Istantanea Pier Vittorio Buffa

Battaglia di fine impero

Non è bello il piccolo terremoto politico che si è scatenato intorno alla presentazione delle liste per le regionali. Sa di battaglia di fine impero quando, venute meno idee e progetti, il confronto politico diventata un semplice, crudo e arido scontro di potere.

Certo, il piccolo terremoto è servito a mettere a nudo le guerre interne a quello che Ernesto Galli della Loggia ha chiamato il "fantasma din un partito".

E anche a far capire ancora di più le difficoltà degli attuali partiti di opposizione (Pd in testa) a esprimere una linea forte, di largo respiro, comprensibile da tutti.

Ma ha sempre il sapore di battaglia da fine impero, dove tutto si confonde dietro una nebbia spessa e diffusa. A rompere questa nebbia non può essere chi combatte per l'impero, ma solo chi di quell'impero non ne può più.

Ecco, il problema è questo. Gli italiani la vogliono rompere quella nebbia? A leggere sondaggi, ascoltare conversazioni, analizzare stati d'animo sembra proprio di no. Ma questo piccolo terremoto potrebbe essere servito a far cambiare opinione a molti.

O è utopia?

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57 commenti 8

  • ulisse scrive:

    Titolo di prima pagina di oggi su il Fatto Quotidiano: Così B. minacciò Napolitano. In tutta franchezza è la prima cosa che ho pensato anch'io quella fatidica sera della firma del decreto salva liste. L'unica ipotesi per giustificare in qualche modo l'inaudito atto del Colle. Speravo tanto di essermi sbagliato, mi sforzo di pensarlo ancora adesso. Un ricatto? Se le cose stanno davvero così sbaracchiamola questa povera Italia e prenotiamo un biglietto di sola andata per i Caraibi. Andiamo a goderci i sigari cubani del vecchio Fidel e un po' di sole che fa bene alla cervicale. Così evitiamo anche i massaggi.

  • maria scrive:

    Cara Monica, per questo ci siamo arrabbiati tanto con i tagli all'istruzione, che peggiorano il quadro dell'ignoranza nazionale, già da record. Solo che la legge non ammette ignoranza, dunque bisogna darsi da fare. De Filippo, se non ricordo male, commentava il principio di cui sopra con la considerazione amara "La Legge non ammette ignoranza, dunque non ammette la maggior parte del popolo che, in quanto ignorantissimo, non esisterebbe...". Solo che, se ancora non ricordo male, metteva la riflessione in bocca al camorrista "sindaco" del Rione Sanità, che risolveva il problema difendendo l'ignoranza del popolo con mezzi fuorilegge, dalle false testimonianze alle intimidazioni, fino, si intuisce, all'omicidio, in caso di bisogno.
    Per noi invece il principio va letto nel modo "classico", ovvero non si può ignorare la legge, se la si viola per ignoranza, comunque, si paga. Si deve lavorare per abbattere il muro dell'ignoranza, anche per questo. Ultima considerazione: sono un po' stufa di sentire parlare del popolo sempre come fosse una massa di irresponsabili. Se si sceglie col voto si è responsabili della scelta, anche perché, in ogni caso, se ne pagano le conseguenze. L'avevano imparato bene i nostri nonni e papà col fascismo, scelto ad occhi chiusi e pagato ad occhi aperti, e a volte con la rovina economica e con la vita. Noi, semplicemente, forse, abbisognamo di un promemoria.

  • Monica scrive:

    Ma lo vogliamo capire o no che la stragrande maggioranza degli italiani non ne capisce niente di politica, non legge i giornali, non si informa di nulla nè gliene importa degli art. 18, della Costituzione, di decreti legge, di scudi fiscali e quant'altro?? Basta che si possono fare la settimana di vacanza in estate e qualcuno gli fa credere che "con l'attuale governo si stanno pagando meno tasse!!!", che tutti si convincono che quelle sono le persone giuste per governare un Paese! Oltretutto se si presentano bene, parlano forbito e per di più sanno stare in passerella.........!! La vedo nera!
    Io mi ntendo poco di diritto ma da qualche parte ho sentito che nella giurisprudenza spicciola, vale una regola: le leggi sono al di sopra del re , ed è il re che, seppure le ha emanate, ne è comunque al di sotto. Una metafora per dire che le leggi vanno sempre rispettate. Che sia un borghese piccolo piccolo o un parlamento intero, le leggi devono essere rispettate e chi sbaglia deve pagare! Napolitano avrebbe dovuto, nella sua qualità di Presidente di Repubblica, essere superpartes e difendere la legge italiana e perciò non firmare il decreto vergogna proposto da questa ignorante e arrogante maggioranza, proprio in virtù di ciò che rappresenta! Invece un'altra barzelletta tutta italiana è stata scritta, l'ennesima! E' chiaro per tutti che senza le liste del pdl, le elezioni sarebbero state monche, molti nostri concittadini non si sarebbero sentiti rappresentati e si sarebbero giustamente inc.....ti , ma intanto, ricordiamoci che le elezioni si fanno per i cittadini, non per gli elettori del pdl, del pd , dell'udc etc. etc. (solo dopo le elezioni ci saranno gli elettori di questo o di quel partito) e di un partito che non è buono neanche a seguire le semplici regole di presentazione di una lista, ma noi, con tutti i guai che abbiamo, ma che ce ne dobbiamo fare?

  • maria scrive:

    Minuto per minuto: al Senato, seduta sospesa per mancanza del numero legale. Stop alla discussione sull'illegittimo impedimento. Secondo voi, si può imporre un voto di fiducia alle poltrone vuote? Vale la legge del silenzio-assenso? Esiste la legittima interpretazione dell'assenza-assenso? C'è il rischio che, se lasciano il posto per tropppo tempo lo trovano occupato, e per sempre, da un... bivacco di manipoli? Vale come occupato, se ci metti un giornale o il cappello, o la borsetta?
    A proposito di Otto Marzo, ormai trapassato remoto, avevano una Finocchiaro, perché scelsero un Bersani? E perché la Lega, che poteva avere il volto di Pivetti, ha una faccia...di trota? E perché nel casino più nero ci hanno messo due donne , Bonino e Polverini? Sembra un po' come certi incarichi di direzione di carceri che scoppiano, o di Enti da cancellare, sempre dati a donne.

  • ulisse scrive:

    Purtroppo il grosso dell'elettorato berlusconiano è proprio femminile, milioni di casalinghe rincoglionite sin dalle 7 del mattino da televendite e ruote della fortuna. Ho anche il sospetto che 6 operaie su 10 abbiano votato fino ad oggi per il sultano di Arcore. Non so se adesso i numeri sono ancora questi, vedremo alle prossime regionali. Ma la capacità di "persuasione" di Berlusconi resta a mio avviso sostanzialmente intatta, soprattutto sulle menti più deboli. Quelle che non leggono mai un giornale, non entrano mai in una libreria, ma entrano ed escono dal parrucchiere, istituti di bellezza e centri commerciali con comportamenti quasi compulsivi. Sempre più giovani, sempre più belli, sempre più tutto. Spendi e spandi.... Ascoltate su You tube i testi delle canzoni di Rino Gaetano, diceva queste stesse cose più di venti anni fa. Se ne è andato in una notte, a Roma, ad un incrocio della via Nomentana, mentre era al volante della sua Volvo, a due passi da casa. Un camion, sbucato improvvisamente da quell'incrocio, gli tagliò improvvisamente la strada. Ancora oggi si parla di morte "misteriosa" di Rino Gaetano. Un'altra notte della Repubblica.

  • maria scrive:

    Di nuovo BOCCIATI. Ma "Caschetto Nero" non si arrende. L'avete sentita, stamattina, su Rainews, che ancora spera che il pasticcio si risolva? E avete sentito le allegre panzane a proposito della sua volontà di rappresentare il "nuovo", le chiacchiere sul lavoro... omessa, ovviamente la neonata porcata a danno dell'articolo 18. Forse, trattandosi di novità, la considera automaticamente una bella conquista...
    Il bello è che non basterà comunque. A proposito di donne, di lavoro e di diritti, Omsa chiude da noi e riapre all'estero. Chissà che le operaie non decidano di trasferirsi anche loro sull'Isola dei Cassaintegrati. Il reality se ne gioverebbe, anche perché rispecchierebbe meglio la situazione: se no pare sempre che agli uomini si tolga il lavoro, alle donne un hobby...
    Pensate cosa succederebbe se tutte le precarie di fatto espulse dalla scuola, tutte le licenziate a vario titolo, si presentassero in barchetta in quel dell'Asinara... Secondo me l'isola sprofonderebbe, per eccesso di abitanti. Ma le donne hanno troppo da fare, non possono permettersi nemmeno una protesta come si deve.

  • maria scrive:

    Esagerati! Addirittura dicono che la donna è meglio dell'uomo!...A noi basterebbe avere un po' meno problemi pratici, di lavoro, di famiglia, di credibilità...di look addirittura. Su meglio e peggio, resto una sostenitrice del "caso per caso". Meglio diffidare di quelli che ti fanno passare sempre prima...magari è per guardarti meglio il sedere!

  • ulisse scrive:

    Già, altra stronzata questa dell'8 marzo. Un'altra festa organizzata dall'associazione dei commercianti e dei fiorai come quella della mamma, del papà, del cognato, della suocera...Ma sempre su Abruzzoitalia.it (blog Nuvole) ho visto una cosa carina. Dai un'occhiata.

  • maria scrive:

    Ulisse mio, piango. Come doveroso, per tutte le donne, nella nostra tristissima giornata. Senza mimose, senza festa al night, senza pizzata con le amiche, senza voglia di sognare, senza l'amore mio Polifemo che, ormai l'ho capito, mi ha lasciata per sempre...Orbata, si diceva un tempo delle vedove... Perfetto, nel caso mio. Sto, per dirla poeticamente, come l'utimo panda sul bambù, meditabondo colla foglia in bocca...Come i bambini che, dietro i vetri rigati di pioggia sognano il sole...

  • ulisse scrive:

    maria che fai stasera? Ho visto che polifemo di trascura (sei grande)

  • ulisse scrive:

    Sul giornale on line Abruzzoitalia.it ho appena finito di leggere questa notizia: VIGILE SI UCCIDE 8 MESI DOPO SUICIDIO DEL FIGLIO.
    Testo: Tragedia nella caserma dei vigili del fuoco di Imperia, dove ieri sera si è tolto la vita il vigile Ivan Gismondi, che era stato in Abruzzo per assistere le popolazioni colpite dal terremoto. Gismondi si è ucciso a poco meno di un anno di distanza dalla morte del figlio, Nadir, di 22 anni, che il 28 giugno scorso si era suicidato con un colpo di pistola alla testa.
    Il ragazzo si era visto ritirare la patente dai carabinieri, perché aveva un tasso alcolemico nel sangue pari a 0,7 contro il limite di 0,5 previsto dalla legge. Fu così alta l'umiliazione ricevuta che Nadir, considerato un ragazzo "modello" per la sua educazione, tornato a casa prese la pistola calibro 9, regolarmente detenuta, e si sparò un colpo alla testa.
    Gismondi è stato trovato impiccato da un collega nella camerata della caserma. La morte del figlio, "discontinuo" dei vigili del fuoco, lo aveva gettato nella disperazione.
    Dunque, una famiglia rovinata per 2 decimi di milligrammo. Sarebbe bastato un decreto legge per evitare questa tragedia. Mi chiedo: ma Napolitano avrebbe firmato?

  • franco scrive:

    Ho fatto un test sui berlusconiani: il 50% lo sono perche' non pagano le tasse, il 50% sono ottusi.
    Considerazione: non c'e' niente da fare qualunque cosa capiti, ad esp nel '40 il 99% erano fascisti, hanno cambiato quando ognuno ha avuto il morto in casa e non si mangiava piu'.

  • maria scrive:

    Il Paese crede nella Costituzione. In che senso?
    !) Come ha creduto per anni nelle ricette magiche di Vanna Marchi. Come crede nella jella e nel malocchio, nelle reliquie miracolose e nel fango anticellulite.
    2) Crede di avere ancora una Costituzione, solo perché vede la copertina e non apre: altrimenti si sarebbe accorto che le pagine stanno diventando bianche..
    3) Il Paese si beve qualunque cosa, basta che gli fai credere che la Costituzione è salva.
    4) Ha detto il Paese perché non si riferiva all'Italia...parlava in generale di un Paese democratico teoricamente inteso.
    5)Il Paese crede nell'esistenza di un antico testo, chiamato "Costituzione" perché l'ha imparato nei libri di Storia. Avendo appreso della sua estinzione dai giornali, continua a credere che sia esistito, un po' come i fossili di dinosauro che si ammirano nei
    musei.
    6) Il Paese crede nell'esistenza della Costituzione perché ha notato che, nella poltronciona rossa del Parlamento, ultimamente, Truffolo sembra diventato più alto. Si presume se la sia messa sotto, a mo' di cuscino.

  • la formica (sergio) scrive:

    La politica? Un italiano su quattro non si informa
    E uno su tre non ne parla mai. Secondo l'Istat si tratta di oltre 11 milioni di persone over-14. Pesa la sfiducia, la tv domina nell'informazione
    Caro Ulisse,questo sempre da Ansa;cerca di riflettere su cosa può fare di eclatante un Presidente di questa nostra Repubblica,governata da chi si informa solo dalla tv,specie quelle (tutte) del nostro Tycoon.

  • ulisse scrive:

    Ansa: Napolitano "Il Paese crede nella Costituzione". Già, è lui che se l'è messa sotto i piedi, come dicono da due giorni i più autorevoli costituzionalisti italiani.

  • ulisse scrive:

    No caro martin, non puoi. E' proprio qui l'anomalia di questo aberrante decreto incostituzionale sul quale Napolitano ha messo il capello. Ed è bene ribadirlo affinché tutti gli italiani capiscano. Il provvedimento vale solo per le specifiche situazioni del Lazio e della Lombardia che il decreto va a sanare. Mi spiego meglio con un esempio: fallo di mano in area durante una partita di calcio. L'arbitro fischia, ma invece di decretare la massima punizione convoca i due capitani e spiega: lo so, sarebbe calcio di rigore. Ma siccome la squadra che dovrebbe subite il penalty sta per vincere lo scudetto, non si possono deludere milioni di tifosi. Dunque, solo per questa partita, il calcio di rigore vale per i falli commessi nell'area piccola e non in quella grande. Palla al centro e si riparte dal risultato di 0-0. Un arbitro che si comporta così che fai? Come minino lo mandi via a pedate! Insomma, ci siamo capiti.

  • martin scrive:

    Vorrei presentare una lista per le regionali del 1975, un partito "amico" mi ha fornito un pacco di moduli prefirmati, ma ho alcuni dubbi:
    - Fa niente se nel frattempo qualcuno dei firmatari è passato a miglior vita?
    - Il decreto "interpretativo" mi perdonerà questo breve ritardo?
    - E' lo stesso se sui moduli sono presenti macchie di sugo all'amatriciana?
    Confido in una vostra risposta e ringrazio fin d'ora.

  • maria scrive:

    Battaglia di fine impero. Potrebbe essere il titolo di un film, magari da Oscar. Come sarebbe bello, guardarcelo seduti mangiando pop-corn, invece di essere le comparse, quelli sfigati, che corrono tanto, prendono le botte, corrono i rischi e sono pagati meno di tutti... Ma quanto dura, questo film? Speriamo che almeno ci sia il lieto fine.

  • emma5 scrive:

    Se anche i vescovi si stanno pronunciando contro il decretino salva liste, allora mi viene da credere che il piccolo terremoto possa servire a far cambiare opinione a molti italiani. C'è da augurarsi che non sia un'utopia pensare che gli italiani, possano trarre una lezione per convincersi che sarebbe, quanto meno prudente ,lasciar perdere coloro che sanno governarci unicamente con la forza e la prepotenza. Che sia la volta buona per un reale cambiamento!

  • ulisse scrive:

    Dopo il voto delle regionali, qualunque sia l'esito, Berlusconi tenterà l'ultimo colpo, il più grosso: quello di assoggettare il potere della magistratura al potere politico. A quel punto l'operazione di smontare l'assetto democratico del ns paese, come si fa con una gru che ha esaurito le sue funzioni, sarà compiuto. Ci avviciniamo all'atto finale di un vero golpe, consumato con la complicità di una sinistra cieca o compiacente. L'indipendenza della magistratura resta quindi fondamentale per porre un argine a questa oscena deriva morale e istituzionale che sta avvicinando sempre di più il ns paese alle coste del Nord Africa. Già, povero Pertini. Si emozionava per una partita a scopone con Zoff e Bearzot. Oggi sarebbe morto di crepacuore.

  • maria scrive:

    Il peggio è che, dopo aver consentito che si vada al voto, il de-cretino non impedirà che le elezioni vengano considerate nulle. La facciamo una scommessa^ Se vincerà la sinistra non convertiranno in legge il decreto e le invalideranno. Se vincerà la destra le invaliderà la Consulta di Stato, anche perché sono state lese le competenze delle Regioni in materia di elezioni... Alla faccia del male minore!
    Dimenticavo...W Pertini!

  • ulisse scrive:

    Viva il sindaco di Ivrea, che ha avuto il coraggio di togliere la foto di Napolitano dal suo ufficio e di sostituirla con quella di Pertini. A volte un piccolo gesto vale più di un editoriale di Minzolini. Se da domani lo facessero tutti i direttori didattici e presidi delle ns scuole sarebbe una bella rivoluzione. Ma temo che quello del primo cittadino di Ivrea resterà un gesto isolato. Intanto dal ns emerito inquilino del Quirinale mi congedo con la celebre battuta di un suo illustre concittadino: presidente, ma mi faccia il piacere!

  • emma5 scrive:

    Per Maria: mi pare, invece, che la pensiamo allo stesso modo e che simili siano le nostre preoccupazioni. Forse, è vero che le forze di sinistra dovrebbero tenere in maggior considerazione gli elementi di arroganza e di sfida, di prepotenza, di quasi totale assenza del senso civile e di dmocrazia del Premier ,per consentire risposte politiche che lo fermino in tempo.

  • emma5 scrive:

    Nel tentativo di rispondere all'invito di Maria, immagino di calarmi nei panni del Presidente della Repubblica, per chiedermi cos'avrei fatto al posto suo. Credo la stessa cosa, se ben interpreto la sua volontà, di tutelare il diritto o, semplicemente, il bene di tutti i cittadini ch'egli rappresenta. A me pare che questa debba essere la sua funzione, quella, appunto, di preoccuparsi che ogni persona venga tutelata nei suoi diritti, in questo caso, nel diritto di voto. A me sembra che, così facendo, il Presidente abbia dato prova di grande responsabilità. Il problema rimane l'arroganza con cui il Premier e suoi seguaci, sempre, affrontano le cose, un'arroganza che non è congeniale a chi ha un'etica diversa. Forse la mia è un'analisi un po' semplicistica, sotto il profilo politico ma, credo, che in un momento tanto delicato dovremmo, tutti, sforzarci di PENSARE, senza lasciarci cadere in reazioni rabbiose, molto comprensibili ma altrettanto rischiose. Sforziamoci di evitare errori grossolani, affinchè nel Lazio non vinca la Polverini ed in Lombardia, Formigoni.

  • ulisse scrive:

    Cara maria, ha firmato perché il potere ha i suoi segreti. Inconfessabili . Ora sappiamo che con le ns tasse manteniamo un altro carrozzone inutile e costoso come il Quirinale, nonostante la mossa populista del migliorista di tagliare le spese di qualche cent. Il Pd lo difende. E infatti comincio a pensare che il vero problema di questo Paese sia proprio questo partito del ni, senza palle, senza un briciolo di personalità, senza leader. Povera sinistra, un fallimento dietro l'altro. E ora teniamoci il principe di Arcore e i Savoia sul palco dell'Ariston. Nani e ballerine in Parlamento, assieme a mafiosi e affaristi senza scrupoli. E' un'Italia che va a puttane, lo dico a bassa voce perché non senta mia figlia. Cosa se ne faranno i ns giovani di internet e dei telefonini di ultima generazione quando noi ci accomodiamo ogni giorno al ristorante per dire al cameriere: poi per il conto passa mio figlio?

  • maria scrive:

    Per Emma: io la penso esattamente al contrario. Quanto più un governo appare eccessivamente onnipotente, eccessivamente privo di alternative, tanto più dovrebbe aumentare la forza dell'opposizione, che dovrebbe avere l'appoggio anche di chi, pur dalla parte del governo per orientamento, classe sociale, tradizione, abbia comunque a cuore la democrazia.
    Ma forse, pur avendo una certa età, ho ancora un'anima giovanile. O forse, proprio perché ho una certa età, mi piacerebbe che nel mio Paese, che già una volta ha pagato caro il discorsetto della "mancanza di alternative serie" si trovasse una soluzione che ci impedisca di rivivere la necessità di riconquistarcela, quell'alternativa, con la forza della disperazione.
    Altrimenti dovremo cominciare a rivedere anche le chiacchiere sulla lotta alla mafia, camorra, 'ndrangheta, nei territori dove, ad oggi, manca un potere seriamente alternativo al loro, e lasciare che le cose vadano come il più forte vuole. E così per le tasse non pagate, per i concorsi truccati, per i potenti impuniti, per la giustizia che non dà nulla alle vittime e protegge i colpevoli.
    Se accettiamo tutto, abbiamo almeno il pudore di stare zitti.

  • maria scrive:

    Non si può, davvero non si può, in un blog, non concludere il discorso con la domanda più grave, più inquietante, la madre di tutte le domande: perché ha firmato?
    E spero vivamente che NESSUNO si sogni di scriverle, le risposte che ha in mente. Basti porsela, in silenzio, nella parte più segreta della nostra mente, la domanda. Saranno risposte diverse, sicuramente. Ma se si è interrogato il nostro angolo della ragione, quello dove si è onesti anche quando non si vorrebbe, sarà valsa la pena che uno di noi, la questione l'abbia sollevata.
    Sarà un piccolo seme che, prima o poi, se non pioverà troppo o non farà troppo caldo, o non arriverà fuori tempo una gelata, forse, darà i suoi frutti.

  • emma5 scrive:

    L'ennesima prova di forza (meglio, di onnipotenza) da parte del Premier e di maturità e responsabilità da parte delle altre forze politiche, non rappresentate da lui. Peccato, però, che l'opinione pubblica attribuirà, un'altra volta, senso di potenza alla prima e di debolezza alla seconda. Dunque, se la matematica non è un'opinione, a vincere saranno di nuovo coloro che già ci governano e agli altri non resterà che l'amarezza della preoccupazione di come salvare i nostri figli dalla dittatura.

  • ulisse scrive:

    La risposta venuta dal Quirinale per giustificare la firma del decreto salva-liste non regge, è fragilissima sotto ogni aspetto: giuridico, etico, costituzionale. Ci sono migliaia di italiani esclusi da gare d'appalto o da concorsi pubblici per un vizio di forma, come la presentazione della domanda mezz'ora dopo la scadenza prevista dal bando. E la forma in giurisprudenza è sostanza. Non ci siamo proprio. Ha ragione Di Pietro: Napolitano deve lasciare. Perdonate la crudezza, ma non è più tempo di girare troppo intorno ai problemi giocando di fioretto.

  • ulisse scrive:

    E meno male che il migliorista del Colle aveva assicurato che avrebbe posto la sua firma al decreto salva liste solo se si fosse trovata una soluzione condivisa anche dalle opposizioni. In questo Paese stiamo ormai perdendo tutti i riferimenti. Non ci resta che il pennacchio dei carabinieri in alta uniforme. Ho sognato che bussavano nelle porte dei palazzi che contano con questo mandato: non siamo qui per arrestare nessuno, ma in nome del popolo sovrano vi invitiamo a sgombrare le vostre scrivanie e ad uscire di scena. Non è neanche un golpe, come qualcuno urlerà quando sarete usciti da qui. Il fatto è che siete proprio una massa d'incapaci. Cosa dite? Non è un reato? Da oggi sì, per decreto.

  • la formica (sergio) scrive:

    Sarei curioso,ma temo non mi sarà possibile datà l'età,di vedere cosa avranno gli Italiani,comunque la pensino,tra pochi anni.
    Posso solo immaginarmelo e già questo mi sconforta sapere che faccio parte di questo popolo "beota" che consapevole o inconsapevole si è "suicidato" e con loro i loro figli e i loro nipoti .Peccato perchè credevo che noi fossimo migliori dei nostri progenitori.

  • maria scrive:

    Oppure torniamo all'antico, ripristiniamo il pollame da guardia, addestriamo le nuove oche del ...Quirinale. Così, la prossima volta che sale qualche barbaro con intenti bellicosi, quelle fanno "quaquaquaqua"...e magari il garante capisce...
    Comunque, scherzi a parte, sapete come è bella la campagna? Quanto è riposante, finalmente, vedere vere pecore, veri, onesti maiali, cani e gatti e topi, anziché uomini-pecora, uomini-cane, uomini-maiale, uomini-ratto, uomini-ragno...

  • maria scrive:

    Appunto per il "dopo" (posto che ve ne sia uno): la prossima volta, la Costituzione, facciamola meglio, un po' più sicura. Un garante solo, in un Paese come l'Italia, è davvero troppo poco...

  • janko02 scrive:

    Caro Fil de fer hai sbagliato il confronto, l'Italia non e` come la ex-Jugoslavia e` come una delle tante repubbliche sudamericane, impostate su di un solo capo, incorrutibile, circondato da tanti onesti collaboratori. Peccato che quando venne da noi Gheddafi non abbia esclamato quello che fece sbellicarsi dalle risa i convenuti all'ONU qualche mese fa a proposito di Obama: Berlusconi, presidente a vita!
    Disonesti ci sono in tutto il mondo, in Italia a leggere le difese di ogni accusato di ladrocinio, non c'e' nessuno. Come mai questi maledetti giudici rompono le balle colle loro accuse a gente integerrima? Rasentiamo il ridicolo che il presidente Napolitano, pur potendolo, non sa frenare. Un altro uomo inutile.
    Ben per te che credi che l'Italia dividendosi come una mela in due meta` sapra` migliorare. Io credo invece che siccome al Nord ci saranno + soldi, li regnera` la libidine della degradazione morale + che altrove.
    Io ho solo un suggerimento: Ergastolo a chi ruba allo stato e un calcio in c..o a chi come Bertolaso, si circonda poverino! senza saperlo, di farabutti

  • ulisse scrive:

    Prima si mettono la legge sotto i piedi, poi la interpretano a modo loro. E Napolitano firma. Firma tutto. Nel nome della democrazia e del popolo italiano. Un precedente pericolosissimo, che ci porta dritti verso una dittatura strisciante. Fra un po' in Tv vedremo solo i rotoloni di carta igienica allungare velocemente il passo e il popolo bue a corrergli dietro, come in quel famoso spot. Come dire, ci sarà tanta di quella merda da raccogliere in giro che dovremo tutti rimboccarci le maniche. Buon lavoro.

  • maria scrive:

    Però la nebbia si è dissolta, però si vede il sole. C'è una chiarezza di mattino di primavera, di quelli che vengono alla luce dopo che è caduto quel tanto di pioggia che faceva velo d'umidità, e le cose sembrano nuove nuove, con le goccioline posate su come a farle più belle, più nitide, nella luce di rosa del cielo sereno. Coi contorni taglienti, che fa quasi male guardarli.
    Si vedono i fili d'erba uno ad uno, come si inclinano, come il vento leggero li piega. Si vedono, a ben guardare, fin le ombre delle formiche che passano in fila. Formiche rosse, formiche nere... il verde e l'argento delle foglie che scintillano ad ogni sospiro di vento.
    Guardando attraverso una goccia di rugiada, si vede tutto grande, nitido, netto. E chi ce la toglie più, questa meravigliosa libertà, di guardare la vera faccia della nostra vita? E di ricordarcela, questa chiarezza, questa assoluta consapevolezza, preservandola come potremo dalle nebbie a venire?

  • maria scrive:

    E se dopo le elezioni si scoprisse che le bianche e le nulle le hanno riempite piacere loro? Si dirà che la volontà popolare è stata rispettata, hanno dato carta bianca in segno di fiducia. E se le nulle non saranno più nulle, e se ci fossero più schede che elettori, o qualche altro pasticcio? Si troverà rimedio, non dubitate. Dopo il grande esordio, il resto sarà logica conseguenza. Le elezioni italiane del 2010 passeranno alla storia come le più trasparenti degli ultimi 150 anni: imbrogli chiari, legalizzati, istituzionalizzati, alla luce del sole, meglio del vestitino nude-look della dea Fortuna.
    Ci fosse almeno la consolazione di vedere qualcosa di altrettanto bello, sotto le trasparenze di questo squallido panorama elettorale... Invece ci toccheranno la tetra Polverini impettita nel saluto fascista e l'immagine del Milioni col panino in bocca. Che schifo!

  • ulisse scrive:

    Dunque il decreto salva liste è pronto. Manca solo la firma del presidente Napolitano, che si guarderà bene dal sottrarsi a questa nuova pagina di democrazia. Ormai siamo alla farsa, o alla frutta. Fate un po' voi. A colpi di decreti legge si finirà con lo sfasciare l'ordinamento giuridico del ns Paese banana e la stessa Costituzione, sotto lo sguardo ignaro (in qualche caso ignorante) dei cittadini e degli stessi organi di garanzia, come il Quirinale. Prendiamone atto: Berlusconi ormai fa e disfa questa sgangherata Italia come il letto di casa. All'estero siamo diventati una barzelletta, mentre noi siamo gli unici a non accorgerci di questa deriva senza fine. Flaiano, di cui ricorre in questi giorni il centenario della nascita, scriveva: "Fra trent'anni l'Italia sarà come l'avrà fatta la tv". Mai nessuno è stato più profeta in patria.

  • ulisse scrive:

    E' vero che le risate hanno spesso un effetto catartico, liberatorio. Ho trovato più contenuti in uno show di Checco Zalone che in un congresso di tre giorni del Pd. Oggi le cose migliori le trovi nella satira. Quindi cara maria fcciamoci pure seppellire da una risata. Anche dalle nostre. Sai quante vignette ci avrebbe regalato Vauro su questa storia del vaticano? Già, peccato che non le vedremo mai.

  • maria scrive:

    E infatti...I fondi segreti di Anemone nella cassaforte di un prete. Del Preziosissimo sangue, per colmo d'ironia, nella cassaforte dietro un quadro di soggetto sacro. E vi sembra roba seria? Pure a me, ma com'è che...mi scappa da ridere, mentre ne parlo? E se penso ai cori e coretti e coreutici, com'è che mi viene ancora più da ridere? Ma secondo voi, ci metteranno in galera per risate inconsulte e sconvenienti, tra un po'? Io ho paura di sì, e infatti rido... ma piano...senza ragli, senza grugniti, senza alzare la voce...tra le lacrime. Non vorrei, alla fine, morire...dal ridere...o per una risata.

  • maria scrive:

    Chiedo scusa a Marco, ma perché mai dovrebbe trattarsi di un'alternativa per forza SERIA? O che Truffolo è serio? E un Parlamento che si batte le mani per aver dovuto per forza cacciare uno dei suoi sotto il peso di una vergogna devastante, è serio? E un Governo che ha paura delle chiacchiere, delle vignette e delle battute, le sembra serio? E una politica che si presenta ad amministrare le Regioni più importanti d'Italia e si fa beccare con le mani nel sacco mentre tenta il gioco delle tre carte, le pare cosa seria? Ma ci faccia il piacere. Serie sono la camorra, la mafia, la 'ndrangheta, i poteri forti degli affari e le logge e loggette più o meno segrete, più o meno bianche, o nere, o d'altro colore. Infatti non si spostano di un millimetro, tenendo sotto controllo, e alla perfezione, tutto, meccanismi elettorali compresi. Se il meccanismo, tutto ad un tratto, si inceppa, Marco caro, è segno che l'alternativa, quella seria, è in fieri, e tra poco ce la faranno conoscere. Che ci piaccia o meno... E vedrà che piacerà, anche perché, se non ti piace...te la faranno piacere.
    E poi, non ce lo dimentichiamo, la Grecia è vicina...Il che non è cosa da sottovalutare.

  • marco scrive:

    Parlando di nebbia,ciò che è del tutto invisibile è una seria(non dipietrista
    per intendersi)alternativa all'Uomo di Arcore....con "questa" sinistra da lui
    ci libererà solo il Padre Eterno,quando si deciderà a chiamare a sè(!!!)
    Costui.....quelli con gli occhi aperti non mancano,solo che non vedono un
    c..... niente!

  • ulisse scrive:

    Stasera il principe di Arcore è salito sul Colle per chiedere al Capo dello Stato di mettere una pezza sul pasticciaccio delle liste Pdl escluse dalle regionali. Fra un paio d'ore conosceremo meglio le intenzioni del presidente Napolitano, ma è chiaro che siamo di fronte ad una nuova partita a scacchi giocata sul filo del rasoio e a nervi scoperti. Ancora una volta Berlusconi ha fretta di sottrarsi ai 5 gradi di giudizio che i tribunali civili e amministrativi sono in grado di pronunciare sulla vicenda delle liste escluse dalla competizione elettorale e chiede al presidente della Repubblica di intervenire direttamente per "aggiustare" la faccenda. In alternativa sarebbe pronto un bel decreto legge. Il ns premier è fatto così: da buono milanese va sempre di fretta e se può trovare una scorciatoia per arrivare prima a destinazione mette la freccia e imbuca a tutta velocità la strada più breve, anche se c'è il cartello del senso unico. Bondi e Capezzone gli fanno da Tom-Tom, i navigatori satellitari di ultima generazione. L'avvocato Ghedini si preoccupa di mettere a punto il motore, magari truccando la testata per andare più forti. Minzolini fa da Radio-Taxi rintanato nel suo ufficio del Tg1, nel caso ci fosse bisogno di un soccorso urgente. A quest'ora in cima al Colle saranno già d'avanti al thé con i biscottini. Cosà dirà il presidente Napolitano? L'Italia aspetta, e non chiede alcun atto di eroismo. Basterebbe una mano sulla coscienza, l'unica che non puoi ancora cancellare per decreto.

  • la formica (sergio) scrive:

    vade retro,vade retro,fil de fer-Verona

  • FIL DE FER - VERONA scrive:

    C'è da ritenere che ormai l'Italia si stia balcanizzando e che prima o dopo se non proprio come in Jugoslavia si sfalderà come la neve al sole.
    Ormai l'insofferenza c'è e deve solo concretizzarsi in disordini sociali o peggio.
    Nel Nord Italia come al Sud si stà pensando ormai ad un'Italia divisa in due anche se federale......ma non è certo se siamo in tempo a salvarla con questa soluzione....intanto il DEFALUT finanziario,economico e politico si stà sempre più avvicinando...anche se lentamente per non creare scompiglio e disordine immediato.
    W SAN MARCO SEMPRE !!!

  • Emma5 scrive:

    Magari che i veri imbroglioni e prepotenti vengano per una volta smascherati. Magari che la gente, oggi, sfogliando i giornali, possa ben individuare coloro che ,non solo non sanno rispettare la legge, ma che neppure sanno riconoscere l'errore e la responsabilit?, esattamente come fanno i bambini. Ma il dramma ? che siamo governati da irresponsabili e che la prepotenza ha sempre la meglio perch? illude di poter raggiungere cime elevate senza troppa fatica, senza neppure avere un'IDEA del percorso, spesso accidentato, da percorrere. Modelli, quali Berlusconi, che dal niente ha realizzato un impero piacciono e questo la storia, putroppo ce lo insegna.

  • la formica (sergio) scrive:

    Il "piazzista" o Truffolo come dice Maria;forse è alla frutta,forse ma la questione è controversa.
    Il sottoscritto è da tempo convinto che ci sono dei poteri forti (così vengono chiamati) che prima o poi dovranno uscire allo scoperto e questo segnerà la fine del "piazzista" perchè il loro disegno non è congeniale alla sua figura.
    Cito solo due dati molto gravi che saranno alla base di questa ipotesi
    Altolà di Bankitalia, Consob e Isvap:"Più chiarezza nei bilanci sulla crisi"Fari puntati su banche, assicurazioni e società quotate in Borsa. «Ancora troppe le carenze nei bilanci, non nascondere i rischi».

    ECONOMIA Auto, Marchionne: "In Italia ripresa nel 2013"L'amministratore delegato di Fiat: «Per una normalizzazione del mercato ancora 3-4 anni»
    Il tempo dello scherzo è finito e quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare

  • maria scrive:

    In generale, le previsioni non mi piacciono, trovo deprimenti anche quelle meteo. Per adesso, godiamoci questo momento in cui, bene o male, chi vuole, ha ancora la possibilità di guardare in faccia l'Italia politica, i palazzi del potere, per quello che sono. Finalmente conosciamo i personaggi che ci governano, ogni giorno meglio. Se poi gli applausi li leggiamo tutti allo stesso modo, possiamo fare finta che quelli all'uscita di Di Girolamo fossero la conclusione simpatica di un'assemblea che consola un concorrente sfortunato, che se ne va col pacco da due centesimi...
    I lavoratori non capiscono? Glielo farà capire il primo contratto che dovranno firmare rinunciando alle tutele dell'articolo 18, e molto chiaramente.
    Le donne non capiranno? Saranno la scuola dei figli, la perdita del lavoro, il ricatto sessuale assurto a sistema ad aprire loro gli occhi.
    La gente comune non capisce? Voterà come sa e come può, ma, alla fine, avrà chiaro cosa ha scelto. Il perché si sceglie in un modo o nell'altro, già oggi, è chiaro, non facciamoci più ingenui di quel che siamo.
    Però l'Italia è ancora bella... e quello che passa con fragore sotto la finestra stamattina non è il carro armato del Larussa furioso, ma il solito vecchio "Monnezzone"... godiamocela, finché dura.

  • emma5 scrive:

    Dubito che il piccolo terremoto politico al quale stiamo assitendo possa portare a qualche buon cambiamento. Credo piuttosto che contrbuisca a confondere ancor più la mente degli italiani che avrebbero, sì, voglia di uscire dalla nebbia, per intravedere qualche sprazzo di sereno ma come? Questa delle elezioni regionali poteva essere una una buona occasione ma, guarda, in che pasticcio, di nuovo, ci troviamo. "Pasticcio" è il termine usato da Napolitano a Bruxelles, nel suo commento e di vero pasticcio veramente trattasi. Che delusione! Un'altra volta, costretti ad assistere a litigate che, temo, a nulla di concretamte nuovo ci porteranno.

  • ulisse scrive:

    Non so come andrà a finire il voto delle regionali, che ritengo comunque decisivo per misurare lo stato d'animo del Paese. Quello che vedo è uno scontro tra poteri forti che si consuma ormai quotidianamente, con qualche colpo basso. Anche la bocciatura delle liste del Pdl rientra a mio avviso in questo gioco al massacro. Delle istituzioni innanzitutto. Non siamo un Paese "normale", forse non lo siamo mai stati. E il cittadino è sempre più in mezzo a questo fuoco incrociato: Berlusconi contro la magistratura, la magistratura contro Berlusconi. Il ministro Tremonti contro le banche, le banche contro Tremonti. I giganti della telefonia mobile contro il giornalismo d'inchiesta, il giornalismo d'inchiesta contro se stesso. Ora qualche schizzo di fango ha raggiunto anche il Vaticano. Speriamo che sul Colle non becchino un corazziere in atteggiamento sconveniente nelle scuderie del Quirinale, altrimenti sarà la fine. Pier Vittorio si domanda se gli italiani vogliono rompere questa nebbia. Non riesco a fare previsioni. Tante altre volte la nebbia ci ha spinti contro un iceberg, portandoci al naufragio, ma la scena è sempre la stessa: la corsa affannosa alla zattera più vicina per salvare la pelle. Prima le donne e i bambini? Col cavolo! Questo non è un film.

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