • roberto scrive:

    In emilia dove io abito sono circa 60 anni che governa la sinistra, sempre votata da tutta la mia famiglia, e hanno fatto cose negative a pacchi anche qua...devo votarli ancora?
    Devo votare un partito meno peggio di altri?
    Potrei votare un partito perche' convinto della sua onesta' politica e intellettuale?
    C'e un partito "cosi' " oggi in italia? Credo di no, ho perso la fiducia nei personaggi che ci hanno governato ma anche in quelli che erano all'opposizione, sono come i famosi ladri di Pisa ( mi scusino i pisani ma e' un detto delle mie parti) di giorno litigano su tutto ma di notte vanno a rubare insieme!!
    Basta non ne posso piu', mi hanno rubato tutto e di tutto e non si vergognano, anzi si arrabbiano se la GF li becca con le mani nella marmellata...calcio nel sedere?? Di piu'!!
    Questo per me sara' un anno sul cattivo, peccato perche' non lo sono mai stato e "loro" mi hanno fatto cambiare ..mi spiace.

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