Istantanea Pier Vittorio Buffa

Un primo passo

Il quotidiano "Il Tirreno" ha iniziato una bella campagna.

Dopo un'estate di inchieste giornalistiche sul campo è passato all'attacco promuovendo una raccolta di firme per sollecitare un provvedimento che, in realtà, dovrebbe far parte da sempre del nostro ordinamento.

Il divieto della vendita di alcol ai minorenni accompagnato da un adeguato apparato punitivo in caso di violazioni.

Oggi c'è solo un articolo del codice penale che vieta la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni sedici. Ma, come documentano i servizi del Tirreno, questa norma oltre a essere incompleta e ad autorizzare comunque la vendita ai minori, è ampiamente disattesa.

Sappiamo tutti che non basta una legge a cambiare i costumi sociali. E che il proibizionismo non è il mezzo migliore per risolvere un problema.

In questo caso però una norma ben scritta e ben difesa sarebbe un primo importante passo per far capire a tutti, ma proprio a tutti, cosa vuol dire sballare con l'alcol a undici, dodici, tredici anni.

Un primo passo che il governo dovrebbe fare senza indugio.

Per questo ho firmato la petizione del giornale e invito tutti a fare lo stesso. Grazie

LA PETIZIONE DEL TIRRENO

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93 commenti 8

  • roberto scrive:

    per come la vedo io se facessero un film strambo su Gesu non mi piacerebbe molto ma SICURAMENTE non ammazzerei nessuno ma si sa io sono di destra razzista cattivo e brutto gli islamici invece......contenti voi a credere di poter dialogare con loro!!!! Ma come fate a non capire che a loro di noi non interessa nulla si vede proprio che avete vissuto solo nel cortile di casa.....mah!!!!

  • Lavandaia scrive:

    Gli argomenti religiosi sono sempre faccende delicate e spinose. Ho sentito che nel suddetto si parlerebbe di un Maometto alle prese con tante donne, come del resto il Corano prevede, senza alcuno scandalo, se si tratta di mogli. Però per poterne parlare bisognerebbe averlo visto, cosa che credo non sarà facile.
    A lei sembrerebbe giusto, lecito e opportuno diffondere un film in cui Gesù apparisse come uno spostato, magari imbroglione, con tanto di falsi miracoli e donnine? Sarebbero comprensibili eventuali reazioni forti di sdegno e repulsione? Non ho scritto "giuste", ho scritto "comprensibili". Il che non esclude che, oltre che comprensibili, possano essere esecrabili, condannabili, disdicevolissime per chi si rende colpevole di intolleranza, integralismo, incapacità di vivere lasciando che altri vivano e pensino in modo diverso. Un omicidio resta omicidio, qualunque sia il movente. L'odio religioso non dovrebbe valere come attenuante, se mai aggravante, perché significa considerare la vita altrui meno importante di una fede a cui nessuno può essere costretto di aderire. Ma non si può non considerare disdicevole, inopportuno, provocatorio e, in ultima analisi, istigazione all'odio, soffiare sul fuoco dell'intolleranza verso fedi e pensieri differenti appena un fatto di cronaca ne offra l'occasione.

  • Lavandaia scrive:

    Come con lei, Polifemo caro: con tanta, tanta pazienza... :) E senza fare il loro gioco, dell'odio che chiama odio, razzismo contro razzismo, integralismo contro integralismo. Sarebbe troppo facile e comodo, non le pare?

  • polifemo_01 scrive:

    cari signori,
    leggo degli assalti alle ambasciate americane in Libia, per il trailer di un film in cui compare il profeta Maometto ( già l'apparizione del profeta è blasfema..) e per di più è truffatore , don Giovanni, etc.. Il film è prodotto negli Stati Uniti.
    Gli assalitori arabi non sono radicali o estremisti, ma solo fedeli dell' Islamismo, quindi , diciamo, gente comune mussulmana.
    Domanda :
    come possiamo dialogare con popolazioni simili ?

  • Lavandaia scrive:

    Caro Vigilnte, la cosa non mi meraviglia e in un certo senso mi rallegra. Come gesto era abbastanza poco comprensibile e poco bello, gli operai non facevano una bella figura.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Lavandaia,
    e se ben ricorda, sia in Macbeth che in Otello, . alcune nefandezze avvengono per eccesso di alcool ed Amleto si lamenta della facilità alcolica dei danesi.
    Non fu per puro sfizio che gli USA adottarono il proibizionismo,
    negli stati centro e sudamericani ci si ubriaca dal venerdì sera fino alla domenica,
    insomma l'alcoolismo è un fenomeno mondiale ( ben combattuto da Maometto...che lo vieta..).
    Lei ha avuto fortuna a non vedere nessuno dei suoi coetanei morire per droga... la invidio..le posso assicurare che è veramente orribile...
    se è vero che col proibizionismo non si argina il fenomeno, è anche vero che gli spots televisivi che invece incitano a bare alcool, perchè allora sei alla moda, non aiutano certo.
    Oggi, nella mia Livorno, ho dovuto cambiare strada , perchè percorrevo una piazza frequentata da tossicodipendenti, con bottiglie di vino e birra, sulle panchine.. ed si stavano accapigliando.
    Poco lontano un gruppo di rom beveva un numero imprecisato di birre sul marciapiede,,,
    Vietare il consumo alcoolico ai minori e in zone pubbliche.

  • alessandro vigilante scrive:

    Cara Lavandaia, l´episodio della contestazione a Fassina del PD è ambiguo.
    A questo indirizzo c´è la testimonianza dell´operaio Maurizio dell´Alcoa che rivela che il personaggio che aggrediva Fassina NON ERA UN OPERAIO ALCOA e a molti sembrava un infiltrato della polizia in borghese:
    http://video.repubblica.it/dossier/alcoa-vertenza-sardegna/operaio-alcoa-chi-ha-aggredito-fassina-non-era-dei-nostri/104772?video

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di leggi necessarie ed urgenti, restiamo in attesa di notizie sulla nuova legge elettorale, sempre che ancora esista come programma nel calendario fitto dei nostri malgovernanti oberati di lavoro...

  • Lavandaia scrive:

    (Fuori tema n.2, amarissimo) A Monti l'idea di un referendum sull'Europa non piace. Ci credo!
    Napolitano "vigilerà" affinché, chiunque vada a governare dopo Monti, non cambi linea di governo. Allora, se tutto deve restare com'è, cosa votiamo a fare?
    La cosa faceva una certa impressione, tanto che stamane Bersani si è affrettato a chiarire "Quel che si farà dopo Monti lo deciderà il popolo col voto. Voi siete più sereni? Beati voi!
    A me pare la stessa faccenda degli impegni dell'Europa verso i Paesi in difficoltà: quando serve dare un giorno di respiro ai mercati gli impegni diventano serissimi; il giorno dopo, tutti da definire... Il che significa che, da qui alle elezioni, il voto diventerà sovrano, sovranissimo, solo e unico titolare del potere....fino al giorno in cui, ottenuti i risultati, di quel voto ne faranno quel che più gli aggrada, soprattutto se, come si augurano, non vincerà nessuno e nessuno potrà, pertanto, dirsi pienamente e sonoramente sconfitto.

  • Lavandaia scrive:

    (Fuori tema amaro, chiedo venia).
    Avete visto quel che succede a Roma per la questione Alcoa? Hanno colpito molto le contestazioni al rappresentante del Pd... Forse chi non viene dalla Sardegna. Perché noi isolani gli operai che votarono Berlusconi (nella persona del Cappellacci pseudonimo, armato di rotoli d'alluminio e favoleggiante di telefonate a Russi ed emiri di tutti i colori, amici fraterni che in due dì avrebbero fatto il miracolo), gli operai che raccontarono le ragioni amare di quel voto, di cui ebbero agio di pentirsi amaramente, ce li ricordiamo benissimo. Erano i tempi di Annozero...
    Ieri ho visto un bel servizio di "Scenari" sulla crisi, lo scontro tra classi e la consapevolezza dell'esistenza di interessi contrapposti tra padroni e operai: pare che in America la classe più consapevole della propria posizione non dominante e, pertanto, capace di localizzare correttamente chi fa i suoi interessi nel panorama politico, sia il ceto medio.
    Non dico che il Pd faccia gli interessi degli operai, per carità... Ma che senso ha accanirsi contro uno che è lì per senso di responsabilità, al posto di quelli che, dopo averti preso per il sedere, se ne stanno al riparo delle forze dell'ordine, nei palazzi del potere? O è una sceneggiata ad uso e consumo della gente del continente, perché sia meno evidente la malafigura di una categoria che si è rivelata incapace di difendersi dal piazzista di turno?

  • Lavandaia scrive:

    Povera signora, se ha bisogno che venga la polizia a dirle quel che combina il suo bambino... Ma che li fanno a fare, i figli? Ogni tanto, lo confesso, mi viene da chiedermelo e non trovo risposte.

  • Lavandaia scrive:

    La mia generazione ha impattato con parecchie cose, ma di tutti i miei amici non ne conosco uno che si sia rovinato con droghe o alcool. Ed eravamo parecchi, a scuola in media 29 per classe, all'Università un bel po' di più... Sarà fortuna. Comunque i tredicenni che si ubriacano ai miei tempi non esistevano proprio come problema, si cominciavano a fare scelte più o meno valide ad età molto diverse. Ai miei tempi a tredici anni NON SI USCIVA DA SOLI la sera tardi con gli amici, NON SI FREQUENTAVANO discoteche e, in media, avevamo letto circa il decuplo di ciò che legge un tredicenne di oggi.
    E comunque l'assenza di prospettive c'entra eccome, Polifemo caro. E c'è differenza tra provare uno spinello a 18 anni, magari tra amici con cui si sogna di cambiare il mondo, ed ubriacarsi a tredici, di nascosto dai genitori, completamente inconsapevoli dei rischi, per credersi grandi. Lei magari non la vede, io sì. Anche la sbornia ha le sue debite differenze, a seconda dell'età, dei momenti e dei perché. E, ripeto, la mancanza di speranza è ciò che in genere caratterizza e accomuna chi fa di un'esperienza di un giorno un destino per sempre. Ciò che invece accomuna tutte le sopraddette esperienze è l'inutilità di qualsivoglia divieto: se le vuoi fare le fai, non c'è legge che tenga. I proibizionismi servono, tutt'al più, a rafforzare qualche interesse economico più o meno lecito o a dare una mano di bianco a coscienze sporche in cerca di una "rinfrescatina".

  • boris scrive:

    Una signora intervistata diceva che, se avesse ricevuto la multa, si sarebbe accorta che il figlio beve, quindi era favorevole a punire. E se non lo beccano non te ne accorgi? L'importante è portarlo a scuola con il SUV se no vieni guardata male. E di questo te ne accorgi eccome! Il grande pensatore cattolico Chesterton ringraziava Dio per averci dato il vino e ripeteva che il vino non è un problema finché lo si usa per sbronzarsi in una taverna in compagnia, il vino diventa un problema quando lo si consuma da solo, chiusi in casa, per ‘curarsi’ ! Anche dietro la "birretta" ci sono le multinazionali degli alcolici. Bisogna cominciare dalla base e la base sono i giovani. E’ troppo facile prendersela sempre con i più deboli. Facciamo pagare i genitori del ragazzino che beve, facciamo la multa al ragazzino che beve, ma il proprietario che la vende non ha colpe?? Oppure non gli interessa il ragazzino, i genitori del ragazzino ma solo gli euro che lui o loro gli fanno arrivare?? E’ facile far pagare sempre i più deboli. Ho difficoltà a comprendere questo mondo...Il problema secondo me sta in questo: oggi , di un giovane di 20 anni si dice che è adolescente, di un signore di 50 si dice che è un bel ragazzo (!?), ma non sarà che il momento in cui si diventa grandi e responsabili della propria vita si è notevolmente allungato? Ricordiamoci che i nostri genitori a 20 anni, avevano già figli, sogni e progetti...quelli che mancano ai giovani di questa nostra Italia! Bisogna ricominciare a sognare!!! Scusate il fuori tema, anche Salvini inneggiava contro i napoletani con una birretta in mano. Già lui ha più di 16 anni, quindi ci si può ridere sopra. Questi sono i nostri parlamentari. Prendono un casino di soldi, bevono, sniffano coca e vanno a puttane. Pardon a puttane ci stiamo andando noi.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Lavandaia,
    mi perdoni ma devo contraddirla
    . La mia generazione ( sono del 1951) e se vuole anche la sua ( lei è del 64, se ben ricordo) ha avuto il primo grosso impatto con le droghe, sia leggere, sia pesanti ed anche sintetiche. Gli effetti furono devastanti, perchè i "figli dei fiori" le consideravano un mezzo di conoscenza e di crescita spirituale. Inutile enumerare quanti artisti sono cadute vittime delle droghe, in quegli anni,droghe spesso associate ad alcool ( Jim Morrison, Jimi Endrix, Janis Joplin, etc.) e quanti comuni mortali...e, purtroppo anche alcuni dei miei cari amici..
    Quindi associare l'uso di droghe ed alcool a mancanze di prospettive per il futuro, non è un ragionamento valido.

  • bastian contrario scrive:

    Lavandaia,sinceramente condivido molto di quanto dice,anche se i problemi esistevano anche prima,certo oggi sono amplificati dalla crisi,e le istituzioni sono sempre state insufficienti,e comunque non all'altezza dei loro compiti,forse le cose"apparentemente"prima andavano meglio,non credo che fondalmentalmente le nuove generazioni siano molto diverse da quando noi eravamo più giovani,quello che"SEMBRA(ma,lo..è?)cambiato profondamente è la realtà politico-economico-sociale,ma i disagi di un giovane sono rimasti quelli,anche se oggi aggravati appunto da questo,e cosi' lo è stato per la Politica;questa grave crisi non ha fatto che mettere a nudo i problemi che da troppi anni ci trasciniamo penosamente facendo finta che una classe politica completamente inadeguata anch'essa da una vita possa aiutarci a risolverli(L'AVVENIRE di un'ILLUSIONE).

  • Lavandaia scrive:

    Se davvero lo Stato si occupasse dei dodici-tredicenni come si deve, la maggior parte di loro avrebbe, forse, abitudini e prospettive diverse da quelle che, a quanto pare, li portano a cominciare sempre più presto a rovinarsi la vita. Non credo, non ci ho mai creduto, ai risultati di una politica di soli divieti. La maggior parte di noi, se ripensiamo alla nostra gioventù, si è salvata da droga e alcoolismo non perché fossero vietati, ma perché si avevano progetti, desideri, sogni da realizzare, lezioni da studiare, amici di cui non si voleva perdere la stima, una famiglia a cui sarebbe dispiaciuto dare pensieri e dolori... Si pensava al domani con un lavoro, il che non era sogno impossibile ma cosa realizzabile, a patto di darsi da fare. Ci si voleva un po' più bene, forse, di quanto se ne vogliano tanti ragazzi, che si sentono definire sempre più spesso come un peso, un problema, un onere e quasi mai un valore.
    Da uno stato di vecchi prepotenti e immortali, che non fa più nulla per i giovani, da anni, che al popolo chiede silenzio-assenso per qualsiasi cosa, senza voler sapere nulla delle vere necessità, non siamo molto disposti ad ascoltare lezioni e divieti. Che facciano qualcosa per la scuola, per le famiglie in difficoltà, perché ai padri sia ridato un lavoro e ai figli una speranza per il domani. Poi, casomai, se ne riparla.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bastian,
    credo di essere una persona normale...e molto ligio...
    ebbene è accaduto che sono stato fotografato da un autovelox. mentre superavo il limite consentito..( oltre alla tolleranza) e mi sono beccato , giustamente, una multa di 50 € , perchè superavo appunto di poco il limite.
    Orbene, pensare di regalare al Comune 50 € per una mia disattenzione, mi ha fatto e mi farà essere più attento al limite di velocità... perchè oggi non si possono sprecare 50 €.
    Una giusta punizione per una evidente infrazione...
    I fantasiosi proclami di Sven e soci... sulla cultura, tolleranza, etc... sono, purtroppo, solo "boutades",... nella vita vera... penalizzare pecunariamente o togliere la libertà ( anche per un breve periodo) è un bel deterrente... in ogni sua forma.

    Quindi.. sanzioni e pene CERTE..
    poche LEGGI ma CHIARE,
    certezza della pena, del castigo,... no amnistie, no indulti, no cavilli... chi sbaglia .. deve pagare, senza sconti.
    Chi ha 4 ergastoli... non deve uscire a lavorare ( vedi Vallanzasca,,,!!!!)

  • bastian contrario scrive:

    Infatti Polifemo speravo in un suo"chiarimento",nel senso che dentro di me so che lei non fa parte di quelle persone,perchè anch'io sono per la non-violenza FISICA,mentre per quella"MORALE"ritengo che nella giusta misura e nei limiti del rispetto,intesa come DENUNCIA delle malefatte di chichessia,sia auspicabile e anzi un vero strumento democratico e di CIVILTA',per non essere sempre succubi -sottomessi alle prepotenze di nessuno, dal più forte,e anche da quelli che disonestamente appaiono deboli-indifesi,ma pronti a trasformarsi in..lupi aggressivi;la giustizia deve essere ONESTA,condannando chi si macchia di reati e dando la"giusta punizione"al colpevole in modo equo e nei tempi"dovuti",mentre questo purtroppo oggi non succede,vedremo in un prossimo futuro..in ogni caso dobbiamo"potenziare",e far rispettare quegli strumenti democratici che coinvolgono direttamente il cittadino nella vita politica quali il referendum,petizioni popolari,e tutti gli altri che danno la possibilita' di avere una democrazia più DIRETTA.

  • alessandro vigilante scrive:

    Credi veramente in un mondo migliore o lo dici solo perché ti piace come suona?

    Una volta un imprenditore navigato mi ha detto: “Ci sono tre modi per rovinarsi economicamente: il gioco è il sistema più rapido, le donne sono il più piacevole, i tecnici il più sicuro.”

    Io credo che i grandi cambiamenti arrivano quando le idee diventano economia reale: soldi.
    Ho rivisto il film sulla vita di Gandhi. Cos’hanno fatto gli indiani?
    Per prima cosa hanno smesso di comprare vestiti inglesi e si sono messi a tessere i loro tessuti. Gandhi diceva: non puoi opporti con addosso i tessuti che arricchiscono gli inglesi.
    E hanno iniziato a togliersi i vestiti e a bruciarli.
    E poi Gandhi ha detto: l’Oceano Indiano è degli indiani e quindi possiamo andare sulle spiagge e raccogliere il sale del nostro oceano, gli inglesi non possono pretendere di avere il monopolio del sale. E Gandhi è partito con 300 militanti e ha camminato per 200 chilometri. E in ogni villaggio che attraversavano c’era qualcuno che si univa alla marcia del sale. E quando sono arrivati all’oceano erano decine di migliaia.
    Questo manca a noi oggi: un movimento che sappia colpire in modo plateale il dominio degli speculatori sulla nostra società. Siamo colonizzati da un’orda di conquistatori che usano bombe finanziarie per spargere il terrore e arricchirsi.
    Dobbiamo capire dove sta il cuore dei loro interessi e dobbiamo colpire lì. E dobbiamo farlo in modo che si veda.
    Sento questo bisogno. Un salto di qualità nel modo di opporsi.
    Uno stile di battaglia politica che contenga un rigore che induca rispetto, un metodo che punti al risultato, un’estetica dell’azione che sappia affascinare per la sua chiarezza cristallina.

    È importante che tu sappia che proprio in questo momento mentre tu stai leggendo queste righe, ci sono migliaia di persone che stanno realizzando qualche cosa di concreto per aiutare qualcuno in difficoltà, difendere un pezzo di territorio, bloccare un imbroglio, far valere un sacrosanto diritto.
    Ma oggi questo oceano di gruppi locali, di singoli individui che difendono un pezzo di giustizia, è invisibile.
    Disunito.
    E difficilmente i singoli sentono di far parte di una grande onda. C’è avvilimento, incertezza, fatica.
    Abbiamo bisogno che tutti questi nostri compagni sappiano che non sono soli (sì, COMPAGNI, perché stiamo conducendo la stessa lotta).

    Che cosa potremmo fare?
    Quale azione potrebbe insieme essere opposizione fattiva al degrado e segnale per tutti che ci siamo e abbiamo intenzione di costruirlo veramente questo mondo nuovo.
    Perché quello che vendono al supermercato fa schifo.

    Disgraziatamente non conosco la risposta.
    Ma vorrei discuterne. Perché solo se ne parliamo in tanti possiamo farci venire l’idea giusta. Non è più il tempo dei leader massimi, che con il loro solo cervello sciolgono gli enigmi della storia. Il mondo oggi è più complesso, nessuna mente è abbastanza grossa, servono le reti neurali. E le tempeste di cervelli.

    Jacopo Fo
    Fonte: http://www.jacopofo.com/mondo-migliore-beppe-grillo-politica-gandhi

  • polifemo_01 scrive:

    ovviamente, i meno esperiti , abboccano alle mie provocazioni... e me ne dolgo..per loro.
    Non mi maraviglio di vigilante, ma di bastian contrario...che ritenevo che sapesse leggere oltre le righe.
    Allora .. scendo di un gradino e... spiego meglio :
    la cultura del bastone ci porterebbe ad anni bui e da dimenticare...,
    ma una seria ed efficace applicazione delle pene, di pagare per quanto hai commesso, senza le usuali scorciatoie, sarebbe quella che Polifemo intende per "bastone".
    in un paese dove se hai infranto la legge, sei scusato, tollerato, compreso o assolto ( soprattutto se ricco ), necessitiamo di una punizione esemplare per chi delinque, nero o rosso, italiano o straniero...

  • alessandro vigilante scrive:

    Purtroppo (ripetutamente su questo blog) la "cultura" di cui avere più preoccupazione è proprio questa sedicente cultura del "bastone", della "vendetta", del "non voglio vedere per strada".

    È una cultura di destra, che tende a reprimere, vendicarsi e nascondere "quelli che sbagliano", quelli in difficoltà. Non contempla la solidarietà, non capisce che chiunque potrebbe trovarsi nei problemi, chiunque potrebbe sbagliare, e che quindi dobbiamo fare uno sforzo di comprensione e di giustizia, tentando di recuperare quella persona, invece di escluderla per sempre dalla comunità.

    Si comincia martellando nei blog contro immigrati, omosessuali e ubriaconi e poi ci ritroviamo come in Grecia con le squadracce fasciste in strada a sfasciare le bancarelle di gente che lavora.

    Sono i vecchi polifemi che soffiano questo vento di violenza nei blog, ma poi sono dei giovani ingenui che vanno in strada a fare le bravate.

    Si pretende legalità, ma si finisce per alimentare violenza e sopraffazione.

  • bastian contrario scrive:

    Polifemo,glielo avevo già scritto in un altro blog,capisco perchè le viviamo in tanti le sue frustrazioni- problematiche-risentimenti e rabbie,anch'io le provo e mi vengono certi..pruriti e voglie,ma non è certo con il metodo del"Bastone"che possiamo risolvere i nostri problemi,la storia ci ha già insegnato dove questo ci porta,allora ragioniamo e cosi' evitiamo di metterci in situazioni"estreme"da cui poi è praticamente impossibile uscirne se non con conflitti sia mondiali che civili dove chi purtroppo ne fa le spese siamo sempre noi,quindi cerchiamo una via che può essere culturale-politica-sociale,comunque razionale,affinchè non debbano comparire"nuovi mostri"sulla scena oltre quelli che abbiamo..già,e di cui dovremmo cercare di LIBERARCI invece.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Sven..
    per fare rispettare le regole ad un popolo di incivili, corrotti, opportunisti, bugiardi e scansafatiche...
    ci vuole il bastone...

  • Sven scrive:

    Poi, il fumo è una cosa, dato che lo si respira tutti, volenti o nolenti; l'alcol, invece, non lo fai respirare al prossimo (a meno che lo baci, cosa ovviamente assai improbabile in generale).

    Sono due cose molto diverse, dunque; e comunque, la risposta non può essere mai il proibizionismo, che poi provoca anche altri problemi.

    CULTURA, CULTURA ed ancora CULTURA, ci vuole...

  • Sven scrive:

    Il problema non è vietare il bere, fumare, ecc. ecc.: è farlo in modo educato.

    Per esempio, si può benissimo bere in strada senza infastidire la gente, con discrezione.

    Ci vuole CULTURA, prima di tutto!

  • bastian contrario scrive:

    La Repubblica.it:Grecia,la violenza nazista è tra noi(vedere filmato),mentre si fa la"politica dello struzzo"si comincia a fare qualche primo passo serio verso l'auto-distruzione?M.M Presidente del Consiglio ieri diceva che andava tutto bene,oggi invece:"Europa a rischio Disgregazione"si deve organizzare un altro meeting;Grillo grida al Complotto.....STORIE di ORDINARIA FOLLIA(LIBERA NOS DOMINE di F.G)

  • bastian contrario scrive:

    Può essere d'aiuto anche quello che suggerisce Polifemo,ma come il suggerimento di Lavandaia non sono secondo me la soluzione alla base del problema alcool e in generale delle varie"droghe"legalizzate e non,è assolutamente insufficiente vietare o tramite immagini che riproducono realtà distruttive,possono essere si deterrenti,ma ci vogliono motivazioni di fondo che coinvolgono la persona in toto,quindi favorendo esperienze educative positive,coinvolgendo i giovani in progetti che diano a loro un senso della vita per potersi creare un futuro,aiutarli a inserirsi e crescere.Quanti delle nostre generazioni sono"caduti" per assunzione di droghe-porcherie varie,non è certo un problema di oggi,tutti quelli che ora hanno una certa età sanno,avendolo provato la difficoltà di essere giovani(a meno che non abbiano"rimosso")e soprattutto la carenza di qualcuno disposto ad ascoltarti per poterti aiutare e dando validi suggerimenti mettendoli anche in pratica per lasciarti aperta una via per il futuro,altrimenti parliamo solo bene di AIUTO-SOLIDARIETA',ma restano solo...belle parole,Don Milani è uno che ha agito nella carenza istituzionale dando ai propri ragazzi questo,una risposta pragmatica-esemplificativa ai loro bisogni,una testimonianza di vita valorizzata-sacrificata per questi nobili ideali dove invece sia la famiglia,la scuola,dovrebbero essere"decisamente presenti"(almeno loro);quegli ex ragazzi possono dire a tutt'oggi di avere ricevuto un DONO dal CIELO.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bastian contrario,
    il proibizionismo antifumo, attuato nei locali pubblici, funzion a molto molto bene... mi sembra. Sono gli stessi cittadini che spesso redarguiscono chi non lo rispetta.

    Perchè non fare altrettanto con il consumo degli alcolici , quando questo avviene in spazi pubblici, aperti o chiusi ( tranne quelli con apposita licenza) ?
    Eviteremmo penose scene di giovani ubriachi, italiani e stranieri ( extracomunitari e no) che si siedono in parchi o panchine o camminano con birre, vino o superalcolici in mano.
    Sono pericolosi, perchè spesso l' alcool scatena la violenza...
    quindi, .. bisogna proibire il consumo in questi spazi ( evidentemente diverso dal proibizionismo americano degli anni 30')

  • bastian contrario scrive:

    Lavandaia,voglio dare un'idea agli operai della Carbo-Sulcis,aprite un bel bar-ristorante-alloggio vicino alla miniera,e là portateci i turisti a vedere cosa vuol dire veramente lavorare,potrebbe essere un utile cambio di"destinazione d'uso",dove gli ex operai si"riappropriano"del loro ambiente lavorativo dandogli finalità cultural-educative-gastronomico-social-turistiche con un'opportunità di guadagno per loro,con un lavoro meno"malsano"(della miniera)organizzando meeting,convention,festival,per promuovere quella meravigliosa terra e i suoi abitanti che è la Sardegna,per un turismo più"Democratico"e meno d'Elite(o una..parolaccia che non voglio dire)invitando all'inaugurazione certi Leader politici e a farli provare magari un pò a lavorare nella miniera suddetta per"capire"il significato vero di"LAVORO"per guadagnarsi la pagnotta quotidiana.Sono stato ancora troppo"Utopico-universo-parallelo"..parlando?

  • bastian contrario scrive:

    Bisogna trovare da parte delle persone(familiari soprattutto"compresi"),che si occupano dell'educazione di trovare motivazioni più FORTI di quelle meramente di interesse economico delle multinazionali produttrici di questi spesso" velenosi intrugli legalizzati",ovvero di carattere diremmo oggi MORALE,ma bisogna dare un significato ben preciso anche a questa parola,aiutando come ho postato ieri sull'aiuto ai giovani a crearsi un loro futuro,ma in questo "infelice presente"la cosa non è cosi' semplice;i suggerimenti dati da Lavandaia possono essere sicuramente utili come primo deterrente e non certo il proibizionismo che appunto è fallito anche negli States degli Yankee;la RESPONSABILITA' dei genitori e una scuola modello Barbiana(Lettere a una professoressa)fondata da Don Milani(uno dei pochi preti veramente all'altezza)che infatti è sempre stata"ostacolata"dall'ordine costituito,chissà mai perchè?..e che dopo la morte del suddetto non è stata più portata avanti,la realtà è che qui siamo indietro di secoli come diceva il cardinale Martini riguardo la chiesa anche con il modo di gestire la cosa(Rex)pubblica ovvero lo stato(si sono influenzati dire negativamente è un eufemismo,hanno insomma gareggiato a chi fa il peggio possibile)e forse allora dovremmo andare a Firenze al locale L'è maiala(chi,la Maremma?)a berci su un buon bicchiere per dimenticare la Realtà circostante e almeno farsi due sane risate(il riso abbonda..sulle bocche dei cinesi,almeno una volta mangiavano solo quello)e non"cattivo sangue"(che poi si lamenta pure quel romeno del conte Dracula)in buona compagnia(per chi è inesorabilmente-tendenzialmente di dx per par condicio:"camerateria").

  • polifemo_01 scrive:

    vede, gentile Lavandaia,...
    Lei mette sostanze diverse in un solito calderone...
    spesso è stato fatto ( questa volta da quegli inetti del PdL) assimilando droghe leggere a droghe pesanti... droghe sono... e quindi.. tutte uguali sono.
    Vede...la differenza delle sigarette rispetto all' alcool è sostanziale
    le prime, pur creando dipendenza e nocendo alla salute... non creano problemi di ordine pubblico... diciamo.. alla società ( se non in costi ..medici)
    l'alcool, al contrario, oltre alle negatività del tabacco, ha quella per cui l' assuntore, nei confronti della società, i diviene violento, rissoso, esagitato e pericoloso.

    NO ALCOL AL DI FUORI DEI LOCALI CONSENTITI AL CONSUMO

    NON SI FUMA NEI LOCALI PUBBLICI.

  • boris scrive:

    Ultime notizie :
    ROMA – "Il vicedirettore generale Rai Gianfranco Comanducci è caduto dalla bici ed è stato risarcito per 500 mila euro". Considerazione personale ,per una cifra simile, come minimo è caduto dalla torre di trasmissione,( e la bici non aveva il sellino)........

  • Lavandaia scrive:

    Le immagini funzionano, eccome. Basta vedere con quanta forza le multinazionali hanno cercato di ostacolare la legge australiana... Vi immaginate, in un film, James Bond che offre alla bella di turno un bicchierino, versandoglielo da una bottiglia con un'etichetta del genere?, O che sfila una sigaretta da un pacchetto con bocca sdentata a colori e gliela porge? I cambiamenti delle abitudini si costruiscono anche così.

  • Lavandaia scrive:

    E allora Polifemo caro, nelle etichette degli alcolici metteremo immagini di incidenti stradali mortali, con feriti e morti, di ragazze violentate e di ubriachi a mollo in una pozza di vomito. Va bene così? L'alcol è vietato ai minori perché per il loro organismo è molto più deleterio che per gli adulti, così come è vietata la vendita di sigarette ai minori, per lo stesso motivo. Sono due cose proibite ai minori, perché si presume che i minori in quanto tali abbaino diritto a maggiore tutela, anche da parte dello Stato. Sono in un certo senso equiparabili perché, al di là dell'immediato pericolo di perdita di coscienza o altro incidente, peculiare dell'alcool, provocano entrambe grave dipendenza.
    Invece di vietarli, a me piacerebbe mostrarli per quello che sono, e poi ognuno faccia come crede....Come del resto accade ora, che sono vietati per modo di dire, visto che chi vuole,anche minorenne, si procura quel che vuole.
    Perché quando legge Lavandaia si irrita? Io penso benissimo, si rassicuri, anche se in modo differente da lei....

  • Lavandaia scrive:

    Che bella, Firenze! Ci sono andata una sola volta in vita mia, ma ne ho un ricordo meraviglioso: tre giorni da sogno, e si mangiava benissimo... Chissà se adesso, dopo tanti anni, mi piacerebbe come allora... A proposito di Firenze, mica avrete davvero paura del Renzi furioso? Suvvia, lo sanno anche i pargoli che il Pd si fa male da sé, senza bisogno d'altri... Stanno a contare i voti che verranno, ma mi sa che fanno i conti senza l'oste... A seconda di come saremo messi, da qui a qualche mese, cambieranno parecchie cose e gli scenari son quantomai imprevedibili. Così almeno mi pare di capire, a giudicare dagli umori popolari. Avete anche voi l'impressione che la gente ancora non sia nemmeno convinta che, un giorno, si tornerà a votare? E mentre quelli sulle poltrone rosse blaterano di alleanze e leggi elettorali ancora in mente dei, quaggiù si tira a campare, con la netta impressione che il voto, se verrà, non è detto valga la pena dell'uscita e della fila al seggio...

  • ROBERTO scrive:

    Dalle mie parti in centro citta' c'e' gia' una delibera comunale che vieta a chinque di consumare alcoolici fuori dai luoghi diciamo preposti, al massimo e' concesso di bere davanti al locale con bicchieri di plastica...tutto bello....sembra, invece c'e' chi compra gli alcoolici anche per i minori, c'e' chi compra in negozi che tengono aperto oltre l'orario di chiusura e nessuno dice nulla tenuti da extracomunitari generalmente indiani o pakistani, regolari per carita' ma mai che i vigilantes pagati dai locali riescano a far chiudere questi locali che vendendo, per esempio, le birre a 1 un euro (!!!!!!! ma come fanno ...!!!) dannoa tutti la possibilita' di bere senza troppi problemi saltando la legge a pie' pari.
    Sulla proposta di LAVANDAIA.....direi che va bene tutto, anche organizzare ogni tanto un giro in ospedale, ma non so se servirebbe sul serio.

  • polifemo_01 scrive:

    Lei, cara Lavandaia, da brava massaia, e persona di una sinistra presuntuosa, ma poco informata... paragona due cose che poco o niente hanno in comune :
    alcool e sigarette.
    Hanno in comune solo i danni alla salute...come altri prodotti..
    ma la differenza è che , mentre fumando sigarette, non si perde mai il controllo e niente in noi cambia,
    bevendo alcoolici, si abbattono i freni inibitori e quindi la persona non è più in grado di gestirsi...
    di quanti stupri ha sentito che sono accaduti a ragazze che avevano fumato un pacchetto di sigarette ( quelle del monopolio) e quindi erano fuori di sè.?
    Nessuno... nessuno...
    invece quante ragazze sono state fatte ubriacare e quindi , semi incoscienti, ne hanno abusato?
    Molte... quasi tutte.
    P.S.
    ma perchè prima di scrivere, gentile lavandaia, non pensa ?
    grazie

  • polifemo_01 scrive:

    no me ne voglia il caro Pier Vittorio...
    ma quanto ha scritto è completamente fuori .. dal un semplice ragionamento.. che posso dimostrare.
    Un maggiorenne compra alcoolici in un supermercato o dove crede e li consuma tranquillamente con altri minorenni nei parchi pubblici, in tram, sulla spiaggia etc...
    cioè .. basta un maggiorenni per comprare alcoolici ai minorenni.
    Se invece la legge prevedesse il proibizionismo ( brutta parola, ma rende l'idea) di alcool al di fuori dei locali che lo possono vendere ( ovviamente ai maggiorenni), il cerchio si .. chiude. Il minorenne potrebbe bere alcoolici solo a casa propria ( o in zone private)... ma poichè spesso si beve per ... dimostare... ecco quindi la trappola ( benefica del proibizionismo)....
    no vendita di alcoolici ai minori
    no consumo di alcoolici ( per tutti) fuori dei luoghi consentiti

    semplice e logica...
    P.S.
    ma le grandi marche di alcoolici ( birre, vodka, aperitivi.. etc...) sarnno d'accordo?a

  • Lavandaia scrive:

    Per fare capire a tutti, ma proprio a tutti, cosa vuol dire sballare con l'alcool a 12 o 13 anni, basterebbe fare una leggina come quella australiana, che ha imposto la realizzazione di pacchetti di sigarette senza marchi visibili e con foto a colori di tumori in fase avanzata, bocche devastate da carie e macchie marroni sui denti e altre conseguenze accertate del fumo...Una più disgustosa dell'altra. Se chi stappa una bottiglia di superalcolico avesse sotto gli occhi foto appositamente selezionate, se le etichette anziché accattivanti e colorate fossero almeno un po' rivoltanti, l'immagine di chi stappa una bottiglia o accende la sigaretta risulterebbe molto poco gradevole. Credo che i consumi calerebbero. Ma chi si metterà mai davvero contro le multinazionali di tabacco e alcool in un Paese dalle braghe calate di fronte ai forti e ricchi?

  • ROBERTO scrive:

    Pero'....!!!!!!
    Se gli amici mi seguiranno mi piacerebbe moltissimo farci un salto!
    Mi piacciono queste "cose nuove", auguro al ristorante tutta la fortuna del mondo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Aprirà a Firenze l'Osteria L'è Maiala
    Al di là del nome molto chic, questo nuovo ristorante da 40 posti - che aprirà i battenti a fine settembre - offrirà ai propri clienti la possibilità di saldare il conto in due modi: o con denaro o barattando frutta, verdura o prodotti artigianali che possano essere utili al locale. L'idea è della titolare Donella Faggioli. Chi vorrà pagare con il baratto dovrà fare la contrattazione per telefono al momento della prenotazione.
    (Fonte: Corriere Fiorentino)

  • ROBERTO scrive:

    BASTIAN le rispondo....MAGARI!!!
    Se davvero il nuovo PD venisse votato solo da tanti novelli/e RENZI e LUCIE......!!! magari tutti gli altri votassero chi vogliono loro ma non la eventuale nuova sinistra di cui tanto ho bisogno...magari....ma credo che sara' la solita fiaba di italiana memoria.

  • ROBERTO scrive:

    Concordo praticamente su tutto lo scritto!!

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