Istantanea Pier Vittorio Buffa

Se Saviano rompe

Fede

Dice Emilio Fede che di Roberto Saviano "non se ne può più". Non varrebbe la pena soffermarsi su un'affermazione del genere se non venisse dopo discorsi simili fatti dal presidente del Consiglio e la decisione del ministro Sandro Bondi di non andare a Cannes perché vi si denigra l'Italia.
Che dire?

Parliamone, anche a costo di essere noiosi e banali.

Parliamone per non assuefarci.

Quindi io dico no, Saviano non rompe. E ben vengano film come quello di Sabina Guzzanti.

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72 commenti 8

  • la formica (sergio) scrive:

    Preso atto che la critica più vera del capitalismo è quelle dovuta a Karl Marx,ma che dopo ciò che è avvenuto nella dimostrazione pratica mi pare dover dire che anche se inizialmente ha mostrato la sua dirompensa; il terreno sul quale si era sviluppato alla lunga lo ha snaturato,quindi così a senso potrebbe essere che ci meritiamo quel che schumpeter teorizzava e cioè che nel momento di massima crisi l'uscita dal capitalismo la prefigura il capitalismo stesso.
    Pensiamo ad esempio quando dal bruco nasce la farfalla.

  • Sven scrive:

    Ma il capitalismo è capace di autoriformarsi? Ne dubito, almeno nelle condizioni attuali...

    Certo, il cosiddetto sviluppo sostenibile e le visioni correlate potrebbero essere un primissimo passo - ma ci vuole anche un cambiamento di mentalità, cioè culturale, che venga dalla base della società civile.

    Di solito, il meglio viene dalla sintesi tra le cose positive esistenti e del passato con visioni nuove di tipo anche radicale.

  • la formica (sergio) scrive:

    Ed altrettanto ovviamente, un cambiamento del genere può venire solo dalla cittadinanza (locale, globale e mondiale) stessa, tramite un’evoluzione/rivoluzione di tipo prima di tutto culturale.
    Caro Sven,campa cavallo che l'erba cresce,quel che tu dici sopra;
    L'eventuale cambiamento dovrà avvenire dal capitalismo che preso atto,dovrà superarsi e far nascere il "nuovo"

  • Sven scrive:

    Poi, è ovvio che il capitalismo inteso magari in senso "buono" - non quello finanziario! - ha anche degli aspetti positivi, specialmente nella sua natura di laissez-faire, come la libertà di impresa e così via; nonché in un concetto di globalizzazione positiva, quindi non solo per sfruttare i poveracci e farci su i "danè".

    Ma è l'assenza di etica umana alla base che rende ormai sia il capitalismo che il "comunismo reale" ideologie oppressive ed obsolete, da superare.

    Quindi, idealmente, ci vorrebbe un sistema di vita per l'umanità che integri gli aspetti migliori del liberalismo - non del liberismo alla "neocon"! - e del socialismo o comunismo che dir si voglia (ma senza lo stato come istituzione totale autoreferenziale...), in modo da procedere oltre, verso lidi più futuribili.

    Ed altrettanto ovviamente, un cambiamento del genere può venire solo dalla cittadinanza (locale, globale e mondiale) stessa, tramite un'evoluzione/rivoluzione di tipo prima di tutto culturale.

    Nel frattempo, in attesa di tutto ciò, si potrebbe anche cominciare a "decostruire", in modo nonviolento (cioè tramite una progressiva presa di coscienza, sia individuale che sociale), il castello di carta (da baro) di menzogne prive di fondamento che "lorsignori" affaristi, ecc. ecc. ci propinano quotidianamente...

  • la formica (sergio) scrive:

    Personalmente desidero insistere sulla situazione attuale;anche il sottoscritto crede che il capitalismo ormai (incredibilmente) regna indisturbato dappertutto, in un clima di assopimento etico e culturale della gente. E npn essendoci un competitor all'altezza,coloro che attualmente ci governano,potrebbero farlo per tanti anni ancora.
    Ma quì avrei indicato il famoso economista Austriaco Jhosep Alois Schumpeter teorico della distruzione creativa,secondo il quale il capitalismo arriverà,secondo questa teoria, alla sua fase successiva introducendo quindi elementi di "chiamamolo socialismo".
    Anche io attualmente non vedo altra strada che andare ad una "distruzione creativa".

  • maria scrive:

    A proposito del Capitalismo, ho sentito proprio ieri, al tg3 dopo mezzanotte, un'analisi della situazione della crisi mondiale fatta da un'esperta di economia che ha studiato a fondo la stuazione cinese, scrivendo tutto in un libro. Ha detto una cosa molto interessante, spiegando che in Cina si è riusciti a reggere all'onda d'urto della crisi, intanto grazie al lavoro dei "flessibilissimi" Cinesi. Le loro condizioni di lavoro, che a noi fanno rabbrividire, sono comunqe migliorate negli ultimi anni, e questo fa sì che ancora accettino situazioni ai limiti dello sfruttamento, che comportano una capacità di crescita senza rivali.
    L'ecomomia reale si è lasciata sviluppare liberamente, visto che la logica del profitto funziona benissimo come molla della crescita e tiene bassi salari, senza bisogno di interventi. Invece la finanza è statale, sotto rigido controllo degli apparati di regime, al riparo da speculatori d'assalto e, soprattutto, al riparo da speculatori stranieri, che non hanno modo di metterci becco.
    Il che, beninteso, funziona a certi patti, ossia controllo assoluto non solo sulla libertà di fare finanza, ma sulla libertà in genere, anche nell'uso di un pc di un qualunque utente connesso ad Internet.
    Questo della Cina sembrerebbe, finora, l'unico modello economico sperimentato che, pur conservando molti elementi di capitalismo, non soffre di una crisi di sistema. Gli hanno dato anche un nome, tipo "Capinismo", miscuglio di Capitalismo e Comunismo.
    Questa l'analisi delll'economista. I fatti? In Europa si comincia a paventare roba grossa, fino allo spettro del dissolversi dell'Euro. L'America sembrarebbe cominciare a respirare, raccogliendo i frutti di un anno di riforme per l'economia e, non dimentichiamolo, avendo affrontato con una certa serietà il problema del CONTROLLO sulla speculazione, che non sembra parola tabù, come invece era in passato.. Dell'Italia non parliamo, per scaramanzia, e, confessiamoplo, pure un po' per vergogna. Lo sappiamo che, senza il nero, il sommerso, l'esentasse, i traffici più o meno puliti, l'azienda Italia avrebbe chiuso i battenti, e da un bel po'.... Che dire? Boh? Grazie a Sven per avere sollevato l'argomento, costringendoci a rifletterci su. Io mi sento frastornata, tipo "come quando una mandria di bufali ti guarda fisso e si chiede se ti travolgerà subito o tra un po'", parafrasando le bellissime imitazioni della Marini più stordita.
    E tuttavia, pur con i pericoli incombenti, con la paura del futuro, mi piacerebbe vedere un po' di pulizia, anche a caro prezzo, ma ben fatta. Via i corrotti, via le comodità dell'andazzo che, bene o male, consente di tirare a campare. Facce nuove, aria nuova, tanto, così mi viene da pensare, la rovina arriverà comunque. ma se fosse invano, senza cambiamenti, sarebbe peggio, perché senza via d'uscita. Credo che per l'Italia l'immobilismo sia la prima causa di arretratezza, anche culturale, la più grave debolezza.

  • Sven scrive:

    Ma è proprio anche il fatto che nessuno ha niente di nuovo - e men che mai (culturalmente) rivoluzionario - da dire che è un segno della decadenza della politica e della società in cui viviamo: decadenza che si può facilmente ricondurre, almeno in larga parte, al sistema economico-finanziario di tipo mafioso - alias capitalismo neoliberista - che ormai (incredibilmente) regna indisturbato dappertutto, in un clima di assopimento etico e culturale della gente.

    Traduzione: se non c'è il tempo per pensare (perché tutti sono impegnati in una guerra tra poveri, oppure credono di vivere in una società moderna quando non lo è affatto), da dove possono venire le idee per una società migliore?

    Difficilmente da una politica ormai (s)venduta ad "altri" interessi.

    Boh: vedremo - prima o poi qualcosa certamente cambierà...

  • luischevola scrive:

    Che tristezza questi discorsi da tricoteuse rivoluzionarie sempre in cerca di nuovi nemici da ghigliottinare. Quest'infantilismo culturale della sinistra permetterà a Berlusconi di governare ancora a lungo e agli antiberlusconiani di mestiere di continuare a fare soldi su questa miseria. Tanti tifosi (della peggior specie) e pochi sportivi: in politica i tifosi sono nocivi. Saviano ha scritto un libro: A me non piace come scrive e comunque erano cose che da lettore dei quotidiani nazionali sapevo anche troppo bene. Onore al coraggio di dire e scrivere la verità e, giusto tutelarlo da possibili ritorsioni. Ma viviamo in una democrazia reale e non abbiamo bisogno di eroi da usare nell'arena politica. In politica ci si batte su di un programma e si chiedono voti per la sua attuazione: diversamente, si è solo in fuorigioco. Possibile che nessuno si renda conto di quanto sia ridicolo il tentativo di coordinare un mantra ostile che faccia sparire quel che non piace ? questa non è politica, è farsa ! La prossima volta che vi invitano ad urlare un mantra ,pensateci. Forse finalmente vi sveglierete.

  • Sven scrive:

    Hmmm... qualche "il" di troppo: scusate gli errori di battitura.

    Comunque, il capitalismo come sistema non mi pare che sia poi molto contestato, di questi tempi (forse perché ha inglobato tutto e tutti, annullando anche le coscienze), e men che meno dal "popolo" (che politicamente forse non esiste nemmeno): eppure, logicamente, essendo un sistema oppressivo dovrebbe essere destinato all'implosione, esattamente come il cosiddetto "comunismo" - anche se non lo era affatto - "reale".

    ... E pensare che si potrebbe essere ormai, se si fossero fatti a suo tempi i cambiamenti che ci volevano, in un mondo socialista e libertario insieme (magari perfino senza denaro); ed invece, nada de nada, il nulla, niente di niente di nuovo - mah!

    E pensare che c'era il pensiero, per dirla col grande Gaber...

  • Sven scrive:

    A proposito, perché nessuno contesta il proprio il *capitalismo*?

    Da quello, in fondo (il vile soldo imposto a tutto e tutti) derivano tutte le mafie, da quelle più classiche fino allo stato affarista neoliberista.

    Eppure, nessuno dice niente, a quanto pare...

  • la formica (sergio) scrive:

    Giovedì 13 maggio 2010, 12:26
    e meno male che sono "sorelle"............

    notizie dal capitalismo
    Sappiamo già da tempo che nel campo del petrolio chi la fa sempre da padrone sono da sempre le "sette sorelle" e chi nel tempo ha cercato di limitarne il gioco non ne è ben uscito (ricordate il nostro Mattei ? Che il "caso" volle esplodere durante un viaggio aereo

    il 27/10/62 nel paese della provincia Pavese, Bascapè ) Altri eventi mondiali molto luttuosi sono poi legati a questo cartello petrolifero.
    L'ultimo delitto di questi giorni è tutto quel petrolio nel golfo del Messico
    Oggi in campo finanziario nel mondo le famose tre sorelle del Rating (metodo utilizzato per classificare titoli,imprese,stati ) che danno un voto sul merito di credito (ultimamente lo abbiamo sperimentato per l'equivoco ? sulle banche Italiane )
    Ebbene questi istituti sono solo 3 (un oligopolio perfetto) Moody's,Standard & Poor's e Fitch. Per noi e per tutti i semplici cittadini del mondo, sia le "sette sorelle" del Petrolio che le 3 "sorelle" del Rating sono oggetto oscuro per comprenderne la loro identità,cosa fanno e chi le manovra; non è dato di sapere con certezza,ma ne siamo comunque atterriti perchè i loro giudizi e le loro azioni sono come una specie di spada di damocle che pende sopra le nostre teste ogni giorno della nostra vita.
    Secondo la profezia di un famoso economista Austriaco Jhosep Alois Schumpeter teorico della distruzione creativa che scriveva : nessun sistema sociale basato unicamente su una rete di liberi contratti tra parti contraenti giuridicamente uguali guidati unicamente dai propri scopi utilitaristici, può funzionare "il capitalismo è come un orologio che bisogna sempre ricaricarne la molla perchè funzioni, ma alla fine la molla si rompe;forse l'economia moderna è giunta al capolinea ? Siamo giunti al punto teorizzato da Schumpeter in cui la mentalità burocratica dei Managers tenderà all'immobilismo,dopo aver sostituito il ruolo dell'imprenditore creativo e diretto all'innovazione?
    E' da credere dunque che il sistema visto i recenti avvenimenti possa essere ai colpi di coda e quindi occorra molta ma molta attenzione.

  • maria scrive:

    Borsa a picco, Calderoli straparla di sacrifici. Secondo me, se questo governicchio di ladroni prova a mettere le mani in tasca agli Italiani, è la volta che qualcuno gliele taglia...
    Mi scuso per la violenza verbale, senz'altro eccessiva, ma ho appena letto la storia dell'infermiera morta dopo la protesta del salasso e lo sciopero della fame, sono piena di rabbia e di indignazione. Con gli stessi problemi, ma con gente meno repellente a guidarci, la crisi, sono convinta, si affronterebbe meglio. Forse, con maggior spirito di sacrificio e senso di solidarietà, soprattutto se si cominciasse a vedere una qualche volontà di dare davvero una svolta a questo Paese che sta sprofondando sempre di più.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro Janko 02 ho letto anche io l'intervista che tu dici e anche io dico che non ho votato il"piazzista",ma il Confalonieri lo ritengo l'amico di merende e ciò che dice (se ti è piaciuto ) mi è sembrato il "bastone" per la vecchiaia del "piazzista" e proprio non mi è assolutamente piaciuto (de gustibus )

  • janko 02 scrive:

    Non sempre condivido il pensiero, mi sembra ovvio visto che non votai per Berlusconi alle ultime elezioni, ma l'intervista a Fedele Confalonieri sul Corriere della Sera mi e molto piaciuta. Penso che tutti noi ci auguriamo di possedere un amico di tal razza e non so quanto spesso ci riusciamo.

  • maria scrive:

    Per Landover: io la vedo un po' diversamente, l'argomento mafia, camorra e 'ndrangheta, per questo governo, è di scottante e stringente attualità. Pertanto viene spontaneo parlarne, soprattutto alle persone meno avvezze a tenere a freno la lingua, anche a discapito dei propri amici. E Fede ha dato più volte prova di essere capace di confezionare, per il suo signore e padrone, difese più mortali di un colpo di fucile alle spalle.
    Ieri ho sentito le crude parole di Ciancimino j.r. che riferiva le affermazioni di suo padre sui rapporti tra Berlusconi e la mafia. Piuttosto agghiaccianti, capisco che Fido, che sente a fiuto arrivare la tempesta, si agiti uggiolando e abbai a qualunque cosa si muova...o non si muova...o lui immagini che si muoverà a breve. Quando il mio povero cane sentiva il temporale, perché non facesse uno scandalo in tutto il condominio, dovevo farlo dormire ai piedi del letto. Vai a spiegarglielo, ad un cagnolino, che non c'è pericolo...

  • maria scrive:

    In Sardegna, si cercano piccoli Saviano, che facciano chiarezza su ciò che accade intorno al grande affare delle pale che girano. Il "solito" ministro curioso ha cercato di sollevare la coperta del segreto che protegge le indagini, i giudici si sono opposti. Bravi!
    Questo ci ricorda che gli eroi, prima di diventare tali morendo, sono uomini che difendono il proprio lavoro, a servizio dello Stato e della verità, senza fare finta di non sapere cosa significhi, per certe indagini, la "manina" del politico di turno. Sono notizie che dovrebbero girare di più, e veloci come il vento, perché il silenzio, certi gesti, li rende inutili e, alla lunga, pericolosi per chi li compie.
    Per favore, dott. Buffa, se non vuole cambiare argomento al blog, potrebbe almeno mettere la faccia di Saviano invece di quella di Fido? Solo per l'estetica della pagina, per carità. Mi scuso in anticipo per la frivolezza della richiesta: capriccio da signora, del tutto trascurabile.

  • Landover scrive:

    Premetto che il libro di Saviano non mi è piaciuto molto (per come era scritto più che l'argomento) ma devo dire che, come al solito, è Fede che crea la notizia (o la polemica) visto che in questi giorni non ho mai sentito parlare Saviano - solo Fede. Se Saviano ha scritto un libro di successo che stimula la gente di nominarlo in continuazione, allora è la gente - non Saviano - che lo reclamano e fanno si che sia sempre all'attenzione dei media. Fede farebbe bene di stare all'occhio a criticare 'il popolo' che sono gli stessi a cui lui predica (male). Secondo me, il motivo è un altro: visto che la Sinistra è debole e non ci sono personaggi che, al momento, fanno parlare di se, Fede ha bisogno di un altro bersaglio a cui indirizzare la sua ira e dove può chiamare a raccolta i suoi Fede-li.

  • ulisse scrive:

    Cercate di capirlo il povero Emilio Fede, con quello che guadagnava in Rai non avrebbe potuto pagare neanche la mancia dei croupier. Poi ha trovato un nuovo datore di lavoro, lo stesso dello stalliere Mangano, è ha potuto scialacquare. Lo so, avrà anche la lingua consumata, ma oggi ci sono chirurghi plastici che fanno miracoli...

  • maria scrive:

    Fede continua ad attaccare Saviano. Non sarà stato mica pelato da lui a poker? E ci rivela che il vero eroe è lui. il bravo Fido, scampato ai terroristi, di sicuro comunisti. Ma i veri eroi non erano solo quelli morti? O si deve pensare che i vivi malgrado la mafia siano pirla e i vivi di terrorismo, ovviamente rosso, veri eroi? I morti di terrorismo nero non val la pena considerarli, credo che Fido sia convinto che non esistano.

  • la formica (sergio) scrive:

    Sarà bene essere chiari,anche dopo la risposta di Janko sull'unità D'Italia e sul Presidente della Repubblica,
    Il sottoscritto ha forte rispetto per il Presidente della nostra Repubblica indipendentemente da chi ne ricopre la carica oggi;dico questo perchè mi rendo conto che fare oggi il Presidente della Repubblica con le due camere a grande maggioranza di destra,non è semplice
    Anche perchè abbiamo un Presidente del Consiglio (il "piazzista" ) che come tutti possiamo notare,aspirerebbe esso stesso a fare il Presidente della Repubblica,anzi addirittura a fare il Monarca e togliere di mezzo tutto il resto e credo che non aspetti altro che una contrapposizione forte per invitare il popolo a dargli il modo di superarla.
    Oggi con questo popolo credo che non bisogna cullarsi c'è da aspettarsi questo ed altro. Quindi grazie a chi fino ad oggi non ha dato il destro per far fallire questa nostra Repubblica.

  • frisco51 scrive:

    FEDE CHI E'

  • maria scrive:

    Arrivano i carabinieri! Sarebbero 400 i beneficiati da Anemone &c, che avrebbero fatto i lavori anche nella scuola che costò la vita a tanti bimbi e ad un'insegnante in occasione di una scossetta di terremoto che, a quel che ricordo, non fece gravi danni altrove.
    E c'è di tutto: signori di Stato, da papi in giù, signori di Chiesa, signori dell'amministrazione, signori dei servizi. Segreti, certo, mica te lo dicono, chi glieli ha fatti i bagni così belli. Scajola docet, il silenzio è d'oro. Ma non basta, ormai la pentola è scoperchiata, la puzza arriva lontano, con grande delusione di papi, che scommetteva sulla tenuta del coperchio.

  • maria scrive:

    Non capisco come ho fatto. Nel mio commento, "trattato...come si merita" è diventato qualcosa di cliccabile, che rimanda ad una pagina Internet non trovabile, ma comunque, forse, presumo, un tempo esistente...
    Come può succedere? Se qualcuno lo sa, per favore, me lo spiega? mentre scrivevo, la cosa non si è evidenziata, è saltata fuori nel commento inviato.
    Destra e sinistra? La recita va male, gli attori si scambiano la parte, il pubblico è confuso, sonnecchia, sbadiglia, qualcuno, i pochi paganti, si in...cavola, altri, i moltissimi pagati, si innervosiscono e guardano la porta. Se arrivassero i Carabinieri, megli essere pronti a filare.

  • maria scrive:

    Posso offrirvi...un caffè? Stamattina Corradino Mineo ha ospitato Oliviero Beha, nella sua rubrica mattutina su Rainews24. Tra tante cose dette, me ne è piaciuta una, a proposito dei febbrili tentativi di ricucire le braghe ad una maggioranza in mutande, assai succinte, aggiungerei. Fallito il bacio al veleno a Fini, papi ci prova con Casini. Quel Casini che ha insultato, irriso, trattato....come si merita, direbbero i suoi detrattori.
    Il commento di Beha:" Gli attori della nostra politica hanno perso anche la capacità di recitare".
    Se Saviano rompe, il politico stecca, cadono le foglie e i rami del grande albero della corruzione, che tiene in piedi la scenografia, diventa difficile portare avanti la rappresentazione senza fischi. Almeno a teatro.
    Ma qui siamo in altro ambito. Si tagliano i rametti per preservare la pianta, e anche questo ha detto Beha: del resto, è albero antico, di valore, sta in piedi dall'epoca in cui Pasolini, giuardandolo mettere radici, cercava di avvertire un'Italia imbelle dei rischi che correva. E l'albero è cresciuto, togliendoci sole, aria, libertà.
    Un cioccolatino amaro, con questo caffé. Ma a me il fondente piace.

  • janko02 scrive:

    Mi fa piacere che il caro Vigilante abbia corretto il significato delle sue asserzioni circa Ordine e Progresso.
    Non ho alcuna intenzione neanch'io di aprire una discussione filosofica pero` le sue affermazioni circa il concetto della destra non sono da me condivisibili. Macchiavelli visto che ne cita il pensiero, non era certo di destra, quella che cosi oggi viene definita. Inoltre affermare che il pensiero della destra non sia etico e` dire una grande fesseria. Ma mi fermo qui perche` tutto cio` probabilmente non interessa gli altri commentatori.
    Saluti a lui ed ai suoi amici brasiliani.

  • janko02 scrive:

    Egregio la formica, insulsa non e` la storia dell'unita` d'Italia bensi' la storia che ci racconta Napolitano. Quei fogliettini che ci legge quasi quotidianamente non ti danno ai nervi? Afferma cose talmente ovvie che poco ci manca arrivi all'asserzione: Italiani, vi dichiaro una grande verita`: Oggi piove.
    Quando invece deve dimostrare la sua utilita`, leggi approvazione del Lodo Alfano, pur essendo di formazione legale, esprime tutta la sua ignoranza in materia. Di un simile presidente credimi possiamo farne a meno.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    c´era uno scambio di parole nell´intervento precedente. La frase giusta é:
    (la folle egemonia dei fini che giustificano i mezzi)
    Mi riferivo al macchiavellismo di chi vuol conquistare la pace con la guerra e di tutte le altre maniere di raggiungere gli "alti" scopi previsti con i piú "infimi" mezzi disponibili.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Janko, non mi sembra il luogo per discussioni filosofiche, quindi rapidamente:
    1) Il concetto di ORDINE, storicamente, é legato a regimi autoritari. Da quando in Brasile si sono concretizzate le condizioni per un governo popolare, la parola ORDINE é rimasta sulla bandiera, non per sancire l´arroganza del potere di pochi e si invece per ricordare che l´ORDINE é che nessun brasiliano passi la fame. E, dati alla mano, in questi 8 anni di Governo Lula l´obbiettivo é stato quasi raggiunto.
    2) Il concetto di PROGRESSO proveniente dalla cultura di destra esprime l´ingenua o ipocrita credenza cartesiana che si basa sulla meccanica delle tecnologie e ci spinge senza etica (cioé senza limiti) e senza estetica (la folle egemonia dei mezzi che giustificano i fini) verso un futuro INSOSTENIBILE. Non possiamo fermare l´entropia come non possiamo fermare la storia, ma possiamo darle un significato piú consono all´umanitá e piú sostenibile per il pianeta in generale, facendo in modo che quante piú generazioni possibili dopo di noi usufruiscano di questa esperienza eccezionale che é la vita.

    Quindi ribalto le tue affermazioni per renderle pertinenti a ció che volevo dire:

    tu dici: “l’assenza di fame non e` ordine”
    io intendevo: “l´ORDINE é: assenza di fame”

    tu dici: “la felicita` non riposa nel progresso”
    io intendevo: “il PROGRESSO che vogliamo é: la felicita` (del popolo)”

  • giovaf1 scrive:

    Saviano per me come per tanti altri non rompe affatto. Saviano rompe per chi ha la facia di bronzo, per chi ha la coscienza sporca, per chi si dovrebbe nascondere o addiritura sparire per non riapparire mai più.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro Janko 1 o 2,non sarai mica "vicino" a chi considera insulsa la storia dell'unità d'Italia?
    Sotto sotto fai dei commenti (legittimi) ma da me non condivisibili,ciao comunque

  • maria scrive:

    Dimenticavo, l'avvocato di Scajola pare si sia accorto che il suo cliente, se parla, va in galera... Gli ha consigliato di non rispondere. Una bella figura, no? Ma , come dicevo, tutto scorre...verso la fogna, come si conviene ad acque di siffatta natura.

  • maria scrive:

    Il ragazzo picchiato dai poliziotti è ancora in prigione e fa lo sciopero della fame. La gente, non sapendo cosa altro fare per arginare l'inarrestabile, riversa firme su firme in rete contro il ddl intercettazioni. Gli operai sardi vedono sfumare le speranze di tornare al lavoro. Avvisi di garanzia pivono sul governo, ma pare che ci siano ancora ombrelli resistenti, tutto scivola via, come la pioggia.
    Sono arrabbiata, stufa di parole inutili, della retorica delle corone e delle bandiere, della parola "onorevole" abusata fino al disgusto. Comincio a preferire di gran lunga "ladro" , "prostituta", "assassino". Mi sembrano, nel complesso, meno sporche, perché sono un modo di chiamare la realtà col suo vero nome, senza tante ipocrisie. E' una realtà disgraziata, ma che paga il fio delle sue colpe, meritando un certo rispetto. Non credo che questi "onorevoli" riusciranno ad imporre misure severe in ambito economico e fiscale, non sono sufficientemente rispettabili e autorevoli perché la gente accetti cose del genere da loro.

  • Janko01 scrive:

    Vorrei aggiungere che questo nuovo vate invitato da Fini e devo ancora capire perche, attende ora il turno di esere ricevuto dal nostro eccezionale presidente, quel Napolitano che ogni giorno ci racconta la insulsa storia dell'Unita d'Italia. Magari gli spieghera anche l'unita` della mafia, camorra e 'ndrangheta per completare il quadro dell'unisono.

  • janko 02 scrive:

    egregio vigilante forse hai ragione tu, polifemo vista l'assenza dei senegalesi non si fa + vivo. Non ho capito invece cosa c'entri ORDINE e PROGRESSO coll'entropia. Immagino non ti riferisca alla definizione termodinamica della stessa bensi a quella che si ritrova nella scarsita` d'informazioni o nella sua degenerazione nel caos. Entrambi non li noto nell'autoritarismo di cui fai cenno.
    Le tue definizioni lasciano il tempo che trovano perche` l'assenza di fame non e` ordine ne` la felicita` riposa nel progresso. Ti saluto

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Janko, se l´argomento del commento non permette di lamentarsi di: clandestini, piccoli infrattori, deboli e donne in generale, che perturbano l´"ORDINE e il PROGRESSO" che ai polifemi piace tanto, allora sará difficile che i polifemi appaiano...

    Vorrei informare comunque polifemo, a cui il motto su citato e stampato sulla bandiera brasiliana piace oltremodo, che dall´avvento del Governo Lula, lo stesso ha mutato di significato ed il popolo brasiliano intende che:
    ORDINE significa: che nessuno passi la fame,
    PROGRESSO significa: il popolo felice.

    Niente a che vedere quindi con l´autoritarismo gerarchico e con l´entropia cieca, senza etica e senza estetica.

  • la formica (sergio) scrive:

    Ora diranno che questo governo della sana moralità e della ferma intransigenza sta sferrando colpi durissimi alla criminalità organizzata, con la quale in realtà lo Stato tratta da sempre, sin dallo sbarco degli americani.
    ---------------------------------------
    Caro Ulisse,quanto detto sopra ed in particolare il sottolineato,non corrisponde alla realtà vera,infatti non era lo Stato che trattava con gli Americani ( lo Stato nel 1943 era diviso in due tronconi ) ma era la Mafia e la Massoneria a trattare con gli Americani;da lì è nato il futuro dell'Italia,con quelle radici e si è ben visto il seguito,dato la zavorra che ci si portava dietro.

  • Janko01 scrive:

    Mi dispiace di non leggere + i commenti di polifemo.

  • ulisse scrive:

    ....sono preoccupato anch'io, come il nonno di maria. ma ripeto, oggi è molto più numerosa la gente vicina a saviano dei pagliacci che pensano di poter ridere di lui. pagliacci, appunto, come diceva il nonno.

  • maria scrive:

    A proposito di gente che picchia, stavolta non a parole, molto istruttiva la vicenda del ragazzo picchiato e poi fatto "sparire" perché non si vedessero i segni del pestaggio. Ultrà violento? Peccato che ancora gli scontri allo stadio, all'ora del pestaggio, non fossero nemmeno iniziati. Peccato che non fosse un tifoso, ma uno che stava nei dintorni di casa sua. Peccato, soprattutto, che ci fosse quella maledetta telecamera non prevista, a fare saltare tutte le bugie e a fare veder le cose come sono: polizia violenta che viola la legge e alza la mani su chi NON HA FATTO NULLA. Per colpa del filmato, è saltata fuori anche la paginetta che gli hanno fatto firmare in questura, con la casella già barrata dove, incauto, "rinunciava" a farsi visitare per le botte prese... Peccato.

  • maria scrive:

    A proposito di comicità involontaria, bellina quella di Moratti "Il clandestino che non lavora, delinque". Invece, dico io, all'italiano che non lavora, il lavoro glielo trovano mafia, camorra e 'ndrangheta, così è tutto a posto. In nero, ma quello non si chiama delinquere, nel ricco e cattolico Nord lo definiscono "flessibilità", "legge di mercato", "questione di sopravvivenza" o con chissà quale altro bell'eufemismo ad hoc.
    Questa signora, sinceramente, non mi pare all'altezza di fare il sindaco di una grande città come Milano.

  • maria scrive:

    Non condivido la serenità di Ulisse che dice, in poche parole "Se Berlusconi non è contro la mafia non se ne accorgerà nessuno". Io penso invece che ce ne accorgeremo tutti, e a nostro danno, probabilmente troppo tardi per rimediare. E non trovo cabarettistico che venga permesso ad un fautore di disinformazione di professione di presentarsi come giornalista, difendendolo per anni dal satellite, che l'avrebbe limitato nella sua capacità di fare danno. E oggi allo stesso si consente di scagliarsi contro chi non ha fatto altro che raccontare il sistema camorra, a rischio della propria pelle; a Minzolini, addirittura in Rai, si permette di cacciare i giornalisti non allineati col sistema della menzogna che trasforma in assoluzione la prescrizione, malgrado le proteste di tanti utenti, che oltretutto pagano il canone tv.
    Oggi c'è un bell'articolo su "Repubblica", che parla degli aspetti ridicoli, grotteschi, dell'efficacissima censura cinese. Ai Cinesi, garantito, non fanno ridere. A me, oltre un certo limite, nemmeno. Per inciso, le parate fasciste mio nonno le chiamava "pagliacciate". Era intelligente, come Ulisse, che giustamente coglie il ridicolo che ogni regime si porta inevitabilmente appresso. Ma nonno non rideva, era preoccupato.

  • Angelo scrive:

    Fede:non ti curar di lui,ma guarda e passa!E' violento,ma è un servo,e la sua importanza gli è data da chi lo ascolta e lo considera.
    Saviano:fa parte di coloro che,documentando ciò che succede,possono aiutare anche gli sprovveduti ad aprire gli occhi e a sapere.Certo,dà fastidio a chi vuole il popolo 'democraticamente' coglione e sottomesso(vedi riforma gelminiana dell'istruzione).
    Bondi:non va a Cannes?Meno male,meno mostriamo al mondo quale gentaccia ci governa(?),meno siamo sputtanati.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Oggi i Re pare che piacciano nudi. Perció non c´é bisogno di tagliare teste, basta riempirle di reality show...

  • cjamoz scrive:

    Cos'ha detto quel bambino ? Che il Re è nudo ? Gli venga tagliata la testa !

  • ulisse scrive:

    Premetto che se il film della Guzzanti è sul tenore degli spezzoni fatti vedere ad Annozero, non piace neanche a me. Insomma, quei pochi secondi visti in tv non mi hanno emozionato. Quanto a Fede e alle sue battute su Saviano, che sono seguite a quelle del suo datore di lavoro (suo e dello stalliere Mangano, non dimentichiamolo mai), che dire... Fede sta al giornalismo come Dracula sta al Pronto soccorso. Ormai non è una novità, siamo al puro cabaret. E che una precisa parte politica del ns paese non stia con tutti quelli che combattono davvero mafia, 'ndrangheta e camorra, non è neanche questa una novità. Ora diranno che questo governo della sana moralità e della ferma intransigenza sta sferrando colpi durissimi alla criminalità organizzata, con la quale in realtà lo Stato tratta da sempre, sin dallo sbarco degli americani. E in ogni caso, Saviano ha ancora tantissimi estimatori che apprezzano le sue parole e il suo coraggio. Che tra questi non figurino Fede, Bondi e Berlusconi non se ne accorgerà nessuno. Ce ne faremo una ragione.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Riguardo a Fede, rimangono registrate le parole di Nanni Moretti, nel suo intervento a Piazza Navona:
    “... ad esempio Fede non é un personaggio comico, e neanche drammatico. É un personaggio violento, come facevano gli squadristi negli anni ´50, ´60, che picchiavano in testa letteralmente, cosí lui metaforicamente ‘picchia in testa’ alle persone quando parla dalla televisione.”

    (Per vedere tutto l´intervento di Nanni Moretti: http://www.youtube.com/watch?v=hsYRccl4bFI)

  • maria scrive:

    Bondi non va a Cannes? Il grave è che continui ad andare a ricoprire una poltrona da ministro di un settore con cui, palesemente, non ha nulla a che fare. Certo, diverso sarebbe il discorso se si trattasse del mitico MiniCulPop o di altra istituzione di indottrinamento e censura di Stato. Ma ancora l'Italia è Paese democratico... O no?

  • maria scrive:

    Fede dice che l'eroe anti-mafia migliore è quello morto. Tesi che, come sappiamo, giova al prestigio della mafia stessa, che risulta temuta, rafforzata dal terrore che ispira, con la sua capacità di scovare i nemici e fargliela pagare. Viceversa, un nemico al sicuro, che continua a parlare e a vivere, è un colpo grave, uno sfregio, un sintomo di debolezza del potere del "sistema".
    Visto che Fede, quando parla, ha in mente solo il "suo" padrone e i suoi interessi, e il suo prestigio, la cosa, ai miei occhi, è più che inquietante, ma tutt'altro che sorprendente.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    In questi giorni sta tornando alla luce l´inchiesta sull´omicidio di Pasolini, che non fu un tragico avvenimento legato a prestazioni sessuali, ma una esecuzione di gruppo organizzata e comandata dal Potere per eliminare una delle voci piú scomode dell´epoca (scomoda anche a sinistra).

    Oggi, oltre e rimanere sempre in pista l´eventuale eliminazione fisica, si tenta di eliminare virtualmente le voci scomode con la forza del potere istituzionale e dei mezzi di comunicazione di massa, tutti nelle mani di quel gruppo di potere che a suo tempo trucidó Pasolini e oggi spara anatemi contro i Saviano e le Guzzanti.

    Le versioni piú “moderate” tendono a screditare o minimizzare il lavoro dei Saviano, come fa Janko, ed anche queste posizioni contribuiscono alla permanenza dello status quo, perché é questo che piace ai cultori della globalizzazione neoliberale: “É la legge del mercato, bellezza!” e la criminalitá organizzata (nonostante i danni che arreca alla societá) risponde per circa un terzo del mercato...

    Ma la societá civile ha sempre dimostrato nei processi storici che “chi l´ha dura la vince”, anche se la lotta é lunga e difficile. Guardiamo l´esempio di Peppino Impastato che oggi é onorato e riconosciuto e dei mafiosi che combatteva che sono stati incriminati, quando invece trent´anni fa erano i padroni assoluti del territorio.

  • Janko01 scrive:

    Di Saviano che dire? Est modus in rebus. Ha scritto un libro interessante ed istruttivo, ma da questo a passare per Seneca ci vuole molta fantasia. Per quanto concerne Fede gli suggerisco d' ignorarlo s' egli gli da fastidio ed a RAI 3 di lasciar perdere e di non invitare al loro programma sempre gli stessi fino alla nausea. A Berlusconi non gli suggerirei niente, tanto sa sbagliare da solo.

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