Istantanea Pier Vittorio Buffa

A me piacerebbe

bianchini

Io non ho motivi di dubitare che Luca Bianchini sia davvero lo stupratore seriale di Roma. Né ho ragioni di carattere politico, visto il suo ruolo nel Partito democratico, per difenderlo.

Però a me piacerebbe che quando un uomo viene arrestato per un qualunque delitto ci si ricordasse in ogni secondo che a stabilire la sua colpevolezza o la sua innocenza sarà un giudice.

A me piacerebbe che tutti noi, a cominciare da noi giornalisti, ci si ricordasse che l'arresto di una persona dopo un'indagine è solo il primo, importante passo, verso il processo.

A me piacerebbe che il rispetto di questi semplici principi non lo si ritenesse assolto utilizzando la parola "presunto" come una foglia di fico.

A me, infine, piacerebbe che tutti si pensasse, anche solo per un attimo, che una persona arrestata potrebbe essere innocente.

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26 commenti 8

  • fritzfritzfritzfritz scrive:

    "A me, infine, piacerebbe che tutti si pensasse, anche solo per un attimo, che una persona arrestata potrebbe essere innocente."

    anche quando il dna COINCIDE?

    anche quando le prove sono ASSOLUTAMENTE SCHIACCIANTI?

    mah!

    non confondiamo questo caso con quello degli stupratori della caffarella: lì l'unica prova era una (strana) "confessione"!

  • flikenda scrive:

    Caro surava tu mi proponi le date in cui vennero istituiti dai nazisti i campi di concentramento per ospitare ebrei, omosessuali, comunisti, zingari ecc. non il numero di esecuzioni che ci furono negli stessi dal 1933 fino al 1939.
    Ogni essere vivente, escludendo alcuni iraniani, ha orrore di quello che avvenne in Germania, meglio in Europa, dal 1933 al 1945.
    La storia di cui tu parli l'ho vissuta anch'io, dato che sono nato prima del 1939 per cui non devo immedesimarmi nell'epoca. Mia nonna ospito` con disprezzo del pericolo, una coppia di anziani ebrei a casa sua, a Milano, per tutto il periodo della guerra. Non ricevette alcuna medaglia ne` riconoscimemnti ufficiali da qualsiasi autorita`ne tanto meno li ricerco', fece il suo dovere di persona per bene e cio` le basto' fino alla sua morte nel 1956.
    Durante la guerra io mi trovavo nei dintorni di Trieste, dove ci fu l'unico campo di concentramento in territorio italiano, la Risiera di San Sabba e ci raccontavano che colle ossa degli ebrei facevano le saponette. Quando mi lavavo ebbi sempre un senso di orrore.
    Vidi i tuoi connazionali uccidere i partigiani di Tito ed alla fine del conflitto li vidi con pena, eseguire i lavori forzati, ricostruendo ponti e strade sotto la minaccia di un mitra.
    La guerra di qualsiasi tipo e per qualsiasi ragione mi provoca profonda repulsione e la vendetta che alla fine d'essa si manifesta ancor piu` sgomento. Noi se diveniamo vincitori, non possiamo ne` dobbiamo ergerci a giudici del vinto, e` sbagliato, sopra tutto in un mondo cristiano. Accontentati della vittoria come hanno fatto i vietnamiti (anche perche`... non avrebbero potuto far diversamente) senza portare in tribunale gli americani per crimini contro l'umanita` , come tu li chiami, mediante l'uso di bombe alla diossina. Il libro di Bertrand Russell in proposito e` piu` che significativo.
    Pertanto quel processo di Norimberga e le condanne a morte successive sono un esempio non di giustizia ma di vendetta ancor piu` esecrabile perche` gli imputati conobbero la sentenza e la relativa condanna ancor prima di entrare per la prima volta in aula. Ecco perche` parlo di farsa, perche` durante tutto il corso del processo gli avvocati difensori, il pubblico ministero, i giudici e gli imputati non fecero che dimostrazione di autonarcisismo ben sapendo la conclusione.
    Su Brenno certo e` logico dire che la civilta`l'ha superato, ma la sua frase e` sempre attuale e veritiera.

  • surava scrive:

    flikenda, spero tu sappia il tedesco:
    http://www.dhm.de/lemo/html/nazi/antisemitismus/kz/index.html

    E io non sono ebreo, ma nutro forte ribrezzo per quello che è successo in Germania dal 1933-45.

    Le "idee" hanno bisogno di fondamenta, di conoscenza. Altrimenti sono solo fantascienza, magari anche bella, ma sterile. Quando poi si parla di storia, non basta conoscere dati e numeri, ma bisogna anche riuscire ad immedesimarsi nelle rispettive epoche. E questo permettimi, è cosa assai difficile, perché per farlo bisogna davvero essere conoscitori approfonditi.

    polifemo_01, scusa, ma scomodare Brenno mi pare anacronistico. Nel 400 a.C. la civiltà era agli albori, diritti umani e via dicendo manco si sapeva cosa fossero. Forse ti aiuta un particolare, un padre romano aveva il diritto di uccidere il figlio disobbediente. Vedi un po’ tu se trovi analogie attuali. Parlo del diritto, non del fatto che non succeda più.

  • flikenda scrive:

    Caro surava noi non dobbiamo discutere bensi` esporre ognuno di noi le proprie idee.
    Se tu sei un tedesco e magari ebreo, forse ti conviene la definizione che proponi, se tu fossi uno dei sopravvisuti di Dresda forse avresti voluto vedere sulla panca degli imputati anche qualcuno degli inglesi, non credi?
    Amico caro la frase di Brenno che riporta polifemo_01 e` piu` significativa per me delle tue sottili distinzioni.
    Inoltre se e` vero cio` che scrive il tuo connazionale Kurt Krueger nel libro I was Hitler's doctor, il genocidio, non la persecuzione, degli ebrei inizio` durante la seconda guerra mondiale non prima. Quindi crimini di guerra e contro l'umanita` avvennero durante lo stesso periodo.
    Ma se tu fossi in grado di dimostrarmi il contrario potrei anche rivedere certe mie posizioni, comunque mai quella che i processi dei vincitori non siano una farsa.

  • polifemo_01 scrive:

    apprezzando la sottile e discutibile linea di confine fra crimini di guerra e crimini contro l' umanità,
    vorrei ricordare quando tale Brenno, gettando la spada sulla bilancia, proclamò :
    "GUAI A VINTI.!!!"
    Inutile argomentare e discutere, sono i vincitori che hanno sempre stabilito e sempre stabiliranno le regole, anzi vorrei chiosare dicendo che, a volte, la guerra si fa proprio per imporre le proprie regole e le prorie idee ( Viet Nam e Irak e Afghanistan docent ).
    Pensate solo se avesse vinto il nazifascismo:
    come li avrebbero chiamati i "partigiani" se non "traditori della patria".?

  • surava scrive:

    flikenda, se non conosci la differenza tra un crimine di guerra e quello contro l’umanità credo che non abbia senso discutere con te.
    Il popolo ebraico non era in guerra contro la Germania, se non riesci a capire la differenza non so come fai a scrivere su un tema così sensibile.

  • flikenda scrive:

    Caro surava cosa vuol dire ci sei o ci fai? Il processo di Norimberga secondo me non si doveva fare perche` i crimini di guerra o contro l'umanita` sono gli stessi dato che entrambi portano alla morte del piu` debole. Mi meraviglia che tu tedesco, difenda la farsa impostata dal vincitore russo-americano e trascuri quanto avvenuto in Vietnam colle bombe al Napal seminate dagli americani. Se fosse successo il contrario ci sarebbe stato il processo internazionale, non credi? Ed allora come puoi difendere quello di Norimberga che non ha fatto altro che vendicarsi del vinto.
    Giulio Casare portava il vinto a Roma in parata e subito dopo lo decapitava. Questo avvenne a Norimberga.
    Caro amico, ecco perche` non amo le guerre, sono terribili prima e dopo. Io ho vissuto la seconda guerra mondiale anche se durante la stessa non fui un adulto ed ho sofferto per colpa sia degli anglo-americani che dei tedeschi.
    Circa Bianchini comprendo la tua preoccupazione per la prescrizione che forse ce lo rimettera presto tra i piedi, ma essa non e`imputabile a Berlusconi, troppo comodo l'affermarlo. Essa fa parte del diritto italiano e purtroppo se ne avvalgono i furbi. M'indigna di piu` il fatto che tutti i brigatisti che uccisero Moro e la sua scorta siano da tempo liberi e persino invitati dalle televisioni a commentare le loro bravate in pubblico.

  • polifemo_01 scrive:

    e quindi :
    quali sono invece le garanzie dei soggetti che hanno subito i reati commessi dal colpevole ?
    Spesso sono dimenticati,
    derisi, irrisi (perchè il colpevole esce dal carcere poco dopo per un cavillo..) e non sempre indennizzati moralmente ed economicamente.
    Certo che "occhio x occhio.." è obsoleto, ma se tutte le donne stuprate da Bianchini ( se colpevole) rendessero il dolore e l' umiliazione da loro subita con un enorme fallo di plastica da infilarlo...
    Ma no, siamo un paese civile e vedrete che Bianchini ( se condannato) fra poco sarà di nuovo in circolazione.
    Loro inece si porteranno il trauma per tutta la loro vita, co incubi e paure.
    Ma bisogna essere GARANTI col colpevole.

  • polifemo_01 scrive:

    garanzia :
    termine usato ed abusato
    garanzia per l' inquisito,
    garanzi di un equo processo,
    garanzia di tre gradi di processo,
    garanzia di una equa condanna,
    garanzia di una reclusione umana
    garanzia di un trattamento carcerario dignitoso,
    garanzia di immagini del detento che lo possano offendere ( in manette, etc..)
    certo che il colpevole deve essere umanamente trattato, anche se si è disumanamete comportato nella sua vita.
    Comunque vedere Reina o Cutolo o Provenzano con la palla al piede oppure a spaccare pietre oppure a mettersi in fila per il rancio al freddo ed al gelo, magari qualche volta, mi sarebbe piaciuto.
    Ma forse sono cattivo, vendiativo e reazionario.

  • polifemo_01 scrive:

    cari blogghisti,
    non pensate che i tre gradi di processo siano numericamente troppi ?
    Certo, se ne potrebbero fare anche di +, ma a scapito della velocità procedurale della magitrtura e non aiuterebbero la verità.
    Diminuiamoli a due e forse avemo tribunali meno affollati, giudici + attenti e rigorosi, imputanti + timorosi, perchè se ricorri dopo il primo giudizio....
    Voi vi scandalizzate di Bianchini ( che va tutelato fino al processo), ma a me viene alla mente Spaccarotella-Sandri.
    Il rambo dell' autostrada ed un ultras manesco che paga + del dovuto.
    Credete voi che la verità verrà fuori, oppure che solo l' abilità e l' esperienza degli avvocati muoveranno la scena giudiziaria, condannando o assolvendo?

  • surava scrive:

    @flikenda
    Nessuna conclusione? In che senso? Che non abbiamo condannato nessuno? Una farsa i processi di Norimberga? Ma ci sei o ci fai? Semmai è da tener presente che non vennero fatti a tutti coloro che si sarebbe dovuto. Solo che, per capire bisogna “tuffarsi” nello stato d’animo dell’epoca. La Germania aveva bisogno di pace, e dopo 256 impiccagioni gli alleati vennero alla conclusione che non era il caso di continuare per il semplice motivo che troppi “grandi criminali erano riusciti a fuggire”, e che ormai erano sotto processo solo quelli di second’ordine, e i tedeschi avevano bisogno di chiudere una parentesi che impediva loro di iniziare a far di nuovo parte della comunità internazionale. Difficile da digerire, ma è lo specchio della situazione di allora.
    “processare il vinto da parte del vincitore è fin troppo facile”. Ma che vai scrivendo? Non si è fatto dei processi per crimini di guerra, ma per crimini contro l’umanità! Sono due cose completamente differenti. Scusa se mi permetto, ma a me sembra che su questo tema tu sei solo in grado di dar fiato alle corde vocali, senza la minima conoscenza dei fatti. Sulla faccenda Bianchini la mia osservazione si concentra solo su un fatto reale, e cioè, che anche ammesso e non concesso che sia colpevole, con i tempi imposti per la prescrizione in condizioni “normali”, secondo la legge, ed i tempi che ci mette l’apparato giudiziario per arrivare ad una conclusione, sarà ben difficile che venga condannato, a meno che non gli si dedichi una “corsia” preferenziale. Questa è la situazione nella quale si trova l’Italia per aver messo al potere chi aveva solo in mente di farla franca in una miriade di processi, perché dei diritti degli Italiani, scusate, ma io la penso così, non gliene frega un bel nente. Scrivere sui doveri della stampa in un paese che non ha nemmeno un giornale economicamente autosufficiente, e che quindi ha solo servi del potere, beh, tanto vale scrivere di come era il tempo ieri. Qui fece un caldo boia, e da voi?

  • mariangela_06 scrive:

    Penso che un cittadino, quando viene arrestato, perchè sospettato di un reato, potrebbe essere innocente. Dovrà essere un tribunale a stabiliere se è colpevole o innocente. Non dobbiamo essere noi cittadini, apprendendo notizie dai giornali, a condannarlo. Non basta mettersi al sicuro con la parola "presunto", perchè questa etichetta gli rimarrà per sempre.
    Ricordiamoci dello stupro della Caffarella. Si dava già per scontato di aver arrestato i "presunti" poi risultati estranei ai fatti.

  • polifemo_01 scrive:

    certo che va processato,
    ma non ci si indigni se, colto sul fatto, viene chiamato stupratore o assassino o altro.

  • flikenda scrive:

    Interessante lo scambio di battute scritte tra polifemo e surava, peccato che alla fine non giungano ad alcuna conclusione.
    L'esempio del processo di Norimberga con il caso Bianchini c'entra poco e per rispondere a surava diro` che processare il vinto da parte del vincitore e` fin troppo facile, pertanto quel processo fu una farsa. E se non la si ritiene tale, mi chiedo perche` non abbiamo processato gli USA dopo la guerra del Vietnam. Sorvoliamo.
    Per rispondere a Pier Vittorio circa Bianchini concordo colla sua pretesa di ritenere innocente qualsiasi individuo fino alla fine del processo. Questo detta la legge che in Italia il giornalista comune non rispetta. Quindi la rampogna va sopra tutto rivolta a quest'ultima categoria, non ad altri.
    Il colpevole colto sul fatto o mediante prove di DNA va somunque processato, altrimenti deliberatamente ritorniamo ai tempi del Far West.

  • surava scrive:

    Eh caro polifemo_01, non hai riflettuto per nulla sulle mie accuse.
    Quando affermo che non sai leggere, avresti potuto intuire cosa intendo. Ho scritto che sono tedesco, non che vivo in Germania. La mia grammatica, scusa la mia vanità, è assai migliore della media Italiana. La mia conoscenza e pratica della lingua Italica è dovuta proprio all'uso quotidiano della stessa. Se poi come non pochi frequentatori di blog e forum credi che questi luoghi siano l'università della comunicazione scritta e quindi debbano per forza essere gli atei per antonomasia della glottologia, beh, mi dispiace illuderti, ma io non credo che sia così. E se rileggi qualche tua riga, vedrai che nemmeno per te lo è. Sul fatto di chi o cosa sia chi vota un pluri-pregiudicato, beh, se ammiro un criminale, qualche problemino ce lo devo pur avere, o no? Insomma, tanto normale non lo sarei, penso io. Certo, se la norma per definire normale qualcuno lo fa il fatto che la maggioranza stabilisce le norme, beh, allora gli Italiani che lo votano sono normalissimi. Solo che, credimi, non funziona in questo modo la regola che stabilisce la normalità!

  • polifemo_01 scrive:

    caro surava,
    intervieni sulla politica italiana, ma poi dici che sei tedesco, ma critichi gli italiani che votano Berlusconi perchè sono potenziali delinquenti.
    probabilmente, abitando in Germania, ti manca un uso costante della nostra lingua e della nostra grammatica, quindi ti scuso, .

  • surava scrive:

    Eh, caro polifemo_01, tu sarai anche il domani, peccato che "oggi" tu non sappia leggere. Le tue conclusioni non stanno ne in cielo ne in terra, tantomeno sono da dedursi dalle mie oservazioni. A prescindere che io da tedesco non ho nulla in comune la politica Italiana, quindi la tua allusione su PD e Berlusconi è solo futile. Sul fatto che tu sia il "buono", beh rileggiti le tue affermazioni, forse ti verrà qualche dubbio come a me, che di retoriche gratuite ne ho anche sentite troppe nella mia vita. Stammi bene.

  • polifemo_01 scrive:

    ma perchè dobbiamo sempre fare paragoni con Berlusconi?
    se delinque Berlusconi, allora siamo tutti delinquenti...
    io non voto Berlusconi e non mi piace, ma portalo sempre ad esempio sa tanto di demodée e di Pd .
    Sarai tu e quelli come te che hanno intenzione di delinquere;
    io sono una persona onesta, corretta e con fedina penale immacolata.
    Sei tu che dici: tutti delinquono, allora lo faccio anche io.
    Io invece dico :
    tutti delinquono, sono dei bastardi ed io mi tiro fuori dal gruppo.
    Caro surava,
    tu purtroppo rappresenti il peggio dell' italiano di oggi,
    io ( e molti altri) quello di domani ( sperando in un domani migliore ed onesto).

  • surava scrive:

    Hehe, caro polifemo_01, per dare una parvenza istituzionale a certe leggi, sono naturalmente a vantaggio di tutti, (i malfattori, aggiungo io). Una delle cause maggiori per per cui non c'è garanzia di giustizia in Italia sono i termini di prescrizione dei reati, che, giustamente conoscenda la lentezza della nostra giustizia, sono di per sè già un garante per farla franca. Mica poteva farla passare col nodo Alfano, una simile perla. Che ti devo dire, la maggioranza degli Italiani lo ammira, e se la cosa ha un senso, dovrebbe significare che la maggioranza degli Italiani ha in mente di delinquere, altrimenti siamo al livello di stoltezza allo stato brado, cosa che io cmq credo già da tempo.

  • polifemo_01 scrive:

    chiedo solamente:
    QUALSIASI REATO POSSA COMMETTERE ( stupro di bambini in un asilo, suore bruciate e mangiate, omicidio di tutti i condomini del mio caseggiato, etc..)
    DI ESSERE GIUDICATO E PROCESSATO IN ITALIA ED IVI SCONTARE ( ?) LA PENA.
    GRAZIE, CONFIDO NELLA NOSTRA GIUSTIZIA.
    P.S. Spaccarotella docet............

  • surava scrive:

    Caro polifemo_01,
    anche a queste tue osservazioni la storia ci da una risposta. Anch'io sono profondamente deluso, che di tutte le correnti filosofiche sia prevalsa quella sophista. Protagora, Gorgias ecc. per arrivare a Nietsche ci hanno spiegato molto bene del come si possa rovesciare un verdetto, poco importa se giuridico oppure d'opinione, la retorica la fa da padrone, non la verità, e, se pensiamo che i sophisti sono anche chiamati "Vorsocraten" (ante-Socrate) puoi immaginare da quando è così. Questo sistema è presente tra l'altro in tutti gli stati democratici, la vera differenza dell'Italia sta nel fatto che c'è chi ha il potere di farsi pure delle leggi ad personam, che, nonostante abbia il denaro per farsi difendere dai migliori principi del foro, non si fida di loro. Forse perché è convinto che con le leggi in vigore è indifendibile, lui saprà anche il perché, penso io.

  • polifemo_01 scrive:

    queso un paese che ha ottime e moderne leggi, ma che nessuno rispetta.
    1) non si telefona mentre si guida.
    Nessuno ottempera a codesta legge, anzi qualcuno guida, fuma e parla al cellulare. Nessun vigile commina multe.

    2) garanzia dell' imputato :
    talmente garanzia che l' imputato scapa prima del processo, oppure il suo avvocato trova escamotage per non farlo condannare, etc..

    3) evasione fiscale :
    come è possibile che colui che ha un SUV dichiari meno di 15.000 €?

    4) clandestini e senegalesi :
    no alla vendita abusiva, ma loro continuano imperterriti sotto gli occhi di tutti.

    cioè, in Italia, credendo di essere meglio degli altri, facciamo ottime leggi, ma nessuno le rispetta o qualcuno le bypassa.
    Forse meglio essere umili e, per esempio, non dare la libertà a Bianchini, ma tenerlo dentro fino a quando non si farà il processo.

  • mariamo9 scrive:

    A me piacerebbe sentire parlare anche d'altro. Esempi? Papi risponde o no alle domande? Il Papa incontrerà o no papi? E' vero che hanno beccato un esponente della Magistratura che faceva pressioni su un collega per "alleggerire" la posizione di Mastella? Come funzionerà la scuola, a settembre, e su quali basi normative? E' vero o no che da quest'anno in poi, le tasse, le pagheranno solo i pirla? E' vero che rifanno le centrali, soprattutto in Sardegna, con la legge della servitù, per fregare chi protesta? E' vera la buffonata solenne dei 15 anni di carcere minacciati a tutti gli ubriaconi al volante? Come farà, il sistema. a sostenere tutta questa massa di processi, fino alla cassazione? O vogliono farli sommari? Non è che poi li fanno sommari anche per stupro? Mannaggia, sono tornato alla notizia di partenza...

  • polifemo_01 scrive:

    caro surava,
    indubbiamente i fracesi direbbero " touché", cioè devo ritornare sulle mie dichiarazioni, perchè troppo avventate.
    Sono, probabilmente, dovute ad una considerazione :
    un reo confesso,
    un accusato colto in flagranza di reato,
    uno stupratore seriale indiscusso,
    possono trovare una assoluzine se difesi da un buon avvocato, cioè valido e quindi molto ben pagato ( vedi Berlusconi), il quale riesce a trovare nei meandri della giustizia una serie di motivazioni per cui un indiscusso colpevole, sarà rimesso in libertà.
    Questo è ingiusto, non corretto, ma accade.
    Dall' altra parte è anche vero che un imbelle avvocato difensore aiuta l' imputato a "mettersi la corda intorno al collo".
    Riepilogando :
    la libertà, l' assoluzione sono spesso, molto spesso, in relazione diretta con i mezzi economici dell' imputato e quindi capitato di vedere a spasso persone colpevoli, ma giudicate innocenti.
    Tutto qui.

  • surava scrive:

    Caro polifemo_01.
    In ogni mente umana ha sede un tribunale. E noi ci si trova a fare contemporaneamente l'accusa, la difesa, il giudice ed infine il boia. Solo, spesso e volentieri ci dimentichiamo della cosa più importante, e cioè, quella di "scirvere" la motivazione della sentenza. In questa operazione sta il nocciolo ed il succo della nostra cultura. Credimi, per scrivere onestamente una motivazione non c'è altro modo al mondo di quello di citare le prove, senza questa prerogativa, non c'è giustizia. Quindi, quando scrivi che basta il DNA oppure una prova di flagranza per accusare già prima del processo qualcuno di un reato, beh, leggiti la storia dei processi di Norimberga, li c'erano sul banco degli imputati tre giudici Tedeschi (Janning, Hofstetter, Hahn) che la pensavano come te. Che se era evidente un reato, non serviva fare un processo, bastava emettere una sentenza. Tanto, le prove erano evidenti, le conoscevano tutti. E un difensore, a che serve? Già, Roland Freisler non si fece nessun scupolo a condannare Sophie Scholl (Weiße Rose). Mi dispiace leggere opinioni come la tua, perché putroppo dimostrano che la storia non ci ha poi insegnato molto. Ma forse il motivo sta anche nel fatto che sempre meno gente conosce il nostro passato, che non sapendo da dove veniamo, non ha nessuna idea del dove andremo.

  • polifemo_01 scrive:

    a me piacerebbe che ci fossero garanzie e regole.
    Un malfattore arrestato in flagranza di reato, lo possiamo anche accusare prima dell processo.
    Un indiziato con prove di DNA positive ( per ben tre volte!!), lo possiamo anche accusare
    I capi delle SS, al processo di Norimberga, li potevamo anche considerare colpevoli.
    Il Suo errore, caro Pier Vittorio, è quello che, spesso, un processo non deve verificare l' innocenza o la colpevolezza dell' imputato, ma solo la pena da comminarli.

    Lei avrebbe detto che Saddam andava garantito e non si doveva parlare di criminale, prima del processo? cioè che poteva essere anche innocente?
    Ci sono casi conclamati e questo di Bianchini lo è ( vedi DNA).

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