Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il monito dell'anforetta di Tobruch

IMG_3420Migliaia di uomini pronti a partire, la più grande spedizione militare italiana dal 1943. Incursori, marò, navi appoggio. Nelle cronache che annunciano come prossimo lo sbarco italiano in Libia c'è qualcosa di ineluttabile e quasi di trionfalistico. Un trionfalismo che in alcuni casi è davvero malcelato.

Così, dopo un anno, ho rimesso sulla mia scrivania l'anforetta di Tobruch che mio nonno, ufficiale di carriera, riportò dalla Libia occupata nel 1912 (e di cui parlai qui). L'ho messa sulla scrivania e l'ho guardata per un bel po' come feci un anno fa, quando si iniziò a parlare di una spedizione militare ormai prossima.

E' un'anforetta per me preziosa. Mi porta con sé in un viaggio nel tempo, mi fa riflettere. E lancia il suo monito che, anche questa volta, mi fa dire un paio di cose ovvie ma che spesso vengono dimenticate. Quando si parla di armi e di guerra bisognerebbe usare la massima cautela. E prima di premere il grilletto bisogna provarle tutte, davvero tutte.

Per questo ha fatto bene Matteo Renzi, come fece un anno fa, a moderare i toni e a chiedere equilibrio, prudenza e buon senso. E bene fanno personaggi come Romano Prodi a sottolineare i terribili rischi che una spedizione italiana in Libia porterebbe con sé. Meglio ascoltare parole come le sue che leggere di piani di battaglia.

 

 

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28 commenti 8

  • andrea scrive:

    « Ogni arma da fuoco prodotta, ogni nave da guerra varata, ogni missile lanciato significa, in ultima analisi, un furto ai danni di coloro che sono affamati e non sono nutriti, di coloro che hanno freddo e non sono vestiti. Questo mondo in armi non sta solo spendendo denaro. Sta spendendo il sudore dei suoi operai, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi giovani. [...] Questo non è affatto un modo di vivere, in alcun senso legittimo. Dietro le nubi di guerra c'è l'umanità appesa ad una croce di ferro. »

    « Nelle riunioni di governo, dobbiamo stare in guardia contro l'acquisizione di ingiustificata influenza, voluta o non richiesta, del complesso militare-industriale. Il potenziale per la disastrosa ascesa di potere male assegnato esiste e persisterà.
    Noi non dobbiamo mai lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o i nostri processi democratici. Non dovremmo dare nulla per scontato. Solo una popolazione in allerta e informata può costringere ad una corretta interazione la gigantesca macchina industriale e militare della difesa con i nostri metodi ed obiettivi di pace, in maniera tale che sicurezza e libertà possano prosperare insieme »

    entrambe di Dwight Eisenhower uno che la guerra l'ha fatta eccome ed evidentemente si è reso conto di quello che rappresenta e dei cupi interessi che la muovono come scrive bene Santone.. al complesso militare-industriale aggiungerei quello bancario che è il carburante di ogni guerra e di ogni esercito

  • s.one scrive:

    Perché finiscano le guerre bisogna"assolutamente"che non siano un business(per i fabbricanti d'armi,di vestiario per le divise,per quelli delle vettovaglie o alimentari per l'esercito,per le multinazionali delle materie prime razziate,per lo sfogo del sado-masochismo di quei dittatorucoli e dei loro fedeli sgherri,ecc)e per superare questo scoglio all'apparenza insormontabile bisogna"smontare"il suddetto affare-business in un solo modo,con il pacifismo,la disobbedienza civile e fiscale,obiezione di coscienza,con il boicottare i prodotti di quelle multinazionali che promuovono la guerra impedendo così di dargli quella forza economica che poi investono nei business-affari sanguinari e siccome la democrazia non è un'opinione,per i capi di stato e i ministri che vogliono a tutti i costi farla,risoluzione o.n.u della guerra di palazzo dove si massacrino tra loro con dei bei nodosi legni senza coinvolgere donne,bambini,anziani innocenti;dopo qualche mese si passerà con paletta e scopa a far pulizia dei miseri resti di coloro che si credevano dei padreterni che potevano giocare con la vita della povera gente mentre ora sono soltanto un misero mucchietto di resti organici buoni soltanto per qualche bocconcino di qualche animale carnivoro;dopo un paio di volte come già diverse volte postai,a costoro passerà la voglia trattandosi della propria vita di ripetere queste"performance"e incanaleranno la loro aggressività in maniera sicuramente più costruttiva con buona pace del genere umano,bianchi,neri,gialli,e di tutte le religioni che seguano per non essere..razzi-nazi-fascista-comunista superando così queste che si sono rivelate nefande e ingannevoli ideologie e religioni in nome delle quali milioni di esseri umani si sono scannati senza pietà favorendo sempre il business dei soliti noti e voglio rendere onore ai padri del pensiero e dell'azione pacifista quali Buddha,Gesù,Gandhi,N.Mandela,M.L.King e tutti coloro che nella storia seppur rimasti sconosciuti si sono battuti sacrificando anche le loro vite per questi eterni,insostituibili,irrinunciabili,indispensabili,inoppugnabili Valori che rendono la vita degna di tale nome e in quanto tale degna di essere vissuta e di sicuro progresso e preservazione dell'umanità stessa

  • andrea scrive:

    esatto Caio Formi l'approccio molto pragmatico e da realpolitik è quello attuale cinese ovvero un mero scambio infrastrutture in loco (strade porti ferrovie aeroporti scuole ospedali università) in cambio di lavoro pace sociale e fine delle migrazioni di massa.. il tutto senza ficcanasare nelle cose di casa altrui ovvero l'interminabile e inutile richiesta di diritti civili senza dare ai PVS alcun strumento di crescita se non l'inutile e pericolosa "mancetta" degli aiuti internazionali come scrive e testimonia Dambisa Moyo nei suoi libri

    da quando esiste il mondo le prime preoccupazioni basilari dell'Uomo sono state cibo vestiti e un tetto per ripararsi che fosse di paglia di legno di mattoni o una semplice grotta..i diritti quelli sono venuti dopo molto dopo.. si basti pensare al 1789 che è l'altro ieri se si pensa in termini di Tempo ovvero dalla comparsa dei primi ominidi sulla Terra.. quelli ovvero i diritti verranno dopo ma invertire, forzandolo, il processo di benessere e sviluppo non porterebbe a risolvere gli attuali problemi che sono instabilità fame carestie assenza o quasi di infrastrutture.. i diritti nei PVS quelli sì verranno dopo lo sviluppo come già avvenuto in Occidente: ci fu prima la Rivoluzione Industriale e poi quella Americana, Francese, le suffragette, il marxismo, il socialismo, il suffragio universale, la nascita dei sindacati, il movimento dei diritti civili americano a partire dagli anni 60 del Novecento, ecc. ecc. ecc.

  • Caio Formi scrive:

    Nel corso dei secoli, l´uomo "evoluto" prevelentemente occidentale ha compiuto il maggior crimine umano, quello di maltrattare e stuprare la propria terra madre. L´Africa è la nostra madre, tutta l´umanità viene dall´Africa e invece la "nostra" storia racconta di invasioni, genocidi, deportazioni, schiavitù, rapina e sfruttamento di risorse.
    È ovvio che l´intero continente e il suo sfortunato popolo oggi siano il più grave problema, dalla Libia alla Costa d´Avorio. Raccogliamo la tempesta che seminiamo da secoli.
    Chi rinnega la propria madre e si erge a cultura superiore per poter sfruttare tutti i privilegi, si allontana dalle proprie autentiche radici umane e diventa distruttore di se stesso.
    Se si spendesse solo un decimo delle spese militari nel mondo, si garantirebbe una vita degna a tutti i miliardi di esseri umani che stanno morendo di fame e di guerra. Soprattutto in Africa.
    Ma il Sistema è ingordo, la vita occidentale costa, con i suoi microonde e smartfone, e Mamma Africa deve continuare a essere stuprata. Il risultato degli stupri, i figli della violenza, si rivoltano ferocemente contro di noi.
    L´unica soluzione è fermare questo ciclo di violenze e intervenire massivamente con cibo, case, scuole ed ospedali.
    Il resto è Capitalismo, cioè la Fine del Mondo.

  • Boris scrive:

    Qualcuno ha mai sentito di un intervento militare che abbia ottenuto qualche buon risultato? Stiamo da 15 anni in Iraq e da 13 in Afghanistan. Spendiamo già 35 miliardi l'anno in armi, siamo uno dei Paesi che hanno la spesa militare più alta del mondo, e a che scopo? Compriamo anche i famigerati F35 che non funzionano, non si alzano neppure in volo e vengono stornati da tutti i Paesi europei. In economia dobbiamo servire gli interessi della Germania, calpestiamo i diritti dei cittadini per gli interessi bancari, in politica estera siamo succubi degli Americani. Mentre la Costituzione ci ordina la neutralità, andiamo a portare la guerra in 50 punti del globo solo per compiacere l'imperialismo USA e ora gli USA vogliono scaricarci le spese di una guerra in Libia a cui Renzi acconsentirebbe di nascosto, vigliaccamente, senza mai pronunciare la parola guerra, a due passi da casa e senza nemmeno consultare il Parlamento o i cittadini, una guerra le cui ripercussioni non voglio nemmeno immaginare, con l'Isis praticamente dentro casa aumentando solo la disperazione e il numero di profughi, l'ennesima guerra che non ci possiamo permettere e aumenterebbe il rischio di vittime e di attentati. Siamo succubi degli interessi tedeschi e americani senza nessun vantaggio personale. Intanto l'Italia va sempre peggio e siamo il Paese europeo col più basso livello di crescita, che tra poco saccheggeranno come hanno fatto con la Grecia.

  • roberto scrive:

    Hai ragione Fausto, la storiella dei brogli del PD e' veramente incredibile, i nostri politici sono talmente abituati a truccare tutto che non riescono a essere onesti neppure nelle votazioni interne ai partiti stessi, votano tutti, stranieri che manco sanno chi e perche' votano ma vengono pagati per farlo e lo fanno, gente italica prezzolata per votare il tale e non il tal'altro, uno schifo come sempre e questi personaggi vorrebbero decidere una eventuale entrata in guerra dell'italia? Temo il peggio.

  • fausto scrive:

    Vedi Roberto, a fare il volontariato gratis si trovano pochi volontari, ma a quei pochi vogliono sempre rifilarci un sacco d'incarichi.
    Solo che ci siano 50 euro i volontari cominciano a saltar fuori. Dove ci sono molte migliaia di euro, la lotta diventa senza esclusione di colpi.
    Perciò quando ci sono tanti interessi in ballo, la moralità è solo di facciata. Per questo che le persone oneste e poco aggressive non riescono a far breccia nello scenario politico! In pratica , se sono li i politici, qualcosa di scorretto l'hanno sicuramente fatto (mettiamo meno un 10 % per sicurezza , di onesti, ma ho i miei dubbi).
    Poi ci sono quelli che si lamentano perché la gente dice che i politici sono tutti disonesti.
    Ma , avete visto le primarie del pd, si sono fatti i brogli in casa , loro che sono i portatori della democrazia!

  • roberto scrive:

    ((Brasile, Procura chiede arresto per Lula
    L'ex presidente avrebbe occultato la proprietà di un attico che risulta intestato ad una impresa di costruzioni coinvolta nella tangentopoli brasiliana))

    Tratto da IL RESTO DEL CARLINO.
    Ma non era Lula che doveva salvare il Brasile?
    Che era un politico onestissimo.
    Che stava facendo fare grandi progressi al suo paese?
    Oppure chi lo vuole imprigionare e' il solito fascista che vuole incarcerare un onest' uomo?
    Vedremo in futuro come si evolvera' la situazione.

  • roberto scrive:

    ((Fondo, Pellegrino fa tutto da solo. Vince e si canta l'inno: "Il finale più bello"))
    Parliamo di Obama, Draghi, banche, guerre, interventi bellici o meno, migranti e via scrivendo, poi un banale e piccolissimo ulteriore esempio di cosa contiamo nel mondo,in Canada vince un nostro atleta e sembra, scrivo sembra, non avessero a portata di mano il nostro inno, e' proprio vero che non valiamo niente visto che neppure vincendo una gara di fondo possiamo disporre delle note italiche, si vede dal piccolo cosa poi accade nel grande, valiamo zero e zero continueremo a valere se non facciamo sentire sul serio la nostra voce.Eppure ho la netta sensazione che a qualcuno la cosa non sia cosi' chiara, sbagliano loro o sbaglio io?

  • andrea scrive:

    http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-03-10/obama-caustico-gli-alleati-e-non-solo-220954.shtml?uuid=ACFlM1lC
    Meglio tardi che mai.. Tuttavia chi ha causato il disastro deve farsi parte diligente per risolverlo, tra un po' ricomincerà la bella stagione e quindi gli sbarchi quotidiani e presto con la chiusura della rotta balcanica i profughi attraverseranno l'Albania e rivedremo le stesse scene del 1991 con gli sbarchi degli albanesi sulle coste pugliesi, quindi in prospettiva ci sarà un doppio e insostenibile sbarco quotidiano sulle nostre coste e isole senza avere spostato di una virgola la tragedia della guerra libica e siriana

  • fausto scrive:

    i banchieri cercano di manovrare il mercato con immissioni di moneta, acquisti di titoli bacati e altre cac...ate. varie.
    Ma una volta dicevano che la casa va costruita partendo dalle fondamenta.
    Se vogliamo tenere su il tetto non bisogna distruggere la base (che nel nostro caso sono le piccole imprese , non quelle che hanno proprietari o sedi all'estero).
    Pertanto , i soldi della bce vanno usati per pagare le piccole imprese e in fretta, perché altrimenti restano indebitate verso le banche(guarda caso) e i fornitori e ciò da il via ad un cane che si morde la coda
    Questi fanno i furbi perché hanno il potere, ma in realta', " l'è na manga d'ignurant!!!"

  • roberto scrive:

    La giunta regionale dell’Emilia ha stanziato un milione di euro e approvato un bando, rivolto ai Comuni e alle Unioni, per la realizzazione di progetti abitativi alternativi alle aree sosta di grandi dimensioni, a rischio di degrado, insicurezza, tensione sociale e condizioni igienico-sanitarie non accettabili.
    Su buttare soldi siamo bravissimi, soldi di chi paga le tasse e' chiaro.
    Buttiamone altri andando a impantanarci in Libia, con conseguente paura di attentati rivolti anche a noi, ci scommetterei che, comunque dovesse andare a finire, chi potrebbe davvero guadagnare qualcosa su un nostro eventuale intervento sarebbero sempre i soliti, per noi solo tasse da pagare e pericoli da correre, nulla di nuovo sotto al sole.

  • fausto scrive:

    Questa governo salvaguarda solo i furbi e scorretti. Se sei un cittadino modello , servi solo come un bancomat. Esempio: rimborsi a i ladri, voto a cinesi e zingari, rimborso a delinquenti per cavilli burocratici, vitalizi a pochi mesi versus misere pensioni a 40 anni, pagamento di riscatti a certe ragazze furbette e silenzio per chi lavora, ecc.....
    Vorrei a essere ottimista! Ma i o sono ottimista!

  • andrea scrive:

    hai ragione roberto e la lista è lunga di crimini impuniti compiuti ai nostri danni : ustica cermis hrovatin/alpi calipari oltre a quelli che hai elencato e altri mi sfuggono adesso..del resto i tempi sono diversi siamo passati dal lodo moro (che a questo proposito una valenza ce l'aveva anche se in sè poteva essere ripugnante) al lodo alfano (ripugnante e con nessuna valenza) quindi è anche demerito nostro e della scadente e mediocre classe politica e dirigente italiana

  • roberto scrive:

    Andrea aldila' dell' odio o meno nei nostri confronti c'e' anche il problema che a livello mondiale non contiamo nulla, nessuno ci prende sul serio anzi ci prendono per i fondelli.
    Abbiamo un soldato da 4 anni in India prigioniero nella nostra ambasciata.
    Le forze di sicurezza egiziane hanno torturato uno studente italiano,Giulio Regeni, e ancora non ci danno nessu na risposta sul perche' sia accaduto un fatto di tale portata.
    Abbiamo due nostri connazionali che lavoravano in Libia rapiti e poi uccisi e i libici non ci restituiscono neppure i loro corpi.
    Invece di pensare a azioni di forza verso la Libia pensiamo ad avere un qualche peso in politica estera, il mondo ride di noi credo meritatamente, evitiamo di fare sfoggio di muscoli che non abbiamo, siamo lo zerbino di tutti vergognamoci che ci farebbe bene, altro che scendere in guerra.

  • andrea scrive:

    i libici non ci amano è vero maria ma siam sempre meno odiati di americani inglesi e francesi violenti predatori prepotenti e coloniali.. il nostro è stato un vergognoso e ripugnante passato coloniale ma pur sempre breve al loro confronto e alle continue loro malefatte.. detto questo ci vuole una risoluzione ONU all'unanimità per creare una forza internazionale di intervento ad autorevole guida musulmana con il supporto logistico militare e di intelligence occidentale dietro le quinte per pacificare le fazioni in lotta e creare se ci si riesce uno stato unitario civile e democratico altrimenti che si proceda ad una separazione già de facto - tripolitania cirenaica fezzam - che sono state unite nel sangue per decenni da gheddafi

    è vero che chi ha creato questo casino - inglesi americani e francesi - dovrebbe occuparsene ma se ci vanno solo loro è guerra... santa senza fine

    impossibile mettere daccordo tribù e fazioni così come stanno le cose Afghanistan Iraq e Siria docent e men che meno con regimi fantocci filoccidentali

  • Maria scrive:

    Taruna, ovviamente, non Tirana. E "colonia", non "colonna". Scusate.

  • Maria scrive:

    Taruna, ovviamente, non Tirana. Scusate.

  • Maria scrive:

    Il mio ricordo della Libia è una vecchia foto di mamma ragazzina e della sua sorellina a Tirana, dove vivevano, al seguito del papà, militare di carriera e lì distaccato.
    Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale , come tanti altri, hanno fatto i "profughi di ritorno", dalla colonna alla madre patria. Loro si salvarono. Il traghetto che trasportava tutte le loro cose fu affondato. Nonna si ritrovò in Sardegna, con sette figli e nemmeno una forchetta...

    I Libici non ci amano, siamo i meno indicati a mettere pace tra le varie fazioni, se non nel senso che facilmente si coalizzeranno contro di noi.

    Anche io guardo spesso quella foto, perché le bambine non sorridono, hanno lo sguardo di chi sa che sta vivendo qualcosa di sbagliato, precario, ingiusto.
    Non so cosa sarebbe giusto, oggi. Ma ho una gran paura che nemmeno i grandi del mondo chiamati a decidere cosa fare sappiano davvero come muoversi. Questo, per noi, è grave.

  • fausto scrive:

    Quelli della libia senza un dittator, non li stabilizzi . Tutti i paesi mussulmani hanno un dittatore (ci sarà un motivo?) .
    Anche senza la religione, il solo fatto di avere delle tribù dove, o sei dei nostri o sei un nemico, è un fattore contro la stabilizzazione , che solo un dittatore può tenere a freno!
    Volete dirmi che gli usa non lo sanno?

  • andrea scrive:

    Renzi e Prodi? due nullità e pure pericolose.....

    La Libia va tuttavia pacificata ma a farsene carico dovrebbero essere coloro che la hanno destabilizzata abbattendo Gheddafi senza un piano B e facendone uno stato fallito in preda a regolamenti di conti tra tribà clan e attraversata dai vari movimenti fondamementalisti.. chi dovrebbe farsene carico? francesi inglesi e americani i soliti casinisti a livello globale e infatti ci stanno pensando con la solita becera logica coloniale :

    http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-03-06/la-grande-spartizione-114530.shtml?uuid=ACe75oiC

  • s.one scrive:

    IL parlamentare m.l(n.c.d):"non paghiamo le brioches alla bouvette della camera perché dobbiamo fare la fila e non abbiamo tempo"al che il comico Crozza gli ha risposto:"perché noi cittadini"normali"quando andiamo a fare la spesa con le colonne kilometriche ai supermarket dovremmo uscire senza pagare salvo poi la guardia giurata pronta a puntarci addosso un'arma"mi domando:dov'è il limite dell'umana decenza?costoro che vengono pagati con centinaia di migliaia di E dalle nostre tasche-tasse mentre noi affoghiamo non saprei quale parola appropriata..usare;si ricordi caro parlamentare che una grande rivoluzione scoppiò proprio dalle umili brioches:"regina il popolo ha fame"risposta:"bene,dategli le..BRIOCHES"ed era la rivoluzione francese(1789)

  • roberto scrive:

    Mi spiace molto che nel 2016 si parli ancora di FARE LA GUERRA.
    Ma basta dai! Tanto sappiamo benissimo che non risolveremo nulla come sempre e' stato, solo problemi per tanta gente e miliardi per poche persone, tutto gia' visto, tutto gia' fatto, sempre tutto sbagliato come sempre, non impariamo mai, mai.
    E ri parliamo di Prodi e di Renzi che non hanno mai fatto nulla di buono a mio modestissimo parere e oggi sono "usati" come simboli di logica e diplomaticita' e intelligenza, ma per favore, in miniera con tutti gli altri e lavorare che di soldi ce ne hanno rubati anche troppi.

  • s.one scrive:

    La cultura della guerra nasce unicamente-esclusivamente come business di vendita di armi e razzia di materie prime poi per darle una giustificazione che sia il più romantica-nazionalista possibile la si incensa di valori quali appunto la difesa del sacro suolo,dell'amor patrio,dell'onore,dei valori patriottici-morali-familiari e chi più ne ha più ne metta fino al movimento artistico futurista(di chiaro stampo razzi-nazi-fascista)che ha definito la guerra come l'unica possibile"igiene del mondo",ora per depotenziare questo mostro bisogna assolutamente farle perdere la causa scatenante reale che è appunto quella economica-business(affaristica)tramite il rifiuto di esercitarla con la nonviolenza,la disobbedienza civile,l'obiezione di coscienza,il boicottaggio dei prodotti anche militari di quelle multinazionali che la fomentano e che ne producono appunto i mezzi;in una trasmissione televisiva(mi sembra le iene)hanno fatto vedere nel nostro nord-est(FriuliV.G)interi cimiteri di carri armati e per trasporto truppe ancóra perfettamente funzionanti venduti sottobanco a prezzi"stracciati"(poche migliaia di E al pezzo) mentre dovrebbero essere demoliti e poi smaltiti invece ri-venduti a centinaia di migliaia di E in paesi mediorientali e nord africani,bene dopo queste"denunce"è cambiato qualcosa?non credo proprio e un domani rischiamo di essere"assassinati"dalle armi dei nostri stessi arsenali,questo è il tragico-criminale paradosso a cui ci spingono i nostri casta-coschisti delinquenziali in nome dei loro sanguinari interessi(fatti sul nostro sangue)quindi ribadisco,volete fare la guerra?risoluzione o.n.u per la"guerra di palazzo"e vi massacrate tra voi capi di stato con belle e nodose mazze da baseball rinchiusi in un palazzo senza coinvolgere donne,bambini,anziani innocenti,trascorsi un paio di mesi veniamo con scope e palette a raccogliere i vostri miseri resti,vedrete che dopo un paio di volte gli passa la febbre della guerra e sapranno come"incanalare"positivamente l'aggressività

  • Boris scrive:

    La guerra in Libia c’è già, da quattro anni. Finche' si ammazzavano tra di loro quella guerra ci sembrava lontana e di scarso interesse. Abbiamo difeso i nostri interessi commerciali, abbiamo sostituito il petrolio libico con quello russo, tanto sempre petrolio è. Neppure abbiamo fatto autocritica per averli abbandonati al loro destino dopo che si è capito che la "primavera araba" era solo un'illusione romantica. Certo è stato giusto abbattere la dittatura di Gheddafi ma purtroppo la realtà, in Libia come in Iraq come in tanti altri paesi dittatoriali, è che la democrazia non è una merce, non si esporta ma si conquista con un processo lungo e faticoso, in primo luogo culturale. E non è neppure detto che la democrazia sia il sistema di governo migliore, specie quando è finta o illusoria o inquinata. E' stato l'ISIS a risvegliare il nostro interesse per la Libia, la sua avanzata peraltro prevista, la sua ferocia, la sua drammatica propaganda. Ora che è "a sud di Roma" ci accorgiamo che la nostra tranquillità è in pericolo così come la nostra sicurezza. E' un pericolo reale e imminente che va affrontato e scongiurato, prima di trovarci il terrore in casa nostra, prima che incomincino gli attentati e le uccisioni. Mandare l'esercito in Libia non è la soluzione. Per una questione ideologica sancita dalla nostra Costituzione, che comunque violiamo tranquillamente da anni visto che i nostri militari sono sparsi per il mondo a sostegno di guerre altrui. Ma anche per un motivo logistico. Non abbiamo la forza e neppure i mezzi per impelagarci nel groviglio di rivaluta, interessi e intrighi che oggi costituiscono la Libia, con fazioni rivali agguerrite e armate fino ai denti. Ci vorrebbe uno sforzo bellico paragonabile a quello spiegato in Iraq, e sappiamo lì come è finita. Si vedrà come partecipare alle iniziative ONU. Quello che invece possiamo fare da soli è evitare che l'ISIS arrivi da noi con i barconi o con le nostre navi e dobbiamo farlo subito.

  • fausto scrive:

    Quando il buonismo è demagogia, prima o poi arrivano i guai!
    Il MARE NOSTRUM è un esempio di demagogia a difesa delle lobbies (che se pensate male le indovinate quasi tutte).
    Una casta di politici dedicata solo al denaro , pensate che gli interessa qualcosa della pelle dei migranti? Quest'ultima serve per demagogizzare le azioni predatorie delle caste!
    Teniamo presente che gli affari scafistici sono partiti dall'emigrazione albanese nel 2000. Poi accortisi che è un grande affare hanno ampliato gli affari , al punto che è diventato un fenomeno incontenibile (un po' come è successo all'impero romano in formato moderno).
    Comunque la guerra è una disgrazia per molti e un grand' affare per qualcuno (che di solito si trova nei sottogoverni).
    Poi ci ha pensato Renzi a fomentare l'immigrazione clandestina, che casomai, con un commercino d'armi con la Libia,potrebbe salvare ancora qualche banca!

  • roberto scrive:

    Concordo in pieno col post del sig. Marcello. Parliamo ancora di Prodi?

  • Marcello scrive:

    E'vero che la guerra sarebbe da evitare fino all'ultimo ma i signori che lei ha citato,con la loro politica,hanno fatto e stanno continuando a fare un sacco di danni. Ci hanno "annientato"!!

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