Con il porcellum non voto più
Prometto a me stesso che, per la prima volta nella mia vita, non andrò a votare se non verrà cambiata la legge elettorale, il porcellum. E' l'unica arma che mi resterà se i partiti non si decideranno a uccidere l'obbrobrio che hanno partorito nel 2005. Poca cosa davvero la mia astensione, ma se cominciassimo a prometterla in tanti potremmo, non dico mettere paura, ma far capire che non c'è più tempo per scherzare come si sta facendo in questi giorni.
Perché vien da pensare a uno scherzo quando si ascolta e si legge che forse non c'è più tempo per le riforme, che bisogna andare a votare così come siamo. O no?
P.S. - Ieri sera, 27 marzo, durante un vertice Alfano-Bersani-Casini, è stata definita una bozza di accordo per una riforma della legge elettorale. Che si cominci ad andare, concretamente, oltre il Porcellum è senz'altro un fatto positivo. Non bisogna però tornare a un sistema che restituisca ai partiti il potere di fare e disfare i governi in base ad accordi post-elettorali