PVB mi dà ragione. Ovviamente. Cercasi qualcuno che possa sostenere il contrario, anche tra i berlusconiani. Il problema é, a quanto pare, il che fare. Non sono un rivoluzionario, anche se ho compiuto molti atti rivoluzionari, tali da considerare se rapportati al flaccido trantran abitudinario del calar della testa. Così ho sempre fatto, e non sto a esemplificare con una lunga serie di episodi da cui si potrebbe ricavare che non é vero che il padrone o il direttore, il che quasi sempre é la stessa cosa, ha comunque ragione. Ma non sono un terrorista e, quindi, non ho la minima intenzione di imbracciare il mitra e sparare a Mimun. Lo pago esclusivamente di una montagna di disprezzo come i colleghi, l'enorme maggioranza, che di fronte a questi fatti assumono il consueto atteggiamento pilatesco. Compresi coloro che siedono sugli sgabellini degli Ordini e dei probiviri.
Mi é stato raccontato da un collega di indole moscia che il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha recentemente radiato un cronista reo di emettere assegni a vuoto e perpetrare truffe. Lo diceva a scusante di quell' organismo contro il quale lanciavo anatemi. Ma qual é la più grande truffa che coloro che si ammantano del diritto di dar notizie, possono fare? Non dare le notizie, specie quelle che possono infastidire l'editore.
E' vero: quel che PVB chiama il muro che i giornalisti si sono costruiti intorno per difendere i loro privilegi, si va sfaldando, ma non so sino a che punto. Comunque sbattergli in faccia le loro responsabilità come in questo caso, non é un male. Anzi. Stando sempre a PVB, l' importante é discutere, parlare, far circolare le proprie idee. Ma dove? In Rai,in Mediaset? Sul Corsera, su Repubblica, sul Messaggero? Un redattore capo dell'ANSA, quando gli ho fatto avere la notizia della macroscopica omissione e della mia conseguente denuncia. mi ha fatto dire che non l'avrebbe pubblicata perché era il frutto di un’iniziativa personale.
Un paio di giornali della sinistra se la sono tenuta a giacere, la notizia, per una ventina di giorni ciascuno, e senza dargli poi luce. Discutiamone, dunque ,tra un paio di amici… tanto Berlusconl se ne frega. E se la sinistra, o quel che rimane di sinistra, ha perso le elezioni, a chi lo dobbiamo, se non all'informazione, che é serva di natura? Porgono i microfoni, i giornalisti, e li reggono, senza contestare quel che viene sparato. Alla faccia dell'indipendenza.