Istantanea Pier Vittorio Buffa

Piccoli Comuni crescono

Il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, è stato esplicito e, non per colpa sua, ovvio. Ascoltato dalla commissione tributaria della Camera dei deputati ha detto quello che si sa da sempre: i Comuni italiani sono troppi e vanno accorpati, fusi.

Nel nostro paese ce ne sono ancora con 30-40-60 abitanti, e con tanto di sindaco e assessori. In molte realtà già si stanno percorrendo, più che altro spinti da problemi di bilancio, strade di collaborazione e integrazione. Altrove si resta arroccati nel proprio particolare. Cottarelli indica un percorso sano: creare un meccanismo di incentivi per favorire la fusione di Comuni e dare quindi vita a entità più efficienti ed economiche.

Cosa si aspetta a passare a fatti concreti? A definire cioè un quadro preciso che spinga, direi quasi costringa, le amministrazioni dei Comuni più piccoli ad avviare rapidamente i processi di fusione? Non se ne avrebbero solo risparmi, ma , rispettando l'identità delle singole comunità, anche una maggiore efficienza amministrativa. E i piccoli Comuni non sparirebbero ma, quasi paradossalmente, crescerebbero.

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53 commenti 8

  • roberto scrive:

    Buongiorno a tutti, poco tempo addietro un giovane collega di lavoro mi fece una domanda che mi lascio' di stucco visto che lui e' dichiaratamente del PD, mi chiese infatti se ritenevo giusto che una testa un voto fosse il metodo migliore che ci potesse essere nel mondo, rimasi allibito...ma come? certo che ogni voto e' uguale all'altro, pero' ho iniziato a pensare e all'eta' di quasi sessanta anni ho capito che aveva ragione lui, non tutti i voti sono guali fra loro visto che non tutte le teste sono uguali, voler abbattere ad ogni costo l'M5S non e' solo mera ignoranza ma proprio cattiveria, si dicono fregnacce sapendo di dirle ma si dicono lo stesso, il mio voto NON PUO' ESSERE UGUALE AL LORO.
    sbagliero' io per carita' ad aver votato il partito pentastellato ma nella mia candida ignoranza ci credo ancora in un cambiamento e sono certo che l'unico partito oggi in italia che abbia proposto un cambiamento radicale siano loro, sono in difficolta' ma ci credo ancora poi leggo certi post e mi cascano le braccia.
    Dalle mie parti si dice che ogni cane ha il padrone che si merita, ecco appunto.

  • boris scrive:

    Condivido Fausto . Questa è la storia , settanta anni fa monarchia e fascismo si "squagliarono" doppiamente. Svanirono vigliaccamente così come avevano retto il potere. Una parte di italiani riuscì con la lotta a ridare dignità e speranza al proprio paese. Oggi, una classe politica e imprenditoriale unita dall'incapacità, dalla grettezza, dalla disonestà e dal disprezzo per il resto degli italiani (con lievi, quasi impercettibili eccezioni) fa invece blocco e non molla le proprie leve di potere. Purtroppo vedi anche tu che non ci può essere nessun dialogo con gente che blatera le solite stronzate a ripetizione come un disco rotto. Non capisco come si possa continuare ad andare avanti con questa accozzaglia istituzionale chiamata governo. Non capisco neanche come possa essere sceso il consenso verso il m5s. Non penso sia solo colpa dei media. Gli italiani hanno perso il coraggio di osare. Nessuno pensava (neanche chi ha votato m5s) che il movimento potesse raggiungere il 25% dei consensi su scala nazionale lo scorso anno. Una volta raggiunto questo sorprendente risultato e' come se la gente avesse avuto paura di continuare ad andare avanti, di rischiare di produrre il definitivo cambiamento. Il problema e' che quando affronti un sorpasso difficile, dove non vedi cosa si nasconde dietro la curva, se non tieni il piede deciso sull'acceleratore, rischi di andar a sbattere contro un camion. Questo sta avvenendo in Italia. Per non dare il colpo di grazia alla vecchia politica, rischiamo di rimanere stesi e spiacciccati da essa.

  • fausto scrive:

    Il fatto di criticare Grillo perchè si dice che non fa niente è segno di pura disinformazione. Le forze antagoniste a Grillo non permetteranno mai a Grillo di prendere il potere, amenochè si voti uniformemente Grillo con l'intento primario di cambiare veramente. ma siccome il governo ha a disposizione i mezzi d'informazione, riesce a convincere la massa che essere onesti ,populisti, cercare giustizia è sbagliato. Neanche il dimezzamento dello stipendio serve a convincere che si vuole veramente cambiare. Gli altri si sono dimezzati lo stipendio?
    Ma come dicono a Mantova sat zeè coion ta ste ben ciavà. Ma come dicono un po' ovunque i popoli hanno i governi che si meritano.

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