One World, One Dream, the Same Human Rights
Il China Daily ha intitolato il suo servizio "La Cina invita il mondo ai Giochi olimpici". I giornali di tutto il mondo hanno parlato della manifestazione che ha scandito l'ultimo giro di stagioni prima dell'accensione della fiaccola a Pechino. Gli inviati e i corrispondenti hanno raccontato lo smog che avvolge la città e le drastiche misure che si stanno adottando per ridurlo. Quaranta intellettuali hanno fatto circolare su internet una lettera al presidente Hu Jintao in cui, con un coraggio che per noi è forse difficile comprendere sino in fondo, sostengono che non vi può essere "gloria olimpica senza i diritti umani". E propongono al presidente un gesto forte: cambiare lo slogan delle Olimpiadi ("One World, One Dream") con uno molto più impegnativo "One World, One Dream, the Same Human Rights".
Nel giorno del grande sventolio di bandiere olimpiche, l'istantanea è quindi dedicata a questa bambina tibetana di dodici anni uccisa dai militari cinesi (immagini tratte da qui). Per dare il nostro infinitesimale aiuto all'appello dei quaranta e per ricordarci che i cinque cerchi vogliono anche dire pace, concordia e giustizia.