Istantanea Pier Vittorio Buffa

Indossare una divisa

magherini1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora una morte non chiara. Una morte avvenuta quando una persona in difficoltà è, di fatto, sotto il controllo fisico delle forze dell'ordine. E ancora una sola persona, il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato, capace di alzare la voce, di farne parlare i giornali, di impedire che tutto finisca per essere dimenticato. Come aveva fatto, recentemente, per il caso di Giuseppe Uva.

Riccardo Magherini è morto la notte tra il 2 e il 3 marzo e qui Il Fatto ricostruisce dettagliatamente quello che si sa degli ultimi atti di vita dell'ex calciatore. Maria Elena Vincenzi su Repubblica ha dato conto di una mail inviata dal pubblico ministero Luigi Bocciolini all'avvocato della famiglia Magherini: «Sotto il profilo del segreto investigativo, Le rappresento la situazione: vi è in fondato (qui un errore di battitura, tutto fa pensare che il pm volesse dire «il » o «un ») motivo di ritenere che almeno uno dei militari intervenuti abbia colpito il ragazzo con dei calci al fianco mentre era a terra ammanettato».

Un paese non può definirsi civile se un cittadino non è sicuro, in caso di difficoltà, di poter contare su forze di polizia capaci di rispettare fino in fondo la dignità umana e di ripudiare l'uso della violenza fine a se stessa. La giustizia stabilirà quel che è accaduto davvero a Magherini. A ciascuno di noi penso corra l'obbligo di non far scivolare queste vicende nell'oblio. Perché solo parlandone e chiedendo giustizia si può contribuire a emarginare chi ancora pensa che indossare una divisa voglia dire poter calpestare i diritti degli altri.

Nella foto qui sopra il volto dell'ex calciatore dopo la morte.

 

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

15 commenti 8

  • roberto scrive:

    paragonare i due maro' italiani DETENUTI DA 2 ANNI in india con prove tutt'altro che certe a quello che fanno dei poliziotti in divisa sul suolo italiano e con prove sicure mi sembra almeno scorretto.
    parere personale, sia chiaro.

  • alessandro vigilante scrive:

    Credo di non andare fuori tema se cito uno dei titoli di oggi.
    "Uccisero Aldrovandi, il congresso del Sap li saluta con cinque minuti di applausi"

    Io mi chiedo perchè si hanno posizioni differenti rispetto a due episodi equivalenti: omicidi. Forse per errore, forse non volendo, ma omicidi di civili da parte di individui in divisa.

    Vorrei sapere perché (quasi) tutti i commentatori non difendono l´innocenza dei poliziotti condannati per l´omicidio di Aldrovandi, mantre invece (quasi) tutti difendono l´innocenza dei 2 maró. Si tratta di azioni umane e criminali molto simili.

    E invece, una giusta indignazione per l´arroganza dei poliziotti e nessun dubbio nel giustificare i maró. E dire che i maró - per gioco o per una medaglia - hanno ucciso pescatori, gente che non c´entrava niente, mentre forse Aldrovandi qualche scorrettezza forse l´aveva pure fatta...

    Si può forse spiegare questa differenza di valutazione per razzismo, nazionalismo oppure semplice opportunismo elettorale.
    Quello che non si spiega è l´arretratezza e l´autoritarismo delle forze militari e di polizia.

  • Maria scrive:

    ...Libero sfogo ai propri sentimenti con un'ovazione di uova vere e proprie, tanto grande e sentita, proporzionata ai numero immenso dei disoccupati, da restare nei testi di Storia , ad imperitura memoria e vergogna di un giorno davvero nero per le nostre forxe dell'ordine.

  • Maria scrive:

    CondaNNati. Aggiungo la "n" dimenticata in punta di dito, ma e` stata comunque una condanna molto mite. Lui , intanto, non c'e`piu`.
    Alemanno ha gia` fatto il commento fascista"E' stata la reazione emotiva comprensibile di uomini stressati e con pochi mezzi".
    Come dire che tutti i disoccupati d'Italia, stressatissimi e con pochi mezzi, si possono capire se gonfiano di botte la moglie fino ad ammazzarla.
    Ma anche come dire che, se tutti i disoccupati d'Italia, stressatissimi e con pochi mezzi, a piedi, in bus, in treno o come si puo`, radunatisi sotto i Palazzi delle Istituzioni dessero l

  • Maria scrive:

    Nel frattempo un sindacato di polizia omaggia con interminabili applausi i colleghi condanati in via definitiva per l'omicidio del giovane Aldrovandi
    Si commentano da soli. Che faranno le Istituzioni? La solita cosa, che rima con un razzo, palazzo, pupazzo e pazzo. :(.

  • Maria scrive:

    Nel frattempo la polizia omaggia con interminabili applausi i colleghi condanati per l'omicidio di un ragazzo.
    Si commentano da soli. Che faranno le Istituzioni? La solita cosa, che rima con razzo, palazzo, pupazzo e pazzo. :(

  • roberto scrive:

    Mi ricordo che tanti anni fa a indossare la divisa erano soprattutto persone che provenivano da regioni a forte disagio lavorativo e non erano certamente molto istruite ne' venivano istruite attraverso i corsi preposti per poter poi svolgere il nuovo lavoro.
    Lavoro molto complicato tra le altre cose che si e' complicato sempre piu' col passare degli anni.
    Oggi credo di vedere tanti ragazzi, e non solo, che cercano di applicare la legge nel modo migliore tra mille problematiche con stipendi da fame cercando sempre di fare del loro meglio per mettere in risalto una loro professionalita', professionalita' che purtroppo manca ad altri personaggi in divisa che essendo appunto in divisa si sentono o degli dei o dei rambo e non esitano a far ricadere sul malcapitato di turno tutte le loro frustrazioni o altro che hanno in mente, cosa fare...bella domanda...la signora o signorina MARIA ha ragione, se fossimo in una nazione normalmente seria e civile ci sarebbero le soluzioni ma in questa italia non saprei se la cura possa poi rivelarsi peggiore della malattia.

  • Maria scrive:

    Parlarne non basta piu`, occorrono strumenti concreti come il numero identificativo sulle divise, gia` in uso in altre parti d'Europa.
    E poi ci vorrebbero controlli periodici sul grado di affidabilita` di chi e` soggetto a forte stress e stretto contatto con persone complicate da gestire. Il che dovrebbe includere insegnanti,infermieri, sacerdoti negli oratori e nei seminari...
    Ma e` roba da Paesi civili, noi siamo il Regno disunito di Giorgio all'epoca della Grande Crisi, tutt'altra cosa.

  • roberto scrive:

    quelli che di mestiere...non servono a nulla....

  • alessandro vigilante scrive:

    Quelli che...
    [...]
    Quelli che, DI MESTIERE, ti spengono il cero...

  • roberto scrive:

    Purtroppo temo finira' come al solito, con un nulla di fatto.
    italia paese dalla memoria corta, sempre.

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Un paese non può definirsi civile se un cittadino non è sicuro, in caso di difficoltà, di poter contare su forze di polizia capaci di rispettare fino in fondo la dignità umana e di ripudiare l’uso della violenza fine a se stessa. La giustizia stabilirà quel che è accaduto davvero a Magherini. A ciascuno di noi penso corra l’obbligo di non far scivolare queste vicende nell’oblio. Perché solo parlandone e chiedendo giustizia si può contribuire a emarginare chi ancora pensa che indossare una divisa voglia dire poter calpestare i diritti degli altri.
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------
    ECCELLENTE!
    APPROVO IN PIENO!

  • La Politica non è piu' Credibile scrive:

    Germania e Francia usarono lo spread per “cacciare” Berlusconi
    Yahoo Finanza

    Il Governo dei tecnici arrivò grazie alla spallata finanziaria di Francia e Germania. Era l’autunno 2011, quello del sorrisetto complice della coppia Sarkozy-Merkel al vertice dei G20. Erano i giorni di Berlusconi in bilico per gli scandali sessuali, dello spread che si allargava a dismisura e delle voci di un possibile salvataggio dell’Fmi.
    Giulio Tremonti, all’epoca ministro dell’Economia e spina nel fianco di Berlusconi, nel suo libro Bugie e Verità apre alla teoria del complotto, quello ordito dalle due potenze europee, per mettere fuori gioco il premier italiano e, magari, commissariare l’Italia. La crisi dello spread sarebbe stata orchestrata come reazione all’opposizione di Berlusconi verso il fondo salva-stati, l’Efsf successivamente affiancato dall’Esm.
    Berlusconi aveva proposto che la partecipazione ai fondi da parte dei singoli Stati avvenisse non sulla base della grandezza delle singole economie, ma in base alle responsabilità delle banche nazionali nella crisi finanziaria del 2008: per l’ex Cavaliere avrebbero dovuto pagare di più gli istituti che con i loro titoli tossici avevano scatenato la crisi. Una proposta che non piaceva per niente ad Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, perché le banche tedesche e francesi – a differenza delle italiane – erano state maggiormente esposte alla tossicità dei subprime.
    Ecco allora scattare la trappola finanziaria. All’inizio del 2011 Deutsche Bank iniziò a cedere Bot e Btp, un’operazione che scatenò un effetto domino: percepito il pericolo molti altri istituti iniziarono a disfarsene. Secondo Tremonti, insomma, l’attacco ai bond italiani sarebbe stato ordinato da Germania e Francia per dare la definitiva spallata a Berlusconi, già minato dalle scissioni all’interno della sua maggioranza e percepito come il principale ostacolo nei piani di salvataggio degli stati in crisi.
    Un anno fa, in un altro memoriale di quei giorni, Luis Zapatero raccontò come, nei giorni del G20, Italia e Spagna fossero state messe sotto pressione dagli altri governi per accettare l’aiuto dell’Fmi e finire sotto commissariamento.
    A tre anni di distanza i Btp sono tornati ai massimi storici, nonostante la situazione dell’economia reale non sia migliorata rispetto a tre anni fa, anzi. Per Tremonti non c’erano ragioni sufficienti all’attacco dei nostri bond, eppure, per via finanziaria, si combatté una battaglia politico-economica, con l’Italia messa all’angolo e l’insediamento di un premier, Mario Monti, di palese orientamento europeista. Quanta verità c’è nella “verità” di Tremonti?

  • fausto scrive:

    corrige
    Se ti devi curare devi sperare che non abbiano fatto tagli alla sanità in quel settore.
    Se si sbaglia il commercialista, arriva Equitalia e se hai la possibilità, con una tangente ti tira fuori dai guai (fonte rai3).

  • fausto scrive:

    purtroppo noi cittadini comuni non siamo più al sicuro di nessuno.
    Se troviamo i ladri in casa dobbiamo fargli pure il caffe che se per caso reagiamo i ladri ci denunciano e pigliano pure ragione.
    Se devi rivolgerti alla giustizia, o sei danaroso o hai già perso in partenza.
    se hai crediti con lo stato fai fatica ad esigerli.
    Se ti devi curare devi sperare che non abbiano fatto si sbaglia il commercialista arriva equitalia che se puoi sborsare la tangente ti tira fuori dai guai.
    Se chiami le forze dell'ordine arrivano a fatti avvenuti, perché se arrivano nel mentre, rischiano di essere processati per una ragione o per l'altra.
    Insomma, è un casino, dove tutte le istituzioni servono solo per mangiare e non per fare quello a cui sono destinate.
    Provate il contrario!!!

  • Lascia un commento