Istantanea Pier Vittorio Buffa

Una domanda banale e sciocca

Ieri sera sono capitato su Porta a Porta mentre si discettava, in modo volutamente sconclusionato, di quanto i magistrati ce l'avrebbero con Silvio Berlusconi. Titolo significativo:  "La lunga guerra giudici-Berlusconi"

Ho spento la televisione e spedito un telegramma a un mio amico imprenditore che da tre settimane vive nel carcere di Regina Coeli. E' stato arrestato perché accusato, solo accusato, di corruzione. Io so che è innocente, ma questo non conta.

So invece, e questo conta molto, che ha quasi settant'anni, è malato di cuore e che, per quello che ne so, non c'è più nessun pericolo di inquinare eventuali prove e tantomeno di fuggire.

Quindi mi chiedo: è giusto che il mio amico imprenditore sia in carcere da ventuno notti e ventuno giorni mentre l'imprenditore Silvio Berlusconi (che secondo una sentenza ha corrrotto un avvocato per dire il falso) non ha mai passato nemmeno un minuto in prigione?

E' una domanda banale e sciocca. Però ieri sera, vedendo un brandello di Porta a Porta, mi è venuta davvero spontanea.

PS. Ieri sera mi è venuta spontanea un'altra domanda banale e sciocca. E' giusto pagare il canone Rai per vedere trasmissioni come Porta a Porta?

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31 commenti 8

  • Fabio scrive:

    La stortura non è nel fatto che Berlusconi non abbia trascorso una notte in prigione. La stortura sta nel fatto che ne abbia trascorse il tuo amico. In uno Stato di diritto si è innocenti fino a prova contraria. Questo è ciò che vale per SB ed è ciò che dovrebbe valere per il tuo amico.

  • janko01 scrive:

    Colgo l'occasione di questo blog per esprimere il mio disgusto a proposito della campagna mediatica che si sta scatenando contro Berlusconi fino ad entrare nella sua vita privata mediante foto che nulla hanno a che fare colla sua vita politica.
    Che si parli pure di minorenni, l'ha fatto per prima la moglie, di veline o di quant'altro, ma di permettere che intrusi coll'obiettivo a lunga distanza fotografino nella sua villa cio` che in essa si vede, mi sembra un'intrusione da sanzione penale.
    Berlusconi potra` essere simpatico o antipatico ma dev'essere comunque e sempre tutelata la sua privacy domestica come amiamo sia tutelata la nostra.
    Non si puo` dire che siccome ha scelto di vivere pubblicamente, lo si debba poter fotografare sulla tazza del cesso.

  • flikenda scrive:

    Caro polifemo, i carabinieri rispondono al Ministro della Difesa, i celerini al Ministro degli Interni, i professori al Ministro dell'Istruzione, i magistrati a chi?
    Alla seconda e terza liceo ebbi per due anni un insegnante di filosofia ex-deputato democristiano, al terzo anno un insegnante comunista. Dai due appresi nozioni condite da una salsa di parte. Se un estraneo avesse criticato l'uno o l'altro per non essere imparziale, avrebbe avuto ragione.
    Penso sia quello che accade alla magistratura anch'essa di parte, ovvero con magistrati di sinistra e di destra. Potrebbe essere altrimenti?
    Credo proprio di no. Quindi viviamo la realta` odierna con rassegnazione fino a quando non verra` modificata la nomina dei giudici per elezione popolare che assicurera` non l'imparzialita` assoluta, ma la condotta piu` consona del momento.

  • polifemo_01 scrive:

    la mia cultura giovanile ( erano gli anni 60' ), mi portava a ritenere ogni forma di ordine costituito, come un osacolo alla libertà della massa. Quindi celerini, carabinieri, professori ed anche e soprattutto magistratura e giudici. Lo stesso De Andrè ( ne "Il gorilla" "Un giudice" ) attacca la magistratura, accusandola di arretratezza mentale, di stupidità, di conservatorismo.
    Quindi io ho sempre pensato e ritenuto che i carabinieri, la magistratura, i P.S. , i paracadutisti, ( ricordare Livorno primi anni 60' e la ragione del basco amaranto della Folgore') fossero dei conservatori, reazionari e votanti Almirante, MSI e fascisti.
    Ora mi si dice che invece la magistratura ( tutta, notate bene) è eversiva, è al soldo della sinistra, anzi è essa stessa di sinistra e lotta contro la destra. I magistrati votano Rifondazione e forse qualcuno è NO GLOBAL.
    Sono confuso, aiutatemi voi.......

  • solomauro scrive:

    Fermo restando che il meglio non è mai abbastanza, concordo che la nuova (?) classe dirigente di centrodestra è, come dire, "titubante". E' diventata un pò amministratrice del consenso, ha forse perso una parte dello spirito rivoluzionario che l'ha spinta al potere. Le Province, sono tutte lì. Il lodo Alfano preparato in 3giorni3, il resto aspetta, troppe polemiche sugli attacchi al premier ( basterebbe che non rispondesse, come disse uno famoso " non ti curar di lor ma guarda e passa!!"), gossip a piene mani ( hanno cominciato con la Carfagna, adesso Noemi, la prossima...?)Una parte del PDL tende a fare la DC del 2000( da bianca as azzurra), la Lega invece, zitta zitta, dà una idea di maggiore cosione e più "palle". Che una parte del vecchio centro-sinistra provasse a disarcionare il Cavaliere, era ovvio. Troppe brutte figure ( dal governo di Prodi II il Coeso alla monnezza per strada, dalle giunte napoletane Bassolino e Jervolino alle capriole di Veltroni e Franceschini). Ma se la soluzione èla magistratura, allora ha ragione Berlusconi!. Vi chiedo di andare a leggere su Il Velino ( lo so, è di destra) ma si parla di un libro scritto dal Giovanni Pellegrino, già presidente della Commissione Stragi, e attualmente presidente Pd della provincia di Lecce, ex senatore e avvocato, che in un libro intervista - "La guerra civile", scritto con il giornalista di "Panorama", Giovanni Fasanella, dice chiaro e tondo che il PCI di Occhetto puntò sulla magistratura per capovolgere i risultati delle "libere elezioni democratiche" ( che a quanto pare, lo sono solo se vincono i rossi). Quindi, il Cavaliere fa bene a non volersi far processare da una magistratura "di parte". Chi lo farebbe? La sentenza è già scritta, mi pare ovvio. Del resto, se parte della magistratura è questa, a che serve che io, voi, andiamo a votare, per poi essere scippati ( come dalla microcriminalità) dalla LEGGE, della mia volontà? Perchè non potrei volere un capo del governo "chiacchierato", se in realtà la magistratura non tutela me ma "altri"?Se risponde ad altri poteri? A questo punto, potere per potere, scelgo il mio: vado a votare e finchè mi pare, scelgo il Capo del governo. Quando non mi starà più bene, sarò io a non rieleggerlo. Poi arrivano i magistrati, a completare l'opera ( come le jene nella savana africana, però!) Perchè tutti i pubblici dipendenti ( compresi i politici) debbono rendere conto a qualcuno ed i magistrati, invece, no? Perchè al magistrato è applicata una "guarentigia" che li rende intoccabili, di fatto e di diritto, mentre ai rappresentanti del popolo, nisba? Perchè continuano, dopo 15 anni, ad arrivare, puntualmente sotto le elezioni, i rinvii a giudizio della magistratura, sempre per i soliti? Non sembra anche a voi che il giochino sia diventato monotono? Che il copione, dalle pagine consumato, è ormai recitato da una compagnia di giro con attori " cani"?

  • polifemo_01 scrive:

    non è mia abitudine partire da preconcetti, ma cerco sempre di analizzare ogni cosa in modo oggettivo ( ci provo...)
    E' stato ricordato Tremonti :
    la mia compagna ha un mutuo variabile, che, autunno 2008, era cresciuto a dismisura ( raddoppiato) e quindi mi son attivato per aiutarla. Analizzai le varie proposte, ma mi sono ancorato alla proposta Tremonti :
    il mutuo viene portato ai valori del 2006 ( cioè la rata è riportata a quella data).
    Se la rata mensile aumenta, il congelamento Tremonti permette che la rata sia quella del 2006 ed il surplus vada a finire in un serbatoio che poi dovrà essere svuotato
    se a rata diminuisce, si applicano le diminuzioni ( prima però si svuota l' eventuale serbatoio di surplus).
    Il Pd fece manifesti dove si criminalizzava codesta procedura, a mio avviso e nel mio caso, ottimale.
    Riepilogando:
    nessuna coalizione farà tutto bene o tutto male ( a cominciare da Mussolini, che qualcosa di positivo ( poco) fece).
    Il non volere riconoscere i meriti dell' avversario è, a mio avviso, un boomerang che, se monitorato da persone di media cultura ( come me),
    ritorna indietro pericolosamente.

  • janko01 scrive:

    Ho letto la risposta di solomauro a flikenda, ben formulata, gentile come dovrebbe sempre essere quella tra gentiluomini. Penso ai dibattiti televisivi Porta a porta, Ballaro, Anno Zerpo che su RAI International mi e` dato di vedere tutte le settimane. Gli interlocutori parlano gli uni sugli altri con ostentata malaeducazione, mal condotti dai vari Vespa, Floris e Santoro che si credono poi ridicolmente piu` importanti di quello che non siano.
    Ricordo l' onorevole avvocato di Berlusconi intervenire proditoriamente colle sue parole ad una di queste trasmissioni su quelle di un deputato dell'IDV e giustificarsi dicendo: lo faccio di proposito per evitare che il pubblico senta le scemenze che questo signore si perita di affermare.
    Un avvocato, un anorevole, ma un grande ignorante. Ed il conduttore ancora piu` asino di lui per trattenerlo in trasmissione.
    Per venire al suo commento, lei attribuisce dei meriti alla compagine berlusconiana citando il buon lavoro di personaggi come Maroni, Tremonti, Zaia, Carfagna, Brunetta e Frattini.
    Convengo con lei che questi signori sono delle persone serie ed altrettanto serie sono le loro intenzioni. Mi piacerebbe che Tremonti comunque desse le dimissioni dall'incarico di docente universitario a Pavia per lasciar il posto a qualche precario o che Brunetta riducesse il numero dei portaborse e che Frattini svolgesse lui in prima persona il ruolo di nostro ambasciatore all'estero, anziche` demandarlo al buffoncello di Arcore.
    Per carita` di patria lei pero` ignora le cose che non sono state fatte come da promessa dal centro-destra, la riduzione delle spese statali,, del numero dei sottosegretari, delle auto blu, la cancellazione delle province ecc. Sono appena stati fatti dei nuovi ministeri di cui nessuno sentiva il bisogno solo per soddisfare l'ego di qualcuno temporaneamente dimenticato.
    Ci si e` scordati di quello che in campagna elettorale si diceva degli evasori fiscali e s'ignorano diversi impegni presi coll'elettorato.
    In campagna elettorale del lodo Alfano nessuno mai ne parlo`pero` appena formato il governo, esso ebbe la precedenza assoluta sulle altre manovre e cio` solo per proteggere il suo capo.
    Per criticare il centrodestra non si deve per forza essere di sinistra, lo si puo` fare come nel mio caso, pur essendo di destra ma di quella destra che oggi non esiste piu`, quella liberale.
    Mi piacerebbe fosse questa la destra che governasse il paese al posto degli ex-fascisti, ex-sociodemocristiani, o dei cultori dell'irredentismo longobardo. Ma e` un sogno perche` manca l'uomo. e forse la voglia di cercarlo..
    Arrivo peesino a dire che se quest'uomo si trovasse a sinistra potrei anche rivedere la mia posizione liberale. Purtroppo l'Italia uomini del genere forse non sa piu` esprimerli. Peccato davvero.

  • solomauro scrive:

    Egregio sig. flikenda, grazie per la considerazione e per la risposta garbatissima. Non sono berlusconiano. Mi tocca. Per me è il male minore. Forse il castello crollerà, ma almeno abbiamo la possibilità di avere una classe dirigente "alternativa" a quella di centro-sinistra, autoreferenziale, che ha imperversato per anni. Non c'è solo Berlusconi nella stanza dei bottoni. E' quello che appare di più, ovviamente. Le ragioni della sua discesa in campo non sono un mistero, ma i risultati non sono solo a favore suo. Tutti gli altri ministri, faticosamente direi ma piano piano, credo che stiano facendo cose impensabili fino ad ieri. Tremonti non vale nulla? E Maroni? La Carfagna, con la sua legge sulle molestie ( le signore sinistre, perchè non l'hanno fatta?) E Frattini, in giro per il mondo? e Brunetta, che ha messo il dito sulla piaga del pubblico impiego fatto di "intoccabili" a prescindere e dove il sindacato, tra un ufficio chiuso per difendere un impiegato che deve poter "lavorare con comodo" e tutti gli utenti che necessitano di un servizio, si schiera per il dipendente e peggio per gli altri? E le spese a piè di lista della scuola dove ".... tanto poi i soldi arrivano"? E Zaia che cerca di difendere i buoni prodotti italiani dalle contraffazioni dell'Europa fatta di burocrati? E la lotta alla criminalità, fatta anche eliminando le nuove leve di immigrati usati come massa di manovra dalla sinistra estrema ( tanto rubano ai vecchietti) nelle loro manifestazioni "contro" ( senza gli immigrati, chi ci andrebbe?) o la Caritas che prende le sovvenzioni per ogni "poveretto" assistito o i patronati sindacali che vengono anch'essi pagati per assistere e dare le giuste " dritte" a povera gente, è vero, ma che hanno la pretesa di venire qui e starci perchè " gli spetta, ne hanno diritto!!"? Tutti i vari amministratori di centrodestra, leghisti compresi, sono tutti incapaci solo perchè non prendono ordini da Fassino o Franceschini o Prodi? Berlusconi passerà, come tutto del resto, come è passato Veltroni o Prodi. Ma lascerà sicuramente un'Italia diversa e, per quel che mi riguarda, migliore. Fossse solo perchè si può cominciare a dire quello che fino a qualche anno fa non si poteva, perchè alla sinistra non piaceva, perchè non rientrava nel "canovaccio" scritto nel 1945 e riproposto ogni volta. Perchè finalmente si può dire, ad una intera casse politica che sono diventati un peso per il resto della società, perchè "campano di rendita", perchè si sono autoproclamati i migliori a prescindere, perchè fino alla caduta del muro di Berlino "non potevamo" andare a far la spesa in un altro supermercato!! Adesso "muri" non ce ne sono più. E abbiamo scoperto che alcuni "supermercati" truccavano i prezzi. Brutta cosa la concorrenza. Per gli imbroglioni, però. Comunque peggio di come eravamo messi, non possiamo andare. Abbiamo solo da imparare, fosse solo per il fatto che la necessità aguzza l'ingegno e chi ha perso il potere, se vuole riconquistarlo, deve trovare parole d'ordine più serie ed accattivanti di quelle urlate fin'ora. Se Berlusconi cade per colpa di Naomi, sarà un sollievo per molti centro-sinistri, ma significherà pure che la politica del centro-sinistra è inutile, bastando una ragazzina a fare "politica". Non le pare?

  • brunotento scrive:

    Il quesito del signor Buffa, se è giusto pagare il canone Rai per vedere Porta a Porta, mi provoca un'altra domanda che pongo a lui e a tutti. E' giusto pagare lo stesso canone per assistere ai veleni di Travaglio contro Berlusconi, alle ironie di Santoro, agli applausi a senso unico in "Annozero"? E' giusto sopportare le insofferenti paranoie, benevolmente tollerate da Floris, contro lo stesso comune nemico in "Ballarò"?

  • flikenda scrive:

    Caro solomauro, lei e` un berlusconiano convinto, io invece no.
    Entrambi abbiamo le nostre ragioni, io capisco le sue, lei non condivide le mie.
    Berlusconi scese in politica, per nulla consigliato dai suoi fedeli, per due ragioni principali:
    1.Difendere i suoi interessi personali messi in difficolta` dopo la partenza di Craxi
    2. Sete di vanagloria, ovvero potersi sedere ai tavoli dei potenti
    Tutto il resto e` fumo. Il giorno in cui non ci sara` piu` crollera` tutto quel castello di carta che creo' in questi 16 anni, perche` fondato su basi inesistenti e principalmente nel suo interesse.
    Condivido con lei che quelli prima di lui non furono certo il massimo, altrimenti egli non sarebbe potuto arrivare dove e` arrivato, e quelli che ci sono oggi sono ridicoli.
    In Italia manca un uomo politico d'eccellenza sia a destra che a sinistra. Il centro lo ignoro perche` se esso vuol essere rappresentato da Casini, Iddio ce ne liberi.
    E manca quest'uomo perche noi italiani siamo troppo rivolti come spesso ripeteva Montanelli , al proprio particulare.
    Pensiamo a giocare al lotto o al totoscommesse, ad essere considerati bravi al cospetto del nostro superiore e migliori del nostro collega, ci crediamo degli artisti, perche l'Italia fu ed e` ancora patria degli artisti, e pertanto lavoriamo da soli non in gruppo, l'amore e`la molla che ci spinge ad essere buoni, perbene quasi con tutti meno che con il fisco, giudicato inetto e vorace, lo sport ci gratifica, la presunzione ci pervade e l'educazione e` un optional.
    Da questa categoria come puo` uscire un politico che si rispetti?
    Gli uomini di valore nella politica italiana li espresse in prevalenza il Piemonte nel 1800 e furono gli ultimi cigni il cui canto risuona ormai troppo lontano.
    Un paragone tra un Quintino Sella e un Berlusconi regge come quello tra un re ed i suo buffone di corte. Che altro aggiungere?

  • solomauro scrive:

    Spero che la bassa qualità della vita italiana( dai poliziotti poco educati , alla pubblica amministrazione poco disponibile, agli insegnanti poco educatori, ecc. ecc.) non sia imputabile a Berlusconi ed alle sue televisioni. Prima di lui e quindi ben distribuiti nei posti di cui sopra, ci sono stati i democristiani, i comunisti, i socialisti, i liberali, ecc. ecc. ( quasi tutti ex fascisti, almeno fino agli anni 60-70). Poi sono arrivate su quelle poltrone i giovanotti cresciuti con i miti del '68, ed è stato anche peggio. Berlusconi non è il massimo, è pacifico ed evidente. Ma quelli prima di lui? e quelli che lo criticano oggi? Sono esenti da colpe? Non hanno saputo prevedere, guidare, far crescere il popolo e la società? e allora perchè parlano? del senno di poi son piene le fosse. Quando Berlusca farà il pensionato, ne riparleremo. La sua discesa in campo ha creato un terremoto: ha fatto nascere un partito di centro-destra al quale il giochetto del fascismo non può più essere applicato( bello campar di rendita, vero Fassino, D'alema e Franceschini?); ha ridimensionato i partiti comunisti costringendoli a spezzettarsi e a ridicolizzarsi ( c'è sempre uno più comunista dell'altro, come ti puoi fidare?); ha messo spalle al muro le velleità del Partito Democratico obamiano dove la cultura marxista cercava di nascondersi sotto le bandiere dei popolari democristiani; ha contribuito a semplificare il quadro politico, aiutato da Veltroni che non ne poteva più dei famosi "cespugli sotto la quercia". Se abbiamo toccato il fondo, possiamo solo risalire. Se non lo abbiamo toccato, vuol dire che stiamo navigando, bene o male.

  • flikenda scrive:

    isola6401, mi dispiace che lei incominci a stancarsi quando scriviamo di democrazia all'italiana e degli italiani in generale. Io vivo fuori d'Italia e guardo i miei connazionali che invece li vi abitano con occhio forse piu` benevolo del suo, perche` sono italiano ma anche piu` critico perche` vorrei essi fossero migliori.
    Mi viene alla mente un esempio che mal si concilia col presidente Berlusconi, parlo di un incidente d'auto qualsiasi.
    In Italia si attende che giungano sul posto la polizia o i carabinieri; al loro arrivo ti chiedono come prima cosa libretto e patente e t'informano che ti verra` applicata un'ammenda e se hai distrutto un guardiarail ti verra` spedita una fattura per la riparazione.
    Nei paesi anglosassoni, per lo stesso incidente, arrivano sul posto sempre, quasi contemporaneamente una vettura della polizia, una dei pompieri ed un'autoambulanza. La prima cosa che il poliziotto ti chiede e` se ti sei fatto male e rimane a tua disposizione anche per aiutarti a trovare una vettura da noleggiare, se la tua e` inamovibile. L'autoambulanza riparte se le tue condizioni non destano preoccupazione ed i pompieri prima di andarsene, mettono in ordine il manto stradale per non danneggiare gli automobilisti che vi dovranno passare sopra.
    Conclusione: in Italia il poliziotto e` meglio non vederlo, se non e` proprio necessario, all'estero ti auguri d'incontrarlo perche`si presenta come un aiuto.
    E cio` perche` avviene? Perche` in Italia manca l'istruzione del personale, difetta che i poliziotti assunti frequentino un corso propedeutico da parte dei loro superiori per apprendere come si debba svolgere il proprio dovere in casi purtroppo comuni d'incidenti.
    E questo vale quasi dovunque, non solo nel corpo della polizia, vale nel commercio, nell'industria, nella pubblica amministrazione. Il cliente ha sempre torto in Italia e deve ringraziare che gli venga offerta l'opportunita` di comperare. Ridicolo!
    Purtroppo nel nostro bel paese, scarseggia la scuola, il buon insegnante, l'esempio ineccepibile.
    Il giorno in cui si affronteranno questi problemi d'istruzione in tutti i settori, allora si` che si potra`pensare di guardare avanti come lei giustamente suggerisce. Oggi come oggi dobbiamo invece guardarci alla spalle perche` c'e` sempre uno piu` furbo di noi che se ne vuol approfittare se la guardia e` bassa.

  • solomauro scrive:

    I commenti riportati sono tuti ottimi e ben argomentati. Il mio però è questo: perchè Berlusconi è finito nel mirino dei giudici ( sempre gli stessi)? Perchè amico di Craxi ( quello del referendum sulla responsabilità civile dei giudici)? Perchè sceso in politica e quindi probabile "ostacolo" alla presa del potere per via democratica ( leggasi mancanza di concorrenti) da parte della sinistra ( PCI- PDS- DS ecc. ecc.)? Nessuno di voi sa che negli anni '60 il PCI di Togliatti "ordinò" agli studenti iscritti alla FGCI di iscriversi a giurisprudenza, conseguire la laurea, frequentare la scuola delle Frattocchie ( scuola di partito del PCI) e poi fare il concorso da magistrato e poter quindi "abbattere" il sistema capitalistico e filo.americano( leggetevi l'articolo di tal Mimmo Tartaglia su Libero di domenica 24 maggio 2009 ( nessuna denuncia per dichiarazioni false)? Nessuno sa che Ingrao ( PCI) fu uno dei maggiori sponsor della corrente di Magistratura Democratica? A nessuno viene in mente che il tutto è solo uno scontro per la presa del potere? E che la bilancia, per adesso, pende a favore di Berlusconi, non per i suoi grandi meriti, ma semplicemente per la pochezza del valore dei suoi avversari ( dal Prodi I al Prodi II il coeso, da Occhetto a Veltroni, da Rutelli a Franceschini, da Fassino abbiamo una banca a D'Alema facci sognare? voto centrodestra turandomi il naso ( come diceva Montanelli). Berlusconi ha mestato in politica per 15 anni circa. La sinistra per 60. Di chi la colpa delle cose di oggi? A proposito di regime: se questo di oggi lo è, quello di prima, dove se non avevi la tessera del PCI o di un sindacato di sinistra, non lavoravi, cos'era? Un circolo ricreativo, per caso? Berlusconi finirà la sua parabola, forse i suoi insegnamenti dureranno ancora per un pò. Nel frattempo forse nascerà una nuova classe dirigente, giocoforza. E questo andrà sicuramente a suo merito, avendo "rimescolato" e fatto "rimescolare" per bene le carte.

  • isola6401 scrive:

    Comincia a stancare leggere le affermazioni che vengono fuori quando si parla di Italia e di democrazia. "Siamo Italiani" sembra voler dire "ontologicamente incapaci di onestà e correttezza, incapaci di agire senza tornaconto immediato, allergici a tasse e carabinieri". Come se, in tutti noi, antenati banditi o mafiosi avessero lasciato atavici retaggi di attitudini delinquenziali più o meno evidenti.
    Anche negli altri Paesi la democrazia non è perfetta, ma è sempre questione di misura. La mia impressione è che, da noi, si sia raggiunto un limite che altrove, per fortuna dei cittadini di quegli Stati, si è lontani dal toccare. Da noi la stampa e le comunicazioni sono molto al disotto del livello di libertà di nazioni come Inghilterra, Francia, Germania. Da noi si deve aspettare che la legge sanzioni ciò che, altrove, è regolato ancora dal senso della decenza istituzionale e del decoro. E siccome le leggi, ormai, sono scavalcate dal sistema dei decreti più o meno urgenti, a seconda degli interessi del premier e della sua maggioranza, e si applicano con tempi biblici, trovo davvero utopistico aspettare nuove leggi che, sinceramente, non credo avrebbero la minima possibilità di passare. Nemmeno prima si era una democrazia perfetta, ma negli ultimi anni si è peggiorati parecchio.
    Da noi si pagano senza battere ciglio, con la stessa rassegnazione, pizzo e tasse e, quando si può, non si paga né l'uno né le altre, con la coscienza pulita, come non piegandosi ad un'ingiustizia. Ma non perchè "siamo Italiani", bensì perché si sa che, in Italia, le tasse pesano sulle spalle di pochi, e la maggioranza evade. E siccome la maggioranza evade le tasse, e non vuole pagarle, si fa la casa abusiva, e non vuole pagare, cerca raccomandazioni pure per consegnare le analisi alla Asl, e non vuole seccature, vota chi tiene in piedi un sistema che copre le ingiustizie.
    Questo succede in tutte le democrazie malate del mondo, quelle in cui, come nella nostra, le elezioni sono sempre formalmente corrette, ma sostanzialmente corrotte, in cui il territorio non è in mano allo Stato, ma è lo Stato in mano alle organizzazioni che controllano i territori.
    Non credo di avere una visione utopistica della democrazia e dell'Italia, credo però che si debba fare qualcosa di concreto per cambiare le cose. Aspettare le elezioni che verranno, sinceramente, mi sembra utopistico, un po' come credere in un miracolo che ci trasformi, da "Italiani" in "Democratici perfetti", che faccia sbocciare, nel nostro Paese, la "Legge uguale per tutti", che converta i "Cattolici romani" in "Cristiani". Se non si sostengono, in qualunque modo, la forza delle opposizioni, oggi troppo deboli e divise, la stampa che si batte per dare le notizie, quel po' di cultura e di pensiero che ci sono rimasti, le cose andranno molto male per tutti. E se non è stato fatto abbastanza prima, si farà dopo, non è detto che non si possa farlo mai.
    Aspettare poi, dalle future elezioni, l'emergere di una maggioranza di sinistra, dopo cinque anni di governo di Lega e Pdl, mi pare sia come sperare che il sig. B. diventi comunista.
    Infine, se pensiamo che tutto sia nella logica delle cose, che non possa che essere così, perchè perdiamo tempo a scriverci e a parlarne? Perchè ci rode tanto, e ci diamo dell'utopista e del sognatore, affannandoci a rappresentare, almeno in blog, un'Italia diversa da questa? Per una volta, perchè invece di guardarci alle spalle, non proviamo ad andare avanti?

  • janko01 scrive:

    Caro Isola 6401 lei scrive proprio come un manuale definirebbe i compiti del governo e dell'opposizione. Ebbene il dolo Alfano l'ha promosso e reso legge il governo colla maggioranza del parlamento. Dov'era l'opposizione per vietarlo? La sua opposizione che impedisce che il governo diventi, come lei afferma, espressione di un potere assoluto?
    Lei ci propone utopie di correttezza politica sia da parte di chi governa che da parte di chi si oppone.
    Ma lei vive di sogni, caro amico.
    Nel parlamento italiano nulla di tutto cio` e` pensabile, in primo luogo perche` siamo italiani, in secondo perche` siamo noi che abbiamo eletto il parlamento.
    Il paragone con Mussolini non regge perche` quando costui prese il potere l'opposizione ando` sull'Aventino, la mossa piu` stupida che poteva fare. Ma del senno di poi sono piene le fosse si usa dire. Pertanto restiamo nel nostro seminato.
    Se il mago di Arcore, per avere pendenze colla giustizia, non poteva essere eletto, commise un'azione illegale. Si proceda quindi nei termini di legge.
    Se invece poteva essere eletto, come lo fu il professor Negri che grazie a Pannella usci` pure dal carcere, e guardandosi bene dal professare la sua innocenza, se ne fuggi` in Francia, allora restiamo zitti per favore.
    Cambiamo prima le leggi e poi provvediamo a pontificare le ingiustizie.
    Rispondo cosi` pure a polifemo01 con cui sono pienamente d'accordo sulla candidatura di un sindaco che esibisca prima:
    1.fedina penale
    2.processi in corso
    3.dichiarazione dei redditi
    Mettiamolo nei disegni di legge per il prossimo governo, si spera di sinistra che avremo nel 1913. Quello attuale ha troppi scheletri nell'armadio per passare una siffatta regola.

  • polifemo_01 scrive:

    perfettamente d' accordo :
    chi ha commesso reati ( quindi fedina penale macchiata) oppure ha inchieste in corso ( per ottenere il passaporto o porto d' armi devi dichiarare di essere esente da entrambe), non DEVE poter essere eletto.
    In tal maniera il numero dei parlamentari si dimezzerebbe o forse si azzererebbe subito.

  • isola6401 scrive:

    Per flikenda: la democrazia, che grande parola...
    E' vero, in un sistema democratico, chi viene eletto governa, ma non come gli pare. Governa nel rispetto delle regole e delle isitituzioni democratiche, che prevedono, anzitutto, la presenza di un'opposizione, a cui è demandato l'importantissimo compito di impedire che la maggioranza diventi espressione di un potere assoluto.
    Chi governa è poi tenuto a rispettare le prerogative e il ruolo del Parlamento, del Presidente della Repubblica, della Magistratura. E' tenuto al rispetto delle leggi vigenti, senza privilegi di sorta e, se contravviene, deve risponderne, come tutti i cittadini che, come recita la Costituzione, sono uguali davanti alla legge.
    Chi governa ha titolo per definirsi espressione del consenso popolare solo se questo consenso è liberamente espresso, senza voti di scambio o altri inquinamenti dell'atto elettorale. Può restare al suo posto solo nel caso in cui si comporti come il suo incarico richiede e non contravvenga alle leggi dello Stato, né venga sfiduciato dal Parlamento. Naturalmente, in un Paese democratico che sia anche civile, vigono regole di correttezza politica, che impongono ai responsabili del Governo decoro, correttezza nei rapporti con la stampa, la pubblica opinione, i parlamentari della propria parte e dell'opposizione. E impongono, sempre nei Paesi civili, il rispetto dell'equilibrio tra le forze, con rigide restrizioni che rendono incompatibile a coprire incarichi di governo chi abbia il controllo di mezzi televisivi, testate giornalistiche, e possa impedire la libertà di stampa o alterare gli equilibri della democrazia.
    Si può parlare di vera democrazia solo quando colui che abbia carichi penali pendenti non possa candidarsi alle elezioni e, qualora fosse stato malauguratamente eletto, sia costretto a dimettersi.
    Altrimenti, siamo a Mussolini che, non dimentichiamolo, governò col consenso degli Italiani, ma non certo in modo democratico: nei libri di Storia si chiama "regime", e credo la definizione sia sempre quella, quando si parla di gente che, ottenuto il consenso una volta, se lo tenne per sempre... e governò come gli pareva, nel vero senso del termine.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Janko,
    sono un poco maravigliato che anche tu sia per una elezione popolare dei giudici.
    Forse ti confondi con la giuria popolare, che è ben altra cosa.
    Il giudice deve essere avvocato, quindi conoscere i vari codici legislativi ed applicarli in maniera adeguata.
    Facendo un paradosso, sarebbe come se tu proponessi che i primari ospedalieri fossero eletti dal popolo e ti posso assicurare che i danni di codesti ultimi non sono inferiori di quelli dei giudici.
    Assisto invece ad una elezione di sindaco di Livorno ( a breve), nella quale si possono presentare anche i comuni cittadini, senza dovere esibire lauree e diplomi e neppure certificato penale, dichiarazione dei redditi etc.. Forse fra loro c' è qualcuno con la fedina penale poco pulita ...
    Comunque come puoi notare l' elezione popolare è inammissibile in molti casi.
    Non credo che negli USA i giudici siano eletti dal popolo.
    Comunque chiederei che chiunque volesse accedere a cariche pubbliche ( sindaco, deputato, senatore, etc..) avesse la fedina penale pulita e nessun processo in corso.
    Ma è un sogno.

  • janko01 scrive:

    Caro polifemo, ho letto il tuo commento e devo dirti che non solo tu, sei difensore della giustizia, lo e` prima di tutto il giudice e lo sono anch'io ovviamente.
    Dissento invece sul fatto che il giudice non goda di un potere decisionale; lo ha infatti perche` egli e` quello che emette la sentenza e da`la pena. Piu` decisione di questa non esiste.
    Che poi possa anche essere vittima dell'abilita` di un bravo avvocato, cio` non toglie che la sua figura dovrebbe essere super partes.
    Tu sai benissimo che la legge purtroppo ha diverse sfaccettature ed e` pane per i denti degli azzeccagarbugli di casa nostra.
    Applicare infine la legge non sempre significa essere equanimi ed imparziali.
    Io penso che nelle condizioni attuali della giustizia italiana, la casta dei giudici si concede troppi privilegi, uno dei quali e quello di ritardare tutte le cause alle calende greche e quindi d'intasare le aule dei tribunali con scartoffie che il piu` delle volte valicano i tempi di prescrizione del reato che non potra` piu` essere perseguito. Risultato? Il reo in liberta`senza avere scontata la pena. Ed e` quello che succedera` a Berlusconi per la vicenda Mills coll'aiuto dei suoi strapagati legulei.
    Questi signori giudici appartenendo alla cosidetta casta, qualore fossero colpevoli di qualsiasi reato, non sono perseguibili con un'azione penale da nessuno di loro.
    Se pero` essi fossero eletti dal popolo e fossero colpevoli di grave mancanze nell'esercizio del loro dovere, alla prossima elezione i cittadini potrebbero non rieleggerli ed allora vedresti come si comporterebbero nell'interesse proprio e della comunita` con maggiore alacrita` e discrezione.
    Oggi che tu lo voglia o no, assistiamo invece ad un potere non certo occulto, di un gruppo di persone che si attribuiscono privilegi e diritti in nome del popolo italiano che non li ha neppure eletti.
    Non mi sembra affatto giusto.

  • polifemo_01 scrive:

    a parte le insulse richieste per cui i giudici vengano eletti dal popolo,
    premttendo che non sono certo un difensore dei giudici, ma della giustizia,
    vorrei far notare che il giudice non fa altro che ricercare articoli della legge, sentenze antecedenti, casi similari giudicati etc.. per poter formulare la sua sentenza, cioè applicare la legge, non necessariamente la giustizia. E la legge è scritta da sentenze precedenti, articoli e commi
    Quello che molti credono, sbagliando, è che il giudice abbia potere decisionale, ma in realtà egli ha solo la valutazione giuridica di quanto gli avvocati hanno portato in aula.
    Mi spiego meglio e per paradosso:
    se un abile avvocato è riuscito ad intercettare sentenze per casi similari, magari datate decenni, se è riuscito a cavillare su articoli e comma legislativi, al contrario di un altro che niente ha portato a discarico,
    il giudice non deciderà di sua volontà, ma in base a quanto è stato a lui presentato ed in base alla legge.
    Pensate alla decorrenza dei termini o la prescrizione:
    il giudice deve applicare la legge ( magari ingiusta), ma applicarla, suo malgrado.
    Ecco quindi che i buoni e ben pagati avvocati riescono a fare assolvere il loro cliente.!!!!!!!!!
    p.s. le mele bacate ci sono ovunque, ma non credo che lo sia tutto il cesto.

  • flikenda scrive:

    Caro isola6401 certe sue osservazioni non fanno una grinza, pero` le rivolgo una domanda: in un paese democratico e per quanto cio` le possa sembrare ridicolo, l'Italia appartiene ad essi, chi viene eletto dai votanti ha diritto o no di governare come meglio crede?
    Gli italiani elessero il burattino di Arcore, non fui tra di loro, e pertanto devono subire le sue battute e le sue bravate in doveroso rispetto. Se in campagna elettorale il nostro avesse mai menzionato che il primo provvedimento che avrebbe preso una volta eletto sarebbe stato il dolo Alfano, forse avrebbe ricevuto meno voti.
    D'altronde che Berlusconi avesse sempre pensato sopra tutto pro domo sua era noto da quando scese in politica. Dobbiamo meravigliarcene ora?
    A foncoseglar raccomanderei di mettersi assieme a quelli che pensano come me che suggeriscono che i giudici vengano eletti dal popolo e che rimangano in carica per un mandato di 4 anni, rinnovabile.
    Il giudizio del popolo non sara` certo il tocca sana ma sara` sempre migliore dell'operato della casta oggi in atto.

  • fritzfritzfritzfritz scrive:

    mah... c'è chi difende berlusconi e chi difende il tuo amico imprenditore!

    i colpevoli sono sempre gli ALTRI!

  • fonsoseglar scrive:

    Egregio Signor Pier Vittorio,
    la cosa che mi spaventa è quella di cadere nelle mani dei giudici, di qualsiasi parte politica appartengano, in special modo quelli appartenenti alla sinistra. Siamo in mano a degli incompetenti totali che giudicano su cose che neanche conoscono, affidandosi per le consulenze a dei presunti esperti, amici degli amici o simpatizzanti politici. Molti giudici hanno rovinato persone, famiglie, realtà economiche per la loro totale inedaguatezza nel formulare un giudizio. L'interpretazione forzata delle leggi per apparire alle luci della ribalta, il loro "nanismo" nelle sentenze. I casi che Lei ha citato sono emblematici. I giudici che fanno più paura sono quei figli del '68, laureati "politicamente". Ma il referendum in cui si chiedeva la responsabilità dei giudici in caso di sentenze fatte alla C.D.C. dov'è finito? Posibile che questi possano fare danni senza rispondere minimamente in prima persona? Se nel mio lavoro sbaglio, ci rimetto personalmente e la mia paga è lontana anni luce da quella dei giudici. Nella mia città sono stato convocato da un giudice per testimoniare ad un processo alle 9 del mattino. Lui è arrivato alle 10 ed alle 11,45 siamo stati mandati a casa perchè era troppo stanco e non poteva ricevere. Quando l'assistente del giudice ha aperto la porta per rientrare nell'ufficio, ho visto che lo "stanco" giudice stava giocando con un video gioco sul computer destinato al lavoro. Questa gente appartiene alla casta dei "fancazzisti di stato", e sono pagati profumatamente con i nostri soldi. Saluti.

  • isola6401 scrive:

    Non credo che, alla mia età (superati i 40) possano stimolare molto i quesiti del tipo"è giusto?" o "non è giusto?". Le ingiustizie ci sono sempre state, in tutti i sistemi, anche in quelli considerati più attenti ad evitarle. Qui il problema non è cosa sia giusto e cosa no, ma se abbia ancora un senso, nel nostro Paese, il rispetto delle istituzioni, del principio dell'indipendenza dei poteri, della Costituzione.
    Se vogliamo essere ancora una democrazia, non dobbiamo accettare nè il lodo Alfano, nè gli attacchi ai giudici, né gli show alla tv pubblica, né le minacce al Parlamento, da parte di un signore che, in qualunque paese democratico, si sarebbe dovuto dimettere da un pezzo.
    E' anche vero, però, che, all'età di oltre 40 anni i cittadini italiani come me, hanno un'idea abbastanza completa dell'Italia, e non possono fare finta di non sapere che, da noi, l'agonia della democrazia, è iniziata da un pezzo. Se, come ho sentito ieri da Corrado Augias, esiste il tariffario dei voti, nelle regioni più popolose le elezioni si fanno a casa dei boss e le urne ne sono solo l'ufficializzazione, allora il consenso popolare, di cui questo signore tanto si vanta, che valore reale ha?
    E che senso ha consultare i sondaggi del presunto gradimento? O stupirsi del silenzio degli imprenditori, gente spesso rea degli stressi reati, costretta a pagare pesanti tributi alla mafia col pizzo e alla pubblica amministrazione , per poter realizzare i profitti voluti, o per sopravvivere? E che da lui aspetta ancora favori e favori, e li avrà, dagli occhi chiusi davanti alle morti bianche, al silenzio sui licenziamenti e sullo sfruttamento del lavoro nero, fino ai finanziamenti, sempre goduti e sempre trasformati in utili, raramente o mai in vero sviluppo per tutti?
    Un'altra sciocca domanda, per restare in tema: come votava, il suo amico imprenditore?
    Un'ultima domanda, per tutti coloro che chiedono le dimissioni del sig. B: si è mai sentito di un dittatore, di un boss della mafia o della camorra, che si sia dimesso? A me risulta che, in genere, finiscono morti ammazzati, o fuggono, quando si mette molto male...

  • polifemo_01 scrive:

    annullo e correggo l' ultima riga:
    goffaggine, efficienza dei cacciatori, sfortuna.
    grazie

  • polifemo_01 scrive:

    una lepre corre e decine di cacciatori sparano verso di lei.
    Nessuno riesce a colpirla.
    Abilità della lepre, inefficienza dei cacciatori, fortuna..
    una lepre fugge ed i cacciatori la impallinano appena fuori della tana.
    Abilità della lepre, inefficienza dei cacciatori, fortuna..

  • Ho messo insieme i due casi, il mio amico imprenditore e Berlusconi, per creare una sorta di paradosso perché sono agli estremi di una immaginaria scala della giustizia.
    Del mio amico imprenditore bisogna chiedersi, in questo momento, non tanto se è innocente quanto se può scappare, reiterare il reato o inquinare le prove. Gli unici requisiti che, secondo la legge, giustificano la permanenza in carcere di una persona. I giudici devono aver deciso che non sussistono, una decisione che va combattuta dagli avvocati difensori, ma rispettata.
    Dell'imprenditore Berlusconi bisogna chiedersi perché a lui non siano toccati, come al mio amico, almeno 21 giorni di carcerazione preventiva.
    Che i giudici siano stati più buoni con Berlusconi che con il mio amico?
    Insomma, chi è il perseguitato dalla magistratura? L'attuale presidente del Consiglio o un normale cittadino accusato di corruzione?
    Io penso che il presidente del Consiglio non sia un perseguitato, ma un uomo che sta sfuggendo alla giustizia e sottraendosi alle proprie responsabilità penali che sono di notevole rilevanza, soprattutto per chi guida il governo di una grande democrazia.
    Una fuga non consentita al mio amico e alle centinaia di italiani che come lui hanno affrontato e affrontano difficili e dolorosi percorsi giudiziari.

  • flikenda scrive:

    Alla sua seconda domanda, caro Pier Vittorio, le ha risposto compiutamente m.flamminii.
    Alla prima con un quesito interessante, polifemo.
    Non avrei nulla da aggiungere al di fuori di un paio di piccole postille.
    Il suo amico quasi settantenne non ce lo deve presentare anche come un malato di cuore: fa tanto meridionale, tengo moglie e figli.
    Che il suo amico sia anziano e ammalato non ha alcuna importanza. Importa sapere solo se sia colpevole o innocente. E questo non ce lo deve dire lei, non credibile, bensi` il giudice.
    Gli italiani inoltre l'anno scorso votarono Berlusconi. In campagna elettorale, egli mai menziono che una volta eletto avrebbe proposto all'insaputa di tutti, il dolo Alfano.
    Perche` quindi lamentarsi di quest'ultimo ed invitare il presidente burattino a ricusarlo presentandosi dimissionario in Parlamento per affrontare l'ultima accusa?
    Lo propose proprio per evitare questa vergogna, non e` forse vero?
    Gia in passato Berlusconi tradi` appena eletto, quelli che lo votarono con le prime decisioni prese solo ed esclusivamente a suo favore. Perche` meravigliarsi ora di una ulteriore conferma?
    Clinton per una menzogna rischio` piu` grosso. Il nostro cantautore alla Bramieri e` piu` furbo di Bill ed anche piu` completo perche` la sua religione adifferenza di quella dell'americano, gli consente di approfondire di piu` le sue relazioni concupiscenti, senza restare solo in superficie.
    Piuttosto chiederei al presidente di spiegarci perche disponga di tutte quelle societa offshore e quando le abbia fondate. Non le poteva fondare in Italia e pagare per esse le tasse qui da noi, anziche` non pagarle del tutto nei paradisi fiscali dove esse si trovano?

  • polifemo_01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    posso concordare con Lei, ma non con il suo ragionamento.
    Mi spiego :
    il suo amico è innocente, trattenuto in carcere nonostante l' età avanzata e malato di cuore.
    Allora i giudici hanno sbagliato e sono da condannare.
    Berlusconi è indagato, incriminato e perseguitato, ma i giudici sono da plaudire e sono da elogiare.
    Quindi ci sono 2 tipi di magistratura :
    una buona che perseguisce Berlusconi,
    una cattiva che perseguisce il suo amico.
    Non capisco.

  • zesitian scrive:

    sarò anch'io banale e sciocco: solo il fatto di porsi queste domande dovrebbe essere un campanello d'allarme per chiunque. non dovrebbe mai essere tollerato che un presidente del consgilio tenti per così lunghi anni di delegittimare la magistratura dello stato. e questo tanto per cominciare. in più, l'osceno spettacolo delle nomine rai di questi (ma non solo di questi giorni) è l'ennesimo spostamento più in là del limite di sopportazione.
    ma lo hanno eletto. ma al corruttore, tutto è concesso. al viscido playboy da night tutti devono esser servi, o almeno compiacenti.
    la risposta, banale e sciocca, è sempre la stessa: non votarlo. separare la rai e la classe politica. l'antitrust. il conflitto di interesse per costituzione (non c'è solo il suo, di conflitto, e il suo non è nemmeno il più pericoloso). la questione morale: qualcuno se la ricorda ancora?
    a.b.

  • m.flamminii scrive:

    La risposta al primo quesito è: la legge è uguale per tutti? Ovviamente no. Ma perchè si è arrivati a questo? Il discorso è lungo e complesso, lo semplifico molto per motivi di spazio.
    Storicamente questo è un paese che ha sempre fatto di tutto per creare delle eccezioni ai principi generali del proprio ordinamento giuridico. Fra gli esempi storici più eclatanti in questo senso ci sono state le leggi promulgate negli anni di piombo per contrastare il terrorismo.
    Esiste una cultura politica tutta italiana che porta a voler aggirare l'ostacolo quando ci si rende conto che applicare un principio generale è dispendioso e comporta scelte impopolari. I magistrati ad un certo punto hanno avvallato questo genere di scelte facendo finta di non rendersi conto cosa avrebbe potuto comportare questo genere di dinamica. Per questo motivo adesso non hanno più credibilità quando urlano il loro allarme.

    Il canone RAI è una tassa, iniqua quanto vuoi, ma è una tassa. Noi onesti la paghiamo come tale senza chiederci troppo perchè. Per ora.

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