Istantanea Pier Vittorio Buffa

Dacci oggi la nostra eversione quotidiana

Stefano Rodotà ha scritto che viviamo in una fase di "eversione quotidiana", "uno stillicidio di comportamenti che stravolgono il funzionamento delle istituzioni e dell'intera vita pubblica".

Definizione perfetta che spiega molto, se non tutto. E contribuisce a capire, tra l'altro, quel senso di assuefazione agli accadimenti quotidiani che emerge anche tra i partecipanti alle discussioni di questo blog.

Rodotà si riferisce, in particolare, "ai comportamenti che cancellano ogni confine tra pubblico e privato, che fanno apparire superflua la moralità pubblica". Ma probabilmente la definizione si può estendere a quei fatti, grandi o piccoli, che stravolgono il corretto rapporto tra le istituzioni, che rimescolano responsabilità e poteri.

Proviamo a cercarli giorno per giorno questi fatti. Potrebbe servire a combattere l'assuefazione all'eversione quotidiana. E la stessa eversione quotidiana.

Oggi è eversivo il tentativo di far passare una norma che sospende i processi a premier e  ministri anche se iniziati prima dell'assunzione del mandato. Sottrarrebbe, per una decisione dell'esecutivo, dei normali cittadini a un normale giudizio.

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8 commenti 8

  • [...] Non è una differenza da poco e non si sostenga, per favore, che è solo una questione formale: è la nostra eversione quotidiana. [...]

  • eramo99 scrive:

    Che siamo nel paese delle banane era da tempo assodato, ma qualcuno deve spiegare perchè, per i residenti nei comuni del cratere, la proroga per il pagamento dei bolli auto era sino al 30 giugno ed oggi 2 luglio chi va all'ACI a pagare i bolli arretrati deve pagare una sovratassa ?

  • maria scrive:

    Non c'entra nulla, e mi scuso, ma volevo un parere. Secondo voi viene voglia di leggere un libro che ha vinto il premio Strega, dopo che si sente parlare l'autore in TV e ne vengono fuori frasi tipo "Se non lo scrivevo, non vincevo" (non ricordo che diamine abbia detto di preciso, ero troppo atterrita dal massacro di congiuntivi e periodo ipotetico per prestare attenzione ai contenuti).
    A me la voglia è passata del tutto, anche in considerazione del fatto che l'intero discorso è stato fatto con la bottiglia dello Strega in mano e si è concluso con questo tipo di reclame "A casa mia lo Strega c'era sempre, ma solo per gli ospiti...E un giorno abbiamo scoperto il mio fratello che lo beveva dalla bottiglia di nascosto...".
    Che dire? Dacci oggi la nostra ciucca quotidiana, in perfetto pandant con le amene "ciulatine" del nostro premier in trasferta? Confesso, sono avvilita.

  • maria scrive:

    Anche il Presidente della Repubblica comincia a preoccuparsi, e ha ragione. Stamattina ho sentito tante cose eversive tutte insieme, dal discorsetto dei leghisti su Brancher, che sembra una bazzeccola, un incidentino di percorso, un errore di avvocati, anziché la vergogna che è, al discorso sull'ipotesi dell'ennesima fiducia per fare passare, pensate un po', la manovra economica. Ipotesi a cui così è stato risposto "Dipenderà dalla disponibilità delle opposizioni al dialogo". Ossia, o ci dite sì o passiamo sopra a tutto con l'ennesimo ricatto ai difensori della propria poltrona, leghisti compresi. I quali, si badi bene, sono disposti a votare tutto, compresa l'immunità di diritto divino a papi &c in cambio della permanenza al governo, con tutto ciò che ne consegue.
    Dacci oggi la nostra eversione quotidiana...e perdona loro, Padre, perché non sanno quello che fanno. A sentire i discorsi di stamattina del sindaco di Verona, sembra che davvero siano tanto incapaci di capire legalità, diritto, giustizia e regole in generale, proprio concettualmente e culturalmente parlando, da essere naturaliter eversivi, in perfetta buona fede. E mi torna in mente il solito nonno, che soleva dire "Dio ci salvi dagli imbecilli".

  • Sven scrive:

    Dovrebbe essere "*al* discorso", ovviamente...

  • Sven scrive:

    Ma Rodotà non era il garante della privacy (od un ruolo simile), tempo fa...?

    Una persona molto simpatica e competente; ma purtroppo non è riuscito - a proposito di privacy - ad impedire il proliferare di inutili telecamere di sorveglianza nelle nostre città, che tanto fanno "consenso" per la miserabile classe politica odierna (che evidentemente ritiene che il popolo sia bue, o peggio).

    ... E qui mi riallaccio a discorso sulla democrazia: uno stato che "deve" sorvegliare i cittadini "per il loro bene" (sic!) non è certamente democratico.

    Basta dare un'occhiata in alto nelle nostre città per capire che questo stato (di cose) ha sovvertito - nel senso negativo e retrogrado - il senso stesso della democrazia partecipativa: eversione retrograda, se così si può dire...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Qualcuno qui scherza sempre con il livello di democrazia di un paese come il Brasile, per esempio.

    Ma, proprio mentre in Italia si discute se far passare una legge per SOSPENDERE I PROCESSI IN CORSO AI POLITICI ELETTI, in Brasile é stata appena approvata (a 4 mesi dalle elezioni) una legge che IMPEDISCE AI POLITICI INCRIMINATI DI CANDIDARSI A CARICHE PUBBLICHE.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Umberto Bossi, come fa in questo blog normalmente polifemo, spiega in maniera popolare la posizione della "maggioranza" elettorale degli italiani: "Estendere l'applicazione del lodo è una piccola cosa: il premier deve badare ad un paese e qualcosa gli devi dare".

    L´Italia dei Favori, uno a te (vi faccio il favore di governare) e uno a me (mi fate il favore dell´immunitá). Il Popolo della Libertá, di fare come dice lui.

    Questo é il livello culturale di democrazia di chi ci governa con il consenso della "maggioranza" elettorale.

    Il problema del rischio di eversione in Italia é culturale, é l´indifferenza che ci coglie troppo spesso. Ci svegliamo solo, a volte, se colpiti da una problematica personale, privata. Abbiamo un senso infimo della cosa pubblica. Infine, le relazioni sociali scadono, perdono qualsiasi entusiasmo e allegria e... si salvi chi può!

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