Istantanea Pier Vittorio Buffa

Dategli un taglio

Suicidi di concittadini disperati.

Pensionati costretti a farsi un conto in banca o qualcosa di simile per ritirare 1001 euro al mese.

L'italiano medio con uno stipendio in meno all'anno per cacciare indietro la crisi

E di cosa si parla oggi?

Degli stipendi dei parlamentari. Sono o no superiori alla media europea? In che misura? E gli assistenti? Chi li paga di più?

Basta, per favore.

Signori deputati e senatori, anche se da questo non dipende il futuro dell'Italia e non è da questo che si misura la vostra onestà e dedizione, per favore, dategli un taglio. Alle vostre parole e ai vostri emolumenti.

Da subito. E in modo significativo.

LEGGI  Il rapporto sugli stipendi dei parlamentari | Le prime reazioni in Parlamento

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130 commenti 8

  • beppe ribanti scrive:

    se i nostri parlamentari si illudono ancora che si vada a votarli si sbagliano, incapaci di gestire un paese, indifferentemente che sia il pd il pdl la lega rossi gialli e verdi, alla fine c'è sempre il "governo tecnico" a tirarci fuori dalla m. e allora cosa
    servono questi parlamentari incapaci e strapagati

  • Lavandaia scrive:

    Controlli fiscali anche a Portofino e in altre località da vip, e si ripete il miracolo della levitazione degli scontrini. Il Pdl insorge e attacca il Direttore dell'Agenzia delle entrate (tutto su "Repubblica") . Meravigliati? Io no. Per me, da sempre, Pdl= Partito dei ladroni. Oggi, la diumostrazione che non sbagliavo. Ma con che sdegno alzano la voce quando si scoprono i loro elettori evasori! Da veri martiri e paldini della libertà...di continuare a rubare.

  • Lavandaia scrive:

    Hai ragione, Sven. Credo che, per cancellare davvero questo equilibrio malato che sta su sulla pelle dei più ci vorrà, che ci piaccia o meno, un nuovo periodo di ribellioni diffuse, con tutti gli stravolgimenti, le perdite irreparabili, i drammi che questo comporterà. Restare nell'ottica capitalistica, che significa delocalizzazioni selvagge, sfruttamento delle masse a livello mondiale, libertà di azione assoluta per finanza e grandi poteri economici, e credere di riuscire ad imporre un ordine più rispettoso dell'Umanità nel suo complesso, delle esigenze dei poveri e del Pianeta, trattato come immondezzaio, è utopia.
    Per uscirne, si dovrà combattere, e non solo con le parole, perché non con le parole hanno creato il sistema che ci soffoca, ma con la forza, con le armi, con la logica dell'espansione aggressiva e dell'oppressione, della disinformazione e della riduzione delle libertà democratiche. E combatteranno non solo con le parole, come già si è visto tutte le volte che la gente ha cercato di manifestare dissenso, sdegno, rifiuto.

  • Lavandaia scrive:

    Zitti zitti, in modo sobrio e compassato, cercano di fare sparire il referendum abrogativo del porcello, che costringerebbe tutti i partiti, in caso di nuove elezioni, a rifare l'abitudine a cercare candidati presentabili e decenti e condannerebbe all'oblìo una schiera di nominati impresentabili e sconosciuti ai più.
    E bravi i professori! Niente da dire, le panzane e i fumi di distrazione li sanno usare benissimo anche loro, meglio di papi, perché a loro non scappa da ridere e così la gente non capisce d'essere presa in giro. Bella anche la balla sull'urgenza di adeguare le nostre pensioni a quelle europee....più inadeguate delle nostre, visto che i loro limiti di età sono ben più elastici e gli oltre sessantacinque anni praticamente non li ha ancora imposti NESSUNO.
    No, signori, non va affatto bene. Proprio proprio per niente. Siamo sobriamente imbufaliti, sobriamente nauseati, sobriamente disgustati, sobriamente offesi da chi crede di prenderci in giro, in quanto popolo sovrano, facendosi, come sempre alla faccia nostra, i sovrani cavoli suoi. Per dirla in termini sobri.

  • Sven scrive:

    Poi, non si tratta solo di affarismo e corruzione: è l'intero sistema "democratico" (ma non lo è, democratico, poi) che è in crisi, a quanto pare.

    Ed in tutto il mondo, Europa compresa (un'Europa che non decolla perché priva di basi ideali).

    Infatti, una "democrazia" che è diventata quasi solo una dittatura di maggioranze inconsapevole e banale gestione dell'esistente perde le sue stesse basi, per così dire.

    Una vera democrazia (governo della cittadinanza dal basso), invece, dovrebbe costantemente rinnovarsi, ponendosi sempre nuovi obiettivi di libertà, uguaglianza, umanità, ecc. ecc.: proprio il contrario della totale stasi pseudo-mafiosa ed omertosa attuale.

    Poi, la "gente" - in un contesto sempre più di guerra tra poveri - si disinteressa di tutto questo, accontentandosi forzatamente di quel che (non) offre il convento: ma senza una popolazione eticamente e culturalmente attiva, che democrazia ci può essere?

    Una crisi epocale, per così dire, e che probabilmente si potrà superare solo con una rivoluzione epocale, di tipo innanzitutto culturale ed etico.

    Vabbè, cose note, come al solito...

  • roberto scrive:

    Ultimamente mi sono letto 3 libri -leggo pochissimo lo so' ma arrivo li'- che mi hanno completamente aperto gli occhi cancellando tutte le residue speranze che potevo ancora avere ecco i titoli: LA CASTA-LA DERIVA-VANDALI scritti da due giornalisti STELLA/RIZZO del Corriere della Sera, letti quei libri dove c'e' scritto tutto di tutto mi sono chiesto come mai, sapendo come funzionava e funziona ancora l'italia, si possa continuare come se niente fosse.

  • Sven scrive:

    A proposito di scuola...

    La "scuola" dovrebbe forse anche capire che, fin dall'inizio, i bambini sono tutti dei potenziali geni: perché trattarli, allora, come dei quasi-idioti (vedi anche la cultura "bancaria" o depositaria, di cui parlava il grande Paulo Freire, a suo tempo), allora?

    Beh, comunque, meno male che il web ha già decretato la fine irrevocabile della scuola tradizionale... ;-) :-)

  • Sven scrive:

    La violenza, casomai, comincia proprio dalla mancanza di amore (a volte fin dall'infanzia) - l'amore, parola oggi alquanto eretica, forse...

    L'uomo servo del denaro, beh... non è più uomo; ed idem per la donna: ed a tutti i livelli, con sintomi diversi, s'intende.

    (Ecc. ecc.)

    E l'economia che rende schiava la gente è proprio generata dalla negazione dell'amore, della solidarietà spontanea: pensiamoci, anche, a questo fatto elementare!

    E magari non votiamoli MAI PIU' (!!!), 'sti politici, che ci campano, su una situazione di guano del genere, invece di cambiare le cose.

    Ma chi li vuole, ormai, 'sti "politicanti" di professione? Boh - ed anche mah...

  • Lavandaia scrive:

    La scuola, che tasto dolente! Come dovrebbe essere lo sanno benissimo anche i nostri governanti, che però preferiscono finanziare quel modello per le proivate dove studiano solo i figli loro e degli amici degli amici. Se la scuola pubblica sfornasse di nuovo cervelli, come farebbero i poveri figli di papà ad emergere per diritto di nascita su tutti gli altri? e dove andrebbero a finire le carriere di bisnonno in pronipote nei vari campi che contano (Medicina, Leggi, Università, Ricerca, Farmacia...)?
    Sanno benissimo, per esempio,. che lo sport è importante, e infatti la scuola pubblica non ha quasi mai palestre agibili, mentre le private spesso possiedono piscine, campi da basket e ampia scelta di attività fisiche da praticare. Sanno che la conoscenza delle lingue è fondamentale, e infatti Gelmini ha tagliato gli orari di lingue nelle scuole pubbliche, mentre le private incrementano l'offerta di preparazione. Lo stesso vale per informatica e anche per i metodi di valutazione e di insegnamento, che costano se ben fatti. e alle privarte sono stati dati soldi in abbondanza, anche attraverso sussidi alle famiglie che le scelgono per i figli.
    Che altro dire? Una società non democratica nasce da una scuola non democratica, e il programma di Gelli, tentato da papi e non ancora smantellato dal nuovo corso, rivolge la massima attenzione anche all'istruzione, che deve essere per pochi, finanziata da privati che scelgono metodi e programmi e selezionano insegnanti di orientamento gradito, cacciando chi non rinunci alla libertà di fare il docente secondo scienza e coscienza. Per ulteriori informazioni, si veda il progetto Aprea sull'Università e la scuola, sul reclutamento e selezione dei dovcenti e sul ruolo delle fondazioni private nella scuola pubblica. Per chi ha coraggio, buona lettura.

  • Lavandaia scrive:

    No, non è cattivo, è umano. Magario poco politicamente corretto, ma condivido appieno stato d'animo e desiderio. Anche se purtroppo, ne sono sicura, di fronte alla possibilità materiale di darglielo, quel calcio, non ne sarei capace. Ma i soldi sì, glieli farei cacciare, e fino all'utlimo centesimo.
    A proposito di violenza sulle donne, in Italia si registra anche un tasso di donne non occupate davvero troppo pesante. La violenza comincia con la negazione del diritto all'autonomia economica e ad un trattamento equo sul piano della retribuzione, nel rispetto della famiglia, che dovrebbe non essere più solo una "faccenda da donne". Per legge, non per buona volontà dei maschi, che dimostrano di non volerne sapere.

  • alessandro vigilante scrive:

    Ogni giorno una fidanzata o una moglie o "una qualsiasi" uccisa dal suo "uomo".
    Colombia? Afganistan? Corea del Nord?
    No! Italia.
    Gli "uomini" italiani, prima di scagliarsi contro stranieri, politici e omosessuali, riflettano sulla degenerazione della cultura maschilista italiana.

  • roberto scrive:

    Ormai i nostri politici pensano solo a salvare quello che fa loro comodo e di noi cittadini se strafregano nella maggioranza dei casi, Sven cosa vuole che interessi a chi ci governa se la scuola fa pena...sono 45 anni che sento parlare di riforma della scuola.....mai successo, una porcheria dietro l'altra.
    Lavandaia purtroppo io non sono piu' ottimista, peccato perche' una volta CI CREDEVO, poi dopo l'ennesima bastonata ho iniziato a tirare purtroppo i remi in barca visto che a fregarmi era il partito che votavo!!
    Comunque hai ragione per un secondo la scintilla della speranza mi si e' riaccesa dopo i fatti di Cortina, mi spiace, ma e' stato un impulso positivo mi accontento di poco lo so' ma potrebbe essere un piccolo inizio, pero' un bel calcio nel sedere a quei signori io lo avrei dato con gioia, sono cattivo??

  • Sven scrive:

    Dimenticavo: le classi, altra assurdità ottocentesca delle nostre scuole (perché diavolo bisogna riunire - anzi segregare - una trentina di persone per classe di età, quando invece chiunque potrebbe collaborare con chiunque? misteri della massificazione...).

    Per fortuna, il web sta rendendo sempre più obsoleta la scuola tradizionale, che prima o poi verrà superata del tutto - ottimo!

    Ah, "ovviamente" nei partiti politici, ormai fin troppo affaristi (da destra a sinistra), non si parla proprio di queste cose, né di come far evolvere le persone e la società - mah...

  • Sven scrive:

    Un altro aspetto assurdo della scuola: la progressione cronologica nell'insegnare, per esempio, la storia ed altre discipline (con i relativi programmi "ministeriali" che spesso lasciano fuori le cose più recenti ed importanti).

    Col relativo ripetere le stesse identiche cose a livelli diversi, tra elementari, medie, superiori ed università: che senso ha, una roba del genere?!?

    L'apprendimento funziona per libere associazioni di idee e concetti, non per rigida ripetizione delle stesse cose.

    Insomma, si trattano ancora gli allievi come una specie di idioti da riempire ed indottrinare: inaccettabile, in una società libera.

  • Sven scrive:

    Un'istituzione...

    In quanto ai controlli fiscali (o di altro tipo) a tappeto, si tratta comunque di atti illiberali e repressivi.

    Dovrebbero essere ben altri i metodi per stimolare la solidarietà sociale, a partire dal dare l'esempio in prima persona.

    Forse la gente non vota più a sinistra perché quest'ultima è ancora attaccata a certi metodi impositivi e burocratici calati dall'alto? Chissà...

    Idem per la scuola: non si può imporre dall'alto l'istruzione, che invece dovrebbe essere il risultato di una cultura interattiva e condivisa.

    Ma se la cittadinanza non si può autogestire il territorio, nemmeno può creare una cultura libera.

    E torniamo al problema del ricreare una democrazia più diretta, che motivi anche le persone a migliorare in prima persona il mondo che le circonda.

    La situazione odierna, invece, purtroppo sembra essere di tutt'altro tipo.

  • Sven scrive:

    Ovvio che la scuola è un istituzione ormai decrepita, come del resto tante altre.

    Interessante il progetto di prima, anche se poi lascia il tempo che trova, dato che prevede ancora le bocciature ed il controllo dall'alto.

    Invece, la cultura si dovrebbe costruire interattivamente ed orizzontalmente, indipendentemente da aziende od istituzioni - spesso incapaci di progettare alcunché di positivo (come certe realtà locali) - preesistenti.

    Tutti si impegnerebbero, in questo caso...

    Insomma, anche la cultura dovrebbe essere direttamente democratica.

  • alessandro vigilante scrive:

    Democrazia senza educazione non funziona...

    "Secondo me per ragionare, come per fare qualunque altra cosa, serve imparare la passione, il gusto per la sfida. E su questo la scuola fa proprio poco. Ci sono, è vero, alcune formidabili eccezioni, insegnanti meravigliosi che riescono a instillare passione… Ma sono eroi che fanno a calci ogni giorno con il sistema, i programmi, le idee stantie degli stessi genitori. La prima cosa che abolirei di questo metodo didattico sono le interrogazioni e i voti. Sono un sistema eccellente per demotivare gli studenti e far loro odiare la cultura. Studi per il voto!

    Insensato. Non sto dicendo di promuovere anche chi non studia. Mi spiego: con un liceo scientifico di Firenze, insieme a professori e studenti, abbiamo realizzato un progetto per una scuola diversa. I ragazzi analizzano la situazione energetica della scuola, individuano le soluzioni, contattano le aziende, contrattano i prezzi, propongono all’amministrazione pubblica il progetto e ne seguono la realizzazione, ottenendo al contempo un risparmio per la società e una percentuale dalle ditte che poi possono investire in gite di studio e feste.
    Poi estendono questa metodologia alle loro famiglie e alle imprese della zona diventando consulenti energetici, ottenendo un pagamento per il loro lavoro e creando così un’azienda scolastica che lavora sul territorio.

    Il tutto con la consulenza-tuttoraggio degli insegnanti, ognuno per le competenze specifiche della materia che insegna. E’ chiaro che in un lavoro di squadra così complesso salta subito agli occhi chi non si impegna e quello lo si boccia. Perché è importante che i ragazzi capiscano che nella vita nessuno ti fa sconti. Ma non credo che ci sarebbero molti bocciati. I ragazzi adorano le grandi imprese. Ed è evidente che un ragazzo che per 5 anni di liceo partecipa con passione a una realizzazione di questo tipo, concreta, poi non avrà difficoltà a trovare un lavoro in un settore ancora praticamente vergine come quello delle ecotecnologie. Il progetto ha avuto un grande successo tra gli studenti e i professori. Anche il preside e il provveditore si sono trovati d’accordo. Abbiamo fatto una conferenza stampa e i giornali hanno dato grande risalto alla notizia cogliendone favorevolmente il carattere concreto e appassionante. Poi il progetto è stato bloccato (questo accadeva ormai parecchi anni fa)."
    Jacopo Fo, qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/05/scuola-uccide-noia/181735/

  • Lavandaia scrive:

    Io invece, da ottimista, penso che non finirà qui. Così almeno assicurava il responsabile dell'Agenzia delle Entrate, che ha affermato che andranno avanti, altrove e sempre più spesso. Lamentava la difficoltà di fare quanto si potrebbe per scarsità di risorse, ma starà anche a noi cittadini far capire al Governo che preferiamo che spenda per moltiplicare il numero degli ispettori, piuttosto che per comprare aerei da guerra , dalle dubbie qualità tecniche e dal prezzo assurdo.
    E quel sindaco dalla faccia così perbene, che non sapeva che dire per difendere l'indifendibile faccia tosta dei nababbi in bolide fatti scendere davanti a tutti a dichiarare di chi fosse la macchina e con che soldi se la potessero pagare, visti i redditi... E' piaciuto da morire anche a me, un vero spasso, quando ha detto che il metodo era troppo "mediatico". Sempre meglio di un calcio nel sedere... O no?

  • roberto scrive:

    Lavandaia ammetto che sono stato molto contento anche io e vedere quel "politico" che ha detto che la guardia di finanza aveva sbagliato a fare quei controlli non aveva veramente un prezzo!!
    Credo pero' che sia gia' tutto finito, ci hanno dato lo zuccherino e ci e' piaciuto ma adesso la ricreazione e' finita e noi siamo di nuovo nel pantano....sto zitto perche' sento ancora il benevolo influsso del Natale, salutami la Sardegna.
    Le garantisco che anche in Emilia abbiamo dei gran bei personaggi!! di ogni schieramento, di giorno sembra che litighino come non mai ma di sera.....

  • Lavandaia scrive:

    Oggi sono tanto, tanto contenta...Il miracolo di Cortina mi ha toccato il cuore. Allora è vero che i proverbi hanno ragione, allora è vero che chi cerca trova... Che soddisfazione! A vedere le facce degli impellicciati inquadrati dalle telecamere su Rainews veniva quasi voglia di non possederla mai nella vita, una pelliccia, pur di non avere un'aria così colpevole e imbarazzata. :)

  • Lavandaia scrive:

    Come mai il Pd è come..il Pd? Per me, ma è un punto di vista tutto particolare, non troppo acculturato politicamente parlando, è anche perché ha assorbito troppi profughi dalla Dc. In Sardegna abbiamo "giovani" del Pd che hanno ereditato pari pari il pacchetto elettorale sicuro dei voti dei babbi, democristiani affermati. Gente che si è formata nelle Acli e che di sinistra ha, forse, una mano. Perché c'è anche chi sa usare tutte e due come fossero destre...Il che torna utilissimo per poter fare faccende pulite e sporche senza troppi lavaggi, cambiando semplicemente di mano alla bisogna. Mabidetri, così li chiamano Mai ambisinistri, che io sappia. :)

  • roberto scrive:

    SVEN mi hai fatto tornare in mente un piccolo aneddoto, quando OCCHETTO cambio' per la prima volta il nome del "vecchio" PCI a mio padre, e non solo a lui, cadde mezzo mondo addosso, loro si dichiaravano COMUNISTI senza alcuna vergogna o fastidio, li' e' nato il primo errore della sinistra, sempre parere personale, il resto e' storia nota a tutti. Concordo con Lei nel dover cercare nuove vie politiche ma per fare cio' penso che sarebbe necessario toglierci di dosso TUTTI i vecchi politici, basta con 'sta gente, basta, mi basterebbe provare a ripartire per esempio con gente tipo il sindaco di Firenze, non sara' il massimo ma di sicuro molto meglio di TUTTI quelli che ci hanno "governato" fino ad oggi, sempre parere personale sia chiaro.

  • Sven scrive:

    Un'ottima spiegazione, Roberto: grazie.

    A proposito, una volta, se non erro, si parlava anche di "eurocomunismo": anche questo un concetto poi messo completamente nel dimenticatoio.

    Poi, a mio avviso, il marxismo-leninismo "originario" è comunque una teoria politica piena di errori (anche se con molti stimoli interessanti) e certamente non libertaria come basi (infatti l'URSS degenerò in un autoritarismo burocratico-militarista, cosa facilmente prevedibile date le premesse): quindi, è stato giusto allontanarsene gradualmente; ma non certo per diventare l'ennesimo partito di centro: forse è stato questo l'errore più grande.

    Comunque, tutto questo non ha più molta importanza, perché i partiti politici tradizionali non hanno più alcun senso nella società di oggi: ormai bisogna cercare nuove vie, che superino le artificiose divisioni tradizionali tra destra e sinistra.

  • roberto scrive:

    Sven io credo che ormai la classe politica italiana TUTTA sia allo sfascio totale o quasi, nessuno cerca di trovare valide soluzioni per risanare il nostro paese o almeno la maggioranza dei nostri politici pensa solo alla sua sedia o poco altro.Perche' il vecchio PCI non sia riuscito a rimanere IL partito principe dei lavoratori o comunque delle classi sociali piu' deboli e' un mezzo mistero, almeno per me, aveva i numeri e aveva la possibilita' di continuare sui giusti binari per aiutare la nazione a crescere in modo sicuramente piu' giusto ed equo di quello che poi e' invece stato ma si e' lasciato prendere la mano e ha cominciato a ricercare strade particolari per cercare di essere sempre piu' visibile e moderno, ha cambiato il nome almeno 3 volte, ha cambiato tanti segretari alcuni dei quali impresentabili, ha voluto essere un moderno partito pan-europeo senza averne le forze o forse senza volerlo veramente ed e' rimasto a meta' del guado, ne' carne ne' pesce e la gente non ha capito del tutto questo presunto sforzo di rinnovamento e ha iniziato a non votarlo piu', poi hanno litigato tra loro creando varie correnti in contrasto fra loro e per finire la famosa ciliegina sulla torta...ROSI BINDI presidente del pd.....non ci sono parole.
    Mi scusi SVEN se non ho risposto in pieno al suo quesito ma non ho la Sua padronanza della lingua italiana, colpa mia, ma vengo dal basso e faccio quello che posso, mi piace confrontarmi con gli altri specialmente con chi non la pensa come me, credo che ci si arricchisca di piu'.

  • Sven scrive:

    A proposito proprio dell'ex PCI, come vi spiegate la sua lenta involuzione verso un partito sostanzialmente neoconservatore, come il PD attuale?

    Certo, non parlo degli ex filosovietici, posizione perdente in partenza (essendo l'ex URSS degenerata in una dittatura militare e burocratica); ma un comunismo/socialismo europeo di tipo anche libertario (Berlinguer non si era formato anche in quegli ambienti?) si sarebbe potuto creare, invece di ispirarsi - in modo del tutto banale - al partito democratico statunitense.

    Non capisco perché a volte noi europei - e soprattutto in Italia! - ci dobbiamo sempre ispirare a modelli di tipo anglosassone (spesso inapplicabili qui da noi e perdenti anch'essi in partenza): pigrizia intellettuale? Boh!

    Il bipolarismo, ecc. ecc., per esempio, si è dimostrato fallimentare, nei decenni, paralizzando la vita politica, invece di farla evolvere...

  • Sven scrive:

    A proposito dei treni di cui prima (era tanto per fare un esempio di come stanno andando le cose), è curioso notare come sia stata l'economia a favorire i treni a lunga percorrenza nord-sud (fin dai tempi dell'immigrazione) ed oggi è un'altra (o la stessa?) economia a decretarne la fine, non essendo più "redditizie" queste tratte.

    Forse siamo troppo dominati dall'economia, quindi; mentre logica e buon senso fin troppo spesso vengono mandati a quel paese o bellamente ignorati.

    Poi, sembra che oggi siano tutti succubi di una visione economicista della realtà, da destra a sinistra: ormai, la politica istituzionale (tranne forse Vendola e Radicali, ma sono ancora di nicchia) si è ridotta praticamente a parlare quasi solo di soldi e di bilanci, come se fosse un consiglio di amministrazione qualsiasi; insomma, una banale "gestione" (ma davvero, poi?) dell'esistente.

    Idee per rinnovare la società, invece, pochissime, a quanto pare - mah...

    P.S.: Non litigate!

  • roberto scrive:

    Vigilante nel lontano 1972 ero gia' iscritto nell'allora federazione giovani comunisti italiani....capisco che nei blog ci sia di tutto e il suo opposto ma Le ripeto e' grazie a persone come Lei che non si e' mai arrivati praticamente a nulla, pretendete di insegnare agli altri pensando di avere SEMPRE la ragione dalla vostra non porta a niente, come disse Voltaire (credo) "Non la penso come te, ma sono disposto a dare la mia vita finchè tu possa manifestare la tua opinione." Impari qualcosa da questa frase finche' e' in tempo.Se vuole o se riesce.

  • alessandro vigilante scrive:

    roberto - mi faccia il piacere - lei non è affatto di sinistra.
    credo sia uno dei soliti anonimi impostori che scrivonio nei blog democratici per provocare.
    se cosí non fosse, purtroppo la sua ingenuità mantiene ancora troppo basso il suo livello di comprensione politica..

  • roberto scrive:

    Io non faccio l'avvocato di nessuno men che meno di chi non conosco, conosco pero' le persone come Lei con le quali e' inutile confrontarsi, avete sempre e solo ragione voi e tutti gli altri sbagliano, avete la verita' in mano e siete sulla terra per redimere chi ha idee diverse dalle vostre oppure a denigrare e prendere in giro chi non vuole pensarla come voi, da persona di sinistra vi dico che se non abbiamo MAI vinto e' anche per colpa di persone come Lei alessandro vigilante, scritto in piccolo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Al segretario dei Vampiri Democratici, roberto, non piace attaccare le persone, ma si occupa di fare l´avvocato difensore del fascista dracula che come lui afferma che i politici sono TUTTI uguali. Da sempre la sinistra dovrebbe difendere i lavoratori e gli sfavoriti e la destra i benestanti e i vivi-a-sbafo. nella realtà a volte non è così, ma che siano TUTTI uguali lo crede solo roberto, dracula e chi crede ancora a mussolini e babbo natale...

  • Sven scrive:

    Dài: però, il "popolo" si può sempre risollevare, se solo lo *vuole* (alias coscienza civile rinnovata, ecc. ecc.): ehm - beh, ma forse è proprio questo il problema principale, oggi...

    Nel frattempo, consoliamoci (ed al contempo pensando di essere solidali coi lavoratori ferroviari "nord-sud") con questo bel brano dei "Baciamolemani"*, molto interessante):

    http://www.youtube.com/watch?v=ML6YPxHYuVM

    ... ovvero, la Freccia del Sud, ormai a quanto pare destinata - insieme ad altre linee a lunga percorrenza - all'oblio, nel bene e nel male (nel senso che un'AV estesa anche al sud sarebbe anche meglio, forse).

    * Un gruppo ragusano: provincia giustamente "babba" (per dirla alla Sciascia) - ottimo!

  • Boris scrive:

    PER TUTTI E PER NESSUNO
    Tornare alla povertà, per un popolo, sarà durissimo, ma sarà accettabile, soprattutto se si riuscirà a spiegargli che, in parte, solamente in parte, la responsabilità di questo disastro economico/culturale è anche sua. Egli ha permesso per otre 30 anni ad una banda di bari, di incapaci e di ladri di governarlo e di instupidirlo, senza che egli mai accennasse a ribellarsi.
    Una televisione da "circonvenzione d'incapace" e un gioco del calcio con funzione "ipnotica" hanno reso il Popolo Italiano completamente inetto, ma egli ha collaborato alla propria rovina e quindi accetti di buon grado di scadere nella miseria.

  • Sven scrive:

    Un altro fatto scandaloso (anche se poi tutto è comunque sempre migliorabile e superabile, ovviamente): l'abolizione dei wagon-lits tra nord e sud, tipo il classico Milano-Palermo/Siracusa; con poi le relative e comprensibilissime proteste (come a Milano Centrale, sulla torre) dei dipendenti, a rischio neo-discoccupazione.

    Anche se forse non capisco bene il loro ruolo (serve davvero? ma anche no, magari...), comunque mi sento molto solidale con loro, in ogni caso.

    La gestione à la Moretti (ma non era un sindacalista di sinistra...?), privilegiando solo le tratte "redditizie" e disinteressandosi quindi - irrazionalmente (come da neoliberismo, ovvero - a sinistra - migliorismo ormai acritico) - di qualsiasi visione di tipo sociale... ma che senso può avere?!?

    Boh - strani tempi, davvero...

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di bufale, svelato anche il tarocco del milione di tesserati Pdl: c'è chi, a quanto pare, è stato tesserato a sua insaputa, chi stava già da dirigente in altri partiti... Vigilante caro, dobbiamo controllare: avranno mica tesserato anche noi, me col nome di fantasia e te col nome e cognome...?
    Comunque,il milione, come cifra, in Italia puzza sempre un po' di frottola: ve lo ricordate il milione di posti di lavoro promesso a suo tempo dal sor Patacca? :)

  • roberto scrive:

    Alessandro Vigilante per come la vedo io la chiudo qua, non mi piace attaccare le persone come fai tu, se Dracula la pensa in modo diverso dal tuo non c'e' bisogno di fare dell'ironia, la diversita' di idee una volta si chiamava democrazia, oggi non lo so piu', non credo che si cerchi una differenza tra destra e sinistra per trovare responsabili in tutto il caos che c'e' adesso, per come la vedo io sono TUTTI colpevoli, anche quelli di sinistra che tanto difendi, un saluto a tutti

  • Lavandaia scrive:

    Quanto all'attacco contro Santoro, se uno solo dei parlamentari avesse fatto guadagnare all'Italia anche la metà di quello che Santoro ha fatto guadagnare alla sua azienda nel periodo in cui ci ha lavorato, avrebbe meritato la retribuzione ricevuta, e senza mugugni. Viceversa, davvero buttati dalla finestra i soldi per il becero Ferrara, che è riuscito ad insegnare ad usare il telecomando anche a vecchietti dai riflessi lenti, diventati più veloci di un pistolero, quando si è trattato di cancellare il suo faccione dal teleschermo. E peggio che buttati i soldi per dar da mangiare a certi "nominati" della politica figlia del "porcellum", su cui si sorvola, per carità di Patria.

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di tagli, dopo le panzane sull'effettivo ammontare del reddito netto mensile dei nostri parla(-troppo- e concludi poco-)mentari, smascherate anche le panzane sul perché e percome in realtà si decida di buttare milioni di euro nell'acquisto già deciso di costosissimi velivoli militari. Volevano dare a bere che sarebbe costato di più pagare fantomatiche penali che, peccato, si è scoperto non esistono... Sicché, la risposta vera alle nostre domande su come mai certi sprechi e certe idiozie non si taglino è semplicissima: se ne fregano, tanto paga il popolo.
    Quanto agli attacchi personali a chi si presenta con nome e cognome da parte di chi scrive sotto pseudonimo, ci siamo abituati. Capita spesso, così come capita che, in periodi di crisi, tornino tentazioni antidemocratiche, soprattutto da parte di chi sogna una dittatura su misura delle proprie esigenze e a danno degli altri.... ci vuole pazienza.
    A me dispiace molto, in questi giorni, vedere che la cosiddetta fase due del Governo, quella che doveva pensare a sviluppo e crescita, continua sulla via tracciata dalla fase zero del governo papi: privilegiare la via del defilarsi, lasciando che aziende canaglia e poco interessate a salvare lavoro e futuro giochino a rimpiattino con i lavoratori, e che delle proteste si occupi la polizia.
    No, non va bene. Su Facebook è partita la campagna di boicottaggio contro la Omsa e affiliate, perché se non vogliono produrre in Italia, in Italia non guadagnino più un euro dalle vendite. Ma non si può accettare una perdita di lavoro clamorosa come quella derivante dalle chiusure dei cantieri navali a Genova senza che il Governo muova un passo. Su questo, a mio parere, si giocherà la credibilità delle parole dei "professori", che ancora parole e solo parole hanno fatto sentire, (a parte i tagli a danno nostro, subito profondi ed effettivi ed immediatamente operativi), anche sulla questione del taglio agli stipendi, che il Governo diligentemente dichiara di studiare, ma che, fariseisticamente, ha già rimesso nelle mani del Parlamento, che solo dovrà decidere. Come dire: su di noi decidiamo noi, su VOI, popolo, decide il Governo. E senza perdere tempo, che la vacca, se la lasci smagrire troppo, poi non è buona nemmeno per il macello....

  • alessandro vigilante scrive:

    scusate uno a cento...

  • alessandro vigilante scrive:

    Non so se avete fatto caso alle cifre:
    Taglio del 50% delle spese per i parlamentari = 13 milioni di euro all´anno
    Taglio del 50% delle spese per gli "organismi burocratici" = 1.300 milioni di euro all´anno
    La differenza è di uno a mille.

  • alessandro vigilante scrive:

    Oggi repubblica.it pubblica giustamente qui: http://www.repubblica.it/politica/2012/01/04/news/costi_poltrone-27576002/
    "La Commissione Giovannini: ecco gli organismi della burocrazia che esistono solo in Italia. In un anno si spendono 2,5 miliardi di euro per pagare i compensi ai componenti di cda e società pubbliche"
    I tagli ai parlamentari valgono 13 milioni di euro all´anno.
    I compensi su citati valgono 2,5 miliardi di euro all´anno.
    Leggetevi nell´articolo che CAVOLO fanno (o non fanno) i componenti di questi organismi della burocrazia...

  • alessandro vigilante scrive:

    È divertente leggere i commenti dei mostri.
    C´è un vampiro che afferma di guadagnare 31 mila euro all´anno, che chiede ad una persona in carne e ossa - il dott. Buffa, con tanto di nome e cognome - di rivelare il suo effettivo reddito.
    Se non fosse minaccioso e non usasse il "me ne frego" (tipico dei fasci), il fatto di mettere insieme Santoro, Fazio, Alonso e Messi, oltre a essere ilare è anche il sintomo della dipendenza dalla TV e dal sistema mediatico di massa dell´autore.
    Proprio per la stoltaggine dei vampiri e mostri vari, che sbavano e si interessano ai personaggi "famosi", accade che gli stessi abbiano tanto successo e guadagnino tutti quei soldi.
    Il problema non è se hai molti soldi, il problema è come li hai fatti e cosa ci fai.
    Dracula, sarei contento se lei guadagnasse 31 mila euro lavorando come attrazione in un circo, molto meno se fosse dirigente dell´AVIS...

  • roberto scrive:

    Vigilante hai ragione da vendere.
    Io parlo di parlamentari perche' vorrei che partisse da loro il buon esempio, visto che ci dicono sempre di equipararci all'europa su tasse e anni di lavoro prima di andare in pensione...beh! che inizino loro.
    Da li' si dovrebbe partire e iniziare a raddrizzare le troppe storture che ci sono in italia.

  • Sven scrive:

    Comunque, più che per gli stipendi, le pensioni ed i vitalizi dei parlamentari (parte di un intero sistema - da cambiare in ogni caso! - di privilegi e di corruzione), mi preoccuperei per quel che (non) fanno quotidianamente, cioè sempre più gli affari propri - e del business bancario, ecc. ecc. - invece che il bene comune della collettività e degli individui.

    Evidentemente - ed ovviamente anche per altri motivi, - questa non è una vera democrazia, ma qualcos'altro (e di piuttosto inquietante, se va avanti così)...

  • dracula scrive:

    caro Buffa,
    mi farebbe piacere conoscere il suo irpef. cioe' il suo reddito lordo... non perche' me ne freghi, ma perche' quando personaggi come sSantoro, Fazio, etc.. con ingaggi milionari, si scagliano contro le retribuzioni troppo elevate dei nostri parlamentari, mi fanno sorridere. Sarebbe se Alonso o Messi si scagliassero contro gli stipendi troppo alti dei loro rispettivi politici.
    per favore, un poco di educazione...
    P.S. il mio reddito lordoe' di 31.000 euro che poi al netto si traducono in una buona retribuzione mensile...almno per i miei quotidiani spiccioli e piccoli bisogni

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusate se mi permetto.
    È chiaro che concordo sulla diminuzione degli stipendi ai parlamentari, e anche del loro numero.
    Però i mensili dei parlamentari stanno sulla fascia dei 10 MILA euro, mentre invece nessuno parla degli stipendi dei manager dei consigli di amministrazione di imprese pubbliche: quelli sono mensili sulla fascia dei 100 MILA euro, 10 volte tanto, con buonuscita di milioni di euro e i danni che fanno sono molto maggiori dei politici, che alla fine (di cdx o di csx) votano quello che vuole il mercato...
    Anche il numero dei managers è gonfiato e maggiore dei parlamentari.
    Per cui, dare l´esempio con i parlamentari va bene, ma non distogliamo l´attenzione da altri soggetti che intascano molti più soldi - 10 volte di più - facendo molto più danno.
    Negli ultimi 40 anni, la differenza tra il salario più basso e quello più alto nelle imprese è passato da 1/50 a 1/500.
    Sono 25 anni, da quando l´ideologia capitalista pensa di aver stravinto sulla comunista, che aumentano sempre più le ingiustizie, le differenze, gli sfruttamenti. La lotta di classe non si è mai fermata, stiamo passando un periodo difficile, ma è chiaro ormai che dobbiamo riprendere le battaglie anti-capitaliste, se no a noi lavoratori ci stritolano e ci relegano alla guerra tra poveri.
    Quindi basta con questo putiferio solo sui costi dei parlamentari, che tra l´altro decidiamo noi e possiamo sostituire se non funzionano. E battiamoci per contrastare quelli che invece non possiamo decidere direttamente: i managers, i dirigenti a 100 mila euro al mese, i ricconi prepotenti e i mafiosi evasori.

  • roberto scrive:

    Sven mi scusi ma credo che dovremmo partire da piu' in basso, come scrive anche Lei " Certo, ci vorrebbe una profonda base etica e volontà di cambiamento in senso democratico diretto, per fare un salto qualitativo del genere…" ecco a noi mancano le basi, le fondamenta per poter costruire una nazione nuova, prima di creare tutto il buono che scrive Lei dobbiamo toglierci da dosso tutte le brutture che ci sono attorno a noi e non sara' facile.

  • Sven scrive:

    In quanto alla burocrazia, in una democrazia più partecipativa si ridimensionerebbe drasticamente, diventando soprattutto una base dati pubblica per ottenere informazioni in tempo reale.

    Per esempio, biblioteche universitarie, banche dati varie, catasti, ecc., interamente digitalizzati e disponibili liberamente per la consultazione sul web (ma le modifiche di dati sensibili, ovviamente, sarebbero sempre previa autorizzazione: vedi le firme digitali, ecc.).

    Insomma, si potrebbe semplificare notevolmente la vita, con le nuove tecnologie messe a disposizione dei cittadini(e non viceversa!), *volendo*; ma alla base comunque ci vuole sempre un'etica fatta di circoli virtuosi di onestà (difficili da ottenere nel contesto attuale, che quindi dovrebbe cambiare).

  • Sven scrive:

    E se il parlamento del futuro diventasse "virtuale"...?

    Trasferendosi sul web, eliminando il ruolo del politico di professione (consentendo così a tutti i cittadini di partecipare attivamente alla gestione del bene comune) e diventando così anche molto più orizzontale e trasversale nella società; ed il problema dei privilegi sarebbe risolto alla radice: niente politici di professione (ecc. ecc.), niente privilegi.

    Certo, ci vorrebbe una profonda base etica e volontà di cambiamento in senso democratico diretto, per fare un salto qualitativo del genere...

  • Lavandaia scrive:

    E, visto che ci siete, datevi un taglio prendendo come misura per l'orlo la minigonna spagnola, piuttosto che il gonnellone tedesco. Da noi fa caldo e siamo poveri...

  • roberto scrive:

    Il taglio se fosse possibile lo potrei dare io ai nostri parlamentari??

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