Istantanea Pier Vittorio Buffa

La giustizia secondo Torquato

Bologna Station Blast TrialOggi, 2 agosto 2016, 36 anni dopo la strage alla stazione di Bologna, voglio ricordare un uomo eccezionale che ho potuto conoscere e frequentare: Torquato Secci.

Quel giorno, alla stazione, morì suo figlio Sergio.

Da quel giorno Torquato ha speso tutte le sue energie per avere verità e giustizia. Fonda l'associazione tra i familiari delle vittime. Ne diventa presidente e animatore.

Dice sul piazzale della stazione il 2 agosto 1981: "Per loro (per le 85 vittime, Ndr) vi è solo silenzio poiché dopo un anno non gli è stata ancora resa giustizia".

Ripete dopo un anno: "Oggi rinnoviamo agli uomini di Governo, con maggiore fermezza, la richiesta di rimuovere gli ostacoli che ancora intralciano il cammino verso la verità che cerchiamo. A noi, sino a questo momento, è stata negata giustizia; la patria del diritto non può permettere che la legge non sia uguale per tutti".

E così, anniversario dopo anniversario, fino al 1995. L'anno dopo, in aprile, Torquato muore senza conoscere quella verità che aveva cercato con lucida e disperata energia.

Lucida perché mai una volta l'ho visto perdere il controllo di sé. Accusava con forza ma pacatamente. Con cognizione di causa ma usando con abilità le sue affilate armi verbali.

Disperata perché aveva forse capito che non  avrebbe mai saputo quel che era davvero successo il 2 agosto. Ma continuava a lottare giorno dopo giorno, ora dopo ora.

E, se oggi fosse qui con noi, Torquato combatterebbe ancora. Perché dopo 36 anni, anche se ci sono dei condannati all'ergastolo come autori materiali dell'attentato, la verità su quell'atto terribile è ancora lontana e giustizia, quella che voleva Torquato, non è stata fatta.

La giustizia che pretendeva è quella che dovrebbe pretendere ciascuno di noi, quella per cui ciascuno di noi dovrebbe lottare. La giustizia che uno Stato sa dare rimuovendo tutti gli ostacoli che consentano di conoscere la verità dei fatti. E questo, negli anni bui delle stragi, non è accaduto.

 

 

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6 commenti 8

  • roberto scrive:

    Solo uno? Magari!
    Chissa' quanti ne abbiamo avuti senza saperlo.

  • Boris scrive:

    Sumergodubito "qualcuno " una volta disse : Se sbaglio mi corigerete. Credo invece che c'hai proprio azzeccato.

  • sumergodubito scrive:

    Correggetemi se sbaglio, ma la sentenza individua fra i "depistatori" la P2.
    Abbiamo dunque avuto un primo ministro stragista

  • roberto scrive:

    Dimenticavo alcuni particolari credo abbastanza rilevanti.
    Non sono stati ancora elargiti i rimborsi a chi ha subito l'attentato, almeno non a tutti.
    Ancora i mandanti non sono stati scoperti.
    I presunti responsabili condannati all'ergastolo sono liberi a vari titoli.
    Cossiga aveva chiesto scusa alla destra italiana perche' secondo lui la strage non aveva una matrice certa.
    Tutti e ripeto tutti i politici che sono passati da Bologna a fare discorsi bellissimi alla fine non hanno concluso nulla.
    ATTONITO e' la sensazione giusta per come mi sento anche oggi, e nessuno si vergogna anzi!

  • roberto scrive:

    36 scrivo trentasei anni , 85 scrivo ottantacinque vittime, centinaia di feriti e invalidi e siamo ancora qua a chiedere giustizia, Mattarella stamattina ha parlato di verita' ancora non totale sui fatti del 1980 accaduti alla stazione di bologna, politici del razzo, tutti!
    Sono ATTONITO, accipicchia abbiamo cambiato post ma ero-sono-saro' ancora ATTONITO per tanto tanto tempo ancora.
    italia paese di ipocriti, Fausto hai ragione da vendere, su tutto.

  • fausto scrive:

    Se partiamo dal principio che hai giornalisti è permesso di vedere le mutande verdi di Cota e non è permesso di vedere dove sono finiti i miliardi dei Paschi, facendo le debite proporzioni, sappiamo , perché a Bologna, non è stata fatta giustizia.

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