Istantanea Pier Vittorio Buffa

Nessuna delega in bianco

La legge elettorale fortemente voluta dal governo di Matteo Renzi non è la migliore delle leggi possibili. E' frutto di numerosi compromessi e consegna solo in parte, agli elettori, la vera scelta dei propri rappresentanti. Ma ha una qualità che in Italia inseguiamo da sempre. Allo spoglio dell'ultima scheda del primo turno o dell'eventuale ballottaggio sapremo con certezza chi guiderà il paese per i successivi cinque anni. Avremo così un presidente del Consiglio che, di fatto, sarà eletto direttamente dal popolo e che, proprio da questa investitura, trarrà la sua forza maggiore.

Una legge elettorale, quindi, che incide profondamente sulla forma di governo e quindi sul delicato sistema di equilibrio tra poteri dello Stato. L'esperienza delle democrazie occidentali insegna che più aumenta il potere consegnato all'esecutivo e alla maggioranza che lo sostiene, più deve aumentare il sistema di contrappesi e garanzie. Non per ostacolare l'azione di governo ma per tenerla nei giusti binari delle regole democratiche. La delega in bianco a governare, in democrazia, non la si consegna a nessuno.

Per questo la partita cruciale sul nostro futuro si giocherà intorno alla complessa riforma costituzionale che, tra le altre cose, abolisce il bicameralismo perfetto e il Senato elettivo. E' in quella sede che dovrebbe prendere corpo un riequilibrio tra poteri che, nel testo licenziato dalla Camera, non c'è.

Qualche esempio per capirsi.

  • Un Senato composto da senatori a mezzo tempo (dovrebbero essere consiglieri regionali e sindaci) non potrà avere lo stesso impegno di un ugual numero di senatori a tempo pieno, magari eletti con un sistema proporzionale puro per garantire una rappresentanza completa e omogenea. E per non spendere di più si potrebbe ridurre il numero dei componenti della Camera: se cento sono i senatori eletti, cento deputati in meno.
  • Un Senato così composto (o anche quello non elettivo, ma sicuramente in modo meno efficace) dovrebbe essere di dotato di poteri più incisivi su almeno due questioni: la nomina dei giudici costituzionali (il testo attuale prevede che il Senato ne possa nominare solo due su quindici) e il potere di inchiesta (fino a oggi limitato alle sole questioni "concernenti le autonomie territoriali").
  • L'elezione del presidente della Repubblica, che rappresenta l'unità nazionale ed è il massimo organo di garanzia del paese, dovrebbe avvenire su una base  più larga di quella attualmente prevista (seicentotrenta deputati la cui forte maggioranza sarà di un unico partito e cento senatori) proprio per evitare che una maggioranza formatasi attraverso un generoso premio si aggiudichi anche la massima carica dello Stato.

 

Possono sembrare ritocchi secondari. Interventi di questi tipo sono invece essenziali per creare un  efficiente ma equilibrato assetto istituzionale.

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56 commenti 8

  • roberto scrive:

    Ciao anche a te Andrea, la mia domanda oggi e' questa, ma questi sindacati servono ancora ai lavoratori e pensionati?

  • andrea scrive:

    ...volevo scrivere cosa non coda..a meno che non si pensi in cauda venenum ;-)

  • andrea scrive:

    infatti Roberto non ne vale la pena.. Piuttosto a proposito di deleghe in bianco: adesso Renzi auspica un sindacato unico... Mai avrei pensato di difendere costoro che non difendono ormai se non sè stessi con buona pace dei lavoratori ma..ma dove finiremo così a Weimar? Ma se lo dice uno del PD va bene? Accettiamo tutto? Buffa che ne pensa lei? La coda puzza di Ventennio, di Weimar...

  • roberto scrive:

    Ciao BORIS ho pensato di seguire il tuo consiglio sul sig, Santone,
    Basta leggere e rispondere a personaggi che si divertono a prenderci in giro, oltre tutto scrive sempre le solite cose e non da' mai soluzioni o risposte quando richieste, da oggi direi che la finisco qua non ne vale la pena.

  • sant'one scrive:

    Ma vi rendete conto che siamo finiti nella miseria più nera(proprio perché organizzata dai soliti razzi-nazi-fascisti dell'ex(dis)on,ex cav s.b,dei leghisti,quei vigliacchi e codardi del gruppo misto scappati da quelli prima citati insieme a s.c,ai socialisti e a quella parte dei pentastellati e del p.d che da buoni e bravi bastardi sempre pronti a cambiare bandiera pur di salvare i propri capitali insieme alle caste-cosche criminalmente organizzate,che troppo spesso sono di natura assai illegale)non riescono a pagare il dovuto delle pensioni che hanno de-rubato con gli eredi del kaiman e.f e m.m se non derubando ancora noi più poveri con nuove tasse di ultima generazione invece che prenderli"LEGALMENTE"da coloro che ci hanno derubati,e i 700 mlnE che non entreranno perché l'U.E si oppone alla manovra sull'i.v.a e quindi si parla già di aumentare i carburanti ecc,ecc,con l'is alle porte grazie alle guerre mediorientali e nord africane organizzate da quelli sopracitati con la regia di un paio di ex presidenti d'oltreoceano appartenenti alla stessa famiglia(g w.b senior e l'altro junior)senza lavoro,senza prospettive future continuando baruffe chiozzotte mentre intorno il vuoto più totale rende la vita dei cittadini onesti lavoratori a stipendi-pensioni fissi-e,minimi-e tar-tassati allo stremo rende le nostre vite peggio dell'inferno e voi mi parlate di..MINCHIATE o CAZZ.TE che dir si voglia;ma ci vedete bene?bene allora vedete anche di andare dove non arriva il sole(buco nero)

  • Boris scrive:

    Si può essere d’accordo oppure no , ma la scelta di bocciare il decreto anticorruzione è stata fatta in maniera democratica attraverso le votazioni on-line del 31 marzo scorso. A queste votazioni hanno partecipato circa 27.000 iscritti certificati ed è emerso che l’80,3 % era contrario perché la proposta di Grasso è stata stravolta. La legge che è stata approvata ,non ha niente a che vedere con quella originaria presentata da Grasso. Tocca e ritocca, così come è stata votata serve solo a tutelare loro stessi nel caso in cui vengono beccati con le mani nella marmellata, cioè ogni santo giorno. Comunque se avessero dato il voto favorevole, tanta gente disinformata non avrebbe capito nulla come sempre (vedi Santone). Ecco perché credo sia necessario accompagnare ,ogni scelta importante, da interviste tv e partecipazione a dirette negli studi. Lavorare anche dentro ai media e arrivare a tutti. Ma è la solita vecchia storia è una legge piddina e fa acqua da tutte le parti. Il pd vota contro ogni proposta del m5s ,perché noi dovremmo votare le loro? Sopratutto quando son così misere. Aumentano le pene verso i reati contro le PA...ok e il resto? Ma ci rendiamo conto che con questa legge i corrotti potranno ancora e ancora partecipare ad incarichi pubblici?

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