Istantanea Pier Vittorio Buffa

#noporcellum

E se la Corte Costituzionale dice no al referendum sulla legge elettorale? Colpo di spugna sul milione e duecentomila firme e avanti con il Porcellum come se niente fosse, perché tanto si sa che ai partiti non conviene cambiare una legge che riserva a loro il potere di "nominare" i parlamentari?

No, proprio no. La rivolta contro il Porcellum che ha portato a quella montagna di firme e che ora sta animando il web (vedi qua sotto il dibattito che si sta sviluppando su twitter intorno a #noporcellum) non può e non deve finire in un nulla di fatto. Perché una nuova, seria, onesta legge elettorale è uno dei pilastri su cui deve poggiare l'Italia prossima ventura

I partiti, nessuno escluso, hanno l'obbligo politico di sedersi intorno a un tavolo e trovare una legge che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti.

E i cittadini hanno il dovere-diritto di fare tutto il possibile perché questo accada. Facendo sentire la propria voce in tutti i modi possibili. Parlando, urlando, scendendo in piazza. Sul web con i blog, con twitter, con facebook, commentando e intervenendo


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26 commenti 8

  • roberto scrive:

    Continuo a credere di aver visto tutto il peggio possibile poi loro riescono sempre a stupirmi.

  • alessandro vigilante scrive:

    Giorno del Calvario.
    - Chi volete libero, Barabba o Gesù?
    - Barabba, Barabba!

    - E va bene: Cosentino libero e morte al Referendum.

  • roberto scrive:

    Mi sembra o hanno rigettato le firme per il referendum?

  • roberto scrive:

    Lavandaia oggi ho letto quello che hai scritto e la giornata e' un po' piu rosea, grazie.

  • Lavandaia scrive:

    Il mio lupo cattivo dell'odio, in questo periodo, si alimenta di una soddisfazione perversa, che non riesco a non provare e che mi terrorizza, letteralmente: sono felice quando NON compro. Esco di casa per la spesa quotidiana e passo davanti alle vetrine dei saldi: i prezzi sono un po' calati, qualcosa si potrebbe anche acquistare. Ci sono begli abiti, magari "made in Italy" (anche se poi, l'etichetta interna li dichiara firmati in Italia ma fatti in Corea o in altra nazione lontana)...Poi viene in mente la faccia della Marcegaglia che si lamenta che da noi non si può licenziare come si vorrebbe, che siamo un'anomalia...E allora non compro nulla, nemmeno entro nel negozio. Mi viene voglia di cancellarglieli, quei profitti che per decenni hanno fatto coi soldi NOSTRI e mai investito in modo decente per le aziende e per il Paese. Mi viene voglia di farglielo capire in qualche maniera, che siamo stufi, che non li sopportiamo più, questi signori in cachemire e queste signore cariche di diamanti, che piangono miseria e chiedono sacrifici a chi i sacrifici li fa da quando è nato e una vita come la loro non l'ha mai vista, nemmeno in sogno.
    Il lupo "buono" cerca di intervenire, spiega che così si danneggia anche il commerciante locale... E spesso è peggio, perché il cattivo salta su e risponde "AHAHAH!!! QUELLO COL PORCHE CHE DICHIARA UN TERZO DI TUO MARITO??"
    Il buono rintuzza " E gli operai che italiani che lavorano per quell'azienda...magari pochi, ma perché prendersela anche con loro?"
    Il cattivo, perfidamente: "Quali operai? quelli leghisti? Quelli che hanno votato in massa Berlusconi, bevendosi le sue panzane per 17 anni, più o meno? Quelli che "Cgil sbaglia perché non dialoga? Quelli che "Sto con Cisl, pure con Uil, basta che facciano licenziare gli altri e salvino me"...?
    "E i poveracci della Corea che fanno i maglioncini, vuoi fare a pezzi anche loro?"
    Il cattivo, ancora più perfidamente "Ma che ti credi di essere, tu? Pensi che davvero, con quei miseri cinquanta Euro tuoi, spesi o non spesi, si cambi il mondo? E dillo, che te li tieni perché in fondo sei tirchia, e maligna come me, e ci godi, a vedere che finalmente TUTTI siete un po' più poveri, un po' meno spavaldi, un po' più attenti...Dillo, che ci speri, in fondo, in un po' di miseria "educativa", brutta strega moralista sputasentenze, brutta migragnosa che non sei altra, brutta vecchia acida rivoluzionaria frustrata, brutta comunista che non sei altra... E poi, non essere egoista... ricordati che devi mandare i bimbi a fare sport, ci sono le bollette...E sei sicura sicura sicura che sia un "vero" saldo?" E sorride, il maledetto, con aria complice fa l'occhiolino...
    So che non è una cosa giusta, nemmeno logica, se ci si ragiona, ma quando torno a casa senza acquisti il mio lupo cattivo gode. E cresce, temo, perché di quel godimento maligno, travestito da volontà di saggio risparmio, che pure c'è, sotto sotto si pasce.
    Chi mi aiuta ad ammazzarlo? O, almeno, a farlo stare un po' zitto? C'è un cappottino nero in saldo che è un tale amore... :)

  • Lavandaia scrive:

    Gli azzecca-garbugli, oltre al referendum, mirano a colpire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori...Naturalmente senza nominarlo, inserendo il solito cavillo in un'apparentemente innocentissima norma sulle privatizzazioni. In pratica, siccome fino a 15 dipendenti un'azienda può licenziare, anche senza giusta causa, si pensa di consentire a due o tre aziende piccoline di fondersi e, in quel caso, fino a 50 dipendenti non si applicherebbe l'articolo 18. E se io ho un'aziendona gigantesca e la divido, o la dismetto, o cedo pezzi in modo da trasformarla in tante piccoline e poi le fondo, magari con nomi diversi, tutte con non più di 50 dipendenti, quanti lavoratori perderanno le tutele dell'art.18? Cosa rischio, se lo faccio? Su questo gli azzecca-garbugli non si pronunciano. Si vede che non ci hanno pensato, tanto per non sbagliare.
    Anche così si alimentano l'antipolitica, la sfiducia verso le Istituzioni, che hanno consentito al peggiore sistema di intrallazzo politico-affaristico di cancellare ogni desiderio di scegliere impossibili vie di cambiamento e fatto accomodare i più alla tavola meglio apparecchiata.
    Così si è alimentato il "nostro" lupaccio nazionale, che si è nutrito di criminalità, corruzione, connivenze e complicità diffuse, piccole e grandi disperazioni, accettazione del peggio per assenza di alternative visibili, e adesso è bello arzillo, sotto la pelliccetta di agnello, sobria e vaporosa, fornita gentilmente dai tecnici del governo in carica. Che ogni tanto spunti un pezzetto di codaccia nera non sembra preoccuparlo più di tanto.

  • alessandro vigilante scrive:

    Leggendo commenti in altri blog, ho trovato il seguente, che mi sembra adatto per essere dedicato ai lettori di questo blog:

    Lupi

    Un anziano Cherokee stava raccontando al proprio nipote la propria vita.

    - C’è una guerra dentro di me: è una lotta molto dura tra due lupi.
    - Uno è cattivo… è invidioso, ingordo, colpevole di molte colpe, con risentimento verso il prossimo, indulgente con se stesso, bugiardo e con un orgoglio finto.
    - L’altro invece è buono... è la gioia, la compassione, l’umiltà, la benevolenza e la verità.
    - La stessa lotta che c’è dentro di me adesso c’è anche dentro di TE, e c’è dentro a ogni persona.

    Il nipote guarda in su verso il nonno e con gli occhi pieni di paura gli chiede:

    - Dimmi nonno, quale di questi due vince?

    E il nonno pellerossa risponde:

    - Quello che nutri.

  • roberto scrive:

    Quoto l'ultima ragione, di noi non gliene importa nulla alla nostra amata classe politica, se qualcuno si ricorda quando tramite referendum venne tolto credo il ministero dell'agricoltura e subito dopo venne reintrodotto sotto altro nome, siamo in italia del resto.Ricordo i primi referendum svizzeri dove alla gente veniva chiesto come la pensavano su determinati argomenti, referendum chiari-semplici-alla portata di tutti, poi ho visto i nostri referendum e ho dovuto stendere un altro velo pietoso.

  • Lavandaia scrive:

    Su CatrepillarAM, anche su Facebook, c'è il sondaggio sul sistema elettorale che vorremmo. Se potessimo decidere qualcosa...
    Molto grave la quasi scontata boccaitura del Referendum, se non ho capito male non per le firme, (tutte valide, a differenza di quelle per tante liste di elezioni MAI INVALIDATE, ma son dettagli) quanto perché sarebbe in qualche modo sbagliato il modo di porre il quesito, o mancherebbero requisiti essenziali perché risulti ammissibile come oggetto di referendum...Insomma, avrebbero scomodato ancora una volta il popolo sovrano senza nemmeno accertarsi che ne valesse la pena.
    A casa mia, tra gli altri, raccoglieva le firme un notaio. Ora, poche le alternative: o le leggi dello Stato son cosa talmente complessa che manco i notai ci si raccapezzano bene bene, o la risposta della Consulta è una roba da Azzecca-garbugli della peggior specie...Oppure, quando c'è di mezzo la politica, i notai, i Giudici, gli avvocati, ragionano a seconda di come votano invece di votare come ragione detta. Una cosa alla Laqualunque, tanto per capirci.

  • Lavandaia scrive:

    Malinconico ha lasciato. Ma non abbastanza in fretta da risparmiarsi bellissime battute sul solito regalo ricevuto "a sua insaputa" . Intanto Crozza, che più o meno, ha detto "A sua insaputa? Caspita! Allora è uno che ha l'abitudine di filarsela senza pagare dagli alberghi a cinque stelle... Com'è che non l'ha mai fermato nessuno?"
    Lapidario Mineo: a proposito del commento indigeribile del solito Rotondi, che definiva "esagerate" le dimissioni subito, a sentir lui, per così poco... e dei simpatici di Catrepillar, che scherzando, convenivano: "E' vero, è finito tutto così in fretta, manco s'è fatto in tempo a goderci un po' di satira..." ha così sentenziato :"E vabbé, si vede che siamo di fronte ad un caso di "dimissionamento precox".

  • roberto scrive:

    Ieri sera hanno fatto vedere una intervista a un vicedirettore di giornale dove si diceva che non era la prima volta che al sig. Malinconico pagavano le ferie.....non smettono neppure davanti a tutto quello che succede in italia e nel mondo, e' qualcosa che va oltre ogni logica, eppure...

  • Carlo Alberto scrive:

    Ritengo molto preoccupante il modo in cui, POLILLO ha descritto il caso Malinconico, durante la trasmissione ballaro’, definendolo un incidente di percorso.
    Ha definito il caso Malinconico,un incidente di percorso.
    Cio’ dimostra superficialità e ignoranza incallita.
    Ritengo GRAVE e OLTRAGGIOSO quanto affermato da Polillo, nei confronti dei cittadini obbligati a pagare il non dovuto, con tutte le imposte esose aggiunte da questo governo, per mantenere uno Stato di Parassiti e di Ladri.
    Ma che razza di gente viscida e schifosa alberga nei ministeri?
    Un sottosegretario, ex Segretario di Stato, che ha il coraggio di
    dire pubblicamente che gli hanno pagato l’albergo e non sa chi?
    E l’altro, come un cialtrone, lo chiama incidente di percorso.
    E questi dovrebbero salvare l’Italia?

  • roberto scrive:

    Lavandaia mi scusi ma arrivo lungoooooo....non avevo capito il suo posto....MALINCONICO!!!
    Adesso che finalmente sono riuscito a vedere un tg ho capito... GRANDE ahahahahah!!

  • roberto scrive:

    SVEN mi accodo a Lei e la appoggio in toto, ricordo che tanti anni fa si poteva dare il voto a un singolo candidato e generalmente si finiva col seguire i "consigli" dei vari partiti, se adesso tornassimo nella condizione di poter riscegliere un uomo da mandare in parlamento non vorrei che le vecchie logiche ci facessero riseguire i soliti consigli che i vari partiti ci darebbero sicuramente, cancellando ancora la possibilita' di scelta, se ci capitasse di poter scegliere facciamolo senza ascoltare niente e nessuno per favore.Su Renzi non voglio dire che sia un genio ma rispetto agli altri ha ampi margini di miglioramento, se volete lui ha un suo sito dove scrive tutto quello che lui e la sua giunta fanno a Firenze, io lo seguo e mi ha convinto, se potro' sicuramente lo votero', al massimo sara' l'ennesima fregatura ma voglio crederci ancora.

  • Sven scrive:

    Una domanda nasce spontanea: perché si cercano ancora nei partiti (e la loro decrepita partitocrazia affarista/burocratica) le soluzioni che invece dovrebbero venire direttamente ed anche con convinzione dalla stessa società civile?

    Certo, uno dei motivi è proprio che non c'è (ancora/più) una coscienza civile nella società: non c'è il famoso senso del "noi".

    E non c'è società anche perché non c'è individualità (e quindi libero pensiero ed ampie prospettive futuribili).

    Ecc. ecc. (per esempio, la democrazia non si può ridurre al dare il voto per far sedere qualcuno in parlamento, dove poi potrà fare anche ben poco, se non promettere ad oltranza: un concetto davvero obsoleto e limitatissimo di democrazia, che sarebbe da superare quanto prima!)...

    Traduzione: Renzi potrà anche essere "nuovo", ma il partito e la politica da cui viene sono davvero vecchi.

    Idem anche per altri possibili "leader" (o "capipopolo"): nessuno è ancora veramente convincente e radicalmente innovatore, a mio avviso...

  • roberto scrive:

    Dove avrebbe dovuto copiarli secondo Lei visto che Renzi e' del PD??

  • alessandro vigilante scrive:

    Con tutto il rispetto per Renzi, che mi sta anche simpatico.
    Ma, per favore, quali sarebbero queste idee nuove che mette in pratica?
    Dei suoi 100 punti del programma, 50 sono copiati dal programma PD e gli altri suggeriti da quello che ha importato il Grande Fratello in Italia...
    Con Renzi premier faremo il reality show in parlamento?
    Per me Renzi potrebbe anche essere premier, basta che abbia un programma con qualcosa di sinistra...

  • roberto scrive:

    Renzi lo difendero' sempre per le idee che mette in pratica, contro a molti diessini detto da Lui non da me che lo attaccano spesso tipo d'alema sempre scritto da Lui,Renzi, come gia' scritto piu' sotto al vigilante io non giudico mai le persone per i genitori che hanno ma per quello che fanno, c'e' una bella differenza, io Renzi lo considero il nuovo, gli altri il vecchio, tutto qua.

  • Lavandaia scrive:

    Qualcuno ride meno... Sarà, per motivi tutti suoi, chissà, forse...Malinconico?
    Magari...A sua insaputa, così, da un momento all'altro... Una nuvola, un pensiero, il ricordo di un amico perduto... Una bella vacanza... Son momenti, si sa, che, prima o poi arrivano.

  • Lavandaia scrive:

    Grasse risate, ancora alla faccia del popolo. Ridono sempre, questi imprenditori ribaldi, quando ci crolla in testa la casa, quando ci anneghiamo nel fango... Che tutte le disgrazie che ci piovono addosso son bei soldini che piovono in tasca loro, per ripararci i danni. Pertanto ridono, tanto lo sanno che da noi la pioggia e i guai non mancano mai.

  • Lavandaia scrive:

    (Fuori tema, ma ...accidenti! Eccone un altro, di quei rampolli Dc passati, con immediato successo e voti al seguito, al Pd... E poi dicono che non è vero che in Italia la croce la mettiamo dove ci pare e piace, cantandocela noi, la messa, a nostro uso e consumo, se quella cantata da altri poco ci garba... E mi fermo qui, che è meglio. E chi lo difende? Roberto? Ma non era quello che se la prendeva col Pd perché troppo poco comunista? Boh? non ci capisco più nulla...) Lavandaia confusa. Saranno i fumi della candeggina. (come si fa la faccia confusa?) :(

  • Lavandaia scrive:

    E insieme a quello sul porcellum, da affossare prima che veda la luce, stanno pensando anche a come "interpretare" (leggi "scavalcare") quello già fatto e votato sull'acqua, che mette lo stop alle possibilità di privatizzare l'acqua pubblica. Ci stanno pensando... Con che diritto? No, non ci siamo. La democrazia non permette certi "pensierini" in libertà, nemmeno ai professori.
    Il brutto e il bello della democrazia sta in questo: è cosa forte e capace di scatenare passioni immense, ma anche fragilissima. Un po' come certi matrimoni, dove basta la scoperta di un piccolissimo tradimento per far cadere tutto l'amore del mondo. Con la migliore buona volontà non ci si crede più, e arriva la valanga che se li porta via. Per questo non ci piaceva troppo, credo si sia capito, la grande "straordinarietà" di questo governo, di cui tutti sembravano a conoscenza prima degli Italiani, che si doveva fare senza se e senza ma, che doveva avere poteri forti (faremo un decreto al mese significa che il Parlamento non potrà metterci becco) e che sembra, stranamente, non temere nulla e nessuno, nemmeno le terrificanti proteste dei tassisti che, se non abbiamo memoria corta, già in passato li salvarono dalla liberalizzazione.
    Se a questo si aggiunge che solo la promessa di un governo siffatto ci ha tolto dal groppone il sor patacca,. passato nelle retrovie ma non troppo disturbato, per ora, dall'uragano di novità che solo sul popolo s'abbatte, il quadro non ne esce più roseo. Importerà qualcosa ai "professori" delle nostre proteste? O ci tratteranno come la gelmini a suo tempo, quasi fossimo studentelli che marinano le lezioni e vanno a festeggiare in piazza?
    Anche l'indifferenza, per il matrimonio come per la democrazia, può risultare fatale, più di mille discussioni, litigi e parole grosse. Meglio, perciò, alzare la voce e farsi sentire, in modo inequivocabile e a muso duro. Con la sovranità del popolo non si scherza.

  • roberto scrive:

    Vigilante sia un po' piu'...VIGILANTE.... mi risponde sul post sbagliato, sveglia.
    RENZI e' giovane e ha idee giovani e di sinistra non mi importa chi era suo padre, io giudico i fatti di una persona non da chi discende ma per Lei e' tutto complicato vero?

  • alessandro vigilante scrive:

    Quindi riassumendo:
    - o votare subito (2012) con la vecchia legge
    - o votare a fine legislatura (2013) con una nuova legge

    Però, se voteremo a fine legislatura e con la vecchia legge, sarebbe una sconfitta democratica tremenda. Questa è la responsabilità politica del governo Monti e di chi lo appoggia.

  • alessandro vigilante scrive:

    Il referendum dovrebbero farcelo fare COMUNQUE, perchè la Consulta deve decidere nel senso dell´interpretazione più democratica possibile della volontá popolare, in questo caso di più di un milione e duecento mila elettori.

    Se costituzionalmente non è possibile, sarebbe bene che il parlamento si assuma questa responsabilità.

    Se questo parlamento non volesse o potesse assumersela, dovrebbe democraticamente sciolgliersi al più presto, anche se questo significa votare con la vecchia legge. È una questione di priorità di valori e di forma, oltre che di unica possibilità pratica di applicare la democrazia.

  • alessandro vigilante scrive:

    cosa vorrei:
    - gente nuova come RENZI
    - una sinistra A SINISTRA senza prodiani-vendoliani-bindiani

    Matteo Renzi - Wikipedia

    Carriera politica
    Figlio di Tiziano Renzi, già consigliere comunale di Rignano sull'Arno tra il 1985 e il 1990 per la Democrazia Cristiana, inizia la sua attività politica durante gli anni del liceo.
    Nel 1996 contribuisce alla nascita dei Comitati Prodi e si iscrive al Partito Popolare Italiano.

    Leggo "Democrazia Cristiana" e "Comitati Prodi" e capisco il tormento di roberto ;-)

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