Istantanea Pier Vittorio Buffa

L’ultimo alfiere

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Oggi mi ha telefonato Edmondo Brunellini. E' un uomo anziano, molto anziano e mi ha chiamato appena tornato da un lungo ricovero in ospedale. Ero andato a trovarlo due anni fa per ricostruire con lui una storia che mi aveva molto colpito. Perché Brunellini era, ed è, l'unico superstite di un gruppetto di tredici ufficiali dei bersaglieri che compirono un'impresa singolare e pressoché sconosciuta.
Nel 1943 vennero fatti prigionieri dai tedeschi e quando arrivarono nel lager decisero di fare a pezzi la bandiera del reggimento perché, almeno un frammento, avesse più probabilità di essere salvato. A Brunellini venne affidata, e la riportò in Italia, una parte del verde. E fu lui, anni dopo, a riconsegnare solennemente al suo reggimento la bandiera di guerra sfuggita alla cattura.
Passammo una giornata insieme nella sua casa di Civitanova Marche e, con lui, ho potuto ricostruire nel dettaglio la storia della bandiera fatta a pezzi e salvata.
A Brunellini l'istantanea di oggi. Come piccolo omaggio a un uomo che ha difeso se stesso e il pezzetto di dignità del proprio paese che gli era stato affidato.

Chi vuole conoscere meglio la storia dell'ultimo alfiere del secondo reggimento bersaglieri può LEGGERLA QUI

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2 commenti 8

  • [...] avevo raccolto la sua testimonianza e di lui avevo parlato qualche anno fa in un post intitolato L’ultimo alfiere. Voglio parlare ancora di lui. Per ricordarlo e perché la sua storia, così carica di simboli, [...]

  • PiccoloSocrate scrive:

    Uno dei pochi esempi di Italiani VERI! Grazie signor Edmondo, perchè almeno lei ha veramente trasmesso un amore per la patria alle nuove generazioni come la mia, che con la scusa della globalizzazione dimenticano quanto è degno di esser ricordato di esser italiani!

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