Istantanea Pier Vittorio Buffa

La tortura c'era

Non avrei pensato di tornare a parlare di una storia vecchia di trent'anni se stamattina non vi avesse fatto esplicito riferimento, in un articolo per Repubblica, Adriano Sofri.
Nel 1982 Luca Villoresi, di Repubblica, e io, che lavoravo all'Espresso, venimmo arrestati a Venezia per aver denunciato le torture ai brigatisti che avevano rapito il generale americano James Lee Dozier. In rete c'è il mio articolo di allora e una breve sintesi della vicenda.
Andare in prigione, anche se giornalisti con alle spalle giornali come Repubblica e L'Espresso, non e' gradevole. Lacera dentro, lascia il segno, cambia qualcosa in te, per sempre.

Quello che però, personalmente, mi ferì forse più delle foto con i ferri ai polsi e del rumore del cancello che si richiude alle spalle, fu l'essere implicitamente, e anche esplicitamente, accusato di aver fatto, con quell'articolo, il gioco dei terroristi. Il clima di quei giorni lo sintetizza bene Sofri riportando un passaggio dell'intervento di Leonardo Sciascia in parlamento.
Oggi, dopo trent'anni, i protagonisti di allora, funzionari di polizia, raccontano la verita'. Confermano che la tortura programmata e' davvero esistita nel nostro paese. Che l'acqua e il sale non erano l'invenzione di giornalisti fiancheggiatori. Che i poliziotti che denunciarono i loro colleghi e che, per questo, vennero additati come traditori ed emarginati, dicevano solo la verita'.

A me resta l'amarezza di non essere riuscito, allora, a far arrivare i responsabili di fronte a un giudice.

Villoresi e io, semplici e giovani cronisti, arrivammo alla verità con un paio di telefonate alle persone giuste e qualche incontro semiclandestino. I magistrati e i capi di quei funzionari avrebbero potuto fare molto di più e meglio per scoprire cosa accadeva nei distretti di polizia e punire i responsabili. Ma non fecero nulla. Anzi, negarono con forza le evidenze.

Resta però anche un pizzico di soddisfazione che non deve restare solo mia, ed è per condividerla che ho scritto questo post. Oggi ci sono le prove che due cronisti, su questa brutta storia, raccontarono la verità. E che sia davvero acclarata con ben trent'anni di ritardo dimostra solo che della verità non bisogna avere paura. Va cercata, documentata, scritta.

E questo è il semplice ma difficile mestiere del cronista.

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

224 commenti 8

  • roberto scrive:

    Siamo su un blog dove si parla di violenza nelle carceri, torture subite ingiustamente, di giornalizti incarcerati per avere scritto la verita'....e lei mi porta a scrivere stupidate fra noi....tra l'altro mai parlato di schiaffoni MAI al massimo di una sana bevuta, lei non ci prende mai, nemmeno senza volere.
    Un vecchio adagio di casa recita; NON TE LA FARE MAI CON CERTE PERSONE, TITIRANO AL LORO LIVELLO E TI VINCONO CON L'ESPERIENZA.
    lei non ha altro da fare che scrivere su questo blog sempre le solite due stupidate/
    meglio trglodita che interdetto quale e' lei.
    Ripeto, torniamo a parlare di cose serie, ritorno a chiedere scusa a tutti, BUFFA-VILLORESI-SVEN-LAVANDAIA-LA POLITICA-DRACULA, scusate ma davanti a certe affermazioni diventa difficile il silenzio.il mio silenzio.

  • alessandro vigilante scrive:

    "Io sono aperto e lei no, e lo decido io"
    Poi, quando le parole dette o scritte non bastano più:
    si arriva a minacciare di darsele a suon di schiaffoni, per decidere chi decide.
    Si chiama "meritocrazia".
    Lei è un bambino troglodita roberto, si evolva.

  • roberto scrive:

    Lei vigilante non e' aperto mentalmente io si' altra differenza tra noi per mia fortuna.
    e poi la prego di finirla, io faro' uguale e buona pace per tutti, altrimenti le ricordero' di venire a trovarmi e di ripetermi in faccia quello che ha da dire, tra gentiluomini funziona cosi'....ooopsss.!!!!...scordavo che lei non e' in italia...e ci fa la predica, bravo.

  • roberto scrive:

    Faccio un piccolo conto, a scrivere siamo:
    Dracula
    Lavandaia
    Sven
    La politica
    Vigilante
    Io
    questi nomi sono quelli che scrivono di piu', facendo ancora il bimbo, se mi si associa a Dracula e a La politica....quanto meno sono in pareggio e allora non e' vero che non mi considera nessuno, se poi ci aggiungo che non mi interessa essere considerato da qualcuno ma sono interessato a un dialogo tra persone...il resto e' il nulla.Si parlava di tortura e robaccia simile, tornare sull'argomento sarebbe la cosa migliore, anche per rispetto a chi ha subito in vari modi violenze o incarcerazioni ingiuste mi sembra la cosa migliore.

  • alessandro vigilante scrive:

    "Tutto quello che vuole, solo che non assomigli mentalmente a lei"
    La famosa APERTURA MENTALE predicata da roberto
    ;-)

  • alessandro vigilante scrive:

    mi ricorda Veltroni che invece di fare alleanze con i compagni a lato, va a fare amicizia con quelli più a destra, li candida - come Calearo - e poi quelli passano da Berlusconi.

  • roberto scrive:

    Tutto quello che vuole, solo che non assomigli mentalmente a lei il resto mi va bene tutto.
    ( mi sembra quando in prima elementare facevamo le ripicche tra bimbi, ma allora e' proprio vero che invecchiando si torna infanti!!)

  • alessandro vigilante scrive:

    roberto tenta di ingoiare le torture di dracula per allearsi con qualcuno, poverino non se lo c_c_ nessuno, solo dracula e la politica non è più credibile...

  • alessandro vigilante scrive:

    roberto lei è infantile

  • roberto scrive:

    Non ne ho bisogno lei si distrugge da solo.

  • alessandro vigilante scrive:

    roberto tenta di stringere alleanze con dracula contro di me
    :-) :-D :-) :-D :-) :-D :-) :-D :-) :-D

  • roberto scrive:

    Arrestato consigliere del pd renzo antonini...non passa giorno che non ne prendano uno...grande o piccolo poco importa, a me importa il numero elevatissimo in ogni ordine e grado di personaggi che si fanno prendere con le mani nella marmellata e nessuno si dimette, nessuno rischia molto, se prendono me che rubo una mela sono sputtanato a vita, marrazzo che andava a trans, scelta sua per carita' nulla da dire, e' ancora in giro per i corridoi della regione lazio...e potremmo andare avanti per ore.Se la magistratura per fare un processo ed emettere una sentenza definitiva puo' impiegare anche 20 anni inizio a capire tante cose.

  • roberto scrive:

    C'entra nulla col blog, ma come sempre anche su internet c'e' una lista lunga un chilometro di politici e non di qualsiasi colore che hanno problemi con la legge ultimo il tipo di gubbio presidente della provincia credo, ma alla fine sembra che tolto il berlusca tutto si risolvera'....speriamo sia cosi' .

  • Lavandaia scrive:

    "Lo stesso Paese, l'Italia.... rinvia". Scusate l'errore.

  • Lavandaia scrive:

    Fuori tema (scusate) per la tortura, ma in tema a proposito di confronto tra civiltà.
    In Germania il Presidente, sotto accusa per presunti illeciti, si avvia alle dimissioni ed è già stata chiesta la revoca dell'immunità.
    In Italia, un ex presidente del Consiglio, sotto processo da decenni, già rinviato più volte a giudizio per reati di tutti i tipi, anche vagamente infamanti, come la prostituzione minoril,( noto anche come "L'Immune", perché da decenni aspira a vedersi riconosciuta l'Immunità come sua prerogativa di diritto divino), chiama in aiuto il Presidente della Repubblica e chiede a lui, che non può fare leggi, di premere affinché si faccia SUBITO un'intera riforma della Giustizia, per salvarlo dai Magistrati cattivi.
    Nello stesso Paese, l'Italia, a fronte di un rapporto che spiega gli enormi costi della corruzione (uno tra i reati di cui è accusato il perseguitato di cui sopra) rinvia l'approvazione di un Decreto anti-corruzione, assicurando comunque che "terrà sotto stretta osservazione" il tema...
    Professori, stiamo scherzando? E' come se un vostro asinissimo allievo, all'assegnazione dello studio di un testo, gravoso ma indispensabile per poter almeno ipotizzare un inizio di recupero, vi rispondesse "Adesso non posso, prof, ho altro da fare...Ma prometto che osserverò con attenzione la copertina di quel bel librone, che promette d'essere interessante..." E, nel frattempo, sotto il vostro naso, il babbo intrallazzone si avviasse verso l'ufficio del Preside con grossi pacchi dono, buste di soldi e tutto l'occorrente per acquistare la promozione di dieci asini peggio del figliolo poltrone...
    Se il Presidente tedesco si dimetterà, se perderà l'immunità e sarà fatta luce sui presunti suoi reati come si farebbe per qualsiasi altro cittadino, tra Germania e Italia, così, a lume di naso, quale Paese apparirà più civile?

  • roberto scrive:

    E' apparso il post di Lavandaia che non avevo letto, mi trova concorde in pieno, per quello che vale il mio appoggio.

  • roberto scrive:

    Si e' avverato quello da Lei previsto su cio' che avrebbe scritto il limitato.
    Devo concordare ancora su quello che ha riscritto, comunque ognuno pensa con la propria testa, anche se non l'ha, e va bene cosi' l'importante sarebbe rispettare le idee di tutti...gia' detto e ridetto mille volte....e pensare che c'e' chi divide la violenza e la tortura per colori, sembra quasi che se e' nera e' infamia e bestialita' se la fanno gli altri...ma dai va bene sono cose limitate come le foibe, cosa vuoi che sia verso i milioni di morti fatti dal nazifascismo...qua ci si confronta su un piccolo gruppo di persone e cosa dobbiamo dire?? dai e' successo solo quella volta li' ma dai sono 4 gatti cosa vuoi che sia verso tutto il resto...rimango davvero sconcertato davanti a quello che scrivono certe persone...mah! solo quello che sta bene a loro val la pena di essere criticato il resto va bene cosi'...boh? penso che davanti a quello che e' successo al sig. BUFFA eall'altro giornalista si debba scrivere con forza che e' stata una porcata! non importa se a danno di uno o due persone e' stata fatta una cosa ignobile e assurda, per non parlare poi delle torture sugli altri...ripeto per me la violenza non deve avere ne' colore ne' essere calcolata per il numero di persone che la subiscono, la vilenza e' violenza e chiama solo altra violenza, io l'ho capita cosi'.

  • Lavandaia scrive:

    La tortura è incivile sempre. Ero sicura che il tema avrebbe fatto tornare a galla discorsi come "E' lecito torturare uno per salvare tanti?" e altre cosette del genere. Il fatto è che la domanda è mal posta. Bisognerebbe sempre, anzitutto, chiedersi "E' lecito torturare un possibile innocente, nell'illusione che parli e riveli verità, che magari non conosce, presupponendo che sia colpevole?". Ai tempi dell'Inquisizione, con le torture, si è stati capaci di far vedere diavoli cornuti e pozioni malefiche a poveri disgraziati che non capivano più in che mondo si fosse...
    Non si può discutere un tema di profondo rilievo morale e civile come se si trattasse di stabilire quale sia il rimedio più utile a cancellare l'ineliminabile tendenza dell'uomo a fare male ad altri uomini. Si deve decidere se lo Stato debba considerarsi un omone un po' più forte e prepotente di altri o qualcosa di più umano, capace di regolarsi con intelligenza e sentire umani anche quando si ha a che fare con l'umana bestialità, che esisterà sempre e comunque. La civiltà democratica nel suo complesso è arrivata da parecchio a capire la necessità di condannare e tentare di eliminare le forme palesi o occulte di tortura di stato; per molti individui e Paesi, è ovvio, ci vorrà più tempo.

  • dracula scrive:

    caro Roberto
    cosa si è avverato ?

    riguardo a Vigilante -Celentano non dice mai niente di nuovo, ma quanto dirà è talmente scontato che i suoi interventi sono prevedibili e canalizzati...
    Mai che un argomento riesca a guardarlo da varie angolazioni, a valutarlo diversamente o pensare che alcune situazioni ed alcune realtà sono diverse dalle altre.
    Questa chiusura mentale è veramente poco interessante in un blog, dove si confrontano opinioni diverse.

  • roberto scrive:

    Sig Dracula in parte capisco il suo discorso ma bisogna essere molto attenti perche' molto sottile la linea che divide il problema da lei esposto...credo che torturare un essere umano sia SEMPRE da evitare, anche se questo potrebbe costare sacrifici dopo.
    E' comunque difficile a mente fredda e lucida fare tanti ragionamenti , molte volte mi e' capitato di sentire, quando una persona subisce un danno o una violenza, invocare una severa condanna poi se la stessa violenza la subisce un altro ecco che subito si dice che il perdono e' la medicina migliore ecc.ecc. La cosa che mi da' molto fastidio, come scrive anche il dott. BUFFA, e' che come sempre chi ha causato tutto il danno non e' stato perseguito, peccato.Sul resto ognuno esponga giustamente le proprie opinioni senza dimenticare che potrebbero essere diverse dalle nostre ma non per questo sbagliate. In molti paesi arabi non esiste la lapidazione ma la legge del taglione, ci sono stato e so' quello che scrivo, percio' per il momento lascerei da parte paragoni che non sono possibili tra la nostra malandata giustizia e la loro.
    (p.s. sig .Dracula quello che aveva scritto si e' avverato...non e' che mi passa 6 numeri da giocare che poi dividiamo la eventuale vincita?)

  • La Poliica non è piu' Credibile scrive:

    Sul giornale la foto di S.Cucchi sorridente, metteva in evidenza tutta la fragilità che lo avrebbe portato alla sua morte.
    Mi sono da subito, apparse molto gravi e, forse piu' colpevoli, le disumane responsabilità dei sanitari che avrebbero dovuto sentire l'obbligo di assisterlo e tutelarlo.

    La corruzione in Italia vale circa 60 miliardi di euro l'anno ma nel 2011 sono state inflitte condanne solo per 75 milioni di euro. E' quanto ha sottolineato il procuratore generale aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.

  • alessandro vigilante scrive:

    Comunque ignoranza o ipocrisia hanno portato qualcuno qui a citare il memorabile film “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo, regista comunista.

    Solo che ne è stato distorto - appunto per ignoranza o ipocrisia - che il mostrare la tragedia del terrorismo, da un lato, e della violenza disumana della tortura, dall´altro, due forti violenze all´essere umano, serviva per CONDANNARE ambedue le pratiche, peraltro essendo la tortura di Stato e non "insorgente". Non serviva - come è stato erroneamente distorto dal commento precedente - a giustificare la tortura, che non si giustifica nenche nel caso dei delitti più efferati.
    Mangereste carne umana (anche se fosse del vostro nemico) se non ci fosse nient´altro e state morendo di fame?

  • alessandro vigilante scrive:

    dracula/polifemo, il mostro che dice sempre una cosa e il suo contrario.
    Sono persone "disturbate" quelle che scrivono che sono contro i "vili torturatori" (riferendosi perfino come fossero vittime se stessi), ma DIPENDE da chi è la vittima, se è un indagato per qualcosa che a me non piace, si può fare... ?
    Insomma questa confusione di contenuti dell´idea, mai definita: tortura no, ma anche si. Poi - nella forma - ci si nasconde dietro la "libertà di espressione".
    Libertà di espressione anche quando addirittura ci si orgoglia di essere sicuri di non dover mai dire MAI, come il famoso 007.
    Mai incesto, mai cannibalismo, mai uccidere, mai sottomettere. Ci sono TANTI mai.
    MAI alla tortura, mi sembra una definizione basica dell´essere umano. Non è giustificabile in nessun caso, soprattutto perchè - il caso Gullotta lo ha dimostrato chiaramente - sotto tortura un essere umano dice qualsiasi cosa, anche una bugia, non per il dolore della carne, ma per non poter sopportare la vergogna di quello che sta succedendo a degli esseri che dovrebbero essere umani.

  • dracula scrive:

    naturalmente tutta la mia solidarietà a Pier Vittorio ed il mio disprezzo per quei vili torturatori .. di idee e di opinioni

  • dracula scrive:

    qualcuno ricorderà il film "La battaglia di Algeri" di Gillo Pontecorvo
    il colonnello francese (Mathieu, ma posso ricordare male il nome), inviato dalla Francia per ristabilire l'ordine e far scomparire gli atti terroristici che gli algerini perpetravano nella zona francese, ammetteva, di fronte ai giornalisti, che la tortura veniva da lui praticata e la riteneva giusta se questa avesse permesso di sventare ( con un a confessione, una delazione o altro..) un atto di terrorismo contro i civili innocenti.
    Quindi tagliare con l' accetta il bene ed il male, il giusto e l'ingiusto , a volte, può essere grossolano ed impreciso...mi spaventano quelle persone che dicono, scrivono e proclamano "MAI"....i dogmi, le verità assolute ed eterne , non appartengono alla mia cultura.
    P.S.
    chissà come si divertirà Vigilante alias Celentano con queste mie affermazioni...sicuramente le riterrà "fasciste", perchè è una parola che usa spesso.... evidentemente padrone di un vocabolario molto ristretto
    P.S.
    pensate voi che una tortura nei confronti di quei terroristi che salirono sugli aerei l'11 settembre 2001, sarebbe stata "incivile", se , qualcuno di loro avesse tradito e confessato la portata di quello che avrebbero fatto?

  • alessandro vigilante scrive:

    Passaggio causale ovvio:
    Se siamo d´accordo che le cose dovrebbero essere decise sempre tendenzialmente in comune, non siete d´accordo che la forma più adatta di lavoro nelle attuali condizioni sia la forma cooperativa?
    - In una cooperativa ogni testa è un voto.
    - In cooperativa non si investe solo denaro ma denaro e lavoro.
    - In cooperativa ci sono meccanismi per decidere in comune, a maggioranza assembleare, una testa un voto, non contano i capitali.
    - In cooperativa si possono contrattare condizioni migliori che singolarmente, si è più tutelati.
    - In cooperativa si possono ottenere altri benefici simili a quelli del posto fisso.
    Ogni due anni il consiglio di amministrazione e il presidente possono essere sostituiti.
    - In cooperativa sarebbe possibile di approfittare di corsi e di accompagnamento e consulenza necessari per il periodo di incubazione dell´attività, fino al raggiungimento del punto di equilibrio - con fondi pubblici.
    - In cooperativa, la creatività tipica italiana potrebbe svilupparsi meglio.
    Ci vorrebbe una legge per fondare cooperative con un euro e che le accompagni per 2 anni fino alla stabilizzazione. (Sono le politiche che stiamo attuando qui in Brasile con successo)

  • roberto scrive:

    Vero SVEN i vichinghi piu' che tutti comandanti diciamo che non avevano un comandante che alla fine e' poi la stessa cosa, credo avessero tipo un capo-guerra che governava la nave e gli altri remavano e poi combattevano tutti insieme. se la stessa cosa si potesse fare anche in italia...nessuno che realmente comanda ma solo persone, accettate da tutti gli altri, che nel loro campo sanno dare il meglio per la collettivita', probabilmente avremmo piu' liberta' e democrazia e sicuramente meno situazioni terribili come quella indicata nel blog, o forse lo spero solo ma certe notizie mi turbano molto visto che potrebbero accadere a tutti noi senza tanti preavvisi e la cosa non mi piace per niente.

  • alessandro vigilante scrive:

    Vedi Sven, Danilo è un altro come me che ha combattuto queste lotte per la partecipazione per la vita intera, Ognuno con il suo contributo. Purtroppo, esclusi dai partiti, molte persone in questi anni hanno continuato isolatamente a lottare e ribellarsi, ma nel tempo abbiamo perso quell´egemonia culturale di prima.
    A quei tempi si ciclostilavano volantini, oggi con la rete è diverso, abbiamo un grande potenziale, ma nel frattempo appaiono molto più anche posizioni politiche qualunquiste, demagogiche e a volte - cosa che prima era più difficile - perfino nostalgiche del fascismo.
    Continuiamo ad usare la rete per confrontare le nostre idee nuove e isoliamo i provocatori, i perennemente delusi da tutto, i "non-cambia-mai-nulla-in-Italia", i nani Brontolo, i "sono-tutti-uguali". Se fosse per loro, saremmo ancora ai sacrifici umani.

  • Sven scrive:

    Insomma, in generale, democratizzare fortemente i ruoli, per poi possibilmente superarli, se opportuno...

  • Sven scrive:

    Correzione: *verrebbe* (io, per fortuna, non sono professore universitario, anche se lo era mio padre)...

  • Sven scrive:

    Decostruire...

    ... Ah, vi conoscete già?

    Ottimo: più si è a partecipare, meglio è...

    Riguardo ai "professori", dovremmo allora essere tutti professori: così, il ruolo scomparirebbe e verrei del tutto superato.

    Come i vichinghi, che - se non erro - sulle loro navi erano *tutti* comandanti...

  • Sven scrive:

    Indubbiamente, la separazione tra Stato e cittadini è alla base di grandissimi problemi, ieri come oggi: ma se, poi, i cittadini non dicono niente (almeno, nel '68 e dopo molti dicevano qualcosa, anche se non sempre in modo del tutto logico)... come si può deostruire il moloch o golem statal-burocratico, oggi aggravato anche da quello economista-finanziario...?

    Boh: si può solo sperare che prima o poi ci sia un risveglio forte delle coscienze...

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro Danilo, che piacere leggerti qui sul blog, è da tanto che non ci parliamo.
    Le tue "idee" me le hai mostrate già più di 10 anni fa. Attento a non diventare sempre più fondamentalista contro gli "statali" che i privati poi ci fanno pagare anche la tariffe dell´aria (inquinata).
    ;-)
    Salutoni a te e tua moglie, sono sempre a Bahia e adesso socio di una Cooperativa di Commercio Giusto, Solidale e Responsabile, la Cooperativa RedeMoinho, qui: redemoinho.coop.br
    Abbiamo aperto un negozietto nel centro storico di prodotti organici, senza agrotossici e annesso ristorante vegetariano, con turismo alternativo incluso.
    Fatti sentire! meglio, venite a trovarmi ho una stanza libera per voi (ancora niente figli?)

  • roberto scrive:

    Il sig. Danilo non ha tutti i torti, in effetti tante istituzioni sono rimaste ingessate a causa di persone che per secoli sono rimaste incollate a quelle poltrone o scrivanie senza fare effettivamente nulla di positivo per il paese ma non credo che la colpa sia solo loro.
    Sono a casa da 2 ore e ho acceso la tv...in tutti i canali si parla solo della farfallina fatta vedere dalla sig.na Belen a San Remo....i nostri problemi sono gia' risolti? tutti?

  • Sven scrive:

    Nella società del web e della relativa cultura open source, i "professori" (alias i capoccia) di ogni ordine e grado avranno comunque sempre meno importanza, come del resto i politici: inutile demonizzarli, dunque...

  • Sven scrive:

    I militari, piuttosto, dovrebbero ridiventare uomini liberi, come Garibaldi, Custer, il Che ed altri: ergo, democratizzare - nelle forme e nella sostanza! - le forze dell'ordine; discorso rimasto però lettera morta da un bel po' di tempo, a quanto pare...

    Ma mica solo per le forze dell'ordine: qui, però, ogni riforma seria pare che venga snobbata da tempo, a livello polittico e non solo.

    Più facile il solito tran tran, a quanto pare (certo, se poi la gente non dice niente, chi glielo fa fare, ai politici, di cambiare?).

    E quindi si torna sempre al solito discorso: è dal basso che deve venire la *voglia di cambiamento*, prima di tutto...

  • danilo d'antonio scrive:

    Ciò che l'Italia ha patito negli anni di piombo, in realtà non si sarebbe mai verificato se quei disgraziati che occupavano a vita le nostre scuole ed Università avessero chiarito il senso dell'essere una Repubblica e Democrazia ed avessero di conseguenza aperto le porte della Funzione Pubblica alla partecipazione dei cittadini tutti prima che l'insoddisfazione e la protesta crescessero.

    Fu proprio la separazione tra Stato e cittadini operata dagli statali, dagli assunti a vita in ruoli però divenuti di proprietà collettiva con la sopraggiunta sovranità popolare alla fine della seconda guerra mondiale, a causare dapprima il '68 e poi le violenze degli anni '70 ed '80.

    Ancora oggi, sempre per colpa dei PROFESSORI e delle PROFESSORESSE che occupano indebitamente a vita le nostre scuole ed Università, questa separazione ancora non viene risolta e rischia ancora una volta di causare altre enormi sofferenze.

    Oggi, con grande stupidità, si continua ad attribuire più importanza ai politici di quella che effettivamente hanno. Nonostante i professori abbiano ormai occupato anche i massimi poteri del Parlamento, chi si rende conto di come a dirigere la politica siano sempre stati loro, gli statali? Non foss'altro per aver bloccato l'avanzare della cultura ed impedito una corretta informazione, i tre milioni e passa di statali hanno sempre fortemente condizionato la politica.

    E tutto questo immane scempio solo per conservarsi quello stramalefico posto fisso!

    danilo d'antonio

    Armonica Rotazione Sociale
    http://www.hyperlinker.com/ars/

  • roberto scrive:

    Assolutamente nessuna cinica polemica, lei vede il male ovunque ed e' un suo problema, in questo caso non ne esiste.Ho scritto che non e' possibile sostenere la tortura o anche solo la minaccia della tortura in nessun modo,spero di essere stato chiaro almeno per le persone che non siano vigilante, se sofri scrive un articolo o un libro io non lo leggo perche' non mi interessa, senza polemica.Ho vissuto quegli anni in mdo piuttosto "pieno" sia perche' ero militare nel '77 sia perche' frequentavo circoli di sinistra e se parlava molto sia delle BR sia della situazione generale, esistevano anche estremisti neri, sinceramente negli anni non avevo piu' avuto modo di approfondire la situazione e non avevamo mai sentito di torture ma di botte si' e anche di frequente, durante i volantinaggi che capitava di fare ricordo che ci dicevano di non andare troppo vicino a questure o comandi di polizia/carabinieri...sicuramente si esagerava pero'...un po' di velata paura nell'aria si sentiva, poi non e' mai capitato nulla per fortuna.

  • alessandro vigilante scrive:

    Lezione di oggi: La tortura c’era
    Le pippe su Sofri sono fuori tema, subdole e provocatorie.
    Non si riesce a discutere un tema così serio e tragico senza agitare ciniche polemiche su singoli personaggi citati per aver scritto un articolo?
    Non si tratta di "Lezioni" di Sofri, ma semplicemente di un registro di ciò che è accaduto 30 anni fa, non sarebbe dovuto accadere e non dovrebbe accadere mai più.
    Mi sembra che una delle "Lezioni" più profique dell´episodio fu di avanzare nella istituzuinalizzazione dei sindacati di polizia. Con i sindacati, questo tipo di soprusi sono più difficili, questo è un altro esempio dell´importanza dell´attività sindacale collettiva in tutte le professioni.

  • alessandro vigilante scrive:

    Felici quelli che sono morti senza aver mai dovuto domandarsi: “Se mi strappano le unghie, parlerò?”
    Ma più felici quelli che non sono stati costretti, usciti appena dall’infanzia, a porsi l‘altra domanda: “Se i miei amici, i miei compagni d’armi, i miei capi strappano le unghie a un nemico dinanzi ai miei occhi, cosa farò?”
    Jean-Paul Sartre

  • Sven scrive:

    Ah, interesante: non sapevo che Vittorio era figlio di un carabiniere.

    Se i carabinieri fossero come in "Don Matteo" (specialmente l'umanissimo maresciallo Cecchini, alias Nino Frassica), non sarebbe tanto male, dopo tutto.

    Ma rimane comunque l'assetto troppo gerarchico a priori, come per tutti i militari e simili: da riformare un po', no?

    Purtroppo, come spesso accadde, tra fiction e realtà qualche differenza c'è...

  • roberto scrive:

    Perfetto sig. BARUDA se parliamo di torture e robaccia simile non si puo' che essere d'accordo sul fatto che se una nazione usa questi modi per estorcere presunte verita' non sia una nazione normale-civile-democratica, credo di non avere altro da aggiungere.
    Dal sig. sofri pero' fatico a prendere lezioni di vita, mi scuso ma questo e' il mio pensiero e mi sembra giusto scriverlo cosi' da dare la possibilita' ad altri di spiegarmi il loro punto di vista, se lo ritengono opportuno.

  • alessandro vigilante scrive:

    Una nuova cultura umanista avanza in tutto il mondo.
    Nel nuovo codice penale iraniano approvato dal Consiglio dei Guardiani è stata cancellata la condanna a morte per lapidazione.

    _______________

    Trent´anni fa il caro Buffa deve essersi trovato in una situazione molto difficile. Lui, figlio di un ufficiale dei carabinieri, doveva svelare un misfatto così pesante da parte delle forze dell´ordine.

    Dopo una notte insonne, una certezza: "la polizia nel mio paese non deve fare queste cose e decisi che dovevo farlo.Dovevo farlo perché era stato superato un limite [...]in quell’occasione, e mi vengono ancora i brividi a raccontarlo, dalle testimonianze che avevo raccolto era accaduta una cosa fatta a freddo. La cosa mi diede una sensazione bruttissima e capii che non potevo tacere" e ancora: "Certo la sensazione che non fosse un caso episodico, isolato fu netta."

    Un´altra frase dell´intervista a Buffa mi ha colpito per la sua crudele verità: "D’altronde se ci si occupa del carcere è quasi sempre perché in qualche modo ci si è passati: il resto del mondo lo considera estraneo alla propria realtà."

    Io non conoscevo, ricordavo, questo episodio, delle rivelazioni di torture e dell´arresto dei giornalisti, all´epoca avevo anch´io 22 anni e - dopo essermi "scottato" fino ai 18 con moderate simpatie brigatiste - in quel periodo avevo realizzato che invece le BR erano un grave danno per la lotta di emancipazione sociale e che fossero infiltrate dai servizi segreti. In fondo, l´episodio del rapimento Moro con l´assassinio delle guardie di scorta mi aveva definitivamente fatto passare qualsiasi simpatia. Quindi nel 1982 non mi ero curato molto di quelle beghe sulle torture ai BR.

    Sono contento che esistano siti vigilanti contro la tortura in Italia, io a Salvador de Bahia frequento il gruppo "Tortura Nunca Mais!" (Tortura Mai Più). Sono contento che altri appaionosu questo blog e apprezzano Lavandaia. Non sono solo io che la vorrei deputata...

    Sono contento per le parole di Sven, sempre martellanti sulle COSE GIUSTE.

    Sono contento di conoscere oggi - a distanza di 30 anni - un altro pezzetto di storia che mi ero perso, ancor di più sapendo che il Dr. Buffa è stato un eroe e merita che queste cose vengano ricordate. Grazie Buffa - 30 anni dopo - ma con il cuore.

  • unodiquelli scrive:

    Il potere quando occorre non si fa alcun scrupolo. Parlarne non servì a molto allora e non serve a molto oggi. Ma non importa. Sono uno di quelli arrestati in quelle settimane, trenta anni fa. Foste pochi a raccontare quelle verità. Per questo voglio ringraziarti.

  • Sven scrive:

    Forse allora eravate giornalisti all'avanguardia (ed io ero un liceale che pensava solo alla scienza, magari anche per non vedere in faccia la realtà: boh?): ma oggi, si può dire lo stesso di certi vostri colleghi "contemporanei"?

    Purtroppo, la società sembra essere regredita, nonostante tutti gli sforzi fatti per cambiarla in meglio.

    Non che, per esempio, "Blu notte" e "Presa diretta" e trasmissioni simili siano da disprezzare, anzi: ma ci vorrebbe anche qualcosa di più, più alla radice, per così dire.

    Quindi, non basta solo commentare i fatti - bisognerebbe anche cambiarli in meglio! Ma se nessuno ci pensa, poi (soprattutto tra i lettori, tra o cittadini)... boh!

    Comunque, le istituzioni, se non sono gestite direttamente dalla cittadinanza (sia a livello locale che mondiale), non possono che esprimere realtà di parte, quasi mai coincidenti col bene di tutti (specialmente se ci sono anche gerarchie immutabili, cosa pericolosissima per la democrazia).

    E', piuttosto, il senso del "noi" che manca, oggi, insieme ad un immaginario non banale...

    Comunque, come dicevo prima, è inutile aspettarsi giustizia da istituzioni ingiuste: bisogna cambiarle, le istituzioni, prima di ogni altra cosa!

    ... Ecco, non erano le riforme (non quelle all'incontrario: quelle progressiste!), che dovevano essere alla base della politica degli ultimi decenni? Certo, se solo si fossero anche minimamente fatte, diamine...

  • [...] La tortura c’era [...]

  • baruda scrive:

    Parliamo di tortura, waterboarding, finte esecuzioni, scosse elettriche su testicoli, capezzoli e vagine....
    parliamo di tutto ciò

  • roberto scrive:

    Scusate ma parlate di Adriano Sofri ex di lotta continua condannato a 22 anni di carcere quale mandante dell' omicidio Calabresi?

  • BARUDA scrive:

    Per prima cosa ti volevo ringraziare, perché dopo 30 anni sei tornato a parlare di questo: ce n'è bisogno, va fatto. E tu non ti sei fatto sfuggire l'ennesima occasione di dir la verità...e per questo mi sento di ringraziarti.
    Sei una grande persona, l'ho capito subito.

    poi volevo scrivere alla "Lavandaia" qui sopra.
    Belle le tue parole, così lontane dalla mentalità del nostro paese, lontane dal giustizialismo, dalla gogna, dal desiderio di vendetta e prigionìa che ci circonda.
    Bellissimo leggerti.
    Grazie

    http://baruda.net/della-tortura

  • Lavandaia scrive:

    L'Italia, ancora, non si può considerare in tutto e per tutto un Paese democratico e civile. Sono passati anni, ma ancora vediamo cose come il caso Cucchi che fanno vergognare.
    E' un Paese poco civile abitato da civilissime persone. Esemplare ieri, a Matrix, la testimonianza del marito di una delle vittime della Costa Concordia che, rispondendo con affetto alla lettera della moglie di Schettino, ha idealmente abbracciato lei e la figlia, riconoscendole come vittime della stessa tragedia che ha colpito tante famiglie. Solo alla fine ha ricordato l'unica differenza tra il dramma della sua figliola e quello della figlia del comandante della nave "Sua figlia potrà, prima o poi, ricosruire un legame con suo padre. La mia non avrà la possibilità di farlo con la mamma..." e si è commosso.
    Niente desiderio di vendetta, niente astio, nessuna voglia di menare le mani. Beata quella ragazza, che ha un padre così.

  • Lascia un commento