Istantanea Pier Vittorio Buffa

Un torto a Mussolini

Un amico, che ha seguito Raiperunanotte, mi ha telefonato questa mattina presto per dirmi che il paragone Mussolini-Berlusconi non gli è piaciuto.

"E sai perché non mi è piaciuto? Perché, in fondo, si fa un torto a Mussolini, almeno, diciamo, al Mussolini ante 1938".

Un paradosso mattutino, una freddura che ci ha fatto fare una risata.

Però, prima di chiudere la telefonata, abbiamo smesso di ridere quasi nello stesso istante e ci siamo lasciati senza aggiungere altro. E non è stato bello.

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82 commenti 8

  • Sven scrive:

    Per costruire dei progetti "alternativi" - o, meglio, che vadano oltre lo status quo, superandolo - di partecipazione popolare diretta, occorre però un rinnovato *immaginario* individuale, sociale, economico, politico e così via: ecco perché filosofie politiche alternative come quelle prima citate possono dare validi spunti per costruire qualcosa di ancora migliore.

    E l'immaginario rinnovato si costruisce appunto giorno per giorno, cominciando a stimolare il farsi progressivo di forme di partecipazione diretta nella vita quotidiana.

    Certo, in pratica ci può volere molto tempo e può essere difficile, ma bisogna comunque arrivarci, vista anche l'obsolescenza irreversibile del corrotto sistema vigente e soprattutto del capitalismo economico-finanziario d'assalto che lo sorregge.

    Traduzione: bisognerebbe cominciare almeno a *pensare* ad un mondo radicalmente migliore, fin da subito; poi, se si vuole votare o no per i partiti attuali, è una questione a mio avviso secondaria...

  • la formica (sergio) scrive:

    Credo che giunti.come si dice,alla porta con i sassi, non si possa fare altro che aspettare;l'unica cosa che ora pare certa è quella che c'è un grande astensionismo vediamo cosa hanno vinto e che risultato ci portano.
    Invito tutti coloro che vogliono quadrare il cerchio a delle prossime discussioni,se ne avranno voglia !

  • Alessandro Vigilante scrive:

    É proprio strano veder ribaltati dei concetti che sembravano acquisiti.

    Non si dice piú: "Guardate che NON BASTA andare a votare per esercitare il proprio diritto di cittadini, ma bisogna partecipare alla vita politica ogni giorno con atti concreti e attitudini sociali coerenti."

    Adesso si dice: "NON BASTA! Non si costruisce il futuro dei propri figli facendo la spesa intelligente o spegnendo la tv. Bisogna andare a votare un PROGETTO ALTERNATIVO (???)"

    In ogni caso io non ho mai affermato di "cancellare il parlamento" e in merito alle accuse di qualunquismo, rispondo che andare a votare una delle due coalizioni in lizza é il vero qualunquismo: tanto QUALUNQUE coalizione vinca, ci ritroveremo dentro i mastella, i dini, i casini, i bertolaso. E cioé gli esecutori dei mandanti: confindustria, banche, mafia, vaticano...

    Quando sboccerá un vero PROGETTO ALTERNATIVO, si baserá su azioni concrete nel sociale e su di una cultura del fare politica differente, che dia la possibilitá alla gente di PARTECIPARE e che non lasci la responsabilitá della politica ai soliti "esperti". Io lavoro da anni con queste prerogative ed é l´unica maniera di fare politica che dia un poco di 'felicitá", "allegria" e senso di esseri LIBERI.

    La vostra libertá é stata presa in ostaggio dalla casta, riprendetevela con gioia, ogni giorno e smettetela di pensare che le elezioni vi cambino la vita o possano (in questa congiuntura) determinare un futuro migliore o differente per i vostri figli.
    Fategliela VIVERE una vita differente ORA ai vostri figli!

  • Sven scrive:

    La democrazia rappresentativa parlamentare è solo *una* forma di "democrazia", e nemmeno la migliore (anzi!*).

    Quindi, perché il "popolo" non vuole progredire verso qualcosa di meglio?

    Abitudine, paura, pigrizia intellettuale, affarismo, egoismo da sopravvivenza, guerra tra poveri, ecc. ecc.: eccoalcuni dei possibili motivi...

    * In nessun ordine particolare: democrazia diretta, socialismo utopista, demarchia, parecon, potere diffuso, ecologia sociale, anarchia (nel senso ovviamente di *ordine* creativo, assenza di gerarchie di dominio e così via) ecc. ecc. - ci sarebbero diverse alternative possibili, *volendo*. Ed invece ci si fissa sullo status quo e sulla sua protezione ad oltranza, senza accorgersi che così si va indietro invece di progredire verso il futuro. D'altra parte, se si considera tutto quel che non esiste ancora "impossibile" - mah... Ci vorrebbe un altro '68, o qualcosa del genere.

  • ulisse scrive:

    L'astensione non è un voto "per", proporre o costruire qualcosa di nuovo, un'alternativa a ciò che non ci piace . E' semplicemente un voto di protesta, un voto "contro", e in quanto tale del tutto inutile. Non si costruisce il futuro dei propri figli facendo la spesa intelligente o spegnendo la tv. Questi sono comportamenti virtuosi, ma non basta. La politica resta uno strumento essenziale in democrazia. L'alternativa è il caos. Spazzare via la casta non deve significa spazzare via la politica, ma la cattiva politica. Spazzare via Berlusconi non significa cancellare il Parlamento, ma ciò che Berlusconi ha fatto del Parlamento. Sul qualunquismo degli italiani lui ci campa da 16 anni, chi lo alimenta fa il suo gioco.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Il popolo italiano, nell´ambito della politica, sta perdendo la caratteristica piú marcante della nostra cultura: LA FANTASIA.

    Tutti qui - di destra come di sinistra - starnazzano che non andare a votare é come tagliarselo...

    La situazione é messa male, le soluzioni sarebbero:
    1) Andare a votare la casta. Uomini politici distanti dai problemi del paese. A destra: é normale, pensano solo ai soldi ed al potere personale. A sinistra: i politici non sanno fare altro e tendono a mantenere a tutti i costi il "posto di lavoro", accettando di non cambiere le regole del gioco e quindi amministrando una politica neoliberale quasi identica alla destra.
    2) Formare un nuovo partito. Come se ce ne fossero pochi!
    3) Cambiare i connotati di qualche partito esistente. Bisognerebbe essere un campione del mondo di Box!

    Come vedete, non c´é la minima FANTASIA in tutto ció e chi non vuole capire che deve rassegnarsi allora é accusato di "auto-castrazione".

    Smettetela di trincerarvi dietro allo stantio paradigma della politica dei partiti e della delega totale ogni 2 anni ad una casta che si é completamente allontanata dai problemi della gente reale.

    Ci sono molte cose che si possono porre in atto quotidianamente, nel sociale, per dare vita ad una maniera differente di fare politica; a cominciare da come facciamo la spesa e dallo spegnere le televisioni (almeno quando stiamo pranzando o passiamo una serata in famiglia o con gli amici).

    Libertá non é star sopra un albero e andare a votare un marpione ogni 2 anni.
    LIBERTÁ É PARTECIPAZIONE.

  • Pina vecchioli scrive:

    Due cose rapide:
    la prima - non andare a votare è come quel tipo che se lo taglia per far dispetto alla moglie! chi non vota non ha il diritto di lamentarsi, se non si sente rappresentato formi un partito, ne cambi i connotati di qualcun altro...insomma si dia da fare e non si trinceri dietro "tanto che ci possiamo fare" così si va dritti alla dittatura (se non ci siamo già!)
    la seconda - a coloro che credono in Fini come sostituto migliore di Berlusconi dico che si è messo di traverso (ma solo nominalmente perchè non ha mai fatto presentare una legge dai suoi che andasse per il verso giusto),quando berlusconi ha rotto il patto che c'era tra loro: lui al Quirinale Fini a palazzo chigi. il giorno stesso in cui Berlusconi disse "vedrei bene Letta al quirinale, Fini si sentì defraudato e cominciò a dire e non dire, lanciare strali e ritirarli. Se Fini è l'alternativa stiamo freschi!!!

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro Alesdandro,quel che tu mi dici:
    Al caro Sergio la formica, invece che afferma: “andare a votare è il momento massimo della “libertà individuale” stante le cose attuali”, dico che mi fa molta tristezza che un compagno cosciente accetti tale ipocrisia.
    Non sembra a me una cosa ipocrita e triste;ma prendere atto di una realtà che anche tu mi dimostri con il dato delle astensioni ed anche il "piazzista" che si è sempre appropriato di questi dati negativi della affluenza alle urne,iscrivendoli a suo ruolo,
    Cioè se anche il 1o% solo andasse a votarlo,lui direbbe che gli italiani sono con lui,coloro quindi che teoricamente stessero dall'altra parte,lo farebbero per pigrizia,dando per scontato che essi sono per lui tout coort
    Quindi caro Alessandro,prendi atto che se non voti,o di riffe o di raffe sei con lui

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Se “in Italia ci sono due tipi di fascisti: i fascisti e gli anti-fascisti”, allora il nostro “midollato” andrea fa parte sicuramente del primo tipo.

    Ci spiegherá poi un giorno se con i suoi "valori post-fascisti" vuole portarci ad un altra guerra, magari contro l´Iran? Ma sappia che l´Italia insieme all´amica germania (con i suoi valori post-nazisti) sono le nazioni con le quali l´Iran ha TUTTORA il maggior montante di rapporti commerciali...
    Guerre di religione, ma poi... facciamo pur i nostri affari...

  • maria scrive:

    Se vincerà la coalizione di governo, caro Polifemo, temo che Truffolo si gonfierà fino a scoppiare e, prima di tutto, sistemerà a modo suo la faccenda con Fini. Poi sarà la volta dei giudici, della stampa, della Rai... Speriamo che non gli diano anche l'indirizzo di questo blog, perché sarebbe poco salubre, almeno per me...La lega non avrà modo di far altro che continuare a fare quel che ha fatto finora: votare la fiducia e zitti, se no si va a casa. Perché anche se dovessero cambiare gli equilibri, queste sono elezioni regionali, al Parlamento i numeri non cambiano.
    Se invece dovessero prendere una sonora batosta, allora, forse, la faccenda sarebbe un po' diversa.
    In caso di astensione colossale, faranno finta di nulla, basta che alla fine i numeri dei voti siano dalla loro parte.
    Aggiungo che, essendo io ignorante in materia di politica, magari sbaglio. Buona notte a tutti.

  • maria scrive:

    Grazie ad Alessandro Vigilante per aver dato un padre alla frasetta che mi girava in testa, senza che riuscissi a capire da dove venisse.
    A proposito di libertà, vi regalo, dal Diario di Anna Frank quella che, per me, è una delle più belle dichiarazioni di amore per la libertà in senso assoluto, desiderata e mai raggiunta. La libertà di essere fuori quel che si è dentro.
    "Cerco un mezzo per diventare come vorrei essere e come potrei essere se...non ci fossero altri uomini al mondo."
    A proposito di elezioni, trovate in un bar di Pozzuoli una bustona di schede elettorali, tutte provenienti da uno stesso paese, e una somma di denaro. Chissà a cosa dovevano servire...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    2006 Politiche - affluenza 83,6%
    2008 Politiche - affluenza 80,5%
    2009 Europee - affluenza 65,1%
    2010 Regionali - affluenza 47,8%

    Vedrete, faranno finta di nulla e “soprassiederanno” sui dati dell´affluenza minoritaria, ma abbiamo giá raggiunto il livello di “democrazia” in cui la maggioranza non trova piú la maniera di esprimere il proprio consenso a nessuna delle opportunitá disponibili in campo. E questo, nonostante il giro di denaro enorme che sta dietro una elezione, a partire dai costi pubblici.
    Negli USA - ritenuto il paese piú civile, avanzato e “democratico” - é cosí da tempo ormai...

    Se “democrazia” significa potere del popolo, con questi risultati il popolo in sua maggioranza esprime il desiderio di riprendersi un potere che - dalla casta politica - gli é stato tolto.

    Pinocchio, da burattino a cittadino, comincia ad accorgersi che é il caso di disfarsi sia del gatto che della volpe... e a prendersi in mano le redini del proprio destino, dando prioritá alle lotte quotidiane e smettendo di sperare in cambiamenti che vengano da altri preposti a tal fine, che vengano da fuori, dalla casta dei politici (che dio li benedica anche loro, che almeno per ora non sono disoccupati, e ancora non si cospargono di benzina in cima alle gru...)

  • andrea scrive:

    Sì devo ammettere che ci assomiglia molto, almeno nei comizi in piazza, rivisitato in chiave anni 2000. Peccato che lui creda poco nella Patria e molto di più nei suoi interessi. Ha molto di Mussolini, ma non è la sua reincarnazione purtroppo e quegli smidollati di AN che ha nel partito non sono riusciti a trasmettergli i valori del post-fascismo. La gente che lo segue non è ignorante, è gente che vive iproblemi ditutti i giorni e pensa che lui sia l'unico in grado di gestirli. By missino

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Al caro Sergio la formica, invece che afferma: "andare a votare è il momento massimo della “libertà individuale” stante le cose attuali", dico che mi fa molta tristezza che un compagno cosciente accetti tale ipocrisia.

    Il momento massimo della mia libertá sarebbe di andare a delegare a qualcuno della casta quello che lui non fará mai? E anche se lo facesse lo farebbe alla sua maniera 'politica', completamente lontano dalla mia "libertá" e da quelle della gente comune?...

    IL MOMENTO MASSIMO DELLA LIBERTÁ É SENTIRSI FELICE, E SENTIRLO MENTRE CI SONO ALTRI CON TE A SENTIRLO.

    Non confondiamo sacrificio stoico inutile con "il massimo della libertá"...

    Nella mia gioventú, la maggioranza del popolo italiano (frodato dalla storia e dai servizi segreti) andava a votare DC turandosi il naso, per evitare che andassero al governo i comunisti che si mangiavano i bambini (e pure i feti). Oggi si vorrebbe che la maggioranza andasse a votare PD turandosi il naso, per evitare che rimanga al governo il piazzista, ma poi continuando ad amministrare la stessa Italia delle "Libertá".
    Che tristezza! Ma niente a che vedere con la felicitá.
    Il popolo italiano, in genere, non sa proprio inventarsi una maniera per essere felice e quindi per assaporare un gusto piú autentico di libertá.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    per maria: la frase da te citata é di Ennio Flaiano.
    "In Italia ci sono due tipi di fascisti: i fascisti e gli anti-fascisti."

    Delle varie cose dette da Sven, sulle quali concordo pienamente, vorrei distaccare il meglio:
    "la facile rimozione retrograda, quando invece il progresso è difficile ed impegnativo; ed ovviamente il non voler guardare in faccia la realtà e cambiarla."

    Registriamo anche il salto della quaglia olimpico di polifemo che da tifoso della padania é diventato "(saluto)romanista". Da Bossi a Fini, peró che sfiga, passa da un perdente che ce l´ha duro ad un perdente che ce l´ha moscio...

  • Sven scrive:

    ... Ed ovviamente, più terra terra e senza bisogno di analisi psicologiche, si parla così spesso di nazifascismo, oggigiorno, anche perché purtroppo ci si sta lentamente ripiombando di nuovo, sebbene oggi si tratti di una sua variante "mediatica" (più "soft", ma non per questo meno demenziale!).

    Mala tempora currunt - ed a prescindere dal PDL o dal PD, ecc. ecc.

  • Sven scrive:

    A proposito, forse il fatto che ultimamente si parla fin troppo spesso di fascismo e nazismo ha una spiegazione molto banale: il cosiddetto fascino dell'orrido, cioè la facile rimozione retrograda, quando invece il progresso è difficile ed impegnativo; ed ovviamente il non voler guardare in faccia la realtà e cambiarla.

    Una cosa comunque c'è in comune tra Mussolini (il vile traditore degli ideali socialisti) e Berlusconi (l'affarista d'assalto che pensa troppo ai "danè"): il fatto che siano stati capaci di attirare così tanta gente; incredibile ed assurdo, a dir poco.

    Quindi, il vero problema forse è che troppa gente è rimbambita, se trova ancora "affascinanti" (sic!) personaggi del genere...

  • ulisse scrive:

    Il grande illusionista è alle corde, si rassegni il ns polifemo, perché il risultato delle urne trascinerà verso il basso anche la coalizione di governo e Fini non potrà far altro che raccogliere i cocci. Puoi avere tutto dalla vita, anche un vulcano artificiale nella tua villa in sardegna per fare divertire gli amici nei festini serali; puoi fare uscire conigli dal cilindro e assi di picche dalla manica della giacca, senza che nessuno scopra mai il trucco; puoi fare lievitare la tua valletta lasciandola sospesa nel vuoto tra ooooh! di meraviglia; ma non puoi spingerti fino al miracolo dicendo che sconfiggerai il cancro entro tre anni. Ci sono magie e giochi di prestigio impossibili, se non nei film della Disney. Berlusconi non si è saputo fermare alla sua miseria terrena, ha osato spingersi oltre, vestendo i panni del padreterno come Bonolis nella pubblicità del caffè. Si è smarrito due dita sopra il cielo e lo spazio non ce lo restituirà più...

  • la formica (sergio) scrive:

    No polifemo mio,se vince la coalizione di governo nessuno decide di mandare a casa il "piazzista" che fa le uova d'oro;non vi cullate con quella illusione,rimarreste molto male.
    Te non credo proprio sei un estimatore del "piazzista"

  • polifemo_01 scrive:

    già, domani sera...
    Maria, pensa lei che un successo di Bersani sarebbe da equipararsi ad un successo delle sx.? oppure Di Pietro.?
    no, cara Maria, la mia speranza è che vinca la coalizione di governo e decidano di amandare a casa Berlusconi. Fini sarebbe un ottimo sostituto e ti assicuro che con Fini il paese andrebbe meglio.

  • emma5 scrive:

    Maria, io penso che il silenzio di Pier Vittorio ed amico possa avere altri significati, potrebbe essere anche, l'espressione di uno stupore, da parte di entrambi, colti, di sorpresa ed a loro insaputa, a ridere di cose serie, molto serie, preoccupanti, evocatrici di un periodo storico del quale tutti ne portiamo ancora le ferite. La mia anziana mamma che ha conosciuto di persona la tragedia dell'epoca fascista e della guerra non riesce ad abbozzare neppure un tenue sorriso, quando è costretta a sentire e vedere il ns. presidente del consiglio ma, al contrario, assume un'aria cupa ed allarmata. Ma il senso dell'umorismo, per chi ha la fortuna di non averlo smarrito, è di grande aiuto quando l'angoscia sta per salire. Quando, però ci si accorge di ridere di cose tutt'altro che divertenti, allora il rischio è di rimanerci male, di ammutolirsi, la voce viene paralizzata dall'imbarazzo.Questo accade ovviamente alle persone normali , certamente non ai "soggetti" (preferisco usare il termine "persona" a chi ne è degno) privi di etica, di senso del limite, di decenza, come nel caso, appunto, del nostro soggetto in questione. Mi piace pensare che domani sera si possa tutti quanti gioire di una vittoria che ponga fine al delirante declamare di un piccolo piccolo individuo, alle prese con un grande grande complesso d'inferiorità che tenta di mascherare mostrando il contrario della piccolezza di cui, realmente, soffre. Forse la mia è un'analisi un po' semplicistica ma, un'altra volta, mi ritrovo ad affermare che la storia, putroppo la fanno i pazzi mentre a chi pazzo non è, rimane il compito di aggiustare i disastri.

  • Mognol scrive:

    Cè poco da paragonare,
    basta andare in edicola o in libreria per vedere che ogni anno le biografie del cav. Benito Mussolini dopo 65 anni dalla morte si sprecano.
    Degli ex Fascisti come Palmiro Togliatti e il suo amico licio gelli con il qual si sono fregati l'oro della Slovenia, quello di Dongo e di Argo7, non ne parla mai nessuno...
    Questo si trapinta i capelli, il Cavalier Benito Mussolini si rasava quelli rimasti...

  • maria scrive:

    Per Emma: mi è piaciuto il tentativo di spiegare il perché del silenzio tra Buffa e l'amico, dopo il momento di indignazione di fronte al confronto tra duce e Truffolo. Io però lo spiego diversamente, almeno in parte. Mi ha fatto pensare ad una vecchia frase che dice: "In Italia ci sono due tipi di fascisti: i fascisti e gli anti-fascisti".
    Magari, quando ci si accorge che è davvero così, si resta perplessi, in silenzio...

  • maria scrive:

    E poi non siamo noi che tiriamo sempre in ballo il passato: o abbiamo dimenticato il progettino della loggia P2? Giuro, non gli abbiamo suggerito nulla, se lo sono scritto tutto da soli...

  • maria scrive:

    Il socialismo della Milano da bere era molto amato dai ciellini di don Giussani, era la culla di affari d'oro, carriere d'oro, relazioni d'oro. Sul meglio e sul peggio, ripeto, non mi pronuncio. Mi limito a notare le affinità anche ideologiche tra i due. La matrice socialista non impedì nemmeno al duce di fare affari con Santa Romana Chiesa, e con reciproca soddisfazione. Il che, a mio avviso, sta a significare che né al duce né a Truffolo delle ideologie, in quanto tali, importò mai un fico.
    Come non importò nulla della famiglia, della fede, della verità, della gente, dell'Italia e del suo destino.
    La miseria dei due si può, per mio conto, ben leggere anche nel confronto tra la fine di Hitler, suicida tra le rovine della sua Germania, e il grottesco tentativo di fuga del nostro duce, con amante al seguito, conclusosi come ben sappiamo. Per Truffolo abbiamo già visto i nascondini coi giudici, le figuracce di Villa Certosa e Palazzo Grazioli. Non gli ho visto fare gesti nobili fino ad oggi, magari si riscatterà nel finale...

  • Sven scrive:

    Beh, Maria, il socialismo craxiano della Milano da bere forse ormai era "socialismo" solo tra virgolette...

    Comunque, anche se paragonare il Berlusca al Duce può venire relativamente facile, non credo che i due siano realmente simili.

    Anche se non mi piace per niente la politica del PDL odierno e di Mr. B., è ovvio che il tizio del Ventennio era mooooolto peggio...

    In ogni caso, non ha senso, a mio avviso, concentrarsi sul criticare l'ovvietà che una certa politica di oggi non va bene (anzi fa abbastanza schifo): bisognerebbe invece andare oltre, guardando verso il futuro invece che rimanere ancorati al passato; e specialmente la cosiddetta sinistra, se ancora esiste (boh? ormai è da tanto tempo che non si dicono più cose di sinistra, a livello politico ufficiale)...

  • maria scrive:

    Per Sven: non per pignolare, ma anche Truffolo nasce socialista. Che poi si sia fatto da sé... mi permettete di ridere?

  • la formica (sergio) scrive:

    Probabilmente ogni essere umano crede di essere nato per "grandi cose",però nell'attesa qualcosa deve fare;il mio invito per tutti è andare a votare che è il momento massimo della "libertà individuale" stante le cose attuali;scegliete il meglio dei politici oggi in lizza (un Pugliese?)

  • Sven scrive:

    "Per questo, invito quel 20% che ancora pensa con la sua testa a mettere in atto quotidianamente un atteggiamento alternativo, nonché a effettuare quando possibile azioni di disubbidienza civile, per mostrare la nostra indignazione ed il rifiuto di stare al loro squallido gioco."

    Perfettamente d'accordo: le cose si cambiano cominciando a comportarsi in modo diverso (ovviamente, qui, in modo più libero, solidale ed umano, e nella sostanza invece che nella forma)!

    Purtroppo, però, se non c'è un immaginario collettivo del genere, ben difficilmente la gente cambia...

    In quanto a Mussolini e Berlusconi, non dimentichiamo che il primo era sostanzialmente un piccolo-borghese che aveva squallidamente rinnegato i propri ideali socialisti (per delirio di potere? per denaro? chissà...) ed andato al potere proprio perché faceva comodo ai cosiddetti "poteri forti"; mentre il secondo è un po' diverso, essendo un imprenditore che si è "fatto da sé" (almeno così si dice...) e senza precedenti ideali politici di rilievo: quindi, forse più vicino a quella classe... pardon, ennesima casta che realmente detiene il potere, in questo paese ed altrove (cioè, essenzialmente, il business globalizzato cosiddetto neoliberista).

    Ma Alessandro ha ragione: finché comanderanno i "poteri forti" più o meno palesi od occulti, purtroppo saranno anche loro a decidere chi sarà formalmente al potere, sebbene in apparenza "democraticamente" eletto dal "popolo".

    Beninteso, finché il popolo non diventa cittadinanza cosciente (il "demos" che si fa "polis") e cerca di cambiare attivamente in meglio le cose...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    L´Italia (come molti altri paesi "democratici" occidentali) sta in mano ai poteri forti: confindustria, vaticano, mafia, banche.

    Quando la pur internamente conflittuale articolazione politica dei gruppi su citati deciderá che é arrivato il momento di scegliere un nuovo capo, Berlusconi cadrá.

    Non sará né il popolo italiano - putroppo é impeccabile ció che dice Ulisse e le sue percentuali -, né le prossime elezioni e né Fini o Bossi a decidere di mandare a casa il piazzista, ma chi comanda veramente nel nostro paese.

    Per questo, invito quel 20% che ancora pensa con la sua testa a mettere in atto quotidianamente un atteggiamento alternativo, nonché a effettuare quando possibile azioni di disubbidienza civile, per mostrare la nostra indignazione ed il rifiuto di stare al loro squallido gioco.
    Se c´é da nascondere un immigrato clandestino che rischia la vita se torna nel suo paese di origine, io lo nascondo.
    Se c´é da andare a votare con le carte marcate, partiti e personaggi equivalenti, io non ci vado, il mio voto non glielo do.

    Polifemo é tornato a dire cose interessanti, l´obiettivo dei gruppi egemoni e di chi comanda in questo paese sta diventando: sostituire berlusconi senza sostituire la politica delle "Libertá", che sia la destra o il pseudo-centro-sinistra a farlo, a loro non importa. L´importante é che abbia una parvenza "democratica", ed é per questo che a loro piacciono elezioni legittimanti.

    Ché pazzesco sarebbe nella notte delle elezioni vedere le facce dei presentatori TV e dei segretari dei partiti se il maggior partito fosse quello delle astensioni e schede nulle!

  • polifemo_01 scrive:

    cari signori,
    voi confondete il partito di governo con Berlusconi. Mi direte che sto vaneggiando, ma pensate un attimo a quanti, nella sua coalizione, vorrebbero defenestrarlo. Al momento non possono ed anche non vogliono, perchè anche il caro Pier Vittorio, sta facendo il gioco della sx, cioè Berlusconi parafulmine e gli altri invece ben riparati.
    Io credo che Berlusconi invece stia, lentamente ma inesorabilmente scivolando verso il basso e perdendo potere. Queste elezioni confermeranno, a mio avviso, una tenuta della coalizione di governo, ma una notevole variazione degli equilibri all' interno. Cioè il polo della libertà imploderà, espellerà il male ( cioè Berlusconi), e si rigenererà perchè oramai forte e cresciuto.
    Ai posteri l' ardua sentenza...

  • ulisse scrive:

    ...scusate se sono scivolato nell'antropologico

  • la formica (sergio) scrive:

    Bene,forza e costanza,dopo tanti interventi l'ora è giunta domani e Lunedi dovremo fare il forcing per disarcionare il cavaliere "piazzista";quindi bando al più bravo...e concretezza.

  • ulisse scrive:

    Non ci giriamo troppo intorno, guardateli in faccia...E maria ha ragione, non c'entra nulla l'ignoranza in sé (cioè se hai avuto accesso a tutti i gradi dell'istruzione) con l'essere quello che sei . Le persone più "vere" che ho incontrato in vita mia sono proprio i contadini, dai quali c'è sempre da imparare tantissimo. Autentiche perle d'arguzia e di saggezza. Berlusconi e il suo seguito di venditori di pentole sono ben altra cosa. Ripeto, basta guardarli in faccia o sentirli gracchiare nei salotti delle tv per capire chi hai di fronte....

  • maria scrive:

    Caro Janko, non ho scritto "buona parte degli intellettuali furono e sono contrari ai regimi" bensì "I dissidenti sono e furono molto spesso persone colte" il che è un po' diverso, o lo era nelle intenzioni. Non avendolo vissuto, il fascismo l'ho studiato a scuola, ma ricordo che le università, le scuole, i centri culturali furono oggetto di drastiche epurazioni, e tra gli intellettuali superstiti, furono parecchi che optarono più per un saggio e prudente tacere che per un' aperta presa di posizione a favore del regime. Non sono certamente in grado di fare una statistica precisa di come gli intellettuali italiani si pongano rispetto al nostro leader, ma i pochi che ho sentito in tv e di cui ho letto nei giornali mi sono sembrati piuttosto critici, soprattutto quando li si interroga sulla politica del governo in ambiti come la ricerca, la scuola, la tutela dei beni ambientali e del patrimonio storico e del paesaggio. Abbiamo avuto addirittura membri del MIUR dimissionari, con tanto di lettera aperta al ministro Gelmini in aperto dissenso verso la sua assenza totale di criterio nel mettere in piedi la sua sventurata riforma. I giornali, certo, non ne hanno parlato, ma il fatto è emblematico, a mio parere, oltre che molto grave. Credo sia incontrovertibile che, oggi, (e ancora di più allora, quando moltissimi non sapevano leggere) la maggioranza degli Italiani non sia colta e che Truffolo abbia in maggioranza seguaci, e ahimé, spesso ministri non colti. Colto e istruito poi non sono la stressa cosa. Infatti nessuno può negare che il nostro piazzista sia istruito, ma definirlo colto sarebbe una bestemmia.
    I miei antenati, tutt'altro che simpatizzanti del fascio, erano laureati e appartenenti all'esercito per parte materna, contadini per parte paterna. Però il mio nonno, figlio di contadini, teneva all'istruzione dei figli e aveva
    un grande amore per la cultura, che non possedeva. A suo modo, molto meno ignorante di tanti figli di papà di oggi, istruiti o indottrinati, ma senza un briciolo di quell'apertura mentale senza la quale la cultura è un'utopia.
    Che poi il commento di Ulisse sia perfetto è vero. Mi è piaciuto molto, come ho già scritto, più del mio. Ma Ulisse lo sa, credo non me ne voglia se non gli ho fatto i complimenti in modo esplicito.

  • emma5 scrive:

    Il silenzio che si è creato tra Pier Vittorio ed il suo interlocutore io credo che sia l'espressione di quel sentimento di pudore e di disagio che si prova di fronte a due personalità malate come lo sono sia Mussolini che Berlusconi.
    Entrambi megalomani ma nel primo caso la spinta iniziale
    è rappresentata dall'amor patrio, nel secondo, unicamente dall'amor proprio.
    Direi che nel secondo caso si possa anche ipotizzare una patologia di tipo onnipotente, maniacale, con delirio di persecuzione che il soggetto in questione tenta di risolvere ponendo una divisione netta, manichea, tra i buoni e i cattivi. Soffrendo di un grave disturbo narcisistico che gli consente di porre unicamente sè stesso al centro dei suoi interessi ed investimenti, con conseguente uso improprio, nonchè perverso, degli altri, verso i quali egli non può che essere totalmente cieco, non ci rimane altro che sperare nella stessa fine che fece Narciso. Sarebbe bello se questa fine fosse imminente, se il bel narciso finisse per annegarsi nella sua stessa immagine di cui si bea, prima che i danni si facciano irreparabili. Ma ,attenzione, il pericolo di affidarci a personaggi che altro non abbiano a cuore se non sè stessi è sempre in agguato e, spesso, non ha colore.

  • la formica (sergio) scrive:

    Io ho avuto occasione di vedere,come tutti credo,il "parterre2 di convenuti alla manifestazione di sabato 20 ed ho anche ascoltato le interviste volanti al cosiddetto "popolo" Talmente letali da farmi cadere le braccia o meglio le orecchie,D'altronde stare davanti a chi ti vuol vendere le cose qualsiasi e ti interrroga su delle inezie,oppure ti racconta delle barzellette;facendoti assistere in prima persona allo spettacolo del bagaglino due è di una deprimenza incredibile.
    Chi era presente lì nella piazza, i più con il cervello in ferie,probabilmente era in trance estiva;ma mi figuro chi era a casa e per informazione ha voluto entrare con la tv non ha ricevuto un gran che,ma se fans se ne sarà fatta una ragione,
    Spero infine che l'effetto stia passando in fretta e che fin da domani,a freddo,potranno trovare la via di interrogarsi del perchè siano al mondo.

  • Janko01 scrive:

    Cara Maria rileggiti meglio il primo commento di ulisse; e' perfetto e da` una descrizione dell'uomo attuale precisa, chiara e soddisfacente senza ricorrere a paragoni che sono sempre improponibili nella storia. Il suo richiamo poi a Vanna Marchi e' stato nobilissimo.
    Tu affermi che buona parte delle persone istruite oggi come allora furono e sono contrarie a questi due personaggi. Sbagliato. Sulla pelle dei miei famigliari posso escluderlo categoricamente. Ebbi zii muratori che dovettero emigrare in Sud America negli anni '20 a causa del fascismo, famigliari e conoscenti di mediocri risorse economiche ed intellettuali che furono riempite di olio di ricino perche nella Venezia Giulia dove nacquero pretesero di continuare a parlare lo sloveno. Ed oggi nel PDL esistono fior d'intellettuali e di magnati che mungono le risorse procurate loro dal Berlusconi.
    Indipendentemente da quello che avverra domani e lunedi e che cambiera' molto poco perche' l'italiano non cambia in cosi' poco tempo, il commento di ulisse calza a pennello.

  • ulisse scrive:

    E' sempre più nervoso, brutto segno per lui. Credo anch'io che stiamo per liberaci di questa barzelletta vivente. Certo, come lo era Mussolini, il cui delirio di onnipotenza costò al ns Paese 6 milioni di morti. Ora ci sono le anime morte, che è più o meno la stessa cosa. Profumi e colori di primavera in arrivo, speriamo bene. Non ascolto più la sigla del Tg1 da mesi, la tv di Stato delle banane...., e un po' mi manca.

  • maria scrive:

    Ma che bisogno c'è di fare paragoni, adesso? Tra qualche giorno si vedrà come vanno le elezioni, poi se ne riparla. Sempre se ci sarà ancora bisogno, o modo, di parlarne.
    Sul fatto, comunque, di sminuire la pericolosità dell'individuo solo perché ricorda i personaggi di Sordi, non sono d'accordo. E' certamente un regime di nuovo genere, quello a cui aspira, ma solo perché sono cambiati i tempi, i mezzi a disposizione e i costumi della gente.
    E comunque una cosa, importante, lo accomuna al duce: la marea di consensi da parte del popolo poco istruito. Oggi, come allora, i dissidenti erano molto spesso persone colte e capaci di vedere in prospettiva gli sviluppi a cui avrebbero condotto quegli insensati bagni di persone deliranti che, felici, inneggiavano alla rovina.
    Per Polifemo: spiacente di deluderti, non sono "povera", anche se sicuramente sbaglio. Per fortuna i miei errori non avranno conseguenze, grazie al Cielo le cose andranno come devono, il che, lo confesso, ultimamente mi fa sentire piacevolmente leggera... Aria di Primavera, cari miei!

  • ulisse scrive:

    Vede caro Janko 02, ormai anche all'estero destiamo solo sentimenti di compassione...

  • janko 02 scrive:

    Ulisse se io fossi un professore d'italiano ti darei 10 per il tuo primo commento; non aggiungere altro, per favore, altrimenti rovini il primo componimento ed io ne sarei dispiaciuto.
    Per il mio lavoro ho contatti con tante persone di diversi paesi, tra queste incontrai alcuni imprenditori libici nei giorni scorsi. Mi parlarono del Berlusconi perche` sono italiano e credono che da buon italiano io condivida le gesta del mio presidente del consiglio. Ebbene mi dissero che si tratta di uno che parla tanto, sorride sempre e non fa mai un c...o. Si fermarono li` per non offendere un suo concittadino.

  • ulisse scrive:

    Berlusconi prende tanti voti perché il 50% degli italiani è come lui e un altro 30% abbondante gli si avvicina di molto. Ecco perché i film di Sordi avevano tanto successo, perché al cinema ti riconoscevi in pieno (anche se nessuno lo ammetteva) nel protagonista di turno. L'ho già detto: l'Italia che conta è in mano al 20% scarso dei suoi cittadini, compresi quelli che vivono all'estero. Già, un po' poco per cambiare le cose.

  • la formica (sergio) scrive:

    per fare ben capire,se vuole, è necessario che ognuno si faccia una propria idea,non di certo mutuata da formica o polifemo o ulisse che sia.

    Raiperunanotte: il confronto Mussolini-Berlusconi - Video - RepubblicaTv - la Re

  • polifemo_01 scrive:

    concordo pienamente con ulisse.
    Il paragone con Mussolini non regge e la "povera" maria cerca di incollarlo a forza.
    Invece è molto veritiero quello che nostro Albertone nazionale, rappresentante ( nei films), dell' italiano medio.
    Si potrebbe quindi anche spiegare perchè Berlusconi prende tanti voti.

  • ulisse scrive:

    Mussolini: Dio, patria e famiglia!
    Berlusconi: io, Patrizia D'Addario e gli affari di famiglia! Beh cara maria, una certa differenza c'è. Anche se non rimpiango certo il Duce e il suo nefasto Ventennio, come non rimpiangerò fra cento anni l'uomo di Arcore e l'uomo del Colle, quello che non hai mai saputo dire "no".

  • maria scrive:

    Mussolini teneva a dare di sé un'immagine pubblica seria e responsabile, con punte di minaccioso menefreghismo, da conquistatore del mondo quale voleva essere. Molto diversamente da Truffolo, che è tutto battute, sorrisi, corna, gestacci, ammiccamenti, minacce e canzoni. E tuttavia il paragone è d'obbligo, per molti motivi, primo fra tutti il programma piduista di restaurazione del regime. E poi, vogliamo parlare dei travestimenti? Da capostazione, da pirata in bandana, da cantante, da arabo, il nostro, con tanto di cappellini; da mietitore, guidatore di macchine agricole, bonificatore di paludi il duce, a torso nudo e sguardo fiero, ripreso dal basso perché svettasse come colosso...
    E il particolare senso della famiglia, con la moglie a casa e le amanti a palazzo, di cui tutti sapevano, perché attestavano la virilità del soggetto, ma senza troppo strepito, almeno fino a Claretta? E la sensibilità religiosa per cui la Chiesa è utile, basta che non interferisca con i massacri necessari di uomini e libertà? E l'uso della propaganda come sostituto dell'informazione, l'accusa di disfattismo a chi facesse notare che si avevano, con rispetto parlando, le pezze al c...o?
    Usa anche gli stessi slogan: l'avete letto "VINCERE" a caratteri cubitali, a proposito della campagna elettorale? e non era identica la retorica del discorso di Roma, con le stesse parole? A chi non l'avesse letto consiglio, a proposito degli effetti a lungo termine dei discorsi del duce sulle personalità deboli, il bellissimo romanzo di Camilleri "La presa di Macallè". Fa male, ma fa pensare.

  • la formica (sergio) scrive:

    Il riferimento del "piazzista" non esiste nella storia per quanto indietro si possa scavare.
    Lui è la quintessenza dell'avanspettacolo fatta persona,lui viene da lì e si vede proprio.
    Ce lo meritiamo ? Dopo il 30 vediamo.

  • ulisse scrive:

    Berlusconi è unico. Mussolini, Nerone, Vanna Marchi..., ogni accostamento è fuori luogo. E' la perfetta incarnazione di un certo italiano medio, un po' qualunquista, un po' bacchettone, un po' furfante. Scarso senso di appartenenza ad una comunità (altro che Forza Italia), nessun senso dello Stato, fastidio per le regole, amore sfrenato per il proprio Io, inclinazione alla bugia. Avete visto la trasmissione di ieri di Santoro? Quando il giornalista chiedeva
    ai manifestanti del Pdl cosa ne pensavano delle intercettazioni telefoniche che inchiodavano il Cavaliere alle sue responsabilità, la risposta era quasi un coro: sono tutte invenzioni, tutte menzogne. Negano persino l'evidenza, come fa lui. Ecco, se proprio vogliamo sforzarci di trovare un riferimento nel passato, tra gli accostamenti possibili vedo in Berlusconi molti dei personaggi interpretati da Alberto Sordi nei suoi film degli anni sessanta e settanta. O, per andare un po' più indietro, da Pirandello. Lui è sostanzialmente un borghese piccolo piccolo, senza alcuna visione del mondo e della società che non vada oltre la punta del suo naso (stavo per scivolare nella prosa di Luttazzi per sostituire in naso con qualcos'altro, ma mi sono fermato). Non ha statura e il suo provincialismo se lo porta dietro anche all'estero: il mio amico Putin, il mio amico Gheddafi, il mio amico Apicella (il posteggiatore sotto casa divenuto il paroliere di fiducia). Non esprime mai pensieri profondi, solo spot ad effetto. E' di una banalità sconcertante e proprio per questo piace ad un elettorato di cultura medio-bassa che per il 90% delle proprie conversazioni ha come oggetto le barzellette di Pierino, dove lui è un fenomeno. Berlusconi è questo, non andate a cercare riferimenti alti o bassi nei libri di storia. Basta accendere le sue Tv.

  • Corrado scrive:

    Io, ho scritto questo:
    Benvenuta censura, benvenuta dittatura! Benedetta... dittatura blasonata! Dittatura... missione d'amore; quella che lui - il nostro Presidente del Consiglio – vuole!
    Non ho usato l'aggettivo “desiderare”, perché non fa parte del lessico presidenziale!
    Lui, fondamentalmente vuole e... paradossalmente tutto quello che vuole, ottiene!
    Alla stessa stregua di un bambino viziato, vuole essere coccolato dal suo “Popolo della libertà”. Sarebbe d'obbligo un eufemia del termine “libertà”. Dico sarebbe, perché il termine è già stato coniato, a mò d'egida, per difendere Giove, il dio dell'Olimpo in passato. Ora è diventato, lo scudo dell'impomatato Presidente. Impomatato, perché unto del signore. Non ci è stato ancora rivelato di quale signore si tratti?
    Ma, forse un giorno ci verrà svelato. O più precisamente, sarà lui, il nostro Presidente a comunicarcelo. Chissà, magari sarà lui l'inviato speciale sulla terra, che avrà il compito di redimerci, di liberarci dal peccato originale! Io, da parte mia non credo più! Nemmeno a babbo Natale!

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