Istantanea Pier Vittorio Buffa

Mamma di Lapo

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"Nella mia vita non c'è posto e spazio per lei". Lo ha detto Lapo Elkann parlando di sua madre Margherita Agnelli, figlia di Gianni, in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ora io non so né, direi, voglio sapere, che cosa ha spinto il trentenne Lapo a un'affermazione così cruda e dura. Probabilmente, se interpellato, lui stesso potrebbe argomentare nel modo più convincente le proprie affermazioni. Ma, sinceramente, non mi interesserebbe perché sono parole, quelle che ha pronunciato, che sono incompatibili con il rapporto madre-figlio, di qualunque natura esso sia. Non perché alla mamma si debba per forza rispetto, affetto e quant'altro. Ma perché affermare che nella propria vita non c'è spazio per lei è semplicemente falso. Anche chi odia nel modo più profondo la persona che lo ha messo al mondo gli riserva un posto e uno spazio che forse, in certi momenti, non è in grado di percepire ma che periodicamente gli occuperà, suo malgrado, l'esistenza. Perché il pensare alla mamma, in qualunque modo, fa parte delle cose che la vita ci dà senza che noi se ne possa, più di tanto, disporre.

E quindi affermare, a trent'anni, di aver cancellato la mamma ha più il sapore di una menzogna a se stessi che quello di un forte atto di emancipazione e giustizia. E questo senza entrare nel merito del caso a cui è dedicata questa istantanea. E' stato solo uno spunto.

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17 commenti 8

  • paolo scrive:

    Ma che valore aggiunto porta fare commenti volti a psicanalizzare le dichiarazioni di una persona sui suoi affetti? Non lo capisco prorio. Lapo ha fatto un'affermazione sulla sua vita rivata, viene pubblicata, va ascoltata, se interessa, e va rispettata. Fine

  • terriblel scrive:

    mna perche' nessuno parla di lapo e del suo rapporto con la madre, che mi sembra sia l'oggetto reale della discussione promossa dalla tua istantanea. a me sembra che si possa dire che forrse tutti i problemi di lapo traggano origine da questo imprinting, o mancanza di imprinting, come si dice , della figura materna, che purtroppo ha gia portato a drammatiche conseguenze iper altrii figli illustri e meno illustri...
    le sue parole potrebbero essere un motivo di riflessione per la madre, e anche per suo padre. un invito a riflettere almeno, finche' sono inttempo. forse., chissa.ì

  • george best scrive:

    bene Piero è chiaro cosa asserisci di sentire nei confronti di lapo, lo trovi 'simpatico e umano'; mi è anche chiaro il richiamo alle 'aquile e ai falchi', cioè è molto esplicativo. mi resta una curiosità: chi degli attaccanti italiani ha meritato 'fama' o rivelandosi determinante negli appuntamenti decisivi degli ultimi 20 anni? Mi aspetto una risposta all'altezza Piero.
    Su Lapo hai capito come la penso. Ma non ho nulla di particolare contro i ricchissimi. Ad esempio detesto De Benedetti e Tronchetti ma ho una certa ammirazione per Berlusconi.

  • PierodellaFrancesca scrive:

    NOn sono solito leggere i libri in ginocchio o col capo chino e l'umiltà dei frati: non lo faccio leggendo Platone figuriamoci sfogliando Oliver Hardy Friedman il quale deve condividere con te la passione per il signore di Lapalisse , se è arrivato al punto di dover scrivere un intero libro per concludere genialmente che gli Agnelli sono rapaci. Mai conosciuto un ricchissimo che non lo fosse. E anche fossero rapaci? Forse che l'Aquila o il Falco risultano antipatici solo per questo?
    Pinturicchio, mai soprannome fu più azzeccato : evidentemente George Best pensa che sia un dispregiativo nel suo cieco odio contro la famiglia Agnelli e invece il pittore perugino fu il re della *decorazione* del suo tempo. Proprio come Del Piero negli anni migliori.
    E Baggio? Brutti scherzi fa la bottiglia, caro Best. Il signor Baggio ha avuto la fortuna di giocare nella Juventus, nel Milan, nell'Inter, nella nazionale italiana , disputando tre campionati del mondo vincendo praticamente niente ( i due scudetti del suo palmares non lo hanno visto protagonista , visto che quello con la Juve lo vinse da infortunato e quello col Milan lo vinse giocando in panchina a tresette) e latitando clamorosamente in tutte le partite decisive a eccezione di una finale di coppa Uefa. Stiamo parlando di un calciatore che ha giocato in serie A per quasi venti anni.
    Le sue stagioni migliori le ha disputate nel Bologna, nella Fiorentina e nel Brescia.
    Grande giocatore capace di giocate magnifiche ma su cosa riposa la fama di Baggio ? Su qualche exploit compiuto ai mondiali o in nazionale, *sempre* contro squadre di livello medio-basso : gol alla Cecoslovacchia ai mondiali Italia 90 e prestazione contro la Bulgaria in amichevole terminata 4-0; tre partite a Usa 94 contro Nigeria, Spagna ( mai superati i quarti in tutta la sua storia) e ... Bulgaria. A Francia 98 in gol contro Cile e Austria.
    Politically correct solo perché una persona risulta simpatica?
    Pinturicchio inteso come insulto solo perché fa rima con Auricchio?
    Baggio cuor di leone solo perché alza la voce contro la Bulgaria il COngo e il San Marino ( è rimasta famosa la sgridata rifilatagli da Sacchi in Italia - Estonia 2-0 ( ho detto tutto) per aver sbeffeggiato gli avversari con una rabona gratuita)?

  • george best scrive:

    visto che George Best Lapalisse aveva ragione? Quanto al 'povero zio' c'è una vasta letteratura a riguardo: se non mi sbaglio Friedman con il suo ' Tutto in famiglia'; credo non fosse un quantitativista ( piero mi stai seguendo?) e nemmeno un comunista: vi si narrano le vicende degli agnelli, e alla fine giunge alla mia stessa conclusione 'rapaci'. E opachi - aggiungerei - basti pensare che zio Gianni definiì Del Piero 'Pinturicchio' e Baggio 'coniglio bagnato': solo questa nostra stampa piegata poteva dargli agio. Del Piero e Baggio gente che ha regalato 'sniffate' a chi li ha visti giocare, senza bisogno di sniffare (vale solo per i 'politically correct' come il nostro Piero).

  • PierodellaFrancesca scrive:

    Sono d'accordo sul fatto di cancellare i messaggi gratuitamente volgari.
    Trovo esilarante la critica di Aneirin , soprattutto perché preceduta da quattro domande da tribunale dell'Inquisizione.
    Per rispondere a George Best chiamo in causa il signore di Lapalisse, che sostiene il numero dei poveri antipatici e disumani essere superiore a quello dei ricchi per mere questioni di quantità.
    E infine un'ultima considerazione sul Lapo agnello di nome , di veste e di fatto, come lo sfortunato zio : meglio un agnello travestito da lapo che alcuni lupi travestiti da agnelli sermocinanti. ;-)

  • aneirin scrive:

    aahhhh allora scusi avevo capito male io....o forse no???

    la questione riguarda il fatto che il blog sia uno spazio pubblico dove la gente possa esprimere le proprie opinioni e ai sensi di non ricordo che legge non costituisce una testata giornalistica.

    lei ne risulta in parte danneggiato, chiaro, se permette alle persone di scrivere commenti offensivi. quindi li cancella.

    ma il punto l'ha detto bene anche lei : lei non avrebbe pubblicato quei commenti sul suo giornale e quindi nemmeno sul blog.

    e qui sta la differenza : sul giornale sono liberi di esprimere le proprie opinioni in pochissimi, il blog e la rete permettono a migliaia di persone di interagire.
    opinioni condivisibili o meno, non importa. dal punto di vista deontologico ha molto più peso in senso negativo cancellare un commento che magari lasciarlo lì e fare in modo che sia la gente, o lei, a rispondere a tono.
    ma non si preoccupi troppo. i bloggers a cui non va bene una certa linea di condotta si autoeliminano da soli evitando di fomentare sterili polemiche.

  • Io non parlerei di censura. Ho semplicemente tolto tre commenti usando il discernimento che si usa (o si cerca di usare) facendo il mestiere del giornalista. Quei commenti non li avrei pubblicati sul mio giornale, quindi nemmeno sul blog. Tutto qui.
    La censura è cosa diversa: io ti cancello perché non sono d'accordo con quello che dici o perché temo che quello che dici mi possa danneggiare.

  • aneirin scrive:

    potremmo trascendere un attimo dal discorso 'ricco/povero, simpatico/antipatico'???

    è una bella persona? ha dei valori? un'etica? una morale?

    dal mio personalissimo punto di vista non è esattamente una bella persona pur risultando gioviale.

    e terrei a sottolineare il fatto che non trovo giusto cancellare le opinioni delle persone.
    se e quando il diretto interessato, lapo, le trovasse offensive liberissimo di sporgere querela. o di rispondere a tono.

    ma io, come tutti, mi devo sentire libera di poter esporre il mio pensiero senza incorre in censure.
    parola mia questo è il primo blog che frequento che cancella commenti. mah....

  • PierodellaFrancesca scrive:

    A parte le ragioni puramente matematiche suggeritemi dal signore di Lapalisse, per le quali la schiacciante maggioranza di poveri antipatici e disumani rispetto ai colleghi ricchi si spiega facilmente con un semplice raffronto di quantità, non mi sovvengono deterministiche interpretazioni che reggano, più che all'indagine inquisitoria della logica marxista, a quella della memoria della realtà effettuale delle cose, essendo io nato e cresciuto in un quartiere di poveri operai della Snia Viscosa e tuttavia non avendo conosciuto che tre o quattro antipatici e nessuno di loro che fosse dis-umano.
    Il Lapo è di nome, di veste e di fatto un Agnello, come lo fu lo zio infelice, e a me sinceramente danno più fastidio i Lupi travestiti da agnelli sermocinanti, veri propulsori , almeno in Italia, di tutto ciò che è antipropellente. ;-)

  • george best scrive:

    aggiungerei caro della francesca che ci sono più 'poveri' antitipatici e dis-umani di quanti potremmo trovarne fra i ricchi. Secondo te perchè? Potremmo naturalmente parlare a lungo di cosa significhi 'umano' mentre per quanto riguarda i 'ricchi' - vale la contestualizzazione stavamo parlando degli agnelli - non vi sono molti dubbi: rappresentano quel 3/4 % del paese che detiene il 40% della ricchezza (vado a naso e per sottostima). Il loro guaio - e il nostro - è che anche loro hanno esaurito la 'spinta propulsiva'. Gli resta tuttavia una spinta fortissima di natura 'predatoria'. E questo è il nostro guaio.

  • PierodellaFrancesca scrive:

    Trovo che Lapo sia un ricco simpatico e umano.
    Trovo che molti non ricchi ( ma ci sarebbe da discutere sul concetto di ricchezza ) non lo siano per niente.

  • aneirin scrive:

    mi fa piacere che almeno qualcuno abbia colto il mio gioco di parole.

    il vecchio kennedi avrebbe fatto meglio a lobotomizzare anche J.F. così almeno jackie non sarebbe stata costretta a portare i guanti per tutta la vita e a sottoporsi a esami del sangue settimanali contro le malattie virali. ma d'altro canto lo sapeva che andava a sposare un donnaiolo.

  • Certo, moron non è un complimento. Ma il gioco di parole e il richiamo a una precisa patologia mi ha frenato al momento della cancellazione.

  • george best scrive:

    Istantanea attento! Moron non è propriamente un complimento! Fitzgerald in più occasioni ebbe a ripetere (credo che si trovi anche alla fine del Grande Gatsby) 'i ricchi non sono come noi' e se sono i rapporti materiali a definire la nostra coscienza il mistero di Lapo e di sua madre e dell'avvocato e dell'intero clan è facilmente spiegabile. Pensate al vecchio Kennedy che fece lobotomizzare la figlia: non lo preoccupava il fatto che fosse psicologicamente instabile ma le sue incontrollabili sortite sessuali. Mi rendo conto di essere un po' vetero.....ma sono davvero fatti così. Sempre utile rileggersi i Buddenbrock

  • Sono stato costretto a togliere alcuni commenti a questo post perché, a mio avviso, contenevano frasi inutilmente ingiuriose. Penso si possa criticare una persona nel modo più duro e aspro senza ricorrere a parole o concetti offensivi.

  • aneirin scrive:

    lapo è un oxy-moron vivente.

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