Istantanea Pier Vittorio Buffa

Tortura, Salvini dice il falso

salviniMi sono preso qualche giorno prima di commentare quel che ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a proposito del reato di tortura. E' un tema che mi sta particolarmente a cuore e di cui mi occupo da anni, volevo evitare reazioni a caldo e fine a se stesse.

 

Salvini a Pontida, al raduno della Lega, ha detto:

"Polizia e carabinieri torneranno a fare polizia e carabinieri, senza timore di essere denunciati dallo spacciatore di turno perché un parlamento che approva il cosiddetto reato di tortura per impedire agli uomini delle forze dell’ordine di lavorare è un parlamento che sta coi ladri e con i delinquenti".

Poi il 25 giugno, davanti ai poliziotti del sindacato autonomo di polizia, il Sap, che manifestavano contro la legge sulla tortura in discussione al Senato, ha precisato:

 "La legge sul reato di tortura è sbagliata e pericolosa, espone i poliziotti e i carabinieri al ricatto. Se poi un delinquente lo devo prendere per il collo e si sbuccia il ginocchio...cazzi suoi".

Il disegno di legge in questione, la cui approvazione è stata sollecitata dalla Corte europea di Strasburgo, stabilisce, nella versione attualmente all'esame del Senato:

"Chiunque, con violenza o minaccia ovvero con violazione dei propri obblighi di protezione, di cura o di assistenza, intenzionalmente cagiona ad una persona a lui affidata, o comunque sottoposta alla sua autorità, vigilanza o custodia, acute sofferenze fisiche o psichiche al fine di ottenere, da essa o da un terzo, informazioni o dichiarazioni o di infliggere una punizione o di vincere una resistenza, ovvero in ragione dell'appartenenza etnica, dell'orientamento sessuale o delle opinioni politiche o religiose, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.

Se i fatti di cui al primo comma sono commessi da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, si applica la pena della reclusione da cinque a quindici anni".

Ai fini dell'applicazione del primo e del secondo comma, la sofferenza deve essere ulteriore rispetto a quella che deriva dall'esecuzione di legittime misure privative o limitative di diritti".

 

Verrebbe da urlare contro la volgarità delle affermazioni di Salvini e la distorta interpretazione della norma in discussione.

Meglio, però, alcune pacate considerazioni.

  • Dice Salvini: questa legge, una volta approvata, impedirebbe "agli uomini delle forze dell’ordine di lavorare". Falso. Questa legge, parlando solo delle forze dell'ordine, impedirebbe a chi veste una divisa di abusare del proprio potere. Di picchiare un fermato per farlo parlare o di legarlo a un termosifone, o di insultarlo... E siccome ciascuno di noi può essere fermato e portato in una caserma, anche per errore, questa legge ci proteggerebbe un po' di più verso eventuali abusi nei nostri confronti. Polizia e carabinieri non devono "lavorare" rompendo ossa o maltrattando o anche, come è successo, uccidendo. Non in un paese democratico, non nel "mio" paese.
  • Dice Salvini:  "Un parlamento che approva il cosiddetto reato di tortura ... è un parlamento che sta coi ladri e con i delinquenti". Falso. E' un parlamento che sta con i cittadini e con i poliziotti onesti. E' un parlamento che difende tutti dai delinquenti che abusano del potere datogli dallo Stato.
  • Dice Salvini: questa legge "espone i poliziotti e i carabinieri al ricatto". Falso. E' ricattabile chi sbaglia, non chi compie il proprio dovere rispettando le leggi. Ma se "ricatto" per Salvini vuol dire che io, fermato, posso dire che l'occhio nero me lo ha fatto un poliziotto e non il gradino su cui sono andato a sbattere da solo, allora ben venga il "ricatto secondo Salvini".
  • Dice Salvini: "Se poi un delinquente lo devo prendere per il collo e si sbuccia il ginocchio...cazzi suoi". Distorta interpretazione della legge. Se nello scontro fisico talvolta inevitabile nell'esecuzione di un arresto o di un fermo qualcuno si dovesse "accidentalmente" far male sembra di poter dire che il terzo comma escluda abbastanza esplicitamente il reato di tortura.

 

 

 

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105 commenti 8

  • roberto scrive:

    Colpa mia che continuo a credere in una risposta normale da Sant'one, colpa mia che ancora ci credo.

  • fausto scrive:

    Costituzionale è invece lasciare i vitalizi, bloccare le pensioni, bloccare i pensionamenti da lavoro e non quelli politici, dare la sanità gratis a tutto il mondo e farla pagare solo agli italiani, ospitare negli alberghi con vitto e alloggio e mancetta i clandestini e lasciare per strada gli italiani, fare lo stato usuraio, finanziare le banche in difficoltà (?!), non pagare le imprese che hanno lavorato per lo stato, portare soldi, capitali all'estero ecc,ecc,,,,,,eleggere i condannati, condannare chi si difende, ecc, ecc,
    Altre 100 pagine non basterebbero, eppure gli articoli costituzionali, non sono molti, esarebbero moto chiari se non venissero manipolati!

  • s.one scrive:

    Fausto volere è potere..

  • s.one scrive:

    Nessuno di loro lo mette in atto e per un paio di motivi sicuri e cioè che è evidentemente contro il loro interesse e poi si ricattano l'un l'altro e chi non sta al..turpe gioco viene eliminato;dalla bibbia:"c'è un tempo per prendere o rubare e un tempo per essere condannati a dover restituire"quel tempo è..GIUNTO!

  • roberto scrive:

    Sant'one ma se lei non vota chi dovrebbe mettere in atto tutto quello che lei auspica? Chi?
    Lei continua ossessivamente a scrivere sempre quelle tre cose ma se poi non vota chi spera che metta in atto tutto cio'? lo capisce il controsenso? Lo capisce o no?

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