Istantanea Pier Vittorio Buffa

Grande Guerra, i diari raccontano

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Da ieri è online un lavoro al quale, negli ultimi mesi, mi sono dedicato con una certa intensità. E' un sito che vivrà sia di vita propria che all'interno dei siti dei giornali locali del gruppo Espresso e di quello del settimanale l'Espresso.

Il titolo è sufficientemente esplicativo: "La Grande Guerra, i diari raccontano".

Grazie a un accordo tra il Gruppo Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano abbiamo, Nicola Maranesi (un giovane e bravo giornalista) e io, letto i diari dell'archivio che si riferiscono alla Prima guerra mondiale e selezionato i brani più interessanti. Dopo la loro digitalizzazione li abbiamo catalogati, geolocalizzati, spiegati...

Ne è nato uno strumento che consente a ciascuno un viaggio davvero particolare nelle trincee di quella immane tragedia che fu la guerra 1914-1918, di cui quest'anno ricorre il centenario.

Anche per noi che vi abbiamo lavorato è stato un viaggio eccezionale.

Riprendere in mano, dopo cent'anni, pagine scritte nel fango o nei ripari della seconda linea. Riuscire quasi a vedere con i propri occhi le atrocità che vengono descritte con parole semplici e crude. Restare stupiti di fronte alla profonda sensibilità che l'uccidere e il veder morire non riesce a sopprimere. Leggere di un uomo fucilato perché aveva la pipa in bocca o di un capitano che uccide due suoi soldati che non vanno all'attacco.

Tutto questo ci ha restituito emozioni profonde che speriamo di essere riusciti a trasmettere.

Ma ci ha anche consentito di stabilire un rapporto diverso con la generazione che ha combattuto la 14-18, quella dei miei nonni e dei bisnonni di Nicola. Una generazione alla quale noi, nati nel secondo dopoguerra, abbiamo prestato poca attenzione umana. Era guerra vecchia, guerra d'altri tempi... Abbiamo sbagliato. Perché le guerre non sono mai vecchie, né di altri tempi. Sono solo da sempre e per sempre la cosa più terribile che l'uomo possa causare.

I racconti dei diaristi aiutano a non dimenticarlo, a imprimerselo bene nella mente, a rispettare tutti coloro che sono stati costretti a combatterle. E a fare quanto è in proprio potere perché di guerre, nel mondo, ce ne siano sempre di meno.

 

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44 commenti 8

  • […] Grande Guerra, i diari raccontano […]

  • demago-go scrive:

    Infatti Boris se non ci fossero stati gli evasori fiscali non ci sarebbe stata tutta questa corruzione-collusione con una certa politica e c.o e viceversa per le altre 2 caste-cosche(certa politica e c.o)AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...SIGH!!..

  • demago-go scrive:

    Infatti Boris se l'imperialismo colonialista prima e il razzi-nazi-fascismo poi non ci fossero stati tutto quello che ha detto Andrea non sarebbe successo e non avremmo avuto la decadenza economica per il crollo del muro di Berlino,non avremmo avuto i blocchi est-ovest e quindi la guerra fredda,non avremmo avuto milioni di morti nei campi di sterminio e in guerra e non avremmo avuto il problema delle guerre arabo-israeliane solo per citarne alcuni,le pare poco?e naturalmente non avremmo avuto anche la 1°guerra mondiale o grande guerra..

  • andrea scrive:

    Infatti Boris sacrosanto quello che scrivi. Sempre restando in queste terre di confine di frizione (che poi sono le mie) per più di 50 anni nessuno ha mai parlato se non localmente e poco ufficialmente di esodo e foibe per il cinismo l'omertà il calcolo politco reciproco e la complicità comunista assieme alla DC

    caduto il Muro, crollato il Comunismo e il Pentapartito allora finalmente si è usciti dall'oblio e si è cominciato a parlarne davvero ufficialmente pubblicamente e senza veli nei libri nelle scuole nelle università nelle tv....

    la cosa paradossale amara tragica e quasi comica è che nel periodo dell'oblio gli unici a lamentare il silenzio e l'omertà di tutti a parte ovviamente le associazioni di esuli profughi infoibati furono il MSI e poi AN ovvero politicamente gli eredi del fascismo cioè proprio quello che ci trascinò in guerra la perse e come pegno dovette cedere a Tito le terre prima conquistate all'AU e localmente scatenare vendette culminate in pulizie etniche omicidi sommari e infoibamenti..

  • Boris scrive:

    Se la storia( quella che ci hanno raccontata)insegna qualcosa è che questa viene scritta dai vincitori. Potrei finirla qui. Infatti i vincitori risultano i buoni e cattivi gli sconfitti. Non è stato così per i Troiani, per i Persiani, per i Galli e i Germani fino a quando Carlo Magno non li ha fatti diventare "buoni" con le sue vittorie? Non erano " buoni" i russi quando arrivarono a Berlino nel 45, salvo diventare "cattivi" subito dopo la guerra? E se avessero vinto i tedeschi o i Giapponesi e noi fossimo vissuti sotto la loro influenza, ora chi sarebbero i cattivi? La prima guerra mondiale è una delle tante vicende che sono accadute sulla Terra nella eterna lotta che l'Uomo dalla sua comparsa, per innata inquietudine e/o per genetica malvagità, intraprende contro se stesso. Si è iniziato con lo scusarlo richiamando l'istinto della sopravvivenza , ma ora? Tutti i conflitti esistenti oggi? Certo,possiamo tirare in ballo altre mille scusanti, ma sarebbero solo pretesti a sostegno di sovrastrutture create ad arte in appoggio di questo modello di civiltà sorretto solo dall'istinto di... sopraffazione. Con le energie alternative, con le colture intensive, con il grado di tecnologia attuale ci potrebbe essere benessere(e forse anche felicità) per tutto il Pianeta. Basterebbe volerlo.

  • andrea scrive:

    http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333.
    Fausto altroché se c'è sono di guerre e conflitti in corso ben 61 la maggior parte dei quali dimenticati o non coperti dai mass media

    Della ex Jugoslavia ho già scritto e ne potrei dire e scrivere a lungo sul 900 nelle mie terre e oltre la Cortina di Ferro

  • fausto scrive:

    Ringrazio anch'io il Dott. Buffa per il suo grande lavoro. Un lavoro che molti dovrebbero leggere per capire che il pericolo di tornare a certe situazioni, non è scomparso.
    Fa sempre un certo effetto immergersi in un mondo passato, dove i nostri nonni hanno vissuto vite inimmaginabili al giorno d'oggi.
    Eppure in certe parti del mondo certe cose esistono ancora. Non molto tempo fa li avevamo alle porte di casa certi fatti (ex jugoslavia).

  • Cesare Alberto Loverre scrive:

    Egr. dott. Buffa,
    desidero ringraziarLa per la citazione che lei ha fatto sul sito La Grande Guerra 1914-1918 del mio, ormai datato, contributo all'episodio della fucilazione sommaria del soldato Alessandro Ruffini nel novembre 1917 a Noventa Padova per ordine del gen. Andrea Graziani. Trovo l'iniziativa molto opportuna e il sito molto ben fatto, anche dal punto di vista della grafica e della navigabilità. Eccellente l'idea di dare voce alle parole di chi fu diretto testimone degli eventi bellici attraverso le memorie e i diarii.
    Con stima
    Cesare Alberto Loverre

  • demago-go scrive:

    Appunto continuiamo a confrontarci a chi ne ha fatte di peggio,per chiudere questo circolo omicida-vizioso un'unica democratica soluzione:IL SEQUESTRO DI TUTTI I CAPITALI ILLEGALI OCCULTATI NEI PARADISI FISCALI,da restituire ai legittimi proprietari paganti sempre le tasse e che hanno permesso a questo Paese di non sprofondare direttamente nell'abisso e sempre"snobbati"dalle caste del potere cosi' eviteremo un'altra deriva criminal-razi-nazi-fascista-autoritarista-imperialista di cui abbiamo pagato un enorme tributo di sangue innocente e costi economicamente devastanti.

  • roberto scrive:

    BORIS ma e' risaputo che la storia la scrivono i vincitori e scrivono quello che fa loro comodo.
    I cattivi sono sempre gli altri, i perdenti, strano ma e' sempre stato cosi'.
    sugli stupri delle truppe marocchine nel sud italia e non solo dispiace sapere che l'alto comando francese sapeva tutto ma lasciava fare.tanto gli stuprati non erano loro.

  • Boris scrive:

    Qualcuno , qui dentro , non si rende conto che in guerra non esistono "buoni" e "cattivi", ma solo vincitori e vinti. Gli storici ottengono cattedre, onori e prebende dai primi, mica dai secondi. Per cui, si assumono il compito di raccontare la storia come si fa coi bambini: tutti i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Non vedremo mai film sugli stupri di massa che furono perpetuati dai marocchini francesi in mezza Italia. Solo un piccolissimo cenno nel romanzo di Moravia, La Ciociara. Ma chi legge è portato a credere che si sia trattato di un caso isolato. Quasi nessuno sa che ci furono più di 70.000 stupri, che riguardarono uomini e donne, dai 5 ai 74 anni. Che quasi tutti vennero infettati. Che moltissimi morirono. Ci furono bambini uccisi in modo orripilante. Tutto questo qua, in Italia. Ma gli storici non lo raccontano. I registi non ci fanno film. Il potere non gradisce. La vera storia è tutta il contrario di quella che è e appare sui libri.

  • Maria scrive:

    "Disposizione e argomento". Scusate

  • roberto scrive:

    Altro libro purtroppo molto lungo da scrivere e da leggere, troppo.
    calcolando che in italia la giustizia non e' proprio limpidissima e giusta ho paura che come al solito non riusciremo a trovare nessun tipo di soluzione a questo bruttissimo problema.
    eppure sono sicuro che con un po' di buona volonta' si potrebbero fare passi da gigante e non chiamatemi cattivo o giustizialista, chi tocca bambini o donne non dovrebbe avere scampo, fine.

  • Maria scrive:

    Ringrazio il dott. Buffa per la documentazione messa a disposizionne di tutti noi.
    Mi piacerebbe poter ringraziare presto il giornalista che ci raccontera` il numero e le storie delle donne quotidianamente massacrate nel nostro Paese da compagni, mariti ex, e il numero e le storie dei bambini innocenti morti insieme alle madri .
    Oggi,altri 3: una mamma e i suoi due bambini.

    Scusate il fuori tema... Facciamo finta che rientri nell'argpmento "canzonette e stupri in tempo di guerra e di pace, da da Faccetta Nera a "Gli Uomini" di Mia Martini.

  • roberto scrive:

    ANDREA io credo che lo sappiano che il loro sacrificio e' stato vano, credo proprio che lo sappiano e la cosa mi da' un tale fastidio che mi arrabbio sempre piu'.
    eppure siamo sempre davanti a persone inette meschine ladre vendute miserabili che si arrogano il diritto di decidere per un paese intero e noi oltre a sopportarli li supportiamo pure continuando a votare per loro.
    sia nella prima che nella seconda guerra mondiale ci sono stati esempi lampanti di comandanti che definire pazzi sarebbe poco con politucoli al loro seguito incapaci di prendere serie e sagge decisioni, oggi con tutti i distinguo del caso siamo allo stesso livello, per fortuna senza guerre se non quella di far arrivare il 27 del mese nelle condizioni migliori possibile, anche quella e' una piccola "guerra" da vincere ogni mese, alla fine logora.
    ringrazio anche io il dott. BUFFA come ha fatto per primo e giustamente ANDREA.
    (ottima e veritiera la frase finale sull'amante deluso)

  • Boris scrive:

    "La cultura rende un popolo facile da guidare, ma difficile da trascinare; facile da governare, ma impossibile a ridursi in schiavitù".
    Henry Brougham, Discorso alla Camera dei Comuni, 1828

  • andrea scrive:

    Roberto daccordo con te ai militari periti o feriti della I GM assocerei quelli della II GM e i partigiani.. gente che ha combattuto chi per fede chi per costrizione chi con eroismo chi con viltà.. se solo sapessero che poca pena valeva il loro sacrificio..

    perchè non c'è peggior nemico di un amante deluso e illuso

  • andrea scrive:

    mi pare che nessuno lo abbia fatto quindi mi permetto di farlo io: grazie Buffa per il lavoro fatto e per aver messo in rete questa mole di documenti molto personali privati intimi.. per non dimenticare..

  • somatiz-zante scrive:

    Come si vede è possibile che ciò che si è fatto agli altri poi ricada rovinosamente sugli stessi ora vedi quello che sta accadendo nei Paesi mediorientali e nord africani è stato come voler togliere un alveare con un bastone è chiaro che le api inferocite ti attaccano,anche le più"pacifiste"ed è ciò che sta succedendo in quei Paesi in cui si è in questo modo soffiato sull'integralismo e la risposta non si è fatta attendere,finora le cose restano confinate,ma pensiamo se questi volgono lo sguardo da altre..parti..grazie a coloro che pensano di fare continuamente business(affari)con questi giochi poi scatenano conflitti mondiali incontrollabili e tra questi vi è anche l'ex cav.e ex presidente del consiglio(dis)on.S.B con tutta la sua corte dei miracoli di lacchè,escort,persone di c.o disposti a vendere anche la propria madre pur di"realizzare"non dimentichiamolo mai anche a coloro che l'hanno(dis)onorevolmente votato e sostenuto.

  • fausto scrive:

    Male, noto con dispiacere che non si vuole prendere atto delle situazioni oggettive della storia. Le nefandezze dell'epoca erano globali e non solo del mondo occidentale.
    L'ignoranza ha sempre portato violenza e nefandezze, e non solo in Africa e nelle colonie, ma anche nella nostra Europa (la prima e la seconda guerra mondiale lo dimostrano).
    Che ci siano le caste che portano avanti i loro interessi usando il popolo bue, è un fattore universale, ma è soprattutto dove vi è maggior ignoranza che il potere ottiene i maggiori profitti. Il tentativo di far regredire l'istruzione in italia, potrebbe essere un tentativo di dominare meglio il popolo bue (e non è un ipotesi da cestinare, visto che chi comanda sono le multinazionali).
    Il fattore che in Europa occidentale non abbiamo avuto molti conflitti, sicuramente è dovuto all'aumento del livello d'istruzione (penso che sia il maggior merito dovuto alle sinistre italiane).

  • demago-go scrive:

    Bene,noto con piacere che ci sono imperialisti-colonialisti vecchio stampo che giustificano tutte le nefandezze fatte durante tale periodo e quindi che dire,sicuramente non vogliono fare un'analisi storica corretta e onesta,ma probabilmente avendo avuto parentele coinvolte in queste deplorevoli situazioni tendono a difenderle a oltranza quindi non si vogliono fare i conti con un certo passato e la strada da fare è ancora molto lunga e piena di insidie,ma quello che più mi rattrista è la miserevole mala fede di queste caste che non vogliono prendere atto del fallimento di una certa visione del mondo,stile di vita che ci ha portato al totale fallimento,per fortuna la storia continua anche senza di questi.

  • roberto scrive:

    Poco tempo fa sul numero di aprile del mensile FOCUS c'era un bell'articolo sulla prima guerra mondiale e sugli errori piu' grossolani che hanno fatto si' che potesse scoppiare il primo conflitto mondiale, tra le tante cause e concause mi ha sorpreso il fatto che nessuno considero' l' impatto che avrebbero potuto avere le mitragliatrici in un conflitto come quello che si andava delineando, sottovalutazione che costo' circa 500.000-cinquecentomila- morti in soli 3 mesi.
    Sono rimasto allibito, e' proprio vero che la mamma dei cretini e' sempre incinta, ieri oggi e domani ho paura che non si migliorera' e si continuera' a fare errori enormi tanto pagheranno sempre i soliti.
    A casa mia la banana tigrata si chiamava SOMALITA ed era dolcissima e buonissima, oggi per questione di marketing la banana DEVE essere grossa lunga e possibilmente poco curvata, ovviamente ha perso anche nel sapore ma e' aumentata di prezzo...vai con la CHIQUITA!

  • Boris scrive:

    Condivido tutto Fausto ,teniamo presente che in Libia all’epoca non avevano ancora cominciato ad estrarre il petrolio ,e quando andò al potere Gheddafi la prima cosa che fece fu quella di caccire gli italiani a calci nel sedere. Tra l’altro stiamo ancora pagando i danni di guerra !!!(ci sono ancora strade , edifici sia in Eritrea che in Libia costruite dagli italiani all’epoca) Aggiungo anche che ,quando ero ragazzino ,primi anni ‘60 ,sono andato con la famiglia a fare un giro in Svizzera e ciò che mi aveva sorpreso furono le banane che vendevano in quella nazione. Si perché qui in Italia non esistevano quelle che vengono commercializzate oggi , erano reperibili solo banane che provenivano dalla Somalia e si chiamavano “banane tigrate” peraltro buonissime ma di misura di gran lunga inferiore di quelle a cui siamo abituati noi oggi. Un retaggio della guerra positivo ? Che dire, l'Italia non produce banane, ma é densamente popolato da scimmie che, sapendo tracciare una x con la matita vengono ben addestrate ed imparano a farla sempre meglio.

  • fausto scrive:

    Come detto in precedenza e come dicono gli storici, gli anni della grande guerra e le società d'allora, erano molto differenti dai tempi nostri e alcuni commenti in questo blog sono fatti veramente da disinformati.
    La società di allora era in gran parte analfabeta e, come oggi si guarda la televisione e si crede a quasi tutto ciò che dicono, allora si credeva alle autorità dei paesini, che indicavano le direzioni etiche da seguire, le quali , a loro volta, erano state ordinate(e non indicate) dallo stato di allora. Perciò se si doveva andare in guerra era dovere farlo per la patria, in caso contrario c'era l'emarginazione sociale. Non c'era alternativa! Se si andava in prima linea e c'era d'assaltare, era una condanna a morte quasi sicura, davanti la mitraglia e dietro l'ufficiale che ti sparava o ti faceva fucilare. E questo era così per tutte le parti in causa (italia, francia austria, germania, inghilterra ecc)
    Chi reclama per il colonialismo che ci fu allora, invece deve controllare cosa c'era nelle colonie dell'italia. Praticamente niente! Il petrolio è venuto in seguito dopo gli anni 50.
    Chi dice che gli italiani sono andati per sfruttare le popolazioni, dice il falso, perchè l'unica cosa contro cui hanno lottato i nostri soldati erano i regimi degli stati d'allora.
    Cosa c'era da portar via in libia ed in etiopia? solo sabbia e sassi.
    In compenso gli italiani hanno costruito strade e infrastrutture tuttora esistenti.
    Poi arrivano gli alleati che sostengono i regimi d'opposizione con la scusa dell'indipendenza, così hanno perso un'occasione per crescere a spese degli italiani, ed ora ce li ritroviamo sui barconi (albanesi compresi).
    Potete dimostrare il contrario?

  • Sven scrive:

    A proposito, vicino a Pieve Santo Stefano, c'è anche Anghiari (presso Sansepolcro, sempre in provincia di Arezzo), con la Libera Università dell'Autobiografia, fondata dallo stesso Saverio Tutino e da Duccio Demetrio: esperienze tutte comunque interessanti, anche se purtroppo così non si risolvono certamente i problemi della società - ma è sempre uno spunto di riflessione, partendo da se stessi ed andando verso il mondo.

    Bellissime, quelle zone "toscano-romagnole", poi...

    In quanto alla guerra, dovrebbe essere stata superata da tempo - ed invece, purtroppo...

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    dal nazionale
    ——————————-
    E’ LADRO tanto chi RUBA quanto chi para il SACCO.

    Il Partito dei LADRI, il PD ha sempre avuto complici e sostenitori i fratelli “VERDI di Rabbia” che insieme hanno sempre rubato.(vd. inchieste PECORARIO SCANIO n.1)

    Solo che i verdi sono stati smascherati prima, erano meno organizzati, i PD ex PCI è da mo’ che rubano organizzati in setta come la chiesa massonica.

    A onor del vero si deve dire che ci sono anche gli statalisti trasversali che fingono di essere liberali, ladri come i precedenti.

    Questi finti liberali, magari senza accorgersene, hanno mascherato nei decenni le RUBERIE della sinistra, la quale, come le finte verginelle consumate, ha sempre accusato il liberismo e gli avversari di essere cio’ che in verità rappresentavano loro stessi. I LADRI.
    Oggi ancora piu’ LADRI di ieri con le PATRIMONIALI.
    Domani ancora peggio.
    I LADRI hanno un vizio difficile da estirpare, vedi gli zingari, come puo’ RENZI debellarlo? dovrebbe disfare il PD.

  • somatiz-zante scrive:

    Mi scusi e poi a chi spettano le spese per la"disinfezione-disinfestazione"?non ai cittadini della parte onesta del popolo sovrano come sempre nèèèèhhh!!!!!!!!!!!!!

  • demago-go scrive:

    Personalmente avrei mandato quelli che queste guerre le"organizzano"in un bel castello rinchiusi dentro con delle belle mazze da baseball e che se le diano di santa ragione tra di loro fino alla fine,quelli che restano,condannati a morir di fame-inedia e sete(anche l'ex cav S.B uno degli organizzatori delle guerre mediorientali e nord africane)gli passa la voglia-tentazione agli altri poi di farlo,idem per il problema del tifo violento,li rinchiudo allo stadio con in dotazione le insostituibili mazze da baseball o in alternativa da hockey su ghiaccio e massacratevi di santa ragione che liberiamo l'umanità da questi rifiuti...

  • somatiz-zante scrive:

    Per quanto riguarda l'euro basta dimezzare i prezzi soprattutto dei beni di prima necessità e sequestrare tutti i capitali illegali occultati nei paradisi fiscali e non solo per risolvere"democraticamente"la questione e chiudere i conti(che per ora non..tornano perché ci sono solo grossi bari ovvero..baroni)con la storia.

  • somatiz-zante scrive:

    Eravamo talmente"bonaccioni" che abbiamo scaricato tonnellate di gas tossici sui libici,etiopici,eritrei e somali e attuato le leggi razziali nel 1936,insomma ci siamo dati da fare per essere rinomati come italiani brava gente,buona parte si',ma non..tutti soprattutto in una certa area politica ben definita.

  • Boris scrive:

    Gli italiani non amano la guerra. Preferiscono da secoli evitarla o farla fare agli altri. E, giustamente, non se ne vergognano. I politici questo non l’hanno capito, non vogliono capirlo. Il sogno del soldato italiano in guerra è sempre quello: l’avventura con una donna. Il Ratto delle Sabine è storia patria. Faccetta Nera è la canzone che ha accompagnato la conquista delle etiopi e poi dell’Etiopia. L’italiano tiene famiglia. Durante la ritirata di Russia cantavamo “Mamma... solo per te la mia canzone vola” e i tedeschi non capivano se li prendevamo per il culo oppure no. Le guerre di indipendenza le ha vinte l’esercito francese. La prima guerra mondiale è stata un massacro di disertori con fucilazioni di massa. La seconda guerra l’abbiamo persa, poi vinta, poi pareggiata. Ancora adesso non sappiamo come è andata a finire.
    Siamo arrivati ad oggi con le missioni di pace a casa degli altri. Con le multinazionali di guerra a casa degli altri. Gli occupati ci rapiscono volentieri. Sanno che siamo lì contro voglia, che siamo simpatici e che il governo qualche milione di euro lo tira sempre fuori. L’occupazione americana la viviamo con indifferenza. Se c’è una guerra ci penseranno loro. Ma le guerre sono sempre loro e mai nostre, prima o poi ne pagheremo le conseguenze. Qualche anno fa l’Italia ha vinto l’Oscar con “Mediterraneo”, un film dove l’integrazione tra soldati italiani e la popolazione greca occupata era totale, carnale, famigliare. Il nostro ideale di occupazione. W l’Italia, l’Italia che non ha paura...

  • fausto scrive:

    Demagogo e santone, sono nati in un periodo in cui si nasceva con la camicia.
    Nel 14-18 la vita non era una bambagia e il modus vivendi della gente di allora ,parrebbe a noi impossibile.
    Invece allora si viveva ma per molti la vita era solo un tirare a campare.
    Forse più felici? Si certo, i ricchi erano sempre felici, ma non erano mai contenti. Per informarsi di come si viveva allora, bisogna LEGGERE L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI.
    Ora viviamo a viste larghe anche se non sembra, ma qualcuno vuole rispedirci indietro nel tempo.

  • roberto scrive:

    ANDREA io li unisco ai soldati italiani e ai partigiani che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale e darei a tutti loro carta bianca nel sistemare i nostri eroi politici, ci sarebbe da ridere, noi, loro meno, molto meno.

  • andrea scrive:

    Certo che se i 600000 morti " italiani" nella I Guerra Mondiale sapessero x chi e cosa hanno poi combattuto veramente ovvero questa corrotta e putrida repubblica delle banane con i vari Razzi Scilipoti Orsoni Fini Berlusconi Prodi Casini D'Alema Lusi Greganti Napolitano Craxi Altissimo Dell'Utri Poggiolini Polverini Del Turco ecc. ecc. ecc. non solo si rivolterebbero nella tomba ma imbraccerebbero fucili pistole bombe baionette contro di noi ovvero contro lo stesso Paese per cui ingenuamente e fideisticamente combatteremo e offersero spesso la vita.. Tutto questo x la cloaca massima romana (che ringrazia).....

  • roberto scrive:

    Accipicchia che gentaglia brutta pericolosa e cattiva che c'e' nel M5S.
    Pensare che stavolta li ho pure votati.....andro' all'inferno di sicuro e pure meritato.
    Buon fine settimana a tutti anche da parte mia, sono certo che ne leggeremo delle belle.

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    I pensatori euroscettici sono stati sempre tacciati di pazzia. Perché questa feroce campagna mediatica contro di voi?
    “L’euro nasce da un processo che è stato voluto da quella politica corrotta che lo stesso euro avrebbe dovuto moralizzare. Così, da quando il partito comunista, dopo essersi schierato nel 1978 contro l’unificazione monetaria, si è accodato con tutta la vecchia politica (corrotta o non corrotta) al disegno europeista, il dibattito è stato ampiamente falsato. Per uno studioso come me, che si occupa di economia monetaria internazionale, la situazione è schizofrenica: ai convegni internazionali ascolto teorie che in televisione ancora oggi sarebbero considerate eretiche. La campagna diffamatoria contro chi critica l’euro è una conseguenza dell’incapacità della vecchia politica di ammettere i propri fallimenti.”
    Perché?
    “Dal punto di vista della scienza economica il dibattito sull’euro non è mai esistito. Si è saputo, almeno dal 1957, data dei Trattati di Roma, che l’Europa non avrebbe mai potuto darsi una moneta unica.”
    [...]
    http://www.ilgiornale.it/news/economia/chi-guadagna-leuro-1017637.html
    ——————————————-
    E’ una storia molto lunga che si ripete.
    Come ai tempi del fascismo, arriveremo ad un conflitto liberatorio?

  • andrea scrive:

    Boris mi hai fatto sganasciare.. Alla facciazza dei troll che popolano questo blog.. :-) buon fine settimanaaaa

  • sant'one scrive:

    Vedo con piacere che Boris comincia a fare progressi dal punto di vista dell'ironia,coraggio ci sono ancora ampi margini di miglioramento.

  • roberto scrive:

    Buongiorno a tutti, blog nuovo vita vecchia.
    La guerra, c'e da pensare a tante cose, per esempio come mai tutti diciamo che e' una pratica assurda, brutale, spesso inutile, sanguinosa e crudele eppure fin dai tempi di Caino e Abele le violenze o guerre ci sono sempre state e sempre ci saranno.
    Guerre fatte dal popolo e fatte fare da altri che MAI hanno poi effettivamente operato sul campo e la cosa dovrebbe far pensare, invece tutto e' sempre uguale a prima, cambiano gli scenari e i personaggi, cambiano tempi e modi, cambiano culture e popoli ma prima o poi in mezzo a una guerra o simile ci dobbiamo saltare dentro con tutto quello che si porta dietro e che NOI dovremo pagare, vincenti o perdenti che siamo.
    Mi sovviene una poesia di BRECHT

    La guerra che verrà
    non è la prima. Prima
    ci sono state altre guerre.
    Alla fine dell’ultima
    C’erano vincitori e vinti.
    Fra i vinti la povera gente
    Faceva la fame. Fra i vincitori
    Faceva la fame la povera gente egualmente.

    Credo non ci sia altro da aggiungere.

  • Boris scrive:

    Credo che le cause della guerra 14/18 siano da addebitare quasi esclusivamente alla coppia di leaders pentastellati Grillo - Casaleggio e a tutta la cricca di babbei che li hanno sostenuti. Essi infatti avendo accumulato parecchi capitali illegali ladrando, fottendo , rubando , saccheggiando, distraendo, sottraendo al popolo sovrano ,hanno pensato bene di nascondere, occultare ,celare ,mascherare ,eclissare insabbiare nei paradisi fiscali questa refurtiva ladrata, sottratta fottuta saccheggiata sempre al solito popolo sovrano per chi non lo avesse ancora capito e da lì, già che c’erano, organizzare anche la seconda guerra , quella del 40/45 assieme ai loro amici razzi-nazi-cazzi-fascisti “mascellone” e “baffetto” .Ecco in sintesi la storia dell’Italia.

  • sant'one scrive:

    Al popolo va spiegata la realtà-verità,ovvero che ogni guerra la paghiamo noi cittadini attraverso il sacrificio di giovani vite e quando va bene come nelle ultime mediorientali e nord africane con l'aumento di tasse,di materie prime per pagare le spese militari dei contingenti(forze di pace?)mandati laggiù e appunto arricchendo quei signori della guerra dentro questo atroce-sanguinario business(affare)siamo noi che dobbiamo dire basta a questa porcheria-macelleria una volta per sempre e destinare quei fondi per costruire posti di lavoro,politiche sociali,opere pubbliche utili e necessarie(messa in sicurezza del territorio,bonifica delle aree inquinate,pulizia dell'ambiente,ricerca e attuazione delle energie alternative,agricoltura-alimentazione biologica ecc)miglioramento dei servizi(sanità,istruzione,servizi sociali)reddito di sostegno,l'eliminazione del debito pubblico ecc anche naturalmente con il sequestro dei capitali illegali occultati in paradisi fiscali e in istituti finanziari perché se non l'avete notato è da secoli che questi organizzatori di guerre si sono"globalizzati"per attuarle..

  • Maria scrive:

    Giusto non dimenticare. Quasi impossibile, pero`.
    Ve la ricordate la festa sotto il balcone del pazzo pelato, l'amico di di Baffetto, che annunciava l'ingresso dell'Italia imperialista colle pezze al culo nella carneficina della Seconda Guerra Mondiale? Ed erano passati pochi anni...
    La guerra ha un suo fascino e molta gente ci si ingrassa. Facciocene una ragione, almeno noi che ancora qualcosa leggiamo,

  • demago-go scrive:

    La grande guerra(1914-18)si sarebbe potuta evitare come tutte le altre guerre semplicemente seguendo l'esempio Gandhiano togliendo di mezzo il vero problema ovvero quello principale:quello economico,si sarebbero evitati milioni di morti,spese folli,odi e distruzioni destinati a non sopirsi mai e l'arricchimento per quell'elite' di produttori di armi-morte insieme alle caste più potenti sacrificando sempre i più deboli-emarginati del popolo sovrano,se avessero optato invece per un bel sequestro"preventivo"di tutti i capitali illegali tutto questo non sarebbe successo,nè potuto succedere,meditiamo gente,meditiamo...

  • fausto scrive:

    Una guerra, come al solito, voluta dai grandi per avere più potere, pagata, come al solito dal popolo bue.
    Una vita del passato verso cui stiamo tornando (speriamo di no). Una volta c'erano i sovrani, oggi ci sono quei mostri di multinazionali. In comune hanno entrambi la sottovalutazione del popolo bue. Forse hanno ragione?

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