Istantanea Pier Vittorio Buffa

Sette libri e sette fotografie

Oggi, centocinquantesimo compleanno della nostra Italia, ho parlato più volte con Laura Grandi e Stefano Tettamanti, miei amici e agenti letterari di professione. Abbiamo cercato, in poche ore, di mettere insieme sette libri e sette fotografie per raccontare e capire il secolo e mezzo di storia del nostro paese. Non alla ricerca di capolavori ma di qualcosa che ha aiutato, e aiuta noi, a conoscerci. Tanti libri e tante fotografie sono rimasti fuori da questa piccola rassegna. Ma sette era il numero che ci eravamo detti essere invalicabile. Per iniziare, con chi vuole, questa ricerca.

Federico De Roberto - I Viceré (1894)

Emilio Lussu - Un anno sull'altipiano (1937)

Mario Rigoni Stern - Le stagioni di Giacomo (1995)

Carlo Emilio Gadda - Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957)

Beppe Fenoglio - Una questione privata (1963)

Corrado Stajano - Un eroe borghese (1961)

Roberto Saviano - Gomorra (2006)

27_12_1936

1936 - Il re d'Italia diventa imperatore d''Etiopia

Roma 1960. L'etiope Abebe Bikila vince la maratona olimpica e passa per primo sotto l'arco di Costantino

palazzo-venezia-10-giugno-1940

10 giugno 1940 - Benito Mussolini annuncia che l'Italia ha dichiarato guerra a Gran Bretagna e Francia

auguri 2010 anpi

1943-1945. Partigiani

autostrada-del-sole3

1964. Viene inaugurata l'autostrada del Sole

Nassiriya_-_Funerali_di_Stato

Roma, 18 novembre 2003. All'altare della patria le bare dei militari italiani uccisi a Nassirya

berlusconi

2011. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio della Repubblica italiana in carica

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146 commenti 8

  • Sven scrive:

    Democrazia vuol dire (auto)governo del popolo, della cittadinanza: che cosa c'entra con l'eleggere dei politici corrotti che poi inevitabilmente - perché è il sistema che è corrotto - si faranno più che altro gli affari propri (o quelli dei potentati economico-finanziari che ormai predominano su tutto, alias i cosiddetti "poteri forti", ecc. ecc.)?

    La vera democrazia, evidentemente, si potrà avere solo quando sarà democrazia diretta, rifondata sulla rete (in senso lato) e con *cittadini coscienti* (invece che gente che pensa solo agli affari propri anch'essa, ed a fare il meno possibile per la comunità, delegando così tutto alla casta politica, ancora più incapace; e così via, in un degrado sempre peggiore...).

    Il sistema ormai "classico" della democrazia parlamentare concentra troppo potere nelle mani di troppo pochi individui e gruppi (e non sempre per fini di bene comune, anzi quasi mai): quindi, non è democratico fino in fondo, ed andrebbe radicalmente riformato e superato.

    Altrimenti, con un "popolo" sempre meno cosciente, la "democrazia" diventerà di nuovo dittatura di una maggioranza indifferente, cioè l'anticamera di nuove oppressioni: purtroppo, sembra proprio quel che sta accadendo, da un po' di tempo...

  • alessandro vigilante scrive:

    Saranno cose già sentite
    o scritte sopra un metro un po' stantìo,
    ma intanto questo è mio
    e poi, voi queste cose non le dite,
    poi certo per chi non è abituato
    pensare è sconsigliato,
    poi è bene essere un poco diffidente
    per chi è un po' differente...

    Ma adesso avete voi il potere,
    adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,
    gli dei, i comandamenti ed il dovere,
    purtroppo, non so come, siete in tanti
    e molti qui davanti
    ignorano quel tarlo mai sincero
    che chiamano "Pensiero"...

    Però non siate preoccupati,
    noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale.
    Gli anarchici li han sempre bastonati
    e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:
    non scampa, fra chi veste da parata,
    chi veste una risata...

    O forse non è qui il problema
    e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
    e ognuno costruisce il suo sistema
    di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
    scordando che poi infine tutti avremo
    due metri di terreno...

    Francesco Guccini, Canzone di Notte n.2, 1976

  • polifemo_01 scrive:

    io non capisco :
    questo Parlamento democraticamente eletto ci rappresenta.
    Qualcuno dice ( lavandaia ed altri) dicono che non sono rappresentati da questo Parlamento, anzi qualcuno si vergogna di essere italiano.
    Andate a votare alle prossime elezioni ( lo avete fatto alle passate ?) e fate decidere al popolo...se questo Governo non vi va bene, a fine legislatura si cambia... questa è democrazia.
    Che vogliamo fare? Sovvertire l' ordine democratico, fare una rivoluzione contro la democrazia ?
    Quando io invece affermo che coloro che violano le leggi, promulgate da un Parlamento, , perchè essere clandestini ed abusivi e senza documenti è un reato,
    allora sono razzista ed antidemocratico.
    Devo dire che non capisco...
    P.S. i disabili vanno aiutati ed integrati, ma mettere un sordomuto allo sportello al pubblico dell' Ufficio Anagrafico...sarebbe incoerente.

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusate correggo: "prima pagina de Il Giornale"
    Se volete quella di Libero é qui: http://4.bp.blogspot.com/-PgDm72STfAk/TYsg5FVKoHI/AAAAAAAAMIU/s0e3uyVWvSA/s1600/Tassa%2Bbenzina.PNG

  • alessandro vigilante scrive:

    Lavandaia, ma non ti ricordi quando il soggetto in questione si lamentava di trovare un sordomuto dipendente dell´anagrafe? ("Ma proprio lí li devono mettere?" si domandava)
    Questo individuo é una MACCHINA DEL FANGO, tipica dell´attuale propaganda di regime.
    Un regime improponibile che si regge sulla diffamazione degli altri, perché persegue obiettivi improponibili alla popolazione. (vedi l´ipocrisia sulle leggi ad personam)
    Oggi in prima pagina di Libero, si sbatte un "mostro" in prima pagina: la COLPA dell´aumento della benzina é di Nanni Moretti!
    vedi in: http://4.bp.blogspot.com/-0WOth8E4VGA/TYsg4ySHJXI/AAAAAAAAMIM/WLnY9nSttdA/s1600/Giornale.PNG

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di maggioranza, sulla nostra ci sarebbe molto da dire, molto da contare, perché siamo ben lontani dal poter dire che essa rappresenti davvero il 50% +1 degli Italiani. Certo, per "volontà degli Italiani", se così si può definire una sostanziale, evidente, diffusa, carenza di volontà di esprimere qualsiasi volontà. Siamo un Paese di "responsabili", dopotutto...

  • alessandro vigilante scrive:

    Ray Kurzweil: "Se si acquista un iPhone oggi, è due volte più buono di com’era due anni fa per la metà del costo. Questo sta accadendo anche con l’energia solare, si raddoppia ogni due anni. E non è stata avviata due anni fa, ma 20 anni fa. Ogni due anni, abbiamo il doppio dell’energia solare nel mondo. Oggi, il solare è ancora più costoso rispetto ai combustibili fossili, e nella maggior parte delle situazioni ha ancora bisogno di sovvenzioni o di circostanze particolari, ma i costi stanno scendendo rapidamente. Ci sono solo pochi anni di distanza dalla parità”.

  • Lavandaia scrive:

    Polifemo caro, io sarò sprovveduta, ma una cosa l'ho capita: noi siamo vecchi e pochi, loro giovani e tanti. Perciò il futuro sono loro. Il fatto che a te i diversi diano fastidio si è capito da quel che, da un'eternità e con toni di violento disprezzo, scrivi su Rom, neri, stranieri, clandestini. Non hai MAI risposto ai discorsi sui disabili, che evidentemente non ti interessano, sembri impermeabile alle notizie su evidenti "distrazioni" che portano ai vertici dello Stato personaggi molto discutibili. Poche cose ti fanno "saltare": l'idea di un nero che ti passa davanti vendendo povere cose, che sei padronissimo di non comprare; che ad un commerciante sia vietato dalla legge cacciare a calci una zingara che entri nel suo negozio; l'idea che alle donne sia dato più potere di quello che hanno; il terrore che un omosessuale possa diventare capo del Governo..
    Non so se sia razzismo vero e proprio, xenofobia, omofobia, peculiare senso del colore o che altro, ma questa è l'impressione che dai: di uno che odia quel che non conosce, che non capisce e che non vuole conoscere né capire.
    Io sarò sprovveduta, come tanti, il che è un difetto, ma non una colpa. Tu, a volte, hai il grave torto di difendere posizioni che, spiace doverlo dire, nei Paesi civili sono considerate improponibili, indifendibili, retrograde, oscurantiste, inaccettabili. Sono le tue idee, espresse liberamente, con piena libertà di insultare chi ti contraddica. Ma non puoi pretendere di apparire diverso da come tu stesso ti presenti.

  • alessandro vigilante scrive:

    Cosa si puó fare INVECE della guerra.

    “Tre tazze di te'”, un libro di di Greg Mortenson e David Oliver Relin che racconta la storia di Mortenson e di come sia riuscito a costruire piu' di 60 scuole per i bambini delle montagne dell’Afghanistan, del Nepal, dell’Iran… Nel farlo ha incontrato anziani di villaggi, mujaheddin, talebani, estremisti ma anche ragazzi e genitori eroici, disposti a sfidare ogni ostacolo. Condannato a morte da alcuni integralisti, Mortenson e' riuscito, sostenuto dall’amicizia e dall’orgoglio di quei popoli, a rendere realta' il sogno di molti: studiare.
    Un’incredibile storia di amore e di coraggio che ha cambiato completamente il volto di intere regioni, dimostrando che e' possibile sconfiggere il terrorismo.. una scuola alla volta.
    Greg Mortenson, americano del Montana, ex scalatore, e' un uomo imponente, nel vero senso della parola e oggi e' il fondatore di una delle organizzazioni non governative piu' attive nel mondo, il Central Asia Institute.
    Questo signore costruisce scuole per bambine e bambini in alcune delle zone piu' povere e inaccessibili del pianeta. Cio' che ha fatto Yunus creando il microcredito Greg Mortenson lo sta facendo costruendo scuole.
    Nel 1993 la sorella di Mortenson, Christa, cui lui era molto legato, muore dopo aver strenuamente lottato per tutta la vita contro una forma di meningite che l'aveva colpita da piccola.
    Mortenson decide di onorare la memoria della sorella scalando il K2 dalla parete piu' pericolosa, quella del Baltoro, Pakistan, e portarvi in vetta (a piu' di 8mila metri) la collanina che era stata della sorella.
    Dopo ottanta giorni trascorsi sulle montagne pakistane del Karakoram, la spedizione fallisce e Mortenson si perde a 600 metri dalla vetta.
    Durante la convalescenza Mortenson visita il villaggio e la scuola. I pochi bambini sono seduti all’aperto "intenti a studiare", in mezzo al vento gelido e segnano le addizioni con un bastoncino nella terra. Il maestro non c'e', perche' il villaggio non e' riuscito a raccogliere il dollaro per lo stipendio mensile.
    Ma nonostante questo i bambini erano li', seduti a terra col loro desiderio di imparare.
    Lo scopo del viaggio cambio': Mortenson si rese conto che non aveva molto senso portare la collana di Christa su una vetta arida; avrebbe onorato meglio la sorella aiutando quei bambini. Promise al villaggio che sarebbe tornato per realizzare quel sogno: costruire una scuola, con tanto di insegnante, per quei bambini.
    Un progetto che realizzera' e che ancora continua a trasformare in realta'. Oggi le scuole CAI di Mortenson sono piu' di 170 e danno istruzione a 54.000 bambine e 64.000 bambine (fonte Wikipedia), tutti musulmani, che riescono cosi' ad avere una educazione alternativa a quella delle scuole coraniche.
    Ogni scuola CAI viene finanziata e aperta con un preciso accordo: ogni anno il numero delle bambine iscritte deve aumentare del 10%.
    Una clausola necessaria perche' - sostiene Mortenson - solo dando una formazione anche alle bambine si combatte la poverta'. Sono loro che rimangono nei villaggi quando i maschi se ne vanno in cerca di lavoro e sono loro che educano i figli.
    C'e' una citazione molto bella all'inizio del Capitolo 3, che riassume perfettamente lo spirito del libro: Sir Edmund Hillary, conversando con Urkien Sherpa: "Ci dica, se ci fosse una cosa che potremmo fare per il vostro villaggio, quale sarebbe?"
    "Con tutto il rispetto, Sahib, avete poco da insegnarci quanto a forza e resistenza. E non invidiamo i vostri spiriti irrequieti. Forse siamo piu' felici di voi? Ma ci piacerebbe che i nostri figli andassero a scuola. Di tutte le cose che avete, l'insegnamento e' quella che piu' desideriamo per i nostri figli".
    Questo gigante dai modi gentili, rispettato dai capi tribu' di una delle zone piu' pericolose al mondo, narra il suo singolare american dream: portare i libri dove il governo Usa semina bombe.
    Riportiamo alcuni brani di un’intervista fatta a Mortenson in occasione di un suo viaggio in Italia. Buona lettura!

    Come decise di costruire una scuola?
    Volevo scalare il K2 per onorare la memoria di mia sorella Christa, morta a 23 anni. Quando arrivai a Korphe, deluso, scoprii c'era un modo piu' sensato di onorarla: dare istruzione ai bambini di quel villaggio.

    In Tre tazze di te' scrive di essere cresciuto in Tanzania, dove i suoi genitori insegnavano. Ha seguito il loro esempio?
    Essere bambino nell'Africa post coloniale degli anni Sessanta e' stato un paradiso. Poi, da adolescente, al rientro negli Stati Uniti, sono stato contagiato dalla mania del controllo, dall'ossessione del risultato. In Pakistan ho riscoperto l'intuizione, la pazienza della mia infanzia africana.

    Dove ha trovato i fondi per il progetto di Korphe?
    Quando tornai in California, nel 1993, mandai piu' di 500 lettere a personaggi famosi, ma nessuno rispose. Poi uno dei pionieri di Silicon Valley, il miliardario svizzero Jean Hoerny, lesse di me su una rivista. Aveva fatto trekking sul Karakoram, conosceva la poverta' dei balti. Mi chiamo' e mi disse: "Se prometti di non berteli in Messico, ti mando i 12mila dollari che ti servono". Cosi' ho creato la scuola a Korphe. Morendo, Hoerny ha lasciato un milione di dollari affinche' creassi una fondazione e costruissi altre scuole.

    In questi anni non tutto e' filato liscio. E' stato sequestrato, contro di lei c'e' stata una fatwa
    Fui sequestrato anni fa, per 8 giorni. Mi ero spinto da solo in una zona wazira al confine tra Pakistan e Afghanistan; i capi locali volevano capire chi ero, poi mi rilasciarono. La fatwa e' stata emessa da un mullah sciita a cui non piace che le bambine vadano a scuola. Ma gli altri imam del Pakistan settentrionale hanno scritto a Qom, la citta' santa iraniana, per un parere. Il responso e' stato che il Corano non vieta l'istruzione delle ragazze: la fatwa e' stata ritirata, ho la loro benedizione. Ho avuto un processo regolare, al contrario dei prigionieri talebani nel carcere di Guantanamo.

    Lei parla di tolleranza, rispetto. Cosa non sopporta dell'integralismo islamico?
    L'integralismo ha a che fare con l'ignoranza piu' che con l'Islam. La violenza sulle donne, il razzismo e l'odio per me sono insopportabili. Ma non solo in Pakistan, anche negli Usa.

    Che rapporti ha con il governo americano?
    Il Central Asian Institute vuole restare autonomo dal governo. Il Pentagono mi ha offerto milioni di dollari per fondare scuole in aree 'strategiche' per il controllo militare, ma ho detto no. Sa quanto costa l'istruzione di un bambino in Asia Centrale? Circa dollaro al mese. E a quanto ammonta la spesa militare Usa in Afghanistan nel 2005? 14 miliardi di dollari.

    Come si rapporta ai governi locali?
    Le mie scuole hanno lo stesso programma delle scuole governative pakistane o afgane: un insegnamento islamico, ma moderato. Con una sola clausola: ogni anno ci deve essere un incremento del 10% della quota femminile.

    Perche' e' importante istruire le bambine?
    Come si riduce la mortalita' infantile, come si promuove la democrazia, come si sconfigge il terrorismo? La risposta e' questa: con l'educazione delle donne. Se legge economisti come Amayrta Sen, Jeffrey Sachs, o Yunus scoprira' che dicono la stessa cosa: educare una donna e' educare un'intera comunita'.

    Come immagina il futuro?
    Se arrivi da ospite in un villaggio dopo l'offerta di tre tazze di te' puoi considerarti parte della loro famiglia. Ecco, io credo all'idea di un'unica famiglia umana nonostante le differenze.

    Per acquistare il libro: http://www.commercioetico.it/libri/nuovi-mondi-media/tre-tazze-te.htm

  • polifemo_01 scrive:

    cara menia,
    gli immigrati egiziani, tunisini e coloro che non hanno diritto d' asilo, devono essere identificati e rispediti a casa loro. Subito, senza se e senza ma.
    Questa è la legge e questo il buon senso.
    Non possiamo dare passaporti, lavoro ed accoglienza indeterminata a tutti.
    Non vogliamo invasioni in città e spiaggie di venditori abusivi di merce taroccata... BASTA!!!!!!!!!!!!

  • menia scrive:

    Cara Lavandaia, se mi posso permettere, ha detto senza saperlo la più vera delle verità : se l'ltalia è in questo stato (dovrei dire : mancanza di Stato) è perché gli italiani lo hanno voluto e LO VOGLIONO ! Certo non tutti, c'è sempre stata una minoranza che continuava a far funzionare il cervello, ma come ce lo hanno ripetuto : 50+1 fa maggioranza dunque chi non pensa come il popolo bue deve stare zitto.
    Ho letto l'ultima del trasferimento dei "rifugiati" a Mineo... vede che ci sono ancora scalini da scendere prima che il "50+1" si svegli ?
    Una precisazione : se ci sono dei paesi spopolati in Italia, non è perché erano brutti e nessuno ci voleva stare, è perché NON C'ERA LAVORO e tanti sono dovuti andare via. Allora che ci mettiamo gli immigrati a fare ? Non sono venuti in Italia per vivere di pensioni e giocare a carte nell'unico bar del paese !
    Se vogliamo andare avanti sul serio, è ora di smettere di sognare e di riempirsi la testa di favole, che danno buona coscienza ma non cambiano niente della realtà.

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    perchè mi accusi falsamente?
    "odi i neri!", scrivi e questo è molto facile e populista, tipico di fare di ogni erba un fascio e non affrontare i problemi.
    Io non odio nessuno, per carattere. Sic.
    Comunque rispetto la legge e non voglio clandestini in Italia, che siano bianchi, neri o gialli e questo perchè coloro che sono qui devono lavorare e rispettare ed essere rispettati.
    I neri ciondolanti sulle spiaggie sono un esempio di un paese dove tutto è permesso, soprattutto se sei nero, perchè si li critchi, allora qualche sprovveduta culturalmente ( vedi lavandaia) ti accusa di razzismo.
    Grazie

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Il Governo deve coinvolgere la Marina nel pattugliamento delle coste italiane e rimandare i clandestini in casa loro. L'unica cosa che possiamo fare e, aggiungo io, che dobbiamo fare e quella di mandare risorse in Libia, Tunisia ed Egitto per insegnare a quella gente un processo di Sviluppo. Quindi soldi, tecnici e poi cooperare per costruire infrastrutture, acquedotti, canali di irrigazione ecc..... Devono imparare le cose stando nel loro paese. E' duro e crudo da dire ma è così. Non è razzismo, è solo realtà. . Noi non possiamo tenerli e chi la pensa diversamente se ne faccia una ragione. Gli Italiani che andavano in America venivano sottoposti a controlli disumani già nel 1930, gli svizzeri non facevano entrare i nostri se già non avevano un lavoro lì e una casa. Idem i tedeschi. Ma è così difficile da capire che non si può cambiare paese saltando semplicemente su una barca senza nemmeno un paio di mutande e pensare di trovare tutto di que. Non esiste!

  • Lavandaia scrive:

    Caro Polifemo, pure l'Italia è povera perché gli Italiani lo vogliono, e piena di ladri di stato, perché gli Italiani lo vogliono. Nei Comuni ci sono le giunte incapaci perché gli Italiani le vogliono, si va a vendere i voti e peggio perché gli Italiani lo vogliono e la scuola e il futuro se ne vanno perché gli Italiani lo vogliono. Allora che si fa: ci si siede al bar a ripetercelo e va bene così?
    Abbiamo capito benissimo che odi i neri, e allora? Guarda la carta; Polifemo, e rispondimi: è più grande l'Africa o l'Italia? Leggi: sono di più i giovani italiani o i giovani africani, arabi, orientali? Le risorse sono in Italia o in Africa? Secondo te, Polifemo, di che colore sarà il futuro? Di chi sarà il futuro? Pensaci, Polifemo...

  • Lavandaia scrive:

    La schiavitù? accettata in passato, rimpianta oggi da chi non vuole il nero sotto casa ma si compra la badante in nero, affitta la castetta in nero, fa arrivare gli operai in nero per le sue aziende bianche nella valle verde. E da chi, pur non avendo interessi, sente comunque la nostalgia di quando, solo per il colore, ci si poteva sentire civiltà superiore. Adesso che tocca studiare, dimostrare capacità, essere davvero civili, con quel che comporta, in termini di sacrificio e visione globalizzata dei problemi, la musica cambia, i nodi vengono al pettine. Chi può, si attrezza. Chi non può, rosica, recrimina, piange, minaccia. Ma l'Africa è in marcia, la Storia pure.

  • Lavandaia scrive:

    Un altro ministro in odor di mafia, unto per volontà del Primo unto, che sparge l'untume là dove conviene... Naturalmente, niente clandestini in Sicilia: a manovalanza sono già messi bene, necessita altrove.
    Intanto il senegalese in spiaggia accelera il passo, che c'è chi gli azzanna le caviglie.
    Ampia disponibilità di scuole chiuse in Sardegna, per ospitare i profughi dall'Africa. Dobbiamo ringraziare la Gelmini?
    Intanto, nelle Università, grazie al suo caos, rischiano di saltare sedute di laurea, esami e quant'altro. Ma chi se ne frega?
    I Giochi della gioventù italiani sono i più "puri" del mondo: i disabili non possono accedervi, oltre ai fondi per l'assistenza mancano pure i moduli per fare le domande... A breve, l'introduzione del criterio del merito scolastico per l'ammissione, così si riuscirà a tener fuori anche qualche nero, forte di gambe ma debole in Italiano. Scommettiamo che il pubblico, comunque, non mancherà? Scommettiamo che i padri e le madri dei "sani per ora, come fosse per sempre" non sentiranno l'esigenza di una protestina, pure simbolica, tanto per dire che se ne sono accorti?
    Ho ragione o no se mi vergogno di essere italiana?

  • polifemo_01 scrive:

    cari signori,
    vorrei fare notare che la vendita degli schiavi africani era gestita da altri africani, che commerciavano e vendevano mercanzia umana. Quindi, biasimando l' uomo bianco che acquistava, lo stesso uomo bianco non sbarcava e schiavizzava, ma comprava ciò che il mercato offriva. Lo schiavismo, repellente e indifendibile oggi, va visto in quei tempi, quando alle persone veniva ancora tagliata la testa, le donne non votavano, le prigioni erano luoghi disumani, la tortura sugli animali accettata e condivisa, etc.. Non è una giustificazione, ma la schiavitù era accettata da molti intellettuali e pensatori.
    Ripeto che si deve intervenire in Africa con sviluppi forti e decisi, insegnando ai locali la agricoltura, e l' allevamento, ma soprattutto strappandoli dalla loro ignoranza, che li fa facile preda degli estremismi tribali ed islamici.
    Quindi rimandarli a casa loro e disencentivarne la venuta deve essere considerato un gradino necessario allo sviluppo di questo meraviglioso continente, che io, purtroppo, conosco sono in parte.
    grazie

  • alessandro vigilante scrive:

    Africa: un continente saccheggiato per piú di 500 anni dagli europei, e non solo di materie prime. Ricordiamoci che per 350 anni noi europei abbiamo gestito il mercato piú disumano della storia umana, la schiavitú. Sono state sequestrate svariate decine di milioni di persone e - chi non moriva nella traversata (25%?) - si trovava in un altro continente a lavorare gratis e non aveva la possibilitá di farsi una famiglia, donnee uomini erano separati, tra di loro e dai bianchi.
    Praticamente per 350 anni tutta la forza lavoro e le risorse umane piú importanti sono state rubate al continente africano e ne hanno usufruito gratis i commercianti ed gli "utilizzatori finali" in altri continenti.
    Basta o vogliamo scendere nei particolari agghiaccianti, come per esempio le maschere di ferro che mettevano agli schiavi per impedirgli di suicidarsi mangiando la terra (perché non avevano altro modo)...

  • Sven scrive:

    Il fatto che l'Africa sia in parte *anche* così (cioè con dittatori, guerre interne, religioni oppressive e così via) - ma non *solo* così! - dipende però anche dall'occidente "opulento", che ha trovato molto comodo sfruttare fino all'osso l'Africa nel corso dei secoli, contribuendo così a creare il degrado storico a cui assistiamo.

    Quindi, la situazione è complessa e le "colpe" stanne da tutte le parti; ed anche per altre realtà globali, non solo per l'Africa.

    Certamente, comunque, non si risolvono questo problemi con i bombardamenti ed altre amenità del genere; si possono risolvere, invece, con nuovi modelli di sviluppo sostenibile, e di tipo collaborativo invece che predatorio.

    Ma i politici non ci arriveranno mai, a concepire modelli di sviluppo del genere, se non è la gente stessa ad attivarsi...

  • polifemo_01 scrive:

    caro vigilante,
    anche Roma era la capitale di un' impero che dominava su tutto il mondo allora conosciuto. Oggi l' Italia è relegata in penultima fila.
    L' Africa è un paese ricco, ma dominato da odi tribali ( chiamiamolo pur razzismo), lotte etniche, nessun controllo demografico e da dittatori sanguinari. Senza tenere conto della religione islamica radicale che in pratica domina tutto o quasi il continente.
    L' unica soluzione per fermare l' immigrazione è di invogliare, aiutare, programmare e pianificare gli aiuti a questo continente. Turismo, materie prime, agricoltura, ma soprattutto alfabetizzazione insegnata in loco.
    Allora i neri africani se ne starebbero a casa loro, vivendo felice e contenti.
    Se le Nazioni Unite imponessero la legge dell' istruzione invece di quella delle bombe... potremmo sperare.

  • alessandro vigilante scrive:

    É inutile. Avete presente quei cagnolini piccoli ma tenaci, che abbaiano in continuazione e attaccano chiunque...
    Quando sale il livello delle riflessioni in questo forum, il cagnolino sbotta.
    Comincia a ringhiare, si incazza, si altera, sbava.
    A quel punto, anche se si sta parlando di Libia, Tunisia e maghreb, la bava ed il rigurgito di rabbia cominciano a spruzzare i vituperi: bighelloni e cialtroni, senegalesi!
    Ma per non sbagliare bersaglio, poi l´attacco é rivolto al continente intero, l´Africa, i cui abitanti sono ritenuti i responsabili della propria povertá.
    Ahi! Come é triste assistere a qualcuno che rinnega le sue origini, l´Africa fu la culla dell´umanitá, veniamo tutti di lá. L´Africa é la nostra grande madre e gli africani conservano la nostra ancestralitá che altrimenti perderemo completamente, rinnegando le radici del nostro essere umani. (e si vede)

  • polifemo_01 scrive:

    i clandestini devino essere cacciati...
    i rifugiati politici devono essere accettati.
    Chi viene in Italia deve ( rifugiati a parte) avere un lavoro e documenti.
    Gli altri devono stare nel loro Paese.
    Ciò detto,
    cerchiamo di aiutarli nel loro paese, fornendo mezzi, strutture, investimenti.. senza che i dittatori di turno vi mettano sopra le mani.
    Basta con i bighelloni e cialtroni senegalesi su starde e spiaggie ad elemosinare ed a vendere cianfrusaglie. Vengano rispediti al mittente ed imparino a lavorare nel loro paese.
    L' Africa è un paese povero perchè sono gli africani che così lo vogliono...

  • Sven scrive:

    "Unità", però, dovrebbe voler dire autoorganizzarsi a partire dalla base, non scegliersi per l'ennesima volta dei "nuovi" padroni (tipo le cariatidi del per niente progressista PD odierno)...

    Quindi, più che partiti politici (ormai obsoleti), individualità, idealità, movimenti e cultura; e rete - il web ma non solo - di liberi saperi, ovviamente, come base portante di un futuro da ricostruire.

    Basta, come pistolotto politico-filosofico?

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Maroni ha detto che i clandestini andranno in tutte le regioni tranne Sicila, Calabria, Puglia e Abruzzo....Meno male!..Che culo che abbiamo avuto!

  • Lavandaia scrive:

    Un incensurato maggiore di 65 anni potrebbe essere un pedofilo, uno stupratore che abbia approfittato per decenni di figli e nipoti, mai beccato, per sua fortuna, ricco abbastanza per pagarsi avvocati per anni... La prescrizione breve, nel suo caso, vale?
    Potrebbe essere un bancarottiere fraudolento, che abbia gettato nella rovina migliaia di persone, o un titolare d'azienda che abbia causato la morte o il semplice danno fisico permanente di operai violando le norme sulla sicurezza del lavoro. Nel suo caso, vale?
    Potrebbe essere un costruttore incapace, un medico assassino (per colpa, non per volontà), uno strozzino dalla carriera lunga e fortunata e dalle disponibilità finanziarie praticamente illimitate... Vale?
    Che non sia solo ad personam è chiaro. A vantaggio di quali persone lo è ancora di più. Tutti delinquenti, come si vede. Per le vittime solo ingiustizia in tempi brevi.

  • Lavandaia scrive:

    Comunque, l'Italia Unita si fa sentire. Unita, pare, ormai, da una cosa sola: l'avversione unanime e condivisa alla classe politica dirigente, alle scelte del Governo in materia di federalismo, lavoro, scuola, nucleare, politiche sociali, tutela del territorio, gestione dell'immigrazione (Polifemi compresi, da mesi nell'angoscia per l'ondata biblica e, oggi, incapaci di scorgere una luce in fondo al tunnel), Giustizia, tasse, politica estera, legge elettorale, scelta dei candidati alle elezioni.
    L'amore per la buona tavola, la passione per le cose belle e la natura, patrimonio di tutti gli Italiani e il riconoscimento del ruolo del Presidente della Repubblica non hanno valenza politica, perciò non ne parliamo. Altrimenti, toccherebbe mettere la foto della pastasciutta al sugo...
    La mafia (che pure ha unito l'Italia, arrivando a colonizzare "a loro insaputa" le valli padane, in una sorta di invincibile spedizione neogaribaldina rovesciata geograficamente e moltiplicata geometricamente, in cui i Mille diventano miliardi e le camicie rosse si fanno bianche, con tanto di cravatta) non si può trascurare, come fattore unitario, perché ci ha unificato i problemi. Se facciamo finta che non ci sia, non capiamo l'Italia del dopo Unità (mancano all'elenco, dott. Buffa, una foto delle stragi di mafia, non ancora del tutto chiarite e una delle stragi di Stato, ugualmente nel cono d'ombra ).
    Per il resto, mi pare di potere affermare che siamo alla viglia di un nuovo Risorgimento, che comincia a farsi strada nelle menti e nei cuori di chi, ancora, non sente la necessità forte di agire per affermarne le ragioni, ma sa che così non si potrà andare avanti per molto.

  • Lavandaia scrive:

    Che Biagi avrebbe fatto meglio a tenersi nel cassetto la pensata, alla luce dei fatti attuali, è sicuro. Ho spiegato , come è vero, che aveva un progetto più complesso di quello che i soliti governanti dal cervello piccino misero in piedi anche per evitare che un qualche Polifemo mi accusasse di simpatizzare coi criminali indegni che l'uccisero,il che, le assicuro, sarebbe capitato puntualmente.
    A proposito di prescrizione, per me l'unico modo di accorciare i processi sarebbe TOGLIERLA del tutto. Gli avvocati sarebbero sollecitati anche dai clienti a tagliar corto, perché i costi diverrebbero insostenibili. Se a questo si aggiungesse uno snellimento delle procedure, magari con l'informatizzazione di notifiche di atti e altre cosette burocratiche che fano perdere tempo e facilitano il "nascondino" di chi non vuol farsi beccare, le cose andrebbero ancora più spicce.
    Se poi si introducesse finalmente il DIVIETO ASSOLUTO di candidare ad elezioni chi avesse processi pendenti e si cacciasse dal Parlamento la masnada dei "latitanti in cerca di asilo", (quelli bianchi, potenti e pericolosissimi, che non fanno paura ai Polifemi), meglio ancora.
    Se poi si rispettasse davvero il principio della non retroattività della legge, facendo in modo che quaslunque norma non andasse a sfasciare cose già in piedi da anni, rinviate dolosamente nell'interesse degli imputati, evitando di premiarli con un vergognoso "salvi tutti" eviteremmo di fare l'ennesima figura di Paese senza controllo sui forti e forte coi deboli.

  • Lavandaia scrive:

    Caro Polifemo, l sindaco di cui sopra non ha parlato di tenerli in centri di espulsione ma di integrarli in territori che si vanno spopolando. Capisco che la parola integrazione le suoni ostica, ma di questo si parla. Capisco la necessità di controllare le persone che arrivano, ma conclusa quella fase, l'integrazione è ciò che la Sardegna solidale intende attuare.
    A proposito dei rifugiati, visto il trattamento riservato dal nostro Paese a tanti di loro, che comunque non riescono ad ottenere, dopo mesi e anni, il riconoscimento effettivo dei loro diritti e si lasciano vivere in ghetti in condizioni disumane, consiglio ai leghisti di non accennarvi, Sono la prova vivente della malafede di questo governo e della sua incapacità totale di presentarsi al mondo civile in modo credibile.

  • polifemo_01 scrive:

    da quanto detto ieri sera a Ballarò, i rifugiati causa guerra libica a lampedusa, sono 2 (due) su 5000 (cinquemila) e i rifugiati hanno, per diritto costituzionale, diritto di asilo.
    Gli altri sono tunisini ed egiziani, paesi dove non c' è guerra, ma che hanno approfittato di questa, per venire da noi, come clandestini.
    Lo ha detto anche Rutelli ( ma naturalmente non lo fa) che i clandestini ( non i rifugiati politici) vanno rimandati a casa.
    Ma se ogni giorni ne vediamo a centinaia di clandestini ( aspettate l' estate e le spiaggie ne saranno invase..), perchè non si prendono e si mandano via.?

  • alessandro vigilante scrive:

    Spero che qualche parlamentare faccia la proposta seguente rispetto all´iniziativa di istituire la prescrizione breve per gli incensurati ultra65enni.

    Siccome i presentatori della proposta diranno che non c´é l´intento di creare una norma ad personam per Silvio, ma di compiere un atto dovuto di giustizia per tutta questa categoria; insomma, NON con l´intento che se ne favorisca il premier.

    Bene, allora perché non inserire nella stessa legge una norma che definisca una aggravante, considerata equivalente all´attenuante, per coloro che commettono tali crimini nelle funzioni di governo o di altre istituzioni. Cosí, il ritaglio degli incensurati maggiori di 65 anni continuerebbe ad essere tutelato, SENZA far sí che tale norma di giustizia sia approfittata da chi la legge stessa promulga, vota o fa applicare.

    Allora, per i vecchietti incensurati sí. Ma per lui e la casta NO!

  • alessandro vigilante scrive:

    Se fosse proprio vero che c´é una cosa che si "desidererebbe, ma non si puó fare",
    allora il soggetto in questione - se é onesto con se stesso - sceglierebbe: o di perseguire ugualmente l´obbiettivo desiderato, lottando duramente contro le avversitá; oppure di decidere di lasciar perdere il desiderio, mostrando cadaverico razionalismo.
    In questo secondo caso, l´unico sollazzo che pare risvegliare dalla mummificazione l´individuo in questione é la denigrazione sistematica e la provocazione martellante di chi ha scelto l´altra via (quella del desiderio).
    C´é proprio chi si diverte e si mantiene in vita con poco.

  • alessandro vigilante scrive:

    Lavandaia, come sempre concordo con le sue analisi chiare e propositive.
    Ma, quando lei ricorda le riforme che "Biagi aveva pensato in modo ben diverso, più graduale e con i necessari aggiustamenti", mi viene da pensare che forse era meglio riflettere di piú, anche da parte di Biagi e biagisti, di cosa si stava innescando con quei "cambiamenti". Purtroppo, i primi attacchi ai diritti dei lavoratori sono stati proprio conseguenza di quelle riforme, che - in mancanza di una politica forte e articolata sul tema complessivo del lavoro - sono state immediatamente sfruttate dal sistema economico di mercato per diminuire le sicurezze laburiste (soprattutto dei piú giovani) accumulate in decenni di lotte.
    Insomma, era meglio che - oltre a riforme dalle dubbie conseguenze - si fosse realizzato ANCHE "qualcosa di sinistra" (semplificando per brevitá), altrimenti il risultato é questo pollaio di co.co.co.... dé, e l´arroganza sempre piú prepotente dei padroni (vedi Marchionne).
    Oggi l´unica frontiera alla cessione di tutti i sacrosanti diritti acquisiti é data dalla lotta della FIOM, che abbiamo il dovere di appoggiare con attiva solidarietá.

  • emma5 scrive:

    non vorrei mai che si pensasse che la sto facendo facile e che sia mia intenzione sottovalutare le enormi difficoltà degli abitanti di Lampedusa, però credo che il futuro immediato ci chiami, un po' tutti, al senso della soliderietà. Penso alla Libia, al Nord Africa ma anche al Giappone....

  • emma5 scrive:

    Mi piacerebbe che ai sette testi proposti da Pier Vittorio se ne aggiungesse uno di Helga Schneider, ad esempio "Heike riprende a respirare". E' una storia ambientata nella Berlino distrutta dalla seconda guerra mondiale. E' una precisa descrizione del dramma umano di chi subisce l'esperienza della guerra, la protagonista è una bambina.... Leggerlo, di questi tempi ,potrebbe contribuire a farci comprendere la disperazione che si legge sul volto delle centinaia di persone che, per salvarsi dalla guerra, fuggono sulla nostra bella Lampedusa.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Lavandaia,
    perfetto, li mettiamo in Sardegna, nei centri di identificazione ed espulsione.
    Quanto li teniamo lì? un giorno, un mese, un anno? non sono pacchi da mettere in cantina, sono esseri umani. Li lasciamoliberi di andare senza documenti e senza soldi.? Dove vanno in Italia.?
    Accoglienza non significa ospitare per sempre.
    Vede, cara Lavandaia e Vigilante, Polifemo votrrebbe che tutti i diseredati di questo mondo potessero essere accolti e tenuti e rifocillati e cresciuti e lavoranti in Italia.
    Quindi Polifemo lo desidererebbe, ma non si può fare...
    La Sardegna fra poco dirà : ed ora, cosa ci facciamo con queste persone? non le vogliamo.. sono passati mesi..
    L' unica soluzione è obbligare i migranti a starsene a casa loro ed ad investire le nostre risorse nei loro paesi, ma dirigendoli noi, non i dittatori di turno o una stato teocratico.
    Accidenti, ma questo sarebbe colonialismo...

  • Lavandaia scrive:

    La gente si mette le armi in casa perché non si sente sicura e non si sente sicura perché beve come l'acqua di fonte le panzane di certa tv-spazzatura che arriva a dire che "in Italia, negli ultimi mesi, si sono avuti fatti agghiaccianti che fanno orrore" e mette nel mucchio l'omicidio della povera Elisa Claps, di 17 anni fa, il delitto di Cogne, anch'esso pittosto antico, l'omicidio di Sara Scazzi. Le statistiche, che dicono che i crimini calano di numero, che di fatto i delitti ad opera di stranieri sono molto inferiori a quelli commessi da Italiani, non le leggono,: troppo noiose...
    La gente rabbrividisce e si chiude in casa perché teme le violenze sessuali, che però avvengono quasi sempre in ambito familiare, i ladri extracomunitari, ma non si preoccupa delle mafie nostrane, che spacciano, impongono pizzo, uccidono, fanno arrivare anche dal'estero, meglio se dall'Est dell'Europa, i manovali migliori per le loro attività.
    La gente si arma perché vive nell'odio e nella paura, ma non si preoccupa dei finanziamenti ridotti a forze dell'ordine e Giustizia. La gente si arma perché è ignorante e non vede al di là dello spioncino di casa sua.

  • Lavandaia scrive:

    La gente perde il lavoro perché non c'è una politica del lavoro. Chi fa profitti se li gioca in borsa , senza pagarci su nemmeno le tasse e, dopo un po', chiude bottega. L'ultimo intervento serio sul lavoro fatto dalla politica è stata la trasformazione della totalità dei nuovi assunti in precari, co.co co e simili, con l'introduzione della riforma che Biagi aveva pensato in modo ben diverso, più graduale e con i necessari aggiustamenti. I referendum Fiat, contenuti e modalità, visti gli ultimi sviluppi, meglio non commentarli, che si fa notte.
    La gente perde il lavoro e, peggio ancora, non riesce più ad avere qualcosa di simile ad un lavoro, se per lavoro si intende qualcosa su cui si può contare per costruirsi una vita indipendente, senza l'incubo di restare, da un giorno all'altro, senza mangiare.
    La gente non troverà più lavoro nemmeno in Europa, se partirà dall'Italia portandosi appresso gli effetti di decenni di mancati investimenti su scuola, cultura e formazione. I nostri giovani saranno i manovali del mondo. Al governo non importa, al punto tale che, per mesi, nemmeno si è preoccupato di mettere su un ministro che si occupasse dei problemi dell'industria e dello sviluppo. Più chiaro di così, solo il "Me ne frego".
    In compenso, pronto il ciambellone per papi alle prese col processo Mills. Quando le cose sono importanti, allora sì che corrono. Posso dire "Che schifo"?

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di cervello e cervellotici, alla destra non piacciono i ragionamenti complessi, le sfumature,,, La cultura non piace, finanziarla fa schifo ma millantarla... Bellissima, la bufala del master bocconiano della Santanché. Qualcuno si domanda che farà, ora che la cosa è stata scoperta. Per me, farà finta di nulla e aspetterà che passi qualche giorno, che la gente dimentichi.
    La stessa politica del governo sull'atomo: ha da passa' 'a nuttata di Fukushima, il tirribilio dei referendum... Poi, se il popolo pecora non avrà fatto sapere come la pensi, lo imporranno, zitti zitti... Meglio in Agosto, quando si sta al mare e non si ha voglia di sapere cosa succede nel mondo.

  • Lavandaia scrive:

    La Sardegna si è detta disponibile: dato che ci sono paesi che si spopolano, sono arivate le prime proposte di accoglienza da parte di alcuni Comuni. Proposte concrete, mi pare, oltre che solidali. Si vede che i Sardi non hanno dimenticato, a differenza dei Veneti e dei Friulani, il loro passato recente da emigranti. Si vede che cominciano a capire che, senza giovani, la società muore. e che, di fronte a quanto accade nel Nord Africa, è perfettamete inutile ripetere le domande tipo "Dove li mettiamo?", conviene dare risposte, e senza perdere tempo.
    Questa la nostra riposta. Dalle parti di Abruzzese e di Polifemo, che si fa?

  • alessandro vigilante scrive:

    Gesú mio! Giudici Comunisti in Israele: 7 anni di carcere all’ex presidente Katzav condannato per stupro e molestie.

  • alessandro vigilante scrive:

    Inventare una “nuova” lingua. Riprogrammare il significato delle parole. Confondere i concetti. Sminuire i grandi valori umani.

    “Clandestini = coloro che scappano da paesi non in guerra”
    Questa frase é senza commento!

    “io propongo, Lei critica”
    “in questo forum risultano antipatici quello che propongono”
    “Urgono proposte concrete, applicabili”

    Anche le proposte provocatorie del tal polifemo le lasciamo senza commento. (Tipo viva Gheddafi, ci vuole la pena di morte come in Cina, “Democrazia per noi, Dittatura per loro” e via discorrendo.)

    “In alcuni interventi tutto si vede meno che la tensione necessaria per risolvere il problema.”
    La “tensione necessaria”??? Ma che é ?

    “sinistra cervellotica”
    La sinistra é semplicemente la cooperazione invece della concorrenza e dell´aggressione, e la solidarietá e la tolleranza invece del razzismo e dell´integralismo.
    Nell´immediato forse sembra che questi valori non esprimano la “tensione necessaria”, ma per lo meno a lungo andare evitano le guerre e favoriscono la prosperitá.

    “Le bollette costano un salasso rispetto all’Europa ma a noi va bene così perchè ci permette la lamentela”
    Il nucleare italiano darebbe il 4% del fabbisogno energetico tra piú di 15 anni.
    Attualmente – siccome non si investe in manutenzione delle linee di trasmissione dell´energia elettrica – abbiamo una dispersione del 15% dell´energia prodotta.
    Non sarebbe molto meglio risparmiare i miliardi di euro per le centrali della morte e spenderne per eliminare gli sprechi?

    “La gente si mette le armi in casa perchè i clandestini entrano e svaligiano tutto senza ritegno.”
    Mi dicono a me, che vivo a Bahia: “Vigilante, ma dove vivi, che ne sai dell´Italia?”
    Ma devo essere sincero, io forse leggo giornali e vedo trasmissioni TV italiane diverse, perché non mi sembrava che questo tipo di reato fosse cosí frequente. Tutti i giorni ci sono notizie di cronaca nera anche in Italia, ma la maggior parte riguardano mariti, fidanzati, uomini in generale che uccidono, feriscono, usano violenza contro mogli, figlie, nipoti, donne in generale...

    Ma l´affermazione piú evidente di stravolgimento della realtá é:
    “La gente perde il lavoro perchè da noi costa troppo un operaio.”
    Oltretutto detto da uno che si dichiara lavoratore salariato.

    Contro la Crisi si sbraita, ci si lamenta, si provoca, si chiedono soluzioni concrete.
    La Crisi é nata da fallimenti bancari e invece quale é il problema?
    L´operaio costa troppo. Povero imprenditore italiano, non si puó permettere di pagare cosí tanto un operaio.
    Vorrei proprio sapere in che Italia vive chi fa queste provocazioni, io vedo – parlando con parenti e amici – che in questi ultimi 20 anni, si é creata una casta di pochi ricchi con SUV e barche (che non paga un euro di tasse, ma che non ha i soldi per aumentare i salari agli operai, anzi li usa a nero) e quella che era la classe media dei lavoratori soffre sempre di piú con la crisi e la diminuzione del potere d´acquisto del proprio salario.
    Siamo sicuri che la soluzione giusta per un operaio é diminuire il suo costo troppo elevato?

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Io dico questo : in questo forum risultano antipatici quello che propongono e simpatici quelli che pontificano e allungano la minestra. Polifemo ha ragione : questi poveretti dove li mettiamo? A semplice domanda gradirei semplice risposta. Inutile continuare con la Lega, l'Europa, il mondo solidale, meno armi per Tutti ecc.....In alcuni interventi tutto si vede meno che la tensione necessaria per risolvere il problema. E questo filosofeggiare è presente in ogni problema affrontato (dal no a mirafiori fino ad oggi). Verrò pure io alla prossima manifestazione con Lavandaia e Vigilante e invito pure Polifemo. Ci facciamo una mangiata, urliamo parolacce a Berlusconi e passiamo una giornata a Roma. Prometto che lo faccio, ma poi la nostra protesta da chi verrà raccolta? Dal PDL? Allora che manifestiamo a fare. Dalla sinistra cervellotica? Beata speranza.....Questo è un paese che deve cambiare (tanto) e non manifestare.....Urgono proposte concrete, applicabili almeno nel medio periodo (nel breve sarebbe troppo). La gente perde il lavoro perchè da noi costa troppo un operaio. La gente si mette le armi in casa perchè i clandestini entrano e svaligiano tutto senza ritegno. Le bollette costano un salasso rispetto all'Europa ma a noi va bene così perchè ci permette la lamentela....Ma insomma, cosa vogliamo?

  • polifemo_01 scrive:

    la differenza fra noi, cara lavandaia,
    è che io popongo, Lei critica.
    Qui stanno arrivando migliaia di profughi.
    Che facciamo?
    Con i clandestini ( cioè coloro che scappano da paesi non in guerra), che facciamo?
    Passaporto, soldi e case e lavoro per tutti...
    Tassiamoci tutti di qualche centinaio di euro/mese ciascuno ed aiutiamoli.
    Volete farli venire qui e poi mandarli a vendere accendini, fazzoletti e cianfrusaglie per le strade e le spiaggie.? Come fanno a pagarsi i mezzi pubblici?
    Anzi, incentiviamo anche gli altri continenti poveri a venire da noi...

  • Lavandaia scrive:

    Fa un po' pena leggere le proposte: se diamo i soldi ai clandestini...? Ma quali soldi? Se non ne tirano fuori per le nostre scuole, per i nostri invalidi, per i nostri malati, per i nostri carcerati, per le nostre aziende... Pensate davvero che "colà dove si puote" si stia seriamente riflettendo sul problema? O che ci sia abbastanza capacità di influenza di quella gente sul territorio, perché possano presentarsi a qualunque Regione e proporre una "provvisoria" sistemazione, che so, di un centro di accoglienza, di un punto di appoggio, senza che scoppi la rivoluzione?
    Sono impossibilitati ad agire perché non hanno più la fiducia di nessuno. E se un governo è sentito dal popolo come un contapanzane, un nemico, un'entità da cui guardarsi, per scelta e volontà politica anche di una parte di coloro che in quel governo siedono, (ma con fastidio, come fosse un male da trangugiare per fare meglio i propri interessi nella vera patria,che è altrove) non si fa più un passo.
    Capisco sempre meglio le ragioni dell'affetto manifestato al Presidente: si percepisce che, senza un'idea di Stato credibile, a cui si possa volere bene, di cui si desideri, almeno un po' ricominciare a fidarsi, non ci sarà progetto, idea, programma che tenga.

  • Lavandaia scrive:

    E mi sa che la gente comincia a capire i danni che questa gente ha fatto e fa: come si affacciano, li fischiano.
    Chiediamo ai Lampedusani cosa pensino della politica del Governo: da settimane, da mesi, si è paventata l'ondata biblica e, quando è arrivata, niente era pronto, se non l'idea di fare un bel ghetto, con tende e bivacchi, nell'isola a vocazione turistica, alla vigilia della stagione estiva.
    Perché il "rimbalzello" non si può fare, c'è un pezzo di mondo in guerra, i profughi non si possono respingere e farli morire in mare. Perché l'Europa non ci ascolta più, dopo che abbiamo preso i fondi per gestire il problema E NON ABBIAMO GESTITO NULLA. Perché una politica che faccia solo proposte razziste e xenofobe non è ascoltata in Paesi ormai multietnici. Perché abbiamo contribuito all'aggravarsi della crisi del Nord Africa, come tutti i Paesi che hanno intrecciato relazioni economiche di dipendenza da Paesi retti da regimi odiosi, rinunciando a qualsiasi lavoro diplomatico e politico su quei territori, che portasse a maggiore equilibrio tra le forze in campo, anzi, per dirla tutta, calandoci le braghe in modo piuttosto imbarazzante, se ancora si fosse capaci di vergognarsi di qualcosa... Non si è fatto NULLA per esigere, da quei dittatori, un maggiore rispetto delle relazioni internazionali, ridotte a bancomat sempre aperto per chi avesse una pozza di petrolio sotto il sedere. Non si è fatto NULLA per rafforzare le nostre economie, sfruttando le capacità tecnologiche che AVEVAMO, per superare almeno in parte la dipendenza dal petrolio.
    Polifemo pensi a questo, non alle bandiere sul mio balcone, che sono fatti miei e di nessun interesse per chi legge.
    Un esempio terra terra del come il governo sia capace di fare? Hanno stanziato, mesi fa, con una tempestività incredibile, una barchetta di soldi per le alluvioni in Veneto,. Nei giorni scorsi, negli stessi luoghi, di nuovo alluvione. La gente era imbestialita: non si è visto un operaio , un lavoretto di sistemazione degli argini, nulla, fino alle nuove esondazioni: che fine hanno fatto i soldi?

  • Lavandaia scrive:

    Le bugie hanno le gambe corte...
    La politica della lega sull'immigrazione si rivela per quel che è: niente comprensione del fenomeno, niente progettualità a lungo termine, niente capacità organizzativa. Niente di niente.
    Unico obbiettivo: tenerli lontani dalla padania.
    Solo che c'è un problemino di numeri. Per fermare un oceano non basta un tappo.

  • polifemo_01 scrive:

    caro vigilante,
    ma se diamo i soldi, sono ancora clandestini.
    Diamo loro documenti ( che non hanno), passaporto italiano, una casa ed un lavoro.
    Così sarebbe perfetto.
    Tenendo conto che l' Africa ( sola Africa) ha un miliardo di abitanti, la maggior parte in povertà...facciamo 1% che viene qui.?
    Sono 1 milione : bene prepariamo un milione di passaporti, un milione di posti di lavoro, un milione di case e 10 miliardi di € ( 1.000.000 x 10.000 €) solo per le prime spese... credo che si possa fare.
    Ah.. dimenticavo Asia ed Americhe... che sbadato..

  • alessandro vigilante scrive:

    Con i mille miliardi di dollari all´anno di spese militari sul pianeta si potrebbe dare cibo, assistenza sanitaria, educazione e casa a tutti gli abitanti del pianeta.
    NON 1, MA 10 VOLTE.
    Cioé, per semplificare, se il 10% delle spese militari del pianeta fossero usate per lo sviluppo e la garanzia dei diritti basici di tutti gli abitanti del pianeta, la fame e la povertá assoluta sarebbero eliminate e gli stati continuerebbero a spendere il 90% di quello che spendevano prima per gli armamenti.

  • alessandro vigilante scrive:

    Bene, mettiamo 35 mila immigrati a 10 mila € l´uno.
    Bastano i denari che ci vogliono SOLO per i 500 missili che giá sono stati lanciati o lo saranno prestissimo. (valore unitario 700 mila €)

  • polifemo_01 scrive:

    ma, caro vigilante,
    se gli italiani disoccupati possono contare su famiglia, parenti e risorse dei genitori , e probabilmente hanno una casa dei genitori ed un letto ed un pasto.
    Ma questi emigranti, come fanno, senza documenti, ma soprattutto senza casa e senza denaro a sopravvivere.?
    Anche se fossero ( e lo sono) venuti con le migliori intenzioni, no casa, no lavoro, no documenti.
    La mia proposta è di dare ad ognuno che sbarca la cittadinanza italiana, il passaporto, ed anche una casa decorosa ed almeno 10.000 € per cominciare.
    Come non essere d' accordo....

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