Istantanea Pier Vittorio Buffa

All'Aquila due anni dopo

blogL'inchiesta fatta dal quotidiano abruzzese Il Centro non ha bisogno di commenti. Cliccate sulla foto e guardate la galleria di sessanta immagini. Documentano al di là di ogni dubbio come stiano andando davvero le cose nell'aquilano. Danno la prova tangibile della lentezza, se non dell'immobilismo, con cui procede quella che dovrebbe essere una ricostruzione per far tornare ciascuno nelle propria città, nel proprio paese. E dopo le bugie che abbiamo visto e ascoltato nei giorni scorsi leggiamo quello che scrive Giustino Parisse, il giornalista del Centro che il 6 aprile del 2009 ha perso i suoi due figli.

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65 commenti 8

  • ?James scrive:

    This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed. (April 2012) http://www.audioboo.com/norbertvk3

  • mary scrive:

    Giubbotti Moncler mezzofondo.it

  • alessandro vigilante scrive:

    A quelli come janKo che dicono che "e` meglio lasciare tutto come adesso", rispondo che é legittimo essere conservatori, soprattutto se si vive bene.
    I giovani senza futuro e gli sfavoriti della societá, che NON vivono bene, non si arrendono allo stato delle cose e lavorano su possibili e necessari cambiamenti.
    Ogni "utopia" sembra irrealizzabile PRIMA. Ma poi la storia avanza, non si ferma, MAI.
    Nel 1700 era utopia predicare la fine della schiavitú.
    Nel 1900 era ancora utopia dare il voto alle donne.
    Ancora oggi in Italia, pensare ad un Presidente ex-operaio sindacalista é un´utopia, ma in Brasile é giá storia passata...

  • alessandro vigilante scrive:

    Altra gente? Altra mentalità?

    No. Approfondisca storia e geografia.
    Nel Giappone e nelle aree economicamente forti, dopo una disgrazia ci sono le potenzialitá e le occasioni finanziarie per reinvestire.
    In Abruzzo ed in altre realtá, sia del nostro mezzogiorno che di altre nazioni, la situazione di sottosviluppo non permette il risollevarsi autonomo in termini di capitali, perché la situazione era di stagnazione giá prima della disgrazia.

  • Alfonso Sele scrive:

    Vorrei capire perchè in Friuli la gente ha iniziato subito la ricostruzione, prima ancora di sapere che lo stato li avrebbe aiutati ed in Veneto il giorno dopo l'alluvione si sono messi immediatamente all'opera per ripulire le case e le fabbrriche senza attendere che il governo provvedesse a stanziare denaro. Da altre parti d'Italia non si batte chiodo. Altra gente? Altra mentalità? Pazzi o persone normali che non attendono la manna dal cielo?

  • janko scrive:

    Caro Sven il denaro non tornera` mai ad essere un semplice mezzo perche` non lo fu mai. Gia` te lo dissi mesi fa, la tua utopia e` inarrivabile a meno che tu non abbia scoperto il DNA del denaro che sostitui` il baratto, e` meglio lasciare tutto come adesso.

  • alessandro vigilante scrive:

    ''Se non riusciamo a trovarli con Tremonti i 50 milioni che ti servono te li dò di tasca mia''

    Cosí il nostro presidente del consiglio ha promesso al suo sottosegretario con delega alla famiglia.

    Io ci trovo un qualcosa di indescrivibilmente sinistro in tutto ció, ma non ho la chiara sensazione dello squallore, del conflitto di interessi, della sfacciataggine da imperatore pre-cristiano.

    Arrivare a fregarsene del suo stesso ministro dell´economia e, per fregarlo e fregarci, usare fondi privati a suo tempo sottratti alla medesima economia? Ma ci credete che troverá i fondi nelle risorse pubbliche? Ma ci credete che - se non li troverá - li investirá di tasca propria?

    Tutto show. Solo show. Quando spegneranno le luci di questo "show", perché prima o poi uno spettacolo finisce sempre, allora credo che saranno dolori per tutti.

    Il video qui: http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-promette-50-milioni-a-giovanardi/65945?video

  • alessandro vigilante scrive:

    Chiedo scusa a Sven se sono costretto a commentare un ulteriore fatto negativo, ma sia chiaro che concordo pienamente con i suggerimenti e le speranze indicati.

    Purtroppo, dopo 40 anni, con l´aiuto della P2, l´Italia si é capovolta e adesso la situazione é NERA.

    Il senatore Cristano De Eccher, neofascista di Trento, responsabile triveneto del gruppo Avanguardia nazionale.negli anni 70 - CUSTODE DEL TIMER DELLA BOMBA DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA - ha presentato la proposta di legge che permette la ricostituzione del partito fascista.
    (FONTE: http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/De%20Eccher.html )

    Altro che Italia in mano ai comunisti!

    In che periodo storico futuro riusciremo a chiarire questa strategia eversiva decennale, dopo aver mandato finalmente a casa tutti i responsabili e i complici che ancora siedono in parlamento e nel governo?

  • Sven scrive:

    Più in generale, si potrebbe dire che ormai, più che vivere in una democrazia si sopravvive in un'"oclocrazia", cioè in un (mal)governo dei peggiori (sia tra i potenti che tra la gente), senza etica, senza umanità e senza futuro.

    Che tempi, ancora una volta...

  • Sven scrive:

    Ecco, a proposito, un libro che sembra molto interessante:

    http://rispendo.corriere.it/2011/02/il-denaro-in-testa-di-vittorin.html

    Non l'ho (ancora) letto, ma sembra rendere bene l'idea di quelle cose che si vedono in giro per le strade di questi tempi, cioè tutti che corrono per i soldi.

    Quindi, il denaro che corrompe non solo il potere costituito, e come e peggio del potere, ma anche chi il potere non ce l'ha se non in minima parte, come la gente cosiddetta "comune".

    Del resto, dopo decenni di lavaggio mediatico-pubblicitario del cervello alla gente, questo è il risultato.

    O il denaro torna ad essere un semplice mezzo (e per di più superabile, almeno a lungo termine) invece di un fine, o la società non si riprenderà mai più.

    Anche per questo dico che ci vuole quanto prima il reddito di cittadinanza, dove il denaro (condiviso) è un semplice mezzo per vivere bene per tutti.

  • Lavandaia scrive:

    Ha ragione Sven, è un fenomeno impressionante, che cresce ogni giorno nell'indifferenza più totale. Ma, vede, i giovani che si svendono per un pezzo di pane o una promessa bugiarda e non si ribellano a nulla sono i fratelli poveri di quei laureati che abbiamo visto al teatrino del cavaliere. Sono sottoprodotti della sottocultura che hanno assorbito dalla culla, dove la dignità non è prevista nel programma, il libero pensiero è peccato e il ricatto fa le veci della scelta politica e dell'impegno. Figli di una politica di scambio, di una Chiesa di comodo, sembrano non avere nemmeno il coraggio di sognarlo, un mondo come quello che, ogni tanto, fa capolino tra le righe dei blog e nelle chiacchiere tra "quasi-giovani di mezza età" .
    Non so se le è capitato di vedere le tv dedicate ai bambini: a me spesso, ed è un panorama avvilente, sotrattutto nelle reti commerciali. L'ultima trovata? Nelle reti Fininvest pubblicizzano, tra giocattoli e scarpine, un nuovo programma sulla chirurgia estetica: ci sono due Barbie che parlano di ritocchi e interventi come se fosse un gioco, come se la bellezza fosse una cosa che si compra e si costruisce nelle sale operatorie. E, peggio di tutto, come se l'obbiettivo ultimo per ogni bimba dovesse essere diventare una Barbie in carne e ossa, un bel giocattolino. Non ho sentito reazioni alla cosa, si vede che in Italia va bene così.

  • Lavandaia scrive:

    E cosa vuoi commentare? Io, sinceramente, non so cosa abbia detto durante la performance, mi è bastato il riassuntino dei Tg. Gli attacchi alla Costituzione, la rabbia contro una Giustizia che odia e teme, comunque, mi fanno molta più impressione delle sue farneticazioni senili e delle barzellette.
    Che lo scempio non giovi, forse, cominciano a capirlo anche gli alleati, alle prese con una politica estera in cui l'Italia del cucù, oltre a non essere presa sul serio, suscita diffidenza e non ottiene solidarietà. E ti credo! Prima spiegano i "trucchetti" per rimbalzare i clandestini in mezza Europa, poi si aspettano che l'Europa glieli lasci fare... Bisognerebbe spiegare loro che, all'estero, il Tg 1 non lo guarda nessuno.
    Di tutti i piani per il rilancio della nostra economia NULLA è stato fatto, come della ricostruzione del centro de L'Aquila; a Napoli, per la prima volta nella storia della città, parte il "Monnezza-day"; i precari sono in piazza (mentre gelmini pare tenti di gabbare quelli della scuola facendo una leggina che tolga loro il diritto di ricorso contro lo sfruttamento del lavoro a tempo, mettendo la scuola italiana FUORI dalle leggi, per legge).
    E i nostri laureati di bocca buona ancora si sforzano di stiracchiare un sorriso allo spettacolino ormai decrepito di un vecchio che, per salvarsi, è più che disposto a mandarli al macello. E glielo dice in faccia.

  • Sven scrive:

    Discorso a ruota libera...:

    Riguardo sempre al capitalismo e la relativa monetizzazione di tutto (perfino dell'acqua!), un'altra conseguenza assurda è la massa di poveri che ci sono in giro per le città; è impressionante: decine e decine di persone che ogni giorni ripetono passivamente gli stessi gesti, chiedendo l'elemosina o vendendo cose inutili e così via.

    Le neopovertà dello stato affarista postmoderno sono davvero un problema grave, anche perché nessuno sembra interessarsene, né politici né "popolo".

    Se dovessi dare i soldi a tutti quelli che me li chiedono tutti i giorni, spenderei almeno un centinaio di euro...

    Poi, chi dovrebbe aiutarli (istituzioni, ecc. ecc.) evidentemente ne sono del tutto incapaci; solo qualche prete di strada - tipo don Gallo ed altri - ormai forse riesce ad arginare un po' la situazione della povertà diffusa; nonché i frati con le loro mense, limitatamente al cibo.

    Perfino giovani si vendono a fare la pubblicità ambulante (tipo uomini sandwich o sul segway) per cose futili, invece che lottare insieme per un mondo migliore.

    Insomma, i cosiddetti oppressi o non si rendono conto di esserlo oppure vogliono diventare come chi li opprime, oppure... oppure... boh!

    A proposito, già pubblicità a tutto spiano per Berlusconi su autobus e fermate: no comment.

    E la gente sembra che pensi solo a "lavoro" (per gli affari propri), famiglia e moda: a proposito, quanti negozi di moda inutili in giro per le città.

    Una società ormai allo sbando, dal punto di vista umano: sembra che conti solo l'"apparire"...

  • emma5 scrive:

    Nessun commento, oggi, il blog è rimasto muto. Del resto i fatti di questi giorni lasciano senza parole e se non bastassero ecco che è arrivata l'ultima sceneggiata del cavaliere. Stasera, lo si è visto, ai tg, imegnato con i giovani lauerati in una delle peggiori performance, forse la più vergognosa, la più imbarazzante, perchè assolutamente fuori contesto, perchè, come se nulla fosse, come se nelle aule dei tribunali non stessse accadendo nulla, ha avuto il coraggio di fare battute sul bunga bunga, sulla barba di un laureato, sulla cravatta che sporge dalla giacca di un altro. Vedendolo, mi sono convinta che nessuno gli voglia un po' bene, perchè è impensabile lasciare esposta una persona che si ama a parti tanto vergognose. Mi sono convinta che ormai ha raggiunto i livelli più bassi, dai quali non sarà più possibile alcun riscatto. Ma a chi giova un simile scempio?

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