Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il diritto alla giustizia

E' successo davvero. Un uomo, in Italia, è stato torturato in caserma, ha confessato un crimine mai commesso, ha ritrattato, nessuno gli ha creduto, si è fatto 21 anni di carcere fino a quando uno dei suoi torturatori, un maresciallo dei carabinieri, ha detto la verità.
Ora Giuseppe Gulotta è un uomo libero a cui, come ha detto il pubblico ministero, lo Stato deve restituire "libertà e dignità".
E lui, con sua moglie e il loro figlio ventunenne, è lì a ricordarci che il diritto alla giustizia non è conquistato una volta per tutte, ma bisogna difenderlo giorno dopo giorno. Dappertutto e sempre.

Francesco Viviano su Repubblica.it

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

66 commenti 8

  • alessandro vigilante scrive:

    Grazie Sven, non conoscevo questo Powers of Ten. L´ho scovato e visto. A me piacciono queste cose, tipo mappe, e poi il sempre più grande e il sempre più piccolo.
    L´infinitamente grande - ciò che c´è "dopo" l´Universo - già dà sconcerto.
    Ma ciò che mi ha sempre incuriosito di più è l´infinitamente piccolo.
    Anche perchè:
    - l´infinitamente grande sta lontano, mentre l´infinitamente piccolo sta nelle nostre mani
    - e poi, dentro un quark potrebbe esserci - di nuovo - tutto un altro universo come il nostro, all´infinito!

  • roberto scrive:

    Se fosse ancora vivo il bravo e buon MARCINKUS.....un prete cosi' faceva piu' paura del diavolo, chissa' quante ne avra' combinate lui e il suo IOR....

  • Sven scrive:

    Certo, hai ragione, poi c'è anche il fattore soldi (anche se poi forse non ne hanno bisogno, alla fin della fiera, quei cantanti), con Celentano ed altri: ma almeno qualcosa dicono, a differenza di certi pavidi giornalisti ancora al servizio dello status quo (ante).

    Il fattio che certi "preti business" se la facciano sotto, o quasi, non può comunque che fare piacere...

  • Sven scrive:

    Bello: non lo conoscevo...

    E poi c'è anche lo storico "Potenze di dieci", degli anni '60-'70 (anche in un bel libro):

    http://en.wikipedia.org/wiki/Powers_of_Ten

    Una lezione anche agli USA, che incredibilmente - ma che c... aspettano, porca miseria?!? - ancora purtroppo non sono passati al sistema metrico decimale, alla faccia di Star Trek.

    Obama, go metric. please!

  • roberto scrive:

    SVEN ho sempre avuto un po' di problemi a capire le persone tipo CELENTANO, che come cantante mi piace molto, sproloquiare per tanti soldi su di un palco tipo SAN REMO... mi lasciano dei dubbi sulla loro sincerita', poi se se la prende con la chiesa sinceramente un po' di piacere lo provo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Sven hai visto? http://htwins.net/scale2/

  • Sven scrive:

    Però, Celentano è un po' come un vino che migliora con l'età: negli anni '60, per esempio era ben più "pirla" - per non dire "pistola" - di oggi.

    Pre esempio, nella sua canzone contro i beat: penosa; meno male che non poi non è mai più caduto così in basso...

    Poi, è ovvio che è comunque del tipo nostalgico, piuttosto che essere proiettato verso il futuro (come altri della sua generazione): ma, comunque, questo offre il convento, *in mancanza d'altro* (!!!), oggi...

  • Sven scrive:

    Ragazzi, sono un po' rincoglionito (appena rientrato a casa): Sven, non Svem - minchia...

  • Svem scrive:

    Non "rettamente" (maledetta correzione automatica!): *certamente*...

  • Svem scrive:

    Mo ragassoli, ohi, ma siamo tutti cittadini del mondo - ergo, fine delle diatribe!

    Almeno, una volta si diceva così, se non erro: non si doveva essere cittadini universali, del mondo e dell'universo intero (un po' alla Star Trek, volendo)?

    Certo che sì! Altro che l'Europa dei miserabili burocrati finanziari...

    Intanto, a Sanremo (anche se ieri preferivo rettamente "Un caso di coscienza", con l'ottimo Somma ed altri), Morandi e Celentano forse dicono alcune cose che nessuno purtroppo dice nella vita quotidiana (e men che mai certi giornalisti asserviti al potere!): beh, a questo siamo ridotti (un certo nazionalpopolarismo), senza nulla togliere ai quei bravi cantanti (e Celentano una volta era piuttosto retrogrado, anche: meno male che è migliorato...).

    Se la Chiesa (non quella del mitico don Gallo!) si è "scandalizzata", comunque, almeno un po' andiamo bene, no...?;-) :-)

  • dracula scrive:

    no, vigilante-celentano non è un vigliacco... è solo un nostalgico, attaccato alle radici del suo paese, che deride, offende ed ama.
    Fin qui niente di male....anzi, un poco di tenerezza.
    Ma vigilante-celentano non rappresenta l' italiano medio, che invece è quello che vive e lavora in Italia con stipendio di 1200 euro ( se va bene) ma, lanciano proclami e soluzioni, uno da oltre oceano ed un altro da milionario .
    Io non guardo celentano e leggo poco vigilante....due persone che con l'italiano che lavora, fatica, paga le tasse ed ha il terrore del licenziamento o della cassa integrazione,
    non hanno niente da spartire....

  • alessandro vigilante scrive:

    Anche i delfini sognano
    Secondo una ricerca francese condotta all'acquario Planète Sauvage di Port-Saint-Pere e pubblicata sulla rivista scientifica Frontiers in Comparative Psychology, i delfini parlano nel sonno. E c'è di più: parlano in megatterese. I biologi sono riusciti a registrare 25 suoni molto simili a quelli delle balene megattere.
    Secondo Peter Tyack, biologo britannico dell’Università di St. Andrews ed esperto di linguaggio animale, i delfini imitano inconsapevolmente le balene perché sognano, letteralmente, di essere come loro.
    Fonte: Lastampa.it

  • alessandro vigilante scrive:

    Fatevi un giro qui: http://htwins.net/scale2/
    all´indietro e all´avanti.
    è impressionante.

  • roberto scrive:

    A parte che nessun risarcimento potra' mai ridare indietro la vita che gli hanno rubato a questo signore qualcuno sa' che risarcimento ha avuto, se lo ha avuto!
    E a chi lo ha picchiato e chi lo ha condannato cosa gli e' successo? immagino nulla.

  • roberto scrive:

    La letterina calma e tranquilla era indirizzata solo a lei vigilante che non a chi ha dovuto andare via per necessita' lei ha voltato le spalle alla sua nazione perche' ha capito che era il sistema piu' facile e comodo.

  • alessandro vigilante scrive:

    Non spendere per progetti faraonici è una scelta saggia.
    Io sono per la frenata della crescita infinita.
    Ma é e rimane una scelta politica.
    C´è una politica per ogni esigenza di classe e individuale.
    Senza politica (polis=città) c´è la giungla: con i ciclopi, i vampiri e gli in-credibili.

    __________

    Le affermazioni "eclatanti" di Celentano sono ciò che pensa qualsiasi italiano medio:
    - la chiesa fa troppa politica e finanza e cura poco la spiritualità
    - avremmo dovuto poter cambiare il Porcellum
    - Merkel e Sarkozy sono egoisti
    ha poi risposto agli insulti tipici di un giornalista de Corriere della Sera.

    "Ora, i monologhi del cantante sono naturalmente un esempio di banalità travestite da profondità. Ma che le banalità siano appunto banali, non implica che siano necessariamente false."
    Dice Odifreddi con lucidità.

    Molto qualunquismo tracima nei blog e nella società, ma quando si dicono le banalità più banali, allora si alza dal Corriere della Sera "un coro unanime di condanna da parte della stampa nazionale e del mondo politico" contro Celentano.

  • Lascia un commento