Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il ponte di Antonio

De Maria_AntonioIl presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 31 dicembre, aveva parlato dei ragazzi del 99, i giovani che nemmeno diciottenni vennero arruolati dopo la disfatta di Caporetto e schierati a difendere la linea del Piave. "In questi mesi di un secolo fa", ha detto Mattarella,  "i diciottenni di allora, i ragazzi del ’99, vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica”.

Sono andato a cercare quello che facevano e pensavano i ragazzi del 99 nel prezioso scrigno dell'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano che conserva migliaia di diari, lettere, memoriali degli italiani. Ho trovato testimonianze forti e semplici di quegli anni terribili. E una voglio condividerla qui perché, anche se si svolge in una trincea lungo il Piave, non è una storia di morte ma di vita. Il protagonista è Antonio De Maria (nella foto), nato l'11 novembre 1899. Siamo in un giorno dell'aprile 1918, Antonio è di guardia, dall'altro lato del fiume c'è la trincea austriaca.

"Ad un tratto mi sembrò di sentire voci sommesse provenire dall'argine opposto... Adesso punto il fucile al centro dello squarcio del graticcio ed appena si staglia la sagoma di un altro soldato, sparo. Non c'è da sbagliare, lo colpirò senz'altro e lo stenderò morto sulla passerella. In fin dei conti alle ultime esercitazioni di tiro al bersaglio su sei colpi feci sei centri e la distanza era maggiore di questa. Sarà un bel risultato! Forse mi daranno una ricompensa, un encomio, oppure una medaglia, chissà.

Alzai il fucile e lo puntai attraverso la feritoia. Tolsi la sicura e mirai al centro dello squarcio, al punto giusto per colpire un uomo all'altezza del petto. Era quasi chiaro... Un riso fresco e giovane mi giunse all'orecchio. Questo riso è di un ragazzo come me. Perché ride con tanta disinvolta noncuranza a pochi passi dal nemico? Forse è il più spericolato, appunto perché più giovane, e ride di quella strana situazione in cui si trovano lui e i suoi compagni.

Ecco che passa un altro. Si ferma per un attimo al centro della passerella e fa un cenno a qualcuno che è rimasto di là. Lo vedo molto bene. È biondo, giovanissimo. È lui quello che rideva, sento ancora il suo riso sommesso, ma limpido, che ora proviene dall'altra parte del canale, dove è balzato.

Mi sorpresi a rimettere la sicura e a togliere il fucile dalla feritoia.

Perché non ho sparato?

Era giusto, è giusto che spari.

È la guerra, sono i nemici, devo ucciderli. Perché non l’ho fatto? Che cosa è successo?

Pietà per lui, per il suo riso gioioso, per la sua giovinezza, per il suo amore per la vita?

Perché ho abbassato il fucile?

Perché dunque ho voluto prendere parte a questo fatto assurdo e atroce che è la guerra?".

 

Ciascuno, da un piccolo episodio come questo, può trarre la morale che vuole. O anche non trarne nessuna.

A me è venuto di considerarlo una sorta di ponte tra due generazioni distanti un secolo. Un ponte fatto di solidarietà e di pace capace di non fermarsi al 2018 ma portare ancora più in là, molto più in là.

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28 commenti 8

  • alessandro vigilante scrive:

    La guerra è una schifezza totale.
    16 anni di guerra in Afghanistan.
    16 anni di missioni con 3.000 soldati italiani, di cui 52 morti finora.
    Spreco di 7,5 miliardi di euro per i contribuenti italiani.

    L´Afghanistan dopo tutto ciò sta peggio di prima. Talebani e terroristi dilagano.

    Le missioni italiane sono sempre votate da tutti gli schieramenti politici, per primi quelli di destra, anche con i governi di centrosinistra.
    Alle prossime elezioni votate forze che sono contro le inutili guerre.

  • alessandro vigilante scrive:

    "Non esageriamo" dillo ai tuoi amici leghisti, razzisti e fascisti!
    Anche nel ventennio c´era chi diceva "non esageriamo", il fascismo fa anche "cose buone".
    Poi abbiamo visto come è andata a finire: 500mila italiani morti in guerra e 8.500 ebrei italiani deportati nei lager.
    Ora e sempre: Resistenza.

  • fausto scrive:

    Immagino che come Berlusconi non dorma per paura dei comunisti, Vigilante non dorme per paura dei neofascisti!
    Tenere presente il passato per non ricadere negli stessi errori va bene, ma paragonare il presente al passato oggi come oggi è di fatto impossibile.
    Ambienti tecniche , politiche e ideologie, sono completamente diverse, in più continua a diminuire chi ha vissuto il passato in vita reale, cioè i veri testimoni di quel periodo. Ora prende sempre più piede anche la fantasia di chi scrive.
    Non esageriamo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Nella Giornata della memoria non possiamo che registrare un drammatico avanzamento del revisionismo storico. Non è tanto un fenomeno accademico o colto, ma uno sdoganamento di fatto del fascismo e del nazismo che passa attraverso i media e comincia a farsi largo nel senso comune di massa.

    Questo drammatico revisionismo storico diffuso è il frutto di due distinte narrazioni a cui i media hanno dato largo spazio in questi anni.

    La prima è quella condotta dalle forze neofasciste che oggi si mascherano dietro “la difesa della patria della civiltà occidentale dall’invasione degli immigrati”. Nella vulgata di questa destra estrema, il fascismo ha fatto molti errori – guerra in primis – ma ha anche fatto molte cose buone. Matteo Salvini dice che il fascismo ha fatto le bonifiche, altri si allargano ai treni in orario per arrivare al welfare e così via. In genere si tratta di bufale clamorose visto che il fascismo produsse una decisa riduzione dei salari reali dei lavoratori italiani e che le elemosine di Stato non compensavano la politica di bassi salari che tenne l’Italia in una condizione di drammatica povertà. Il punto di offensiva accarezzata dai media è però ripetuto all’infinito: non tutto era cattivo.

    La seconda offensiva culturale è quella liberale, che va avanti da anni e che tende ad equiparare i fascismi con il comunismo. Dai libri neri in avanti la cultura liberaldemocratica ha operato con determinazione degna di miglior causa a gonfiare le cifre dei morti – tra un po’ all’Unione Sovietica verranno addebitate anche i 20 milioni di morti che il popolo russo ha avuto nella lotta contro il nazifascismo – per dire che in fondo Hitler e Stalin pari erano. Il risultato di questa equiparazione – fatta per costruire una narrazione in cui solo il capitalismo liberale è positivo per l’umanità – è evidentemente che il nazismo e l’Olocausto non sono il male assoluto, perché altri sono stati negativi come loro. Da antistalinista convinto, penso che l’equiparazione tra comunismo e nazismo equivale a dire che siamo tutti un po’ cattivi e quindi il nazismo non deve più essere un tabù per il genere umano.

    Neofascisti razzisti e liberal democratici di ogni latitudine convergono quindi nella costruzione di un discorso pubblico che relativizza la negatività totale del nazismo e del fascismo, aprendo la strada al fatto che il nazismo e il fascismo tornino a rappresentare opzioni politiche dicibili.

    Nella Giornata della memoria vogliamo quindi denunciare come il revisionismo storico non sia pericoloso perché agitato da piccoli gruppi dichiaratamente neonazisti ma sia molto pericoloso perché è il frutto convergente tra razzisti di ogni ordine e grado e anticomunismo che il pensiero liberale ha profuso a piene mani in questi anni. Mettere sullo stesso piano gli aggressori e i difensori di Stalingrado non è solo una porcheria sul piano storico, è il primo passo per riarmare la belva nazista. Lo diciamo ai tanti sepolcri imbiancati che citano in continuazione Gobetti ma se lo sono completamente dimenticato.

  • alessandro vigilante scrive:

    L´Italia ha attualmente 6.000 militari impiegati in 33 missioni in 22 paesi.
    La nuova missione approvata da Gentiloni in Niger porta le spese per le missioni a 1.504 milioni di euro per il 2018 contro i 1.427 del 2017.
    Non c’è niente di umanitario nell’azione di un paese che ha aumentato la spesa militare, per il 2018, un aumento di fondi per l’acquisto di nuovi armamenti (+10%) e un taglio ai finanziamenti per la sicurezza interna (-5%). La spesa militare supererà 28 miliardi di euro.
    Come riporta con orgoglio la pagina "La nostra Africa", del proprio sito, "L'Eni si è costruita forti prospettive di crescita in Africa con scoperte importanti in Egitto, Angola, Congo, Gabon, Ghana e in Mozambico. Sono 15 i Paesi in cui operiamo". Potrà quindi in futuro spartirsi le ingentissime risorse della macroregione, sedendosi alla ricca tavola del Sahel insieme alle multinazionali delle altre potenze neocoloniali. Sono ancora una volta le aspirazioni imperialistiche a determinare le missioni militari all’estero, la difesa degli interessi economici e non pseudo ragioni umanitarie utili solo a distogliere l’attenzione.

  • alessandro vigilante scrive:

    "Il Fascismo nega che la maggioranza, attraverso il mero fatto di essere una maggioranza, possa governare la società umana; il Fascismo nega che la maggioranza possa governare attraverso consultazioni periodiche; ed il Fascismo afferma l'irrimediabile, fruttuosa e benefica diversità degli uomini, che non possono essere livellati in una cosa così meccanica ed estrinseca come il suffragio universale."
    (La dottrina del fascismo, saggio di Giovanni Gentile e Benito Mussolini, pagina 31)

    "Per me tutte queste terminologie di destra, di sinistra, di conservatori, di aristocrazia o democrazia, sono vacue terminologie scolastiche. Servono per distinguerci qualche volta o per confonderci.
    Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente."
    (Benito Mussolini, dal discorso tenuto al senato il 27 novembre 1922)

    Oggi come allora.

    Fascista è chi dice fidatevi del Capo, lui sa e risolve.

    Fascista è chi ritiene che esistono RAZZE, etnie o popoli oggettivamente inferiori o più primitivi, meno sviluppati culturalmente.

    Fascista è chi afferma le sue idee senza se e senza ma. Il fascista non ha mai dubbi.

    Fascista è chi pensa che per risolvere le questioni alla fine se proprio serve un bel calcio nel sedere e via! Soprattutto con i figli, i sottoposti e i carcerati. Usare la forza sui più deboli non è violenza, è soluzione.

    Fascista è chi non rispetta il diverso perchè ne ha paura essendo ignorante: per goliardia non rispetta l´omosessuale; non rispetta le donne perchè non virili; non rispetta la vecchiaia perchè gli anziani sono la memoria; non rispetta le altre religioni, ma è altezzosamente blasfemo e sfotte il Papa e Gesù Cristo; non rispetta gli altri popoli, le altre etnie e le persone con un colore diverso della pelle per paura e grettezza e per giustificare la supremazia che vorrebbe imporre su di loro.

  • alessandro vigilante scrive:

    ...ameno ché... l´ignorante non sono io...

  • fausto scrive:

    Vorrebbe dire che i partiti di sinistra sono degli spacciatori di falsità?
    Non ha speranze Vigilante persino i più sinistri tipo CiGLini e rifondatori comunisti si sono fatti La pappa che paga il popolo bue.
    Ameno ché voi puri di sinistra siete rimasti in tre gatti, gli altri vi hanno abbandonato e fatto il loro personale interesse.
    Del resto a sentire Vigilante, viene la pelle d'oca, un fascista più fascista di un fascista! O la pensi come lui o sei un ignorante! Bravo il nostro democratico!

  • fausto scrive:

    Questo Vigilante, mi sa che ha poco d'intellettuale! Quando mai ho parlato di razze e di razzismo , protezione di una razza invece di un'altra o cose varie?
    Se vuole soffiare dove vuole lui allora va bene se c'è chi soffia in senso contrario allora è un fascista?
    Abbiamo avuto Renzi che con la sua dialettica le sue bugie e la sua arroganza di sinistra ha fatto ben poco, anzi, si è comportato come il Berlusca. Abbiamo avuto la Boldrini che va in Africa e dopo aver visto cosa c'è la non sa cosa c'è qua. Vive nella casa della Barbie!
    Qui gli studenti non trovano lavoro e se lo trovano sono sottopagati, chi può va all'estero, in compenso, arrivano le risorse della Boldrini per la raccolta dei pomodori e dello spaccio di stupefacenti per arrotondare. Bel cambio. Non che la manodopera a basso livello di specializzazione non serva, anzi, ma che sia lo stato stesso ad alimentare la tratta degli esseri umani è veramente il colmo.

  • alessandro vigilante scrive:

    L´alieno laureato in sociologia (ma dove vive?) dice che abbiamo dal 2011 un "governo di sinistra"...
    :-) :-) :-) :-) :-)
    Se PD, Renzi e Alfano sono di sinistra, questo laureato in sociologia merita il Nobel!

  • Fausto scrive:

    La Boldrini accusa la Bossi Fini. Ma non c'è il governo di sinistra dal 2011? Non potevano cambiare questa benedetta legge? O la tengono come Caprio espiatorio? Ma intanto non hanno fatto un tubo. Non sanno fare altro ché lanciare fango, visto ché ne hanno tanto a disposizione.

  • alessandro vigilante scrive:

    Più dell'80% della ricchezza prodotta tra marzo 2016 e marzo 2017 è finito in tasca all'1% più ricco della popolazione mondiale. Al 50% più povero, circa 3,7 miliardi di persone, non è arrivato nulla.

    E i "laureati in sociologia" italiani si trastullano col razzismo...

    Quando un operaio lavora una vita per guadagnare la stessa somma che un manager riceve in 4 giorni, il problema dell´operaio non è suo fratello immigrato più disgraziato di lui, ma i manager.

    "Laureati in sociologia" preoccupati per la salvaguardia della "razza bianca", sveglia!
    O ci siete o ci fate.

  • alessandro vigilante scrive:

    Il tragico episodio del casertano dimostra che il problema sicurezza in Italia sono molto meno gli immigrati e molto più i femminicidi e le stragi dei fascisti arroganti della razza bianca. L´assassino barricato è un fascista di Forza Nuova.

  • alessandro vigilante scrive:

    Guerra

    «Ciò che la vita mi ha insegnato vorrei condividerlo con coloro che vogliono imparare...»

    Finché la filosofia che considera una razza superiore e un’altra inferiore non sarà finalmente screditata e abbandonata...

    Finché in nessuna nazione vi saranno più cittadini di prima e di seconda classe...

    Finché il colore della pelle di un uomo non avrà più valore del colore dei suoi occhi...

    Finché i diritti umani fondamentali non saranno ugualmente garantiti a tutti, senza distinzione di razza...

    Fino a quel giorno, il sogno di una pace duratura, la cittadinanza del mondo e le regole della morale internazionale resteranno solo una fuggevole illusione, perseguita e mai conseguita...

    E finché l’ignobile e drammatico regime che oggi opprime i nostri fratelli in Angola, in Mozambico, in Sudafrica, con le sue disumane catene, non sarà rovesciato e totalmente spazzato via...

    Fino a quel giorno il Continente africano non conoscerà pace.

    Noi africani, combatteremo, se necessario, e sappiamo che vinceremo, poiché confidiamo nella vittoria del Bene sul Male, del Bene sul Male...

    War - Bob Marley
    https://www.youtube.com/watch?v=4XHEPoMNP0I&feature=youtu.be

  • andrea scrive:

    quando si parla di guerre e giovani (ma non solo) mandati al massacro :

    https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=132

    grande testo e musica
    grande canzone
    grande gruppo

  • andrea scrive:

    sopire assopire narcotizzare sistema prediletto da sempre dai democristiani e infatti mattarella e gentiloni con quell'aria finto rassicurante bonaria ce la mettono tutta. ma davvero con costoro i diciottenni (ma anche i ventenni e i trentenni) di oggi possono sperare di essere protagonisti? con questi soggetti melliflui e nulli?
    ma chi pensano di fare fessi queste due mummie, tre con berlusconi...

  • s.one scrive:

    Non ho sentito alcuna proposta da nessun politico riguardo la confisca dei capitali illegali nei paradisi fiscali da usarsi in politiche x attuare occupazione,difesa-salvaguardia del territorio,miglioramento-efficienza della sanità,dell'istruzione,dei servizi sociali,promozione delle energie alternative,della ricerca,dell'immagine del paese,ecc,sicuramente e mi dispiace profondamente dirlo,neanche coloro che si definiscono di sx hanno fatto un seppur minimo tentativo,solamente promesse degne dei peggiori imbonitori dopo aver assunto sostanze altamente..."stupefacenti"(x il solito popolo da imbonire,consolare,da speranze a 10E Kg),mi sa che questa volta x avere e darmi il coraggio di andare a votare dovrò usare la maschera antigas,mancano però una 40ina di giorni al"giudizio elettorale"...la nuova ordalia

  • fausto scrive:

    Se è per quello, la laurea in sociologia l'ho avuta a Trento con tre borse di studio, cosa che dubito abbia il nostro intellettuale rosso (ameno che abbia studiato in carcere). Sono andato in pensione con 41 anni di contributi e opero anche nel settore del volontariato. Tutti attributi che la ministra dell'istruzione non ha. Probabilmente quando pensa di studiare il nostro messia rosso ha delle preferenze sugli autori e ciò invalida l'imparzialità delle sue affermazioni.
    A proposito? Come vanno le raccolte dei seguaci?

  • Maria scrive:

    Ho trovato ipocrita il messaggio ai giovani di adesso, da parte di una persona anziana, corresponsabile del clima di sfiducia e disgusto che si è diffuso nel nostro Paese. Troppo comodo ricordare le guerre passate, per far sentire in colpa i giovani che, oggi, rifiuteranno di andare al voto.
    È un voto che sarà distorto, travisato, pilotato a tavolino e, in definitiva, non porterà cambiamenti.
    Se c'è una cosa che paralizza i giovani è l'idea che "tanto non serve a nulla". Stavolta non si riuscirà a darla a bere a nessuno, siamo un Paese vecchio, indifferente alle sorti delle generazioni future: i più fortunati, intelligenti, preparati hanno già capito e sono andati via. Loro non lo hanno preso nemmeno in mano, quel fucile. Per una volta, non faranno la guerra che non hanno dichiarato, non saranno presenti a recitare una parte di comodo nel teatrino altrui.
    Il palco è tutto nostro, e vostro, vecchi guitti da farsa. Buon divertimento ( e buon 5 Marzo a tutti)

  • alessandro vigilante scrive:

    Qualcuno afferma: "... si alimenta un' immigrazione incontrollata..."

    L´immigrazione è un fenomeno che è causato dalle MIGRAZIONI.

    Le migrazioni non sono controllabili, perchè causate da guerre, fame, cambiamenti climatici devastanti, oppressioni dittatoriali.

    A loro volta, guerre, sfruttamento fino alla fame, inquinamento e dittature sono causate da questo Sistema Capitalistico ormai globale.

    L´ignorante crede si tratti di immigrazione indotta e si scaglia contro i migranti suoi fratelli, mentre per essere coerente invece dovrebbe combattere al fianco dei fratelli migranti contro il Capitale, che è la causa prima di tutto ciò.

    Purtroppo il Capitale possiede i mezzi di comunicazione e propaganda dappertutto, mentre gli ignoranti si trastullano con internet invece di aggiornarsi e studiare per capire a fondo la realtà.

  • s.one scrive:

    Uno degli effetti"collaterali"della guerra è quello dei migranti che fuggono dalla disperazione della loro terra distrutta sempre x gli interessi di chi quelle guerre scatena che sono sempre di ragione economica mascherati da motivi etnico-razziali,religiosi,ecc,non x niente i sostenitori della guerra come igiene del mondo appartengono alla criminale genia razzi-nazi-fascio-imperial-colonial-consumista-capitalista che in realtà ci vedono il grande business mandando al macello quegli ignoranti sprovveduti che credono di combattere x un ideale come la patria e altre...AMENITÀ e gli altri obbligati pena plotone di esecuzione ad obbedire a tale ASSURDITÀ,quindi sempre e comunque NO AD OGNI FORMA DI VIOLENZA,SI ALLA DISOBBEDIENZA CIVILE,all'OBIEZIONE DI COSCIENZA e FISCALE(se necessario)alla NONVIOLENZA,al RISPETTO della VITA in OGNI SUA FORMA ed ESPRESSIONE quindi NO a qualunque MISTIFICAZIONE che vada a mettere a repentaglio l'esistenza dell'umanità stessa arrivando all'ESTINZIONE,"SI ALL'AMORE,L'UNICA CERTEZZA CHE NON TEME CONFRONTI,L'UNICA CHE BASTA X IMPEGNARCI PERDUTAMENTE"(d.P.Mazzolari)

  • fausto scrive:

    Come cambiano i tempi, una volta si combatteva contro lo straniero per salvaguardare gli interessi nazionali (che poi erano quelli di chi conta).
    Oggi invece si alimenta un' immigrazione incontrollata per interessi economici (sempre di chi conta e casomai ha la residenza e-o i conti all'estero).
    Ma il popolo bue resta sempre carne da macello per soddisfare la volontà di chi conta.
    Comunque, tolta la maschera di buonismo e solidarietà, è una vera tratta di esseri umani cui non si vuole mettere freno.

  • aquila5 scrive:

    Bellissimo articolo, complimenti. Peccato che i nostri politici della grande ammuchiata affarista speculativa che governano la Colonia Italia non hanno un minimo di dignità e coscienza. Ai politici interessa solo fare i loro affari di famiglia ed è per questo che sono così cinici che per coprire le ruberie e il saccheggio della Nazione hanno stravolto la Costituzione e dato il via alle guerre mascherate in Missioni di Pace. Adesso per far dimenticare le catastrofi di morte da loro provocate, sostengono il business dell'accoglienza facendo leva sul pietismo sfruttando I morti della tratta umana.

  • s.one scrive:

    La guerra dei vari..pieri dell'indimenticabile F.De Andre,ragazzi mandati al macello nei vari conflitti a difendere gli interessi dei potenti in nome di ideali ASSURDI quali l'amor di patria,la difesa della razza,famiglia,onore,fede,ecc e giù a scannarsi senza pietà e i mandanti a ridersela sulle loro poltrone contando i soldi del business e pensando a quanto la gente sia...cojona a credere ancora dopo millenni a queste emerite CAZZATE,ma se disobbedisci agli ordini o x diserzione,ti aspetta un bel plotone di esecuzione,questa è la guerra"democratica"che permette di esportare quei valori che i"barbari"non hanno perché incivili,selvaggi,brutti,sporchi e cattivi e che bisogna assolutamente prima sterminare e poi di ciò che ne resta,"educare,omologare,asettizzare,piegare,impoverire,sfruttare,schiavizzare,ecc"

  • Andrea scrive:

    Signor Carbonetto complimenti davvero per il suo articolo che ho letto, sincero e di grande onestà intellettuale oggi merce rara. I diciottenni di oggi non hanno prospettive ma nemmeno i ventenni e quasi tutti i trentenni a differenza delle generazioni dei loro nonni e padri che pure uscendo da guerra fame leggi razziali avevano davanti un futuro costituito da ricostruzione fiducia autostima è appunto prospettive un lavoro stabile un maggiore impegno e rispetto civico. Io avevo 18 anni nel 1989 anno epocale e davanti c'erano gli anni 90 e i promi 2000 ancora di stabilità e benessere anche se effimero perché costruito molto sul debito e mentre studiavamo chini sui libri passavano sulle nostre teste le avanguardie della globalizzazione con i suoi presunti benefici. I diciottenni di oggi non hanno visto come noi la guerra vera io come alcuni però si abitando sul fronte orientale vicino al "cugino" Carbonetto ma non hanno visto né vissuto il benessere precedente ne immaginato le prospettive che hanno avuto le generazioni precedenti ma una guerra sociale ambientale quasi permanente si cercando un rifugio effimero e virtuale nei social network e nella Rete: la Rete non cambierà il mondo o perlomeno in meglio loro anzi NOI si

  • Grazie. Spero che in tanti capiscano che non si lotta soltanto in guerra, ma anche in pace e che l'impegno etico vale in ogni momento di ogni giornata.

  • Andrea scrive:

    Oggi i diciottenni sono ancora carne da cannone ma della globalizzazione, della precarietà, di questo bieco capitalismo.. Si vive nella metaforica trincea di un lavoro malpagato sfruttato umiliato offeso precario.. Ma quali protagonisti presidente Mattarella sono solo vittime, confusi delusi apatici elettori (chi li rappresenta? in chi si riconoscono?) con pochissimi diritti e tantissimi pensieri di un futuro incerto

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