Istantanea Pier Vittorio Buffa

Tangenti e insegnanti

Dai giornali di stamattina:

L'Aquila, tangenti sulla ricostruzione,

Via 150 euro al mese agli insegnanti.

Due facce diverse di un paese che deve cambiare.

La prima fa allargare le braccia, leggendola sembra quasi di leggere un non-notizia, tanto è prevedibile che dove ci sono soldi pubblici ci siano tangenti e corruzione. E invece dobbiamo continuare a indignarci. Perché ci sono stati i morti, perché ci sono migliaia di persone dalla vita rovinata, perché una città straordinaria è lì con qualche cantiere e molti puntelli, perché, come scrive sul Centro Giustino Parisse, che il 6 aprile 2009 ha perso i due figli e il padre, "La notte del terremoto ridevano anche alcuni aquilani". Mi piacerebbe vedere il Pd di Matteo Renzi depositare e mettere in corsia preferenziale una legge che commini pene esemplari per reati come questi. Pene capaci, una volta per tutte, di scoraggiare davvero e punire come mai.

La seconda notizia, quella sugli insegnanti, l'ho riletta due volte. Dicono che è un "atto dovuto" dell'amministrazione sulla base di norme emesse, ritirate, cambiate, nuovamente modificate. No, non si gioca così sulla pelle delle famiglie. Gli "atti dovuti", quando si tratta di temi così rilevanti, non esistono. Il ministro ne era stato informato? E il presidente del Consiglio? Se hanno dato il loro assenso hanno commesso un atto quanto meno ingiusto e politicamente sbagliato.  Se non sono stati informati chi ha dato il via all'"atto dovuto" dovrebbe renderne conto personalmente, perché ha dimostrato di non saper valutare la rilevanza degli atti che compie.

Aggiornamento. Nella mattinata di oggi, 8 gennaio, il governo ha annunciato che non verranno tolti i soldi agli insegnanti. Una buona notizia che non cambia però la sostanza delle considerazioni su quello che è successo.

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

33 commenti 8

  • Fausto scrive:

    Mi scuso per l'errore, ha pienamente ragione, Di Bella, ma certe volte la fretta e la memoria fanno inciampare.

  • Maria Motta scrive:

    Se un placebo e` potenzialmente pericoloso, viene somministrato anche a chi non versa in immediato pericolo di vita, senza controlli di alcun tipo, senza che sia dato conoscerne tutti gli ingredienti e ad un costo di 20000 euro a botta, che si vorrebbero addebitare alla sanita` pubblica, se ne puo` ammettere l'uso?
    I dati della trasmissione erano molto chiari, la gravita` del danno economico e sanitario pure.
    Il dottore di cui parlava Fausto comunque, mi pare si chiamasse "Di Bella" e non "Dalla Bella".
    Qualche dato sulla questione, acclarato e non smentito da nessuno, interessati compresi.
    il creatore di Stamina non e`medico.
    Le cellule impiantate venivano prelevate dal paziente e reimmesse in circolo dopo un periodo troppo breve perche` fosse umanamente possibile verificarr quante staminali e di che natura si fossero eventualmente replicate.
    Il tempo era insufficiente anche per una moltiplicazione minima per giustificarne l'impego.
    Non e` dato sapere in quali condizioni e con quali additivi avvengano tali colture.
    Stamina non e` mai stata brevettata perche` non sono stati forniti i dati necessari a richiedere qualsiasi brevetto di presidi sanitari (se non vuoi rivelare gli ingredienti della pozione, puoi spacciarla nelle fiere, non chiederne il brevetto ne` tantomeno imporne l` uso in ospedali dello Stato).
    Questi i dati. Alcuni, perche` c'era parecchio anche su danni subiti, entita` dei miglioramenti e interessi della politica nella faccenda.
    E` un fuori tema, ma parlarne senza informarsi ha poco senso. Solo se si e` capito bene di cosa si tratta si capisce che, anche se fuori tema, c'entra comunque con l'argomento "illeciti, corruzione e indignazione"sollevato dall'autore del blog.. Se poi si hanno dati diversi ben vengano, basta portarli a conoscenza di tutti.

  • fausto scrive:

    Col metodo Stamina, la questione è complicata, che il metodo possa risultare ai lati della campana di Gauss ma essere ugualmente valida, è un interrogativo come è stata la legge copernicana.
    Se è un placebo, teniamolo pure fin quando possa dare speranza agli ammalati, se invece è una truffa (sono un po' scettico su questo punto), è difficile per noi mortali definirla. meglio lasciar fare alla magistratura e non ai giornalisti (in questo caso).
    Ricordiamo il metodo Dallbella; la persecuzione a Dallabella dalla casta medica e farmaceutica, è stata una vergogna, perché anche se non faceva miracoli, la cura del medico aveva dei benefici effetti . Mi spiacerebbe molto che fosse la stessa storia.

  • Maria Motta scrive:

    A proposito di vergogne e indignazione, ieri Presa Diretta ha mandato in onda la vicenda Stamina. La cosa piu` interessante e` stata la modalita` con cui un metido non approvato e` entrato negli ospedali pubblici ed e` stato pagato da tutti noi... a nostra insaputa. . Ma anche all'insaputa dei dirigenti sanitari e, ovviamente, del Ministero.
    Se l'avete perso, oggi nei tg non si parla d'altro.

  • fausto scrive:

    Altro attacco al populismo dai giornalisti strapagati con fondi pubblici.
    Spaccatura del 5 stelle per il sondaggio mediale, stufi della democrazia grillina.
    In realta' noi siamo stufi della falsa democrazia attuale, esempio: il referendum per il finanziamento ai partiti ; ampiamente ignorato l'esito!!!
    E' questa la loro democrazia???
    Fuori dalle balle!!!

  • lungimirante scrive:

    Se non cambiamo profondamente il nostro atteggiamento,la nostra scala di valori,la nostra omologazione di comodo,la decerebrazione costante,il rinco........to,la superficialità dilagante,l'ignoranza emergente,l'egoismo-edonismo imperante,il consumismo dilagante,l'arroganza e l'illegalità come modus vivendi,quindi cosa vogliamo fare se perpetuiamo questo eterno ritorno senza soluzione di continuità,quindi se procederemo in questo modo sarà un lento stillicidio e un'agonia dilaniante,e tutto questo mondo ipocrita e soltanto basato sui falsi valori dell'apparenza,dell'estetica,dell'avere e non dell'essere,dell'autodistruzione,della frustrazione del desiderio innaturale indotto che porta alla sindrome della follia dell'acquisto compulsivo incontrollato che annienta l'essere facendolo diventare solo un contenitore vuoto a perdere.

  • fausto scrive:

    Chi manovra lo stato, le coscienze, l'istruzione, chi ha la forza di spostare l'orientamento delle masse nel bene o nel male è la televisione.
    Volendo ci si può informare chi sono i nostri governanti e su internet scoprirà un sacco di cose molto interessanti che vi faranno capire un sacco di cose. (una delle dritte è wikypedia). E se tutti si informassero sicuramente le cose cambierebbero. Ma studiare è fatica.
    Invece stare comodi sul divano a guardare la televisione è un sistema passivo per farsi inculcare anche informazioni manipolate da giornalisti super pagati dalla nomenklatura. Già perché filtrare le informazioni costa fatica.
    E la Fornero lo sa benissimo.
    Peccato, con la generazione della discoteca, siamo condannati ad andare verso il terzo mondo (naturalmente spero di sbagliarmi).

  • andrea scrive:

    in italia manca il senso del bene comune, dell'interesse nazionale, del senso civico, il rispetto della res publica, e se c'erano stanno sempre più appassendo.. sarà che forse siamo stati 13 secoli divisi e quindi non c'è mai stato un sentimento nazionale e un senso del bene comune? manca il rigore e la certezza della pena? c'entra una diversa etica del lavoro, qui latina e cattolica che non è quella rigorosa e asciutta nordica e protestante? tutti questi fattori, alcuni di essi o altri ancora? mah...

  • andrea scrive:

    fausto, a conferma di quanto scrivi riporto brevemente l'esperienza di un mio carissimo amico che da qualche anno, lavorando per una storica compagnia di navigazione, ha scelto di fare il delegato CGIL del settore navale-navigazione (non conosco esattamente il termine)..
    dopo l'iniziale entusiasmo ha visto con grande suo sconforto tanto menefreghismo (cellulare x uso proprio, permessi per i fatti propri e così via) e grande mediocrità nei "colleghi" al punto che quando scadrà il rapporto che lo lega al sindacato si defilerà senza rimpianti.. commentava la situazione dicendo che vanno avanti gli idioti e i mediocri, un po' come oggi la politica.. il dramma è che la maggioranza silenziosa come osserva sven non è così anzi ma per inerzia, menefreghismo, mancanza di tempo e indignazione, indifferenza, apatia, anche rassegnazione sta lì a osservare o a volger altrove lo sguardo e le orecchie..

    che fare? è che col passare del tempo la qualità di partiti e sindacati peggiore senza fine, oggi non è più tollerabile tutto ciò a fronte di una crisi sociale economica politica finanziaria che non cessa e che anzi si esaspera in questo immobilismo totale di questo paese, prima si sopportava tutto o molto perchè le cose andavano avanti lo stesso, l'economia andava nonostante tutto, il risparmio privato (assieme al nero) tenevano in piedi il sistema ma adesso..

    pessimismo della ragione, ottimismo della volontà: ma di chi? se è solo quella di noi 4 forumisti hai voglia..

  • Sven scrive:

    ... Come diceva anche un grande scienziato del passato:

    "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." - Albert Einstein

    Domanda: perché i migliori - cioè potenzialmente molti (anzi, la maggioranza, se uscisse dal silenzio) - stanno essenzialmente a guardare? Questo è l'ostacolo da superare, evidentemente, se si vuole far progredire ed evolvere questa società...

  • Sven scrive:

    Hai descritto molto bene la tragedia di una società indifferente e conformista...

  • fausto scrive:

    Da come detto sotto, chi fa politica lo fa per prima cosa per interesse personale, poi, usa i problemi degli altri per risolvere i propri. Non è una regola al cento per cento, resta la coscienza personale che può andare contro il vile interesse.

  • fausto scrive:

    Quando lavoravo in fabbrica, il problema per il sindacato era trovare i delegati di reparto. Semplicemente perché non c'era niente da prendere. Chi faceva il delegato, spesso lo faceva perché usufruiva di permessi retribuiti e non sempre per ragioni sindacali.
    Io ho provato a farlo per qualche anno e dirò che riuscivo anche ad ottenere qualcosa. Ciò che sconfortava era il fatto di essere pressato dagli operai che spingevano per ottenere cose spesso impossibili e dai vertici sindacali che digerivano solo le richieste di ambito generale. Perciò ai vertici sindacali ci andava chi si adeguava al sistema.
    Il fattore dell'impegno gratuito, poneva due questioni, la prima ti lasciava una certa libertà di agire, la seconda era quella di -ma chi te lo fa fare-.
    Detto ciò spesso le persone più valide rinunciavano all'impegno per farsi i fatti propri.
    Difficile è lottare contro il sistema, ma possibile solo se si pensa che il proprio interesse sia anche quello della comunità.

  • Maria Motta scrive:

    Il Paese che deve cambiare... cambia il nome alle cose che non cambiano mai. Non chiamatelo "rimpasto", il solito pastrocchio per mettere meno in luce i meno presentabili che, via via, vengono su. A Renzi le parole vecchie garbano pochino, s'ha da cambiare linguaggio. Una bella sciacquatura di panni in Arno.
    Un giro di planetaria, rimescola, una rivoltata, Letta bis... Come lo chiamiamo?
    Intanto il limite dell'impresentabilita` sale sempre: dal prepotente e sboccato Verdini, immortlalato ieri a Report, alla altrettanto arrogante e sboccata ministra che oggi riferiea` in Parlamento, la lista s'allunga. E restano tutti li, col deretano ben incollato alla poltrona e gli abitini puliti e costosi pagati da noi. La guardardaroba dell'eloquenza, come la chiamava Pirandello, e` morta e sepolta: il ladro nudo si copre solo grazie al vestiario da signore perbene. Bastera`?

  • lungimirante scrive:

    I ladri di stato sopravvivono e prolificano perché non vogliamo capire che basta togliere loro il maltolto,bottino del saccheggio dei soldi degli onesti lavoratori cittadini del popolo sovrano che hanno sempre pagato le tasse e mai evaso per normalizzare la situazione e poi fare quelle riforme necessarie a rendere questo Paese nel novero di quelli cosiddetti civili,ma non con la velocità delle lumache-tartarughe come da sempre si contraddistinguono,ma bensi' con quell'urgenza necessaria oggi con la gravità della crisi istituendo più commissioni per lavorare speditamente o è un sacrificio troppo pesante?Probabilmente un nostro ipotetico papà arrivato alla sua veneranda età,avrebbe voluto dei bambini diversi cioè meno rinco......ti(da una Questione di cellule di L.Battisti)

  • Maria Motta scrive:

    La solita musica: gli insegnanti sono antipatici a molti, soprattutto a destra. Eppure moltissimi docenti votavano e votano a destra, malgrado la macelleria socialr degli ultimi anni. Sono i meno pagati d'Europa, ma ancora non basta. Si vede che la cultura fa invidia a chi non ce l'ha.
    Sono tornati sui loro passi perche` sarebbe stata troppo grossa, come porcata, oltretutto retroattiva. E siccome hanno graziato le pensioni d'oro per non fare provvedimenti retroattivi, sarebbe scoppiato un putiferio.
    Ma naturalmente , per alcuni, i pensionati sono sempre"poveri" e i lavoratori sempre troppo ricchi, soprattutto se dipendenti, peggio se statali.
    Certe volte credo che sia proprio la tendenza naturale alla lotta tra poveri la migliore garanzia di durata di questi ladri di Stato.

  • fausto scrive:

    La costituzione italiana con i suoi 139 articoli è un libriccino che dovrebbero far studiare obbligatoriamente a scuola. I suoi articoli sono chiarissimi ed è difficile equivocare (leggeteli, se non l'avete fatto, per rendervene conto), qualcuno li vorrebbe stravolgere per i propri interessi, ma ci voglioni i giudici costituzionali a 450 000 euro all'anno (esattamente il doppio del presidente degli States) per interpretare se una legge è costituzionale o meno.
    Questi hanno stabilito che bloccare le pensioni basse, creare esodati e non pagare le imprese è costituzionale, mentre toccare i privilegi di politici e sottogoverno non è costituzionale.
    C'è un sacco di gente , ai vertici, che cerca il modo di spremere il più possibile i cittadini (tra cui Amato (da chi non so?), altro povero diavolo),ma l'ultima volta si sono accorti che stavano arrecando danno ad una loro nicchia di elettori, gli insegnanti, ed hanno fatto retromarcia.
    Se questi non li mandiamo via, (in un modo o nell'altro), ci ritroveremo molto presto a fare i servi della gleba ai patrizi romani!

  • Maria Motta scrive:

    Intanto, dimissioni di Cialente.

  • sant'one scrive:

    Una riforma seria del lavoro si può e si deve fare solo con 5 proposte realiste e impervie,ma le uniche che possono dare risultati immediati e nel futuro 1)il recupero di tutti i capitali illegali nei vari paradisi fiscali 2)lotta e leggi durissime,severe e inflessibili verso l'evasione fiscale 3)la reintroduzione della scala mobile per i lavoratori 4)taglio ai superstipendi e pensioni d'oro (min 1.500E max 3.500E per i primi e min1.300E 3.000 per le seconde) 5)una scuola che oltre a una formazione prettamente culturale,dia anche una formazione pragmatica(pratica)ai futuri lavoratori che dovranno essere occupati poi in quei settori 6)una giusta sintesi dell'art.18 nel senso che con prove certe che il lavoratore sia negligente e negletto e che sia quindi dannoso per il datore di lavoro(determinata da una commissione superpartes)solo allora possibilità di licenziamento,premio ai più produttivi introducendo la meritocrazia 7)pensione a max 63 anni per tutti per creare posti ai giovani che devono avere in partenza salari dignitosi per poter vivere(cioè dai 1.000E in su);ecco alcune proposte che mi sembrano possano essere sensate e utili valutando la tragica situazione odierna e che siano economicamente sostenibili,che il segretario del p.d Matteo R.e la leader della C.G.I.L riflettano molto bene prima di agire perché dopo la situazione precipita completamente e irrimediabilmente se non lo è già.

  • Maria Motta scrive:

    Se un condannato in terzo grado, anche all'interdizione dai pubblici uffici, continua a dirigere un partito, è ancora in grado di influenzare pesantemente la vita del Governo e del Paese, che indignazione si può ipotizzare? Di fronte a cosa?

  • andrea scrive:

    bene lavandaia-maria motta! leggo la tua/sua risposta come un chiarimento o "scusa"..

    grazie per me si chiude qui questa cosa

    ps non farne una questione vitale sul tema nick, i problemi e gli impicci veri sono altri e se poi qualcuno non la pensa come me o te tanto meglio altrimenti sai che noia

    ciao e buon fine settimana

  • [...] Pochi hanno notato due aspetti ancora più gravi, l’incompetenza e la complessità. [...]

  • sant'one scrive:

    I nostri figli hanno pieno diritto a vivere nel loro Paese senza dover emigrare per poter lavorare perché non è colpa loro dell'enorme debito pubblico che è stato creato da quei fuorilegge(che la vogliono dettare)che hanno materialmente disastrato il Paese,allora lottiamo oltre che per poter sopravvivere noi,anche per i nostri figli,perchè non siamo noi che dobbiamo vergognarci,ma loro che hanno sempre provato a rubarci il presente e il futuro e quasi ci stavano per riuscire,ma ho fiducia che questa volta reagiamo come cittadini del popolo sovrano eredi degni dei nostri nonni e padri partigiani che col sacrificio di sé stessi ci hanno restituito la vera libertà,ma non perché tornassimo a infangarla con porcherie e disuguaglianze aberranti di ogni genere,e non lo facciamo e non dobbiamo farlo mai più per tutte le future generazioni perché l'orrore dell'olocausto e del genocidio mondiale dei criminali razzi-nazi-fascisti che si sono poi travestiti anche da falsi comunisti non debba mai più ripetersi.

  • sant'one scrive:

    Un appello rivolto a tutti gli onesti lavoratori a redditi e pensioni fissi-e e da fame e super tar-tassati:siccome negli ultimi(ironicamente)70 anni abbiamo pagato per tutti gli altri furbacchioni evasori,concussori,corruttori,tangentisti,palazzinari,a.d,politicanti incompetenti e distratti(ladri e saccheggiatori dei nostri soldi pagati con le tasse),c.o,super stipendiati e pensionati d'oro,ora è giunto il momento di dire basta e di far pagare a questi lorsignorileinonsàchisonoio tutti quei capitali accumulati illegalmente e che si trovano nei paradisi fiscali che servono per le politiche del lavoro,sociali,servizi,ecc,se ciò non viene fatto,sciopero fiscale e dei consumi ad oltranza finchè queste proposte valide e razionali non vengono accettate,perchè quelli sono i nostri soldi di cui abbiamo tutte le ragioni legali e morali per rientrarne in pieno possesso;tutto il resto è tempo perso e fiato sprecato.

  • Maria Motta scrive:

    Non era un fatto personale, ma siccome notavo il ritorno dei nomignoli gia` da un po' , ho voluto vedere se fosse cambiato qualcosa a mia insaputa. Di questi tempi, non si sa mai.

  • Maria Motta scrive:

    Naturalmente Lavandaia sono sempre io, prolissa come al solito.
    Maria Motta

  • andrea scrive:

    bene gentile buffa! accolgo la sua richiesta reiterata dal momento che non se ne può fare a meno..
    ma nel topic precedente abbondavano ancora i nick (e io non c'ero già da qualche settimana) tuttavia non si sollevarono questioni.. adesso che intervengo io sì? ma dài
    quindi da ora in poi ciascuno che scrive qui che lo faccia col proprio nome di battesimo e tutti buoni e gentili (ma prima non era mica un circo però..) e politically correct, yes

    questo del nome per me rimane una questione di lana caprina, se uno offende o scrive sciocchezze continua a farlo sia che abbia un nome o un nick.. o no?

    PS il fu omovespa

  • Torno su un argomento che pensavo chiuso. Dopo uno scambio di commenti che mi aveva costretto a intervenire, avevo chiesto ai partecipanti al blog di firmarsi, se possibile, con il proprio vero nome. Per contribuire, in questo modo, a una maggiore trasparenza e correttezza. Non ho dettato una regola, solo chiesto un comportamento, come se a casa si dicesse: se non fumi è meglio, ma se proprio non ne puoi fare a meno...
    C'è chi ha risposto subito positivamente al mio invito, chi ha spiegato perché non lo seguiva. Ma sicuramente le discussioni sono tornate più pacate e concrete.
    Rinnovo dunque il mio invito perché ascolto più volentieri chi ci mette la faccia.. Chi non lo vuole seguire ma rispetta ugualmente le obbligatorie regole di correttezza e rispetto reciproco è ugualmente il benvenuto.

  • omovespa scrive:

    Lavandaia scrive:
    9 gennaio 2014 alle 08:57
    Tornano i nomi di fantasia? Ci dobbiamo adeguare.

    e adeguare a cosa, gentilissima lavandaia? e perchè quel "ci"? pechè "dobbiamo"? boh
    forse che poi lungimirante, sant'one, bastian contrario, ottavonano, ecc. sono nomi propri di persone? magari per te ci sono nomi di fantasia e nomi di fantasia, eh! ;-)

    cambierebbe qualcosa per te se mi firmassi con il mio nome di battesimo (che è andrea per inciso)? io per inciso leggo e se de caso rispondo a dei pensieri, dei post, meno mi interessa se dietro c'è un nick o un nome proprio.. e poi basta farsi un giro nella rete, e in ogni blog la stragrande maggioranza sono nomi di fantasia..

    quindi che si fa si cambia nome o nick a seconda di come tira il vento o a seconda di chi scrive?direi che la cosa principale è il rispetto e l'educazione verso gli altri, la legittima privacy e riservatezza vengono dopo altrimenti ci si comporta come dei bambini

    statemi bene tutti

    andrea

  • fausto scrive:

    Anche questi errori(!?), dimostrano che ci stanno prendendo per il naso e ci stanno spremendo come delle spugne.
    Pur mettendo (a fatica ) buona fede in Renzi, c'è tutto da rifare ed eliminare (in senso esilio) gli amministratori ed onorevoli che ci dissanguano, a partire da Amato, capo del sottogoverno, ovvero colui che dice ai suoi scagnozzi onorevoli quello che devono votare.
    Insomma:
    JE' TUTTO SBAGLIATO, JE' TUTTO DA RIFARE!!

  • Lavandaia scrive:

    Dobbiamo indignarci sempre e comunque. Pronti.
    Definiamo "indignazione": come ci dobbiamo indignare?
    Per cosa? Per i fatti de L'Aquila, di sicuro. E cosa dobbiamo fare per dare sostanza all'indignazione, onde trasformarla, da autolesionistico attentato al fegato in cistruttiva ed efficace azione politica?
    Non vuole essere provocazione, la domanda e` serissima.
    Il provvedimento sugli insegnanti era uno scandalo. Il nostro Capo dello Stato l' ha in qualche modo firmato, o non ne sapeva nulla? Ne sapevano qualcosa Carrozza e Saccomanni? E' possibile pensare che la nostra silenziosa indignazione conti qualcosa, quando vediamo che chi dovrebbe fare pulizia e Giustizia sono le stesse persone che hanno fatto porcile e ingiustizie clamorose, gli stessi, stessi nomi e cognomi, che ci hanno dissanguato per finanziare i condoni degli amici truffaldini?

    Ci possiamo realisticamente indignare quando vediamo che un Parlamento di fatto pochissimo legittimo si arroga il diritto di cambiare la Costituzione e tiene in ostaggio un Oaese che, ormai, e` ridotto ad una massa di pensionati poveri, precari poveri e giovani quasi per meta` disoccupati?

  • Lavandaia scrive:

    Tornano i nomi di fantasia? Ci dobbiamo adeguare.
    Anche a me piacerebbe vedere... il Pd di Renzi, tanto per cominciare. Alle Regionali in Sardegna, dopo tanto di primarie, il candidato renziano s'e` perso per strada e abbiamo un signore gia` noto per aver "negoziato" con Roma la perdita di parecchi soldini che in precedenza arrivavano alla Regione, grazie alle sue non floride condizioni economiche e alle regole dello Statuto Speciale.
    Mancando la parte essenziale per la realizzazione del desiderio " vedere il Pd di Renzi che fa qualcosa di davvero innovativo" mi pare utopico, a dir poco. E non dite che la Sardegna e` poco significativa, perche`sarebbe un errore davvero grosso.
    Come si presenta la Destra? Unita, alfaniani e berlusconiani non esistono proprio, se non nel gioco delle parti ad uso degli spettatori di tg ormai letti come una sorta di fiction, quando si parla di politica. Grillo non esiste proprio come opzione, senza reazioni di sorta da parte del popolo . Le liste civiche impazzano, ma bisogna conoscersi porta a porta per decifrarne composizione, storia personale e politica e obbiettivi. Belli e immaginifici i nomi: Sardegna Possibile, uno per tutti, ha il sapore del sogno di chi spera in un domani migliore, contro ogni realistica analisi della situazione presente e delle forze di chi, questo domani, dovrebbe saperlo costruire...

    A me interessera`, per avere un quadro chiaro, conoscere un solo dato: l'affluenza al voto. Quanto al Pd, di Renzi o di chiunque sia, non sono in grado di prevedere come gli andra`. E, sinceramente, abbiamo una tale urgenza di cambiare davvero e radicalmente la nostra situazione che non so se augurarmi che vinca.

  • omovespa scrive:

    ..e buon 2014 a tutti! come state? ingrassati? incaxxxti? indignati? rassegnati?
    ecco, ha ragione Buffa (che saluto e ringrazio x la sopportazione di leggerci e ospitarci) non dobbiamo rassegnarci anche se è un quotidiano voltastomaco venire a conoscenza di atti o non atti politici (corruzione, tangenti, peculato, incapacità, inettitudine, bugie e annunci, ottimismo da presa per i fondelli ecc. ecc.) di questi strapagati politici parassiti

    di frasi e proclami del tipo "faremo tutto il possibile x evitare l'aumento di.." ne ho pieni i cosiddetti (anche perchè gli aumenti ci sono stati eccome e per i soliti tartassati)

    saluti a tutti

    A.Z.

  • Lascia un commento