Istantanea Pier Vittorio Buffa

Effetto Renzi

Matteo Renzi con Roberto Benigni

Matteo Renzi con Roberto Benigni


Matteo Renzi, pd, sindaco di Firenze e capo rottamatore, ha annunciato ieri, via Facebook, il Big Bang. Appuntamento alla stazione Leopolda di Firenze per il 28 ottobre. Scrive Renzi: "Dalla Leopolda 2011 usciremo con un carico di proposte, che forse faranno arrabbiare, pensare, discutere. Ma saranno proposte che parleranno dei problemi degli italiani, non delle ansie di una classe dirigente autoreferenziale che procede stanca sul vicolo del tramonto".

Il tam tam sulla rete è stato immediato e il nome di Matteo Renzi è entrato con più forza nel canale di Twitter dove si gioca, ma non troppo, alle primarie online.

Ecco qualche reazione raccolta qua e là in rete e il canale twitter

[View the story "Matteo Renzi e la Leopolda 2011" on Storify]


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19 commenti 8

  • William scrive:

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  • Lavandaia scrive:

    AAA .Virgole intelligenti cercansi, per riscrittura vecchio importante documento contabile, con parole e cifre vecchie e veste nuova, da presentare a vecchia platea per approvazione pari al nuovo.
    Un esempio?
    "Di malattia, si sa, si muore come mosche a Novembre."
    "Di malattia, si sa, si muore come mosche, a Novembre"
    (M...chia, ci siamo quasi, a Novembre!...) :)

  • Lavandaia scrive:

    La borsa e la vita. Tutte e due ci prenderanno, caro Vigilante, e senza che si possa fare più di tanto per opporsi.
    La borsa, col sistema degli scippi "morbidi": dalle assicurazioni ai tagli al welfare, dal carovita alle nuove imposte locali, solo morendo potremo smettere di pagare troppo per avere poco o nulla.
    La vita, col sistema dell'omicidio graduale: niente tutela dell'ambiente e, alla fine, di inquinamento, frane e crolli, poco a poco, si muore. Niente tutela della sicurezza sul lavoro, niente garanzia di durata del lavoro e, alla fine, di incidenti o di fame, si muore.
    Niente tutela della salute per chi non può permettersi file di giorni o costi esorbitanti per scavalcare le file (o non sa il numero del Gabibbo) niente prevenzione, che costa... E di malattia, si sa, si muore come mosche a Novembre.
    Niente scuola decente, niente tutela della maternità, niente servizi per infanzia, handicap, famiglia e, senza giovani e donne che possano lavorare decentemente, una Nazione muore.
    Su questo si gioca, da stasera, la partita. Chissà se i parlamentari ippopotami, al momento di premere col ditino il pulsante magico eroga-prebende per- altri- mesi -preziosi hanno chiaro cosa ci sia in ballo. Secondo me no, oppure non gliene importa niente. "Boia chi molla" dicevano quelli del "Me ne frego", mentre il Paese cadeva a pezzi, spaccato in due, la gente moriva di fame, di guerra e di disperazione. "Boia chi molla" dicono oggi mentre, tra sbadigli e fanfare, tentano di spingere verso il fatale cavalcone i Brancaleone attendati che, disperati, gridano: "Deus non vult".

  • Lavandaia scrive:

    Anche i precari (di lusso)...sbadigliano.
    Riuscite ancora a resistere ad una predica noiosa di diciotto minuti senza smascellarvi come ippopotami? Siete passabilmente giovanili, beneducati? Sapete distrarvi senza darlo a vedere e annuire durante un discorso insostenibile, mostrando la giusta dose di entusiasmo? Il Paese ha bisogno di voi!
    Il rispetto con cui i "suoi" giornali hanno affrontato la grande sfida di raccontare al mondo con disinvoltura un Parlamento a metà e un Presidente che parla alle sedie la dice lunga sul livello a cui siamo precipitati. Una parola per tutte? "La sfanga".
    E noi? Noi, speriamo che la ..sfanghiamo.

  • alessandro vigilante scrive:

    La Borsa o la Vita?

    Ogni cittadino è parte integrante del sistema economico e finanziario: lavora, percepisce un reddito, risparmia, investe, acquista titoli di stato, quote di fondi di investimento, deposita liquidità su conti di risparmio, sottoscrive polizze assicurative. Questo significa che in ultima istanza siamo tutti noi a fornire la “materia prima” che alimenta il sistema finanziario.

    Quando sottoscriviamo in banca un fondo pensione o di investimento o anche un semplice conto corrente abbiamo il diritto e anche il dovere di chiedere al gestore:
    Come sono impiegati i miei risparmi?
    Che cosa fa la mia banca con i miei soldi?
    Quanto partecipa al grande circo della speculazione?
    Ha delle filiali in qualche paradiso fiscale?
    Che parte dei suoi profitti proviene dalla tradizionale attività creditizia che sostiene l’economia reale e la creazione di posti di lavoro, e quanta invece dal giocare con prodotti derivati e strutturati e dal sistema bancario ombra?

    Se saremo sempre di più a porre queste domande alle banche e agli intermediari, le risposte dovranno arrivare, e l’opacità del sistema finanziario dovrà lasciare spazio a una maggiore trasparenza.

    Dagli anni Ottanta in poi il 10% della popolazione mondiale si è arricchito in modo spropositato, mentre il restante 90% ha dovuto far fronte a redditi sempre più stagnanti e alla contrazione dei servizi pubblici, inclusi quelli essenziali.
    Nel 2007 l'ammontare dei derivati "over the counter" (clandestini) era stimato per un valore pari a 12,6 volte il PIL del mondo.

    Informati di + qui: http://bancaetica.it/Content.ep3?ID=787840

  • alessandro vigilante scrive:

    Accelerare la crescita. È il ritornello del sistema.

    Sarebbe possibile in questo scenario compiere delle scelte sapienti come quelle dell´Irlanda, dove in molte zone vige un limite di velocità sulle strade di 30 km/h invece dei canonici 50 km/h?

    Impensabile rallentare la "crescita" a tal punto!

    Ma analizzando i dati scopriamo che nella capitale Dublino - dall´inizio dell´anno - si sono verificati solo 7 casi di morte in incidenti stradali, sapendo che a 30 km/h il rischio di morte è solo del 5% contro il 65% dei 50 km/h.
    La flessione degli incidenti nella prima città d'Irlanda, secondo lo european Transport Safety Council, è pari al 12%.

    Calcolando il risparmio in termini di vite umane e spese varie, la riduzione dei limiti di velocità invece di sfavorire la crescita, la indirizza in una direzione sana, efficiente e sostenibile.

    ANDIAMOCI PIANO CON LA CRESCITA!
    LASCIAMO QUALCHE BRICIOLA PER I NOSTRI FIGLI.
    GODIAMOCI IL NOSTRO UNICO PASSAGGIO SUL PIANETA CON PIÙ CALMA.

    Fonte: http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/2011/10/10/news/motori_irlanda_automobilisti_virtuosi-22989440/

  • alessandro vigilante scrive:

    Il Lavoro e i 2 Presidenti, 13/10/2011

    "Infine, abbiamo un problema di contrattazione sindacale, di mercato del lavoro e di dimensione asfittica di molte imprese che l´Associazione degli Industriali dovrebbe affrontare, insieme al governo e alle parti sindacali responsabili, visto che LA VECCHIA LOTTA DI CLASSE È TRAMONTATA PER SEMPRE."
    Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, discorso alla Camera per la fiducia.

    Nel corso dell'incontro a Genova con una delegazione sindacale di Fincantieri, un operaio ha fatto il gesto di donare al Rresidente della Repubblica Giorgio Napolitano un adesivo su cui era scritto: "FINCANTIERI NON SI TOCCA, SI DIFENDE CON LA LOTTA".
    Napolitano ha preso l'adesivo e ha stretto la mano al lavoratore. (Corriere.it)

  • Lavandaia scrive:

    Il problema di oggi: come copriamo le sedie vuote alla prima del primo attore? Ci mettiamo manichini di legno o facciamo come si fa a messa, per confortare il parroco, e ci si sparge qua e là...? Bossi, col senso delle istituzioni di un pirata, si è detto contento dei vuoti, perché sperava che restassero tali anche al momento del voto...
    "Voteremo la fiducia, poi ci smarchiamo." Embé? siamo a teatro, la finzione è d'obbligo.
    A proposito di rottamazioni, pare che in Inghilterra abbiano un problema con gli anziani negli ospedali: li trattano talmente male da essersi posti la questione se sia lecito abbandonarli aspettando che muoiano, possibilmente presto, come di fatto rischia di accadere quotidianamente. Chissà se la chiameranno "rottamazione morbida". Magari qualche buontempone che capisce la lingua italiana ci penserà... sentendo il grido di dolore di una povera vecchia di 150 anni, festeggiata dai nipotini ipocriti nel giorno del compleanno e senza assistenza nell'ora del bisogno.

  • Lavandaia scrive:

    Sinceramente, non conosco abbastanza Renzi per potermi esprimere. Dal mio punto di vista, prima si pensa poi si vota... Ricordo di averlo sentito parlare in tv quando sono venuti fuori "i rottamatori" e, sinceramente, non mi ha fatto un'impressione entusiasmante. Devo però riconoscere che non ascoltavo con molta attenzione, perciò potrei sbagliarmi. Qualcuno ne sa qualcosa di più? Prometto di documentarmi, ma sono un po' presa dal fumettone del "casca-non casca" di queste ore e non riesco a pensare ad altro...
    La politica è proprio una cosa strana: messo in secondo piano il problema dell'aver fatto un disastro di prima categoria, si interrogano sul peso politico dello stesso, su come cammuffarlo da incidente di precorso... Che volete che sia, una bocciatura casuale e fortuita di una bazzecola come il bilancio dello Stato? Avranno pensato che, in fin dei conti, nessuno rischia la galera, pertanto è cosa rinviabile, rimediabile, di poco conto... Tutta colpa di quei golpisti della sinistra...? Ma se si vedeva lontano un miglio che quei poveri innocenti non credevano alla loro fortuna, quando si sono accorti che la nostra responsabilissima maggioranza si è sparata per l'ennesima volta sui...piedi, a pallettoni e tutto da sola....!
    Povera Italia, poveri noi...

  • alessandro vigilante scrive:

    Dopo berlusconi, antidoto dei comunisti.
    Renzi, antidoto di d´alema.
    Un poco più di fantasia, per non cadere più in basso di così?

    Fin quando continueremo a parlare di politica dei veleni e degli antidoti, di nomi e di personaggi invece che dei bisogni e dei diritti, continueremo ad intossicarci.

    A Renzi, D´Alema, Bersani, Di Pietro e Vendola - chiunque di loro - chiediamo leggi che permettano la partecipazione diretta dei cittadini organizzati che fanno proposte. Conferenze specifiche nelle quali cittadini singoli o organizzati in associazioni, cooperative e sindacati di categoria possono presentare e decidere proposte concrete. Corsi di formazione gratuiti per cittadini che vogliono imparare a formulare meglio le proposte...
    PARTECIPAZIONE POPOLARE DIRETTA. è l´unica soluzione.

  • tommaso bellamacina scrive:

    E se Renzi fosse l'antidoto contro il dalemanismo, e riuscisse a uscire dalla palude del semplice esercizio del potere e degli interessi che gli girano attorno?

  • marcodascarperia scrive:

    Tutte queste storie di imposizioni dall'estero sono solo comodi alibi per non fare
    nessuna riforma e permettere agli speculatori ammanigliati di fare man bassa,per
    esempio Equitalia,sguinzagliata dal Giulio a perseguitare e far fallire le PMI,non sarà un mezzo per farne incetta?E già gli ammanigliati si preparano a prendere per un boccone di pane il patrimonio edilizio dello stato.....e via dicendo.
    L'Europa impone?Ma quante divisioni corazzate ha?O per meglio dire di quante
    divisioni corazzate è disposto a servirsi?Neanche una,è tutto un "bluff",è mai
    possibile che Grandi Potenze come la Francia e la Germania(e anche l'Italia se solo
    lo volesse),possano essere condizionate dalla Slovacchia?O è un pretesto per non
    far nulla?

  • alessandro vigilante scrive:

    Lavandaia magistrale come sempre.
    "Se lasciamo un vuoto politico, altri" Renzi - che in buona fede ci faranno accontentare con il solito piatto di lenticchie (questa volta transgenico) - "lo riempiranno"... per altri 40 anni democristiani. ;-)

  • Lavandaia scrive:

    Per carità.. "innocue" non "InnoQue". Perdonate.

  • Lavandaia scrive:

    Forse dovremmo ricordarci che l'Europa siamo noi e che, se smettiamo di darci da fare perché essa prenda un aspetto che ci piace, assumerà l'aspetto che altri, più impegnati e più seri di noi, le daranno. Se lasciamo un vuoto politico, altri lo riempiranno, nell'interesse proprio e di tutta la comunità. Magari conviene lasciare perdere la padania per un po' e guardare oltre la porta, prima che ci svuotino la casa.... a nostra insaputa, ma a spese nostre, tanto per cambiare.

  • Lavandaia scrive:

    Che poi le ricette della BCE siano espressione di una ben definita politica economica, è abbastanza chiaro. La cosa curiosa dell'Europa di questi tempi è che, senza avere unità politica si assume, ogni tanto, il ruolo tutto politico di stabilire la politica economica degli stati, ovvero i metodi con cui gli stessi dovrebbero perseguire gli obbiettivi economici concordati. Peccato che un obbiettivo si possa cercare di raggiungerlo anche in modo diverso. Peccato che certe scelte europee i cittadini di certi Stati le abbiano già sonoramente bocciate, vedi l'idea di privatizzare TUTTO a qualunque costo, da noi affossata dai risultati dell'ultimo referendum.
    A questo modo "disinvolto" di fare politica a casa d'altri fa comodo che il padrone di casa sia intento a farsi i fatti propri o a combattere con magistrati e Giustizia. In questo senso, questo è il sospetto che mi viene, può spiegarsi anche la sovrumana pazienza con cui, da mesi, hanno inghiottito comportamenti inaccettabili, fino al limite dell'insulto: c'è l'occasione di papparsi l'Italia in un boccone, che vuoi che sia sottostare per un po' agli scherzetti di qualche buontempone in là con gli anni?

  • Lavandaia scrive:

    L'impressione che si ricava, anche alla luce dell'ultima sconfitta dell'esecutivo in Parlamento, è che siamo nelle mani di un governo-zombi, morto vivente, che sta su anche nell'interesse dell'Europa, o di certi interessi europei. Infatti solo un governo-zombi avrebbe accolto pedissequamente e senza discutere la "ricetta" anti-crisi della famigerata lettera segreta europea, già divulgata e in parte spiegata anche alla tv. (zombi truffaldino, perché, mentre accoglieva la lettera, sapeva già che non avrebbe MAI realmente fatto tutto...)
    Naturalmente diamo, oggi, alla parola Europa il significato concreto che ha assunto, non più quello che aveva solo un anno fa. E di questo, credo, si tornerà a parlare. L'ha intuito Prodi, che non a caso proprio oggi ha commentato con toni insolitamente allarmati il palesarsi fuor di metafora dell'asse Parigi-Berlino quale vero centro della politica del continente.
    Prodi, mi pare, ha fatto capire che la gravità della situazione sarà chiara quando cambierà, come è ovvio che accada, l'atteggiamento di tutti i popoli rispetto ad un'idea di Europa, che, nel momento in cui si chiarisce come eterogestita, non verrà accettata più come prima.
    Da mesi diciamo che perdere un ruolo credibile all'estero non è perdita di poco conto. Chissà che lo capiscano anche coloro i quali, per mesi, hanno liquidato come innoque battute e giochi simpatici le figuracce collezionate dall'Italia, per i comportamenti dei suoi rappresentanti e, soprattutto, per quell'inguaribile vizio di giocare al rimpiattino coi numeri e coi bilanci, di cui davvero all'estero sono arcistufi.
    L'Italia, mai tanto centrale per i destini dell'unità europea, non è mai stata relegata ai margini come oggi. Il fatto che mostriamo di non accorgercene aggrava ancora di più, se possibile, la percezione negativa del Paese oltre confine. Sembriamo una mandria di cialtroni incomepetenti e nel complesso poco onesti, impegnati a cavarcela, ognuno per sé, sperando che le tegole cadano appena più in là, indifferenti al futuro della Nazione, al suo prestigio e alla sua credibilità.

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro Buffa, cara Lavandaia e utenti del blog, è evidente a tutti ormai che lo spartiacque politico in Italia è dato dalla famosa lettera di "suggerimenti" di Draghi e della BCE.

    La destra ne ha accolto qualcosa nella sua manovra, ma non è stata in grado di "adempiere" alle terapie più dure.

    Nel centro-sinistra sono molti i politici che ritengono necessarie le misure "suggerite" dalla BCE e quindi da applicare se andrà al governo.

    Chiedo al Sig. Buffa di rendere espliciti i singoli punti della lettera e verificare nel blog se siamo d´accordo - di destra o di sinistra - con le politiche che ci vogliono imporre dall´estero.

    (Renzi mi è molto simpatico, peccato che non sia poi così radicale come lo preferirei, ma sicuramente è un amministratore locale competente)

  • Lavandaia scrive:

    Si farà in tempo? I segnali son bruttini: mentre Francia e Germania, benedette da Obama, mettono l'Italia da parte (magari non vogliono rovinarci la "sorpresa" della nuova lista di buoni propositi che ci propineranno a breve), mentre la Corte dei Conti rivela che non c'è la copertura finanziaria della manovra fiscale in fieri (che significa che i conti non tornano) la nostra politica è in perenne fermento. I temi? I più alti: la cravatta verde è da portare colla maglia nera o sulla camicia bianca? Dobbiamo fare un'alleanza sul programmma o prima facciamo l'alleanza e poi i programmi...O alleanza e basta, finché dura...?
    Temo che il risveglio sarà brusco e senza colazione...

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