Istantanea Pier Vittorio Buffa

Caccia allo zingaro due

L'attacco al campo nomadi di Ponte Mammolo, a Roma, è diventato, in qualche modo, un episodio simbolico anche al di là della sua rilevanza obiettiva. E' servito e serve a ragionare intorno a un problema che non si risolve certo con le parole e con i blog. Ma che le parole, e i blog, possono aiutare a mettere a fuoco, a capire, a razionalizzare.
Allora facciamo uno sforzo per usare al meglio questi strumenti. Ciascuno di noi ha piccoli episodi di cui è stato protagonista o spettatore. Ciascuno di noi ha una reazione da raccontare, uno stupore da descrivere, una rabbia da condividere. Raccontiamoci qui, altrove, ovunque sia possibile, il nostro contatto diretto con l'immigrazione. Non con opinioni ma con fatti, anche piccoli, minuscoli, insignificanti che aiutino però a ragionare su tolleranza, integrazione, sicurezza...
A me è già capitato di farlo qui e qui. Oggi voglio solo ricordare un pomeriggio di tanti anni fa quando mi passò accanto una bambina nera nera, bellissima. Disse qualcosa in perfetto accento romanesco, io mi voltai di scatto osservandola mentre trotterellava appesa alla mano della sua mamma. La seguii con lo sguardo lasciando che il sorriso provocato dalle sue parole mi conquistasse per intero.
Quel pomeriggio cominciai a riordinare le categorie mentali con le quali avevo fino a quel momento convissuto. Non ho ancora finito e a quella bambina, anche se non ho una sua foto, dedico l'istantanea di oggi.

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Un commento 8

  • polifemo01 scrive:

    egregio Pier Vittorio Buffa,
    Mi esprimerò con parole semplici:
    in Italia non siamo razzisti, cioè non condanniamo il colore della pelle, l' etnia o il modo di vestirsi degli stranieri.
    Lo diventiamo quando gli stranieri vogliono imporre il loro modo di vivere a noi e contravvengono alle nostre leggi (burqa, sfruttamento dei minori, immigrazione clandestina etc..)
    Quindi non faccia demagocici articoli sulla povera bambina di colore etc.., che io rispetto ed ammiro ( la bambina intendo)
    Ma comprenda che le persone che vivono qui ci devono rispettare come noi facciamo con loro.
    Spero che almeno questa volta Lei abbia capito
    grazie

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