Istantanea Pier Vittorio Buffa

Un paese normale

"Mi sembra di essere tornato in un paese normale".

Almeno tre persone  con cui ho parlato ieri, dopo il giuramento del governo Monti, ha usato una frase di questo tipo per commentare la giornata.

Osservazione all'apparenza banale, da bar sport, anche un po' qualunquista. Che viene però da un bisogno diffusosi in modo esponenziale, soprattutto negli ultimi mesi.

"Avevamo e abbiamo bisogno di quelle frasi, di toni severi ma rassicuranti, di facce non ridanciane ma concentrate, di silenzi, di comportamenti rispettosi", ha detto uno dei miei tre interlocutori.

E un altro ha aggiunto. "Adesso un governo così, in un paese normale, dovrebbe fare, come prima cosa, quello che tutti si aspettano: tagliare in modo netto e visibile i costi della, politica, anche se non sarà certo questo a tirarci fuori dai guai".

Difficile non condividere un ragionamento del genere

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36 commenti 8

  • Delphia scrive:

    That's a genuielny impressive answer.

  • PlinioIlVecchio scrive:

    Se adesso l'Italia è un paese "normale", per favore ditemi come si fa a diventare APOLIDI. Grazie e buone feste.

  • marcodascarperia scrive:

    Sarei grato ad Alessandro Vigilante se l'abbozzasse di chiamarmi marcozapatero,NON
    SONO GAY e i tipi come Zapatero mi fanno un tantino schifo.
    Lasciamo perdere le spese militari(hai ragione nel dire che di difendere il paese a quelli non gliene frega un c.....,e vogliono i cacciabombardieri solo per la percentuale che finmeccanica gli versa...ma potrebbero far comodo lo stesso)
    Il governo Monti esordisce proprio male:prima regala quattrini per sanare il buco della
    sanità del Lazio,quattrini presi non solo in Ppppadania,ma anche in Toscana;poi,visto che l'economia stagna per mancanza di consumi,aumenta le tasse(l'ICI sarà ingiusta ma B.la tolse per farsi bello e far fare la parte dei "cattivi" agli amministratori comunali
    costretti ad abolire o rincarare servizi con costi 3-4 volte maggiori dell'ICI)specialmente l'IVA,il cui aumento fa calare i consumi e quindi gli introiti non
    salgono,anzi....poi stiamo male perchè paghiamo l'energia più che nel resto dell'Europa e lui aumenta le accise sul gasolio,cosicchè l'energia costa di più e costa di più tutto perchè a causa di 66 anni di politica di privilegio sfacciato al trasporto su gomma tutte le merci le portano i camion(che vanno a gasolio);e presto
    ci sarà un'altra gragnuola di tasse che ridurrà ancora di più il potere d'acquisto e la
    possibilità di crescita UNICO MODO di ridurre il debito(se è sfavorevole il rapporto
    debito/PIL,sarebbe meglio aumentare il PIL,non diminuirlo con le "manovre";cominciò
    Amato nel 1992,il Debito è quadruplicato e il potere d'acquisto è ridotto)
    Posso ammettere che un presuntuoso come Tremonti - che non ha mai ascoltato,
    nemmeno Berlusconi,avete notato che "si" ascolta? - queste cose non le capisca,ma
    rifiuto di credere che Monti sia uno stupido,
    E allora?

  • Lavandaia scrive:

    Ai tempi di mamma era normale coprire i bimbi con strati e strati di maglie di lana, perché così infagottati si pensava avrebbero meglio sopportato i rigori del nostro inverno...
    Oggi si preferisce tenerli più leggeri, con una maglietta di cotone e abiti che lascino liberi di muoversi e di sentire che c'è un po' di freddino... Solo se necessario si, aggiunge qualcosa di più pesante, che però si toglie subito quando l'ambiente è caldo.
    Se è cambiata questa idea di "normalità" possiamo ben pensare che cambi anche il vecchio concetto di Paese normale, togliendo di dosso al nostro tutte quelle sovrastrutture pesanti e occulte che ne ostacolano il minimo movimento da decenni, che si tratti di mutandoni bianchi o di tabarroni neri, di sciarpone verdi o di berrettoni rossi coi copriorecchie e visiere paraocchi, che ci hanno resi insicuri, oltre che francamente ridicoli, durante la nostra infanzia e che, se pure ci fanno sospirare di nostalgia per tanti bei ricordi, nessuno sano di mente si sognerebbe di indossare o di mettere ai suoi bambini.
    Il che però non significa essere contenti di restare in mutande e canottiera, o non essere capaci di accorgerci che ci stanno preparando mutande e canottiera come nuova moda dell'inverno, quando sentiamo benissimo che fa freddo e vediamo altri ben impellicciati che ci sfilano davanti sorridenti.

  • Lavandaia scrive:

    Avete testato il nuovo "Profumo" per la scuola? ... Il lavoro dei docenti valutato attraverso i test psico-attitudinali degli Invalsi somministrati agli studenti, chiamate dirette dalle singole scuole, contratti per docenze ad ore... Non è buono e, per chi ha naso, nemmeno nuovo. Una riedizione dell'antica Eau d'Aprea, che dava le note di coda alla stomachevole colonia Gelmini.
    Calma, ragazzi. Ci simo tenuti il nano per tre anni, senza che facesse NULLA per la crisi e stiamo buttando a mare un Governo almeno presentabile dopo soli tre giorni? Di cosa abbiamo paura? che renda cittadini italiani i figli degli immigrati nati in Italia, aggiustandoci i conti disastrosi della natalità, ( e avviando un riequilibrio dei conti dell'Inps, che arriverà quando i pargoli saranno uomini contribuenti)? O che passi troppo tempo senza che si levino diti medi e cori di parolacce, risvegliando l'italica idiozia dal sonno in cui, volente o nolente, per tre giorni, è stata relegata?
    In Padania minacciano barricate...di legno. Che, se ci butti un fiammiferino col vento favorevole, c'è il tanto da mandare in fumo quel che resta del sogno di verdi prati ben cintati, coi toponi bianchi che scorrazzano tra monti di formaggio...
    O temiamo che piano piano, sotto il peso della copertona pesante, normale nei mesi freddi, soffochi anche l'ultimo refolo di arietta frizzante di democrazia, consegnando la nazione tutta alla micidiale influenza da aria chiusa, di quelle che sterminano vecchietti, invalidi, bambini e categorie deboli...?
    Non sarebbe meglio, come è normale nelle case ben organizzate, tenersi la coperta e aprire le finestre più volte al giorno, e scuoterla ogni tanto all'aria, quella benedetta coperta, così che sia calda ma anche pulita, e faccia il suo bene, senza diventare soffocante, maleodorante fonte di micidiali lanugini? Le spruzzate di profumo non possono sostituire i necessari ricambi d'aria, per quanto carino e innovativo sia il flacone e accattivante l'aroma.

  • alessandro vigilante scrive:

    Battuta vergognosa di Giannini di Repubblica in video:
    "Se fallisce Monti, non ci resta che metterci un generale dei Carabinieri".
    Per i Repubblichini (di Repubblica) non esiste alternativa DEMOCRATICA: o Monti o dittatura.
    Saccente e irresponsabile.
    Ragazzi, l´Italia la vedo messa male...
    Venite a dare un´occhiata al Brasile per vedere come si esce da una crisi tremenda.

  • Lavandaia scrive:

    L'Ici si paga in tutta Europa. Ciò che non è giusto è che, non avendola pagata per due anni, abbiamo messo in ginocchio i Comuni, che da quella tassa ricavavano introiti per i servizi, e che adesso, al momento di reintrodurla, si pensi di maggiorarla, magari anche per le prime case.
    Ciò che non è giusto è che troppa gente in Italia strilli contro le tasse, fingendo di non capire che, se aumentano troppo per alcuni, è segno che troppi altri non le pagano.
    Non capisco nemmeno le lamentazioni infinite su un'imposta, che per quanto sgradevole, arriva una sola volta all'anno, e il silenzio indifferente quando si aumenta l'IVA, che fa pagare tutto più caro a tutti per sempre, deprime lo sviluppo, taglia il potere d'acquisto degli stipendi e delle pensioni. E come mai non ci si allarma per il tracollo della sanità, che sta costringendo sempre più spesso i malati veri a pagarsi le prestazioni? La casa è patrimonio: se si accetta l'idea di una patrimoniale sulle rendite si deve accettare anche l'ICI, a patto che sia calcolata onestamente e senza trucchetti per colpire i soliti "noti".

  • alessandro vigilante scrive:

    A marcozapatero a cui piace strillare e scrivere MIO in maiuscolo, dedico un pezzo di una canzone brasiliana:

    Tutto quello che hai
    non è tuo
    Tutto quello che stipi
    non ti appartiene
    e mai ti apparterrà

    Tutto quello che hai
    non è tuo
    Tutto quello che stipi
    appartiene al tempo
    che trasformerà tutto

    È tuo solo ciò che dai
    È tuo solo ciò che dai

    Riflettete zapateri: possediamo ed è nostro veramente solo ciò che diamo, che doniamo, un bacio, un aiuto, un regalo, un pensiero, una canzone, una solidarietà...
    Tutto il resto, le cose materiali le lasceremo qui sulla Terra quando ce ne andremo, quindi non sono affatto NOSTRE.

  • marcodascarperia scrive:

    L'ICI non è che una "tassa di possesso"come il cànone TV e il bollo auto,ossia io mi
    compro qualcosa coi miei soldi,ci pago l'IVA,naturalmente e dopo,per poter tenere ciò
    che è MIO,devo pagare l'affitto.....a parte l'evidente incostituzionalità,io dico che un popolo che si lascia imporre balzelli di questo genere si MERITA che lo consegnino legato mani e piedi alle banche.....nel 1929 Gandhi sfidò l'IMPERO BRITANNICO(altro che il governo Monti o Colle o chicche & poi anche sia,una Potenza davvero allora)e
    fece abolire la tassa sul sale,ma lo seguirono a milioni;basta la disobbedienza civile:
    se TUTTI,o almeno 4/5 semplicemente ignorano il cànone TV,l'ICI e il bollo auto cosa possono fare coloro che(senza alcuna legittimazione)pretendono di governarci se non ignorare anche loro?
    Io l'ICI non la voglio pagare,ma da solo.....

  • Lavandaia scrive:

    Per favore, non parliamo di normalità a proposito di questa Italia tutta da rifare. Una Fiat senza CGIL non è normale. Un Paese senza limiti alle ingiustizie non è normale. Un Paese con una Democrazia tutta ancora da dimostrare, con tante maggioranze e nessuna opposizione, anche grazie ad un sistema elettorale assurdo, che ancora è saldamente al suo posto, non è normale.
    Un Paese dove i bambini di un'intera Regione, senza che nessuno se ne accorga, vengono messi sotto osservazione come i più poveri della Terra; un Paese sotto accusa per come tratta i rifugiati, i carcerati, le donne, le minoranze, non è normale.
    E' anormale un Paese che paga i suoi politici molto più di tutti gli altri Paesi democratici, che lascia al potere chi sia colpito da sospetti gravissimi di illeciti e atti ancora peggiori ( e per sospetto spesso si intende "avere sentito con le proprie orecchie" il sospettato autoaccusarsi dei reati, parlando con compari di nefandezze).
    E' anomalo, inaccettabile, un Paese che ancora non si sia dotato di meccanismi efficaci per fare pagare a tutti le tasse, per darsi tempi accettabili di soluzione delle cause penali e civili. Non è "normale " un Paese dove un imprenditore può impiccarsi perché gli enti pubblici, che spessissimo gli pagano i lavori dopo un anno e più, lo costringono a fare fronte ai suoi pagamenti di tasse e personale solo con mezzi propri e, naturalmente, entro i termini stabiliti.

  • Lavandaia scrive:

    Il Vaticano seleziona gli insegnanti di religione, che lavorano nella scuola pubblica senza concorso e vengono pagati DAL MINISTERO dell' ISTRUZIONE e Ricerca (che nell'era gelmini ha perso per strada la parola "PUBBLICA" , che precedeva "Istruzione", per meglio occultare i conflitti di interessi facendo sparire gli interessi non più rilevanti, quelli pubblici. Se l'interesse è unico, dove sta il conflitto? ).
    In un Paese normale, la Chiesa ti sceglie, la Chiesa ti paga. Ma il nostro è Paese "normale". E per pagarci questa "normalità" abbiamo rinunciato all'insegnamento dell'Inglese alle Primarie impartito da docenti specializzate, per risparmiare... Così i bimbi imparano da maestre che hanno un corso di 150 ore di lingua come unica patente abilitante, mentre le laureate in lingue straniere fanno le maestre di tutto un po' o, se non utilizzabili, hanno perso il posto. Abbiamo tagliato il sostegno ai disabili, abbiamo trasformato le aule in pollai, o lo faremo negli anni a venire...

  • Lavandaia scrive:

    C'è stato qualche referendum, a meno che io non ricordi male, in cui gli Italiani si espressero su cosette che avrebbero di sicuro "semplificato" il panorama, tipo la fine delle immunità parlamentari, un cambiamennto delle leggi sul finanziamento ai partiti... Ci fu anche una grande raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare, che avrebbe quantomeno svecchiato il parco-idrovore, mandando in pensione i truffaldini e i mangioni, dopo un paio di mangiate al massimo e da non più di una mangiatoia alla volta... Ma nella democrazia "normale" di questo normalissimo Paese, le firme del popolo si perdono, i referendum si fanno e si dimenticano, come si medita di fare di nuovo con l'ultimo contro le privatizzazioni dell'acqua pubblica.
    Sempre in materia di cose "normali" si considera normale continuare a rifinanziare le scuole private con soldi pubblici, portando avanti la prassi del conflitto di interessi assurto a sistema di governo del Paese. Naturalmente, per rassicurarci, dicono che "non c'è conflitto alcuno", che se la scuola pubblica non funziona più non è colpa dei soldi regalati alla privata, ma della cattiva gestione... Un po' come il padrone dell'asino morto di fame dava la colpa alla bestia, che non aveva ben appreso l'arte di vivere senza mangiare. Ma dopo la crisi, che anche lei "non c'era" e adesso ci divora, il popolo bue a certe panzane non crede più.

  • Lavandaia scrive:

    Il bipolarismo all'italiana vale solo per ridurre le possibilità di scelta dei cittadini. La semplificazione non c'è, anzi si moltiplicano partitucoli senza ideali e pronti ad andare dove si senta odor di zuppa, con nomi che nessuno conosce e personaggi camaleontici. Succhiano finanziamenti e fanno da serbatoio di trasformisti, buoni per tutte le stagioni e solidamente arroccati CONTRO ogni cambiamento del sistema che rischi di mandarli tutti a casa.
    Sicché Nord e Sud, liberalismo e socialismo, felicemente convivono nelle culle di tutti gli Scilipoti e, anche quando la sigla muore o si trasforma, la mangiatoia continua... Il sintomo più chiaro della loro invincibilità è che NESSUNO ne parli. Cose normali, in questo Paese normale.

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro Sven, il bipolarismo l´abbiamo copiato ai democraticissimi USA, dove meno di un elettore su due va a votare, perchè può scegliere solo bipolarmente tra zuppa o pan bagnato. Il resto si accontenta degli avanzi.
    Quando io ero "giovane" in Italia si votava con la proporzionale e più del 90% degli italiani andava a votare.

  • Sven scrive:

    A dire il vero, non ho mai capito bene 'sto "bipolarismo" (se non che serve quasi solo - in teoria - ad alternarsi al potere, ecc. ecc.): perché mai ridurre la politica ad una sola dimensione (od al massimo due)?

    Evidentemente, non è più - ma lo è mai stata? - una politica della polis, ma piuttosto una più banale forma di conquista e gestione del potere - mah...

    Il mondo non è in bianco e nero, è a colori; e l'universo è multidimensionale.

  • Lavandaia scrive:

    Bipolarismo, semplificazione del quadro politico= aumento dei partitucoli. Anche questa è un'equazione da Paese normale?
    Sarebbe come dire "meno pane c'è, più tavole s'apparecchiano".
    Incomprensibile, se non nel Paese di Pollicino, dove gli orchi banchettano mangiandosi i bambini poveri sperduti nei boschi.

  • Lavandaia scrive:

    Non dimentichiamo comunque che i veti alla Patrimoniale arrivano dal "solito" Pdl, sempre saldamente in mano al "solito" Laqualunque, sempre nel solito Parlamento eletto con la solita legge porcata e con i soliti parlamentari plurinquisiti che fanno del nostro Paese il più "normale" tra i Paesi anormali, di cui purtroppo è pieno il mondo.

  • Lavandaia scrive:

    Caro Passera, ...prima UN PIFFERO. Senza un sistema per cui ad un provvedimento si accompagni ALL'UNISONO, per dirla con Verdone, l'altro, il Paese farà bene a non accettare nulla, da qualunque governo arrivi, che lo dica a parolacce o lo sussurri dolcemente all'orecchio.
    L'Italia è più che stufa di bugie e fregature, che non son meno gravi se te le propina un signore elegante e civile o un Laqualunque qualsiaisi, con relativo contorno di donnacce e delinquenti.
    Anzi, in un certo senso, da chi non te le aspetti le accetti meno, pure per quell'aria di sufficienza con cui te le scodellano, quasi fossero davvero l'unica strada possibile per uscire dal tracollo.

  • Lavandaia scrive:

    In un Paese normale non dovremmo leggere cose come il rapporto di "Save the Children" sui bambini in Sardegna, sotto osservazione perché sempre più poveri, sempre meno istruiti e dal futuro precario.
    In un Paese normale, pima di aumentare l'Ici sulla prima casa si dovrebbero tassare come si deve le seconde, terze, quarte, le barche, le auto , i patrimoni... Anche per facilitare l'opera della Giustizia, che si troverebbe tanti tangentisti serviti su un piatto d'argento, se qualcuno fosse tenuto ad "accorgersi" che un reddito da duecentomila Euro non è credibile, con un parco auto che ne vale milioni e un tenore di vita da nababbi. E prima ancora di fare i calcoli per l'Ici bisognerebbe spiegare in modo chiaro dove andranno a finire i soldi che se ne ricaveranno, ossia a che ambito del futuro "sviluppo" si intenda destinarli. Peccato che invece, senza che se ne parli troppo, li si dovrà mettere a tappare un po' dei mille buchi aperti nei bilanci di Comuni e Regioni dal federalismo farlocco e dalla demagogica cancellazione dell'ICI sulla prima casa... Che ne uscirà maggiorata, cioé ci faranno pagare con gli interessi gli anni in cui abbiamo bevuto la bufala berlusconiana sul "miracolo" delle amministrazioni locali che si reggono senza soldi ( ma la moltiplicazione dei pani e dei pesci non è riuscita).
    Il "senza che se ne parli troppo" non va considerato cosa da poco. Perché non dire a chi si debba davvero la situazione in cui ci troviamo è il primo passo per sdoganare e ripulire le irripulibili brutte facce che ci hanno così conciati. Ha ragione Vendola quando lo dice chiaro e tondo. E la volontà leghista di mettere subito le zampe sul controllo della Rai la dice lunga su cosa vogliano in realtà fare, all'ombra del governo del Professor Simpatico.

  • marcodascarperia scrive:

    Non esistono armi offensive o difensive,esistono guerre offensive o difensive.
    E dato che la crisi del '29 scatenò la II GM,non c'è da stare allegri.Anche allora in
    Inghilterra e in Francia c'era chi parlava di "difesa",col resultato che i Francesi si
    fecero prendere di contropiede,e la RAF vinse la battaglia d'Inghilterra per il rotto
    della cuffia.Certo,se avessero costruito più aerei,avrebbero fatto guadagnare le
    industrie aeronautiche.....

  • alessandro vigilante scrive:

    Non bisogna essere degli strateghi militari per capire che dei cacciabombardieri NON servono nelle "missioni di pace" o sedicenti "Umanitarie".
    I cacciabombardieri NON servono neanche per "difendere l´Italia" (caro marcozapatero) perchè sono armi esplicitamente offensive.

    Allora il perché DOBBIAMO comprarli lo ha spiegato l´ex-ministro La Russa nella trasmissione comica "Italialand" di Maurizio Crozza: lo stato italiano è obbligato a comprarli sennò l´impresa che li fabbrica fallisce.

    Sono 15 miliardi di euro buttati - come un aumento dell´IVA al 25%.
    Questo è un esempio di cosa vogliono dire gli economisti quando insistono che bisogna rilanciare la crescita. Questa è la CRESCITA: 135 cacciabombardieri italiani nuovi di zecca nel 2011!!!

    Bisogna essere di sinistra o addirittura comunisti per contrastare queste "politiche" o basta essere un alunno delle scuole medie che ha studiato storia e geografia?

  • marcodascarperia scrive:

    Caro Alessandro Vigilante,
    forse i 135 cacciabombardieri(magari qualcuno di meno)sono l'unica spesa saggia;
    con l'aria che tira a livello mondiale le FFAA non sono troppo forti
    S'intende,per essere usate per DIFENDERE L'ITALIA non per assurde "missioni di pace" in paesi lontanissimi che non hanno nulla da spartire con noi e non rappresentano alcuna minaccia

  • alessandro vigilante scrive:

    A In onda su La7 hanno rimandato in onda una profetica intervista a Passera (ex-banchiere, attuale ministro dello Sviluppo Economico, Trasporti e Comunicazioni) fatta a settembre.
    Il succo della sua posizione sulle misure economiche da adottare per fronteggiare la crisi è stato espresso nella risposta alla domanda "Patrimoniale: si o no?"
    Passera ha risposto che se PRIMA un governo riuscisse a (1) eliminare le pensioni di anzianità; (2) flessibilizzare il mercato del lavoro (LICENZIAMENTI facili); (3) realizzare liberalizzazioni e PRIVATIZZAZIONI; (4) ridurre i costi della politica. ALLORA, DOPO, sarebbe credibile per chiedere uno sforzo a chi ha di più, ai grandi patrimoni, per abbassare il debito pubblico.
    Badate bene. Come al solito: PRIMA lacrime e sangue e vaselina sociale e POI eventualmente anche la patrimoniale per i ricchi.
    Questa è la famosa politica democristiana: forte con i molti deboli e remissiva con i pochi forti. Alla Marzullo: piano piano, poco poco.
    La DC è stata sempre maestra nell´infilare l´ombrello e - soprattutto - sta sempre attenta a non aprirlo per non farlo diventare insopportabile.
    Obiettivo: approfittare di questo governo natalizio post-berlusconiano e votare la cittadinanza ai figli di immigrati nati in italia, far cadere la proposta di comprare 135 cacciabombardieri per 15 miliardi di euro (una vergogna in questo momento), rimettere una ICI tipo quella del governo Prodi, un´altra legge elettorale (nuova legge o referendum) e POI...
    Andare subito a votare un governo popolare.

  • marcodascarperia scrive:

    Evviva il governo Monti;certo,è "normale" tutto ciò che promette:l'edilizia è in crisi e lui parla di massacrare di tasse le case,cominciando dai "soliti noti" che si sono
    tolti il pane di bocca per pagare onerosissimi mutui onde farsi una casa,naturalmente i grandi patrimoni immobiliari intestati a società aventi la sede nelle isole Cayman sfuggiranno;
    l'economia boccheggia per scarso potere d'acquisto e lui aumenta l'IVA al 23-34%
    l'economia boccheggia per eccessivo costo dell'energia e lui aumenta le accise sul gasolio;
    la crisi è stata innescata dalle banche e si mandano al governo i banchieri(non difendo Berlusconi,banchiere anche lui,nè Tremonti,sul libro paga delle banche,si intende),come se il proprietario di un deposito di formaggi assumesse come custodi i topi
    e via dicendo

  • Sven scrive:

    Insieme a Rodotà, tra gli "anziani" con delle idee buone includerei anche Giulietto Chiesa, che dice spesso delle molto interessanti; ma anche tanti altri: non è certo l'età anagrafica che è un ostacolo, se non si è inseriti in meccanismi di potere autoreferenziale (cioè, corrotti, in senso lato).

    Riguardo al "paese", più che in un paese normale vorrei vivere in una società mondiale proiettata verso il futuro: cosa che purtroppo oggi non c'è ancora (e non c'è nemmeno un'Europa dei popoli e delle regioni...!).

    Se la "normalità" ridiventa poi la solita passività ed indifferenza, meglio puntare a qualcosa di meglio, no?

    Certo che sì...

  • Lavandaia scrive:

    Normale è aumentare l'ICI per seconde case e case di lusso. Non lo è aumentarla per tutte, perché si colpiscono anche persone tutt'altro che ricche. Non è normale, in Italia, parlare sempre e solo di redditi, perché in Italia, Paese non normale, i redditi, cioé il dichiarato NON coincidono con la ricchezza reale, che è nel sommerso.
    Normale sarebbe invece parlare di RICCHEZZA, che è nelle auto, nelle barche, nei viaggi, nei beni e nei conti, nelle azioni e nell'ammontare complessivo di acquisti di beni di valore, che sarebbe NORMALE, in un Paese non normale, rendere tracciabili, vietando il pagamento in contanti per cifre al disopra dei 500 Euro e per tutte quelle transazioni (es. affitti, parcelle mediche, prestazioni professionali) che devono lasciare traccia di sé a scopi fiscali.

  • emma5 scrive:

    ...e Stefano Rodotà, giovane non è, si spera che il grande rottamatore di Firenze non lo includa nell'elenco tra coloro che dovrebbero essere rottamati.

  • alessandro vigilante scrive:

    Si dice che non abbiamo buoni politici e che tutti quelli che ci sono sono vecchi.
    Ma stasera, assistendo a 8 e mezzo della Gruber, abbiamo potuto avere una lezione di buona e saggia politica con Stefano Rodotà. Magari diventasse il prossimo Presidente della Repubblica!

  • Lavandaia scrive:

    Certo, adesso che il mondo ha smesso di riderci dietro, abbiamo tutti i diritti di essere felici e orgogliosi, perché nel nostro Paese ci sono uomini capaci, intelligenti e di grande levatura a rappresentarci. Ma non illudiamoci troppo: noi, il Paese, siamo ancora, purtroppo, sempre gli stessi, con profonde contraddizioni, gravi ingiustizie e sperequazioni, che non cessano d'essere tali solo perché ci siamo abituati a conviverci. Anche, aggiungo, agli occhi del mondo, che, di sicuro, le vede

  • Lavandaia scrive:

    Normale è l'Ici. Non normale, almeno per me, una tassazione sul lavoro dipendente che sfiora il 48%.
    Normale è consentire l'inseminazione artificiale per chi rischia seriamente di mettere al mondo figli con gravissime malformazioni. Meno normale, per me, offrirla senza troppe riserve a signore troppo mature ma abbastanza benestanti da mettere al mondo pargoli destinati ad essere orfani in tenera o tenerissima età.
    Non normale è, una volta vietata la selezione degli embrioni, garantire alle madri che aspettano figli malformati "il diritto" di subire il trauma devastante di un aborto, sacrificando una vita già cresciuta un poco piuttosto che interromperne lo sviluppo mesi prima, prima ancora di dare inizio ad una gestazione dagli esiti infelici, comunque vada a finire.
    Il diritto alla vita, nel nostro Paese, è qualcosa di tutt'altro che "normale", almeno nell'ottica degli altri Paesi industrializzati, avanzati e che si professino "laici", dove lo si legge in modo molto diverso... Per cui inseriamo i ragazzi con handicap nelle scuole normali, ma poi li abbandoniamo a se stessi senza saperne efficacemente sostenere l'istruzione, dopo aver fatto di tutto perché ne nascano sempre tanti... E, da adulti, li sottoponiamo al calvario infinito delle beghe per la pensione, all'umiliazione di non inserirsi nel mondo del lavoro, alla solitudine...O peggio, alla pietà interessata di chi si occupa" di loro, spesso lucrandoci sopra.

  • Lavandaia scrive:

    Naturalmente, i tagli alla politica in Sardegna, dalla prossima legislatura. Buon segno: si vede che sentono che non saranno rieletti.
    Normale, forse, il Governo. Il Paese ancora no. Proprio ieri su "La Nuova Sardegna" le neoelette al Governo sono state descritte con dovizia di particolari, scherzando sul loro aspetto e sull'immagine da "nonne" che, evidentemente, all'articolista era più semplice da tratteggiare di quanto sarebbe stato connettersi ad Internet per scrivere qualcosa di sensato sulla loro carriera e sulle loro competenze.
    Sempre ieri, mi ha fatto un po' impressione sentire che proprio uno dei ministri neoeletti considerava possibile il ritorno al nucleare, salvo poi ricordarsi che c'è stato "un referendum" (per me, un plebiscito) che l'ha messo definitivamente da parte. E gli sembrava possibile anche rispolverare il Ponte sullo Stretto...
    Siamo sicuri sicuri sicuri che sia un Governo proprio normale normale?

  • emma5 scrive:

    Normale potrebbe voler dire di un paese che non ha bisogno di un capo del governo che si crede Dio in terra e che si pone come il "vate", di un capo che illude e che, poi, abbandona nel momento della disillusione. Mario Monti sembra rappresentare la normalità senza essere un "normotico" e men che meno un mediocre. Il Berlusconismo, purtroppo, ha modificato anche il senso delle parole che, finalmente, potrà essere recuperato ed anche il termine "normale" potrà tornare ad avere il suo vero significato. Pagheremo l'ICI, il vecchio premier ci aveva proprio tanto illusi ed, ora, non sarà facile tornare ad essere normali, tornare a quel rigore al quale non eravamo più abituati. Buon lavoro a Mario Monti!!

  • Lavandaia scrive:

    In Sardegna, via i vitalizi ai politici regionali. Per una regione così mal messa, è comunque un inizio.

  • alessandro vigilante scrive:

    Il governo Monti ha il compito di affrontare la crisi economica e finanziaria. Tra le misure che si ipotizzano quali secondo voi sarebbero più giuste e necessarie?

    Questa è la domanda del sondaggio che ha raggiunto 150 mila voti su Repubblica, qui http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio/?cmd=vedirisultati&pollId=2861

    Adesso Repubblica lo pubblica in piccolo tra le righe, ma se Monti rispettasse i desideri dei lettori di Repubblica scontenterebbe gli editori...

    Un dato soprattutto: niente privatizzazioni!

  • alessandro vigilante scrive:

    Così la compostezza e il rigore apparente di Monti e dei suoi ministri tecnici all’improvviso rasserenano gli animi. Le poche e misurate parole del neo-premier diventano sagge per antonomasia alle orecchie di chi fino a due giorni fa era costretto ad ascoltare ogni sera un vociare confuso, intercalato da insulti, barzellette più o meno spinte e pernacchie.
    (Peter Gomez su il fatto)

  • sofia scrive:

    Normale che vuol dire? Mi sembra un autoritario normale.

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