Istantanea Pier Vittorio Buffa

E' morto l'ultimo alfiere

bandieraHo saputo con grande ritardo della morte di Edmondo Brunellini. Lo avevo conosciuto, avevo raccolto la sua testimonianza e di lui avevo parlato qualche anno fa in un post intitolato L'ultimo alfiere. Voglio parlare ancora di lui. Per ricordarlo e perché la sua storia, così carica di simboli, possa suggerire a ciascuno di noi il modo giusto di affrontare questo anno difficile durante il quale, tra l'altro, si celebra l'unita del nostro paese.

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84 commenti 8

  • Benny scrive:

    The use of material such as bricks and stones can increase the thermal mass of a building and can protect the building from fire. http://www.audioboo.com/norbertvk3

  • alessandro vigilante scrive:

    Qui si vuol difendere due personaggi squallidi ed anonimi. Non si ha nemmeno la certezza che siano due...
    Invece si preferisce censurare me. Complimenti!

  • alessandro vigilante scrive:

    janKo e polifemo sono due vecchi (....)

    Io non posso dire quello che voglio e loro si

    Vergogna!

  • Janko scrive:

    Caro Pier Vittorio mi permetto di rivolgere pure a lei l'invito che qualche giorno fa rivolsi a polifemo; risparmi il suo tempo a rispondere a chi puo essere ben definito come nel Satyricon: Inops audacia tuta est.
    Se invece volesse trasformare il suo post in un salotto dove si accolgono solo quelli che pensano allo stesso modo, come una congrega di frati davanti all'altare, allora il primo ad andarsene sarebbe il sottoscritto.

  • alessandro vigilante scrive:

    Buffa, se continua cosí, c´é da "saltare" tutto il blog.
    Ci sono numerosi esempi di blog con la figura del moderatore, che é essenziale per qualificare il dibattito.
    Lei sa benissimo che in tutti gli interventi di polifemo e janKo vengono costantemente "superati i limiti oggettivi di correttezza e rispetto", soprattutto di valori basici e consacrati.
    Qui si fa permanente apologia di crimini assurdi: repressione violenta di proteste, pena di morte, razzismo, fascismo, sfruttamento del lavoro minorile, denigrazione della figura femminile e tante altre porcherie...
    Caro Buffa, li puoi "saltare" quanto vuoi, ma restano spazi che invece di essere utilizzati democraticamente e costruttivamente, rimangono irrimediabilmente inquinati da esternazioni violente e reazionarie.
    Torno a domandare: CHE CAVOLO CI GUADAGNAMO CON LE VOMITATE DI QUESTI (...) (mi ha costretto a una censura, mi dispiace, pvb)?

  • Cosa dovrei fare, Vigilante? Proibire a Tizio o Caio di dire quello che pensano? No, non lo farò mai, a meno che non si superino limiti oggettivi di correttezza e rispetto. E quando dico che "Ciascuno di noi che partecipa a una discussione si qualifica per quello che dice e per come lo dice" voglio anche dire che ciascuno di noi può tenere nella considerazione che vuole i singoli interventi. Se a me non interessa quello che dice una persona che considero fascista, la salto, non la leggo.
    Questa, penso, sia una delle premesse di una società libera.

  • alessandro vigilante scrive:

    Sinistra = Conservatrice........di diritti
    Destra = Pragmatica ...........in prostituzione e sfruttamento del lavoro minorile

    Anch´io voglio e lotto quotidianamente per "contratti a tempo indeterminato, salari più alti, copertura welfare per tutti, meno ore di lavoro, più soldi per i ricercatori, più cultura, più ambiente".

    Non ho capito se ció é "ideologico" o "pragmatico", ma ho capito che il nucleare costa carissimo, produce scorie ineliminabili ed é rischiosissimo, mentre la Germania (molto piú fredda di noi) produce 10 volte piú energia solare di noi italiani.

    Che ci guadagnano gli operai ed i cittadini con queste politiche di destra lo lasciamo ancora da spiegare ai janKo, polifemi e anonimi vari, che sono bravissimi a criticare e a ridicolizzare le proposte altrui, ma non ne hanno di proprie, tranne accettare l´arretramento quotidiano di tutti i diritti acquisiti in decenni di lotte popolari.

    Credete che siamo imbecilli se ci spiegate che la MODERNITÁ significa che negli anni ottanta un dirigente d´azienda guadagnava circa 50 volte un operaio e invece oggi ne guadagna 1000 volte?

  • polifemo_01 scrive:

    credo che quando la sinistra proporrà qualcosa veramente di sinistra (il grande Nanni Moretti lo aveva profetizzato), allora potrà risorgere..
    altrimenti, nel mercato concorrenziale da lei (la sinistra) creato, non riuscirà a galleggiare, avendo di fronte un "alligatore" di nome Berlusconi.
    grazie

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Polifemo ancora una volta devo ammettere che ha oggettivamente ragione. La sinistra è diventata conservatrice a causa della sua forte matrice ancora ideologica (zavorra quindi del cambiamento), la destra meno ideologica e più pragmatica affronta meglio le nuove situazioni sociali. Se nemmeno questo è un dato di fatto per il Forum, allora consiglio a Buffa di aprire un blog dal nome "Guelfi & Guelfi (Ghibellini sarebbe scontato)" e via a insultarci ognuno con le proprie idee. Ma, e lo chiedo al Forum, ci rendiamo conto del comportamento della Camusso? Una che non accetta le regole basi della democrazia? Chi la difende nel forum o è benestante o è statale. Inutile girarci attorno, è così e basta.. Vale a dire non vivendo la situazione sulla propria pelle fa demagogia e moralismo. Altrimenti io faccio fatica a capire...Anch'io vorrei contratti a tempo indeterminato, salari più alti, copertura welfare per tutti, meno ore di lavoro, più soldi per i ricercatori, più cultura, più ambiente...Poi però non vogliamo lavorare, non vogliamo il nucleare, non vogliamo le tasse.......A Maria dico solamente di scendere sulla terra. Grazie

  • alessandro vigilante scrive:

    Purtroppo la risposta di Buffa a Maria mi ha deluso fortemente.
    La moderazione con la quale si accettano posizioni e forme di comunicazione fasciste in questo blog - salotto di una persona che sembra di alto livello morale - non mi convince.
    Si dá spazio a esternazioni ripetitive, meramente provocatorie e soprattutto compulsivamente paternaliste e maschiliste, che in questa congiuntura di hARdCORE, fa ancora piú ribrezzo.
    Tutti i giorni, per partecipare al blog, siamo costretti a sorbirci questo attacco agli operai, alle donne, agli stranieri, a chi fa proposte di sviluppo, a chi fa proposte di equitá, di cooperazione. Insomma, vomito continuo su qualsiasi proposta di migliorare il mondo.
    Gli interventi stimolanti di maria, sven e altri sono continuamente ridicolizzati e stigmatizzati, senza alcun rispetto e soprattutto con una pesantezza che disturba i migliori libertari, tolleranti e disponibili al confronto.
    Ulisse, la formica e altri si sono stufati giá da tempo.
    Buffa credi che ci guadagnamo veramente qualcosa con le fregnacce quotidiane di janKo e polifemo?
    Allora GODITELE.

  • polifemo_01 scrive:

    oggi assistiamo a situazioni paradossali:
    la sinistra (?) simbolo di progresso, modernità, pronta a rompere con le tradizioni ed il passato
    è invece più conservatrice della destra, che, al contrario, riesce a comprendere meglio la realtà convulsa, atipica e nuova, nella quale ci muoviamo.
    I perdenti in FIAT non vogliono rispettare gli accordi, sono ancorati a vecchi privelegi ormai obsoleti, e non riescono a guardare oltre il loro naso ( al di la' c'è la cassa integrazione e la disoccupazione).
    Riepilogando:
    senza volere erroneamente confondere le idee di sinistra e destra con i personaggi politici contemporanei,(che niente, dico niente, da Berlusconi a Bersani rappresentano se non loro stessi)
    io, per votare moderno e progressista, voterò a destra.

  • janko scrive:

    Condivido appieno gli ultimi scritti di Pier Vittorio e di Polifemo. Desidero tuttavia ritornare al caso FIAT. Avete letto che la Camusso desidera portare al 51% la percentuale di approvazione per le decisioni importanti ed interne alle aziende. Insomma se si fosse fatto questo due settimane fa col cavolo che la proposta Marchionne sarebbe passata. Ebbene credete voi in tutta onesta` che questa signora con proposte del genere sia degna di rappresentare un sindacato? Io no. Con tale intervento ella manifesta la sua intolleranza verso il principio fondamentale della democrazia dove chi ha la maggioranza sia pure di un voto vince. Qui non si tratta di modificare la Costituzione come tanti si augurano, bensi` di sovvertire il cardine sul quale essa appoggia.
    Purtroppo non e` da tutti il saper perdere; infatti lo stesso rappresentate della FIOM al signor Fazio rispose che essi faranno di tutto d'ora in avanti per non rispettare gli accordi presi con scioperi ed altro. Ma in che mondo vive questo sindacato che non sa affrontare come si conviene le battaglie politiche quando ne esce perdente? Invece di contrastare la globalizzazione del capitalismo magari mediante la globalizzazione delle attivita` sindacali mondiali, si perita di lottare alla Don Chisciotte per una battaglia persa in partenza. E gli operai dovrebbero seguire questi dettami?

  • Per Maria. Ciascuno di noi che partecipa a una discussione si qualifica per quello che dice e per come lo dice. Selezionare i propri interlocutori sarebbe cosa da piccoli uomini e ciascuno di noi, me compreso, spera di non esserlo del tutto. I salotti, poi, servono a confrontarsi, discutere, litigare anche. Qualche volta perdendo la calma o esagerando, ma tornando poi sempre a momenti di civiltà e rispetto reciproco. E
    anche dalle affermazioni che meno si condividono, come il paragone a cui lei fa riferimento, si possono trarre spunti di riflessione e stimoli.
    Non smetta di intervenire, per favore.

  • polifemo_01 scrive:

    vede maria,
    noi occidentali abbiamo stabilito che la maggiore età sia 18 anni e la abbiamo "globalizzata"., cioè imposta al tutto il globo.
    Ma spero che Lei comprenda che una cosa è un ragazzino di 14 anni in Italia ed una altra in India.. e così via.
    L' età varia con i tempi ed i luoghi e le tradizioni e la storia.
    Le vorrei ricordare che Maria Vergine si sposò e partorì all' età di 13 anni, sposata ad un "vecchio".

  • polifemo_01 scrive:

    cara maria,
    avrai ultimamente letto delle truffe perpretraate proprio da quelle associazioni che promettevano l' adozione a distanza. Non facciamo di un' erba una fascina, ma certo un fascio, si.
    Il mondo funziona così, cara mia, da sempre, purtroppo.
    "Pecunia non olet "
    dicevano i latini e forse il nostro non amato presidente, reo di feste e festini,( purchè le invitate siano maggiorenni) è sicuramente meno condannabile dei preti pedofili e di quei farabutti che si approfittano delle miserie africane, asiatiche e sudamericane, per intascare i tuoi ed i nostri soldi.
    grazie

  • mariamo scrive:

    Non preoccupatevi, gli insulti di Polifemo non sono rilevanti. Più rilevante invece la questione della sostanza di certe affermazioni che, almeno secondo me, hanno il grave torto di fare apparire cosa lecita l'illecito, cosa non grave e giusta l'ingiustizia, anche quando espressamente vietata dalle nostre leggi.
    Come si fa a mettere a paragone lo sfruttamento del lavoro minorile e l'adozione a distanza? Ci vuole un certo coraggio a dirlo e un certo coraggio anche ad ospitare nel proprio salotto chi lo dice. Trattandosi del salotto del Dott. Buffa e non del mio, non sta a me decidere. Ed essendo a mia volta libera di scrivere o no, di leggere o no, per un po' mi limiterò a leggere senza intervenire. Anche perché ho grande rispetto delle lavandaie, come di tutte le donne che nei secoli hanno lavorato sentendosi insultare perché, magari, parlavano a voce troppo alta, o non erano abbastanza beneducate verso i loro "signori e padroni" sfruttatori, e non vorrei che, per causa mia, venissero chissà come oltraggiate dall'aggressivo Polifemo.
    Buon bucato a tutti, che col bungabunga di questi giorni, ne abbiamo di bei panni da lavare...

  • Janko scrive:

    Menia mi meraviglia quel suo inciso " dove tra l'altro imperversavano tra l'altro gia` i Polifemo e Janko...". Di grazia cosa vorrebbe leggere su questi blogs? Solo lo specchio delle sue idee riflesse dalla penna degli altri? Io credo umilmente che solo confrontandosi colle idee altrui o si rafforzano le proprie o si complimentano quelle degli altri. Tanto per citarle la mia esperienza, io sono di profonde idee liberali, di quelle che fecero fare cose importanti per l'Italia a partire da un Quintino Sella per arrivare ad un Luigi Einaudi. Da 30 anni vivo negli Stati Uniti dove ho purtroppo notato anche il risvolto di certe idee liberali giungendopersino ad apprezzare certi valori socialisti che in Italia rifiutai sempre per non aver conosciuto altre realta`.
    Mi creda solo ascoltando o leggendo i pareri degli altri si matura, non si puo lasciare maturare il corpo ed il cervello nel tempo e restare sempre colle idee di quando si aveva vent'anni. Anche le idee maturano, non crede?

  • polifemo_01 scrive:

    cara menia,
    penso che vorrà anche Lei riconoscere che la società di una volta era diversa ed oggi abbiamo avuto, soprattutto in questi ultimi 20 anni una accellerazione che mai era accaduta nella storia umana.
    Globalizzazione, internet, telefonia mobile, famiglie allargate, divorzio, aborto, immigrazione, caduta del comunismo, torri gemelle etc...
    Ai tempi di Brunellini tutto era più marcato e definito, mentre oggi viviamo in una società sfumata, senza confini netti e definiti. Prima si era fascisti o antifascisti.
    La patria e la bandiera avevano un senso, oggi lo hanno solo per la Lega.
    Onore a Brunellini, ma oggi si sarebbe e si è forse trovato in difficoltà sociale, morale e politica.
    grazie

  • menia scrive:

    L'ultimo alfiere certamente non avrebbe sacrificato se stesso per questa società di magna magna e escort... Credeva nel suo Paese e nella sua gente, e in un avvenire fatto di più dignità, più umanità, più libertà (nel senso alto della parola). Chissà cosa avrà pensato nel vedere, mentre invecchiava, la società italiana sprofondare in questa melma...
    La stessa cosa direi di Mario Lenzi, che saluto per la sua rara intelligenza, pazienza e umanità, dimostrate nel suo blog.
    Dove tra l'altro imperversavano già i Polifemi e Janko, al punto che anch'io ho avuto la tentazione di ritirarmene, e sono state sue parole che mi hanno incoraggiato a continuare malgrado tutto.
    Anche noi, nel nostro piccolo, portiamoci dietro un pezzetto della sua bandiera, quella della resistenza del pensiero al qualunquismo e all'appiattimento morale.
    Sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi colleghi.

  • Sven scrive:

    Non ci sono avversari ed ovviamente dovremmo essere tutti amici: è solo un blog...

    A proposito, io lo trovo comodo perché c'è un link a questo blog nella home page del mio quotidiano locale: quindi, sfogliandolo, a volte contribuisco con qualche idea, e senza troppe pretese.

    Tornando, però, allo sfruttamento (di ogni tipo di lavoro, non solo minorile), certamente è meglio la sopravvivenza che il morire di fame: ma quel che mi sconcerta della società di oggi è che non si voglia più andare oltre, cioè cercare di eliminare i motivi dello sfruttamento.

    E' ovvio che il comunismo autoritario di tipo marxista-leninista ha fallito in questo campo, come dimostra il crollo dell'ex URSS e della Cina maoista: ma questo non vuole di certo dire che abbia vinto definitivamente il neoliberismo e che ogni forma di socialismo sia impossibile a priori.

    Il considerare il neoliberismo come qualcosa di inevitabile ed anzi ineluttabile, a mo' di fine della storia, è quel di cui ci si dovrebbe liberare, prima di tutto, se si vuole ricominciare a pensare in modo critico e costruttivo nella società.

    Insomma, creare nuovi ideali e speranze verso cui tendere: infatti, se uno desidera 1000, è più probabile che si ottenga 100 od anche di più (mentre se non si desidera nulla, ce la si pija sempre 'nder c..., per dirla in modo "colorito")...

    Riguardo alla Fiat, dico solo una cosa: Agnelli almeno era un gentiluomo; mentre gli affaristi "SUV-isti" di oggi sembrano solo dei burini della finanza, o poco più (o meno).

  • polifemo_01 scrive:

    ero un frequentatore del blog di Mario ed avevamo avuto diverbi e dibattiti, ma sempre nel rispetto delle altrui idee.
    Mi ricordo quando scrisse il suo addio al blog, con signorilità e riservatezza.
    Scrivo parole logore e consunte in questi casi, ma posso assicurare tutti i frequentatori di questo blog, avversari e amici, che in questo caso rispondono solamente a verità.
    Addio Mario..ho un grande ricordo di Lei

  • polifemo_01 scrive:

    volevo unirmi al caro Pier Vittorio per ricordare con stima ed affetto Mario Lenzi.

  • alessandro vigilante scrive:

    Io sono socio fondatore di una cooperativa di commercio equo e solidale.
    Uno dei nostri principi é appunto il consumo consapevole.
    Ogni volta che facciamo un acquisto dobbiamo verificare se é stato prodotto rispettando la natura, con la dovuta qualitá e senza sfruttare la mano d´opera.
    Questa é la maniera corretta di decidere come vogliamo che sia il nostro mondo.
    Molto piú delle elezioni, votiamo ogni giorno scegliendo cosa comprare, quali prodotti prediligere e quali boicottare.
    Sará alienazione quella che dá a me e a sven la temerarietá di esprimere questi principi? Chissá...

  • janko scrive:

    caro polifemo rispondere a mariano o sven ti nobilita anche se talora i loro interventi ti mortificano. Farlo ad uno la cui temerarieta` alle volte sconfina nell'alienazione, credimi, ti pregiudica. Io ho smesso di farlo da parecchio tempo. Inoltre la prossima volta in cui acquisterai un'automobile, fai attenzione che non sia Una FIAT, qualcuno ti potrebbe accusare di sfruttare i suoi operai al pari della camicia.

  • In questi anni ho sempre cercato di limitare al massimo gli interventi di moderazione e/o censori. Qualche tono alto, scambi di battute pepate rendono spesso il dibattito più vivace. Vengo però chiamato in causa da uno dei più assidui frequentatori di questo blog e quindi invito tutti a usare toni più pacati e rispettosi. Esasperare i dialoghi non sempre aiuta a capire e a capirsi. Quanto all'anonimato mi viene una semplice osservazione. L'uso di nickname fa parte della storia della rete. Serve a firmarsi con brevità, a riconoscersi velocemente, a restare più impressi nella memoria dei propri interlocutori. Ma proprio perché non ci si espone con il proprio nome bisognerebbe attenersi ancora più scrupolosamente alle regole di un composto e rispettoso confronto. Grazie
    PS. E' di due giorni fa la notizia della morte di Mario Lenzi. E' stato un grande giornalista e una persona dall'onestà intelletttuale inarrivabile. Molti lo ricorderanno anche per il blog attento e acuto che ha tenuto fino a poco tempo fa su questi stessi siti. Avrei voluto dedicargli un post e parlare di lui a lungo. Ma se ne è voluto andare in silenzio, chiedendo riserbo e dignità. Per questo lo ricordo solo in questo angolino con l'affetto, il rispetto e l'ammirazione che lui sa.

  • alessandro vigilante scrive:

    Allo stesso modo in cui si proibisce il fumo in locali pubblici chiusi, é doveroso eliminare dalle relazioni di comunicazione elementi che danneggiano la salute emozionale e mentale di chi é costretto a sorbirsi le sparate di un polifemo (che sembrano sempre piú quelle dell´attentatore di Tucson - se l´avessero fermato prima!).

    Il tipo di comunicazione di polifemo ricorda il tipico maniaco che gira in pubblico col suo bell´impermeabile, che apre all´improvviso, mostrando le sue vergogne, le sue idee sempre "originali".

    Basta con questo esibizionismo pornografico della spazzatura che si vuol far passare per "idee".

    Se poi si intende che la linea editoriale di questo blog debba rimanere su questi binari di cosí bassa lega (é: Lega ci sta bene!)... "allora vuol dire che..." diceva Lello Arena al minollo/Troisi che voleva per forza entrare nell´arca.

  • alessandro vigilante scrive:

    ripeto

    basta insulti anonimi

    urge codice di moderazione degli interventi

    no all´anarchia dei provocatori incogniti

    nella comunicazione, la forma é importante QUANTO la sostanza

    Chiedo al responsabile del blog di CENSURARE le parole e le frasi infamanti, volgari, violente, diffamanti divulgate ormai compulsivamente dal/i soggetto/i provocatore/i che si nasconde sotto lo pseudonimo di polifemo.
    Libertá assoluta NON é libertá. É prepotenza del vile anonimo diffamatore impune.
    Al sicuro dietro una maschera virtuale, non si puó utilizzare un sacrosanto mezzo di comunicazione di massa per insultare indebitamente e personalmente le altre persone.
    Il responsabile del blog deve prendere una posizione di mediazione sostenibile per evitare che si imponga un paradigma culturale di relazioni violente e retrograde.

  • Sven scrive:

    Certo che accettare lo sfruttamento solo perché permette la sopravvivenza... no comment - non mi sembra proprio il massimo.

    E purtroppo la politica e la società di oggi è ridotta proprio così: sopravvivenza e banalità a non finire, per i soliti soldi ed il solito potere, senza vedere oltre il proprio naso.

    Ecco perché ci vorrebbe quanto prima un nuovo rinascimento, un nuovo '68, o qualcosa di simile: non si può andare avanti così!

    Difficile, però, se gran parte della gente la "pensa" (ma dov'è il pensiero critico? boh!) esattamente - e passivamente - come vorrebbe chi la assoggetta.

    Gran brutta società, ormai, questa...

  • polifemo_01 scrive:

    il caro vigilante
    è abituato alla censura del suo paese e quindi tende a globalizzare...

  • alessandro vigilante scrive:

    basta insulti anonimi

    urge codice di moderazione degli interventi

    no all´anarchia dei provocatori incogniti

    nella comunicazione, la forma é importante QUANTO la sostanza

  • alessandro vigilante scrive:

    Totale solidarietá a mariamo.
    Chiedo al responsabile del blog di CENSURARE le parole e le frasi infamanti, volgari, violente, diffamanti divulgate ormai compulsivamente dal/i soggetto/i provocatore/i che si nasconde sotto lo pseudonimo di polifemo.
    Libertá assoluta NON é libertá. É prepotenza del vile anonimo diffamatore impune.
    Al sicuro dietro una maschera virtuale, non si puó utilizzare un sacrosanto mezzo di comunicazione di massa per insultare indebitamente e personalmente le altre persone.
    Il responsabile del blog deve prendere una posizione di mediazione sostenibile per evitare che si imponga un paradigma culturale di relazioni violente e retrograde.

  • polifemo_01 scrive:

    maria,
    non sa neppure leggere, difetto tipico di chi scrive tanto.
    Mi ero congratulato a priori, per poi essere basito a posteriori.
    Non raccolgo le altre accuse infamanti degne di una lavandaia (senza offendere le lanadaie)
    Faccio notare che il mio acquisto ha permesso sopravvivenza, come quella che alcuni di voi fanno con un a adozione a distanza..

  • mariamo scrive:

    Non dico che non devono votare. Dico solo che se vi dà fastidio che impiegati e insegnanti scrivano cose che vanno nella direzione del pensiero degli operai dovete prendere coscienza di questo fatto: siamo più "noi" che "voi" a rappresentare, checché ne diciate, il pensiero di chi davvero lavora. I lavoratori hanno dato ragione a "noi "pantofolai idealisti e comunisti" dei blog e non ai pensionati e leghisti stile Polifemo. Adesso la Fiat dovrà scegliere se fare andare alla catena di montaggio, in caso di necessità, anche gli impiegati e i dirigenti che hanno accettato le sue condizioni o prendere coscienza che sarà necessario ridiscutere con gli operai le condizioni del lavoro e della rappresentanza sindacale in fabbrica. I numeri credo dicano questo.

  • mariamo scrive:

    (Discorso gravemente moralista, da non leggere se non interessati)
    Per Polifemo: sono felice di sapere che, trovandosi al cospetto di uno sfruttatore del lavoro minorile all'estero, Lei si congratula. Di cosa, non so: che le ragazzine non vegano picchiate o peggio? Che si dia loro il tempo di mangiare e chiacchierare? A mia volta mi congratulo con Lei, invitandola a fare un viaggetto verso altri esotici lidi, ove forse, avendo fortuna, potrà apprezzare l'ablità imprenditoriale di altri signori che hanno trovato ben più sollazzevoli modi di sfruttare i ragazzini, anche di sei, sette anni o meno. Anche in quel caso potrà avere la soddisfazione di notare che gli sfruttatori si preoccupano che i minori non vengano maltrattati troppo, altrimenti, si capisce, non rendono.,..
    Fa bene a conservare lo pseudonimo, lei è un apologeta di reati, alla faccia dei diritti dell'infanzia che, evidentemente, come altri suoi amici, considera un esempio di bieco e ipocrita moralismo.
    10 e 15 anni non sono la stessa età, nemmeno nei Paesi poveri. A 10 anni, in tutto il mondo, si è a buon diritto bambini. Si dovrebbe studiare e giocare. A 10 anni, in Italia, si va in quinta elementare.
    Spero che Polifemo si goda la camicia, ricordando, ogni volta che l'indossa, da quali mani sia stata cucita. Anche queste, nel loro particolare genere, sono soddisfazioni.

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