Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il giudizio politico

Dunque chi ha riso felice la notte del terremoto ha poi davvero lucrato su quella tragedia. Lo spiega bene oggi il quotidiano  Il Centro e lo documentano le intercettazioni pubblicate dallo stesso quotidiano.

Adesso saranno i magistrati ad andare avanti nelle indagini e un giudice dovrà stabilire reati commessi e responsabilità individuali. Questo è quello che stabilisce la legge e la presunzione di innocenza è uno dei cardini di un sistema giudiziario davvero giusto che non va mai dimenticato.

Ma un giudizio politico si può già dare, anzi deve essere già pronunciato. Chi è anche solo sospettato di aver fatto parte di questa cricca deve, per il momento, mettersi da parte spontaneamente o deve essere costretto a farlo dal proprio capo. Invece il capo, Silvio Berlusconi, dà pacche sulle spalle di incoraggiamento e invita a restare perché tutto passerà.

Non servono giudici per stabilire che questo del capo  è un comportamento eticamente censurabile. Lo può stabilire ciascuno di noi:  basta avere dentro di sé un concetto sano di democrazia.

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68 commenti 8

  • la formica (sergio) scrive:

    Sacconi,un nome un programma,onomatopeico (un saccone di soldi da buon ex socialista) Non c'è tanto da indovinare dove li ha presi,lui e consorte,una bella accoppiata.
    Quanto al Presidente Napolitano a chi gli chiedeva di coloro che rubano a noi Italiani,ha risposto:chiedete ad altri!
    Mi chiedo ma chi ci salverà???????

  • maria scrive:

    "Un giudizio politico sulla situazione, alla luce degli ultimi sviluppi?"
    "Non posso, mi perdoni, sto vomitando...".

  • maria scrive:

    Dice Sacconi che lui della corruzione non ne vuole parlare, che ha da pensare alle cose serie... Tipo, contare i soldi senza sbagliare? Comunque Napolitano è stato informato della situazione, possiamo dormire sonni tranquilli...

  • Janko01 scrive:

    Io propendo per la teoria non delle finestre rotte, ma delle balle piene. Sono appena ritornato dall'Italia dove ho assistito ad impossibili sciocchezze burocratiche, quali quella di dover dare il proprio codice fiscale all'Ufficio Postale per l'invio di un vaglia e l'esibizione del passaporto per cambiare un centinaio di dollari presso lo stesso sportello. Operazioni che in USA si compiono senza esibire unbel niente. E poi gli scandali, la nuova moda delle rotonde ad ogni incrocio, anche quelli insignificanti dei paesotti di campagna, le corruzioni, i licenziamenti, le liti politiche su ridicoli pretesti. In qualche citta` anziche pensare ai parcheggi il consiglio comunale litiga sulla celebrazione del defunto presidente Pertini, ed intanto mafia e politica arrivano persino all'amministrazione di Trezzano sul Naviglio
    Insomma uno schifo. Ma anziche cominciare dal basso non sarebbbe il caso di cambiare registro insegnando agli italiani che si comincia dai doveri, non dai diritti? E tutti noi, me compreso siamo sicuri di dare il buon esempio?

  • la formica (sergio) scrive:

    Cara Maria,scrivi pure come ti pare;la mia era una richiesta di sintesi e non altro!

  • maria scrive:

    Dall'Alcoa all'Omega: ci stanno a chiudere tutta l'Italia che produce...in ordine alfabetico. Questo, all'epoca di Tangentopoli non accadde. Sarà per ciò che papi è tanto tranquillo nei suoi "giudizi politici"?
    Per favore, ditemi se posso mettere tre post corti, o se contano come uno troppo lungo. Grazie.

  • maria scrive:

    A proposito di finestre, di vetri e di cocci: chi rompe, da noi, non paga, e i cocci sono nostri. Come ricordo.

  • maria scrive:

    Il giudizio politico di papi: "Non è Tangentopoli". E ti credo, mica la lasceranno in piedi una Magistratura come quella che li fece neri, ai tempi di "Mani Pulite". Faccio notare, per la cronaca, che è lo stesso giudizio politico di Fini.
    Dai bagni di folla ai bagni di fango: passato di moda l'Abruzzo, per cui nemmeno Vespa spreme una lacrimuccia, l'uomo dal maglione blu si sposta in Sicilia: a fresca frana, fresche speranze, e la gente applaude. State freschi. Se ne parla in estate, quando il fango avrà perso le virtù curative e farà semplicemente ciò che deve: indurirsi e seppellire tutto. Consolatevi con una passeggiata sul ponte più inutile degli ultimi 150 anni , sempre che si riesca a finirlo...prima dei soldi.

  • la formica (sergio) scrive:

    a polifè,non è che me la dai,ce l'ho !!!!!!!

  • polifemo_01 scrive:

    caro formica,
    i vetri che si intende in questa teoria ( che io condivido pienamente) sono quelli delle finestre ( per l' esattezza di un condominio.)
    Comunque se vuoi avere ragione, te la dò, così sei più tranquillo.

  • ulisse scrive:

    Sono andato a rileggermi, in una edizione aggiornata, il celebre libro di Vance Packard "I persuasori occulti", illuminante saggio sulla pubblicità. E' incredibile l'attualità di questo lavoro del sociologo americano se si pensa che la prima edizione del libro risale al lontano 1958. E' una lettura che consiglio a tutti, perché ci spiega con argomentazioni scientifiche come le lobby del consumo si sono impadronite della coscienza di intere generazioni, narcotizzando milioni di massaie, di fumatori, di bambini obesi, mentre due terzi del pianeta pativa la fame. Il libro di Packard ci spiega a fondo il potere enorme della Tv nel condizionare le masse e, soprattutto, nella omologazione del pensiero. Pagina dopo pagina ti illumina su tante cose, e arriva fino a noi, rispondendo anche a quella ossessiva domanda che spesso ci facciamo dopo avere ascoltato l'ennesima barzelletta in Tv: perché la gente lo vota? Ecco, Packar ce lo ha spiegato più di 60 anni fa. Basta prenderne coscienza.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro sven,ho molto apprezzato le Tue considerazioni,ma credo che purtroppo non portino a nessuna soluzione che parta dal rinnegamento dei partiti che in questa nostra Repubblica sono,dalla Costituzione,posti alla base della Repubblica stessa,
    Abbiamo visto nel recente passato che questa era la miglior risposta alle esigenze di una democrazia che pur imperfetta rimane la miglior risposta a tutto ciò che già in passato è passato sotto i ponti in ogni nazione occidentale ( a parte le monarchie dei paesi nordici).
    Bisogna avere invece la possibilità reale di capire quando "il sistema" ha collassato e per colpa di chi (da Craxi in poi,andando subito al "piazzista" che con le sue magie (leggi TV) ha corrotto tutto il paese e quando dico corrotto non mi riferisco solo alle tangenti,ma soprattutto alle menti e alle pance del paese.
    Solo ripartendo da questa "rieducazione" credo che si possa avere una inversione di tendenza.
    Un pò come dopo una malattia debilitante,operiamo affinchè il nostro organismo recuperi.

  • Sven scrive:

    Interessanti le considerazioni sulla democrazia nell'intervento di prima: in effetti, il concetto attuale di democrazia (per lo più nei paesi "occidentali") assomiglia molto di più ad un'oligarchia dei cosiddetti poteri forti (compresi i partiti politici) che ad una sana e consapveole (auto)gestione della cosa pubblica da parte della cittadinanza. Considerando che una "democrazia" del genere altro non è, in fondo, che la dittatura della maggioranza, è purtroppo evidente che, in condizioni di scarsa idealità ed etica da parte della gente (ovvero, col popolo imbonito e corrotto dai media, dalla pubblicità, dal denaro, dal potere e così via), una tale "democrazia" corre davvero il rischio di diventare dittatura dei pochi (affaristi, ecc. ecc.), proprio attraverso le maggioranze inconsapevoli ed indifferenti usate come strumento per raggiungere un potere improprio e devastante. Anche per questo, non credo che la democrazia parlamentare basata sui partiti e sullo stato accentrato possa essere un buon modello per il futuro dell'umanità: sarebbe, invece, molto meglio una democrazia diretta, basata sul principio federativo dal basso invece che su su quello statuale dall'alto. Ma questo è una altro discorso, che ci porterebbe troppo lontano e fuori tema...

    In quanto alle finestre rotte, l'importante è ripararle o sostituirle con finestre nuove, non fissarsi sul punire chi le ha rotte (casomai, gli si faccia fare per un periodo dei lavori socialmente utili); una volta aggiustate o rinnovate, sarà un ambiente migliore per tutti, anche gli ex colpevoli. In poche parole, è l'ambiente la cosa più importante da rendere più vivibile: poi, con quello, cambieranno anche gli esseri umani. Traduzione (la metafora, in effetti, potrebbe essere migliore): il giustizialismo formale rimanendo nell'ambito dello status quo non serve a niente, mentre serve invece cambiare la *sostanza* - ovvero le basi portanti - del "sistema" (beh, chiamiamolo così...) in cui viviamo.

  • la formica (sergio) scrive:

    finestre rotte e non vetri rotti,da lì è nata la teoria caro polifemo01;non la puoi rigirare come ti pare;non sei il "piazzista" che per questo è un mago !

  • polifemo_01 scrive:

    "La teoria dei "vetri rotti" si differenzia fondamentalmente dalla "tolleranza zero", dice Kelling, in quanto la prima è estremamente flessibile, mentre la seconda è molto rigida....
    non voglio essere polemico, ma preciso.
    Basta utilizzare Google...
    Comunque se per finestre rotte si intendono vetri rotti,
    nessun problema.

  • maria scrive:

    Comincio a pensare che Polifemo mi ami. Se no, perché se la prenderebbe con me anche quando gli do ragione? Che non abbia nulla da proporre, l'ho detto io stessa, mica sono Berlusconi o un politico. Loro fanno le proposte, a volte oscene, e io dico sì o no, col voto e/o ragionandoci su.
    Oltre 90 milioni di Euro rientrati con lo scudo fiscale... Ops, scusate, un po' meno, circa 35... ai ladri loro pari, non l'hanno data a bere, questa volta. Ai delinquenti veri, che sono al disopra di loro hanno fatto un grosso favore. Come sempre.

  • polifemo_01 scrive:

    caro formica,
    a me risulta deli vetri rotti, comunque il concetto non cambia, perchè i nostri traduttori sono spesso molto "elastici".
    Casa mia è pulita, caro formica, molto pulita, per questo io sono così adirato con i rom e i senegalesi e i commercianti e i professionisti che non emettono scontrino e ricevuta fiscale.
    Puliamo la città.. ( ma questa potrebbe suonare un motto razzista, vero............?).

  • cjamoz scrive:

    Un piccolo contributo al dibattito :

    "Sono perfettamente consapevole che non tutte le persone abbiano perso il senso critico, e so anche che ci sono in circolazione molti individui ai quali è difficile darla da bere. Ma - ed è qui l'inghippo! - al mondo occidentale non serve mettere tutti KO. Infatti, per poter rapinare indisturbati il mondo, era necessario ridurre LA MAGGIORANZA della gente a un semplice involucro acefalo. Il resto l'avrebbe fatto la DEMOCRAZIA, perché solo per la democrazia due coglioni valgono più di un raziocinante.
    In democrazia conta la quantità, non la qualità.
    In democrazia 2+2 puo' fare anche 5; basta mettere ai voti il risultato e allargare il suffragio ai somari..."
    Tratto dal libro di F. Oreglio "All'appello mancano anche i presenti".

  • la formica (sergio) scrive:

    Sempre per polifemo01

    Nel 1982, due studiosi americani di politica criminale, Wilson e Kelling, pubblicano un articolo in una rivista specializzata, che per la prima volta enuncia la teoria della finestra rotta [J. Q. Wilson e G. Kelling, Broken windows. The Police of Neighborhood Safety, in «Atlantic Monthly», Marzo 1982, pagg. 29-38]. Secondo questa teoria, «se una finestra di un edificio dismesso viene rotta da qualcuno, e non si provvede a ripararla urgentemente, presto anche tutte le finestre saranno rotte, a un certo punto qualcuno entrerà abusivamente nell’edificio, qualche tempo dopo l’intero palazzo diventerà teatro di comportamenti vandalici».

  • la formica (sergio) scrive:

    Teoria delle finestre rotte,Caro polifemo si dice teoria delle finestre rotte;e te che non hai niente da dire comincia a spazzare in casa.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro sven,io avevo ed ho capito,ma il problema è che quel che tu auspichi è irrangiungibile perchè coloro che potrebbero essere simili,ovviamente sono pochi di fronte ad una grandissima maggioranza;che è quella che invece dovrebbe essere "convinta" e lì sta il nodo vero,
    Trovare motivi comuni per convincerli è troppo arduo,anche se teoricamente
    possibile.

  • polifemo_01 scrive:

    quanto dice Sven mi trova d' accordo, perchè non è altro che la teoria dei vetri rotti ( non delle finestre rotte.)
    Se vogliamo abbattere Berlusconi, simbolo di arroganza, illegalità e disonestà, dobbiamo cominciare a fare pulizia dal basso.
    P.S. Maria, le persone che hanno da dire qualcosa riescono ad essere brevi.
    Quelli che non hanno niente da proporre sono lunghi.

  • Sven scrive:

    Ovviamente, ad un certo punto si dovrebbe leggere la gente, non la agente: scusate l'errore...

  • Sven scrive:

    Forse mi sono spiegato male, oppure non hai capito bene il senso della canzone: l'unico modo per superare un mondo di ladri è di organizzarsi dal basso, arrivando così, per esempio, a non votarli proprio più, quei signori; ignorarli, appunto, lasciando che si affondino da soli, se continuano così. Il che non significa certamente non fare niente! Volevo solo dire che non si possono contrastare i corrotti con i loro stessi metodi formali (ed infatti Tangentopoli, con la sua "giustizia borghese" solo formale, come era prevedibile non è servita ad un gran che: si è sempre punto ed a capo, proprio perché la struttura stessa del potere come è concepito ora - deleghe e concentrazioni/abusi di potere a non finire - rende la corruzione quasi inevitabile): bisogna essere eticamente superiori, in sostanza. Se la gente fosse più evoluta dal punto di vista della coscienza politica e sociale (come in parte era un po' di decenni fa, sebbene in modo limitato), certamente non lascerebbe decadere tutto nella corruzione fatta sistema. In poche parole, la agente non dovrebbe mirare ad essere solo "normale" (tipo "un paese normale": ma che c... vuol dire?!?), ma "eccezionale", molto oltre la miseria di una quotidianità basata solo sui soldi e sul potere. Altro che stare a guardare: ci si dovrebbe invece autorganizzare dal basso e riprendere le fila di un discorso di partecipazione ormai da troppo tempo lasciato decadere nell'oblio. Traduzione, in estrema sintesi: se lo stato è sempre più corrotto (quasi inevitabile, data la sua struttura, oggi per giunta anche affarista), è anche e soprattutto perché lo stato non siamo mai stati "noi"...

  • la formica (sergio) scrive:

    si lasciamoli fare...... e intanto cantiamo...che ci passa!
    Ma sven,,dici davvero?

  • Sven scrive:

    Il buon Antonello Venditti "docet" (canzone di circa 20 anni fa, ma ancora attualissima):

    "Hey, in questo mondo di ladri
    c'è ancora un gruppo di amici
    che non si arrendono mai.
    Hey, in questo mondo di santi
    il nostro cuore è rapito
    da mille profeti e da quattro cantanti.
    Noi, noi stiamo bene tra noi
    e ci fidiamo di noi.
    In questo mondo di ladri,
    in questo mondo di eroi,
    non siamo molto importanti
    ma puoi venire con noi.
    Hey, in questo mondo di debiti
    viviamo solo di scandali
    e ci sposiamo le vergini.
    Hey, e disprezziamo i politici,
    e ci arrabbiamo, preghiamo, gridiamo,
    piangiamo e poi leggiamo gli oroscopi.
    Voi, vi divertite con noi
    e vi rubate tra voi.
    In questo mondo di ladri,
    in questo mondo di eroi,
    Voi siete molto importanti
    ma questa festa è per noi.
    Hey, ma questo mondo di santi
    se il nostro cuore è rapito
    da mille profeti e da quattro cantanti.
    Noi, noi stiamo bene tra noi
    e ci fidiamo di noi.
    In questo mondo... in questo mondo di ladri...
    In questo mondo... in questo mondo di ladri...
    In questo mondo... in questo mondo di ladri..."

    (Su YouTube, tra l'altro, ci sono vari montaggi di video abbastanza simpatici con questo bellissimo motivo come base.)

    Quindi, molto meglio pensare a (ri)costruire un rinnovato senso del "noi" (la società civile, che oggi però oggi tanto "civile" - in senso lato - forse non lo è; ma forse non lo è mai ancora stata), invece di pensare solo a sanzionare ragioneristicamente "loro" (gli affaristi, i corrotti, i venduti, gli arrampicatori del potere, ecc. ecc.). Insomma, la gente dovrebbe ignorarli, lorsignori ed i loro sistemi di potere accentrato pseudo-mafioso, pensando invece al ben più interessante compito di (ri)costruire una società davvero direttamente democratica e partecipativa dal basso. Certo, come al solito, facile a dirsi: ma i tempi comunque stanno lentamente cambiando, si spera.

    ... Almeno, a mio avviso: poi, "de gustibus...", come si dice.

  • la formica (sergio) scrive:

    Brava Maria,avanti così !

  • maria scrive:

    Per Polifemo: "Cielo!...Mio marito!...."

  • maria scrive:

    Dice Lunardi: "Con la mafia bisogna conviverci". Bocciato il decreto anti- corruzione. Il comune di Fondi resta in piedi. Come al solito. Cosa nostra ringrazia, verdrete che ricambierà.
    E' breve abbastanza, così?

  • polifemo_01 scrive:

    p.s.
    sono fortemente solidale col marito di maria, sicuramente un futuro santo

  • polifemo_01 scrive:

    x maria,
    questo è un blog,
    non una conferenza stampa.

  • la formica (sergio) scrive:

    Ma linetto03,dove l'hai presa?

  • linetto03 scrive:

    Sì, il concetto sano, quello giacobino e di tutti gli sciacallotti dell'informazione mediatico-giudiziaria.Verrà il Giudizio Universale,quello sì, il vero,non quello vostro da moralisti manettari.

  • la formica (sergio) scrive:

    Non intendo inibire Maria,era solo per fare un esempio,ma la necessità di sintesi richiesta rimane.
    Mi scuso molto con Maria se l'ho usata come esempio.

  • ulisse scrive:

    Non inibiamo maria, trovo sempre interessanti i suoi interventi, anche se c'è da perdere qualche minuto in più per leggerli rispetto a quelli di polifemo che vanno giù come un boccone.

  • la formica (sergio) scrive:

    Una richiesta a chi,per capacità non lo nego,riesce a buttare giù chilometriche ragioni,ma per me quasi letali,infatti rischio sempre di perdermi nei lunghi panegirici (ultimo quello di Maria).
    Il rischio è che nonostante le buone intenzioni,il limite della soglia di attenzione sia superato,quindi vanificando il tutto.
    Credo che chiedere una necessaria sintesi sia molto opportuno,grazie.

  • maria scrive:

    Per eramo99: 100%-27%= 73%. Se si indignasse esattamente la percentuale che, a quanto sembra, paga almeno un po' di tasse, sarebbero spazzati via. E mi sa che, il conto, se lo stanno cominciando a fare anche loro. Il problema è sempre quello di sapere, però, dove porterà questa indignazione, posto che si avverta, e quali siano, nelle menti delle persone, i passi giusti da fare per cambiare sistema.
    E' diventato evidente il ruolo grande che le intercettazioni hanno nello svelare un malcostume politico, (si badi, fatto non solo di reati di rilevanza penale, ma anche di un sistema di amicizie, legami personali che scavalcano i criteri di giustizia; per esempio quello che vorrebbe che per un lavoro importante si scegliesse il migliore, il più competente e capace, non l'amico). A me pare che non sia né giusto né utile alla strategia di "pulizia" più o meno reale che il Pdl cerca affannosamente di mettere su, limitarne la diffusione. La gente indignata la prenderà male, non credreranno più ad una parola che esca dalla loro bocca.
    D'altra parte, se non ci mettono riparo, rischiano di veder risorgere lo spettro di "Tangentopoli", nell'accezione che usavo nel precedente post, (per intenderci, gente capace di tirarti le monete perché, come politico, non ti considera presentabile e, semplicemente, non vuole più essere rappresentato da te. Che magari non sei tanto colpevole da andare in galera, ma nemmeno abbastanza innocente e pulito, e competente, e sincero, da rappresentare la Nazione tutta)...
    E se però non le fermeranno, saranno altri a prenderla molto male: tipo, gente che ha avuto grosse promesse, che aspetta la sua parte, che ha messo tanti soldi e vuole il contraccambio...che se cade per la "pulizia" e si fa troppo male, si dimissiona e si deve accettare la lettera perché c'è troppo polverone, e rischia, e minaccia di aprire bocca... E forse peggio ancora. Gente che fa paura anche ai grandi al potere, almeno nella misura in cui essi siano ricattabili, il che, mi si consenta dirlo, dipende da loro.
    Che l'indignazione stia crescendo, è un fatto, e cresce in fretta, anche perché la grande bugia, la madre di tutte le bugie, che la crisi non c'è, che c'è ma toccherà loro e non noi, te e non me, è alla frutta. Sta, per esempio, cambiando la quantità di minuti dedicata alla crisi nei Tg di una certa serietà (non tg1, che è uno spot). Si parla di una Lombardia con la cassa integrazione cresciuta del 400%. Come la prenderanno, i padani, a quanto pare non usciti bene dalla "crisi-che non-c'è"? E da chi si sentiranno difesi, da chi ha additato nei clandestini la radice di tutti i mali o da chi, da mesi, ripete come un mantra "Mettiamo al centro la questione del lavoro" "Non si può far finta che non esista una questione morale""Dove sono le misure anticrisi?" "Attenzione al ruolo del sindacato" e simili cosette? La logice dice una cosa, ma c'è anche il cuore, la pancia, la fede, vera o di comodo. E ci sono le amicizie, le speranze quel solito "IO speriamo che me la cavo" che ha fatto e fa commettere errori molto gravi. Che poi, come ben vediamo, si pagano cari.
    E poi c'è un ultimo interrrogativo, e lo pongo solo perché parliamo tra amici: arriverà prima l'indignazione popolare o la decisione di qualche altra entità che trovi una soluzione più immediata e drastica, in grado di salvare la vacca da mungere, cambiandole magari nome e marchio, portandola in altri prati, trovandole in fretta e furia un nuovo sedicente padrone? Anche questa, siamone certi, è cosa che i nostri attuali governanti sanno benissimo, e ci stanno pensando con preoccupazione.
    Noi "vecchi" abbiamo il grave limite di saper leggere un po' le cose, ma ci mancano la fantasia, la freschezza necessarie per individuare la via d'uscita giusta dal ginepraio in cui stiamo. In genere siamo portati a pensare che, comunque, quando si arriva ad una crisi profonda, se ne può uscire migliori o peggiori, difficilmente si resta uguali a prima. E anche questa, nel suo genere, è una speranza.

  • Sven scrive:

    Una citazione interessante da Albert Einstein: "The world we have created today as a result of our thinking thus far has problems which cannot be solved by thinking the way we thought when we created them." Ovvero, essenzialmente, i problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza od anche con la stessa mentalità che li ha creati; direi di più: livello di *coscienza*, oltre che di conoscenza. Meditate, gente, meditate: non si può uscire dallo stallo attuale riferendosi solo a mentalità - spesso impositive e formali - del passato. Occorre nuova sostanza positiva, in poche parole, cioè nuove idee positive (costruire attivamente per una società migliore, invece di limitarsi a fare degli improbabili repulisti focalizzati solo sui problemi: non è la corruzione il problema di fondo - è piuttosto una spiacevole conseguenza, - ma l'assenza di partecipazione ed assertività popolare, ecc. ecc.), invece del centro-sinistra e centro-destra da ragionieri rimbambiti che purtroppo ci ritroviamo, per vari motivi...

  • la formica (sergio) scrive:

    Non per insistere ma tra abolire per legge tutte le intercettazioni e la legittima,per me il rischio maggiore è l'abolizione delle intercettazioni;se passasse questo sarebbero a rischio l'intero paese degli onesti.
    Quel che invece ha posto ulisse,si tratterebbe lo scannarsi tra pescecani;il più debole sicuramente soccomberebbe.

  • ulisse scrive:

    Berlusconi è fatto così: ogni volta che ha un problema di famiglia o di partito pensa ad una legge per risolverlo. A me, più che il provvedimento sulle intercettazioni (scontato) ha colpito l'idea di abolire la legittima, passata quasi inosservata sui media. La legittima è quella norma che tutela gli eredi diretti, moglie e figli, in caso appunto di eredità, riservando a questi ultimi una quota fissa del patrimonio, che se non sbaglio ammonta ad un terzo di quello complessivo. Abolendola per legge, alla moglie di Berlusconi, la signora Veronica Lario, non spetterebbe più niente . Sì, lo so a cosa state pensando, è una semplice coincidenza. E del resto non mi sarei mai sognato di sospettare che il ns premier voglia giocare uno scherzetto del genere alla ex consorte. Anche questa norma, se un giorno passerà, sarò solo per il bene del Paese.

  • la formica (sergio) scrive:

    Neppure la moglie di Cesare è al di sopra di ogni sospetto.
    Detto questo,occhi aperti e orecchie dritte più che mai,"male non fare,paura non avere !
    Le intercettazioni telefoniche non devono essere abolite,altrimenti ci ruberanno anche le mutande e noi non sapremo mai chi lo ha fatto !

  • eramo99 scrive:

    Ho ammirato il suo messaggio "Maria" , un'analisi vera e spietata dei nostri mali. Ma se il 27% degli italiani non paga tasse perchè non raggiunge il reddito, e badi bene non sono nè pensionati nè lavoratori dipendenti, chi dovrebbe indignarsi in Italia ? Ormai sono tutti loro e hanno preso tutto, anche le nostre coscienze.

  • Monica Catitti scrive:

    Bertolaso è un'altro!!! Quando si tratta di prendersi i meriti si gonfia il petto , quando invece gli si muovono critiche come in questi giorni, si dichiara al di fuori di ogni sospetto!
    A me istintivamente sembra una brava persona e forse davvero si è fidato troppo di suoi collaboratori i quali , o hanno poco vigilato oppure troppo "dentro" alla questione tanto da definirne così bene i contorni .
    Il fatto è che Bertolaso è assolutamente responsabile di tutto ciò che accade all'interno del suo Dipartimento e come tale, di fronte ad accadimenti come quelli di questi giorni, avrebbe dovuto dimettersi. Ha detto bene Di Pietro: le dimissioni si danno, non si aspetta che qualcuno le accetti, si danno e basta!

  • maria scrive:

    Polifemo ha ragione, perché è proprio dal basso che è nato tutto il marciume. Che è diventato alluvione, però, solo grazie ad un grosso cambiamento dall'alto, graduale, profondo, capillare. Lo riassumerei, senza troppa finezza politica, in un'invenzione, che chiamo, tra me e me, il partito delle libertà delinquenziali, i cui semi, a mio avviso, sono stati piantati sulle ceneri di Craxi e della sua cricca di ladri di stato.
    Senza le comunicazioni, televisive e non, regalate a Silvio ciò sarebbe stato impossibile. Senza i rapporti tra Silvio e chi, anche in quei momenti di "Tirribbilio", come definisce Camilleri il ciclone Mani Pulite, aveva soldi, e tanti, e libertà di manovra soprattutto nelle Regioni dove lo Stato sembra lontano, tra fichi d'india e omertosi silenzi, idem. La vorticosa capacità di riciclare individui molto compromessi cambiandone l'appartenenza politica e lasciando loro il controllo dei "propri" voti consolidati è stato l'altro elemento, nel mio pensiero, utilissimo ad accelerare il radicamento del "nuovo" dalle profonde, marce radici.
    In fondo, sono bastate queste due semplici cose: soldi e volontà di rompere l'unico baluardo che impedì, allora, a Craxi e compagni di farla franca, ossia la capacità di indignarsi di una parte del popolo italiano, il senso del giudizio politico a cui, mi pare di capire, fa riferimento Buffa nel suo intervento. Bisognava togliere dalle mani del popolo le monetine del disprezzo e farne un popolo di mendicanti, di correi, di evasori impuniti e ricchi, di cointeressati, a vario titolo, al mantenimento e alla difesa di un sistema di disonestà che diventava, man mano che si radicava, fondamentale anche per il mantenimento in piedi dell'economia del Paese. E naturalmente, un popolo di ignoranti, con la graduale ascesa al potere degli elementi meno qualificati sul piano delle capacità professionali, ma più fedeli, proprio per questo., al sistema, da cui dipende la loro stessa esistenza.
    A quanto pare, oggi, hanno più paura delle parole "Tangentolpoli" , "Mani pulite", che di tutte le verità che stanno venendo a galla precipitosamente, in primo luogo perché Tangentopoli significò indignazione, rifiuto, tentativo di scrollarseli di dosso.
    Da qui le bugie "Tangentopoli era diverso, si rubava per i partiti, per il sistema, adesso si ruba per sé". Bugia, anche allora Craxi rubò per sé, e il riscatto del primo grande ladro conclamato della storia nazionale, ha il sapore di una riabilitazione preventiva degli altri che, via via, vengono e verranno fuori. Riabilitato, Polifemo mio, da TUTTI, anche da quella Lega che, allora, tirava monetine e denunciava (parole di Bossi, non mie) l'apporto dei voti mafiosi alle vittorie elettorali di Silvio.
    E mi pare assurdo, anche visti i dati della Corte dei Conti sulla corruzione, che non si capisca come, nella testa di chi ragiona, sia molto più grave dovere ammettere, come ha fatto Fini, che l'Italia è diventata di fatto una Nazione governata da ladri, senza nemmeno la "giustificazione" della politica, ladri di bassa lega, non statisti-ladri, per intenderci, come Craxi, come lo leggono "loro".
    I controllori che non controllano, i capi che dicono "Non sapevo, sono stato ingannato" dovrebbero andarsene, a meno che non sia lecito lasciare al potere degli incapaci palesi, degli imbecilli senza criterio, o dei corrotti e ladri. Perché alternative, cari miei, non ce ne sono. O te ne vai, in quanto pirla, a casa, o te ne vai, in quanto ladro, in galera.
    O meglio, non ce ne sarebbero, se fossimo un Paerse di gente che, anche nel piccolo, ragiona come Polifemo. Ma siamo il Paese, (e non dico il partito, perché non voglio essere fraintesa, il Paese siamo tutti) delle libertà delinquenziali. Tutto sta a vedere fino a quando. Se accetteremo il bavaglio alle intercettazioni per non sapere ciò che il potere vuole celare e il ritorno delle impunità di stato, cancellate dagli Italiani a suo tempo; se basteranno ancora i soldi sporchi, ancorché tanti, a tenere in piedi un sistema Stato prossimo al collasso; se quelle poche mani in cui sta il destino di tutti avvalleranno col loro voto il sistema o troveranno, da qualche parte, anche a proprio e grave rischio, il coraggio di farlo implodere.
    Per adesso non ci sono segnali positivi: anche la politica dei distinguo e della rimozione del passato ha un suo peso nell'equilibrio del sistema, e non mi pare sia messa troppo al muro da domande forti di chiarezza e verità. Abbiamo una stampa che, in parte, è riuscita a tenere la testa alta, e sta facendo ciò che può, prima di essere ridotta al silenzio. E non, si badi, solo con leggi liberticide, ma, più semplicemente, togliendo le sedie sotto ai giornalisti, come accade a Rainews24 dove, l'assenza di investimenti sta mettendo in ginocchio una delle pochissime voci della TV nazionale avente titolo a definirsi "informazione". Ancora i soldi, come ben si può vedere. C'è però una crescita graduale di consapevolezza, che fa vedere a tutti tra cosa siamo chiamati a scegliere. Le signore che voteranno, sono costrette a riconoscere, se lo faranno, di dare il voto a puttanieri. I cattolici, se lo faranno, di dare il voto a ladri e corrotti. Non al partito, si badi, perché il partito, come ci ha spiegato Fini, suo malgrado, non è più rilevante, ma all'uomo, di cui, grazie a Internet, alla stampa, a Dio, ancora si conosce il nome e il trascorso, tanto meglio da quando si è in grado di sentire come parla agli amici e di cosa ride, come si è arricchito e con quali appoggi e finalità.
    Da questa conoscenza, forse, e me lo auguro, potrebbe venire fuori quel giudizio politico di cui siamo da tanto digiuni, l'unica cosa che potrà fare, almeno in parte, un po' di pulizia.
    Scusate la lunghezza, non sono riuscita a tagliare, ma avevo bisogno di sfogarmi un poco. Perché l'amarezza che provo è tanta.

  • la formica (sergio) scrive:

    Piano piano il giudizio politico si sta affinando in questi inrterventi; desidero però segnalare una cosa tratta da un 'intervento della senatrice Finocchiaro
    che rispondeva ad una lettura di una lettera fiume di Bertolaso in cui lui di dichiarava alluvionato; Lei gli ha detto che più che alluvionato gli sembtava esondato per il fiume di parole che diceva nella lettera in questione-
    Insomma il Bertolaso ad libitum.

  • polifemo_01 scrive:

    per affrontare un argomento diverso,
    io ritengo che anche nel caso corruzione ed evasione,
    si debba partire dal basso.
    Cominciamo ed intensifichiamo controlli su artigiani, orefici, dentisti etc che denunciano redditi da fame..
    Nel contempo "inventiamo" un incentivo detrattivo fiscale per il normale cittadino, in modo tale che sia motivato a richiedere sempre e comunque la fattura, dall' idraulico al carrozziere. Qualcuno aveva inventato "gratta e vinci" per ogni fattura.. Cominciamo noi consumatori ad esigere lo scontrino dai negozianti e poi, piano piano, arriverremo anche ai grandi evasori..
    Potremmo anche richiedere accertamenti fiscali dopo ciascuno ricovero ospedaliero e quando si fanno iscrizioni scolastiche o altro...
    I dipendenti ed i pensionati fanno anche secondi lavori e vanno perseguiti...

  • maria scrive:

    Polifemo caro, a Rosarno NON ERANO CLANDESTINI, se non in minima percentuale. E guarda che l'hanno detto anche nei Telegiornali di papi, puoi crederci. Le opinioni sno libere, ma non si scrivono le bugie o le mezze verità. E comunque, qui i clandestini non c'entrano, sono tutte porcherie rigorosamente made in Italy, Padania compresa. E Bossi difenderà gli artefici delle porcherie, in nome della poltrona a Roma ladrona, in nome del sacro principio del denaro che non puzza mai, qualunque sia la sua origine. Non certo a difesa dei poveracci d'Abruzzo, o di noi che, poveri fessi, le tasse le paghiamo, o in difesa di chissà che. O vogliamo difendere la cultura dell'illegalità come peculiarità nazionale, insieme ai crocifissi appesi e alle feste con escort come pagamenti in natura? Solo così si spiegherebbe la levata di scudi a salvaguardia di personaggi, al momento indifendibili.
    O vogliamo difendere la nostra tradizione italiana, che non ha mai applicato il principio dell'opportunità, presentabilità, decenza, corretto comportamento politico per selezionare gli uomini al potere, cacciandoli solo quando, alla fine, saltavano fuori reati penali? E facendo grandi polveroni per cercare di tenerli comunque fuori dalla galera...?
    A me questa Italia non piacerà mai e, per adesso, non mi ci rassegno. Non si parli poi dei "governi del fare", perché mi verrebbe da scriverne di tutti i colori. E l'hanno capito anche all'estero, almeno a giudicare dal carro del carnevale di Dusseldorf, che rappresenta Berlusconi. Se lo volete vedere, è su Micromega, ma non è un bel vedere.

  • ulisse scrive:

    Anche l'ultimo rapporto della Corte dei conti ci dice che il ns è un paese dove la corruzione nella pubblica amministrazione è la regola piuttosto che l'eccezione. E, proprio come avveniva negli anni di Tangentopoli, il cattivo esempio continua a venire dall'alto. Nei famigerati anni '80, e sino all'inizio degli anni '90, la periferia era legittimata a rubare da un meccanismo di finanziamento illecito della politica messo in piedi dalle segreterie nazionali dei partiti. Volavano mazzette ovunque, da Trento a Marsala, perché se i soldi li prendevano Craxi e Forlani ,perché non a
    vrebbero dovuto farlo assessori e consiglieri comunali dell'ultimo comune sperduto nella Valsugana? Ora Fini dice un'altra cosa: non è come allora, rubano per se e non per i partiti. Peggio. Non c'è più neanche l'alibi. E se l'esempio è quello di un presidente del Consiglio che un giorno sì e l'altro pure trascorre
    il suo prezioso tempo a delegittimare la magistratura, come vuoi che si comportino i suoi apostoli?

  • polifemo_01 scrive:

    evidentemente io vivo su un altro pianeta.
    Posso comprendere corruzione e concussione ( non giustificarla..), ma RIDERE su una disgrazia, anzi una calamità che coinvolge centinaia di persone, mi sembra impossibile. Cioè io non credo che un essere umano civilizzato, europeo, socializzato e benestante e con una certa cultura, possa RIDERE di fronte ad una catastrofe e non per vendetta ( che sarebbe sempre vergognoso, ma forse comprensibile), ma per avidità di danaro.
    Queste persone non sono degne di vivere e devono essere eliminate ( io lo farei fisicamente, ma mi dicono che non si può..), però vorrei almeno una pena esemplare e dura e da scontare per intero.
    ma nel paese dove tutto si può e nessuno fa niente ( a cominciare dalle basi,), forse queste persone faranno carriera.
    Se pensate che i clandestini di Rosarno, perchè qualcuno impallinato, hanno devastato e terrorizzato la città ed ora hanno anche avuto condizioni favorevoli da Maroni, invece di essere riportate a casa loro,
    penso che in questo paese non ci sia più posto per le persone giuste ed oneste.

  • la formica (sergio) scrive:

    Giusto tutto l'incipit,però secondo canoni di non tanto tempo fa,ma rispetto ai canoni odierni il tutto salta o salterà perchè oggi lo spirito è nuovo,conclamato anche dai dati che indicano che ad esempio il 27% degli Italiani non dichiara niente al fisco e altri dati del genere Che dire poi di Presidenti del Consiglio che attaccano ed affossano altri poteri dello Stato ?
    E che dire del discorso oramai assuefatto dalla "gente" noi siamo il governo del fare e la sinistra è quella del facile criticare (il bello è che la "gente" ci crede;per ora mi fermo qui !

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