Istantanea Pier Vittorio Buffa

Poker

Un pezzo d'Italia sta per scendere in piazza a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio.

La fiducia al governo in carica è appesa alla presenza di un pugno di deputati.

E cosa succede a palazzo Chigi? Ci si prepara a discutere e probabilmente a varare, il prossimo venerdì, un disegno di legge costituzionale per modificare l'articolo 41 della Carta.

Tanto per rinfrescarsi la memoria ricordiamoci che la Costituzione si cambia con un doppio passaggio alle Camere distanziato di almeno tre mesi e che se la legge non passa con i due terzi dei voti si può andare al referendum confermativo.

Non serve essere fini politologi per capire che questo governo non ha con sé, per il momento, i due terzi del parlamento, che ha  qualche problema con la maggioranza assoluta e anche con la propria prospettiva di vita. Per non parlare poi dei tempi di un eventuale, e molto probabile, referendum confermativo.

La mossa, abile e tempestiva, si configura quindi come quello che a poker si chiama bluff, un rilancio robusto per ingannare l'avversario.

E i bravi giocatori, il presidente del Consiglio lo è senz'altro, sanno vincere anche senza carte in mano. Il problema è che quella che si sta giocando non è una partita a poker.

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48 commenti 8

  • Bill scrive:

    Most insulated buildings that utilize concrete block, brick, adobe, stone, veneers or some combination thereof feature interior insulation in the form of fiberglass batts between wooden wall studs or in the form of rigid insulation boards covered with plaster or drywall.

  • lavandaia scrive:

    Io propongo, intanto, che non si lasci passare il processo breve, per rispetto di quanti, da anni, aspettano Giustizia. Propongo che si lavori per mandare a casa la causa prima dei continui attentati alla Costituzione e dell'immobilismo economico e sociale nel Paese. Propongo che si cambino le cose che non fanno dell'italia un Paese civile. Per esempio, la prescrizione io la toglierei proprio,. e, secondo me, i processi si farebbero più in fretta, perché sarebbe interesse anche degli imputati, se non altro per pagare meno gli avvocati.
    Propongo infine che si smetta di dire una cosa e si pretenda che gli altri ne capiscano un'altra: "Siamo due popoli diversi, che dal 1945 funmmo OBBLIGATI a parlare in una lingua CHE MAI CI APPARTENNE, se non per iscritto. Facciamo in modo che ognuno si faccia i fatti suoi, senza nulla pretendere dal suo confinante": Se scrive questo, come devo interpretare?
    Il mio non voleva essere sfoggio d'erudizione, che non possiedo, bensì dichiarazione d'amore verso una lingua che mi piace moltissimo, in cui mi riconosco, che parlo come scrivo e che non mi ha mai pesato studiare, conoscere, approfondire. Dalle sue parole, la sua visione mi sembrava molto differente, e non solo in merito alla lingua italiana, ma al concetto stesso di unità, del tutto opposto a "ognuno si faccia i fatti suopi a casa sua".
    E aggiungo che l'odio verso le persone istruite è caratteristico di tutti i regimi, che ben sanno che il pensiero, per essi, è nemico mortale. Bruciare i libri, far regredire il livello culturale medio al minimo, cancellare i "lussi" di arte, poesia, letteratura, sono cose già viste. E non si possono interpretare diversamente da quel che sono.

  • Sven scrive:

    ... I file, non i fili: casomai, il filo del discorso politico e sociale si è perso, in questa società ormai troppo affarista e qualunquista.

    Come ritrovarlo? Boh...

  • Sven scrive:

    Se il "popolo" pensa solo ai soldi ed alla "sicurezza" (su cui i deliri securitari, ecc. delle varie caste politiche, ecc. - votate solo al "consenso" - fanno poi facile presa), allora vuol dire che il vero problema è anche il popolo stesso, piuttosto che Berlusconi, o Bersani, o vattelapesca: ma questo è grave, perché vorrebbe dire che la gente non crede più in niente (se non ai propri "affari" privati).

    Appunto per questo, dico da sempre che il problema non sono solo i politici, ma anche e soprattutto l'*immaginario* individuale e collettivo odierno della gente, spesso ormai corrotto e limitato solo alla sfera privata.

    In termini informatici (tanto per ridere un po'...), la gente sembra ormai "pensare" (ma pensa davvero? boh!) solo alla propria home folder - peraltro con fili e cartelle corrotti ed introvabili (senza i relativi ideali di ricerca del futuro!), - invece di essere utenti amministratori (o perfino root), cioè che pensino attivamente anche a gestire da sé il sistema, cioè la società civile, la cittadinanza (od anche lo stato, se preferite, ma con la esse minuscola).

    Abbastanza azzeccato, come paragone metaforico, o no?

    Comunque, tempi bui, se il "popolo" è davvero ridotto così...

    A proposito, la politica non dovrebbe essere una guerra dove si deve vincere contro l'avversario, ma piuttosto l'arte di costruire solidalmente una società migliore per tutti: almeno, la politica che piacerebbe a me (ma, purtroppo, pochissimo rappresentata, di questi tempi).

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Quando non c'è una vera opposizione, un paese è in nettà difficoltà. E nei fatti! Il problema dell'Italia non è Berlusconi, ma come battere Berlusconi. Silvio ha proposto un modello fatto di zoccole, yacht, lele mora, consumismo e assolutà liberta di fare a disfare senza troppi fronzoli sulle conseguenze sociali. Secondo me è un metodo assolutamente sbagliato, ma la sinistra che cosa propone di suo? Ma davvero (lavandaia , Sven ecc...) pensiamo ancora di vincere le elezioni con concetti datati come Solidarietà e Tolleranza ? La gente vuole sicurezza (il PD sugli immigrati che posizione ha? Io non l'ho capita), vuole giustamente pagare meno tasse (la grande e azzeccata invenzione berlusconiana che ha colpito davvero alla pancia il popolo) e il PD da quell'orecchio non ci sente. Gli Imprenditori preferiscono 1.000 volte votare Silvio rispetto a D'Alema che mai è entrato in una fabbrica. Cosa propone per le imprese il PD? Anche qui non ci è dato sapere....A mio modesto parere l'approccio meno ideologico della destra ai cambiamenti del paese fanno sì che questa parte politica sembri più progressista di questa sinistra che dicendo sempre no diventa in realtà conservatrice....Poi se vogliamo fare i trattati di Niezstche senza nessuna proposta facciamo pure, ma poi non cadiamo dalle nuvole quando alle elezioni la Sinistra viene doppiata....

  • janko scrive:

    Cara lavandaia non mettere nella mia bocca parole ed espressioni che non mi appartengono solo per giustificare i tuoi lunghi soliloqui. Io non ho mai scritto di condividere il separatismo, mi sono limitato a difendere il Federalismo proprio per non cadere come in Jugoslavia, nel separatismo. Intelligenti pauca per dirla in un latinus grossus.
    Secondo la lingua italiana quella che noi oggi ci vantiamo di parlare prima della nascita della radio ma sopratutto della televisione nella prima parte del secolo ventesimo era ben poco diffusa dato che la maggior parte degli italiani parlava solo il dialetto. Negli anni '60 per lavoro fui solito viaggiare l' Italia in lungo ed in largo e ti assicuro che in Piemonte, in Liguria, in Lombardia e sopra tutto nel Sud c'erano ben pochi che si esprimessero in essa a parte le persone studiate.
    In Argentina la maggioranza della popolazione e` di origine italiana ma per intendersi l'un l'altro dovettero usare lo spagnolo non certo l'italiano ai piu` sconosciuto.
    Se la tua sicumera ti permette di capire le recite dialettali di un Govi,di un Goldoni, di un De Filippo e di un Ing. Gadda con estrema indifferenza passando dall'una all'altra, vuol dire che sei davvero un essere superiore.
    Non confondere poi l'italiano scritto con quello parlato. Noi siamo uno dei pochi popoli che non scrive come parla a differenza degli americani per esempio. Basta pensare a certi verbi come obliterare e termino qui.

  • Sven scrive:

    Una candidatura simbolica, ovviamente: come esempio concreto di umanità, partecipazione e solidarietà quotidiana (a differenza di una certa casta per così dire politico-istituzionale)...

  • polifemo_01 scrive:

    maria alias lavandaia,
    invece di scrivere tanto,
    proponi..
    Sven propone un ecclesiastico ed io, che credente non sono, ritengo che più in basso si scenda nella gerarchia ecclesistica, più si trovino persone veramente valide ( ogni tanto fustigate dai tonaconi vaticani...).
    Per abbattere Berlusconi, bisogna proporre, non serve il suo linciaggio.
    In Egitto ( altra storia e diversa realtà) forse rimarrà Mubarak, perchè dopo la rivolta, non hanno un valido sostituto...
    Non commettiamo l' errore egiziano
    P.S. io ho proposto un non voto alla sinistra del Pd, perchè si mandino tutti nei campi..di riabilitazione
    MA TU, COSA PROPONI?

  • Sven scrive:

    Avrei un candidato ancora meglio di Vendola (forse): Don Gallo!

    E se il PD fosse diverso (non neo-conservatore e servo del mercato), gente validissima così potrebbe davvero cambiare il mondo!

    Per quanto riguarda il sud ed il nord, penserei a superarli a livello mondiale: per esempio, il sud del mondo soffre anche perché il nord non riesce più ad essere progressista (essendo ormai schiavo di un neoliberismo pseudo-ottocentesco di ritorno: alias retrogradismo senza futuro).

    Comunque, ormai sembra essere quasi solo gente come i preti di strada che può davvero cambiare la società; ergo, politici, ecc. ecc.: meditate, meditate, mentre nessuno vi va più dietro proprio perché non avete più nulla di umano da dire...

  • lavandaia scrive:

    I proclami elettorali, caro Polifemo, sebbene brevi, non credo rientrino nello stile di un blog. Le nostre idee le conosciamo, interessa di più, magari, un commento ragionato su qualche fatterello più o meno "eversivo" dell'ultima ora.
    L'ha visto ieri "Presa Diretta", col vecchio Pdl che, davanti alla montagna di monnezza sotto casa, ha usato parole come "schifo", "vergogna", e "quello poi, tutto chiacchiere e blabla..." e, alla fine, ha sputato per terra, in segno di disgusto, perché non gli "abbastavano" le parole?
    Nel suo genere, una bella dichiarazione di voto. E ben motivata, direi.
    Senza troppe indicazioni, il che è saggio, su come, domani, sempre che glielo consentano, rivoterà. La posizione del vecchietto, a grandi linee, l'ho capita. La sua meno, malgrado ci dica sempre cosa voterà e cosa non voterà. Sarà mica perché la lega, in quelle sue dichiarazioni, appare e scompare un giorno sì e uno no, a seconda di come gira il vento in quel di Livorno?

  • lavandaia scrive:

    A proposito di lingua, mi dispiace che conosca così poco l'Italiano da doverlo usare come una lingua semi-straniera, o solo per la comunicazione scritta. Io invece l'adoro, per la sua duttilità, per la sua antica Storia, fatta di selezione del meglio di tante voci e culture, delle più eleganti e corpose tra tante diverse parole; l'ammiro per la sua capacità plastica di adattarsi e inglobare, in modo raffinatissimo, tutti gli idiomi delle sue origini e tutti i cambiamenti che le lingue regionali, anche recenti, continuamente apportano al lessico, ricco come pochi, e ad una sintassi complessa, dalle potenzialità stilistiche praticamente infinite.
    Mi dispiace perché, evidentemente, non padroneggiando bene la lingua, si è precluso la gioia di perdersi nella fantasia di Gadda, nella poesia di De Filippo, nell'arguto ermetismo di Govi, nelle passeggiate di Montalbano, nella Roma di Belli e nella Venezia di Goldoni e in tutte quelle occasioni d'arte e di spasso in cui un Italiano vero ride, piange e se la gode, uno straniero o un "italiano a metà" , semplicemente, non capisce.

  • lavandaia scrive:

    Quello proposto da Janko non è, come si capiva, federalismo, ma separatismo bello e buono, e senza prospettive concrete, senza una vera consapevolezza di quanto, malgrado lui non lo veda, Sud e Nord siano ormai legati indissolubilmente, anche per necessità di sopravvivenza di entrambi.. Il separatismo, a quel che so, non si dovrebbe propagandare, essendo ancora l'Italia una sola. Oltretutto la lega ha già avuto noie derivanti da quei fautori del "fare i fatti propri" fino al punto da preparare eserciti più o meno regolari, cosette ai limiti dell'eversione...
    Lo vedi, Polifemo, che parlare tanto serve? Quando si ragiona in dettaglio, cadono le maschere e il nero si vede nero, il bianco bianco, le Santanché si alzano e se ne vanno...E pure Janko, alla fine, la mette giù dura, come gli viene dal cuore: "Via dal Nord tutto il Sud, e ognuno a casa sua".

  • Sven scrive:

    Dovrebbe però cambiare anche l'*immaginario* - oggi molto privatizzato ed alienato - della cittadinanza, prima ancora che i politici...

  • polifemo_01 scrive:

    votate tutti a destra, alle prossime elezioni...
    azzerate questa sinistra che usurpa il nome che porta.
    Mandate a zappare ( nel senso fisico della parola) i vari D' Alema, Fassino, Rutelli, Franceschini..Luxuria e Mastella.
    Dalle ceneri fate quindi rinascere una sinistra nuova, degna di questo nome, onorata di portarlo, ma soprattutto di rispettarlo, nei programmi e nei comportamenti, personali e sociali.
    Solo allora salveremo questo benedetto Paese.........

  • Sven scrive:

    Ehm, ovviamente intendevo dire "una società *libera, equa e solidale*": non dimentichiamo mai la libertà...

  • Sven scrive:

    Creare...

  • Sven scrive:

    Una domanda: un "popolo" (chiamiamolo così...) essenzialmente "privatizzato", come quello di oggi, che cosa può esprimere come voglia di cambiamento per il futuro?

    Dico questo anche perché a volte mi sembra che alla gente ormai interessi pochissimo cerare una società migliore.

    Certo, le cose possono e devono cambiare, a poco a poco...

    Comunque, vedere un PD - ed una sinistra - che non va oltre l'ennesima e banalissima raccolta di firme... beh, fa davvero pena, a dir poco.

    E pensare che, per esempio, con innovazioni vere come il reddito di cittadinanza - ma per *tutti* e come base fondante di una società equa e solidale! - potrebbero riconquistare facilmente la fiducia della gente...

  • Janko scrive:

    Cara lavandaia condivido molte delle ragioni da te scritte e mi rallegra il fatto che tu non sia contraria al Federalismo Fiscale. Nutro alcuni dubbi sul fatto che tu preferisca il Sud al Nord solo perche al Nord ci sono individui come Berlusconi, Bossi, il Trota e ci fu Miglio, il cui operato ed il cui pensiero non approvi. Io mi sentirei di presentarti un lungo elenco di sudisti i cui soli nomi mi mandano in estasi, Bassolino, Jervolino, Mastella e non scendo ancora + in giu` per timidezza. Non scopriamo certo oggi che le differenze tra Nord e Sud sono enormi, il primo sottomesso per anni sotto i civili Asburgo, i Lorena ed i Savoia, il secondo sotto l'egida degli ignobili Borboni.
    Siamo due popoli diversi che dal 1954, anno della TV si trovano entrambi obbligati a conversare una lingua che mai ci appartenne se non per iscritto.
    Facciamo in modo che ognuno si faccia i fatti suoi a suo piacimento senza pretendere nulla dal suo confinante. Credo sia meglio mper tutti.

  • emma5 scrive:

    Siamo nel 2011 o nel 1921, anno di nascita del fascismo, inizio dell'epoca dei grandi capi e delle dittature? Allora come ora si assiste al fenomeno delle masse non agenti ma vittime della storia, vittime della follia dei capi.

  • polifemo_01 scrive:

    il Pd non ha dignità, e nessuno dei suoi rappresentanti .
    Per questo io voterò contro il Pd ( Lega, Storace, Pdl, chiunque) chiunque possa far crollare questi arroganti incapaci bugiardi cialtroni ( e nella mia città, Livorno) ce ne è alta concentazione, Livorno, dove il comuninsmo è nato.
    Vergogna sinistra, rappresentata da uomini di destra...

  • Sven scrive:

    "Fermo restando che, per come la vedo io, la partita non è tra Sud e Nord, ma tra chi vuole la conservazione di un sistema che si è visto bene cosa sia e chi vorrebbe, in qualche modo cambiarlo."

    Bah, in ogni caso, al nord abbiamo Beppe Grillo, al sud Nichi Vendola; il PD, purtroppo, ancora non conta, non essendo più progressista come il popolo vorrebbe (forse? si spera!).

    Ma, poi, il "popolo," dov'è?

    Fatevi un giro in città, specialmente al sabato: ma che razza di popolo è, che sembra pensare solo a farsi vedere ed ai negozi di moda?!?

    Dovremmo essere nel 4000 (nevvero, ex sessantottini oggi al "potere"?), ed invece sembra che siamo regrediti agli anni '50 del secolo scorso, in versione neo-demenziale seconda.

    Comunque, PD: come minimo, il reddito di cittadinanza ed un federalismo dal basso!!! Dì qualcosa di sinistra, perdio, se hai un minimo di dignità...

  • polifemo_01 scrive:

    cara maria o lavandaia,
    se lei deve andare a comprare il pane deve spiegare in 30 minuti che compra il pane , quando ci vogliono, forse, 10 minuti per andare e tornare col pane.
    Questo è un blog, dove si parla e si discute, ma bisogna essere brevi e concisi.
    Mi dia retta, ...

  • lavandaia scrive:

    Qui abbiamo sempre di più l'impressione di giocare una partita truccata, in cui c'è chi si avvantaggia nel fare apparire contrapposte posizioni che, in realtà, sarebbero conciliabili, per non fare vedere ai giocatori dove stiano i veri avversari che impediranno di vincerla, questa benedetta partita. E sa qual è la cosa più triste, per me? Che la gente sembra addormentata, a bocca aperta come certi gonzi che si trovino, per la prima volta, davanti al gioco delle tre carte, illudendosi di poter fare il colpo fortunato che non arriverà mai.
    In questo senso, preferisco il Sud. Qui ci sono reazioni vivaci, si respira la sensazione di essere stati fregati alla grande, il che, se non altro, è segnale di capacità, almeno istintiva,. di avvertire il pericolo. Magari c'è meno dignità, anche perché, diciamola tutta, c'è meno lavoro, c'è meno abitudine, per così dire, alla dignità. Ma c'è una conoscenza antica di come va il mondo dell'Italia locale, più antica dei proverbi di Polifemo, rafforzata dall'aver visto in azione i meccanismi che, col voto del Sud, hanno fatto forte il governo del Nord. Meccanismi spesso poco o nulla puliti, caro Janko, e non è un'attenuante che siano poco puliti da secoli, perché la lega della novità, del cambiamento, di questa antica sporcizia non vuole sapere nulla, se non ciò che può servirle ai suoi scopi. E contro i giudici non parla, ma difende chi ogni giorno li insulta. E noi i giudici invece li vogliamo forti, se no, dalla mafia, chi ci difende? Il governo delle ballerine e dei plurinquisiti?
    Fermo restando che, per come la vedo io, la partita non è tra Sud e Nord, ma tra chi vuole la conservazione di un sistema che si è visto bene cosa sia e chi vorrebbe, in qualche modo cambiarlo.

  • lavandaia scrive:

    E poi, se vivo al centro o al Sud, perché dovrei apprezzare una Padania che ha definito il Sud terra naturaliter mafiosa, al punto da suggerire, per bocca dell'ideologo Miglio, la necessità che il Nord tratti le questioni economiche con i mafiosi del Sud, unici interlocutori possibili per fare affari?
    La lega sta sbagliando strada e sta perdendo consensi, prima di tutto tra chi lavora e si è accorto che, per il lavoro della gente del Nord NON HANNO FATTO NULLA: ha letto l'ultima uscita di Marchionne "La Fiat via dall'Italia, troppa politica"? Le sembra una vittoria o una sconfitta, per un partito che, di fatto, ha lasciato soli i suoi elettori operai, ora senza diritti sicuri e con la prospettiva di perdere il futuro? Le sono suonati strani i fischi e l'ovazione, quando si è attaccata esplicitamente la lega, proprio tra gli operai?

  • lavandaia scrive:

    Caro Janko, io non sono affatto contraria al federalismo fiscale. Per me andrebbe benissimo un sistema serio, ben costruito e condiviso, che permettesse finalmente di stanare gli evasori, di fare confluire nei Comuni le risorse che i Comuni producono e che premiasse i comuni virtuosi. Crede che a me piacciano le porcherie fatte da certe giunte di tutti i colori, con gente incompetente o corrotta, che apre voragini di debiti e poi se la fila, lasciando nelle peste chi subentra?
    Quello che a me non piace sono i pasticci fatti in fretta e furia, per riempire la bocca di chi, da due anni, è al governo e non ha fatto NULLA, se non occuparsi di Giustizia, per tappare i buchi delle figuracce e dei processi del premier, per garantire impunità alle proprie cricche, pur avendo una maggioranmza mai vista nel nostro Paese.
    Non mi piace nemmeno che, dopo aver vinto le elezioni perché hanno tolto l'Ici, affamando così i Comuni, adesso si affannino a rimettere le mani qua e là nelle tasche della gente comune, perché i potenti non li sfiorano nemmeno, imbrogliando le carte e mettendo nelle campagne elettorali altrui cose mai sentite, come la patrimoniale, per giustificare la mazzata che, a breve, ci toccherà.
    Che anche la lega non abbia fatto NULLA si è toccato con mano nelle poche occasioni in cui si è sentita la voce della base, scontenta, stanca di panzane e di contentini, che comincia pure a vergognarsi un po' delle compagnie con cui si bazzica, per portare a casa una pagnotta sempre più salata e indigeribile.
    O crede che non piacerebbe a tutti avere quel potere di controllo effettivo sulle ammninstrazioni che, in teoria, dovrebbe essere costruito a monte del federalismo? Dico a monte perché, se non si trova qualche sistema veloce per rafforzare il potere di scelta delle persone, il federalismo fiscale sa cosa verrà a significare? Semplicemente la creazione di potentati locali e il rafforzamento, dove già esistono, di quei meccanismi di controllo del territorio che nulla hanno a che vedere con lo Stato e moltissimo con le cricche e i sistemi più o meno mafisoi che da decenni ci governano.
    Mi fiderei del federalismo leghista se avessi visto una lega capace di difendere, quando necessario, la legalità, la legge uguale per tutti, la necessità di rafforzare il potere di scelta della gente, anche attraverso nuovi meccanismi elettorali che cancellino la vergogna dei voti usati per mettere al potere chi vuole il capo partito di turno. Invece difendono il Porcellum a spada tratta. Allora perché dovrebbero interessarsi di rafforzare il mio e il suo potere decisionale a livello locale? E con un Governo come questo e altri che dal Porcellum dovessero uscire, crede che basti la possibiltà di dare il voto ad un sindaco, per restituire un futuro al Paese?

  • janko scrive:

    Cara lavandaia mi dispiace che lei si sia sentita insultata dal mio scritto, dato che precisa: le lavandaie quando le insulti, se ne fregano. Non era nelle intenzioni di chi lei definisce orfano del fascismo incapace di comprendere e forse anche di volere. Immagino che chi formulo` a suo tempo il concetto di Federalismo fiscale abbia preso in esame il risvolto di cui lei accenna, ovviamente senza entrare nel "particulare" che interessa le lavandaie. Infatti oggi credo questo mestiere in Italia non esista piu` come tanti altri mestieri del resto, soppressi dall'evoluzione industriale. Da come scrive credo lei sia la stessa mariano che appariva prima da queste parti e cambiando il nome abbia fatto come Berlusconi che intende modificare quello di PDL per crearsi una nuova immagine.
    Ma che lei sia mariano o lavandaia non ha alcuna importanza, io la leggo perche` primo scrive in un buon italiano e secondo perche ci partecipa il suo punto di vista seppur diverso dal mio, ma non in tutto, con nobile grazia.
    Lei e` contraria al Federalismo fiscale, io no perche` sono dell'avviso per esempio che se l'avessero formulato nella vecchia Jugoslavia, oggi non ci sarebbero tutti quegli stati balcanici che da soli faticano a vivere.
    L'alternativa al Federalismo e solo la secessione, non vedo altri rimedi.

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    io proprio non sono arrabbiato con lei.. Le posso assicurare che la mia preferenza per la Lega è solo una manifestazione di dissenso col quelli che vorrei al Governo, cioè la vera sinistra. Il mio intento è mandarli tutti a casa ( da Fassino a Bertinotti) e poi ricostruire una sinistra vera. Posso solo farlo votando contro ( non certo non votando). Alle prox elezioni non voterò Lega e neppure Berlusconi, ma sicuramente qualcuno diametralmente opposto a questi vergognosi rappresentatnti di sinistra.
    Il clientelismo ( sessuale, parentale, economico e bustarellare è bipartisan, cara mia, e non è che tagliando la testa al serpente, il serpente muore, ma si rigenera.
    Un mio caro amico ingegnere, alla mia domanda se, durante "mani pulite" quindi anni 90') le bustarelle fossero debellate, mi rispose "niente affatto, solo che ora ci vogliono più soldi per avere appalti.. il rischio è maggiore".
    Tutto qui, cara mia. L' evasione truffaldina italiana c'è sotto Berlusconi e ci sarà sotto ogni bandiera...

  • lavandaia scrive:

    Polifemo, lo fa apposta? Mi chiamo lavandaia perché così lei mi definisce, pertanto mi lasci almeno la libertà di scegliere se lavare a mano o in lavatrice, come più mi aggrada. O davvero pensava che fossi uscita da una cartolina di cinquant'anni fa? Quella del bucato era una metafora. Il sudicio, però, ci sta tutto.
    Lei difende papi, almeno finché sarà leghista, perché senza la lega papi sarebbe andato a casa da un pezzo. Pure i Padani l'hanno capito, magari tra qualche giorno ci si arriva tutti.
    A me le belle ragazze non sono affatto antipatiche, anzi penso che siano le più danneggiate dalla situazione, soprattutto se sono anche intelligenti. Comunque non credo che tutte le donne belle che fanno politica siano andate a letto con qualcuno di importante. Ho qualche sospetto fondato su quelle che difendono chi pagava le donne con posti in politica per contraccambiare i favori ottenuti, ma la cosa non mi riguarda. A patto però che ci sai una garanzia, per il popolo, di non essere più preso in giro in questo modo, restituendo a lui la funzione sovrana. Per me, se uno paga coi suoi soldi, e se non va con minorenni, può fare più o meno tutto ciò che crede, con qualche cautela in più per chi, da uomo pubblico, rappresenta, prima che se stesso, il suo Paese. Ma se dà posti di governo a chi gli pare non va, né se si tratta di pagamento per prestazioni sessuali, né se si tratta di voto di scambio o altro mercimonio di una pubblica funzione che non dovrebbe essere nelle disponibilità di nessun privato cittadiono, almeno in democrazia.
    Perché è tanto arrabbiato con me? La pensiamo diversamente, pace.
    O le rode che Napolitano ha detto no? E che colpa ne ha una povera lavandaia?

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    intanto ti comunico che hanno inventato la lavatrice e non importa che tu affermi di lavare i panni a mano, perchè non risponde a verità.
    Polifemo non difende Berlusconi quando fa fare carriera a quelle, solo perchè, "gliela hanno data", come non difende Mastella ed il suo clintelismo oppure tutti i politici che hanno sistemato figli, nipoti e nipoti dei nipoti, solo perchè parenti, cominciando da Bossi.
    Sentendo parlare Di Pietro mi viene da pensare che anche lui sia arrivato dove è per qualche favoritismo, ma poi mi ricordo di mani pulite..e sicuramente ha avuto varie raccomandazioni...
    Comunque, cara lavandaia, mi sembra che il suo razzismo sia all' incontrario :
    le donne belle in politica sono tutte state a letto con qualcuno...importante.
    Un poco offensivo e limitativo.. non trova?
    Ha dimenticato le bustarelle, gli appalti, le parentele, gli abusivismi.. che fanno fare carriera ai politici?

  • lavandaia scrive:

    Sono offesi i Cattolici, perché il cattolicesimo italiano, nel mondo, ormai è sinonimo di formalismo, di acquiescenza al potere, di doppiezza morale. Quegli stessi vizi che portarono, per chi legga le cose in un certo modo, a tagliare la testa al Battista che denunciava la tresca di Erode... Le Chiese si stanno svuotando, aumentano le rinunce all'ora di religione nelle scuole, anche da parte di ragazzi italiani, come è ovvio che accada, ed è altrettanto ovvio che, in futuro, nel nostro Paese, altre religioni faranno proseliti, e non solo per l'arrivo di immigrati.
    Avremo un bell'appendere crocifissi ad ogni cantone, la religione è fatto di sostanza, non di forma.

  • lavandaia scrive:

    Noi, comunque, il "lavandaro" lo chiamiamo "lavatoio".
    A proposito di lavatoio e di offese alle donne, di che si parla? Polifemo pensionato, che dice che così va il mondo e, da leghista dichiarato, difende il papi delle escort, si dice offeso. Ma da chi? Dalle escort, non dal papi che le ha pagate e messe nella politica nazionale. Fa come quelli che strepitano perché non vogliono le donnacce sotto casa, e poi, magari, le vanno a cercare sotto le case d'altri, in periferia, dove tanto ci abitano i poveracci, che devono stare zitti, che sennò qualcuno spara pure, a seconda di come si mette la cosa... Non capisco: governano per colpa di papi e lui se la prende con le ragazze... Ma se quelle sapevano, come Polifemo, che così va il mondo, perché non approfittarne? Se Trota ha solo il papà importante e loro solo un bel sedere, perché Trota può fare politica e loro no? O devono governare solo gli incompetenti brutti e maschi, non le incompetenti belle e un po', diciamo, spregiudicate? O dalle donne si pretende il sacrificio della carriera e della vita, sull'altare di una morale che, per gli uomini stanchi e bisognosi di relax, non vale?
    Ci vergognamo perché è saltato tutto fuori? E vabbe', si sa che, alla fine, il coperchio salta. Ma ce la prendiamo con chi apre la pentola e non col cuoco che ci ha messo dentro quel che ha messo?
    Le offese sono le donne e gli uomini competenti, che dovranno, d'ora in poi, se vanno all'estero, stare molto più attenti a come si muovono e a come si comportano, perché tanto tutti penseranno che gli Italiani fanno strada solo in un modo. E lo penseranno proprio perché,dall'Italia intera, di fronte a ciò che ci accade, arriva un silenzio assordante di complicità e compiacimento, di strafottenza e risatine che fa capire che questo è il nostro vivere, questi i nostri costumi, quersti gli obbiettivi dei nostri giovani. che sono questi i nostri livelli di istruzione, di moralità e di decenza.
    In questo Paese di vecchi, gli offesi sono i giovani, maschi e femmine, senza istruziuone, senza morale e senza futuro. Si faccia raccontare, Polifemo, se ha confidenza con qualcuno che lavora all'estero, come sono trattati, oggi, i nostri funzionari e i nostri esperti che lavorano per la Comunità Europea. Credo che il mio discorso le risulterà più chiaro.

  • lavandaia scrive:

    Caro Janko, la lavandara capisce ma non condivide: concetto per lei impossibile da comprendere, come per tutti i poveri orfani del Fascismo , abituati a ridere e a piangere come vuole il capo, senza manco sapere di che.
    Il federalismo lo faranno passare, caro Janko, con le buone o con le cattive, e vedrà come sarete contenti, quando pagherete più tasse ai Comuni, anche per conto di chi continuerà, federalisticamente, a evaderle in blocco. Cosa volete importi alle lavandare, delle tasse? Mica noi abbiamo beni al sole, o negozietti, o pensioni investite in casette da affittare a studenti a prezzi da residence di lusso...
    A noi basta la soddisfazione di stendere i panni belli puliti al sole. E quando sono sporchi li rilaviamo, con umile dedizione a quel concetto di semplice pulizia che, a quanto pare, è divenato pericolosamente sovversivo, nel Paese dei beati porci.
    Sa cos'hanno di bello, le lavandare? Che, quando le insulti, essendo donne di lavoro e di vita, se ne fregano, e cantano, perché sanno che la vita è una ruota che gira, una giostra, una roulette, e sono abituate alle sorprese, anche brutte. Le lavandare lavano e vanno avanti: lavano i panni dei figli, sani o malati, con lo stesso amore e dedizione, lavano le tracce di quella vita che, lo sanno, sporca di necessità. Le sudicerie non fanno paura alle lavandare. Mica credono che il mondo sia pulito e bello come lo raccontano i bugiardi catto-padan-fascisti, che si presentano profumati d'incenso e coi vestitini stirati a fare le porcherie, quelle vere, credendo di darla a bere a noi, che di schifezze siamo esperte.
    Oggi, comunque, le lavandare son contente, perché se passa così è peggio che se non passasse, e lo capirà anche la Lega, quando la sua gente presenterà il conto. O non l'ascoltate, Radio Padania? Noi sì, al lavandaro passano tutte le voci, e si litiga pure, se capita. Ma con un solo obbiettivo comune, quella pulizia per cui, alla fine, si è tutte d'accordo.

  • polifemo_01 scrive:

    vede, cara lavandaia,
    polifemo osserva e vede come va il mondo.
    La barzelletta è stata raccontata nel Tg2...con grande imbarazzo della conduttrice, che annunciava il servizio.
    Io non giudico, al contrario di lei, ma solamente le faccio osservare la realtà.
    Se lei pensa che la donna sia stata offesa dal comportamento delle escorts, è in errore.
    Siamo noi, lavoratori, pensionati e cassaintegrati offesi dalle belle ragzze ( naturalmente maggiorenni e consensienti) che pensano solamente al denaro...alla TV.. ed ad apparire.
    E sono le donne oramai appassite ( sicuramente non è il suo caso) che sono molto molto arrabbiate ...

  • janko scrive:

    beh io non sono contento che non sia ancora passato. Punti di vista diversi, pero` come mai quando le cose vanno in pareggio non si fa lo stesso strepito di quando invece vengono bocciate per qualche voto, come nel caso FIAT?
    Premesso che io non sono affatto un berlusconiano, mi permetto di criticarlo solo per il fatto ch'egli non essendo un politico, non seppe mai copiare le regole del gioco, che ne so?, di un Andreotti per esempio. Egli fu mal consigliato fin dall'inizio per spirito di protagonismo ed oggi paga il fio. Non sarebbe mai dovuto entrare in polemica coi magistrati, coi conduttori televisivi, colla stampa e colla televisione. Avrebbe dovuto, infischiandosene degli scandali, a tirare per la sua strada politica e lasciare ai suoi avvocati il compito di difenderlo nelle sedi opportune. Cosi` fece Andreotti e non ci fu mai una sollevazione popolare contro di lui anche se non ebbe mai amici, dato che dagli unici che lo considerarono tale, i mafiosi, prese sempre le distanze.
    Questo e` il vero limite del cavaliere, tutto il resto appartiene come ci fa giustamente osservare polifemo, all'invidia. Alla lavandaia, quando non si trova nel lavandaro, non raccontate barzellette, senza le colleghe che gliele spiegano non saprebbe ridere.

  • lavandaia scrive:

    Intanto, il federalismo bugiardo non è passato. Io sono contenta.

  • lavandaia scrive:

    Poverini, come siete mal messi! Lei, Polifemo, non è in grado di capire nulla di come vada il mondo, intendo il mondo che c'è fuori dalla porta del suo bar. Che, a giudicare dalle barzellette, mi sembra di quelli dove le signore perbene non entrano.... Apposta, poi, tocca sognare.... O, chi può, pagare.
    Il mondo suo, Polifemo caro, è sempre andato così, prima e dopo le guerre, con o senza democrazia, e andrà sempre così, là dove esisteranno miseria materiale e morale, ignoranza. Può viaggiare quanto vuole, cercherà sempre quell'ambiente e quelle persone che le danno l'impressione di condividere la sua visione della realtà. Troverà, stia tranquillo, che tutto il mondo è paese, perché a Livorno o a Rio, a Bombay o a Parigi, ci saranno sempre occasioni per ritrovarsi con chi la pensa come lei, vive come lei, convinto di essere nel giusto e di aver capito tutto della vita. Questo modo di essere e di vivere non è ignoto a nessuno, ma quel che importa a chi non lo consideri un ideale è restringerne i confini, renderlo marginale e, soprattutto, in nessun caso farne un mito. Per i giovani dotati di un cervello e di dignità ci sono orizzonti diversi: si studia, si lavora, ci si ama e ci si lascia, senza bisogno di comprare o vendere nessuno. Certo, bisogna essere giovani, sani di corpo e di mente e sta a noi genitori conservare per i nostri figli il diritto ad aspirare a cose di questo tipo, molto lontane dalle barzellette e dai bungabunga di questi poveri vecchi ridicoli.
    Quando parla con me, per favore, si riparmi le barzellette di questo tipo. Le so e sono abituata, per educazione, a non raccontarle, anche perché, le assicuro, non fanno ridere.

  • polifemo_01 scrive:

    se la lavandaia ha guardato il TG delle 13.00,
    avrà ascoltato il servizio finale su un comico italiano. Il servizio concludeva con le parole del comico :
    "del maiale non si butta via nulla, della maiala si tiene il numero di telefono".
    comunque ti posso anche fare leggere altra barzelletta

    Due ricche signore si incontrano dopo anni.
    Come hai fatto i soldi?
    Avevo mandarini e aranci e ho fatto mandaranci. Tu?...
    Avevo pompelmi e pini... un successo mondiale !!!

    cara lavandaia, svegliati, il mondo funziona così...
    Berlusconi fa quello che molti italiani sognano...

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    cerchiamo di essere realistici.
    La prostituzione nel nostro paese va a gonfie vele, sia quella da marciapiede, sia quella domiciliare, sia quella massaggistica. Le spiaggie di Pattaya, Sianoukville,Cina e Laos ( il Laos non ha spiaggie, ma sponde del Mekong) sono invase da pensionati italiani che vanno in quei paesi per fare sesso con ragazze giovani, marchettare, ma giovani, Altri italiani preferiscono Cuba, Santo Domingo, Centro America e Brasile, anche lì perchè ci sono ragazze giovani e diponibili.
    La maggior parte di loro non tocca le minorenni. Non dimentichiamo anche il continente africano...
    Cara lavandaia, la donna ha da sempre attirato l' uomo, soprattutto sei lei giovane e la donna è da sempre stata attirata da l' uomo, soprattutto se potente e coi soldi.
    Vogliamo dare i nostri giudizi su Carla Bruni, la Gregoraci, Belen, ... vado fretta.. ma se poi ho tempo posso prolungare questo elenco ..quasi all' infinito.
    svegliati... lavandaia...

  • lavandaia scrive:

    Suggerisco la lettura di un bell'articolo della signora Tobagi su "Repubblica". Esprime benissimo la visione che le lavandaie varie hanno del sig. B e più in generale, delle modalità con cui ha comprato e mantenuto i consensi, di cui ancora evidentemente gode. A noi fa semplicemente ribrezzo, non c'entra nulla il Pd.
    Ci fa ribrezzo ora come quando fece pervenire nelle nostre case i suoi "opuscoli-santini" tutti Patria, lavoro e famiglia, il cui ricordo non si è mai cancellato dalle nostre memorie e che, rivisti oggi, fanno rabbrividire. Ci fanno altrettanto ribrezzo i personaggi più o meno incapaci, più o meno impresentabili, di cui si è circondato e che, con la complicità di una legge elettorale disgustosa, sono assurti ai vertici del potere senza che gli elettori potessero impedirlo in alcun modo.
    Trattasi non semplicemente di istintiva repulsione, ma di vera e propria angoscia, perché siamo convinte che, se si lascerà andare avanti su questa strada, del nostro Paese non resterà nulla, né in termini di dignità né in termini di sistema istituzionale, né in termini di prospettive future né di solidarietà umana e civiltà.
    A proposito della mancanza di alternative, ribadisco il mio solito pensiero: non sono del parere che un ducetto debba essere sostituito da un altro ducetto. Perferisco il vecchio sistema, per cui, dopo un'ubriacatura di regime, si torna al quotidiano lavoro della democrazia in cui tanti sono utili e necessari, indispensabile nessuno.
    A proposito di ubriacatura, non intendevo suggerire che Polifemo fosse propenso al bere: la mia menzione del bar era intesa come semplice luogo di conversazione, dove tanti scendono ad esprimere le proprie ideee politiche, mentre altri preferiscono scendere anche in piazza, mettendoci la faccia e cercando, in qualche modo, di fare valere un'idea diversa di politica e di Stato..
    Ci si può ubriacare di sogni o di parole, ma per la salute del corpo e dello spirito, ogni tanto, si deve mettere il naso fuori e fare una passeggiata tra la gente, anche per capirne meglio la situazione, le aspirazioni, gli obbiettivi.

  • janko scrive:

    Ragazzi, ieri sera guardando Bersani a Ballaro`, mi sono divertito. Chiese agli ascoltatori come si possa tollerare che a livello internazionale l'immagine dell'Italia di questi tempi , sia scomparsa dal numero dei protagonisti, che non sia piu` presente a sollecitare una presa di posizione nei confronti della Tunisia o dell'Egitto nell'ambito mondiale. Io mi sto chiedendo da questa parte dell'Atlantico quando mai l'Italia sia stata protagonista sulla scena internazionale. Vivo da trent'anni in USA ed ogniqualvolta alla TV o alla radio gli inviati speciali da Roma dicono: from Rome, mi attendo che dicano qualcosa dell'Italia invece immancabilmente si riferiscono al Vaticano. Dell'Italia si parla solo ai talk show per le avventure di Berlusconi e basta, prima non si parlava neanche di questo. Povero Bersani, se le sue domande sono espressioni del suo sentire e pensare, sarebbe meglio che ritornasse alle sue lezioni di filosofia, supposto che le abbia mai insegnate.

  • polifemo_01 scrive:

    la caduta di Berlusconi è solo questione di tempo...
    il suo ciclo è terminato,
    i topi abbandonano la nave.
    Ma ritengo ( e mi auguro) che questa sinistra ( e sottolineo questa ) capeggiata da un partito che ha cambiato nome ( ma quante volte lo ha fatto?), con i Rutelli, Fassini, e Veltroni riciclati ( in realtà non sanno fare altro che i politici e quindi... devono pure portare a casa la pagnotta), non prenda il potere.
    Manca di idee, di credibilità, è rissosa, qualunquista, impreparata ed arrogante.
    Quando Berlusconi afferma che non vuole consegnare il paese alla sinistra , ha perfettamente ragione.
    Vedo un futuro molto buio e, per la prima volta, sono contento di essere nell' unione europea, che ci dovrebbe garantire nessuna sollevazione popolare... (speriamo).

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Io dico che se per caso cadesse Berlusconi sarebbe un disastro per l'italia. Ma ci rendiamo conto (lavandaie varie) che a sinistra non c'è un'alternativa valida? Ma davvero pensiamo a Vendola per guidare il paese? E poi non capisco Buffa che continua sempre sullo stesso ritmo antiberlusca. Ok è un puttaniere pluriimputato (e qualche volta condannato), ma le elezioni le vince o no? E se le vince è solo perchè gli italiani non capiscono na mazza? E' inutile, la sinistra e i giornalisti che le ruotano attorno non escono da questo cortocircuito. Io sono di sinistra, ma quali sarebbero le proposte di bersani per rilanciare il paese? Janko e Polifemo hanno maledettamente ragione. Come dice Veltroni : bisogna saper coniugare rigore e crescita...Ok, dicci come vorreste coniugarla però...Spiegate, fate capire..

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    preciso che Polifemo non frequenta bar, circoli ed è praticamente astemio.
    Ciò affermato, ho letto il tuo scritto e mi pare quello di un esponente del Pd:
    una invettiva costante e reiterata contro Berlusconi ( giusta.. certamente) e poi nessun ragionamento, proposta, alternativa degni di tale nome.
    Attenzione che in Egitto i difensori di Mubarak stanno scendendo in piazza.. non vorrei che anche in Italia succedesse per i difensori di Berlusconi ( fra i quali non mi annovero).
    In Egitto si teme la guerra civile.
    Qui, fintanto che ci saranno personaggi come lei o il caro Pier Vittorio ( lo ha fatto rilevare Janko) che, inconsapevolmente, la fomentano, il pericolo è presente.

  • lavandaia scrive:

    Gli Italiani sono vigliacchi. Non hanno più nemmeno la capacità di indignarsi per le offese palesi, per gli schiaffoni sul muso, per gli sputi e le risate di scherno. Basta dar loro un tozzo di pane e una promessa di aiutarli a scavalcare con l'imbroglio qualcuno più competente di cui hanno invidiato, dal basso, la sorte, per comprarseli a vita.
    Sono così, solo che adesso si vede fino a che punto siano capaci di vendere se stessi e i loro figli: fino al ridicolo, fino al grottesco. Al mondo civile questo fa impressione. Io mi vergogno di essere italiana, soprattutto di fronte a tanti grandi che, per questa Italia immeritevole, si sono fatti ammazzare.
    Pure Licio Gelli, di recente, ha detto che si vergogna di vedere il suo progetto di golpe piduista nelle mani di certe figure... Che altro c'è da aggiungere?

  • lavandaia scrive:

    Infatti gli Italiani medi, alla Polifemo, al massimo scendono al bar. Coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Pazienza ci vuole, e ancora un po' di tempo.
    Comunque, che una Costutuzione scritta da chi l'ha scritta sia maneggiata da certe figure, obbiettivamente, è oltraggioso. Il futuro della Nazione è nelle mani di escort, attori e ballerine, ministri laureati per caso, plurinquisiti e voltagabbana di professione.
    Di che rispetto delle regole stiamo parlando? Di quello di chi, per fregare meglio, studia i codici a memoria e ne sfrutta i cavilli. Un po' come, in passato, si rispettavano le leggi sul matrimonio indissolubile, andando a "escort"... ma facendolo di nascosto, codici alla mano, per non farsi beccare... O, meglio ancora, cercando sistemi "legali" per incastrare il coniuge innocente, facendolo magari passare per pazzo o annullando le nozze dopo dieci anni con la complicità della "sacra " Rota....
    Se avremo occasione di cambiare rotta, sarà il caso di fare una buona pulizia della nostra classe dirigente. Quando si lasciano giocare i bari, cambiar carte non serve.

  • janko scrive:

    sofia, ci stanno insegnando che la violenza non paga quelle centinaia di morti in Tunisia ed Egitto. Ci sono altri metodi + democratici per far valere le proprie ragioni, ammesso che queste ultime esistano e mi auguro che quei milioni d'italiani che stanno per scendere in piazza lo terranno ben presente. Il mio timore e` che s'infiltreranno tra di loro i soliti picchiatori bendati ed armati di tutto punto pronti per provocare la rissa colla polizia. E dissociarsi da loro dopo la sommossa non e una buona ragione, si deve prevenire ch'essa avvenga.
    Purtroppo si continua a ragionare col solito criterio della FIOM: a Torino abbiamo perso per pochissimo, quindi continuiamo a scioperare ed a protestare contro chi vinse perche` cosi` e` giusto fare. Il governo non fu bocciato alla Camera ma vinse per pochissimo ed allora non ci consoliamo coll'aver perso ma continuiamo a protestare. Mi chiedo se fosse la sinistra al potere in questa situazione, approverebbe lo stesso metodo da parte della destra? Ovviamente no. E la stampa coi suoi articoli per nulla conciliatori, come anche in questo del caro Pier Voittorio, continua a seminar zizzania. Tanto per fare un confronto In Egitto esiste un'alternativa a Mubarak, ma in Italia?

  • sofia scrive:

    Cara Polifema, magari manifestassimo come gli egiziani, i tunisini, gli albanesi, gli iraniani... Ci stanno insegnando qualcosa.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Buffa,
    siamo andati avanti per anni ( anni 80) con governi talmente fragili che cadevano alla prima folata di vento.
    Lei non può e non deve accusare, a mani basse, chi rispetta la costituzione e le regole democratiche.
    Noi italiani vogliamo scendere in piazza?
    Ma mi faccia il favore.............direbbe Totò..
    Mutuiamo da altri paesi slogan ( We can, di Obama memoria, lo prese in prestito il Pd, Veltroni, se ben ricordo..con risultati deprimenti) ed ora vogliamo imitare dei paesi extracomunitari, porto di arrivo-partenza di clandestini, retti da regimi militari, che hanno da noi da spartire solo ilmar Mediterraneo e le nostre vacanze invernali al caldo..
    e li vogliamo fare nostri,,,
    manifestazione in piazza contro Berlusconi, come se fosse Mubarak...
    ma... mi faccia il piacere

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