Istantanea Pier Vittorio Buffa

Divisi da Vecchioni

Quella di Roberto Vecchioni non è una canzone di sinistra e lo stesso cantante avrebbe detto al Pd, come riferisce il Giornale, "questo non è il vostro inno".

Ma è una canzone bella, che regala un po' di serenità, quella serenità che riempie quando si sa sognare e immaginare un domani migliore.

E quindi è una canzone che divide. Non la destra dalla sinistra che, per come le abbiamo conosciute, non esistono più.

Ma chi, ascoltandola, ha ricevuto un po' di serenità da chi non è stato capace. E non è poco.

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45 commenti 8

  • ?James scrive:

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  • [...] Divisi da Vecchioni [...]

  • Sven scrive:

    Bravo Vendola (e chi se ne frega se è gay...): è forse l'unico che si appassiona, nei comizi politici (un po' come una volta) - e logico à la Spock, come sempre!

    Bravo anche l'aristocratico Montezemolo.

    ... Un po' alla oi aristoi vs. oi barbaroi, per dirla con gli antichi greci - a patto, però, che si tratti di "aristocrazia" come nobiltà d'animo (ed impegno sociale, ecc.), la sola capace di superare la "barbarie" affarista e qualunquista.

    (I greci, invece, forse si ritenevano un po' troppo superiori a tutti: il che ovviamente non è il caso di Vendola e Montezemolo.)

    A proposito, invece, di delitti e di pene, l'altro giorno in TV hanno fatto Farfallon, la commedia satirica di Franco e Ciccio ispirata al mitico film Papillon: da cui una barbarie come il carcere duro non ne viene davvero fuori tanto bene (ma nemmeno il carcere permissivo, se è per questo: sempre una perdita non finalizzata di tempo è). L'unico antidoto ai crimini è costruire una società più libera e giusta allo stesso tempo, dove tutti abbiano di che vivere - come diritto di cittadinanza di base, senza se e senza ma... - e si sentano partecipi della costruzione del presente e del futuro. Cosa che purtroppo di questi tempi non avviene, ma nemmeno un po': non sarà anche perché ognuno si fa quasi solo i c... propri...?

  • polifemo_01 scrive:

    io ho sempre sostenuto la pena di morte ( non sono il solo) e la ritengo sicuramente una punizione di rimedio o di ripiego.
    Se venissero ripristinati i lavori forzati, la gogna, ed il carcere a vita ( a vita vuol dire che si sta dentro finchè non si muore), riterrei queste condanne, per il punito, ben più dure della pena di morte.
    Ma vedere che ora la donna ( era una bambina è vero) che ha ucciso i genitori ed il fratellino ( ricordo male..?) a Novi Ligure sarà scarcerata e libera dopo dieci anni, mi indigna.
    Pensare che quando sarà catturato l' assassino di Yara si ricorrerà alla infermità mentale, mi lascia amaro in bocca.
    Pensare che Tanzi vive tranquillamente, Berlusconi comanda, i politici sono impunibili ed arroganti ed intoccabili ( non nel senso induista, ma nella accezione moderna), mi fa veramente pensare che questa che abbiamo in questo paese non sia giustizia.
    Se Dio condanna per l'eternità chi ha fatto del male ( senza cauzioni, ricorsi, patteggiamenti o sconti della pena), anzi lo fa soffrire per sempre,
    non vedo perchè noi, fatti ad immagine e somiglianza, non si possa applicare la pena di morte.

  • alessandro vigilante scrive:

    ... mancava solo il janKo con la sua ossessione per gli argomenti sessuali di basso profilo... che schifo e che vergogna, sig. Buffa il suo salotto puzza di stantio e lei non fa nulla per evitarlo...
    Se devo sopportare queste esternazioni indegne, voglio sapere l´identitá degli autori: Buffa dacci le generalitá e gli indirizzi di janKo e polifemo! Dicci CHI sono questi svergognati!

  • janko scrive:

    polifemo ti concedo il lusso di provare invidia per il davanti di Corona non per i didietro pero` prestato a suon di denaro al bisex Lele Mora...Conclusione sul piatto della bilancia quest'ultimo peso sarebbe troppo oneroso per giustificare il primo. Meglio restare come sei, almeno cosi io penso.
    Lavori forzati con palla al piede e resto del tuo avviso.

  • alessandro vigilante scrive:

    Chiedo al Sig. Buffa per quanto tempo considera sostenibile che su questo blog si continui a inneggiare a stermini. Quante volte si deve sopportare che un servizio pubblico gratuito cosí importante e profiquo debba essere insozzato da affermazioni continue di liste di persone da giustiziare, discriminazioni, apologie di regimi e di condotte dittatoriali.
    É una vergogna, non ha nessuna giustificazione di libertá di parola e di opinione. Perché queste parole e queste opinioni si collocano fuori dai valori umanamente accertati. Prego il Sig. Buffa di assumersi la improcrastinabile responsabilità di moderare, redarguire, dissuadere, con l´obiettivo che non si continui cosí. La permissivitá in questo caso sarebbe complice della veicolazione costante di assurditá pericolose e fuorvianti, lasciando spazio e promuovendo in maniera complice forme di comunicazione sempre piú disumane e squalificanti.

  • polifemo_01 scrive:

    inoltre includerei anche il fotografo Corona, simbolo del peggio del peggio: arrogante, ignorante, arricchito e bello.
    Si, anche Corona, perchè ha avuto le donne più belle ed io sono un poco invidioso.

  • polifemo_01 scrive:

    se comandasse Polifemo,
    ripristinerebbe la pena di morte, tipo cinese, cioè con un colpo alla nuca, proiettile pagato dai parenti dell'ucciso, in ginocchio.
    Ma la applicherei a coloro che, investiti di cariche e fiducia pubblica, quindi votati, ricoprenti incarichi di responsabilità, hanno usufruito della loro posizione per vantaggi personali. Certo, in parlamento, nelle istituzioni pubbliche ci sarebbe una bella decimazione... necessaria, perchè i traditori ( Dante docet) sono messi nel girone più basso dell' Inferno. E questi hanno tradito la fiducia di persone oneste, lavoratrici e integerrime.
    P.S. potremmo patteggiare un a condonna ai lavori forzati, con palla al piede.

  • lavandaia scrive:

    Meno male che non comanda gente come Emma e lavandaia... Altrimenti, all'augurio di buon bungabunga a tutti, dopo le parole deliranti sulla scuola pubblica, che oggi naturalmente si rimangia, il signore che oggi governa sarebbe stato gentilmente fatto accomodare giù dal palco e invitato, con molta fermezza ad andarsene. Perché la scuola pubblica è una delle cose di tutti che sono in mano sua, e se ha l'intenzione di sfasciare ciò che è di tutti per gli interessi suoi, dopo avere giurato fedeltà alla Costituzione di tutti, non ha capito nulla della democrazia e dell'Italia, come del resto moltissimi cominciano a capire.
    Quanto alla ministra gelmini, se comandassero Emma o lavandaia non sarebbe mai diventata ministra, perché è davvero troppo ignorante.
    A proposito di economia, staranno bene i vecchi pensionati. I giovani senza lavoro fisso e senza futuro, le famiglie, i lavoratori dipendenti, da Tremonti e da questo governo non hanno avuto alcun aiuto e, di sicuro, saranno i soli a pagare il conto dei loro errori.

  • alessandro vigilante scrive:

    Montezemolo (non risulta che sia né comunista, né estremista):
    "Lo spettacolo di un capo di Governo che attacca sul terreno morale gli insegnanti della scuola pubblica è l'ennesima, imbarazzante novità che l'Italia offre al mondo."

  • polifemo_01 scrive:

    ma credete che veramente solamente Berlusconi osannasse Gheddafi?
    I paesi ricchi di materie prime sono da tutti concupiti, e se il regime è forte ( meglio dittatoriale) le aziende straniere investono di più.
    A proposito di Gheddafi, mi viene alla mente quanto disse tale Brenno
    "GUAI AI VINTI"

  • janko scrive:

    Certo sentire alla TC il bravo ed inutile Casini lamentarsi per quello svolto finora dal cavaliere cogli accordi libici e` ridicola demagogia. Casini da buona Cassandra bolognese, aveva gia` previsto quanto sarebbe occorso in questi giorni in Libia e lo riafferma oggi in tempi come si usa dire non sospetti. Povero gerundio democristiano, solo a guardarlo cosi` burbero ed impegnato mi vien da ridere. Di Berlusconi tutto si puo` dire, anche del buffonesco bacio della mano, ma certo non gli si puo imputare l'accordo con Ghedaffi. Pensate ai 1500 italiani che si trovavano in Libia al tempo della sommossa di questi giorni. Pensate davvero che fossero dei residenti?Erano li` solo per lavorare per imprese italiane. Quante sono queste imprese? A quanto ammontavano le loro commesse? Evidentemente se avessimo seguito l'illuminato avviso del caro Casini, non avremmo dovuto spendere i soldi spesi per il loro rientro. Pensate davvero che i conti sarebbero tornati?

  • polifemo_01 scrive:

    facile parlare da Milano o da Roma ( ma anche dalle nostre case) o da altri continenti circa l' accoglienza a questi disgraziati magrebini.
    Lampedusa vive di turismo... se non ci sono i turisti non si mangia ed i turisti non vogliono vedere ( certo sono tutti razzisti ed insensibili!!!!!!!!!!!) immigrazione.
    Cosa facciamo?

  • alessandro vigilante scrive:

    care signore democratiche e progressiste
    sono una persona di sesso maschile, eterosessuale
    sono indignato per le esternazioni paternaliste, patriarcali, maschiliste di alcuni ricorrenti frequentatori di quello che il Sig. Buffa spererebbe che fosse il suo salotto democratico, ma che spesso si rivela un catino in cui vomitare (pre)giudizi, spesso contro specifiche persone - donne, difensori dei diritti degli sfavoriti, ecc. - coperti oltretutto da infantile e vigliacco anonimato.

    Mi dissocio quindi dalla pseudo cultura oscurantista che relega ancora le donne alla lavanderia o alle canzonette.

    Solidarietà permanente alle donne - in questo blog é necessario ribadirla costantemente, per fare le veci di quello che dovrebbe essere di competenza di chi ha le responsabilità di fornire questo servizio pubblico.

    Nanni Moretti e molti altri hanno detto che LE PAROLE SONO IMPORTANTI, quindi si ha la precisa responsabilità di quelle (parole) che vengono veicolate dai media, perché formano la cultura e l´opinione pubblica del paese.

  • polifemo_01 scrive:

    non vorrei che qualcuna di voi possa gridare :
    era meglio se fosse rimasto Gheddafi, che almeno ci faceva, a noi europei, stare ben,

  • polifemo_01 scrive:

    se e quando le nostre riserve energetiche dovessero scarseggiare ( facciamo presto a parlare al caldo tepore casalingo, con elettrodomestici e pc accesi e stomaco pieno, (magari esclamando :" quanto ho mangiato stasera...!!!)").
    Se e quando non avessimo luce, e benzina e gas per problemi di rifornimento perchè le guerre nei e dei paesi produttori limitano o azzerano gli approvvigionamenti ( dice il nostro ministro " tanto fra poco inizia la primavera,,,),
    beh, care signore democratiche e progressiste, ci risentiamo...

  • alessandro vigilante scrive:

    ECO-NOMIA: dal greco "mettere a posto, sistemare, la casa".
    L´economia é la scienza di gestire il luogo e le risorse di cui l´umanità dispone.
    Ma COME?
    emma5 dice: "un po’ come fanno quei padri di famiglia, “padroni”, che non fanno mancare nulla a moglie e figli, all’unica condizione, però, che nessuno si emancipi, che nessuno pretenda di fare di testa sua."
    Questo é il patriarcato paternalista che tanto piace ai polifemi, janKi, Bush, Berlusconi e tutti questi signori del passato che pensano che il denaro non puzza e che é necessario aver rapporti stretti con Gheddafi e Putin (ma assolutamente non con Chávez e Fidel!?)
    É una maniera di gestire l´economia del secolo XIX, neanche del XX, figuriamoci nel XXI secolo!
    Spero che le donne prendano saldamente il potere in Italia, credo che persone come emma5 e lavandaia - che ringrazio per i loro interventi in questo blog maschilista - sarebbero consigliere comunali o regionali molto competenti e con gradimento popolare altissimo.

  • Janko scrive:

    Meno male che ne` emma5 ne` lavandaia siano coinvolte nell'amministrazione del nostro o di altri paesi altrimenti potremmo assistere a chi, come lavandaia, l'economia interessa meno di zero o a chi in bocca agli affamati metterebbe le canzoni di Vecchioni anziche` gli hamburger, vedi emma5.
    L'economia care donzelle, regge tutto e senza di essa l'uomo non puo` esistere. Ne scrisse persino Aristotele in tempi lontani, ma di essa furono insigni seguaci nel 1800, dopo l'Unita` d'Italia, uomini come Giovanni Lanza, Quintino Sella e Massimo d'Azeglio. Quest'ultimo vendette persino i suoi amati cavalli una volta perso lo stipendio di ministro dicendo alla figlia: La prima delle cose necessarie e` di non spendere quello che non si ha, dato che spendendo nei cavalli avrebbe speso quello che non aveva piu`. Ma ricordiamoci, senza andar tanto lontano che grazie alla oculatezza di Padoa Schioppa e di Tremonti oggi ci troviamo meno peggio.
    Senza l' economia e` difficile gestire pure la liberta`. Sotto Sadam Hussein, esecrabile dittatore, ci furono pero` meno morti di quanti sono occorsi dopo il disastroso intervento di Bush in Iraq per portarvi la democrazia occidentale. Chi e` oggi quell' incosciente che va in Iraq a fare nuovi investimenti? E senza nuovi investimenti come possiamo dare un lavoro alla gente? Vogliamo sfamarli colle canzonette sull'amore di Vecchioni forse?

  • emma5 scrive:

    Condivido a pieno le parole di Lavandaia e sottolineo che mi pare un prezzo troppo elevato, da pagare, quello di rinunciare alla libertà di parola, in cambio di strade ed altri servizi, elencati da Polifemo. Non mi pare che ci sia molto da rimpiangere del nostro periodo fascista. E' vero che i dittatori "pensano" al loro popolo ma alla condizione di esercitare in maniera incondizionata il potere, un po' come fanno quei padri di famiglia, "padroni", che non fanno mancare nulla a moglie e figli, all'unica condizione, però, che nessuno si emancipi, che nessuno pretenda di fare di testa sua. Questo ovviamente non può che portare all'impoverimento mentale ed all'asservimento al despota. Non è nè colpa nè responsabilità dei magrebini se non sono pronti alla libertà ma di chi li ha tenuti sottomessi e di coloro che hanno colluso con i dittatori nello sforzo di mantenere basso il loro livello culturale, per aver libero accesso a quelle fonti naturali dalle quali dipendiamo. Pecunia non olet, dice Polifemo, invece, per fortuna, a molti inizia a puzzare questo modo di fare politica. Non possiamo aspettarci granchè da un popolo che non ha mai conosciuto la libertà, che vive ancora nelle tribù. del resto la democrazia, da raggiungere, è un processo lento, va costruita, pian piano ma, nel frattempo, accontentiamoci e sosteniamo l'impegno di chi è disposto a morire pur di rompere un sistema totalitario e dittatoriale.

  • lavandaia scrive:

    Bambini di otto anni con la testa tagliata. Bambini di pochi mesi uccisi nei loro letti. Mercenari italiani, europei, africani, che uccidono con le armi mandate da noi, anche sottobanco, per anni. A me, sinceramente, se Gheddafi ha fatto qualcosa o meno per l'economia del suo Paese, importa meno di zero.
    Capisco il disprezzo dell'Europa per un'Italia che si ricorda di essere europea oggi, dopo avere fatto ridere e disgustare il mondo intero con le ultime calate di braghe davanti al beduino pazzo che, oggi, parla al naturale e si rivela per quello che è.
    Capisco anche che chi approva un governo in cui i parlamentari si comprano tanto al chilo, la corruzione è la norma e il capo è chi è, possa digerire anche un Gheddafi, come rimpiange un cialtrone come Mussolini.
    Per fortuna c'è chi pensa che la libertà abbia un valore, e combatte per questo. Non so se la Libia saprà esssere una democrazia, ma certamente dimostra un amore per la libertà che nella nostra democrazia ormai si è spento. Non siamo in grado di dare lezioni a nessuno, al massimo di vergognarci.

  • Bernabeni Francesca scrive:

    É una bella canzone,che esprime la volonta e chiede a noi di aprire porte e finestre e non chiederle all'indiferezza!!Parla di valori queili che son stati sostituiti dal fumo dal niente,,

  • polifemo_01 scrive:

    concordo pienamente con quanto dice janko:
    la dittatura è ovviamente il contrario della democrazia, ma poichè non esiste un colore definito, possiamo affermare che ci sono le sfumature.
    I grandi dittatori hanno costruito il paese, lo hanno modernizzato ed hanno aiutato il popolo ( casa, lavoro, sicurezza, assistenza sociale, etc..). Mussolini ha fatto molto per l' Italia a livello sociale e strutturale.
    Certo... manca la possibilità di contraddire il regime.. di criticarlo, di contrastarlo.pena olio di ricino e manganello.
    Per vivere in un paese democratico, bisogna però essere democratici dentro, riconoscere che ogni persona, di ogni sesso, religione ed etnia ha stessi diritti e doveri.
    saranno pronti i paesi del Magreb?
    Ne dubito...

  • janko scrive:

    Mi permetto di dire che conosco la Libia abbastanza bene per essere entrato due anni fa come socio in una societa` composta da persone locali e libici che vivono negli USA. L' articolo industriale prodotto non lo menziono per prudenza in questi momenti. Voglio solo ricordare a chi interessa, che la Libia e ricca di gas naturale come noto, e la materia prima, il PE , che il nostro stabilimento utilizzera` per il suo prodotto, si ricava appunto da questo. Fin dal mio primo ingresso in Libia mi resi conto di essere entrato in un paese governato da una dittatura che comunque si era data molto da fare per lo sviluppo del paese, dopo tanti anni di embargo. Tripoli fioriva di nuove iniziative ed i nuovi caseggiati si estendevano per miglia lungo la periferia della citta`. Questo comportava lavoro per tutti, basta pensare che in Libia c'erano + di un milione di lavoratori egiziani per non parlare di altri immigrati. Il nostro stabilimento infatti fu costruito da un'impresa e lavoratori di Alessandria d'Egitto. Sia chiaro, lungi da me il difendere un dittatore non amato dai libici e dal cervello ben limitato che oggi si manifesta uno dei peggiori criminali. Devo pero` convenire che per l'economia della Libia egli non fu certo un disastro. Vedremo ora, alla sua scomparsa come reagira` il paese. Nutro dubbi perche` la nazione araba non e` pronta alla democrazia occidentale, basta lguardare all'esempio dell'Iraq. E` triste il dirlo ma e` cosi`. Gli arabi furono da sempre abituati ad essere governati dai sultani, dai califfi e dai colonialisti francesi ed inglesi e dopo dai loro satrapi; sotto di loro si espressero sempre al meglio. Poi si volle esportare la nostra democrazia da quelle parti ed i risultati furono disastrosi. Sono molto preoccupato non solo per il mio interesse per quanto avverra` da quelle parti nel prossimo futuro.

  • alessandro vigilante scrive:

    Dalla Tunisia doveva essere "un esodo epocale": solo 5.000 persone.
    Dall´Egitto doveva essere "un esodo epocale": forse nessuno.
    Dalla Libia SARÁ "un esodo epocale": ne verrano in 300 mila!!!

    Secondo me:
    1) Non c´é e non ci sará nessun "esodo epocale": é detto per giustificare il permanere dei regimi cosí come sono, dittatoriali.
    2) Appunto perché ci saranno evoluzioni "democratiche", in quei paesi sará interessante restare, per i giovani soprattutto, per essere protagonisti del cambiamento e molti di loro perderanno la voglia di espatriare se avranno da "fare" qualcosa a casa loro (ricostruzione democratica).

    Ci metto la mia faccia e la mia reputazione: NON CI SARÁ NESSUN ESODO EPOCALE. Al contrario, se l´onda di partecipazione popolare - in quei paesi - aumenterá, allora l´emigrazione diminuirá.

  • polifemo_01 scrive:

    pur essendo un sostenitore dell' unione europea, non posso che rimanere sconcertato quanto detto all' Italia, cioè che se la sbrighi da sola con i disperati che arrivano da zone di guerra.
    Pronti a criticare i nostri respingimenti, ora invece ci abbandonano di fronte ad un flusso migratorio epocale, incontrollato ed incontrollabile.
    Forse qualcuno dovrebbe alzare la voce e battere i pugni sul tavolino.
    Ma chi?....

  • lavandaia scrive:

    Dice Bossi che gli immigrati alla lega e al governo fanno benissimo: più ne arrivano, più gli imbecilli votano lega e appoggiano il governo del "baciamano" a Gheddafi.
    Fa bene l'Europa se ci molla nel brodo, con quattro soldi per la gestione dell'emergenza, e tanti auguri. Tanto Bossi è contento...

  • polifemo_01 scrive:

    cara emma,
    il paese che ha risorse naturali (gas, petroli, diamanti, oro) o una produzione a basso costo e di una certa qualità tende ad essere "coccolato" dalle grandi potenze, pronte ad inchinarsi davanti ad un dittatore, a stringere patti con lui, ad ospitarlo, purchè dette potenze possano usufruire di contratti commerciali.
    La Cina può essere un esempio...
    Pecunia non olet...

  • emma5 scrive:

    Sarebbe bello continuare a discutere di Vecchioni, di musica, di poesia ma alla fine di questa giornata mi risulta impossibile perchè troppo colpita da ciò che sta accadendo a poca distanza da noi, perchè quei profughi che fuggono dalla follia di Gheddafi che si sono visti ai TG, qull'inferno della libia non permette di pensare ad altro. E il TG 1che dopo ballarò di ieri sera s'è prodigato a mostrare le immagini di Gheddafi mentre si dichiara amico di Prodi? Che ne dite, non è regime anche questo ?

  • alessandro vigilante scrive:

    Canzone di destra:

    Faccetta nera, bella abissina
    aspetta e spera che già l´ora si avvicina
    quando saremo vicino a te
    NOI TI DAREMO UN ALTRO DUCE E UN ALTRO RE!

    Canzone di sinistra:

    E se io muoio da partigiano,
    tu mi devi seppellir
    Seppellire lassù in montagna
    Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
    Sotto l´ombra di un bel fior
    E tutti quelli che passeranno
    Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
    gli diranno: “Che bel fior!”
    E questo é il fiore del partigiano
    Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
    MORTO PER LA LIBERTÀ.

  • polifemo_01 scrive:

    vorrei fare notare che tale Vecchioni ha scritto nel 92 una canzone
    "voglio una donna" vincendo il festival bar, e, se ascoltate il testo vi accorgerete che è una canzone non certo di sinistra.

  • Max scrive:

    Vecchioni è un grandissimo compositore, e un discreto cantante, dacché non ha una gran voce ma gioca molto, moltissimo sull’interpretazione e recupera punti.
    Come si fa a non dire che questa canzone è sinistrosa, su…?!? È indubbiamente struggente, un bellissimo testo, ma non raccontiamoci che sia superpartes…
    Inoltre il prof. Vecchioni è un esempio tipico della statalaggine sinistrosa un po’ paracula…andate a chiedere ai suoi ex studenti quanto erano felici di avere un insegnante che ogni due per tre prendeva un mese di aspettativa per andare a far concerti…ma questa è una valutazione sulla persona, non sul cantante ed autore, che ritengo sopraffino.
    Poi, certo, la canzone non dice chiaramente “noi sinistri siamo i buoni, mr. B. è il cattivo che ci uccide il pensiero”, ma la moglie di Vecchioni è la creatrice/promotrice dei girotondi: servono altri indizi per giudicare questa canzone come di parte?
    Da musicista, ribadisco, ritengo la canzone di pregevole fattura ed ha meritato di vincere il Festival. Ma è di parte, siamo seri. Se non altro se guardiamo a chi è l'autore ed interprete, e consideriamo tutto quello che si porta appresso.

  • alessandro vigilante scrive:

    e poi polifé, ma la lavandaia te la sei scordata?
    sciacquati la bocca piuttosto.

  • alessandro vigilante scrive:

    polifemo facci il piacere, da quale pulpito?
    io personalmente sono stato calunniato qui da te varie volte.
    Anche tu lingua biforcuda, come il caimano.

  • polifemo_01 scrive:

    leggo con dispiacere le offese volgari e reiterate rivolte a janko.
    Sono offese di basso conio, pronunciate da persone di bassa cultura che ribattono a determinate affermazioni e critiche, non in maniera civile o con argomentazioni valide, ma con insulti, volgari e fuori luogo.
    Mi spiace ... questo era un bel paese e c' erano anche delle brave persone...
    Ma questo è lo specchio dei nostri politici, bi partisan :
    solo vituperi ed aggressività, insulti da mercato, ma nessuna costruttiva alternativa.

  • Emma5 scrive:

    se i concittadini di Janko usassero di più la bocca per cantare (i buddisti dicono che la bocca essendo vicina al cuore, col canto lo libera, lo rasserena), prendendo ad esempio gli Italiani e un po' meno per addentare hamburger, patatine, fast food, si risparmierebbero qualche acciacco a cui sono costretti dallo loro obesità.

  • Emma5 scrive:

    serviva una nota diversa da quelle che, di questi tempi, suonano e risuonano, una nota che alimentasse una visione del nostro paese e di noi italiani un po' meno degradata. Ha vinto una canzone che non nè una semplice "canzonetta" ma che sembra una poesia, un inno all'amore e alle cose belle, nobili, che contano, come le idee, i pensieri. Un invito ad uscire dal buio, dal crepuscolo della mente in cui ci si sente immersi di questi tempi, così costretti a subire immagini e parole brutte, banali, volgari, prive di poesia. La canzone di Vecchioni non appartiene a questo genere di stupidità.

  • janko scrive:

    gianluca barone a Dio appartengono altre cose ben superiori alla bellezza ed alla bruttezza, valori coniati da noi uomini.
    Torreantica grazie per l'invito che declino perche il ministro della cultura di un letamaio non puo` essere che un "untouchable" come vengono definiti in India i suoi operatori. Certo che pensare di uscire dal letamaio alle note di una canzone sembra quasi di rivedere quel ragazzino che liberava col suo strumento musicale la citta dai topi.

  • alessandro vigilante scrive:

    Più che sputacchiare, vomita. Perché mangia troppi hamburgers...
    Fast food. Fast death.

  • gianluca barone scrive:

    vecchioni è bravo, la canzone è bella. La bellezza non appartiene alla politica ma a Dio.

  • torreantica scrive:

    Ognuno ha quello che si merita. E' proprio il caso di dirlo, considerando la spasmodica puntualità con la quale janko si affaccia sulla scena di questo blog, sputacchiando sentenze a destra e a manca e a questi e a quelli. Si lamenta, assieme agli italiani che la pensano come lui, di quei "marpioni che da quarant'anni occupano lo schermo di ogni trasmissione", senza accorgersi, giovanotto nato vecchio, di essere una nota stonata in una Italia che vuole uscire dal letamaio nel quale s'è cacciata, a causa di un malinteso sogno di vana gloria e interesse. Janko, il posto di ministro della Cultura è vacante. Si dia da fare!

  • patriziapd scrive:

    ho litigato con una mia amica, decisamente destrorsa su questa canzone. Io òa trovo molto
    interessante perche' al dila' della destra o sinistra invita a pensare con la prpria testa, cosa che fanno in pochi, invita i giovani a leggere e credere nnei libri veri e invita il popolo finalmente a svegliarsi e a non essere dei pecoroni. Per questi motivil a trovo interessante
    ed e' per questi motivi che ha vinto.

  • janko scrive:

    Non sono un esperto di canzonette. Quando un motivetto diventa orecchiabile mi rimane dentro per qualche tempo, in genere non m'interessano pero` le sue parole che pare invece entusiasmino i bambini ed i giovani. Un tempo quand'ero bambino alla fine del festival di San Remo si vendevano i mini-librettini coi testi. Forse si stampano ancora, chissa? Una volta imparati a memoria guai a sbagliare le singole parole, i tuoi amichetti + prossimi ti avrebbero scambiato per un ritardato. Il tema proposto da Pier Vittorio mi ha incuriosito e sono andato a leggere il testo della canzone. Vi ho trovato un po di tutto cio` che oggi viviamo visto comunque coll'occhio sinistrorso. Quell'amore per l'operaio disoccupato discriminato da quello che invece lavora, o per quel drogato di 20 anni che sta morendo in un porcile ma non per il ragazzo che vive una vita normale, o per quegli studenti che difendono i libri nelle piazze anziche nelle scuole, mi suona come un amore appiccicoso alla richiesta di consensi dai radical-chic!
    Desidero ad ogni modo parteciparvi per vostra informazione,come sia visto l'italiano all'estero e con nozione di causa visto che possiedo la trasmissione della RAI International. Il palinsesto di tutte le sue trasmissioni ha sempre la musica o una qualche canzone che riempie il programma tanto che + di qualcuno mi chiede di continuo: Ma voi italiani non siete capaci di vivere senza le canzonette? E poi avete sempre questi vecchi marpioni che da 40 anni occupano lo schermo di ogni trasmissione, Al Bano, Ranieri, Peppino di Capri, Morandi, Orietta Berti, Patty Pravo ecc. E` mai possibile che questo continuo cantare non vi vada a noia?
    Avete persino i presidenti che si cimentano al canto, prima Leone ora Berlusconi e per accattivarsi le simpatie pure qualche glorioso attore come Benigni.

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