Istantanea Pier Vittorio Buffa

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Oggi Il Foglio ha pubblicato un articolo di Annalena Benini che insegna e commuove. Più viene letto meglio è

Rossa

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71 commenti 8

  • Adam scrive:

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  • polifemo_01 scrive:

    incredibile ma vero,
    concordo pienamente con i tre punti di vigilante..
    Craxi = ladro e vile
    Osama aveva troppi segreti e poi da morto non può più nè parlare, nè fare del male, niente fughe o altro ( ecco il bene della pena di porte..!! sic)
    Obama ha avuto fortuna ed il tempo gli ha giocato a favore.
    Chi si indigna con le esultanze USA, non conosce l' America...
    In Nevada ho visto una scritta pubblicitaria, lungo la strada desertica : una foto di un fucile mitragliatore e sotto la scritta.." ancora non lo hai? vieni a provarlo da noi.."
    Questa e' l' America, nel bene e nel male....

  • alessandro vigilante scrive:

    1) "questo sarebbe dovuto accadere durante l’Amministrazione Bush", MA EVIDENTEMENTE IN 7 ANNI E 2 GUERRE NON É ACCADUTO.
    2) Craxi aveva le cosiddette? Per rubare e scappare all´estero senza pagare!
    3) Prendere Osama vivo? Ma non scherziamo. Ricordiamoci che Ronald Reagan aveva detto che era un combattente per la libertá, quando lo aveva assoldato per far cadere il governo appoggiato dall´URSS. Vivo avrebbe potuto raccontare la storia completa e non le favolette dei media.

  • janko scrive:

    Non credo sia merito di Obama aver eliminato Bin Laden. Sono d'accordo che questo sarebbe dovuto accadere durante l'Amministrazione Bush. Alle prossime elezioni puo` darsi che Obama verra` ancora rieletto ma questo solo per l'inettitudine del partito repubblicano che dai tempi di Reagan e Nixon non riesce a proporre un candidato decente. Un po` come avviene colla sinistra italiana ferma a Berlinguer e Craxi, unici coi cosidetti. L'interesse degli USA comunque sarebbe stato quello di prendere Osama vivo, non morto anche per saperne di + del terrorismo islamico. Invece presero vivo Sadam Hussein che del terrorismo islamico ne sapeva quanto me,cioe` niente.

  • emma5 scrive:

    Vorrei rivolgermi a Polifemo per dirgli che la mia lingua biforcuta, in questi giorni, colmi di grandi e significativi eventi, ha taciuto, semplicemente perchè non avrebbe avuto granchè da dire. Ho seguito i commenti e le riflessioni di questo blog, anche le sue, Polifemo! Ma sono accadute così tante cose da togliermi un po' la parola. La beatificazione del papa che, credenti o meno, ha un suo peso politico, storico, sociale, l'uccisione del figlio di gheddafi e dei tre nipoti, il primo maggio festeggiato in maniera particolarmente sentita, mentra alcune forze politiche lo toglierebbero dal calendario delle festività, la fine di bin Laden e l'America che impazzisce di gioia. E' pur sempre un uomo così come lo è il tiranno Gheddafi, come lo sono stati stati Mussolini ed Hitler e Polifemo dice che sulla pena di morte o si è o non si è d'accordo.... Quanti fatti, sui quali c'è molto da pensare e, per quanto mi riguarda, al presente ancora poco da dire.

  • alessandro vigilante scrive:

    Valori mediterranei avanti Cristo:
    “trattieniti, non elevare grida di gioia:
    è cosa empia manifestare vanto
    su uomini uccisi”
    Odissea XXII 411-412

  • alessandro vigilante scrive:

    Vi ricordate della formica, che scriveva in questo blog prima di nausearsi con polifemo...?
    Il caro Sergio mi ha inviato questo interessante articolo sulle retribuzioni di dirigenti della finanza:

    Il «premio alla carriera», venti milioni di euro, l'aveva già ricevuto traghettando Capitalia in Unicredit e la sua poltrona in Mediobanca. All'epoca però - si parla di quattro anni fa - le «gratificazioni» di Cesare Geronzi venivano proposte e votate all'unanimità dal vecchio e fedele consiglio d'amministrazione della banca romana. Tutt'altra storia oggi, che il banchiere di Marino la buonuscita se l'è dovuta contrattare, complice un cda che ha trovato i numeri e il coraggio di defenestrarlo dalla presidenza del Leone triestino. Stavolta Geronzi si consolerà (?) con 16,5 milioni di euro: una cifra enorme per il 90,2 per cento dei contribuenti che dichiara meno di 35mila euro all'anno, non per i campioni della finanza e dell'industria nazionale, che vantano emolumenti e liquidazioni da capogiro. In testa alla classifica c'è un altro Cesare, Romiti. L'ex numero uno di Fiat nel 1998 lasciò la presidenza del Lingotto con un «premio per i 25 anni di carriera» di 105 miliardi di lire, circa 66 milioni di euro. Nessuno, neanche Alessandro Profumo, timoniere di Unicredit fino a settembre, è arrivato a tanto. Come è noto, dopo aver celebrato il matrimonio Unicredit-Capitalia proprio con Geronzi, qualche mese fa il banchiere genovese è stato costretto a congedarsi dall'istituto di piazza Cordusio. Premio di consolazione, 40milioni di euro, due dei quali dati in beneficenza alla fondazione grossetana Sasso di Maremma dell'amico don Virginio Colmegna. Sotto Profumo, un altro nome legato al banchiere di Marino: Matteo Arpe, enfant prodige della finanza nostrana, numero due di Capitalia fino al benservito del presidente Geronzi (2007). Per cedere il posto di amministratore delegato dell'istituto di credito Arpe ha preso 30milioni di euro. Poco più della metà, 17 milioni di euro, sono toccati a Roberto Colaninno quando ha lasciato l'Olivetti. Mentre all'ex ad di Telecom, Riccardo Ruggiero, nel 2008 sono andati 13 milioni di euro.

    Non sono solo maxiliquidazioni. A far girare la testa sono anche stipendi e stock option dei supermanager: secondo Agostino Megale, segretario della Fisac-Cgil, NEL 1972 IL RAPPORTO TRA LA RETRIBUZIONE MEDIA DI UN DIPENDENTE E QUELLA DEL SUO DIRIGENTE ERA DI UNO A VENTI. NEL 2010 È DI UNO A 104.

    Nel frattempo però è arrivata anche l'ultima classifica dei manager più pagati. Profumo a parte, del quale viene calcolata anche la buonuscita, in testa c'è Luca di Montezemolo (Ferrari, 8,7 milioni), poi Marco Tronchetti Provera (Pirelli, 5,9 milioni), Cesare Geronzi (fino a l'altro ieri, 5 milioni), Paolo Scaroni (Eni, 4,4 milioni), Pier Francesco Guarguaglini (Finmeccanica, 4,3 milioni), Fedele Confalonieri (Mediaset, 3,7 milioni), Sergio Balbinot (Generali, 3,5), Sergio Marchionne (Fiat,3,4). In quanto a stock option, da segnalare la performance di Antonio Belloni. Il numero due del gruppo francese del lusso Lvmh, come riportato da Le Figaro, il 26 ottobre ha realizzato una plusvalenza di 18 milioni di euro in un solo giorno esercitando una parte delle sue stock option e rivendendo subito i titoli.
    ____________

    Questa sperequazione galoppante é il "progresso" capitalistico che avanza. Assurdo sotto ogni profilo logico, ma difeso a spada tratta come l´unico sistema possibile.

    IPOCRITI!

  • polifemo_01 scrive:

    l' argomento della pena di morte è complicato e variegato..
    il mondo occidentale aveva condannato a morte Bin Laden.. poi possiamo sottilizzare se criminale di guerra, terrorista, pazzo invasato o altro.
    Io volevo solamente far notare che migliaia di persone ballano e festeggiano questa uccisione e tutti o quasi i capi di Stato si congratulano con Obama...
    Allora per favore non si scrivano più frasi false e sciocche come " nessuno tocchi Caino"..
    grazie

  • alessandro vigilante scrive:

    Purtroppo per janKo ed i conservatori USA, Obama ha preso le decisioni necessarie a eliminare Bin Laden. Il suo precedessore repubblicano, George W. Bush, non ci era riuscito in 7 anni di tentativi e di guerre in Iraq e Afghanistan. Lui, democratico e "Premio Nobel per la Pace", ci è riuscito in soli tre anni. Andando volutamente per slogan, “il pacifista Obama ha saputo far meglio del guerrafondaio Bush nella lotta al terrorismo” e questo, di per sè, è un elemento che trasmetterà un profondo senso di sicurezza agli americani nella imminente campagna elettorale.

  • janko scrive:

    Certo che mettere sullo stesso piano la Franzoni e Osama Bin Laden e` un'operazione di alta comicita` anche perche` non risulta che quest'ultimo si sia mai sbarazzato di figli handicappati. Ricordiamoci comunque che siamo tutti figli di Caino perche` Abele fu ucciso.Tenete inoltre presente che la Franzoni tra qualche anno sara` libera come una rondinella mentre Osama sara` finito in pancia a qualche pesce e forse sulla mensa di qualche avventore. Sven ha ragione, terrorismo e guerra nulla hanno da spartire colla pena di morte. Il primo e` frutto di stupidita` (negli attentati kamikaze) e/o di vigliaccheria, la seconda di cattiveria umana.

  • alessandro vigilante scrive:

    "Questa notte 200 milioni di bambini nel mondo dormiranno per strada. Nessuno di loro è cubano”

    Cartello esposto all´ingresso dell´Aeroporto de La Havana, Cuba.

  • Sven scrive:

    Ed aggiungerei anche: il capitalismo (soprattutto quello cosiddetto neoliberista), mettendo le persone in concorrenza forzata tra di loro e lasciandone molte senza sussistenza, è esso stesso criminogeno, a tutti i livelli...

  • alessandro vigilante scrive:

    Eliminato il diavolo, il responsabile del terrore mondiale, vogliamo parlare della PENA DI MORTE per fame o per malattie curabilissime che l´attuale capitalismo selvaggio riserva per esempio ai piú indifesi: i bambini.
    Secondo i dati forniti dall'UNICEF, annualmente muoiono per la fame e patologie riconducibili ad essa circa 10 milioni di bambini (sotto i 5 anni).
    Un bambino ogni 3 secondi é "giustiziato" dal sistema economico-finanziario per il solo delitto di essere nato povero, e senza processo.
    In questo stesso pianeta, con la decima parte dell´ammontare delle spese militari annuali, si potrebbero dare le condizioni basiche tali da garantire la sopravvivenza degna a tutti gli abitanti.
    Il resto sono chiacchiere da polifemi...

  • Sven scrive:

    ... Prima, ovviamente, si intendeva deferito alla corte marziale per crimini di guerra (l'alto tradimento non c'entra).

    L'attacco alle torri gemelle è stato un atto di guerra: quindi, chi li ha ordinati è un criminale di guerra (tipo Hitler ed altri).

    Poi, bisogna anche vedere se l'ambaradan mediatico corrisponde a realtà, riguardo alle ultime notizie.

    Comunque, se è vero, l'hanno ucciso in un'azione di guerra: non c'entra niente la pena di morte istituzionalizzata.

    Invece, per esempio, la pena di morte alla cinese, sparando vilmente alla nuca (atto vile per antonomasia), è barbarie gratuita, perpetrata contro civili e spesso solo dissidenti, da una casta dirigente che è molto peggio di loro.

    Che cosa centra col terrorismo e la guerra?

    Ogni cosa al suo posto...

  • janko scrive:

    Ma, polifemo sa come la penso, altri blogghisti non credo, visto che amano definirmi ora fascista, ora reazionario talvolta asino. Io credo che quando il Vaticano afferma che davanti alla morte di qualsiasi essere umano non si debba mai celebrare, abbia completamente ragione. E lo scrive uno che non e` affatto un baciapile dall'alto del suo agnosticismo. Fu un errore uccidere Mussolini, non lo fu risparmiare Pinochet, e` stato un errore amazzare il figlio di Gheddafi come lo e` quello di eliminare brutalmente Bin Laden. Sopra tutto e` una vergognha assistere alle celebrazioni di Bengasi e dell'America tutta per questi due ultimi eventi che si equivalgono nella loro stupidita`.
    Penso che aggiungere altro sia superfluo.

  • Sven scrive:

    Lo potevano catturare vivo e deferirlo alla corte marziale per alto tradimento, anzi per cose ben più orribili: non è che per forza lo dovevano uccidere (se le notizie sono vere)...

    Ma chi li ha creati, in origine,criminali di guerra del genere (ed i relativi stati-canaglia ed altri orrori correlati)? Forse anche e soprattutto le cosiddette superpotenze, ai tempi? E' questo, piuttosto, il vero problema...

    Comunque, per i criminali di guerra vige la giustizia (?) militare; ben diverso, invece, auspicare la pena di morte per i civili, anche se incivili.

    E' anche una questione di principio, in altre parole...

  • polifemo_01 scrive:

    allora
    se qualcuno uccide + di 1000 ( o meglio di più) persone può essere giustiziato e impiccato o freddato, senza sensi di colpa.
    Al disotto di 1.000 invece si propone un sano ergastolo,uscendo presto magari per buona condotta o permessi premio.
    Cero i grandi dittatori devono essere giustiziati ( ma Pinochet, ?) tutto secondo le regole della Lavandaia e di qualche altro blogghista, ovviamente imbarazzato, a dire
    " Bin Laden si, Reina no, la Franzoni mezzo e mezzo...".
    Solamente il Vaticano, coerente, ha biasimato l' esultanza per l' uccisione di un essere umano.
    Polifemo riafferma la la propensione per la pena di morte...magari qualcuno di voi vorrai dirmi quali siano i limiti..
    P.S.
    e quel gruppo triste di "nessuno tocchi Caino", forse oggi ....dormiva ?

  • Lavandaia scrive:

    Il fatto che Polifemo ricordi Mussolini come vittima e non colga l'enorme sproporzione tra la sua fine, ovvia ed inevitabile, e l'enorme numero di morti, di stragi, di crimini contro l'umanità commessi in suo nome e per suo conto è frutto, ovviamente, delle forti affinità tra certo leghismo e fascismo, ora più che mai evidenti. Per me, più si vedono queste affinità, meglio è. Così, magari, la gente capisce e si regola di conseguenza.
    Tanto per chiarire, la nostra Costituzione non è "afascista" ma "antifascista", scritta apposta per combattere con speranza di successo il ritorno di simili posizioni ed aspirazioni, anche attraverso la funzione del Presidente della Repubblica che di essa è garante. Non sempre è stato consentito, nel nostro Paese, di parlare tanto apertamente in difesa del regime di Mussolini. Anche questo ha un suo significato, che consente di leggere correttamente il momento presente e comunque non giustifica l'indifferenza dei cittadini di fronte a parole gravi, che dovrebbero essere quantomeno riconosciute come inaccettabili. Il che, in questo blog, accade. Se anche si reagisce con educazione e rispetto delle opinioni altrui, la gravità delle parole resta, è percepita e ben compresa.

  • Lavandaia scrive:

    Non abbiamo dubbi sul fatto che la morte di Bin Laden sia un fatto auspicato e atteso in gran parte dell'Occidente, come pure non c'è dubbio che fosse un terrorista piuttosto speciale, in grado di progettare la morte di migliaia di persone in un solo istante, praticamente ovunque. Come pure non ci sono dubbi che, come tutti i terroristi "di successo", abbia goduto di coperture governative e appoggi che gli hanno consentito di cavarsela per dieci anni.
    La sua fine, che può dispiacere sul piano umano ma appare francamente inevitabile, visto che si è fatta una guerra per togliere di mezzo la sua organizzazione, senza ancora riuscirvi, è una di quelle morti che la Storia, in un certo senso, impone quando si chiude un ciclo e se ne apre un altro. E' come la morte di un dittatore assassino, colpevole di reati contro l'umanità che, alla caduta del suo regime, se non ucciso e dotato di coraggio, si uccide, non potendo obbiettivamente convivere con un mondo che non è più il suo. O davvero pensiamo che, alla fine del disastro della Seconda guerra Mondiale, sarebbe stato possibile ipotizzare un ergastolo per Mussolini o per Hitler?
    Anche oggi stanno cambiando gli equilibri del mondo, le rivolte del Nord Africa, che per Polifemo vogliono dire solo allarme clandestini in arrivo, portano probabilmente frutti di altro tipo, che si vedranno meglio in futuro.
    Che Polifemo sia andato anche in Cina non ci meraviglia. Che ne sia tornato nemmeno. A casa propria, con le garanzie di poter dire ogni cosa a piede libero, anche contro la Costituzione o le leggi dello Stato, auspicando introduzione di pena di morte e altre amenità, si sta meglio. In Cina, se avesse fatto qualcosa di simile, proclamando in qualche blog la necessità di cancellare la pena di morte o di combattere la censura all'informazione, ci sarebbe rimasto, e non molto volentieri.
    Bentornato, Polifemo.

  • Sven scrive:

    I blitz militari contro un criminale di guerra non c'entrano con la giustizia civile.

    E la Lega rimane un partitio con componenti retrograde e fasciste, mentre invece dovrebbe essere un partito federalista moderno.

    Ed il concetto di patria nazionale è obsoleto: casomai, una "patria" moderna può essere l'Europa ed il mondo intero, anzi l'universo, non uno stato-nazione ottocentesco.

    Et cetera et cetera: opinioni personali, s'intende...

  • polifemo_01 scrive:

    è stato ucciso, o meglio, giustiziato ( così riportano gli USA,) Bin Laden.
    "Giustizia è fatta" dice Obama. Impazziti dalla gioia gli americani e gli occidentali.
    Dunque si esulta per l' uccisione di un criminale planetario, uccisione legittima e legittimata, forse avvenuta anche a sangue freddo. Era già stato condannato a morte dal mondo intiero.
    Allora la pena capitale va bene quando noi occidentali siamo concordi..
    Dove sono quei falsi pacifisti di "nessuno tocchi Caino".? Osama era come Caino, ma nessuno lo difende, anzi fanno come fecero con Mussolini, per i piedi e sputato.
    Reazioni giuste e giustificate.
    Ma quando Polifemo si dichiara favorevole alla pena di morte per delitti efferati, allora quelli di Caino si risvegliano, Vigilante, Emma e Lavandaia insorgono e tacciano Polifemo di ogni epiteto, anzi lo vogliono mandare in Cina ( ci sono stato, se può interessare..)
    Vorrei sentire questi blogghisti con la lingua biforcuta ( compreso il conduttore Pier Vittorio), dire qualcosa contro l' uccisione, cioè la condanna a morte di un essere umano.
    P.S. non inventatevi che eravamo in guerra, perchè la condanna a morte di Osana era già stata decretata ed approvata da tutto l' occidente

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