Istantanea Pier Vittorio Buffa

Prezzo razziale

La notizia l'ha data il Corriere della Sera e in poche ore è rimbalzata di blog in blog.

E ha dell'incredibile: a Tor Cervara, alla periferia di Roma, un bar pratica il "sovrapprezzo rom".

Se non sei rom il caffé ti costa 75 centesimi. Se sei rom 2 euro.

La spiegazione? Così se ne vanno da un'altra parte.

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90 commenti 8

  • Ulisse scrive:

    Polifemo ha ragione, chi viene in Italia è giusto che si adegui al ns costume. Dunque, vediamo un po': 1) Parcheggiare in doppia fila, anche se non si tratta soltanto di fare un salto dal tabaccaio per comprare la marca da bollo ma di restare un'ora in coda all'ufficio postale. Nel tal caso ricordarsi di chiudere bene a chiave l'auto anche se dietro c'è il cane o il figlio piccolo e fuori ci sono 40° gradi all'ombra. 2) Se vai allo stadio ricorda sempre uno striscione che dà addosso al calciatore di colore avversario e un bel manganello di gomma dura da romprere in testa a quei provocatori della curva sud o al primo poliziotto che viene a tiro, tanto è Carnevale e non se ne accorgerebbe nessuno. 3) Se puoi dichiara al fisco non più di 15.000 euro l'anno anche se fai l'odontotecnico e 15.000 euro te li metti in tasca in una settimana, hai una barca di 16 metri , una casa a Cortina, un suv da 120.000 euro e una moglie che 15.000 mila euro li spende in tre mesi dall'estetista. 4) Se vedi un morto ammazzato d'avanti all'uscio di un bar, come è accaduto recentemente a Napoli, scavalcalo senza farti troppe domande continuando a parlare al tuo cellulare o a fare la parole crociate, peggio per lui. 5) Se devi fare un concorso pubblico, corri prima e cercare la raccomandazione e poi leggi il bando per sapere di cosa si tratta. 6) Se vedi un lavavetri extracomunitario al semaforo, abbassa il finestrino e insultato, a prescindere, come direbbe Totò. 7) Se vai all'estero fatti notare subito raccontando barzellette ovunque, in aeroporto o al vertice del G8. Quella della Madonna che tiene il broncio a Giuseppe perché voleva una "femminuccia" ha già fatto il giro del mondo e funziona sempre. 9) Se vai a puttane non usare mai questo termine sconveniente ma parla di accompagnatrici destinate all'utilizzatore finale di cui tu non sapevi assolutamente nulla. Un regalo degli amici. 10) Se rispetti i 9 comandamenti di cui sopra, tu sì che 6 un italiano, un italiano "vero" come diceva la canzone di Toto Cutugno. Adeguati e sarai dei nostri.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    quando si esauriscono le idee resta sempre la politica delle tifoserie:
    "tu hai torto, tifi PD"!
    La squadra che ce l´ha piú duro... vince.

  • polifemo_01 scrive:

    vede signora maria,
    Lei usa le stesse argomentazioni del Pd, che fino ad ora è andato male e presto ( purtroppo ) colerà a picco, perchè Lei risponde ad una domanda con altra domanda.
    La politica della tolleranza e della integrazione è fallita e l' Italia è divenuta terra di nessuno.

  • maria scrive:

    Signor Polifemo, si decida: se chi arriva da fuori si deve uniformare ai nostri usi e costumi, le tasse non è obbligato a pagarle, più di quanto non lo siano quanti, da Italiani, le evadono con la protezione governativa. Il lavoro non si può pretendere ce l'abbiano in chiaro, visto che da noi il lavoro nero è la prima fonte di sostentamento in tempo di crisi. Se chi viene da fuori dovesse comportarsi come la maggioranza degli Italiani, non si avrebbe il diritto di chiedere loro nemmeno il rispetto della bandiera, visto che i leghisti al governo la vilipendono spesso e volentieri, la condivisione delle feste nazionali, disertate ancora una volta da parte di esponenti governativi e oltraggiate dai comportamenti indifferenti, al limite del sonnellino, da parte di alcuni illustri partecipanti. Quanto a fare imparare la Costituzione, non abbiamo fretta: aspettiamo di vedere cosa ne rimarrà dopo le mazzate governative, perché non è detto che resti molto da sapere, alla fine. Se poi vogliamo fare finta che l'Italia sia un'altra cosa, un Paese civile, padroni. Ma chi è, allora, che sta fuori dalla realtà? Noi che diciamo che non è credibile pretendere pulizia di facciata, e solo a casa degli stranieri, in un Paese che ha la sporcizia in tutte le case italiane, o lei?

  • polifemo_01 scrive:

    vede, caro formica,
    chi vive in questo paese deve avere un lavoro ed un mezzo di sostentamento ( se straniero), perchè se è italiano possiamo pensare che la famiglia lo possa aiutare ( vedi i bamboccioni..).
    Se uno straniero arriva in Italia e non lavora, domando :
    come vive?
    Scivolare nella delinquenza è facile e comodo, soprattutto in un paese molto permissivo come il nostro.
    Per non essere ulteriormente frainteso,
    non mi interessano le razze, le etnie, i gonnelloni colorati o i colori della pelle.
    Chiedo solamente ( ed è chiedere molto..), che codeste persone, se vivono nel mio paese lavorino regolarmente e paghino le tasse.
    Allora non vedrò
    giovani rom in età lavorativa ad elemosinare ed arrangiarsi ( eufemismo) e sfruttare i loro minori.
    Le posso assicurare che ho rispetto per chi lavora, da qualunque parte del mondo provenga.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Il testo di una canzone che a me - che mi sento un italiano profondamente meridionale e mediterraneo - piace ascoltare e ballare.

    FIGLI DI ANNIBALE

    Annibale grande generale nero
    attraversasti le alpi e ne uscisti tutto intero.
    A quei tempi gli europei
    non riuscivano a passarle neanche a piedi,
    ma tu Annibale grande generale nero
    tu le passasti con un mare di elefanti.
    Lo sapete quanto sono grandi grossi e lenti gli elefanti?
    Eppure Annibale gli fece attraversare le alpi
    con novantamila uomini africani,
    Annibale sconfisse i romani
    restò in Italia da padrone per quindici o vent’anni
    ecco perchè molti italiani hanno la pelle scura,
    ecco perchè molti italiani hanno i capelli scuri,
    ecco perchè molti italiani hanno gli occhi scuri,
    un pò di sangue di Annibale
    è rimasto a tutti quanti nelle vene.

    Nessuno può dirmi stai dicendo una menzogna,
    se conosci la tua storia sai da dove viene
    il colore del sangue che ti scorre nelle vene.

    Durante la guerra pochi afroamericani
    riempirono l’europa di bambini neri
    cosa credete potesserro mai fare
    in venti anni di dominio militare
    novantamila africani in Italia Meridionale?

    Ecco perchè noi siamo figli di Annibale
    noi siamo tutti quanti figli di Annibale
    la pelle scura... figli di Annibale
    capelli neri... figli di Annibale
    con gli occhi scuri... meridionali
    sangue mediterraneo...
    sangue di africa africa africa...

    Almamegretta, Figli di Annibale (1992)

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Io sono nato e ho vissuto per 36 anni a Pescara. Cittá con un alta percentuale di zingari, che nel tempo sono diventati sedentari.
    Al punto che gli abitanti delle cittá vicine, soprattutto la cugina Chieti, ci appellano (a noi pescaresi) tutti come "zingari".
    Perció, negli anni, ho dovuto imparare ad avere relazioni con indivudui di questa cultura, ben differente dalla nostra. Ed ho dovuto imparare a sottrarmi dalle richieste troppo insistenti di elemosina.
    Nella mia vita, quindi, questo "ritaglio" di situazione specifica - rapporti con i rom - l´ho dovuto gestire, alla mia maniera, con i miei valori, con le mie idee, con la mia cultura.
    Una volta da ragazzo un giovane zingaro mi ha "rubato" la bicicletta, che ho ritrovato dopo qualche mese mezzo rotta, ma per me non é arrivato mai ad essere un problema, anche se l´alta concentrazione di rom in alcuni quartieri giá di per sé degradati non stimola certo l´integrazione sociale nella mia cittá di origine, contribuendo al verificarsi di fenomeni sgraditi e che turbano l´ordine pubblico.
    In ogni caso, diciamo che noi pescaresi ci eravamo giá abituati a convivere, non senza conflitti, con gli zingari e, forse, vederseli arrivare in un posto tutti insieme e tutti in una volta, puó creare forti contrasti. Ma, da questo a passare al razzismo verso tutti i rom, zingari, romeni (che é un´altra cosa), immigrati e stranieri extracomunitari, discriminandoli in base ad un pezzo di carta dove NOI EUROPEI decidiamo chi ha il diritto di vivere e chi di morire perché clandestino, mi sembra che sia una forzatura dettata dal livore personale e non una posizione politica ammissibile.
    Sono questioni di "convivenza" tra dissimili che si risolvono dall´inizio del mundo con saggezza popolare.
    Quando le si vuole ordinare per legge (razziale) e ci sono addirittura partiti che fanno il loro successo proprio con queste politiche, credo che ci sia qualcosa che non va ed é per questo che non daró tregua a nessun polifemo, anche se credo che uno di loro in sé non sia il problema, ma non ci possiamo permettere che - di nuovo - queste idee volgarmente xenofobe attecchiscano nella nostra cultura italiana, da sempre aperta all´incontro con l´altro.

  • Ulisse scrive:

    ...adesso ho compreso meglio la domanda di Vigilante, perché sul blog di 4 anni dopo ho trovato i versi di Aldo Gar dedicati da me all'amico polifemo. Mi ha fatto molto piacere, pensavo che questo poeta, che tanti anni fa mi capitò fra le mani in una raccolta edita da Guanda, fosse stato un po' dimenticato.

  • Ulisse scrive:

    A Vigilante: no, non sono io, mi dispiace. A polifemo: già, anche i rom piangono. Dov'è la notizia?

  • Ulisse scrive:

    A Vigilante: no, non sono io, mi dispiace. A polifemo: già, anche i rom piangono. Dov'è la notizia.

  • polifemo_01 scrive:

    stamani ero in un bar del centro e facevo colazione ( è un lusso che mi concedo la domenica).
    Sono entrate due ragazze rom, giovanissime, con due bambini in braccio, piccolissimi ed hanno cominciato a chiedere l' elemosina agli avventori, supplicando e piagnugolando, dicendo che i loro bambini avevano fame. Il gestore le ha richiamate, ma loro hanno cominciato ad urlare e ad insultare, dicendo che erano libere di fare ciò che volevano in un pubblico locale. Una ha voluto andare i bagno ( concessole). L' altra continuava a "scuotere " i clienti, mostrando il piccolo che dormiva.
    Io sono uscito dal locale e non vi tornerò più.
    Certo, sono proprio sfortunato, tutti i rom capitano a me...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    domanda personale x Ulisse: sei tu che hai pubblicato 4annidopo?

  • Ulisse scrive:

    I versi di un noto poeta per l'amico polifemo: "Chiudo un giorno, non ho rubato, non ho ucciso. Come se avessi rubato, come se avessi ucciso".

  • Alessandro Vigilante scrive:

    1 notte, in 1 casa (sfigata di polifemo) c´é stato un caso di rapina da parte di uno straniero.

    365 notti e 365 giorni, nelle case dei lavoratori italiani si abbatte la mannaia della crisi, disoccupazione, precariato, aumenti, scandali e rapine legalizzate dei potenti e furbi italiani che ci governano.

    (Per non parlare dei ripetuti casi di violenza e assassinio di parenti - soprattutto maschi adulti - SU parenti - soprattutto donne e minori, perfino bambini - che avvengono nelle case degli italiani)

    Mi dispiace per i polifemi sfigati, ma non si puó continuare a denigrare:
    1) le donne, perche la mia mi ha lasciato e mi costa la separazione.
    2) gli immigrati, perché uno di loro ha tentato di rapinarmi.

    Sono cortocircuiti mentali che un essere umano consapevole dovrebbe gestire con piú saggezza, o chiediamo troppo alla ragione, allo spirito ed all´anima umana?

  • polifemo_01 scrive:

    caro Ulisse,
    Lei è un razzista, perchè non incide il colore della pelle, ma, purtroppo, i bagni dei locali, sono ad uso dei consumatori, bianchi o neri o gialli.

    caro Vigilante,
    non ho mai trovato professionisti ( medici, avvocati o ingegneri), che di notte, mentre dormivo, si introducessero nella mia camera e, col coltello , mi intimassero di consegnare loro del danaro.
    Questi erano rom e un caso fortuito ha voluto che siano scappati...
    Questi sono i miei nemici...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Perció polifemi, prima di sbraitare, collegate il cervello prima alla rete e poi alla lingua, e rendetevi consapevoli che, se si riuscisse a far pagare solo un poco di piú di tasse agli evasori (ai grandi evasori, quelli legalizzati) e italianissimi, ci sarebbero risorse e fondi pubblici sufficienti per risanare e sviluppare le varie periferie degradate delle cittá italiane, in modo da amenizzare i problemi e la vita di chi in quei quartieri vive, siano rom, immigrati o soprattutto e perlopiú italiani.

    Lo ridico piú semplice perché pare che il concetto non sia chiaro: ci stimolano al conflitto con i nostri vicini, fratelli, simili, per futili motivi; ma chi determina tutto ció resta impunito e... votato.

    I nemici dei polifemi (e di tutti gli italiani lavoratori) NON sono rom ed immigrati, che infastidiscono come zanzare, ma i “professionisti” delle caste, gli attuali politici di governo, espressione della classe dei “professionisti”, piazzisti, evasori legalizzati, cocainomani e puttanieri; quelle sono le belve da cui difenderci e da contrastare.

  • Ulisse scrive:

    Oggi sono entrato in un bar del centro a prendere un caffè. Giunto alla cassa stavo per chiedere la chiave del bagno per fare la pipì quando sono stato anticipato dalla voce di un ragazzo di colore, alle mie spalle, che chiedeva la stessa cosa alla cassiera. A quel punto uno dei baristi lascia il banco del locale, si avvicina al ragazzo extracomunitario e con molta gentilezza fa: mi dispiace, il bagno è riservato ai clienti del locale e qui ne entrano 50 al giorno di voi, se diamo la chiave a tutti è la fine.
    Fuori faceva un freddo cane e quando scappa scappa. Ma non ho avuto più il coraggio di chiedere la chiave della toilette alla cassiera. Mi sono avvicinato a quel ragazzo, un giovane ben vestito e dal volto rassicurante, e gli ho detto se potevo offrirgli qualcosa, così sarebbe diventato un "cliente" del locale e anche lui avrebbe potuto fare la sua pipì senza andare in strada dietro un albero o una macchina come di fa nella Savana. Il ragazzo ha preso un cappuccino, è andato in bagno. Poi ci sono andato finalmente anch'io.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Polifemo spesso ci redarguisce con la frase ironica:
    "Ma dove vivete, sulla Luna?"

    E poi se ne esce con proclami del tipo:
    "Non facciamo sconti a nessuno e facciamo pagare le tasse a TUTTI. [...]
    facciamo un controllo generale e puniamo chi deve essere punito, zingaro o professionista."

    Il suo vigore legalista é lodevole, ma, Polifemo, adesso te lo chiedo io:
    dove vivi? In che paese?

    Quanto pensi nuociano, in termini fiscali, quattro poveracci con i loro CDs clonati? Dico: rispetto ai vari "professionisti" che, in Italia, non pagano le tasse?

    Ahi, ahi! Si tenta di mascherare un problema reale, ma limitato ai polifemi sfigati che abitano troppo vicini ai campi rom, e farlo apparire cosí importante da determinare le politiche ed il successo degli schieramenti politici. Ma i veri profondi problemi sociali ed economici dell´Italia in bancarotta, i "professionisti" evasori ed i loro SUV che inquinano l´aria e l´anima, non sono oggetto degli impegni dei governi.

    Da ricordare che la scalata piú rapida del piazzista nella classifica degli uomini piú ricchi del pianeta é stata realizzata durante i recenti governi di Pseudo-Centro-Sinistra (consultare i dati ufficiali per credere).

  • polifemo_01 scrive:

    è vero,
    macchinoni, SUV ed imbarcazioni e la finanza non può controllare ed anche non vuole.
    Quindi facciamo un controllo generale e puniamo chi deve essere punito, zingaro o professionista.
    Non facciamo sconti a nessuno e facciamo pagare le tasse a TUTTI, cominciando o finendo ai venditori extracomunitari che infestano le nostre città.
    Però ora parlavamo dei rom...
    Forse non rubano bambini, ma negli appartamenti sicuramente.
    Anzi, tanto sono vili e codardi, che inviano i minori, che non sono condannabili.
    Ripeto :
    provate a vivere vicino ad un campo rom.....

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Forse é bene ricordare e puntualizzare che "un bambino haitiano è quotato fino a 25.000 dollari (e quindi il carico di 33 bambini dei dieci missionari/cacciatori sarebbe di quasi un milione di dollari) per finire indifferentemente al mercato delle adozioni, a quello della prostituzione, alla schiavitù o al traffico d'organi."
    Fonte: Latinoamerica
    http://www.giannimina-latinoamerica.it/archivio-notizie/529-haiti-le-qbuone-intenzioniq-dei-ladri-di-bambini-protestanti

  • Alessandro Vigilante scrive:

    La notizia sul tentato rapimento di 33 bambini haitiani da parte di missionari protestanti che, arrestati, hanno dichiarato che "non pensavano di fare del male, ma di dargli un futuro migliore", mi fa pensare allo stereotipo dei zingari che rapiscono i bambini qui da noi.

    Quello haitiano é un caso accertato e gravissimo: dei BIANCHI vanno a casa (nel paese) dei NEGRI e gli rubano i figli. (Era giá successo in quasi 4 secoli di schiavitú).
    Caso contrario: in tutta la storia giuridica dell´Italia non esistono casi di condanne a zingari per rapimento di bambini.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Grazie formica, sei grande!
    Con questa ilaritá sulle cipolle viene da ridere... da piangere...

  • la formica (sergio) scrive:

    si! lo sa anche lui,ma...porta cipolle

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Polifemo, sai quanta gente conosco io (che non sono zingari e rom) che possiedono SUV enormi per andare a comprare le sigarette ed inquinarci il quotidiano o altri macchinoni e, di lavoro, non si sa che fanno (piazzisti?).

    Di gente che non fa un cavolo e ha tanti soldi per i macchinoni, che non si sa come fanno, ce ne sono tanti e sono italianissimi...

  • polifemo_01 scrive:

    volevo solamente precisare che non intendevo criticare l' abbigliamento delle zingare ( ognuno veste come crede), ma solamente che è facilmente riconoscibile.
    Tutto qui.
    Esse hanno come una divisa di riconoscimento, quindi voler dire che non si riconoscono, significa ( ma tanto in codesto blog coloro che scrivono abitano in quartieri sicuramenti loontani dai campi rom, anzi sicuramente danno le monetine alle petulanti zingare con foto di bambini e si sentono dire " grazie signora..." e quindi sono brave persone) nascondere la testa sottoterra.
    I sindaci non vogliono e possono spostare i campi abusivi rom, perchè questi ne costruiscono un altro in un altro posto e così via...
    Li denunciano, e loro continuano...
    P.S.
    spero che almeno sarete d' accordo che il rom non lavora regolarmente e non paga le tasse ed ha macchine e roulottes.
    Ma come farà a mantenerle, se io, dopo tanti anni riesco a malapena a mantenere una utilitaria.?
    Mistero...

  • maria scrive:

    Caro dottor Buffa, che ne pensa della nuova crociata della Chiesa contro la comunione ai gay? Lo trovo un argomento, non so se interessante, ma attuale di sicuro. Vogliamo parlarne, se il popolo del blog promette di essere civile?
    Che ne pensate dell'idea di non consentire che i minori frequentino il catechismo e le parrochie in assenza di un genitore? Che ne pensate di posticipare l'età della prima comunione in modo da non rischiare che venga data ad un futuro omosessuale? E visto che ci siamo, perché non posticipare anche il battesimo? Così, se poi non servono, si risparmiano un sacco di cerimonie inutili?
    Prima di rispondere, suggerisco la lettura delle ultime novità in materia di abusi su minori in scuole cattoliche tedesche.
    Aggiungo che, per quel che mi riguarda, ho tolto anche l'ora di religione ai ragazzi, e di mandarli al catechismo non me lo sogno nemmeno, almeno fino a quando la nostra Chiesa non cambierà registro, tornando ad essere la Chiesa di Gesù, come la raccontano i Vangeli.

  • maria scrive:

    Accidenti, lo so anche io che esistono i campi abusivi, ma la colpa è dei sindaci che li lasciano dove sono. O forse, avendo buttato tanti soldini nelle parate delle ronde non hanno più abbastanza forze dell'ordine per tutelare il territorio?
    Mi dispiace per il signor Polifemo, ma ha le idee confuse. Il fatto è che, da quando siamo nelle mani del governo più rigoroso degli ultimi 150 anni, non si sente altro che gente che ha paura, che si sente minacciata, che protesta. Allora, o è una bufala la sicurezza governativa, o c'è qualche altra cosa che non va. Anche i Nazisti avevano un apparato di sicurezza da paura, ma avevano una fifa f...ta degli Ebrei, degli zingari, degli omosessuali, dei malati di mente, ci si sono rovinati, per quella paura maledetta.
    Aggiungo un'altra cosa: in gioventù devo essere stata, senza accorgermene, una zingara, perché vestivo esattamente come descritto dal signor Polifemo, e tuttavia non ho mai avuto problemi, né a frequentare un'università, né a vivere in mezzo alla gente "normale": anzi, a proposito di caffè, devo dire che non me lo facevano affatto pagare più caro, se mai me lo offrivano spesso. Certo, ero pulita, ma il look era quello, più o meno.
    E non creda che non si sia fatta tutti una vita normale, con aspetti di difficoltà e durezza: per studiare ho fatto un sacco di sacrifici, non ho mai viaggiato per diporto, né avuto tutte quelle belle cose che tante ragazze della mia età potevano permettersi senza fatica. Ma se le cose andavano male, almeno avevo il buon gusto di cercare i colpevoli dove stavano, senza prendermela con chi non aveva nulla a che vedere con le mie difficoltà reali.
    Forse il problema è sempre quello: c'è chi capisce da dove gli arrivano le mazzate e chi invece crede che vengano dal Cielo, dai nemici, dai marziani, dai neri, dal malocchio, da qualunque parte, tranne che dalle persone che, sorridenti, ti fregano con un sacco di belle bugie. Il bello è che, alla fine, le mazzate fanno male a tutti allo stesso modo ma, se hai consapevolezza, chissà perché, le reggi meglio. Deve entrarci qualcosa la legge dell'amore di Dio, che insegna a capire e ad accettare le persone come noi che sbagliano: a quel punto sei più disponibile anche a sorridere ad una signora vestita fantasia, ad offrirle il caffè, che poi, alla fine, ti fa bene, meglio che se te lo fossi bevuto tu, Polifemo caro.

  • la formica (sergio) scrive:

    Cari amici di questo che il sottoscritto considera un forum;personalmente desidero dare un consiglio,solo un consiglio.
    E' oramai noto a tanti di noi che la "paura" instillata nel nostro paese da questa maggioranza è ormai un dato di fatto certo,come è altrettanto certo che si sono creati gli "esportatori di questo che io considero un virus,anzi dirò di più: un vero e proprio partito che ha il compito,ogni volta che interviene su qualsiasi tema,si comporta così:alla domanda "dove vai"? rispondono:porto cipolle !
    Il consiglio dunque è quello di non alimentare il "fuoco " che essi appiccano con il loro virus.
    La punta di diamante (si fa per dire) di questo partito sui generis è (a mio parere) il polifemo01.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    ...e un´altro rap del 2001:

    Almamegretta - Fattallà

    ...fattallà: è la cosa
    che viene detta a tutte le persone
    che vengono dall’africa e dall’asia qua
    a cercare un pò di legittima felicità
    dopo che la civile europa
    gli ha devastato i loro paesi di provenienza
    l’unica cosa che viene detta è fattallà
    fattallà in napoletano significa... vattene

    fattallà la’ pecchè ccà nun ce puo’sta’
    fattallà là a casa mia nun ce può sta’
    spazio vitale identità razziale
    ccà tutte quanti teneno l’orgoglio nazionale

    fattallà là pecchè ccà nun ce può sta’
    fattallà là a casa mia nun ce può sta’
    fattallà cho! nun pozzo manco riciata’
    razza cultura nascita nazione
    so’ addiventate a droga d’a popolazione

    fattallà la germania dice fattallà
    fattallà la croazia dice fattallà
    fattallà cho! lega lombarda dice fattallà
    che ce ne fotte si te puzze ‘e fame
    si te morono ‘e ccriature
    si nun tiene manco ‘e panne

    chi tanto e chi niente
    e chi ‘o ttene no nun t’o vvo’ da’
    chi tanto e chi niente
    e nisciuno no nun t’o vvo’ da’
    germania e tedeschi siente d’allucca’
    croazia e croati siente d’allucca’
    lombardia e lombardi siente d’allucca’
    e tutti quanti insieme dice....

    fattallà là pecchè ccà nun ce può sta’
    fattallà là a casa mia nun ce può sta’
    fattallà cho! nun se po’ manco riciata’
    razza cultura nascita nazione
    sò addiventate a droga d’a popolazione

    fattallà la germania dice fattallà
    fattallà la croazia dice fattallà
    fattallà cho! lega lombarda dice fattallà
    che ce ne fotte si te puzze ‘e fame
    si te morono ‘e ccriature
    si nun tiene manco ‘e panne

    diciamolo pure noi fattallà
    a questo regime in doppio petto
    a questo regime fatto di televisioni
    e di luci della ribalta
    sappiamo bene
    con noi non useranno nè manganello nè olio di ricino...
    sicuramente
    ...hanno delle armi più potenti
    cinque televisioni e quattro giornali
    dicetecelo pure vuje fattallà

    fattallà fattallà chesta è a nova civiltà
    nun ce sta spazio manco p’a diversità
    tutte ‘nzerrate anche a costo di sparare
    ind’a stu serraglio monoculturale
    nord e sud nord e sud simmo tutte quante uguali
    pe’ mmezo ‘e stu sistema che ce ha fatto a tutti schiavi
    e allora è venuto ‘o mumento e ce ammisca’
    costruì na società che nun dice
    fattallà là pecchè ccà nun ce può sta’
    ......spazio vitale ......razza cultura....

    chi tanto e chi niente
    e chi ‘o ttene no nun t’o vvò da’
    chi tanto e chi niente
    e nisciuno nun t’o vvò da’
    e allora dicimmo a gente nui fattallà

    a tutti i razzisti...fattallà
    a tutti i leghisti ....fattallà
    a tutti i naziskin...fattallà

    fattallà fattallà fattallà

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Vogliamo capire chi vive vicino ai campi nomadi abusivi, vogliamo capire gli esercenti che attuano in zone dove ci sono molti immigrati, vogliamo capire la PAURA del cittadino, spaventato dai TG e altri media del potere.
    Vogliamo comprendere tutto, ma questo vuol dire che adesso ci debbano essere problemi anche ad andare vestiti con un "abbigliamento particolare"?

    E non sto parlando solo di immigrati, rom e clandestini, ma di qualsiasi essere umano che si vesta in maniera "particolare".

    Infatti qui si afferma: "l’ abbigliamento delle donne rom è inequivocabile :
    zoccoli con calzini, lunghi gonnelloni pieghettati e colorati, maglia e spesso gilè, sempre con colori sgargianti. Quindi riconoscere soprattutto una donna rom è semplice, come riconoscere una donna araba.
    Hanno un abbigliamento particolare."

    Forse, questa critica di come ci si veste é stata provocata dai famosi calzini colorati del giudice che infastidisce il piazzista?

    C´era una canzone del 1966 che diceva cosí:

    La notte cade su di noi
    la pioggia cade su di noi
    la gente non sorride più
    vediamo un mondo vecchio che
    ci sta crollando addosso ormai
    Ma che colpa abbiamo noi

    Sarà una bella società
    fondata sulla libertà
    però spiegateci perchè
    se non pensiamo come voi
    ci disprezzate, come mai
    Ma che colpa abbiamo noi

    E se noi non siamo come voi
    e se noi non siamo come voi
    e se noi non siamo come voi
    una ragione forse c'è
    e se non la sapete voi
    oh ye
    e se non la sapete voi
    ma che colpa abbiamo noi

    Oh ye che colpa abbiamo noi
    Oh ye che colpa abbiamo noi

  • Cavenaghi scrive:

    Polifemo hai tutta la mia solidarietà perchè anche tu, come me, vivi la vita reale.Maria e Buffa sono ufficialmente invitati dal sottoscritto a stare due ore, (non due mesi o due anni) nel quartiere vicino al mio e poi vediamo se hanno la stessa idea. Preciso che vivo ad Alba Adriatica, paese che dopo l'assassinio del ragazzo ad opera dei ROM e (ahimè) più conosciuto a livello nazionale. I giudici sono tutti bravi e i ROM sono perseguitati. E i gestori che provano, senza violenza alcuna, a difendersi non meritano i commenti di Buffa.... Andiamo bene, capisco che Maroni sia diventato uno dei Ministri migliori degli ultimi 30 anni. Se a sinistra c'è ancora questo pensiero...

  • polifemo_01 scrive:

    cara Maria,
    ma Lei vive sulla Luna.?
    I rom si accampano come e quando e dove vogliono.
    Quando sente parlare di campi rom abusivi, smantellati e demoliti ( pochi purtroppo), non ascolta.?

  • polifemo_01 scrive:

    cara Maria,
    ha mai sentito parlare dei CAMPI ROM ABUSIVI.?
    ABUSIVO significa non autorizzato , quindi non stabilito dal Comune.

  • polifemo_01 scrive:

    cara signora Maria,
    l' abbigliamento delle donne rom è inequivocabile :
    zoccoli con calzini, lunghi gonnelloni pieghettati e colorati, maglia e spesso gilè, sempre con colori sgargianti.
    Quindi riconoscere soprattutto una donna rom è semplice, come riconoscere una donna araba.
    Hanno un abbigliamento particolare.
    Ciò detto, io manderei volentieri Lei ed altri beghini nelle vicinanze dei campi rom oppure Le farei gestire un esercizio ( bar, alimentari, etc..) sempre nelle vicinanze del campo.
    Forse cambierebbe idea.
    Ed anche il nostro caro Pier Vittorio.

  • maria scrive:

    E comunque, se la sua casa è stata deprezzata a causa della vicinanza dei Rom, forse dovrebbe prendersela con gli amministratori locali, che hanno stabilito di ubicare un campo in una zona abitata, senza fare in modo che questa non diventasse invivibile. I Rom vanno dove il comune li fa andare, ed è sempre il comune che dovrebbe vigilare, pretendendo il rispetto di alcune regole di pulizia e ordine, oltre a regolare i tempi e le modalità delle soste. Si vede che il suo comune, chissà se leghista, avrà trovato più comodo intascare le sovvenzioni che si ottengono quando si creano strutture del genere e lasciare risolvere il problema dell'ordine ai cittadini inferociti, magari a fucilate. O costringerli all'esilio, ma col contentino di fare pagare il caffè ai rom qualche centesimo in più al bar. Posto che i Rom lo prendano, il caffè al bar. Ma se i cittadini sono contenti così, va bene. A casa mia, per fortuna, è diverso.

  • maria scrive:

    Caro Polifemo, non frequentando bar dove si applichino principi nazisti di selezione dei clienti in base alla razza, non capivo bene come funzionasse il meccanismo. Si vede che il gestore si vergogna di mettere per iscritto fuori quello che si fa dentro. Si vede che sa di commettere un abuso, un reato, una cosa odiosa.
    Una domanda: come è stata selezionata la cassiera? Siamo sicuri che abbia davvero doti da rom-detector? O si fa aiutare da Polifemo che suggerisce, nascosto sotto il bancone? Perché lui sì che avrebbe titolo a svolgere l'incarico, avendo bazzicato un bel po' con i rom...
    Comunque pazienza. Non c'è alcuna speranza, per gente come me, di parlare civilmente con persone come Polifemo. Bisogna farsene una ragione.

  • Ulisse scrive:

    "La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche". E' quanto si legge nell'articolo 6 della nostra Costituzione. Poi ci sono le leggi ordinarie che tutelano tutti i cittadini da reati contro le persone o il patrimonio. Non c'è bisogno di alzare il prezzo della tazzina per scacciare i rom dal proprio locale o di sparare contro i raccoglitori d'olive di Rosarno per far capire loro che da quelle parti non è più aria.
    Ma ormai siamo in pieno revisionismo della nostra Carta costituzionale e dell'Ordinamento giudiziario. Si va a sensazioni, il cosiddetto "sentire comune", per dare sfogo alle pulsioni più egoiste e primitive. O, peggio, si fa una legge ad personam come quella del legittimo impedimento per difendersi da quella strana regola che vorrebbe tutti uguali di fronte alla legge. Oltre che un popolo di poeti e naviganti siamo fatti un po' così e non c'è nulla di male a confessarlo. Durante il periodo di Tengentopoli ho visto interi nuclei familiari uscire di casa nottetempo con la bomboletta spray per scrivere sui muri: W Di Pietro, ladri! E via dicendo...
    Erano gli stessi che la mattina affollavano le stanze dei notabili di turno della Dc e del Psi per chiedere una raccomandazione per il figlio o una licenza per costruire sul greto di un fiume o in riva al mare. L'Italia è questa e il ns premier è uno dei suoi figli migliori, non è un marziano catapultato da una galassia lontana su Milano 2.

  • polifemo_01 scrive:

    stabilito ciò,
    vorrei invitare il caro Pier Vittorio ( e molti altri benpensanti del blog), a vivere a fianco di un accampamento rom.
    Io, che ho vissuto codesta esperienza, ho dovuto vendere il mio appartamento ( a prezzo stracciato), perchè la zona era diventata invivibile.
    Non mi dilungo, ma vorrei distinguere fra coloro che scrivono e pontificano dai loro quartieri residenziali, ed invitano alla integrazione ed alla fratellanza e
    coloro che invece vivono,( di persona), in zone talmente degradate ed insicure e maleodoranti, che fanno divenire codeste persone, razziste, , non per fede o per disposizione mentale, ma perchè stanche e disgustate da tante e troppe ingiustizie e prepotenze da parte di alcune etnie.

  • polifemo_01 scrive:

    la ignoranza e la disattenzione della signora Maria sono imperdonabili.
    Non ci sono cartelli o listino prezzi differenziati nel bar in questione, ma è la cassiera che decide l' importo del caffè, a seconda la etnia.

  • maria scrive:

    Anche da me gli zingari chiedono i soldi nei bar, ma nessuno si sogna di fare pagare le cose più a loro che ad altri. Personalmente, non entrerei mai in un bar che esponesse simili tariffari, e credo che, se tutti avessero fatto lo stesso, il cartello sarebbe sparito.
    Allo stesso modo preferirei che mio figlio prendesse una volta i pidocchi a scuola perché ha accolto bene un piccolo rom piuttosto che vedergli imparare tutte le parolacce, le sgrammaticature, i vizi, dai compagni italiani figli di papà (incapaci di soffiarsi il naso fino a dieci anni, se qualcuno non gli regge il moccichino, incapaci di legarsi le scarpe, ma capacissimi di umiliare un compagno per i suoi vestiti poco belli, per un difetto fisico, perché non ha il telefonino.)
    A proposito di cartelli, lo sapevate che per i cani la legge cambia, a seconda della città? Nella mia non possono entrare nei bar, altrove sì, perché la gente non consumerebbe mai lasciando il suo "amico" a quattro zampe fuori, al freddo, sul marciapiede. E questo dimostra che il gestore fa ciò che il cliente chiede, non il contrario. Pertanto non è incivile il bar che discrimina i Rom, ma la città che lo ospita.

  • maria scrive:

    E' un problema momentaneo: presto ci saranno talmente pochi bar aperti, e talmente poca gente disposta a pagare un euro per un caffè che, fatto a casa, non costa venti centesimi la tazzina, che saranno i gestori dei bar a pagare la gente perché entri, anche senza consumare, giusto per dare l'idea di un po' di vita...
    Credo che anche gli zingari, se hanno un po' di buon senso, se ne andranno da questo Paese, perché non c'è più nulla, per nessuno. Nulla da chiedere, nulla da dare, nulla da condividere, nulla che valga la pena ascoltare. Nulla da odiare, nulla da amare. Più ci riempiamo la bocca con le parole Italia, cultura nazionale, difesa dei valori, più si vede che non si sa nemmeno di cosa si parli.
    Stiamo diventando un brutto posto dove andare, sporco, pericoloso, incivile, illegale, ignorante, senza tutele e senza certezze. Senza lavoro e senza futuro, senza giovani e senza verità. Senza orgoglio e senza vergogna. Senza umanità.

  • polifemo_01 scrive:

    premesso che questo sovrapprezzo è illegale e basta chiamare un vigile perchè venga pagato il giusto prezzo esposto.
    Premesso che ogni locale pubblico deve servire chiunque, senza nessuna distinzione di razza e colore.
    Crede Lei che codesti gestori siano dei masochisti ed imbecilli e ci tengano ad allontanare i clienti, che sono la fonte del loro guadagno.?
    Forse ci saranno stati precedenti talmente gravi e naturalmente non perseguiti o perseguibili, che avrà portato i gestori a passare dalla parte del torto, quando avrebbero avuto ragione.
    Ho ugualmente assistito a Livorno a situazioni per cui alcuni commercianti hanno verbalmente vietato l' ingresso ai rom nel loro negozio.
    Alla mia domanda, hanno risposto che "rubano", "elemosinano e piangono " nel suo negozio " e "supplicano clienti e gestore con insistenza, mettendo in difficoltà il cliente, perchè lo disturbavano con lamentele continue."
    Cioè non andavano nel negozio a comprare solamente, ma ne approfittavano per elemosinare.

  • Ulisse scrive:

    Da ragazzo Berlusconi sta pedalando in gruppo, stacca tutti, ma si ritrova da solo a qualche chilometro dal traguardo: la vetta della Madonna della montagna. Ha ormai la netta sensazione di essersi perso tra le cime innevate del Cervinio quando incontra Emilio Fede (giovane cronista sportivo) sul ciglio della strada e chiede: scusi, vado bene per la Madonna? E lui: per Dio, me sembri Bartali!
    Non so se fa ridere, ma ormai è meglio raccontare le storielle piuttosto che fare gli intellettuali dibattendo di razzismo, politiche sociali, giustizia e altre amenità.
    Sembra che funzioni persino nelle relazioni internazionali.
    In Terra santa Berlusconi si è messo a fare dell'ironia persino durante la visita alla grotta di Betlemme raccontando quella barzelletta su Maria che tiene il broncio a Giuseppe perché voleva una femminuccia.
    Naturalmente l'inviato dell'Osservatore Romano era distratto in quel momento o era andato a fare la pipì, quindi non sapremo mai cosa ne pensa la Santa sede di questa uscita fuori porta del premier.
    Diciamola tutta, la sensazione è di vivere ormai al grande Bagaglino e anche a sinistra le cose migliori le trovi oggi nella satira, nella matita dei vignettisti o nelle battute dei nuovi comici. Ci sono più contenuti in uno show di Checco Zalone che in un congresso di tre giorni del Pd. Quando si dice morire dal ridere...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Un bar cosí non dovrebbe avere clienti né benpensanti e né malpensanti.

    Ma vorrei fare un appello qui di solidarietá con... la cassiera, che - siccome ROM non sta stampato sulla fronte degli esseri umani (per ora) - sta avendo dei seri problemi per riconoscere ed applicare le "tariffe differenziate"... Gli unici che sicuro pagano il caffé 2 euro sono quelli che parcheggiano il cavallo fuori dal bar...

  • Ulisse scrive:

    I più deboli nella società pagano sempre il prezzo più alto. Ma questa volta la trovata è geniale: non ti caccio, altrimenti qualche cliente benpensante (che non voglio perdermi) mi dà del razzista. Ma faccio in modo che tu non metta più piede nel mio bar.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
    e fui contento, perché rubacchiavano.

    Poi vennero a prendere gli ebrei
    e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

    Poi vennero a prendere gli omosessuali,
    e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

    Poi vennero a prendere i comunisti,
    ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

    Un giorno vennero a prendere me,
    e non c'era rimasto nessuno a protestare.

    Bertolt Brecht,
    Berlino, 1932

  • la formica (sergio) scrive:

    o apriamo tutti quanti gli occhi o ci renderanno tutti ciechi;a noi la scelta (fino a quando si potrà scegliere)

  • Alessandro Vigilante scrive:

    E se ci diranno
    che per rifare il mondo
    c’è un mucchio di gente
    da mandare a fondo
    Noi che abbiamo troppe volte visto
    ammazzare
    Per poi dire troppo tardi che è stato
    un errore
    Noi risponderemo: No, No, No, No!
    Noi risponderemo: No, No, No, No!

    E se ci diranno
    che nel mondo la gente
    o la pensa in un modo
    o non vale niente
    Noi che non abbiam finito ancora di
    contare
    Quelli che il fanatismo ha fatto
    eliminare
    Noi risponderemo: No, No, No, No!
    Noi risponderemo: No, No, No, No!

    E se ci diranno che è un gran traditore
    chi difende la gente
    di un altro colore
    Noi che abbiam visto gente con la
    pelle chiara
    Fare cose di cui ci dovremmo
    vergognare
    Noi risponderemo: No, No, No, No!
    Noi risponderemo: No, No, No, No!

    Luigi Tenco - E se ci diranno

  • Ulisse scrive:

    I più deboli nella società pagano sempre
    un prezzo più alto. Ma questa volta la trovata è geniale: non ti caccio, altrimenti qualche cliente benpensante (che non voglio perdermi) mi dà del razzista. Ma faccio in modo che tu non metta più piede nel mio bar.

  • L1 scrive:

    io un commento ce l'avrei. "la nostra anima urla 'non è vero' e poi sconfitta grida 'mai più'' - le piace?

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