Battaglia di fine impero
Non è bello il piccolo terremoto politico che si è scatenato intorno alla presentazione delle liste per le regionali. Sa di battaglia di fine impero quando, venute meno idee e progetti, il confronto politico diventata un semplice, crudo e arido scontro di potere.
Certo, il piccolo terremoto è servito a mettere a nudo le guerre interne a quello che Ernesto Galli della Loggia ha chiamato il "fantasma din un partito".
E anche a far capire ancora di più le difficoltà degli attuali partiti di opposizione (Pd in testa) a esprimere una linea forte, di largo respiro, comprensibile da tutti.
Ma ha sempre il sapore di battaglia da fine impero, dove tutto si confonde dietro una nebbia spessa e diffusa. A rompere questa nebbia non può essere chi combatte per l'impero, ma solo chi di quell'impero non ne può più.
Ecco, il problema è questo. Gli italiani la vogliono rompere quella nebbia? A leggere sondaggi, ascoltare conversazioni, analizzare stati d'animo sembra proprio di no. Ma questo piccolo terremoto potrebbe essere servito a far cambiare opinione a molti.
O è utopia?