Istantanea Pier Vittorio Buffa

Un sit-in per i bambini di Ceresara

Dalla provincia di Mantova viene una notizia brutta. Leggetela qui e ditemi se non viene la tentazione di andare a Ceresara e sedersi davanti alla chiesa finché qualcuno non decida che del coro possono far parte tutti i bambini.

Anche quelli che vanno all'asilo pubblico, anche quelli che vengono da altri paesi, anche quelli che non pagano la retta alle suore.

Chi ha la mia stessa tentazione lo scriva qui sotto o sul sito della Gazzetta di Mantova, ne potrebbe nascere un sano sit-in virtuale

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121 commenti 8

  • piano teacher scrive:

    piano teacher...

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  • flikenda scrive:

    Cara sorella, come a te piace essere chiamata, la qualifica di signora nulla ha a che fare con l'episodio disgustoso da te riportato. I due signori, controllore (mi spiace che non esista il termine controllora o controllatrice) e capo-treno sono due persone insensibili , prive di comprensione e solidarieta`umana. Sono due esseri ripugnanti che non vorremmo mai incontrare nella nostra vita. Ed il razzismo non c'entra.
    Fortunatamente non siamo tutti cosi`, alcuni di noi sono un po' vigliacchi come i passeggeri di quello scompartimemto certo, pero` la maggioranza non si comporta cosi. credimi sorella.
    A quipercaso, interessante la versione femminile quipercasa, mi ha fatto ridere, rispondo che si puo` ritenere prdonata perche simpatica.
    Non condivido ovviamente che la parolaccia purche` sana e liberatoria, rientri nel diritto universale di cui lei parla. Questo diritto vale solo se non viola il diritto di quelli che stanno attorno, teniamo presente per favore che la mia liberta` cessa dove inizia quella della sorella Maria o viceversa.
    Quando avevo cinque anni mi trovavo in campagna e assistetti alle bestemmie dei contadini che vi lavoravano i campi. Iniziai a ripeterle anch'io e tutti a ridere. Ritornato a casa davanti ai miei genitori iniziai a tirar giu` Dio e Madonne come niente fosse. Immaginate la faccia di mia mamma, non dico altro.

  • polifemo_01 scrive:

    questo argomento dello pseudo razzismo all' asilo mi ha stancato.
    Ci sono centinania di islamici pronti a farsi deflagrare in tutto il mondo ( Italia compresa) e noi siamo a dibattere sui canti di Natale.
    Gli USA stanno vivendo momenti di angoscia e qui invece i clandestini islamici girottolano tranquillamente per strada, su metro, autobus e treni. Vendono merci false, non hanno permesso di soggiorno, spacciano e si prostituiscono .( non tutti ovviamente ).
    Quale facile serbatoio in cui pescare o infiltrare kamikaze.?
    Ma in Italia siamo buoni, tolleranti e moderni.
    A Livorno poi, guai a parlare di controllare i documenti agli immigrati, perchè allora sei uno sporco razzista.
    Mi auguro che niente accada di esplosivo, ma se così fosse, il vecchio proverbio
    "chi è causa del suo mal, pianga se stesso",
    mi sembrerebbe appropriato.

  • quipercaso scrive:

    ne farei solo una questione di intelligenza, altro che titoli (il pezzo sulla kapetta e il disabile si commenta da sè). da donna, pur essendo consapevole dell'iconografia classica di cui siete e siamo vittime, difendo il diritto universale di scegliere quando e se dire parolacce, quelle sane, liberatorie. poche, pochissime ma buone, nei contesti giusti, chiaro. fa poco femminile? pazienza. di lady è pieno il mondo. ritenta sarai più fortunato. l'amico flik mi perdonerà.

  • la formica (sergio) scrive:

    Desidero porre all'attenzione un fatto e cioè:il nostro paese,L'Italia è quel che noi siamo, quindi per cambiare l'Italia dobbiamo cambiare noi.

  • maria scrive:

    A proposito del linguaggio delle signore, leggetevi l'articolo di "Repubblica" di oggi sulla Kapetta del treno e il disabile, poi, di signore e signori italiani, se ne riparla. Da quando in Italia sono tutti signori e più si è imbecilli, più si comanda, detesto l'appellativo di "signora" e trovo molto più simpatrici gli extracomunitari che mi chiamano "sorella" e gli estranei a cui scappa il "tu". Del titolo di "onorevole" poi, meglio non parlarne, che si fa notte.

  • quipercaso scrive:

    ... figurati, flik ("quipercasa" mi pareva brutto).

  • flikenda scrive:

    Cara quipercaso, immagino dal tuo rimbrotto sia una donna, hai perfettamente ragione, dimenticai i Donzelli. Pero` a me sembra che la volgarita` sulla bocca di una donna sia peggiore di quella sulla bocca di un uomo e non perche` io sia un uomo ma solo perche` la grazia femminile viene compromessa. Sono all'antica, ho l'immagine della donna che ispira garbo, delicatezza, amorosi sensi non quella della mezzana o della D'Addario di turno per intenderci, il cui turpiloquio ispira solo ribrezzo.
    La volgarita comunque resta sempre da condannare sia negli uomini che nelle donne e non solo sulle loro bocche. Grazie per l'osservazione.

  • quipercaso scrive:

    caro flik,
    tra i destinatari dei tuoi graditissimi auguri hai dimenticato i gentili DONZELLI che pensano di essere cool ma sono invece solo volgari. così, per precisare, e non lasciar fuori proprio nessuno.

  • la formica (sergio) scrive:

    janko,era così anche il fascismo..--------poi vennero le leggi razziali,lorp ci sono vicinissimi-

  • janko scrive:

    la formica perche parli di coartare? Lo stato italiano non costringe nessun genitore a mandare i propri figli ad una determinata scuola; ovviamente se in un paesuncolo c'e` una scuola soltanto, o si manda i figli in essa o si cambia paese. Ma richiamarsi al fascismo oggi come oggi mi sembra azzardato. Si, se esaminiamo la cosmesi dgli atti leghisti, c'e` una certa rassomiglianza, camicia verde non + nera, i natali del Po anziche` quelli di Roma, qui si parla il dialetto in luogo di qui si parla solo italiano, le ronde al posto delle milizie. Pero` la sostanza quella che conta non e` + la stessa. A scuola c'e` ancora la liberta di professarsi atei, socialisti, liberi e democratici ed anche anti-leghisti. O sbaglio?

  • la formica (sergio) scrive:

    E' strano pensare oggi nel 21esimo secolo che in questa nostra Repubblica,la scuola pubblica coarti chi iscrive i loro figli alla scuola .
    In repubblica la scuola è e deve essere pluralistica (è la linfa stessa della Repubblica) e chi pensa di poter decidere in proprio l'educazione dei propri figli è rimasto ancorato a vecchi schemi del passato;e allora si capisce che in quel piccolo paese del Mantovano,abbia vinto la lega,come molti anni fa nacque e visse il fascio.

  • flikenda scrive:

    Auguri di Buon Anno a tutti anche a quelli che non dividono affatto le mie idee, a quelli di sinistra come di destra, agli immigrati legali ed a quelli illegali perche` possano ritornare al + presto a casa loro, ovviamente al signor Buffa affinche` continui a proporci i temi da svolgere, agli abituali che intervengono su queste colonne ed a quelli che lo fanno solo sporadicamente. Che il 2010 ci porti benessere e serenita` + di quanto ne abbiamo assaporati nel 2009, un po' meno turpiloquio alla televisione sopra tutto sulla bocca delle gentili donzelle che pensano di essere cool ma sono invece solo volgari, qualche Euro d'avanzo e meno scandali politici. Insomma che il 2010 sia un anno migliore anche se a Ceresara, la patria dei signori calzettai che vendono in nero, controllare per credere, nel coro cattolico non possono cantare le canzoni di Natale gli atei, i mussulmani, i buddisti e gli animisti. Auguri a tutti.

  • danymantova scrive:

    Vivo dalle parti di mantova e scrivo per chiarire qualcosaa ai molti che hanno commentato senza conoscere i fatti, le persone e i luoghi. Primo: Ceresara non è profondo nord, non è un paese o una città di ''cumenda'' come scrive qualcuno, ma solo un paesino piccolo, provincia agricola di Mantova, zona dei calzifici (calzedonia etc.), con due scuoel materne come moltissime realtà da queste parti, dove tradizionalmente gli ''asili'' sono stati aperti durante il Fascismo dai podestà con l'aiuto di suore chiamate apposta, in mancanza di maestre d'asilo, per aiutare le madri lavoratrici. Sempre in provincia di mantova aprì la sua prima scuola sperimentale Maria Montessori, e qui si fabbricano tuttora gli arredi speciali da lei ideati, a Gonzaga. In anni più recenti si sono aperte le scuole comunali o statali, spesso in coabitazione con le vecchie scuole cattoliche o in edifici adiacenti. In altri casi sono i parroci o gruppi di genitori che hanno creato scuole parrocchiali, per differenziare l'educazione di loro figli una volta che le suore sono sparite dalle scuole pubbliche. Io ad esempio ho frequentato una scuola comunale, pubblica, ma affidata alle suore (anni '60), mia figlia ha frequentato una parrocchiale di sole maestre laiche e iscritte in graduatoria come da leggi vigenti (anni '90). come vedete la realtà non ha mai un solo aspetto. la giunta di Ceresara è leghista,ma inq uesta vicenda chiunque si sarebbe comportato allo stesso modo. Io anzi avrei avuto rpoblemi come insegnante a far partecipare i bimbi di una scuola statale/comunale, quindi laica, a un coro parrocchiale, poichè lì sì sarebbe scattata una discriminazione verso gli sicritti non di fede cattolica... o no???

  • saverio occhiuto scrive:

    La colpa è sempre dei giornali, certo. Mi ricorda qualcuno il sindaco di Ceresara. Qualcuno che dopo essere stato "baciato" dal duomo Milano punta ora dritto alla beatificazione. Il diavolo in questo paese sono i giornali e i giornalisti che raccolgono menzogne da mamme, escort, trans (quando fanno in tempo) e giudici comunisti e poi le riversano sulla carta stampata e sui blog finanziati ancora con i vecchi rubli. Domenica prossima lo vedremo affacciato accanto al papa in piazza San Pietro per il discorso dell'Angelus e già mi sembra di sentire la storiella: si è fatto dare uno spintone per solidarietà, lo avevo chiesto a Bondi ma aveva già preso uno scivolone sulla neve inforcando in senso contrario la pista di Cortina, così ho trovato una spalla in Sua Santità. Grazie al nostro sacrificio abbiamo ora un'Italia migliore, più saggia, più buona, più ragionevole. E ora una sola preghiera per il 2010: lasciatemi lavorare!

  • LAURA MARSILETTI scrive:

    Sono Ceresarese e ho fatto la scelta di mandare mio figlio all'asilo delle suore, asilo che io e mio marito abbiamo frequentato da bambini e unico asilo che esisteva a Ceresara fino a 15 anni fa. Ho iscritto mio figlio in questo asilo perchè fortunatamente in Italia esiste ancora - non so per quanto!!-la libertà di poter decidere per l'istruzione dei propri figli. All'asilo delle suore ci sono e sono accettati bambini extracomunitari e mio figlio gioca con il vicino di casa che frequenta l'altro asilo. Non penso, come scrive il mio concittadino Giulio, che a Ceresara ci sia il timore del diverso... fino a qualche anno fa c'erano più bambini iscritti all'asilo statale, e poi alla Primaria i bambini saranno insieme, mescolati in due sezioni. è semplicemente libertà di scelta: noi siamo credenti, ci fa piacere che nostro figlio preghi tutti i giorni e non solamente nell'ora di religione. Abbiamo inoltre tanta stima nelle insegnanti di nostro figlio ( per la cronaca c'è solo una suora!!! le altre sono donne laiche, di cui alcune sposate!!!). Tutto questo can can ha semplicemente una finalità politica. Approfondite e commentate i fatti scandalosi e subito insabbiati di asili da censura....in entrambi gli asili di Ceresara i nostri bambini stanno e crescono bene. Solo la stupidità degli adulti può trovare un pretesto tanto misero per far scaturire la polemica, mettendo nella testa dei bambini che siamo diversi e l'abito...fa il monaco.

  • polifemo_01 scrive:

    il ragionamento di janko è ineccepibile.

  • janko 02 scrive:

    Rivolgo a chi intende uan domanda: sono di fede mussulmana, mi conformo al Corano ed educo i miei bimbi alla stessa fede mandandoli alla scuola statale. Le suore non accolgono nel loro coro cattolico-cristianno, assieme ai bimbi della loro scuola privata i miei bambini ed io protesto. Vi sembra che abbia ragione di protestare?

  • GIULIO TOMMASI scrive:

    Anche io sono ceresarese,e faccio parte di quelli che hanno scelto di mandare i propri figli all'asilo pubblico.E la mia è stata una scelta ideologica in tutto e per tutto.Non frequento più la chiesa da molto tempo,perchè credo che ci sia troppa ipocrisia.Credo che ormai molti cattolici(non tutti)sono più vicini alle posizioni di Calderoli che a quelle di
    Tettamanzi.Qui c'è molto benessere e molta gente ha paura di perderlo che forse è peggio del razzismo vero e proprio.Si ha paura del diverso tanto che nell'asilo privato praticamente non c'è più posto mentre quello pubblico è quasi vuoto e negli anni a venire sarà costretto a chiudere.
    Ed è un peccato perchè a partire dalle maestre e a tutto il personale
    sono davvero molto in gamba.Da parte mia però difendo la vicesindaco
    perchè è una brava ragazza e l'errore è stato commesso in assoluta buona fede ma sono orgoglioso della scelta fatta.Vedere mio figlio che come migliore amico ha un ragazzo indiano,mi fa credere che ci sia ancora speranza per un futuro migliore.Se riusciremo a farli crescere senza che siano macchiati da fanatismi religiosi,politici e ideologici,allora avremo vinto tutti.Statemi bene.

  • polifemo_01 scrive:

    certo, a leggere codesti commenti,
    mi domando :
    ma chi sono coloro ( una maggioranza di italiani schiacciante) che hanno votato codesto dittatore, codesti fascisti ed ignoranti, elevandoli a governanti.?
    Mi ricorda una storiella :
    in un piccolo paesino tutti gli uomini, al bar, si vantano di avere una amante nel paese e contemporaneamente vantano le doti di fedeltà delle loro consorti.
    Qualcosa non torna....

  • frisco51 scrive:

    Il nostro "dittatore" ha sdoganato fascisti ed ignoranti
    elevandoli a governanti,
    ordinando azioni ripugnanti
    con buona pace dei postulanti,
    ridotti a mendicanti.

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