Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il secondo passo

Adesso non c'è da discutere su destra o sinistra, su Berlusconi santo o diavolo, su Bersani o Renzi.

C'è da discutere, e per arrivare a rapide decisioni, su una cosa molto piu' seria: prendere per il collo, se siamo ancora in tempo, la crisi economica che rischia di portarci a fondo.

E questo lo si può fare solo con un governo che abbia un ampio consenso nel paese. Le misure da prendere sono sicuramente dure e impopolari e quindi andrebbero condivise con il piu' ampio schieramento possibile: partiti e associazioni, imprenditori, sindacati, commercianti, artigiani...

Uno schieramento del genere gia' esiste. Eterogeneo ma preoccupato e determinato. Chiede misure urgenti, responsabilità', capacita' di governo, credibilita'.

Ora bisognerebbe prenderne atto e procedere.

Il presidente della Repubblica ha fatto il primo passo, il piu' lungo che fino a questo momento gli consente la Costituzione.

Il secondo passo potrebbe essere del presidente del Consiglio. Un passo da vero statista che pensa soprattutto alla sorte del proprio paese. Constatato che sono io l'ostacolo alla creazione di un ampio e forte schieramento politico-sociale, potrebbe dire Silvio Berlusconi, mi faccio da parte.

Ma se non lo dovesse fare in un pugno di giorni l'unico, vero, secondo passo potrebbero farlo soltanto i parlamentari del Pdl che, piu' o meno convinti, stanno abbandonando la loro vecchia nave. Sono loro, messi da parte gli indugi e contatisi, a poter concertare un passaggio parlamentare che sancisca la perdita di fiducia dell'attuale governo. E spianare cosi' la strada a quello che buona parte degli italiani si augura: un governo forte e credibile capace di portarci fuori dalla crisi e di fare una buona legge elettorale.

Su questo la maggioranza nel paese c'e'. Per formalizzarla va solo fatto il secondo passo.

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54 commenti 8

  • Lavandaia scrive:

    Nella mente dei suoi, "lui" è "Quella testa di c...o". Così piange al telefono di "Libero" la voce non troppo misteriosa di esponente del Pdl.... Contano i minuti che lo vedono ancora in sella come gli istanti di un'agonia. Accàbadora cercasi, disperatamente, perché il suo non voler morire è morte nostra.
    Più dura, peggio è, anche per tutta la corte dei "miracolati" che s'è portato appresso... Così la solita voce, che ha ben chiaro il destino che si spalanca ai loro piedi dopo il grande passo.
    Perché all'Italia, prima ancora che all'Europa, non basterà vederlo sparire: deve portarsi appresso la Gelmini e il Brunetta e tutto il codazzo di leghisti "seri" e di cabarettisti estemporanei che, nel nome della"serietà" del federalismo farlocco ci hanno fatto ridere dietro da tutto il pianeta con la storia della nipotina di Mubarack, con penosissime prove di assoluta impresentabilità e incompetenza... (e che, proprio oggi, ci additano al mondo come Paese naturaliter razzista, con le frasi agghiaccianti sul "bene" della pioggia che spazza via i Rom.)
    Hanno rovinato l'Italia, se ne devono andare TUTTI. Questo potrà, forse, dare al mondo l'impressione che noi si sia tornati ad esser un popolo consapevole del proprio oggi, consapevole dei propri tragici errori e, finalmente, seriamente intenzionato a cambiare rotta. Chiusa questa atroce, grottesca, seconda Repubblica non c'è più spazio per altri nascondini: facciamo finta di essere europei, una volta tanto, prendiamo sul serio la situazione, che la festa è finita. la casa è un porcile e tocca cominciare a buttare fuori eleganti signorine, ubriaconi addormentati nei bagni e altre piacevolezze che ogni "festa ben fatta" lascia in giro.

  • alessandro vigilante scrive:

    Quando lui mollerà, oltre ai cortei virtuali in rete, la cosa più bizzarra saranno i cortei di automobili con i clacson strombettanti per le strade e gli spumanti stappati, come se l´Italia avesse vinto la coppa del mondo...
    Ma poi, il pastrocchio può riportare la situazione e i cittadini al loro solito posto...

  • Lavandaia scrive:

    Siamo alla frutta: portate altre pile (da baciare, non da far luce, che la luce è pericolosa e si vede meglio la sozzura negli angoli). Se ne va pure la Carlucci... dopo matura riflessione politica, presumiamo. Ma ci pensate? Sarebbe potuto restare in piedi, magari per un solo voto, magari il suo... E come avrebbero titolato i giornali? Miss "Mission Impossible", dopo essersi lanciata dalle grandi altezze, prodotta in performances ai limiti dell'umano, tutta da sola, appesa al filo, salva l'Italia...
    Altro che duce a petto nudo che dà il pane ai pargoli mietendo il grano!
    Però ci ha pensato Maroni, ieri sera, da Fazio, con le mezze paroline, i mezzi sorrisini, i "non vedo non sento...ma parlo...per chi sa ascoltare..." a farle prendere il fugone. E con quelle belle gambe lunghe che si ritrova, di sicuro ce la fa ad infilarsi nella prima sagrestia aperta che le darà riparo...In nome dei valori irrinunciabili, e pure per il piacere di guardarsela da vicino, che è ancora un bel vedere.
    Di conseguenza, forse, un altro passo verso la fine è fatto.
    (Carl) ucci ucci ucci...sento odor di cristianucci... Ma da qui si sente più forte, Vigilante caro. Purtroppo non arriva come un tempo, invece, il tenue profumo della tua lavanda. Se ne vedevano belle siepi in certi giardini, ma pare ci si annidassero ragnacci grossi, a strisce gialle e nere, e molte signore l'hanno tolta. Resistono, invece, alloro, rosmarino e salvia. Quando si può andare al mare, nelle pinete, si avverte forte e corroborante il profumo di pini e ginepri e di un'erbetta di cui non so il nome. E poi c'è il lentischio, ci sono gli agrumi... Tutta la natura è bella e profumata, qui in Sardegna, specialmente quando non c'è nessuno e la canzone del vento la fa da padrona. Ed è un ventaccio tanto forte, a volte, che cancella i pensieri; anche quelli pesanti, che fanno paura, sembrano farsi piccini come foglioline e lui, giocoso, se li porta via. ..Per nostra fortuna.

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