Istantanea Pier Vittorio Buffa

Come morire

Bill Keller è stato per anni direttore del New York Times e ne è adesso editorialista.

Il suo ultimo articolo, tradotto e pubblicato da Repubblica, si intitola "How to die", Come morire, e racconta la morte di suo suocero, Anthony Gilbey.

Racconta Keller: "Un mese fa, risvegliatosi dall'anestesia in un ospedale inglese mio suocero trova al capezzale la figlia e un medico di turno. L'intervento non è riuscito lo informa il dottore. Non c'è niente da fare. 'Sto morendo?', chiede. "Si", tentenna il medico. 'Papà stai morendo', conferma la figlia. 'Allora niente più bisboccia'. 'Ne faremo eccome' gli promette lei".

Keller spiega che l'ospedale smette di curare il suocero, stacca tubi e macchine, lo trasferiscono in una camera silenziosa e Anthony Gilbey muore "umanamente: amato, dignitoso, pronto".

E' l'applicazione del protocollo Liverpool Care Pathway, un "percorso di assistenza concepito negli anni Novanta a Liverpool in un istituto di cura per tumori come alternativa più umana all'accanimento terapeutico praticato su pazienti ormai prossimi alla morte".

Racconta ancora Keller: " 'Ho combattuto la morte tanto a lungo' aveva detto Anthony Gilbey a sua figlia, a mia moglie, verso la fine. 'E' un tale sollievo potersi lasciare andare'".

Conclude Keller:  "Sarebbe bello se tutti potessimo morire come lui".

Un'affermazione che sottoscrivo.

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235 commenti 8

  • boris scrive:

    Roberto ! che Polifemo abbia tendenze vendoliane ?

  • roberto scrive:

    BORIS da anni posseggo un indirizzo di GINEVRA di una associazione che si chiama o chiamava DIGNITAS, forse e' lo stesso, allora aiutavano a passare dall'altra parte con dignita' appunto, o almeno credo facessero questo...PER FORTUNA non ho mai dovuto verificare.

  • roberto scrive:

    POLIFEMO non so perche' non ha gonfiato la bici della signora...per educazione io l'avrei fatto....poi avrei aspettato di vedere e capire se la signora volesse approfittarsi di me o se realmente avesse avuto bisogno di un piccolo aiuto...ma va bene comunque.

  • Pasquale Bruno,come ha detto giustamente che è soprattutto la qualità della vita prima che la morte ad essere importante perchè è quella che da' dignita' alla persona;secondo lei,oggi che qualità della VITA abbiamo nel nostro Paese?direi tra bassissima e molto bassa,gli anziani sono sempre di più,le risorse sempre di..meno(perchè""DISTRATTE")poi dicono a"PAROLE"di essere contro l'eutanasia o la morte"DOLCE-ASSISTITA"in nome di astrusi principi e valori,ma nella realtà fanno molto peggio lasciando gli anziani soli ,senza assistenza,con pensioni in maggioranza da fame,che vengono"SUPPORTATI"in piccola parte dai VOLONTARI che si impegnano veramente come è stato scritto precedentemente,ma che non ci si può basare in un Paese CIVILE su questo,come per chi è alla fame basarsi sulla Caritas e se c'è sulla"mensa dei poveri"(che umiliazione per la persona);e quando saremo anziani,vedremo quante di queste"UMILIAZIONI"dovremo subire,quante volte "Morire"prima che arrivi quella che interrompa ogni tipo di STRAZIO-VIOLENZA di quei SADICI-CINICI degni eredi dei nefasti ideali NAZI-RAZZI-FASCISTI.

  • boris scrive:

    Ho sentito che in Svizzera esiste un'associazione che si chiama EXIT, alla quale con una modica cifra ci si può iscrivere, e alla quale si lasciano le volontà dettagliate relativamente ai desideri di cura-non cura, accanimento terapeutico o no, cure palliative, solo cure anti dolore, ecc., nel caso in cui durante gli ultimi momenti non si sia coscienti. Exit si occupa di registrare legalmente queste volontà e di consegnarle in forma legalizzata alle persone che si indicano. Sono entrati in alcune case per anziani ad aiutare chi anni prima aveva chiesto di non diventare un vegetale. Purtroppo finché l’Italia sarà una provincia del Vaticano difficilmente le cose potranno cambiare. Se fossimo davvero liberi e cioè capaci di esercitare il libero arbitrio, non ci sarebbe neanche da chiederselo, ma gli uomini non sono mai stati né lo saranno mai. Personalmente, dovessi trovarmi io in quella situazione darei disposizioni per essere lasciato al mio destino, per non costringere nessuno dei miei cari ad una lenta agonia pari alla mia. E farei lo stesso con un mio parente, al di là di ogni considerazione etica. Non ho deciso di venire al mondo di mia sponte. Che almeno mi sia lasciata la possibilità di abbandonarlo come desidero. Lo pretendo. Mi è dovuto.

  • polifemo_01 scrive:

    rispondo a Roberto con un piccolo episodio accadutomi pochi giorni addietro :
    una signora, avvenente e provocante, del mio condominio, vedendomi riporre la mia bici in cantina, mi ha chiesto
    " potrebbe gonfiare la mia bicicletta.. sa ..sono una donna"
    Polifemo, a malincuore ha risposto
    " signora, posso prestarle la pompa.. la bici se la gonfi da sola..."
    la signora avvenente non mi saluta più e forse Polifemo ha perso una occasione.. ma Polifemo aborre coloro ( dalle donne agli immigrati ed ai politici, naturalmente) che sottolineano la loro posizione, per avere dei vantaggi
    Forse ho perso una "cacciata"...ma ne è valsa la pena.
    Ecco cosa volevo dire alla Lavandaia quando scrive di essere donna...

  • roberto scrive:

    Poco ma sicuro POLIFEMO...poco ma sicuro!!!

  • polifemo_01 scrive:

    il problema che affronta pasquale è, "vivere con dignità"... .. non concessa ad ogni essere umano...
    da cui si deduce.. nascere e morire con dignità...
    sarebbe un discorso molto lungo e periglioso...
    cosa si intende per dignità?...
    i cattolici ritengono che Dio decide la vita e la morte ed il percorso terreno.
    altre religioni credono nella reincarnazione, ..etc..
    anche io la penso come roberto... vedere un essere umano ridotto a larva mi indigna...
    ma state tranquilli che i potenti potranno avere delle vie preferenziali anche per l'ultimo viaggio ( card, Martini docet)

  • roberto scrive:

    per me, Lei è, come gli altri, un essere asessuato…, ma ancora una volta lei sottolinea di essere donna…e quindi.. poverina.
    ===============================================================
    Non difendo assolutamente LAVANDAIA che non ne ha bisogno ma non ho capito il perche' dell'equazione DONNA=POVERINA ...se la becca mia moglie POLIFEMO...son razzi amari!!

  • roberto scrive:

    PASQUALE BRUNO io le rispondo come posso...per me morte dignitosa vuole dire che quando eventualmente tocchera' a me io possa avere la possibilita' di poter scegliere di morire senza soffrire, senza far soffrire i miei cari, il piu' velocemente possibile, in silenzio da essere umano appunto in modo dignitoso.
    Ho visto persone che la malattia strasformava in "cose" agonizzanti...gridare al mondo la loro disperazione, finire senza dignita' alcuna perche' non erano piu' loro stessi ma altri, trasformati in animali- a cui chiedo scusa per il paragone- persone che sapevo essere forti e gentili, educati e simpatici che si trasformavano in tutt'altro a causa della sofferenza e del dolore....perdevano la dignita' di essere umano e morivano come non avrebbero voluto, mancava la dignita', per me e' solo questo.

  • polifemo_01 scrive:

    vede Lavandaia,
    mi disturba il falso buonismo delle dame di carità, ma ammiro quello vero di Madre Teresa..
    mi disturbano quei politici che alla folla urlano " siamo come voi..." ed hanno da poco intascato una bustarella,
    mi disturbano i voli utopistici di chi vorrebbe tutti bravi e tutti buoni e tutti fratelli, cominciando dal papa
    mi disturbano i figli di papà con SUV e Manifesto in tasca...
    insomma gli ipocriti, quelli veri, quelli doc...
    Polifemo non vuol cambiare il mondo, ma lo fotografa ( con il suo solo occhio...) e non tollera ingiustizie , soprusi e.. i falsi intellettuali da salotto, arrivati a casa di amici, con il bestito firmato, che poi piangono ( fanno finta..) sulla fame nel mondo.
    Io credo che Lei appartenga a questa lobby.. ma, mi creda, vorrei tanto sbagliarmi.
    P.S.
    per me, Lei è, come gli altri, un essere asessuato..., ma ancora una volta lei sottolinea di essere donna...e quindi.. poverina.

  • boris scrive:

    Mi scuso con Lavandaia se sono stato un po’ troppo brusco con lei ma mi stizziva l’idea di essere preso per un evasore. Sto facendo un lavoro che ormai detesto guadagnando pochissimo ,alla mia età poi non ho alternative in più devo mandar giù rospi quotidianamente . Era troppo !!!

  • Thore1,mi ha"accusato"di essere andato fuori tema,mentre dopo ciò che è successo neLL'ultimo"VENTENNIO"(quasi come il FASCISMO-FINTOCOMUNISMO?)sono in realtà andato più fuori di..TESTA,che altro vedendo ciò che è successo al mio povero-incolpevole Paese(non in senso di abitanti-votanti,perchè li'le RESPONSABILITA'ci sono eccome);siccome esistono purtroppo tanti"TIPI di MORTE",da quella civile-sociale-apparente-biologica-ecc,ecc,ho trattato della necessità della morte di un certo modo di"FARE POLITICA"(almeno si spera)e della medesima per non dovere"INFIERIRE FISICAMENTE"(come sia la ragione che l'istinto..suggerirebbero)che questa si"SPENGA"in un'EUTANASIA il più possibile INDOLORE,ma con tutto il"BOTTINO-MALTOLTO"da RESTITUIRE ai cittadini e quindi al Paese a cui sono stati"DISTRATTI-SOTTRATTI o RUBATI"che dir si VOGLIA.

  • pasquale bruno scrive:

    C'è molta confusione in giro sulla vita e sulla morte. Non c'è rispetto per gli uomini che nascono, se non vengono uccisi già prima, e gli uomini che muoiono, quando no vengono uccisi dalla violenza armata o dalla indifferenza della società civile, se non fannotanto chiasso da attirare l'attenzione degli indaffarati. Come si fa a definire "dignitosa" una morte serena? Non è altrettanto dignitosa la mortetraziante di chi non vorrebbe morire e resta attaccato alla speranza che qualcosa possa accadere? La consapevolezza di dover morire non si acquista con una vita dignitosa? Allora torniamo al punto di partenza. Non si discuta della morte ma della vita! Altrimenti finiremo per accettare che si può eliminare chi abbiamo deciso che non può più viver come noi pensiamo sia "dignitoso", senza avergli dato davvero la dignità di vivere da uomo.
    Immagino che non mi risponderà nessuno ma se qualcuno legge almeno rifletta

  • Lavandaia scrive:

    Polifemo, lei, di chi sia la lavandaia non ha manco una pallida idea. E lei chi è, Polifemo?
    Un pensionato visceralmente astioso, arrabbiato col mondo che non gli avrebbe dato quello che merita...? Un radical-misogino, che se la prende con l'unica fessa di donna che ancora gli dà retta, almeno sul web? Un accanito sparasentenze, sputaproverbi, che abbaia a chi non può fargli nulla e si accoda al primo padroncino abbastanza forte, ai suoi occhi, da meritare di seguirlo ovunque scodinzolando? Uno xenofobo politicamente sempre scorretto, amante di linciaggi di piazza, nostalgico di forche, gogne e quant'altro possa placare il suo animo sanguinario?
    Noti, Polifemo, i punti interrogativi: a differenza di lei, che presume do conoscermi, io sono consapevole di non conoscerla affatto. Mi limito ad esprimerle, con più franchezza del solito, sollecitata dal suo ultimo commento, le impressioni poco gradevoli che il suo modo di porsi mi suscita. Naturalmente, spero di sbagliarmi.

    (Come morire...? Di noia?).

  • roberto scrive:

    Non e' possibile che siano i volontari a salvare lo stato!!!!
    i volontari dovrebbero servire a tappare le falle o ad aiutare lo stato...in italia se togliamo il volontariato....FINE.

  • Sven scrive:

    Tornando in tema, è evidente che le associazioni di volontariato, ecc. ecc. potrebbero benissimo sostituire uno Stato - gestito ormai da tutt'altro che il "popolo" - che vorrebbe ficcare il naso perfino anche nelle faccende più personali: basta che ce ne sia la volontà...

  • Sven scrive:

    Beh, gira ancora all'incontrario, il globo, a quanto pare...

  • roberto scrive:

    Avevo un carissimo amico che aveva il babbo milionario negli anni sessanta e l'amico era diventato di lotta continua....comodo con i soldi del babbo nel portafoglio, il ragazzo (di allora) ci credeva davvero!!! quante discussioni con noi semplici e sempliciotti compagni e basta...poi pero' noi si andava via a piedi e lui in macchina...pazienza siamo ancora amici ed e' ancora di sinistra ma un po' meno...avra' capito? forse che fare il giornalista free lance gli sia servito a capire come gira il globo?

  • polifemo_01 scrive:

    ma la lavandaia è un sinistra di comodo o radical chic...
    le piace mostrare e proclamare idee progressiste e libertarie...( a chi non piace...da me cominciando), tanto, che le importa ?,.. sono parole e non fatti.. come quelli che vanno in chiesa e leggono il vangelo e omeliano...ma poi, nella vita, si comportano in altro modo.
    Tale è la lavandaia...
    quanti rom o extracomunitari ha ospitato nella sua casa ? però si sente evoluta perchè compra bigiotteria ed ombrellini da questi illegali... lei si che si sente.. di sinistra..
    parla e parla,.. ma rimane confinata in una regione.. che deve essere assistita, altrimenti, nonostante un turismo milionario e prezzi esosi, non sopravvive...
    comunque essere di sinistra fa tendenza... ma comportarsi da reazionaria.. è più pratico.

  • roberto scrive:

    BORIS sono d'accordo con lei su tutto, e' tutto vero ed esatto, ripeto mio padre, mio zio lavoravano come artigiani di loro stessi, senza dipendenti e facendosi il mazzo da mattina a sera, una settimana di ferie se il 15 agosto cadeva "bene"....altrimenti poco o nulla, il sabato lavorativo, qualche volta anche la domenica mattina, al lavoro anche se ammalati.....ma vede certi estremisti di sinistra la vedono sempre e solo da un unico lato , e siamo sempre li'.....la signora a occhio e croce e' una insegnante....nulla da dire, anzi!!! pero' lavorano 8 mesi all'anno e anche questo mi va bene pero' sono sempre in lite con lo stato per migliorare la loro posizione ma vedono sempre il male che fanno altre categorie..... e questo comincia a non andarmi piu' bene....non sono d'accordo con lei solo sul fatto della LAVANDAIA e i suoi gioielli... conservo ancora una certa dose diciamo di rispetto per le donne anche se oggi non e' che valga molto....e cerco di limitarmi nei paragoni, poi ognuno faccia come vuole, mi fa piacere pero' che ci si cominci a conoscere un po' piu' addentro...

  • boris scrive:

    “Prendiamo esempio dagli autonomi, che hanno evaso sempre tutte le tasse, facendole pagare ai buoi da cartellino, che hanno fatto strada con accordi più o meno puliti per ottenere appalti garantiti nei secoli”
    Io CARA LAVANDAIA DEI MIEI MARONI ho sempre pagato le tasse fino all’ultimo centesimo, e lei non può permettersi di scagliare accuse e fare di tutte le erbe un fascio. Smettiamola di impostare questa discussione in termini di lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. Io nella mia carriera ho sperimentato le due situazioni: dipendente e lavoratore autonomo. In queste situazioni, se sei onesto te la prendi nel posteriore e paghi (tu o il tuo datore di lavoro per te) una quantità di tasse abnorme, che serve a mantenere milioni di persone che vivono di sprechi, raccomandazioni e clientele gestite dalla politica. La discussione va dunque impostata come onesti e disonesti, non come autonomi e dipendenti...Nello specifico, è vero che un autonomo ha più possibilità di "aggiustarsi" o di evadere ma è anche vero che è soggetto a vessazioni assurde che il dipendente non ha: dagli studi di settore per cui anche se sei in crisi e hai pagato tutto ti arriva la Finanza e ti estorce migliaia di euro solo per lasciarti in pace, fino alle penali del 30% (trenta per cento) per 1 (un) giorno di ritardo nel saldo dell'IVA. Il sistema del lavoro autonomo è gestito in modo che tutto sia vago e indeterminato e ci sia sempre e comunque qualcosa a cui lo Stato si può attaccare, così se ti vogliono colpire ti colpiscono comunque, e se invece vogliono lasciarti evadere perché sei amico degli amici possono lasciarti fare. E per finire se lei non lo sa , un lavoratore autonomo può andare in pensione ‘solo’ con un’età superiore a un dipendente; un sistema assolutamente medievale, altro che Stato di diritto. Tanto per fare chiarezza.

  • Sven scrive:

    Ma anche altri campi, oltre alla morte, dovrebbero essere dominio di un'etica umana personale, e non delle leggi (che, poi, non sono quasi mai uguali per tutti, dato anche che le fanno "quelli" che detengono il potere, spesso più che impropriamente concentrato)...

  • roberto scrive:

    Anche in emilia ci sono molti cimiteri dove si possono spargere le ceneri, per il resto...va bene cosi' ma ripeto che l'argomento che ho vissuto da molto vicino mi fa veramente paura.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Lavandaia,
    a Livorno, città del quinto mondo ( perchè quelli del quarto sono evoluti...) abbiamo un tempio cinerario, dove i parenti possono decidere la cremazione del defunto, averne le ceneri, in apposita urna e decidere se portarla con loro oppure depositarla in un loculo in detto tempio. Ci sono urne biodegradabili, che possono essere messe in mare e si sciolgono e depositano le ceneri nelle acque.
    Quindi quanto Lei scrive è non è veritiero.. in assoluto.

  • roberto scrive:

    Mio padre ha lavorato 47 anni da autonomo e ha sgobbato come un mulo da mattina a sera per portare il dovuto a casa...ripeto non facciamo di ogni erba un fascio ma da qualche parte cominciamo...ho amici insegnanti-medie/superiori che si lamentano del loro orario e stipendio....sono d'accordo sullo stipendio ma sull'orario...dai c'e' di peggio, l'importante dsarebbe che insegnassero bene ma anche in quel campo ci sarebbero tante testine da togliere...visto che rubano il compenso, alto o basso che sia, e non insegnano nulla...cominciamo da dove volete voi MA COMINCIAMO altrimenti si cerca sempre l'inizio nell'orto altrui e non se ne viene fuori, mai. e gli altri ridono.

  • roberto scrive:

    Un quarto d'ora fa mi ha telefonato un amico che abita nella citta' vicina alla mia...dunque un mesetto fa era stato incendiato nottetempo un gazebo in legno installato dalla fiom come base d'appoggio a sostegno di una vertenza in atto in una ditta della zona....una mattina il gazebo era stato trovato bruciato...e sibito sindacati, politici di sinistra e non. sindaco con tutta la giuta a sbraitare contro la TRACOTANZA FASCISTA-GRAVE ATTO INTIMIDATORIO MESSO IN ATTO DALLE SQUADRACCE DI DESTRA-NON CI LASCEREMO INTOMIDIRE DA QUESTO RIGURGITO NAZI/FASCISTA-SIAMO IN ALLERTA NON PASSERANNO ECC.ECC. insomma tutto l'armamentario comunista vecchio di secoli poi stamattina la notizia...la questura ha arrestato un poveraccio di 58 anni malato mentale che aveva dato fuoco al gazebo in questione...cosa dire...cosa fare...siete quelli li'.
    scusate se esco dal tema ma ne valeva la pena.

  • Lavandaia scrive:

    Prendiamo esempio dagli autonomi, che hanno evaso sempre tutte le tasse, facendole pagare ai buoi da cartellino, che hanno fatto strada con accordi più o meno puliti per ottenere appalti garantiti nei secoli... Impariamo dalla cultura del "la scuola non serve, ti sistema papà". Impariamo dai liberi imprenditori foraggiati dallo Stato, con gli aiutini di Stato, la cassa integrazione che fa pagare la loro incapacità gestionale ai soliti buoi da cartellino, statali e non (perché, lasciati servire, anche nel "paradiso" del privato ci sono i poltroni, gli incompetenti, i ladri, come ovunque, nel nostro bellissimo Paese)... Impariamo la lezione dalle imprese, che hanno, per decenni, lucrato su lavoratori in nero, che scappano all'estero appena sentono puzza di fisco, di controlli, che prendono quando c'è e chiudono quando toccherebbe metter qualcosa per tirare avanti.
    Impariamo dalla cultura del "Ghe pensi mi", che ci ha regalato la sbornia di berlusconismo con relativo dopo-sbornia. Tocca sopportarcelo tutti, caro mio, chi più chi meno. E spesso, chi grida più forte non è chi soffre di più, ma solo chi ha ancora fiato e forze per farsi sentire (o chi più ha bevuto che, di necessità, sta peggio).

    Mentre noi, poveri polli, litighiamo, avendo, ciascuno a suo modo,un po' di torto e più di una ragione, quelli là, i padroni veri, che manco sai chi sono, perché si fanno vedere poco, a parte qualche comparsata controvoglia a "Report"...Sai le risate che si fanno, alla faccia nostra, asini, pecore e buoi, statali, parastatali, dipendenti e non, pensionati, sani e malati, giovani e vecchi, disoccupati, esodati, miserabili che non siamo altro? Da scoppiare, se non avessero la pellaccia dura.

  • roberto scrive:

    Tagliamo certi personaggi che vanno al lavorostatale SICURO certi appunto di non essere mai licenziati e che vanno a fare la spesa, invece che evadere 100 pratiche al giono arrivano si' e no a 30, che si fanno marcare il cartellino da altri e al lavoro non ci vanno neppure, certi che se hai bisogno di loro sembrano il padreterno da come ti trattano con quasi disprezzo, non voglio fare di tutta l' erba un fascio ma cominciamo anche dalle piccole cose per dare segnali beneauguranti a chi in questo paese ci vive e ci lavora.Oppure facciamo come il comandante...andiamo via tutti e buona li'.
    Per rimanere in tema mi ricordo poco tempo fa che c'era chi scriveva ammirato del cardinal Martini e della sua dolce morte....per carita' ottima persona ma sempre prete rimane....e ha potuto FORSE scegliere la sua fine...e noi...? potremo scegliere che fine fare e come farla? non credo, anche nelle file naziste o staliniste c'erano sicuramente ottime persone ma rimanevano comunque dei nazisti o dei comunisti...estremizzo sia chiaro ma se non mi stacco dalla mia situazione e non interagisco da fuori e' molto piu' facile fare bella figura dopo....Il cardinal Martini che ripeto sicuramente era una ottima persona perche' non si e' staccato dal mondo vaticano- non cattolico- solo vaticano, e da fuori poteva lanciare strali contro tutti, invece e' rimasto al caldo della pancia vaticana e ha cercato di far qualcosa pero' da dentro...comodo, troppo comodo.
    Il vaticano e tanti politici che lo appoggiano mi impediscono di morire almeno con dignita' non e' che chiedo molto...posso essere contro quelle persone li'?

  • Lavandaia scrive:

    E' vero,. siamo fuori tema. Morire come? Bello sarebbe morire sempre e solo per un'ideale, con un sogno intatto nel cuore, comprendendone la grandezza, il valore, senza nascondere a noi stessi quel tanto di utopico che lo rende quasi folle e quel tanto di realistico per cui valga la pena perseguirne la realizzazione.
    Bello sarebbe, anche nel nostro Pese, poter sperare che certe morti cariche di sofferenza non siano necessariamente accompagnate da un peso insostenibile di disperazione, umiliazione, tali per cui, alla fine, colui che sente avvicinarsi l'ora del trapasso non è è più certo nemmeno d'essere ancora in tutto e per tutto uomo, con quel che ciò significa in termini di diritti, dignità e autodeterminazione.

  • Lavandaia scrive:

    Dipende dai tagli, Robe'... Perché alla fine, se tutti tirano troppo la cinghia, i liberi professionisti, i commercianti, gli imprenditori, i medici, i commercialisti, gli avvocati, i Marchionne e gli artigiani, i frutti del loro lavoro non dipendente a chi li venderanno?
    Qui in Sardegna chiudono negozi, spariscono attività a ritmo vertiginoso e, ogni volta che chiude una scuola per accorpamento, sai cosa succede? Spariscono il venditore di panini, il cartolaio all'angolo, e pure il parrucchiere di quartiere, fatti i conti a fine mese, la mancanza dei Collegi docenti l'avverte, eccome.
    Sai un'altra cosa, Robe''? La crisi, qui, sta insegnando pure alle pecore che il pericolo grosso non è la pecorella accanto, ma certi lupacci con un pancione grosso che, una ad una, si faranno fuori tutte le bestie, prima le magre, poi le grassoccie e infine, pur di non sparire, addenteranno qualche coscia di pecorona cicciona, di quelle che sono da parte, nel recinto "buono", al riparo da tasse patrimoniali e altre malattie endemiche del bestiame di lusso.
    Certo, le pecore, bestie meridionali, esperte di fame e di bastonate, il Latino truffaldino del "Divide et Impera" l'hanno appreso sulla propria pelle e lo capiscono senza bisogno di chiosa. Al Nord è più difficile ma, a forza di bastonate, lezioni di linguaggi differenti, dal Calabrese al Napoletano, con incursioni nel gergo mafioso, anche lì, a breve, qualcuno comincerà a capire. E poi, si sa, l'esperienza insegna e pure l'asino, a forza di legnate, la strada l'impara e la fa da solo, senza bisogno di guida.

  • thore1 scrive:

    mi sa che più d'uno sta uscendo fuori tema...............vero Polifemo e Bastian Contrario? Anche il commento de "la politica non è più credibile" lo capisco poco......

  • Lavandaia scrive:

    In Italia, oltre a determinate modalità di morte, è vietato, almeno per quel che ne so, anche spargere ceneri di defunti. Nulla dei resti deve andare perduto. Infatti, nel Lazio, si conservano i Polverini della Regione defunta, anzi si rinvia il funerale a data da destinarsi. E sapete chi la decide? L'estinto in persona, come, in fondo, è giusto che sia. Nell'ottica cristiana del rito il funerale, più che un lutto, è una festa, dato che apre le porte del Paradiso all'anima che anela a ricongiungersi al Creatore. E ognuno, la sua festa, sarà padrone di fissarsela nel giorno che gli è più congeniale? Mica vogliamo che capiti quando ci sono altri impegni...
    Direte "Ma quello è morto, che impegni vuoi che abbia?". Eh, si fa presto a dire "morto"... L'Italia è il Paese delle morti apparenti, dei clinicamente morti che potrebbero, chissà, avere in programma di generare figli... Abbiamo morti che risorgono, morti che vengono in sogno a dare i numeri del lotto, morti santi con file di postulanti a cui dar retta che non finiscono mai... Abbiamo morti martiri, che almeno in spirito devono pur presiedere all'inaugurazione della via, della targa, della scuola a loro intitolata... Insomma, nel nostro Paese non c'è pace manco per i morti.

  • roberto scrive:

    tagli a retribuzioni per gli impiegati statali
    +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
    era ora.

  • Lavandaia scrive:

    A breve, invece, ampia facoltà al popolo tutto di morire di fame. Le avete lette le novità su IRPEF, IVA, nuove regole sulle detrazioni d'imposta, tagli dei fondi ai Centri di Assistenza Fiscale dei sindacati? E poi ci saranno nuovi tagli alla sanità, tagli a retribuzioni per gli impiegati statali.... Un allegro macello, varato in fretta e furia, preferibilmente di notte. Resta anche aperta la possibilità di gettarsi sotto un treno, ma solo ad altissima velocità, perché solo la TAV si salva, nel disastro delle nostre povere ferrovie.
    Oppure si può sperare, ma è molto improbabile, di morire serenamente di crepacuore una di queste mattine, col caffè in mano, prendendo coscienza in modo tridimensionale, con la mente, col cuore, con i visceri, con l'immaginazione e con l'esperienza, di quel che sarà il domani dei nostri figli in questo sventurato Paese...
    Molto difficile, invece, procurarsi il suddetto infarto con metodi "casalinghi", almeno fino ai sessant'anni: la traversata dello stretto di Messina a nuoto di Grillo toglie la speranza a quanti ci avessero pensato.

  • Lavandaia scrive:

    Come morire in Italia? Lo Stato non ti uccide, la pena di morte non c'è ma, coerentemente con l'ordinamento e con la realtà della vita nazionale, la tortura come reato non esiste. Sicché, libertà di bastonare per i guardiani in carcere; libertà di torturare a morte un malato, semplicemente lasciandolo nelle mani provvidenziali della sua malattia, col conforto di preci e la promessa di eterna felicità... Il che, nel suo caso, non è bugia, perché la fine, in quanto cessazione di inumana sofferenza, molto s'avvicina al più alto grado di beatitudine immaginabile da essere umano.
    In Italia però alcune modalità di fine, di morte anche metaforica, sono impossibili. Per esempio, di fronte al classico baratro "all'italiana", a saltarci dentro non ci si fa manco il solletico. E infatti "s'allarga il baratro dello scandalo della giunta Formigoni", fino alle necessarie proporzioni perché di baratro all'italiana si possa parlare, e il Celeste resta quasi tranquillo. Promette "Se cade la Lombardia, due minuti dopo vengono giù Piemonte e Veneto" (che, tradotto per chi risieda a Nord di Napoli, significa più o meno "Cari compari di cosca, se apro bocca io, ve ne venite con me).
    Ma quelli, che conoscono la qualità del nostrano baratro, son più tranquilli di lui. Infatti, nel baratro all'italiana, l'unico che si fa un po' male è chi salta per primo, perché la sua caduta, per così dire, fissa la profondità. Poi si verifica l'allargamento, che progressivamente e rapidamente corrisponde ad un livellarsi dei bordi sempre più vicino al fondo, tale per cui il secondo che salta trova già un dislivello minore, oltre ad avere a mo' di materasso il corpo del primo...e così, di salto in salto, da un allargamento all'altro, cresce il materasso, s'abbassano i bordi e, alla fine, nel baratro all'italiana ci puoi andare e venire a passeggio, anche saltare, rimbalzando come una palla, fino alle nuvole... E infatti questo rode al Celeste: se salta per primo, lui fa il materasso... Lui, che ha sempre aspirato a sfiorare il Cielo.

  • polifemo_01 scrive:

    ascolto in Tg e leggo i notiziari...
    siamo ad una seconda tangentopoli? tutti sono indagati, tutti rubano e si arricchiscono... in questo momento dove un pensionato non arriva a fine mese..
    siamo alle soglie della situazione della rivoluzione francese...
    VOTIAMO GRILLO...per fare vedere che vogliamo un cambiamento..

  • IL Sindaco di Firenze,Dott R.non si è forse"ACCORTO"che prima di ROTTAMARE i Vertici della politica,La CLASSE POLITICA ha ROTTAMATO MILIONI DI VITE UMANE?..ci..RIFLETTA,e poi torni a"DIALOGARE"insieme a quei"TIEPIDI"(quasi gelati)del P.D,oltre avere fatto buchi di MILIARDI tutti insieme ai COMPAGNI-CAMERATI-BANCHIZZATI(quelli di..Centro)per essersi"DISTRATTI"(al confronto per quel che riguarda i BUCHI,Le talpe-tope sono..PIVELLE..);meriterebbero L'EUTANASIA POLITICA-SOCIALE-RELIGIOSA senza funerali di STATO,tanto"GODONO"(con Le ESCORT)dell'IMU(nità che sicuramente non pagano)PARLAMENTARE.

  • roberto scrive:

    Mi associo idealmente a BELINDA, potendo farei un assegno in bianco anche io...ho paura di morire " male " e non mi vergogno a dirlo.

  • polifemo_01 scrive:

    se la nostra legislazione permette di interrompere una gravidanza, allora la nostra legislazione deve permettere di interrompere una vita... in entrambi i casi ci devono essere le condizioni per farlo...
    ma, poichè abbiamo a Roma, una enclave, condita di dogmi e tradizioni arcaiche ( simili a quelle talebane, per alcuni aspetti) e poichè i politici italiani, tutti, baciano la mano al papa, allora contentiamoci che non venga abrogata la legge dell' aborto.

  • Giorgio Giorgi,secondo me è perchè oggi La vita non ha più VALORE,nel senso intrinseco e più profondo inteso come"RISPETTO",mai come oggi L'esistenza è stata cosi' "BANALIZZATA",è diventata anch'essa uno dei tanti beni di"CONSUMO"purtroppo e La MORTE è vista come qualcosa diTERRIBILE,perchè ci impedisce di continuare questa ORGIA-FOLLIA CONSUMISTICA facendoci completamente dimenticare chi SIAMO,e cosa siamo VENUTI a FARE su questa TERRA..Per gli Antichi(Avi)non era sicuramente cosi'.

  • A.Vigilante,meno male che in CINA si"credono"COMUNISTI,e negli U.S.A(parte dell'America del nord formata da 52 Stati)DEMOCRATICI,e gli ita(g)liani?dei poveri RINCO......TI?...A proposito cosa hanno scritto gli astronauti americani sui loro slip?davanti..USA e dietro..NASA(in dialetto:ODORA-INSUFLA)..AHAHAHAHAHAH :D

  • Tra una cosa e l'altra che tutti i giorni saltano fuori,perchè quelle che"RESTANO OSCURE-OCCULTATE"sono decisamente PEGGIO,che dire:che siamo messi stramaledettamente MALE è un puro,ironico EUFEMISMO,a tal punto che non siamo più"DEMOCRATICAMENTE LIBERI"di scegliere nè La nostra VITA,nè la nostra MORTE...AMEN.

  • alessandro vigilante scrive:

    Come morire...

    10/10/2012 Decima giornata mondiale contro la pena di morte
    Nell’ultimo decennio, rende noto la Coalizione contro la pena di morte, cinque Paesi africani hanno abolito la pena capitale e altri due, Nigeria e Sierra Leone, ne hanno ufficialmente sospeso l’applicazione. I paesi abolizionisti o che di fatto non la applicano sono 141. Nel 2011 solo 21 paesi hanno eseguito condanne a morte, nel 2001 erano 10 in più.
    Nonostante alcuni dati positivi rimane ancora sconosciuto il numero di pene capitali eseguite in Cina. Si parla di migliaia di persone. E poi ci sono gli Stati Uniti, 41 esecuzioni nel 2011.

  • thore1 scrive:

    Condivido pienamente.

  • Lavandaia scrive:

    Noi, in Italia, una cosa così non possiamo manco sognarcela. Da noi, chi si ammala di cancro e non può guarire, muore male. Qui in Sardegna non è infrequente andarsene tra atroci dolori perché "una dose in più di analgesico potrebbe essere fatale"... Poi, magari, se qualche parente dà segni di spazientirsi, l'iniezione la fanno e il poveretto, finalmente, smette di soffrire.
    Comunque, come sempre, la colpa è solo nostra, che abbiamo scelto la politica asservita al clero che, da sempre, ci governa. Chi si fa bestia, nella fattispecie pecora di gregge, come può pretendere di morire da uomo?

  • alessandro vigilante scrive:

    ‘Ho combattuto la morte tanto a lungo... E’ un tale sollievo potersi lasciare andare’

    Qui in Brasile c´è una congregazione Cattolica chiamata "Irmandade da Nossa Senhora da Boa Morte", tradotto: "Fratellanza della Madonna della Buona Morte".
    La Buona Morte era quella sperata dagli schiavi africani, che non ce la facevano a sopportare le atrocitá della schiavitù e chiedevano umilmente alla Madonna di dar loro una Buona Morte.
    Molti schiavi a quell´epoca si suicidavano per non voler sottostare a quelle condizioni, così i loro padroni bianchi - per non perdere i soldi con cui li avevano comprati - impedivano loro di possedere qualsiasi oggetto con cui potessero suicidarsi. Allora gli schiavi hanno imparato che potevano mangiare la terra di nascosto mentre lavoravano i campi e dopo pochi giorni morivano. I padroni bianchi quindi hanno inventato delle maschere di ferro che imponevano a chi aveva dato segno di volersi suicidare, maschere con cui era possibile solo respirare e succhiare cibo liquido.
    Una Buona Morte per loro era un Miracolo.

    ‘Ho combattuto la morte tanto a lungo... E’ un tale sollievo potersi lasciare andare’

    Che peccato che ci accorgiamo sempre in ritardo di quanto siamo esseri umani con dei limiti, datici dal nostro proprio essere umani interdipendenti con forze naturali al di fuori della nostra volontà.

    Gli Eschimesi hanno capito da tempo che non dovevano combattere il gelo, ma dovevano conviverci. Con il gelo ci hanno fatto le loro case.

    Gli abitanti dei deserti hanno capito da tempo che non dovevano combattere la siccità, ma dovevavo conviverci, magari immagazzinando l´acqua della pioggia (le piramidi, all´inizio, prima di essere monumenti funebri, pare che fossero delle cisterne comunitarie, senza punta).

    I popoli della terra più pacifici hanno capito da tempo che non si può combattere contro le grandi migrazioni, soprattutto in questi tempi di globalizzazione. Non si tratta di codardia o subordinazione, ma di lungimiranza. E così fanno tesoro delle diversità e tentano di limitare i naturali conflitti dell´integrazione tra differenti.

    Con la Morte è la stessa cosa. Non si tratta di codardia. È inutile combattere contro di lei. È meglio convivere con l´idea che quando sta per arrivare fa parte della vita e sarebbe bene che fosse vissuta nella forma che ognuno sente autentica. È durante la vita che costruiamo le condizioni per arrivare ad una buona morte.

  • giorgio giorgi scrive:

    Sono completamente d'accordo con lei.
    La morte è una questione troppo personale per essere gestita da leggi uguali per tutti. La mia morte è la mia morte e in quanto tale va rispettata.
    I popoli antichi hanno sempre dato valore al modo in cui uno moriva e alle ultime parole che diceva. Perchè noi non lo facciamo più?

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Ha comprato voti dalla ’ndrangheta”
    In manette un assessore di Formigoni

    Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa della giunta Formigoni
    Zambetti avrebbe versato 200mila euro per acquistare
    un pacchetto di 4mila preferenze.
    Boccassini: il funzionario nelle mani
    della criminalità organizzata

    milano
    L’ultimo versamento ai boss, per ringraziarli dei voti ottenuti, l’ha fatto il 15 marzo scorso: 30 mila euro passati di mano nella sede dell’associazione culturale milanese «Centro e Libertà» e documentati da una serie di intercettazioni telefoniche.

    È una storia di voti di scambio e incredibili contatti tra la politica e la ’ndrangheta, quella che ha portato questa mattina in carcere Domenico Zambetti, 60 anni, assessore alla Casa pdl della Regione Lombardia di Roberto Formigoni. È accusato di aver comprato un pacchetto di 4000 preferenze pagandolo 200 mila euro (circa 50 euro a voto) per la sua elezione (con 11.217 preferenze) alle regionali del 2010.

    «Una vicenda preoccupante di un segmento della vita pubblica e criminale lombarda», ha commentato stamane il procuratore aggiunto Ilda Boccassini. «Siamo in presenza di un rappresentante delle istituzioni che in piena consapevolezza si rivolge a dei mafiosi (e di primissimo piano, apicali nella ’ndrangheta) per tornaconto personale: forse una delle vicende dove per la prima volta si documenta in modo chiarissimo, l’esistenza di voti di scambio. Mettersi nelle mani di due boss, significa mettere la propria funzione a disposizione e non potersi più sottrarre pena minacce e intimidazioni, come ha documentato l’indagine; significa diventare proprietà di tutta l’organizzazione che poi si sentirà autorizzata, come è successo in questo caso, a chiedere favori di ogni tipo».

    I soldi pagati dall’assessore Zambetti, sarebbero finiti a due colletti bianchi della ’ndrangheta: l’esponente della cosca calabrese «Morabito-Bruzzaniti» di Africo (Giuseppe D’Agostino, gestore di locali notturni già condannato anni fa per traffico di droga nell’inchiesta sull’Ortomercato) e il referente del clan «Mancuso» di Palmi, il gestore di negozi Costantino Eugenio. I due a loro volta si sarebbero fatti aiutare da Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, l’ex sondaggista di Berlusconi, condannato nel 2011 a 7 anni per bancarotta.

    Insomma, un bel giro di personaggi che rivela, più di ogni altra inchiesta mai raccontata finora, il pericolosissimo grado di filtrazione della malavita organizzata calabrese nella politica lombarda. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Giuseppe D’Amico, della Dda di Ilda Boccassini, sono state arrestate altre 20 persone, a vario titolo coinvolte nell’organizzazione criminale che si occupava anche di estorsioni e traffico di materiale edile, gru ed elevatori, rubato e rivenduto all’estero. I Carabinieri hanno scoperto anche l’esistenza di un “bunker” rifugio, con uscita camuffata, e diverse armi.

    Almeno 60 gli imprenditori che dovranno essere interrogati nei prossimi giorni. Tra gli indagati anche il padre di Sara Giudice, la consigliera regionale del Pdl che fece scalpore criticando apertamente la collega Nicole Minetti. Secondo l’inchiesta, per la sua elezione, il padre Vincenzo (già consigliere comunale pdl) avrebbe comprato 3-400 voti dalle cosche promettendo in cambio non soldi ma appalti in Calabria attraverso una società partecipata dal Comune di Milano di cui era stato nominato ai vertici da Letizia Moratti.

    L’assessore Zambetti è l’ultimo di una lunga serie di esponenti politici arrestati o inquisiti negli ultimi due anni al Pirellone. Già responsabile dell’Ambiente e poi dell’Artigianato, Zambetti è il quinto assessore delle varie giunte di Formigoni a finire in carcere, dopo Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente). E in questo momento è anche il tredicesimo consigliere regionale dell’attuale assemblea (su 80) a finire sotto inchiesta.

    Secondo il procuratore della Dda, Ilda Boccassini, «incidere sulla massima espressione della democrazia di un Paese, ovvero le elezioni, chiedendo voti alla criminalità organizzata è un fatto devastante per la stessa democrazia. Se l’anti stato riesce ad essere più forte dello Stato, vince sui meccanismi delle istituzioni, utilizzando la paura e l’intimidazione. Abbiamo avuto l’esempio di un candidato alle elezioni comunali d Rho, che ha rifiutato l’offerta dei voti della criminalità (arrivatigli attraverso un noto chirurgo ex Humanitas, ndr), ma che non ha minimamente pensato di presentare una denuncia in procura per quanto era accaduto. Così come, anche questa volta, abbiamo rilevato che decine di imprenditori hanno scelto la strada più facile, la connivenza, l’illegalità, anziché affidarsi alla legge».

  • Belinda Debrevi scrive:

    Piu' che lasciare un commento lascio un assegno in bianco se mi viene assicurato un tale "trattamento sanitario obbligatorio", arrivato il momento.

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