Istantanea Pier Vittorio Buffa

Vorrei essere un deputato

Vorrei essere un deputato, non l'avevo mai pensato prima, per leggere anch'io, oggi, a Montecitorio, un articolo della Costituzione.

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26 commenti 8

  • Thomas scrive:

    Natural stone veneers over CMU, cast-in-place, or tilt-up concrete walls are widely used to give the appearance of stone masonry. ?http://www.liveleak.com/c/arielsa7

  • polifemo_01 scrive:

    solo belle parole e pochi fatti...
    arrivano i clandestini..
    bene.. poverini.. aiutiamoli..
    loro, che hanno pagato per viaggiare sui barconi, che sperano in un mondo migliore, saranno forniti di un foglio in cui viene intimato di lasciare il paese ( Italia).
    Pensate voi che questi, alla scadenza del termine stabilito, prenderanno il treno o nave e torneranno a casa..?
    forse si eclisseranno, andando ad ingrossare le file della clandestinità.. che deve mangiare, dormire e mandare i soldi a casa.. senza documenti.
    Quindi la domanda che pongo è questa:
    senza documenti non si può fare un lavoro regolamentato..
    quindi
    o si fa lavoro nero
    o ci si arrangia per sopravvivere ( furti, prostituzione, etc..)
    In entrambi i casi si fanno delle illegalità.
    Quindi i clandestini vanno presi, messi sul primo aereo, treno, traghetto e mandati a casa loro.
    Nada mas.

  • Lavandaia scrive:

    Come sempre, quando la nave affonda, i topolini più lesti scappano... Sondaggio di Repubblica: la maggioranza degli Italiani, anche quelli che hanno un lavoro, se potessero, andrebbero via dall'Italia, anche per molto tempo, anche fuori d'Europa.
    Quelli che potranno lo faranno, soprattutto se giovani, preparati, capaci. I miei figli studiano due lingue e combatto per convincerli a frequentare corsi specializzati di Inglese, perché bisogna attrezzarsi. Abbiamo messo sui barconi il nostro futuro e stiamo a parlare di clandestini che arrivano, di intercettazioni di delinquenti che strillano perché scoperti e impossibilitati a contare balle, di prostitute impazzite che scaricano i pappa, di pappa che litiga con ciccia, di cose di sotto e di sopra, di sondaggi e gelate a botta e risposta tra colle e valle, valle e colle, da fare impazzire i meteo del mondo intero... La Storia non ce lo perdonerà.

  • Lavandaia scrive:

    Dice Stefania Craxi che l'Immune dovrebbe uscire di scena in modo dignitoso. Caspita! Cerchiamogli subito uno Stato che lo ospiti in esilio volontario...
    Comunque, è ufficiale: la Democrazia è in agonia nel Paese.
    La Moratti teme di non passare al primo turno... Chi le dà la sicurezza che le vada meglio al secondo? Saranno mica elezioni modello- Chieti, corrette stile lista Formigoni, libere tipo voto nella roccaforte del boss...?
    I manifestini rossi? E vabbè, basta non guardare... O mamma non ve l'ha insegnato, che non si leggono le scritte sui muri, che son sempre parolacce? E poi, basta parlarne: l'artista minaccia di vuotare il sacco, magari si scopre chi li ha pagati...hai visto mai?
    Vorrei essere un manifestino nero, di quelli listati a lutto, che compaia per miracolo in simultanea in tutto il Paese, in tutte le strade, vicoli e piazze. La scritta? LA DEMOCRAZIA MUORE. POI NON DITE CHE NON SAPEVATE NULLA, VIGLIACCHI!

  • alessandro vigilante scrive:

    Elezioni anche al Comune di Casacanditella, provincia di Chieti.
    Ci sono solo due candidati sindaco e soltanto due le liste di consiglieri che li appoggiano.
    La bizzarrìa sta nel fatto che i due pretendenti alla poltrona di primo cittadino sono marito e moglie. Lui si chiama Giuseppe D'Angelo, lei Ada Canali.
    La coppia ha escogitato questa trovata per evitare che non scatti il quorum del 50 per cento più uno e, quindi, assicurarsi che le elezioni non siano annullate.
    Il vero candidato è lui, D'Angelo, che in Comune già ci lavora come dirigente del settore finanziario.
    A eliminare ogni dubbio in proposito basta leggere il nome della lista della moglie: Salvagente. Il nome della lista del vero candidato, invece, dichiara subito che si fa sul serio: Ricominciamo, rinnovamento, risanamento.

    Fonte: http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2011/04/18/news/elezioni-tutti-insieme-appassionatamente-3978092

  • alessandro vigilante scrive:

    Eppure soffia

    E l'acqua si riempie di schiuma,
    il cielo di fumi
    la chimica lebbra distrugge
    la vita nei fiumi
    uccelli che volano a stento
    malati di morte
    il freddo interesse la vita
    ha sbarrato le porte

    Un'isola intera ha trovato
    nel mare una tomba
    il falso progresso ha voluto
    provare una bomba
    poi pioggia che toglie la sete
    alla terra che viva
    invece le porta la morte
    perchè è radioattiva

    Eppure il vento soffia ancora
    spruzza l'acqua alle navi sulla prora
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori,
    li bacia e non li coglie

    Un giorno il denaro ha scoperto
    la guerra mondiale
    ha dato suo il putrido segno
    all'istinto bestiale
    ha ucciso bruciato distrutto
    in un triste rosario
    e tutta la terra si è avvolta
    di un nero sudario

    E presto la chiave nascosta
    di nuovi segreti
    così copriranno di fango
    persino i pianeti
    vorranno inquinare le stelle
    la guerra tra i soli
    i crimini contro la vita
    li chiamano errori

    Eppure il vento soffia ancora
    spruzza l'acqua alle navi sulla prora
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori,
    li bacia e non li coglie

    Eppure sfiora le campagne
    accarezza sui fianchi le montagne
    e scompiglia le donne tra capelli
    corre a gara in volo con gli uccelli

    Eppure il vento soffia ancora!

    Pier Angelo Bertoli, 1976

  • Lavandaia scrive:

    In Italia i martiri si sprecano. Ormai, quando sentiamo "martire" ci viene una specie di diffidenza, un bisogno di saperne di più sul perché e il percome del martirio, sugli antecedenti e conseguenti... Prima di metterci in fila col cero e il fazzoletto ci guardiamo intorno, a scrutare le facce di chi segue il corteo, di chi piange e di chi finge, di chi soffre e di chi conta, con la mano in tasca, il prezzo del sacrificio.
    Siamo esperti di funerali di Stato ma non riusciamo, malgrado il nostro sesto senso, affinato in secoli di partecipazione a parate più o meno bugiarde, a riconoscere le lacrime di coccodrillo dalle vere: il teatro ce l'abbiamo nel sangue, alla fine ci crediamo pure noi.

  • Lavandaia scrive:

    Chi vorrebbe essere...un giudice? Oggi, a quanto pare, qualcuno prova nostalgia per le Br. A chi farebbero comodo, e molto? Non certo ai giudici. Un "martire" potrebbe lavare, si fa per dire, mesi di vergogne? A casa di chi?
    Questi ci prendono proprio per fessi, fessi al cubo.
    Intanto, in sordina, vanno avanti altre "cosette", ben coperte dai botti e dai fumogeni sparati dall'Immune... Gelmini si vede annullare dal Tar, dopo un numero di condanne già cospicuo, nientemeno che TUTTI i tagli fatti in due anni a danno dei precari, né è dato sapere cosa succederà con le graduatorie di quest'anno... Bazzecole, pinzellacchere, quisquilie, ci sono solo migliaia di persone in sospeso... qualche milioncino da pagare di danni... meglio se all'insaputa del popolo bue... E un sistema di istruzione pubblica allo sfascio, nel cuore della civile Europa.
    A Napoli regna ancora la Monnezza, degna ormai della maiuscola perché vera sovrana incontrastata della città. Magari a luglio, con la puzza, si sarà costretti a parlarne...
    Un altro morto alla Saras, come se niente fosse. Però, dopo la sentenza Thyssen... ma con i tre gradi di giudizio e la prescrizione breve... Ma per omicidio non dovrebbe valere... Ma è davvero omicidio?... Tocca aspettare, non è ancora detta l'ultima parola.
    Chi vorrebbe essere semplicemente una persona onesta, che paga le tasse, che legge i giornali, che non ha mai commesso reati, che non ha scavalcato la fila per fare carrera, che non ha case e cose abusive, che si impegna per la democrazia e la legalità in Italia e non è disposta a giustificare le porcherie sulla base dell'alto numero di chi le fa?

  • alessandro vigilante scrive:

    Per Vittorio Arrigoni

    Io vorrei essere là
    dove i soldati muoiono
    senza sapere dove
    senza saper perchè

    Vorrei essere là
    per dire a quei soldati
    "Chi mai coltiverà
    domani il vostro campo?"

    Vorrei essere là
    però, io non ci posso essere
    perchè anche nel mio campo, qui,
    c'è ancor tanto da fare

    Io vorrei essere là
    dove i bambini imparano
    che il mondo in cui viviamo
    è tanto tanto grande

    Vorrei essere là
    per dire a quei bambini
    che pure tanta gente
    non ha un posto per vivere

    Vorrei essere là
    però, io non ci posso essere
    perchè non ho trovato ancora
    il mio posto nel mondo

    Io vorrei essere là
    Io vorrei essere là...

    Luigi Tenco, 1966

  • Lavandaia scrive:

    "Onorevole Bossi, è contento? la legge è approvata..."
    "Abbiamo votato"
    "Ma lei come si sente? E' una cosa che la soddisfa?"
    "Abbiamo votato"
    Non tutti i parlamentari sono fieri del loro mestiere, a quanto pare.
    A proposito di lega, chissà cosa pensano nel sentire che la mafia invisibile del Nord comincia a digerire i bei bocconi invisibili trangugiati di nascosto all'inasputa dei padani e fa i primi "ruttini"... E loro che pensavano che le aziende sparissero perché passava la fatina dei dentini, aspettavano fiduciosi i soldini in cambio....

  • Lavandaia scrive:

    C'è qualcuno, a parte l'immune, che vorrebbe essere Presidente della Repubblica? Chi sta per dire di sì ci pensi: è in arrivo il prof. Angelino a "spiegargli" la nuova legge...Tocca riceverlo, e senza sorridere...
    I Latini avevano un detto, per indicare chi, senza averne proprio la capacità, si sedeva in cattedra. Comunque, una cosa buona è successa: l' immune l'ha nominato, è fuori gioco per sempre. Credo l'abbia intuito, stamani faceva gli scongiuri...

  • janko scrive:

    A vedere le foto dei deputati quali per esempio Menia, che giocano sul computer mentre sono in aula e dovrebbero invece ascoltare i discorsi dei loro colleghi, mi chiedo se debba provare invidia per il loro sacrificio o l'augurio di leggere la Costituzione davanti a chi si diletta al gioco delle carte o della battaglia navale. No PierVittorio, per favore provi altro desiderio + nobile che non sia quello di mescolarsi a cotanta feccia.Ricorda Montanelli? Quello si fu un grande perche` seppe rifiutare l'onorificenza a senatore a vita che gli venne concessa dato che non la considero` affatto un'onorificenza; il trovarsi assieme a coloro per i quali provava il piu` grande disgusto sarebbe stata nient'altro che una condanna.
    Se trovassi un mio dipendente che durante le ore di lavoro si dilettasse a giocare sul computer, avrei un buon motivo per redarguirlo e punirlo. Ma sembra che al Parlamento Italiano vigano altre regole a carico di noi contribuenti, ovvio!

  • Lavandaia scrive:

    Petizione firmata, diffusa e condivisa.
    Grazie.

  • alessandro vigilante scrive:

    Per lanciare l'iniziativa 'Vorrei la pelle nera', che vedrà tutti i giocatori di basket scendere in campo con il volto dipinto in segno di solidarietà con Abiola Wabara, il presidente della Fip, Dino Meneghin, si è dipinto il volto con vernice nera a margine della conferenza stampa di presentazione del Trofeo delle Regioni, tenutasi a Torino.
    Wabara è l'atleta di colore della Bracco Geas Sesto San Giovanni, insultata da alcuni tifosi della Pool Comense per il colore della sua pelle durante un match di play off di campionato.
    "Il razzismo - ha detto Meneghin - è un fatto che non appartiene al nostro movimento. I giocatori di colore ci hanno sempre arricchito e personalmente mi hanno insegnato tantissimo, tanto che li ho sempre visti come degli eroi".
    Fonte: http://www.repubblica.it/sport/2011/04/14/foto/basket_contro_il_razzismo_meneghin_si_tinge_di_nero-14934195/1/

  • alessandro vigilante scrive:

    VORREI ESSERE A BRUXELLES

    Gionate di mobilitazione internazionale per la sovranità sementiera, Bruxelles, 17-18 aprile 2011

    In tutta Europa, migliaia di persone lottano per riportare la diversità delle sementi nelle mani di contadini ed orticoltori e salvaguardare così le basi della nostra alimentazione.
    Contro di essi si staglia l'industria sementiera, che mira ad assumere il controllo su scala mondiale. Ma le manipolazioni genetiche, i brevetti su piante ed animali, l'introduzione di tasse sulla risemina, insieme al più recente sviluppo delle tecnologie “Terminator” (che distruggono la fertilità dei semi) ed alla messa al bando delle varietà contadine, hanno aperto gli occhi alla gente.
    Con la raccolta di firme “Zukunf säen - Vielfalt ernten” (“Seminare futuro - Raccogliere diversità”) abbiamo denunciato lo stato delle cose. L'attuale revisione delle leggi europee sulle sementi è plasmata sugli interessi dell'industria sementiera.
    Vogliamo consegnare alla commissione per i Diritti Umani del Parlamento Europeo le firme di decine di migliaia di persone, esigendo che si verifichi attraverso un'inchiesta se i nuovi progetti di legge non ledano i diritti umani al cibo ed alle sementi.
    Nei due giorni di mobilitazione, vi invitiamo a manifestare forte e chiaro con coi la vostra contrarietà alla politica dell'UE.
    Non permettiamo che le basi della vita siano svendute alle multinazionali! Noi continueremo a conservare e diffondere la diversità delle varietà da noi coltivate.
    La mobilitazione avrà luogo il 17 aprile, dichiarata dalla “Via Campesina” giornata internazionale della resistenza contadina.
    Se non potete venire a Bruxelles, organizzate mobilitazione parallele nei vostri Paesi e nelle vostre città!

    Per firmare la petizione: http://www.seed-sovereignty.org/IT/index.html

  • Lavandaia scrive:

    Invece a Milano si resta docenti di cattedra in un Liceo pur professando apertamente in un blog ("Cloro al clero", credo si chiami, ma non so dove trovarlo..) antisemitismo e negazionismo.
    Capisci, Emma, perché vorrei essere altrove?
    Non è più vergogna, non fastidio o rabbia. comincia ad essere senso di colpa, per non avere più forza e potere per difendere i diritti delle persone più deboli e calpestate, per opporsi con qualche speranza di successo ad un ritorno di idee, scelte e azioni che si pensavano superate per sempre.
    I campi di stermnio, le mille e mille facce di uomini, donne, bambini, disabili, omosessuali, ebrei prigionieri politici, sono impunemente calpestati nella loro dignità di vittime, da una illustre sconosciuta signora che, dal basso della sua comoda posizione, si permette di negare quel che i nostri genitori e nonni hanno visto coi loro occhi nei cinegiornali di allora, ciò che tutti abbiamo letto nei racconti e nelle lacrime dei superstiti, impegnati fino all'ultimo giorno della loro vita a raccontare ai giovani quel che subirono. Chissà che ne pensa, questa signora, dell'idea leghista di sparare ai clandestini sulle barche...
    Se ne fosse capace, dovrebbe vergognarsi. invece, pensate che strano, mi vergogno io di avere in comune con lei la cittadinanza di un Paese che la difende e si permette, per bocca di una parlamentare-soubrette, di attaccare i libri di Storia che raccontano, a suo dire non abbastanza favorevolmente per Silvio il Prescritto, la storia passata e recente di questo disgraziatissimo Paese.

  • alessandro vigilante scrive:

    Siamo riusciti ad evitare nientemeno che belzebú Andreotti. Riusciremo ad evitare anche lui.
    Italia: 20 anni di fascismo, poi 40 anni di DC, poi altri 20 di berlusconi.
    Secondo voi, qual´é il prossimo scenario italiano probabile se non altri 40 Di Centro?
    Aspettando gli altri 20 di destra...

  • emma5 scrive:

    Il cavaliere dichiara che non si ricandiderà, il cavaliere ha raggiunto i suoi obbiettivi, ora, mentre cede il suo posto ad alfano, in segno di ricononoscenza, punta alla presidenza della repubblica e, con i mezzi economici che possiede, non è da escludere che il progetto si realizzi. Allora sarà veramente drammatico.

  • emma5 scrive:

    Non ha tutti i torti, Lavandaia, ma prima di rinunciare al mio paese, sarei disposta a sparare, un impulso che ho provato, anche stasera, vedendo Cicchito, impegnato, alla camera, a fare della sporca demagogia, vedendo la Gelmini che conversava con Alfano, non degnando di ascolto l'onorevole Fassino, vedendo la faccia di Bossi, sulla quale rimane stampata la sua arrogante volgarità. Bene, molto bene che anche nel mondo dello sport s'inizi a reagire, agli insulti razzisti!

  • alessandro vigilante scrive:

    VORREI ESSERE NEGRO

    Il basket reagisce al razzismo. Dopo gli insulti in campo alla giocatrice del Geas e della nazionale Abiola Wabara, nera e di nazionalità italiana il prossimo fine settimana i giocatori dei campionati di basket, a partire dalla A, si tingeranno la pelle di nero in segno di solidarietà con la giocatrice. Lo ha deciso la Federbasket lanciando la campagna "Vorrei la pelle nera". L'invito a colorarsi di nero è rivolto anche ai tifosi.
    Gli insulti erano arrivati dagli spalti del palazzetto di Como durante la partita dei quarti di finale tra Geas Sesto San Giovanni e Comense.
    Fonte: http://www.corriere.it/sport/11_aprile_13/basket-razzismo_9b47f7bc-65b2-11e0-860c-f8f35d8ce484.shtml

    Come italiano emigrante all´estero e ex-giocatore di basket, sono orgoglioso di partecipare a questa campagna.
    IO NON VORREI ESSERE UN DEPUTATO
    VORREI ESSERE NEGRO

  • Lavandaia scrive:

    "Gli si può sparare". Più che un deputato, oggi, vorrei non essere italiana. O potermene scappare e non pensare più all'Italia, se non per una breve vacanza. A breve, se si andrà avanti così, toccherà davvero a tutti scegliere da che parte stare, se con chi vuole il ritorno alle leggi, alla mentalità, alla cultura, al regime fascista e chi è disponibile ad opporvisi, costi quel che costi. E costerà caro.

  • emma5 scrive:

    Se Castelli avesse un barlume di coscienza, non avrebbe trascurato o addirittura dimenticato che il posto che occupa gli impone di PENSARE mille volte prima di fare dell'ironia spicciola. Se il cavaliere avesse un po' di coscienza la smetterebbe di far ridere o piangere con le sue barzellette, di frequentare Lele Mora.. ecc ecc La tragedia è che ci stiamo abituando a tutto, proprio a tutto, anche alla corruzzione che viene, ormai, vissuta come una normalità.

  • emma5 scrive:

    Sarebbe bello, invece siamo costretti a sentire parole folli, come quelle, poc'anzi, pronunciate da Castelli che, seppur in tono ironico, ha detto che agli immigrati, che devono essere rispediti nei loro paesi, per ora, non si può ancora sparare. Se l'ironia è solitamente un aspetto della buona intelligenza, in questo caso ci sta come i cavoli a merenda. E' inammissibile scherzare su questioni serie come i bisogni che spingono i magrebini a lasciare i loro paesi, è grave scherzare sulle tragedie umane, è scandaloso. Ha ragione Lavandaia, non è poca cosa essere in pace con la propria coscenza, peccato, però, che a possederla, la coscenza, tra i politici, sono pochi.

  • Lavandaia scrive:

    Magari! Noi, da cittadini comuni, abbiamo passato più di una serata, quest'anno, a leggere articoli della Costituzione in giro per le piazze, per cercare di arrivare un po' meno disperati alla giornata di oggi, sognando un risveglio di coscienza collettivo che rendesse impresentabile quel che, domani, a meno di un miracolo, ci presenteranno come nuova legge dello Stato.
    Non so se sia servito a qualcosa, ma almeno, nel mio piccolo, credo di avere fatto, gratis, per il mio Paese un po' più di quello che avranno il coraggio di fare certi deputati senza vergogna, scelti dai capi e profumatamente pagati.
    Il che, se non altro, fa sentire un po' più in pace con se stessi, per quel che può valere....

  • giacomo scrive:

    Anche io vorrei poter partecipare di più, vorrei contare di più nelle scelte del nostro paese, certo essere un deputato potrebbe essere un buon modo. Magari un bravo deputato: onesto, leale, coerente, appassionato.................................
    Basterebbe non ci avessero tolto ogni possibilità di scelta, oggi possiamo solo mettere una croce su un simbolo, non possiamo neanche decidere i nomi e le facce che ci piacciono e ci convincono di più.
    Aggrappiamoci alla Costituzione come ad un'ancora di salvezza che ci è stata data dai padri costituenti e che continua a proteggerci da mali peggiori.
    Ma soprattutto continuiamo a vigilare perchè non la cambino.

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