Se il direttore gioca a nascondino
Franco Giustolisi è giornalista di lungo corso, anzi di lunghissimo corso. Abbiamo lavorato insieme, abbiamo scritto libri a quattro mani, mi ha trasmesso passione e impegno professionale. L'altro giorno mi ha mandato una lettera che ha spedito al presidente dell'Ordine dei giornalisti. In buona sostanza Giustolisi sostiene, con la forza polemica e cruda che gli è familiare, che il direttore di una testata giornalistica non può omettere di dare notizie.
Giustolisi ha ragione. Un uomo serio che di mestiere fa il giornalista non omette una notizia perché immagina di dare fastidio al proprio padrone. L'indignazione è comprensibile e condivisibile.
E' il ricorso agli organi professionali (associazioni e ordini) che non dico di non condividere ma che mi sembra, come poi è stato, inutile.
Penso che nel tempo dell'informazione veloce e globale, che sta sgretolando giorno dopo giorno le mura che i giornalisti hanno eretto a propria difesa, l'importante sia parlare, discutere, far circolare le proprie idee. Non chiedere una radiazione che non farebbe che rafforzare un Ordine destinato, prima o poi a scomparire.
Per questo pubblico volentieri la lettera di Giustolisi nelle pagine di questo piccolo blog.