Istantanea Pier Vittorio Buffa

Che gli elettori non dimentichino

31  agosto, ore 11:47. Il governo annuncia che viene ritirata la norma sui riscatti pensionistici che aveva suscitato moltissime proteste.

Una buona notizia per chi aveva pagato i riscatti.

Una pessima notizia per gli italiani in generale. Che fiducia può infondere nei governati un governo che si comporta in questo modo altalenante e incoerente? Che linea politica esprime?

Speriamo che gli elettori non dimentichino...

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67 commenti 8

  • Bill scrive:

    A mason laying mortar on top of a finished course of blocks, prior to placing the next course. http://arielii7.newsvine.com/_tps/_author/profile

  • polifemo_01 scrive:

    caro vigilante,
    se un sindacato ( che per definizione stessa è dalla parte dei lavoratori) ritiene che sia giusto il licenziamento di un lavoratore, non crede Lei è allora questo licenziamento sia veramente sacrosanto ?
    Oppure Lei ritiene che, soprattutto nel mondo del lavorno di oggi, un lavoratore possa comportarsi come crede ( assenteismo ingiustificato, false malattie, furti ai danni dell' azienda o che altro) ed rimanere, fino alla pensione, al suo posto di lavoro ?

  • janko scrive:

    I sindacati in Italia come la Cofindustria sono enti inutili ed obsoleti. Vanno eliminati e questo lo prova la Comunita` europea al di sopra della ns costituzione. L'esempio Fiat - Polonia lo dimostra. Lo sciopero l'avrei fatto solo per chiedere lo scioglimento delle Camere inette e del governo indecente

  • alessandro vigilante scrive:

    Ecco vedete come sono stupido, io che pensavo che i "sindacati" esistessero per difendere i lavoratori dalla perdita del posto di lavoro...
    E invece, come mi spiega polifemo, se i "sindacati" sono d´accordo si può licenziare.
    Io che pensavo che lo sciopero fosse un diritto dei lavoratori, e invece è dannoso per il paese. Sono proprio stupido, inutile, dannoso e populista...

  • polifemo_01 scrive:

    si
    perchè si può licenziare se i sindacati ( interni) sono d' accordo.
    Questo sciopero è inutile, dannoso e populista.

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusate, non sono scemo, sono "demente".
    Me lo ha spiegato Il segretario di uno dei maggiori "sindacati" italiani.
    Bonanni (Cisl): "Scioperare è demenziale".
    E io, demente, credevo che fosse una risposta valida alla libertà di licenziare proposta dal governo!

  • Sven scrive:

    Gli affaristi (al governo di questi tempi, e non solo in Italia) purtroppo non se ne intendono di cose tecniche e sociali, perché "pensano" - si fa per dire - solo ai loro guadagni: incredibile...

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusate, io forse sono scemo e non capisco.
    I dati sulla disoccupazione preoccupano.
    Il problema è la disoccupazione.
    Cosa decide il governo?
    Più facilità di licenziare. Cioè più disoccupazione.
    Chi mi spiega come funziona?
    Nel frattempo, con la "mobilità professionale" acquisita alleniamoci al gioco della danza interrotta con la sedia mancante. ;-)

  • alessandro vigilante scrive:

    Indignati anche in Israele. Se si sveglia un altro gesucristo! ;-)

    Stavolta la "chiesa" farebbe molta più fatica - con internet - a cambiarne i connotati come hanno fatto con l´originale...

  • alessandro vigilante scrive:

    grazie Sven per il link su Noam Chomsky: chiarissimo...

  • Sven scrive:

    Interessante (da una discussione dedicata alla notte bianca su "La Provincia Pavese"):

    http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/09/ecco-come-ci-governano-le-10-strategie.html

  • alessandro vigilante scrive:

    Io, Benjamin Malaussene, vorrei che qualcuno mi insegnasse a vomitare l´umano, un metodo sicuro, come le due dita in gola, che mi insegnasse il disprezzo, o il gran buon odio bestiale, quello che massacra a occhi chiusi, vorrei che un giorno arrivasse qualcuno, mi indicasse un altro e mi dicesse: quello è il porco assoluto, cagagli in testa, Benjamin, fagli mangiare la tua merda, uccidilo e massacra i suoi simili. E vorrei poterlo fare, sul serio. Vorrei essere di quelli che chiedono il ritorno della pena di morte, e che l´esecuzione sia pubblica, e che il condannato sia ghigliottinato prima dai piedi, poi sia curato, cicatrizzato, e si ricominci appena guarito, nuovo ghigliottinamento, sempre dall´altro lato, le tibie stavolta, e poi di nuovo curato, di nuovo cicatrizzato e clac! le ginocchia, all´altezza della rotula, dove fa più male; vorrei appartenere alla vera famiglia, numerosa e tanto unita, di tutti quelli che auspicano il castigo. Porterei i bambini allo spettacolo e potrei dire a Jeremy: "Vedi cosa ti aspetta se continui a dar fuoco alla scuola?" e appena la piccola Verdun aprisse la bocca la solleverei al di sopra della folla perché vedesse bene la mannaia insanguinata: dissuasione! Vorrei appartenere alla grande, bella "anima umana", quella che crede, vero come l´oro, al carattere esemplare della pena, quella che sa da che parte stanno i buoni, da che parte stanno i cattivi, vorrei essere il fortunato possessore di un´intima convinzione, cazzo come mi piacerebbe! Perdio se mi semplificherebbe la vita!

    È l´inizio del ventinovesimo capitolo del libro che sto leggendo: La Fata Carabina.
    È il terzo romanzo di una esilarante trilogia di Daniel Pennac di cui consiglio la lettura (soprattutto di questi tempi anche se è stata scritta negli anni ottanta).

  • Sven scrive:

    Il cittadino dovrebbe esser il Re - ovviamente inter pares (tutti Re!) - della democrazia: invece, non lo è, per vari motivi.

    Ma mica lo educhi coi calci in culo, il cittadino, no? Deve poter evolvere in piena (o comunque ragionevole) autonomia e libertà.

    Ecco, le telecamere - come giustamente accennava la nostra Lavandaia - servono in fondo solo a proteggere la proprietà (spesso pseudo-mafiosa, in senso lato), che sia pirivata o di altro tipo (ma, poi, bisogna anche proprio proteggere la proprietà pubblica dal pubblico? assurdo, dài - anzi, piuttosto folle, no...?).

    A proposito, ma la proprietà (soprattutto privata del buon senso) non era un furto, come diceva una volta il buon Proudhon...?

    ... Ergo, proprietà condivisa (e quindi rispettata ed amata da tutti), diamine! ;-) :-)

  • polifemo_01 scrive:

    non si vogliono le telecamere,
    non si vogliono le intercettazioni telefoniche,
    non si vogliono i redditi on line dei cittadini
    non si vogliono i redditi incrociati,
    ha ragione Sven,
    poichè siamo tutti buoni ed onesti e non evasori,
    diamo completa fiducia al cittadino.. non lo controlliamo, che, poverino... si può offendere, se.. armato di pistola, viene ripreso mentre rapina una farmacia o un distributore di benzina.
    La privacy e soprattutto la fiducia verso il prossimo.. prima di tutto

  • Lavandaia scrive:

    Altra cosa che le telecamere evidentemente non bastano a salvare è il patrimonio artistico nazionale. Danneggiata la fontana di Piazza Navona: alla notizia manca la coda "filmati i vandali dalla telecamera di sorveglianza", che invece ci sarebbe se si parlasse di furtto a danno di privati, negozi o banche. Ma le telecamere, lì, ci sono? O si considera prioritaria la tutela della privacy di qualche romantico fedifrago di passaggio rispetto alla difesa di uno dei monumenti più famosi e visitati al mondo? O non si paga la telecamera perché in Italia "cosa pubblica" si legge "roba di nessuno"?
    Non meritiamo i beni che abbiamo, il che significa che siamo destinati, in un modo o nell'altro, a perderli. E' una cosa molto triste e ingiusta per le generazioni a venire, ma nessuno sembra preoccuparsene più di tanto.

  • Lavandaia scrive:

    HO SRITTO "UN ALTRO TEATRO" CON L'APOSTROFO! Scusate... volevo metterci "un'altra comica", ma non mi sentivo in vena di ridere... e ho cambiato parola senza cambiare articolo. Se Polifemo è presbite, Lavandaia è miope e distratta, oltre che innegabilmente troppo chiacchierona.

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