Istantanea Pier Vittorio Buffa

All'Aquila due anni dopo

blogL'inchiesta fatta dal quotidiano abruzzese Il Centro non ha bisogno di commenti. Cliccate sulla foto e guardate la galleria di sessanta immagini. Documentano al di là di ogni dubbio come stiano andando davvero le cose nell'aquilano. Danno la prova tangibile della lentezza, se non dell'immobilismo, con cui procede quella che dovrebbe essere una ricostruzione per far tornare ciascuno nelle propria città, nel proprio paese. E dopo le bugie che abbiamo visto e ascoltato nei giorni scorsi leggiamo quello che scrive Giustino Parisse, il giornalista del Centro che il 6 aprile del 2009 ha perso i suoi due figli.

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65 commenti 8

  • Sven scrive:

    Ci sono diverse birre italiane, in ogni caso, sia industriali che artigianali.

    Ma mi sa che dovremo ancora aspettare a lungo prima di avere birra e vino gratis (tanto per fare un esempio...): lo stato affarista e ragionierista "neo-borghese" purtroppo non ammette generosità del genere.

    Bisognerà prima cambiare il sistema, a poco a poco...

  • alessandro vigilante scrive:

    Referendum del 12 giugno

    Dobbiamo attivare le nostre strutture nel mondo per sensibilizzare i residenti all'estero ed invitarli a partecipare al voto.
    Come tutte le scadenze elettorali ci sono degli adempimenti preliminari importanti.
    Comunque, per tutti si applica la disciplina del voto all'estero prevista dalla Legge n.459/'01 e quindi i residenti all'estero potranno altrimenti votare, come già avvenuto, per corrispondenza.

    Fonte: http://www.emigrazione-notizie.org/news.asp?id=8668

  • emma5 scrive:

    Che ci siano le centrali a poca distanza da noi, non significa che non si possa introdurre un pensiero nuovo, un nuovo modo di studiare il problema....

  • emma5 scrive:

    Ad Anno Zero, l'on. Bindi sta affermando che il cavaliere non vuole le elezioni,a breve termine, perchè sa di essere perdente. Speriamo che l'ottimismo della Bindi sia di buon auspicio, perchè a me non viene di essere tanto fiduciosa. Sarebbe bello ma la preoccupazione che, a vincere, sia un'altra volta, l'imbecillità è molta.

  • janko scrive:

    Caro marcodascarperia mi sembra nessuno abbia risposto alla sua logica osservazione che le centrali nucleari le abbiamo a due passi dai nostri confini ed in caso di malfunzionamento lo prenderemmo tutti in quel posto senza che da parte nostra nulla si possa fare per prevederlo perche non ci appartengono.
    Quindi sostenere che siamo per un'energia pulita varra` forse solo per la Sicilia e Lampedusa, immigrati permettendo.

  • emma5 scrive:

    ..e Lele Mora, poveraccio è sempre esposto ai pericoli che mettono a rischio la sua incolumità fisica, povero, l'ho appena sentito dire che di lui nessuno si preoccupa, nessuno ha considerazione delle sue fatiche, lui, povero, costretto, per lavoro, a continui spostamenti, in auto, in aereo...............

  • alessandro vigilante scrive:

    Mi pare che anche l´imperatore Babbus Natalum abbia regalato un trenino a tutti i bambini...
    E sua figlia Befanibus si concedeva gratis al popolo tutti i 6 di gennaio...

  • emma5 scrive:

    ore 18.17 notizie ANSA: Berlusconi conclude l'affare immobiliare, Ghedini comunica che la casa a Lampedusa è acquistata! Nel frattempo in Giappone la terra trema un'altra volta, la gente è nel panico. Nel mare di Lampedusa si muore. Ad Ancona si è ancora in attesa della propria casa. Le torture di Gheddafi nelle carceri, sono provate..............

  • marcodascarperia scrive:

    Caro Sven,a proposito di vino,sai che gli Imperatori romani distribuivano gratis il
    grano al popolo(e li mandavano gratis agli spettacoli senza fargli pagare il canone)
    ebbene,un Imperatore,mi pare fosse Aureliano,fece distribuire anche il vino.
    E per un Calendimaggio Lorenzo il Magnifico fece sì che per qualche ora le fontane di Firenze buttassero vino(e non era sofisticato);per la birra non sono d'accordo,sarebbe quasi tutta di importazione,ma il vino lo produciamo NOI

  • marcodascarperia scrive:

    Caro Alessandro Vigilante,se quello che dici è vero(e penso lo sia,io sono poco informato sulle tecnologie)sono il primo ad applaudire;ma le centrali nucleari a pochi km.ci sono davvero

  • janko scrive:

    Cara Lavandaia ho letto i suoi articoli sul Giappone, L'Aquila, Lampedusa ed immigrati in buona parte condivisibili, ma quando poi inevitabilmente tira in ballo in quasi tutti il nostro premier li gratifica solo di patetica mediocrita`. Vada avanti per favore, non continui a ripetere concetti stantii che lasciano il tempo che trovano, se lo lasciano. Non si e` ancora resa conto che nessuno dei suoi lettori ha la minima stima di Berlusconi?

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di bugie, quelle dell'immune hanno le gambe più corte del normale, non durano manco un giorno. "Compro casa a Lampedusa!". Ma ci dicono che non è vero... Sarà per quello che in Tunisia l'accordo con l'Italia è impopolare, poco gradito, firmato con la mano stesa, stile "Prima soldi, dopo cammello??
    Quanto saranno lunghe le gambe di Maroni, che comincia a non sapere più a che santo votarsi? Scopre, poveraccio, che anche in Francia ci sono i furbi, che si prepara un cappottino anti- immigrati dall'Italia che gli starà stretto, stretto assai; specialmente quando al Nord l'ondata di razzismo seminata maturerà e darà i suoi frutti, proprio quando più evidente sarà la presenza dei neri in giro per le verdi valli... Speriamo che ce le abbia lunghe, e faccia in tempo a slacciare qualche bottone, che col cappotto stretto in Maggio si corre male.

  • Lavandaia scrive:

    E che la sensazione del terremoto ci sia, e forte, lo conferma una voce da L'Aquila: " Presidente, la prego in ginocchio, non lasci che passi la legge sul processo breve". Il Presidente :" Signora, non può dire a me queste cose. Posso assicurare, comunque, che osservo la questione con la massima attenzione e vigilo come posso, conformemente alla mia carica istituzionale e alle sue prerogative..." Questa, più o meno, la risposta. Non credo ci sia nulla da commentare.

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di commemorazioni, preghiere e religione, l'avete colto lo spirito della sentenza europea che ammette l'affissione dei crocifissi nelle scuole italiane? Ne hanno parlato ieri a "Parla con me", ed è un capolavoro che vi sottopongo come spunto per una riflessione. Pare che il motivo per cui il simbolo può restare sul muro è che trattasi, di fatto di "simbolo muto, vuoto di carica evocativa e di contenuto palesemente dottrinale" e, come tale, incapace di offendere sensibilità religiose diverse. Insomma, con grande soddisfazione del Vaticano, e questa è la vera bomba, si riconosce "all'Urbi e all'orbo" che ormai la croce, da noi, è un poster come un altro. Contenti loro... Tanto alla gente la cosa non è stata spiegata così, per quello che è, ma con parole bugiarde, come se fosse stato riconosciuto, che so, l'universale spirito cattolico nazionale che tutti ci unisce, sotto l'egida delle Dc di tutti i colori. Così la faccia è salva. Chissà se qualche cattolico intelligente si è accorto della cosa, chissà che ne pensa.
    Nota storica: a volere il crocifisso nelle scuole fu Mussolini.

  • Lavandaia scrive:

    Era convinto davvero che fosse la nipotina di Mubarak. Il Parlamento approva. Un tempo si diceva "fare lo scemo per non andar alla guerra". Esempio primo, antico e illustre, Ulisse che andava in giro ad arare con un cavallo e un bue... Però, quando faceva il pazzo non era tra i condottieri Greci in procinto di partire per Troia, che lo guardavano preoccupati e si chiedevano a chi dare il suo esercito.
    Noi invece ci teniamo un personaggio quantomeno "credulone oltre il lecito" al comando di TUTTO il PAESE e saremmo disposti, pare, a tenercelo anche se invocasse, qualora condannato, una temporanea insanità mentale...
    La carica di Scilipoti: al grido di "Compagni, siam Fascisti", calano i barbari. Altro che gli omosessuali pagani, ossessione di uno dei più illustri (almeno a giudicare dall'incarico che ricopre) pensatori nazionali... Figuriamoci gli altri...
    Che c'entra con L'Aquila? Beh, a proposito di rovine, devastazioni, terremoti e sconquassi... E ne faranno, di danno, quanto e più del sisma, almeno in termini di democrazia, cultura e futuro.

  • Sven scrive:

    Interessante l'idea del vino pubblico; o della birra pubblica: quindi, fontane di vino e birra in tutte le piazze!

    ... Ed ovviamente anche di acqua (quelle classiche), per chi preferisce.

    Un esempio forse un po' paradosssale, ma che fa capire dove dovremmo essere diretti (PROPRIETA' CONDIVISA), invece che privatizzare, monetizzare e battere cassa su tutto (nevvero, Comuni, Province e Regioni del Belpaese?).

    Peccato che nessun partito si faccia portavoce di tutto questo...

  • alessandro vigilante scrive:

    .........................piange,
    anche per farsi migliore.

    Pasolini, Il pianto della scavatrice

  • emma5 scrive:

    Che almeno, tra di noi, nessuno sia in buona sintonia con il "buon senso" del buffone, ns. premier- Buonanotte!!!!!!

  • emma5 scrive:

    Udite, udite, ad "exit" sta parlando, ora, Giovanardi, sta dicendo che "se Berlusconi, malgrado tutto, rimane popolare è perchè usa un linguaggio che è in sintonia con il buon senso popolare....." Poi passa a citare Pasolini "icona della sinistra che sappiamo come è morto". Qualcuno gli ricorda che Pasolini non era "governante"... Preferirei essere sorda!

  • emma5 scrive:

    Io, personalmente, non ho parole!!!!!!! ....Quando c'è chi non ha una casa, chi muore, in mare e c'è chi si diverte a far ridere con demenziali barzellette e c'è chi ride davvero, trascurando che il buffone è il presidente del consiglio-----

  • emma5 scrive:

    Votiamo SI per dire NO al nucleare
    votiamo SI per dire NO alla privatizzazione dell'acqua
    Votiamo SI per dire NO al legittimo impedimento

    ANDIAMO TUTTI A VOTARE!!!!!!!!!!! Che altro si può dire!!!!!!!! In questi giorni i fatti, veramente terribili, non necessitano di essere commentati....

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusa ho fatto un errore.
    L´ultima frase corretta é:
    La tecnologia SOLARE – in campo da quasi 30 anni – dimezza i suoi costi ogni 8 anni. Nel 2030 chi parlerá di nucleare invece del solare sará ritenuto un dinosauro.

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro marcodascarperia,
    se l´Italia riprenderá i progetti del nucleare, le prime centrali andranno in funzione nel 2030 e - a pieno regime - coprirá il 4% del fabbisogno di energia italiana.
    Dico "se" perché per il notevole investimento finanziario i soldi NON ci sono.
    Oggi per dispersione dovuta alle linee elettriche obsolete si perde il 15% dell´energia prodotta.
    La tecnologia nucleare - in campo da quasi 30 anni - dimezza i suoi costi ogni 8 anni. Nel 2030 chi parlerá di nucleare invece del solare sará ritenuto un dinosauro.

  • marcodascarperia scrive:

    NON voterò sul nucleare;eolico e fotovoltaico sono ridicole,buone ma coprono una
    frazione del fabbisogno e che senso ha non costruire centrali in Italia quando te le
    fanno in Slovenia,Francia e Albania a pochi metri dalle frontiere?
    Voterò CONTRO il "legittimo"(si fa per dire) impedimento,dato che esiste già;come
    farmacista in un'isola che non potevo lasciare fino al rientro del collega,il giudice mi slittò la convocazione(come parte lesa,mi avevano rubato in farmacia)quanto era necessario
    Voterò CONTRO la privatizzazione dell'acqua....che diamine,io pubblicizzerei perfino il VINO

  • Lavandaia scrive:

    La pazienza di Dio si vede nelle cose che restano, così come le lasciamo, a ricordare a noi, privi di pazienza, l'eternità. Le case crollate, un armadio con i vestiti ancora appesi, la polvere che si posa su tutto e rende grigio ogni colore.
    Così sarà di noi, del nostro tempo che ci pare tanto importante, dei nostri sogni e, grazie a Dio, anche dei nostri dolori. Quello che non faremo resterà non fatto, non detto ciò che non diremo. Seppelliremo i nostri morti, quelli che verranno, ancora e sempre, dai nostri errori. A che pregare? Dio non c'entra.
    Le fiaccole accese, la sfilata dei ricordi sono per noi, che ci aggrappiamo a ciò che abbiamo spezzato come fosse in nostro potere riportare nel cuore un po' del calore, della speranza, che abbiamo lasciato si spegnesse piano piano, ogni giorno un poco o tutto in un botto, sotto un terremoto o sotto una montagna infinita di granellini depositati per decenni sulla nostra coscienza privata e/o civile, fino a soffocarla.
    I morti de L'Aquila sono figli delle nostre incapacità, più o meno colpevoli, del nostro egoismo e della nostra arroganza. Le macerie ancora in piedi le teniamo in piedi noi, con quell'indifferenza che lascia che siano altri a preoccuparsi di quel che
    dovrebbe essere cura di tutti.
    Oggi c'è il sole: spente le fiaccole, su l'Aquila immobile può tornare, indisturbata, la lunga carezza di Dio.

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di Giappone, la società che ha causato il disastro con i suoi giochetti col nucleare "vintage" promette che risarcirà la popolazione. Quanto vale un cancro? Quanto vale un figlio disabile, o peggio? Quanto valgono un mare inutilizzabile per secoli, una campagna inabitabile, una vita da spostare in un altrove tutto da inventare?
    E chi risarcirà l'umanità a venire?
    Intanto, da noi, si gioca coi processi dell'immune, coi gestacci leghisti, colle farneticazioni da panico da esodo biblico... La battuta più bella sul viaggio andata-ritorno in Tunisia del nostro mister I? "Lui è andato e tornato subito (stile "rimbalzo"), Maroni è rimasto per spiegare ai Tunisini la barzelletta della mela.. ".
    Oggi, cambio di stagione: si svuotano gli armadi, si trovano tante cose nuove e belle, che non vanno più ai bimbi cresciuti: si darebbero per gli esuli, se qualcuno le raccogliesse. Ma pare che nulla serva, per accogliere chi arriva privo di tutto. E l'assenza di richieste fa capire bene l'atteggiamento del nostro governo: non fare nulla per loro, solo cercare di liberarsene il più presto possibile, contenendoli al Sud e segregandoli fino al momento del rimpatrio o del trasferimanto in altri lidi oltralpe. Peccato che...non sarà proprio possibile.

  • alessandro vigilante scrive:

    Si Sven, credo la fortuna sia che in Calabria cresce un ottimo "peperoncino" con le foglie a 5 punte...

  • Sven scrive:

    Forse è anche merito, in Calabria e dintorni, del peperoncino (ottimo per la circolazione delle idee):

    http://www.youtube.com/watch?v=qQtcng-49Mg

    :-) :-)

  • Sven scrive:

    Interessante, l'esperienza di Riace: ma sono cose che dovrebbero fiorire ovunque, ed in vari campi (non solo l'accoglienza).

    Ottima, soprattutto, l'iniziativa diretta dal basso; in mancanza totale, poi, di (buon) senso dall'alto (ormai, pensano quasi solo al potere ed al denaro).

    ... Dovremmo, dunque, evolvere dal concetto di denaro (e relativo "business", spesso assurdo) a quello, per così dire, di crediti condivisi: ovvero, reddito di cittadinanza come base di dignità garantita per tutti, e poi anche incentivi per chi vuol fare di più (creando così circoli virtuosi di progettualità condivisa, in cui sempre più persone sono invogliate a fare il bene comune, oltre che il proprio).

    Insomma, in senso più lato, una società interattiva e dinamica, invece che isolata e statica.

    Ergo, PD ed altri partiti: se ci siete, su queste problematiche, battete un colpo!

    ... Hmmm - purtroppo, finora, solo un silenzio assordante: boh, mah...

  • alessandro vigilante scrive:

    12 mila tonnellate

    12 milioni di litri di acqua 100 volte più radioattiva del limite massimo per la sicurezza umana, saranno riversate in mare a Fukushima.

    Un bel "regalo" postumo dello sviluppo giapponese all´attuale umanitá e a varie generazioni future.

    L´ecosistema marino sará colpito da mutazioni genetiche in tutte le specie viventi, dai pesci al plancton.

    Le conseguenze sulla salute umana sono quasi completamente sconosciute.

    Domanda

    Vale la pena giocare agli apprendisti stregoni e pretendere - con l´energia nucleare - di ricreare piccoli soli qui sulla Terra, quando si dimostra sempre più sostenibile approfittare del sole, grande, potente e imponente, cosí com´è - con l´energia solare - lasciando l´incontrollabile fonte alla giusta distanza dalle nostre fragili vite terrene?

    Il 12 giugno é dovere di ogni esponente della specie umana andare a votare al referendum per testimoniare la volontà di credere nella saggezza e nella speranza di una comunità che priorizza la vita - anche delle generazioni a venire - al superfluo.

    12 giugno 2011 - REFERENDUM

    SI alle Energie Rinnovabili e NO AL NUCLEARE
    SI ALL´ACQUA PUBBLICA e NO alla privatizzazione dell´acqua come una merce.
    SI alla GIUSTIZIA e alla LEGGE UGUALE per TUTTI e NO al Legittimo Impedimento e alle leggi ad personam

  • alessandro vigilante scrive:

    Interessante questa notizia. Accoglienza che fa risparmiare le casse dello Stato e alimenta il mercato locale:
    http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2011/04/04/news/riace_dove_l_accoglienza_fa_anche_risparmiare_si_batte_moneta_locale_a_favore_degli_immigrati-14477546/

  • Domenico Attanasii scrive:

    "Andremo ad aiutare un governo provvisorio a fare scelte difficili"
    Questa la notizia ascoltata in radio stamane, riguardo ai rapporti internazionali fra Italia e Tunisia. Non ho capito bene quale sia, dei due, "il governo provvisorio che avrebbe bisogno di aiuti..."
    Comunque sia, si tratterebbe di aiuti economici pari a circa 100 mln di euro. Nel qual caso che il governo "avente bisogni" dovesse essere quello tunisino, personalmente, vorrei contribuire con un suggerimento dall'equivalenza in denaro di 19 mln di euro. Invito gli amici di questo canale info, a reperire fondi in tutte le regioni del nostro Paese. Nella mia regione, l'Abruzzo, c'è una società messa in liquidazione volontaria a causa di un deficit, appunto, di 19 mln di euro, per "una cattiva gestione manageriale", come ha pubblicamente dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.
    http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=101079
    Basterebbe pignorare i beni ai manager responsabili.
    100 milioni - 19 milioni fanno 81 mln di euro. Diamoci da fare.
    http://www.scribd.com/doc/51246592/Il-testamento-di-un-dipendente-di-Abruzzo-Engineering

    "We will help an interim government in making difficult choices"
    The news broadcast by radio on international relations between Italy and Tunisia. It is not clear who the interim government that needs aid. They are economic aid of about € 100 million.
    If the interim government is that of Tunisia, personally, I would like to contribute with a suggestion from the equivalence in money of 19 million €.
    I invite readers of this information channel, to raise funds in all Italian regions.
    In the Abruzzo region, lies a company put into voluntary liquidation due to a deficit of 19 mln euro. So he publicly declared the President of the Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

    http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=101079

    At this point, just ask the damages to those who are responsible for the deficit.
    € 100 million, less € 19 million, the arithmetic result is 81 million €. Let's do it.

    http://www.scribd.com/doc/51246592/Il-testamento-di-un-dipendente-di-Abruzzo-Engineering

  • alessandro vigilante scrive:

    Per le autostrade giapponesi, arterie del capitalismo, 6 giorni.
    Per la storica comunitá culturale della città de L´Aquila, non basteranno 6 anni.
    Non é una questione di governi o di persone, ma di interessi economici.
    Nel nostro schema di società, ció che importa é il business, non la vita comunitaria e la cultura.

  • janko scrive:

    Sono stato assente per un po da queste righe impegnato coi miei problemi libici ancora irrisolti . A conferma del mio pensiero su quanto proposto da PierVittorio desdero ricordare solo la foto di una strada distrutta dal maremoto in Giappone e quella della stessa strada rifatta in 6 giorni. I danni + o - sono gli stessi sono le persone che provvedono ad essi che sono diverse. Smettiamola d'incolpare sempre Roma ed il suo governo.

  • Sven scrive:

    Soprattutto, se Montezemolo proponesse (positivamente) l'estensione dell'aristocrazia - cioè sia nobiltà d'animo che benessere - a tutti, ben venga...! ;-) :-)

  • Lavandaia scrive:

    Montezemolo in campo? Perché no? Se ne ha voglia e ha idea di dove sistemarsi...E' persona seria, può piacere agli Italiani pensanti, può attrarre pure quelli che scelgono spinti da altre pulsioni...Che so, quelli che, stufi delle costruzioni e delle Barbie, impazziscono per le macchinine, meglio se rosse .
    Nell'Italia dei Laqualunque, qualunque cosa è meglio del maniaco delle mele e delle fanfaronate cafonal-razziste dell'Umberto da Cassano. In attesa fiduciosa di un progetto globale e serio, sostenuto da forze che abbiano la volontà e la capacità di portarlo avanti per l'Italia di domani; un progetto di quelli che sanno camminare da soli con le proprie gambe, anche quando i loro papà e nonni non ci sono più.

  • Lavandaia scrive:

    Segnalo, perché l'ho sentito oggi in tv, che se passasse la leggina sulla prescrizione breve, sarebbero a rischio di scamparsela anche i buontemponi delle cricche e gli allegri capomastri della Casa dello studente de l'Aquila.
    Il che costituirebbe un'indubbia agevolazione alla ripresa dei lavori di ricostruzione, a cuor leggero, per così dire, visti gli effetti dell'amnistia in breve anche su altre tipologie di reato, normalmente lunghette da accertare ma pericolose per la gravità delle condanne, quando arrivano... Se basta allungar come serpi gli elenchi delle eccezioni, le denunce di vizi formali, le richieste di nuove perizie, i furbacchioni sono a cavallo. Noi a piedi, come sempre.
    A proposito di cricche e malaffari, lo sapete quali sono al top nella classifica tra le città più malavitose d'Italia, tra Palermo, Roma, Napoli e Milano?
    Naturalmente Napoli e Milano. Potenza delle mafie, hanno fatto l'Italia e gli Italiani così uniti e uguali che Cavour, se potesse vederli oggi, avrebbe i lucciconi...

  • alessandro vigilante scrive:

    E adesso che Silvio parla di mele saporite, ci siamo finalmente accorti che... siamo alla frutta?

  • Sven scrive:

    Richiedere dei test antidroga e bestialità burocratiche del genere però è molto illiberale: non facciamo scadere la politica a livelli del genere...

  • alessandro vigilante scrive:

    Per dovere di informazione:
    Mantini dell´UDC ha chiesto il test anti-droga per il Ministro La Russa.
    Fonte: http://4.bp.blogspot.com/-FQnW6dSs3Wo/TZX-HZ__myI/AAAAAAAAMQ4/rY4il_3n25I/s1600/21.PNG

  • alessandro vigilante scrive:

    (Estrema) Destra impazzita come una maionese sul problema dell´immigrazione:

    ore 15:16 "Dobbiamo ricordarci anche noi di essere stati un Paese di emigranti, e dobbiamo mettere in atto quelle azioni di comprensione, generosita' e ospitalita' che sono propri di un Paese civile e di un Paese cattolico". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente all'Assemblea regionale dei "Responsabili", ad Acicastello (Catania).

    ore 15:55 "Buffoni, il ministro dell'Interno è vostro". Con questo grido, preceduto dallo scoppio di un petardo, una decina di militanti di Forza Nuova hanno effettuato un rapido blitz per contestare un presidio davanti al consolato tunisino di Milano, organizzato oggi dalla Lega Nord. Arrivati all'improvviso, lanciando fumogeni ed esponendo uno striscione con scritto 'Grazie Lega', i giovani della formazione della destra radicale hanno lanciato alcuni volantini che imputano proprio al Carroccio la malagestione degli sbarchi dalla Tunisia. '20 mila immigrati in giro per l'Italia - è scritto sui volantini - grazie Lega'.

  • alessandro vigilante scrive:

    Se é per questo, Sven, anche polifemo sarebbe meglio del berlusca... (serio)
    Per il resto so che concordiamo con l´ottica partecipativa. Sarebbe bello che tu che ci credi tanto - come me - potessi avere delle esperienze in tal senso, visitare posti e comunità dove si praticano forme diverse di partecipazione popolare diretta. L´invito qui a Bahia rimane valido.

  • Sven scrive:

    Ovvio, Alessandro: però, se dovessi scegliere tra il Berlusca e Montezemolo, mille volte meglio quest'utlimo (almeno ha una certa nobiltà d'animo, che manca del tutto agli affaristi di altro tipo, cioè quelli à la "self made man" contro tutti gli altri - sic!).

    Certo, se poi vogliamo parlare del meglio, invece che del meno peggio, purtroppo il panorama politico odierno si presenta alquanto vuoto.

    Bisognerebbe riempire questo vuoto, ordunque, tramite la partecipazione diretta della stessa cittadinanza alla gestione del bene comune (o della cosa pubblica, se si preferisce) - certo, facile a dirsi, ma difficile a farsi, almeno nel contesto attuale (dunque da cambiare)...

  • alessandro vigilante scrive:

    Corriere della Sera:
    http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_02/libia-guerra_6e6ddafe-5d10-11e0-ae5b-9965e363da95.shtml

    Libia, i ribelli: «Colpiti da raid Nato»
    Primo caso di fuoco amico a Marsa el Brega:
    sotto le bombe Nato morti 15 ribelli, colpita autoambulanza.

    Guerra chirurgica?
    Nel senso di colpire i chirurghi?

  • alessandro vigilante scrive:

    Chiedo al Sig. Buffa perché questo post non é linkato sulla home page Repubblica.it al lato dell´articolo di referenza sulla manifestazione a L´Aquila, come il precedente sullo stesso argomento. La segnalazione in un cosí importante e frequentato sito renderebbe il dibattito interessante come la volta passata.

  • alessandro vigilante scrive:

    Sven attenzione: una Nazione e uno Stato NON sono un´impresa.
    Siamo ridotti cosí proprio perché berlusconi ce li ha trasformati.
    Lasciamo Montezemolo a fare Ferrari. La Politica é qualcosa di molto piú complesso di una fuoriserie rossa che inquina la nostra giá poco respirabile atmosfera...

  • Sven scrive:

    Più che una Ferrari, l'Italia (e non solo: il mondo intero!) dovrebbe essere un'astronave Enterprise, od almeno un 747 od un TGV: insomma, qualcosa di collettivo oltre che di individuale.

    Comunque, Montezemolo, pur essendo un "industriale", senz'altro potrebbe essere meglio di tanti altri "politici" di oggi: almeno sembra più onesto della media...

  • alessandro vigilante scrive:

    Montezemolo oggi, ammettendo la tentazione di scendere in campo:
    “Credo che l’Italia sia come una Ferrari, una macchina straordinaria fatta per correre, per competere e per vincere. Non possiamo più permetterci di tenerla ferma ai box per paura di una sconfitta, dobbiamo rimetterla in moto. Tutti insieme”.
    Traduzione:
    Come al solito, voi italiani spingete e io la metto in moto e la guido.

  • alessandro vigilante scrive:

    JU TARRAMUTU

    Un documentario «per far parlare le persone vere» e «per reagire alla propaganda mediatica che ha paralizzato e stordito tutti». E' 'Ju Tarramutu', che il 6 aprile prossimo verrà proiettato in venti sale italiane.
    Dall´intervista al regista Paolo Pisanelli:
    In che modo attraverso il suo film si è realizzato all'Aquila un processo di 'democrazia partecipativa'?
    Nel filmare il territorio aquilano ho scelto di "adottare" dei luoghi, in genere le piazze dei centri storici dei paesi dove si poteva accedere senza troppe difficoltà. Io iniziavo a filmare, qualcuno si avvicinava e mi veniva a raccontare. Dare spazio ai racconti delle persone che ho incontrato è stato un modo per reagire alla propaganda mediatica che ha paralizzato e stordito per lunghi mesi i "terremotati". Lo spazio del film è diventato una sorta di spazio pubblico, un'agorà nella quale e dalla quale far risuonare le voci della gente di L'Aquila. Una popolazione che dopo le bugie e le mistificazioni del governo ha deciso di prendere nelle proprie mani la gestione dei problemi della ricostruzione. Le persone che raccontano scelgono di mettersi in scena e vengono coinvolte nel "gioco del cinema": allora nasce una complicità creativa nello scegliere il modo migliore di raccontare o ricostruire le esperienze vissute. Forse è una sorta di solidarietà fattiva che, di fronte all'impossibilità di tornare ad abitare le proprie case, permette se non altro di abitare un film. Ho sempre cercato di non rubare lacrime e di non espropriare gli aquilani della loro dignità e del loro dolore. Bisogna difendere il loro diritto di tornare ad abitare la loro città, nonostante che le scelte politiche siano andate in tutt'altra direzione.
    Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/abruzzo-due-anni-dopo-il-film/2148155

  • alessandro vigilante scrive:

    La Lega Nord si è costruita nel tempo la fama di dare pane al pane e dire quello che davvero pensa la gente.

    Ed ecco quello che pensa davvero la gente quando deve cedere il passo a una signora in carrozzina o quando questa osa dire la sua. La gente pensa: “stai zitta handicappata del cazzo”, come ha sintetizzato ieri il deputato della Lega Nord Massimo Polledri alla deputata del PD Ileana Argentin.

    Permettere al teppista dell’odio Massimo Polledri di uscire impune da questa vicenda, è parte di una società senza più freni inibitori dove la brava gente, padana e non, è libera di pensare e dire “immigrati fuori dalle palle”, “buttiamoli a mare”, “affondiamo le navi”, “bruciamo i rom”, “forza Vesuvio”, non voglio te come insegnante dei miei figli perché sei meridionale, i romeni sono tutti ladri, la cultura non fa mangiare, gli impiegati pubblici possono essere liberamente diffamati, non voglio spendere per insegnanti di sostegno perché tanto i miei figli sono sani, non voglio handicappati in giro perché i bambini s’impressionano, non accettiamo bimbi down in questo albergo perché i clienti s’intristiscono e non spendono e tutto il repertorio davanti ai nostri occhi e che abbiamo più o meno supinamente accettato mugugnando privatamente il nostro schifo.

    Se lo dicono i ministri, se rivendicano il diritto di affermare cose che non sono intemperanze verbali ma che rispondono ad una precisa cultura che poi ritroviamo puntualmente riflessa nelle leggi dello Stato, dai tagli agli insegnanti di sostegno al reato di immigrazione clandestina, ai tagli alle cure palliative ai malati terminali (per foraggiare gli allevatori disonesti amici di Polledri) come pretendiamo che la cultura dei peggiori bar di Gallarate non diventi ormai la cultura del paese, la cifra del paese, un paese senza umanità.

    E’ questo quello che abbiamo seminato in questi decenni nell’accettare l’imposizione di un’agenda politica di pancia più che di idee, di odio più che di solidarietà, dove il rancore sordido per qualunque interazione con l’altro è diventato l’unica regola riconosciuta. Adesso non sembra esserci più scampo in questa rincorsa infinita alla suburra, ad una palude nella quale la nostra società civile sta affondando.

    Eppure non possiamo fermarci. Cominciamo dal gridare l’indegnità di Polledri, ad esigere che sia punito. Cominciamo dal circondare la sua villetta a schiera a Piacenza con i nostri colori fino a quando l’indegno non sia obbligato dai suoi a dimettersi dal parlamento. Cos’altro dovranno fare per capire che non c’è altro di più urgente che fermarli?

    Gennaro Carotenuto su http://www.gennarocarotenuto.it

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