Istantanea Pier Vittorio Buffa

Ha ragione Cicchitto

fabrizio cicchitto
Ha ragione Fabrizio Cicchitto quando sostiene che "non e' la piazza far dimettere i governi". Più che un'affermazione il suo sembra un augurio che una cosa del genere non accada nel nostro paese. Per questo il capogruppo del Pdl alla Camera ha ragione. E il suo augurio e' di quelli da sottoscrivere.
Ma i governi che non ascoltano la piazza sono destinati a vita breve o infelice. Soprattutto quando la piazza, anzi, le piazze sono come quelle di ieri.

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44 commenti 8

  • Bill scrive:

    Concrete blocks, real and cultured stones, and veneer adobe are sometimes used in a very similar veneer fashion. http://thoughts.com/profile/norberteu6

  • polifemo_01 scrive:

    certo, non si parla di superiorita' e sono perfettamente d' accordo.
    Ma vorrei far notare che sono le donne che sostengono di essere trattate da inferiori e questo non corrisponde alle realta'.

  • janko scrive:

    Sono d'accordo con emma5, le donne non sono superiori all'uomo o viceversa. Le donne sono donne, diverse da noi uomini e cosi noi vogliamo che lo siano, come credo loro vogliano che gli uomini siano uomini e non effeminati omosessuali.
    Che poi esse debbano avere gli stessi diritti di noi uomini e` talmente ovvio che non vale la pena neanche a parlarne. Anche gli omosessuali di entrambi i sessi ovviamente hanno il diritto di vivere la loro vita restando pero` per favore al riparo di quelle manifestazioni orgiastiche che tanto esaltavano gli antichi greci e che sono cosi` care a molti di loro.

  • alessandro vigilante scrive:

    Se non fosse chiaro, i brani dell´ editoriale de "il Foglio" (http://www.ilfoglio.it/soloqui/7795), che ho citato nel messaggio precedente, sono tratti da un pezzo che intendeva dare "Consigli al Cavaliere per riacciuffare lo spirito del ’94".

    Osservate bene.

    Il primo dei due paragrafi citati fa chiaramente l´apologia del Fuhrer, citando Nietzsche.

    Il secondo paragrafo fa l´apologia del Duce, contro le Demo-Plutocrazie straniere.

    Vorrei chiedere a tutti, anche a quelli conservatori e di destra, se non vedono in questi concetti un serio pericolo reazionario e l´inquinamento del pensiero democratico di una intera generazione, quella dei nostri figli.

  • alessandro vigilante scrive:

    Il Cavaliere è venuto al mondo per compiere una precisa missione: dar corpo all’ambizioso progetto di Nietzsche, instaurando la Grande politica. La Grande Politica – questo è il colpo di scena, la geniale trovata del Cavaliere – è un bunga bunga! Le donne della sinistra non capiscono queste finezze e scendono in piazza per contestare la lussuria del premier. Che poca fantasia; si vede, signore, che leggete il “Kamasutra” invece del Zarathustra! Il premier ha squarciato il velo di Maya ed è apparsa Ruby, mostrando il fatuo che si cela in ogni seriosità.

    Per questo le cancellerie di tutto il mondo vedono in lui l’Anticristo e sono preoccupatissime manco fosse la fine del mondo. Vedono giusto: è la fine di un certo mondo, del loro mondo, e vogliono rispedire il Cavaliere all’inferno. Il Cavaliere osa sovvertire la logica asserendo in contemporanea una cosa e il suo contrario, il che risulta intollerabile ai poveri di spirito che si condannano a dire la verità e nient’altro che la verità, come tutti i bravi paranoici.

    Pubblicato oggi in prima pagina de "Il Foglio", finanziato con i soldi delle nostre tasse.

  • emma5 scrive:

    A Polifemo dico che non si risolve proprio nulla ragionando in termini di "superiore-inferiore" . A me personalmente intristisce pensare che le donne abbiano superato gli uomini, siano ad essi superiori. Non credo proprio che l'obiettivo dell'emancipazione femminile possa essere rappresentata da "donne uomo" .

  • la formica (sergio) scrive:

    REALISMO
    nella triste realtà per la scomparsa di Luciano de majo

    Per quelli nati come il sottoscritto,nel 1939 e subito dopoguerra,la vita ha riservato molte cose,tra le quali la possibilità di vedere e "toccare con mano" cambiamenti giganteschi del vivere civile; il tutto, seppur condito da una miseria inenarrabile,è stato gratificante per i nostri contemporanei che con noi hanno assistito ,ed alcuni fatto parte, del cambiamento stesso; ad esempio il riconoscimento del diritto al voto alle donne che metteva fine ad una situazione di fuori dal mondo che teneva sotto dominio la parte più grande della popolazione Italiana,quella femminile.
    Già nel suffragio amministrativo del marzo 1946,le donne furono ammesse al voto,ma la data vera ed ufficiale,quella riconosciuta come il vero diritto al voto delle donne fu il 2 giugno 1946,elezioni politiche generali,nelle quali per la prima volta le donne votarono per le elezioni politiche generali,assieme agli uomini,anch'essi parteciparono ad elezioni libere,come non accadeva da molti anni ormai.
    Si trattò di un'atto di piena democrazia,nato dalla resistenza di un popolo contro una dittatura ventennale,con lo sguardo verso il futuro.
    Quel che è accaduto in questi 65 anni da quel momento strorico,non si può dire che il cambiamento sia stato la panacea di tutti i mali storici che hanno sempre colpito la parte del paese,le donne, anzi oserei dire che la condizione femminile in Italia,tra alti e bassi,sia sempre di retroguardia,seppur con punte avanzate.
    Oggi in questo 2011 sono però avvenuti dei fatti che hanno riportato in primo piano la questione femminile sotto tutti gli aspetti,e tutti abbiamo assistito ad enormi manifestazioni di donne,con le quali esse richiamano l'attenzione al loro mondo;non più a mio parere,per l'esercizio del diritto al voto,che è già conquistato come dicevo,nel giugno del 1946,ma per ottenere la conquista dovuta all'essere la maggioranza dell'elettorato non più passiva,come è stato fino ad ora,ma attiva con ciò che ne consegue.
    Le donne hanno capito che per ottenere tutto ciò che serve,affichè sia risolta una volta per tutte,la "questione femminile",devono prendere in mano le redini politiche del paese.
    Ora tutti sappiamo che a parole,tutto ciò che necessiterebbe è noto,ma per vari motivi,specie oggi che viviamo una crisi terribile con la prevedibile scomparsa del welfar,o per lo meno modificato in peggio,la necessità che il mondo femminile prenda le redini del paese si fa sempre più pressante e direi necessaria.
    Primi tentativi,assai timidi e relative ritrosie,debbono essere decisamente battuti;ne va del futuro della nostra democrazia e dell'Italia.

  • polifemo_01 scrive:

    io personalmente non vedo questa inferiorita' femminile, anzi mi domando perche' gli uomini debbano pagare (da che mondo e' mondo) le donne, quando invece la loro soddisfazione e resistenza e soddisfacimento sessuale e' provato essere nettamente maggiore di quello dell' uomo.
    Quindi, superiori sotto l' aspetto sessuale,
    favorite nei divorzi ( ricevono alimenti, casa e figli) e gli ex mariti sono costretti spesso ad una vita di poverta'
    Berlusconi verra' giudicato da un tre giudici donna e gia' si da' per scontato che esse saranno meno imparziali di quanto lo sarebbero stati i loro colleghi maschi.
    Diciamo che se sono meno rappresentate in alcune cariche ( pubbliche o no) e' solo perche' partecipano di meno. Pensate che le dottoresse sono in numero superiore agli uomini.
    Insomma, basta con questo razzismo.. donne ed uomini sono uguali e se proprio ci deve essere una superiorita' e' proprio di loro.
    Naturalmente parlo di paesi occidentali.

  • alessandro vigilante scrive:

    Chiamami ancora amore

    E per la barca che è volata in cielo
    che i bimbi ancora stavano a giocare
    che gli avrei regalato il mare intero
    pur di vedermeli arrivare

    Per il poeta che non può cantare
    per l’operaio che non ha più il suo lavoro
    per chi ha vent’anni e se ne sta a morire
    in un deserto come in un porcile
    e per tutti i ragazzi e le ragazze
    che difendono un libro, un libro vero
    così belli a gridare nelle piazze
    perché stanno uccidendo il pensiero

    per il bastardo che sta sempre al sole
    per il vigliacco che nasconde il cuore
    per la nostra memoria gettata al vento
    da questi signori del dolore

    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    Che questa maledetta notte
    dovrà pur finire
    perché la riempiremo noi da qui
    di musica e di parole

    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    In questo disperato sogno
    tra il silenzio e il tuono
    difendi questa umanità
    anche restasse un solo uomo

    Chiamami ancora amore
    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore

    Perché le idee sono come farfalle
    che non puoi togliergli le ali
    perché le idee sono come le stelle
    che non le spengono i temporali
    perché le idee sono voci di madre
    che credevano di avere perso
    e sono come il sorriso di Dio
    in questo sputo di universo

    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    Che questa maledetta notte
    dovrà pur finire
    perché la riempiremo noi da qui
    di musica e parole

    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    Continua a scrivere la vita
    tra il silenzio e il tuono
    difendi questa umanità
    che è così vera in ogni uomo

    Chiamami ancora amore
    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore

    Che questa maledetta notte
    dovrà pur finire
    perché la riempiremo noi da qui
    di musica e parole

    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    In questo disperato sogno
    tra il silenzio e il tuono
    difendi questa umanità
    anche restasse un solo uomo

    Chiamami ancora amore
    Chiamami ancora amore
    Chiamami sempre amore
    Perché noi siamo amore

    Roberto Vecchioni
    Festival di Sanremo 2011

  • janko scrive:

    Gentile Emma, vediamo di non arrampiccarci sul significato delle singole parole con esito inutile, il significato di "normale" e` lo stesso sia per lei che per me e se questo non bastasse c'e il dizionario.
    Tutto cio` che lei scrive non fa altro che confermare quanto da me anticipatole + sotto, quando le ricordai che a definire la Bindi, come fatto, io non mancavo di educazione come non avrebbe mancato lei a scrivere di Berlusconi.
    Neanche a me piace Berlusconi, infatti non lo votai, ma per il rispetto delle maggioranze che in democrazia vige sovrano, non posso far altro che tenermelo come seppi tenere Prodi che neppure votai. Per protestare ci sono le urne, le uniche preposte a creare le maggioranze. A me le due ultime volte ando` male. Purtroppo tante persone che si ritengono intelligenti non sono abituate ad accettare l'esito delle urne ed allora scendono in piazza come i diseredati arabi, vilipesi ed oppressi da regimi ignobili. Questo e il mio pensiero, giudizio o come lei preferisce, pregiudizio del tutto normale a prescindere dalle definizioni.

  • Sven scrive:

    Tornando un po' a Sanremo, oltre all'ottimo - ma forse troppo semplificatore - Benigni, bella la citazione da Gramsci:

    http://www.youtube.com/watch?v=-27kmsRIT4k

    ... ma anche la satira su un PD che purtroppo ha ancora troppo poco da dire di nuovo:

    http://www.youtube.com/watch?v=TqngWWYn1ik

    La prima serissima (ed attualissima! l'indifferenza ancora impera, purtroppo...), la seconda più faceta (o tragicomica?)...

  • emma5 scrive:

    Vede, Janko, credo che lei ed io abbiamo un concetto molto diverso di normalità. Inoltre, le devo confessare che il termine normalità neppure mi piace ed è il motivo per cui non nutro grande simpatia per persone stile Bindi, troppo normali appunto, nel senso, forse, troppo conformiste. , almeno così come lei stessa si pone.Ma questo riguarda uomini e donne. Però, vede, persone come la Bindi, a me pare che non smarriscano facilmente il senso dell'altro mentre il nostr premier ha dimostrato, più volte, di disconoscere i bisogni altrui, confondendoli con i propri. Per fare un esempio banalissimo: l'altruismo nei confronti della Rubacuori non è altro che il capovolgimento di un suo bisogno Anche in questi giorni stiamo assistendo ad un uso improprio della sua potenza economica. Chi usa il prossimo per raggiungere propri obiettivo io lo definisco, senza mezzi termini, un perverso. Ecco perchè gradirei che Berlusconi non ci fosse mai arrivato al potere e come lui molti altri. Non mi piace essere governata da persone perverse, malate. C'è un limite a tutto, non le pare? Poi, per quanto riguarda i modi garbati che lei dice di usare nei riguardi del gentil sesso, questo è un bene per lei, perchè per quanto riguarda l'essere donna io credo che la vera emancipazione non consista nell'aver ottenuto di essere rispettate dai compagni maschi ma qualcos'altro di molto più complesso. Una donna si sentirà frustrata o appagata per come sta, per le cose che ha raggiunto, se avrà saputo realizzare un lavoro appagante, delle relazioni significative, una ricchezza d'interessi, esattamente come per i maschi. Se poi potrà godere anche di unn buon rapporto di coppia sarà solo un bene, come per i maschi. Vede Janko io sono profondamente convinta che possano esistere zitelle molto appagate e donne coniugate molto, molto frustrate. Perciò non è discriminante, per me, essere zitelle e non riesco a pensare alla nostra bindi come a una donna inappagata. Questo non significa che, dal punto di vista politico, debba essere a tutti i costi condivisa. E non significa neppure che la sinistra abbia già pronto un piano strategico per promuovere un dopo-berlusconi ma, insisto, non è possibile che a governarci sia una persona che ha dimostrato più e più volte di non saper rispettare i limiti, di non saper riconoscere ciò che è lecito da ciò che non lo è......

  • alessandro vigilante scrive:

    Poi non vi stupite se Benigni e le manifestazioni delle donne hanno successo.
    Lo dico da maschio: sono il segnale che siamo stufi di una cultura maschilista che afferma - nello stesso momento, nello stesso blog - "convinto come sono che il gentil sesso vada trattato dall’uomo sempre e comunque con gesto nobile" e poi, quando il gentil sesso vuole contare realmente e aspirare alla dirigenza allora si tratta di una "vecchia zitella inacidita da complessi d’inferiorita`", "astuta" (?) ma non all´altezza di competere con un uomo che - nonostante sia una fogna morale - é sempre più adeguato di lei.

  • janko scrive:

    Cara emma5 non mi rode affatto. L'ideale della maggior parte delle donne normali non e` il nubilato e se per cause naturali ad esso sono costrette, mi creda di necessita` virtu`. Non puo comunque credere che il loro spirito da questa guerra non ne esca inacidito. Il nostro premier con poco stile, la defini + bella che intellingente. Non mi piacque la sua uscita per nulla cavalleresca, convinto come sono che il gentil sesso vada trattato dall'uomo sempre e comunque con gesto nobile. Tuttavia la figura retorica da lui usata, l'antifrasi, definisce correttamente la signorina. Per quanto mi riguarda io escluderei dalla Bindi sia la bellezza che l'intelligenza, parlerei solo di astuzia ch'ella possiede in ampia dote. Continuo a ripetere ella non esprime mai quello che si dovrebbe fare, perche non lo sa neppure lei, ma insiste pietosamente a ripetere sempre le stesse litanie democristiane come un rosario, sul premier. La protervia nel definirlo un maniaco del sesso alla sua veneranda eta` o se vuole, un lurido sporcaccione, non risolve certo il programma dell'opposizione in Italia. Questo programma e` inesistente a meno che anche lei creda che mandare a casa Berlusconi sia il toccasana dell'antigoverno.

  • alessandro vigilante scrive:

    Per i liberali benpensanti alla janKo-polifemo (o alla Berlusconi, se vogliamo), una donna se é sola, non sposata, allora o é un´acida suora (schifosa buonista, quasi comunista) o é una puttescort, cioé non adatta a competere per la carica di premier, ma solo per qualche "meritato" ministero.
    Cioé la visione di chi sta ancorato a una Eva fatta con una costola dell´uomo, per servire lui ed essere una promotrice di rilassamento: il riposo del guerriero janKo!
    Spero vivamente che alle prossime elezioni del governo italiano vinca una donna, se avranno l´intelligenza e la giustizia di candidarla. Anche per sotterrare definitivamente il disgustoso paternalismo patriarcale medievale dei suddetti janKi...

  • emma5 scrive:

    Ed ora dico la mia circa il tema proposto da Pier Viottorio. Trovo che sia una riflessione acuta quella di considerare l'affermazione di Cicchito un augurio. Al nord, come avrete sentito e letto in questi giorni, è stata numerosa, nelle piazze, anche la presenza delle donne leghiste. Anche a Verona eravamo in molte. Benchè abbiano tentato di relegarci nella piccola piazza Isolo, la nostra presenza non è passata inosservata, neppure al sindaco leghista che a Ballarò ha cercato di ostentare sordità quando qualcuno gli ha fatto notare che anche le sue donne, della base del suo partito, non erano rimaste a casa. Sarebbe molto bello che i governi che banalizzano la voce della piazza siano destinati a cadere. Sarebbe bello ma la vedo dura.

  • emma5 scrive:

    Janko, avevo compreso il suo tono, tra il serio e il faceto, l'aspetto ironico l'ho colto ma ritengo, tuttavia, che si tratti di ironia di pessimo gusto, perchè tocca una sfera delle persone in questione (Bindi Luxuria) molto privata e delicata. Che la Bindi sia zitella è un dato di realtà di cui la medesima non ne fa alcun mistero, ma che una zitella debba necessariamente essere complessata, frustrata ed acida, questo lo pensa e lo afferma lei. E' così impossibile, per lei, considerare la nubiltà di una donna il risultato di una deliberata scelta? Non conosco di persona la Bindi e, confesso, non appartiene ai miei ideali di femminilità, le dirò, pure, di essere d'accordo con Lei, per quanto riguarda la presenza della Bindi a Ballarò. L'ho trovata fedele, come sempre, al suo stile, pacato, intransigente, tenacemente agguerrita verso il premier e la sua condotta. e forse per questo un po' ferma. Non le risulta simpatica la Bindi? Ritiene che sia portavoce di un pensiero polito superato, inidoneo a promuovere un cambiamente, una svolta per la ns. Italia? Ebbene ci sta tutto, lei è libero di pensarla come vuole ma non di di giudicare una donna "acida" solo perchè non coniugata. Del resto lei è molto chiaro quando afferma "inacidita come tutte le zitelle e con relativo complesso d'inferiorità". Dunque il suo giudizio viene esteso a tutta la categoria delle donne non coniugate, perciò il suo non è un pensiero che riguarda solo la Bindi e la posizione da lei tenuta in Ballarò. Mi pare che sia Lei, Sig. Jankpo ad avere qualche problemuccio nei riguardi delle donne, di quelle non sposate. In fondo sono donne e sono molte, ormai, che hanno preferito vivere la loro esistenza senza la compagnia di un uomo e di cavarsela da sole. Le rode questo?

  • janko scrive:

    Ma emma5 cosa scrive? Lungi da me sofisticare su pensiero, giudizio o pregiudizio, mi sono limitato ad esprimere quello che io provo per la Bindi come lei si permette di esprimere quello che prova per Berlusconi. La Bindi e una zitella, se a lei piace di + diro` single, inacidita come tutte le zitelle e con relativo complesso d'inferiorita` rispetto alle altre donne che a Ballaro diede mostra di essere un nulla. Lei afferma che questi siano argomenti vecchi da rottamare? Rispetto il suo commento, per me essi sono invece nuovi rinforzati dalla sua penosa apparizione a Ballaro. A me non spetta suggerire alla donne cosa fare per esserlo + compiutamente, d'accordo con lei, tuttavia mia moglie e le mie figlie sono + di una volta liete di ascoltare il mio parere e sono donne. Il commento su Luxuria voleva essere una battuta di spirito che lei non ha recepito, colpa mia, le chiedo scusa.

  • alessandro vigilante scrive:

    É evidente che qualsiasi nuovo visitante di questo blog immediatamente si scontri con il livello di "educazione" di soggetti vigliaccamente ANONIMI - come janKo e polifemo.

    Mi meraviglio come il responsabile del servizio - il soggetto ospitante, il Sig. Buffa continui ad accogliere, in quello che definisce il proprio salotto, ogni tipo di vile prepotenza senza moderare sulla base di una condivisa regolamentazione etica ed estetica di cosa significhi educazione e opportunitá di usufruire di uno SPAZIO PUBBLICO.

    É chiaro quindi che i nuovi arrivi siino sorpresi dall´incontrare in un cosí intelligente salotto la presenza di soggetti energumeni ed anonimi, ma questa pare sia... la vittoria di Churchill, come dice il grande Benigni...

  • emma5 scrive:

    Caro janko a me pare che il suo non sia tanto un pensiero, sulla bindi, quanto un giudizio o forse un pregiudizio. Si può non essere d'accordo sulla sua candidatura a laeder della sinistra, così come dichiara anche Matteo Renzi su Republica oggi ma altra cosa è perdersi in commenti nei riguardi del suo essere donna, commenti vecchi ,da rottamare. Mi creda Janko non spetta a lei suggerire alle donne che fare per essere donne, io dico per essere persone e non merce. Ovvio, poi, che debba essere tutelata anche la libertà di scegliere un'identità piuttosto che un'altra. In piazza, le donne non mi pare che abbiano contestato la prostituzione o le prostitute ma qualcos'altro che non sto qui, ora,m ad approfondire perchè mi pare che se ne siano abbastanza spese di parolo. Chi vuol comprendere, comprenda. Il suo è un dialogare che non comprendo, che significa ciò che afferma a proposito di Luxuria? Mi pare che lei tenti di fare di tutta un erba un fascio.

  • alessandro vigilante scrive:

    Grande sfida alle prossime elezioni:
    "Una vecchia zitella inacidita da complessi d’inferiorita`"
    contro
    un giovine playboy addolcito dalla dipendenza sessuale.

  • janko scrive:

    Cara emma5 non credo che per esprimere il mio pensiero debba prima presentarmi. Ribadisco quello che ho scritto sulla Bindi come lei confermera` il suo pensiero su Berlusconi senza temere di essere tacciati da maleducati. L'educazione e` altra cosa. Al primo commento di GiBieSse faccio notare che per realizzarsi una donna non deve essere piacente o appariscente anche se queste qualita aiutano, deve sopra tutto essere donna. Ma se intende essere prostituta allora e` tutto diverso, deve piacere come dovette piacere Luxuria quando per mantenersi agli studi si prostituiva. O dobbiamo scendere in piazza anche per manifestare la dignita dell'uomo?

  • GiBieSse scrive:

    Noto, e me ne dispiace, che spesso si indica il vecchio come il superato. Il vecchio, a casa mia, prima di tutto era il saggio a cui fare riferimento. Mi dispiace davvero che molti vecchi (Ingrao, Scalfaro, Scalfari) siano stati accantonati perchè "c'è bisogno di qualcosa di nuovo" se poi il qualcosa di nuovo è in grado di produrre solo danni. Tanto per fare un esempio: nel '93 la Lega conquistò il comune di Milano e Formentini, forse rendendosi conto che una furia distruttrice avrebbe lasciato solo inutili macerie se non si fosse ripartiti salvando quel poco che funzionava davvero, chiamò attorno a sè numerosi tecnici (Daverio e Marco Vitale sono i primi che mi vengono in mente) in grado di dare una linea coerente con la continuità finanziaria di cui Milano aveva bisogno senza per questo scendere a compromessi con la precedente classe politica. Quando poi Bossi cavalcò il successo ammonendo però che tutto ciò che la Lega faceva doveva prima essere deciso da lui, cominciò il declino... Sempre per inciso io NON ho mai votato Lega ma quello che era un buon esperimento (pensate che due giunte Albertini e altrettante Moratti sono riuscite nella difficile impresa di farci rimpiangere una giunta guidata dalla Lega) è naufragato per il "narcisismo politico", oltre che per la prepotenza, del Grande Capo desideroso di dimostrare che la novità può essere tale solo se si fa tabula rasa del passato... Quanto a Rosi Bindi spero che a D'Alemoni non venga in mente di apparire in TV solo per cazziarla per il fatto che non è una persona del suo staff..

  • emma5 scrive:

    E Cavallo è ancor peggio!

  • emma5 scrive:

    Per janko: non ho la più pallida idea di chi possa essere Lei, sig. Janko, ma il suo modo di esprimersi nei riguardi dell'on. Bindi lo trovo alquanto sgradevole, di pessimo gusto che non reca onore neppure a Lei. Mi permetta uno sfogo: Lei è un grande maleducato.

  • Janko scrive:

    Sembra allora che a capo della sinistra si candidi la Bindi. Ma vi rendete conto? Una vecchia zitella inacidita da complessi d'inferiorita`, con una sola idea ben precisa ed univoca con quella di Bersani, mandare a casa il peccatore. La sua ultima apparizione a Ballaro, la cito perche + sopra si scrive di Cicchito col quale si cimento' l'altro ieri, mi sembro` disastrosa, senza proposte che non fosse quella di abbattere il leader. Penso abbia ragione polifemo e qualchedun altro che qui scrive, questa sinistra se non si rivolgera` ad altri individui freschi di giornata con idee chiare e realizzabili, non fara altro che assistere impotente ad una nuova fase del berlusconismo.

  • Sven scrive:

    In una società evoluta, però, tutti dovrebbero essere "dirigenti": invece del modello top-down (potere piramidale dall'alto), si dovrebbe affermare un modello bottom-up (potere orizzontale e distribuito), cosa che invece non pare che avvenga nelle aziende, nello stato e nella società di oggi.

    Poi, se la gente avesse un reddito di cittadinanza (o reddito minimo garantito), col cavolo che gli operai si metterebbero al servizio di aziende come la "nuova" (sic!) Fiat di oggi; quindi, le aziende forse sarebbero costrette ad innovare sul serio, automatizzando completamente la produzione: e così si potrebbe finalmente uscire dal concetto ottocentesco dell'industria, iniziando un'èra in cui il lavoro non è più sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

    Tanto per fare delle ipotesi... Comunque, è ovvio che gran parte dei mali della società di oggi derivano da una concezione eccessivamente "aziendalistica" del vivere (in)civile (ed ovviamente non va bene nemmeno una concezione troppo statalista, come quella di certa vetero-sinistra che purtroppo guarda al passato invece che al futuro).

    Concezioni che si dovrebbero superare, dunque: da cui la necessità di nuove idee, ecc. ecc.

    (OK, però non vorrei monopolizzare la discussione: quindi, per ora basta così...)

  • Janko scrive:

    Caro Sven se la societa fosse un'azienda dove tutti lavorano per il suo progredire e per il suo profitto, saremmo a cavallo. Purtroppo la societa italiana e` un'accozzaglia di artisti edaci dove ognuno lavora per il suo privato cesello. In primo luogo si deve apprendere che tutti devono rispettare le regole dall'operaio che deve seguire il disegno di costruzione, al dirigente che deve ascoltare anche l'ultimo dei dipendenti. Quando tutti faranno quello che si deve fare con disciplina nell'interesse di ognuno, avremo forse meno artisti della Germania ma maggiori fabbriche con guadagno. Purtroppo la sinistra parla solo di diritti e trascura i doveri.

  • Sven scrive:

    A proposito, come melodia, assomiglia un pochino ad "Agapito Malteni", di Rino Gaetano: beh, ottima discendenza...

    http://www.youtube.com/watch?v=zy4M6su9oNY

    Magari i ferrovieri - e la società! - oggi fossero sinceramente futuribili, come, per esempio, Pino Pinelli, una volta.

    ... Va bene, basta con la "nostalgia canaglia" (un po' à la Sanremo)...

  • Sven scrive:

    Sanremo - grande Morandi! - docet (beh, almeno parzialmente...) - e grande anche Van De Sfroos:

    http://www.youtube.com/watch?v=cMaBDe1TlwY

    ... Ergo, dove siete, eroi - idealisti e concreti al tempo stesso! - del passato? "Yanez de Gomera, se regordet cume l'era?" ;-) :-)

    E no, purtroppo, che - almeno a quanto pare... - non si "ricordano", i "politici" e la "società" di oggi - poi, però, senza memoria, purtroppo, non c'è nemmeno futuro...

    Che senso ha, un regresso così? Boh... mah...

  • Sven scrive:

    La globalizzazione va benissimo, se intesa nel senso di società molteplicemente connessa a livello mondiale (nella solidarietà, nella cultura, nella tecnologia, nella scienza, ecc. ecc.); ma è proprio il modo in cui oggi viene fatta -- cioè quasi solo nell'ottica del business al servizio di potentati economico-finanziari, ecc. ecc. - che non va tanto bene, no?

    Anzi, non va bene per niente!

    (Di proposte ne ho fatte diverse (a partire dal reddito di cittadinanza) e non è comunque questa la sede principale per discuterne.)

    In ogni caso, è evidente che la gente dovrebbe avere delle prospettive ben più ampie che non la banale difesa della propria sfera privata... pardon, privatizzata.

    Come se la società fosse un'azienda - mah...

    A proposito, anche Prodi recentemente si lamentava (non ricordo dove) che si pensa troppo poco all'Europa: ma sarebbe proprio un'Europa davvero unita (cioè confederata) che farebbe superare finalmente gli obsoleti stati nazionali e ci proietterebbe a livello mondiale - e certamente non solo nell'economia (finanziaria)...

    Quindi, così come il Risorgimento non ha fatto gli italiani, l'Euro non può fare l'Europa: ci vogliono, prima di tutti, degli ideali e delle idee per il presente ed il futuro (nevvero, PD?).

  • Janko scrive:

    Caro Sven sbaglio o tu ce l'hai non tanto colla politica quanto coll'economia? Infatti la societa` che tu definisci pseudo societa` demenziale e qualche giorno fa dipingesti come distopico-demenziale, ovvero indesiderabile e vittima di un neo-liberismo predatorio, uso le tue espressioni, come dovrebbe essere? Ti auguri un popolo rinnovato in un'Europa federale, ma rinnovato in cosa? Oggi, invero da qualche tempo ormai, viviamo in un mondo globalizzato dove le politiche economiche dei singoli stati hanno poco valore. Molti ancora ce l'hanno su colla Fiat per quanto successo a Torino, forse anche Marchionne visto che oggi ha indossato giacca e cravatta, ma se io fossi un azionista della Fiat ce l'avrei proprio con Marchionne che investe in Italia anziche` in Polonia dove gli operai costano molto meno. Ed allora? Dimmi come credi di poter risolvere il globalismo che ci attanaglia.

  • Sven scrive:

    "[...] la loro giovinezza con i capelli lunghi e gli slogan contro il capitalismo [...]": ma forse erano meglio allora, direi! Almeno, oltre all'aspetto migliore, avevano degli *ideali* fortemente sentiti - uomini e donne insieme!

    ... Non ognuno per i fatti suoi (ma quali? boh!), come nella demenziale pseudo-società di oggi.

    E' questo senso basilare del *noi* - "che possiamo cambiare il mondo", ecc. ecc. - che manca del tutto, oggi, a quanto pare...

    Quindi, purtroppo, non c'è (ancora... ma verrà! ) un popolo rinnovato.

    ... E non c'è nemmeno, ancora, un'Europa federale e solidale: forse le cose sono correlate?

    Chissà...

  • GiBieSse scrive:

    Leggo alcuni interventi e rimango interdetto: se la piazza manifestasse "solo" perchè Mr.B. va a prostitute, allora avrebbe davvero torto. Ma qui la questione è un po' più larga: intanto perchè Mr.B. grazie al suo conflitto d'interessi (grazie mille, D'Alema!!) ha diffuso - diffuso, non imposto visto che io posso vantarmi di non accettarla affatto - una cultura che aveva già preso piede durante il tramonto della prima Repubblica (ma, obiettivamente, la seconda quando è cominciata?) secondo la quale basta apparire per realizzarsi. Cultura che ha portato al degrado progressivo di qualsiasi valore, basta vedere un qualunque programma della De Filippi e ve ne rendete conto, e nel quale qualsiasi anonimo risentimento diventa "eversivo". La piazza non ha fatto altro che rimarcare questa "mancanza di cultura" secondo la quale se una donna, o ragazza, vuole realizzarsi prima di tutto deve essere appariscente e piacente... Quanto all'essere radical-chic, questo è il classico argomento che si usa quando non si hanno appigli: la manifestazione è stata organizzata, come vengono organizzate tante altre manifestazioni negli ultimi tempi, tramite flash-mob via Internet e le persone presenti avevano la più svariata estrazione sociale. O anche questo non dice niente a nessuno?

  • anonimo_abruzzese scrive:

    L'ennesima e inutile manifestazione nostalgica della sinistra. Dove parlano il sindacalista, l'attrice famosa ma impegnata, la donna con 3 figli disoccupata, la studente precaria, la ragazza madre....La solita manifestazione dove i 50 enni di oggi rivedono la loro giovinezza con i capelli lunghi e gli slogan contro il capitalismo. Amen. Ha ragione Janko, le manifestazioni servono sotto dittatura. Qui per cambiare le cose servono le urne. E alle urne il più bravo era, rimane e sarà comunque Berlusconi. Che sa sorprendere, sa semplificare, sa arringhare e via dicendo. Tutti verbi sconosciuti agli attuali leader della sinistra. Facciamocene una ragione e preparazioni ad un nuovo Governo Berlusconi. Se invece di manifestare D'Alema, Veltroni, Bersani, Gentiloni, Fioroni, Finocchiaro, Soro, Boccia, Bindi, Letta ecc....dessero in massa le dimissioni e si organizzassero primarie serie tra Renzi, Civati e Zanonato (giusto per dirne alcuni) questa sarebbe la più GROSSA e SERIA proposta di cambiamento. Ma questo non si farà mai e io voterò Lega nonostante la mia provenienza. La solita sinistra, che ama rappresentarsi ma che ormai non sa rappresentare alcunchè.....

  • Silvano R. scrive:

    8 commenti, e non uno a favore della manifestazione, qualcosa vorrà pur dire, o no?
    O si continua come sempre a non voler capire che la sinistra ha scelto ancora una volta (l'ennesima) la strada sbagliata per battere Berlusconi, ma il timore mio è che non ne abbia altre di strade, programmi no ne ha, si litiga su tutto, non vanno d'accordo neppure alle ridicole primarie, cosa pretendiamo di mandare a casa Berlusconi con queste sciocchezze?
    Ma per favore!

  • polifemo_01 scrive:

    sono quelli che sul posto di lavoro sono maleducate, assenteiste ed arroganti,
    parcheggiano i SUV in doppia fila per comprare il pane,
    urlano ai mariti,
    urlano ai figli,
    non sono sessualmente soddisfatte e sono invidiose di chi lo è.
    Vadano a votare e, come dice giustamente Janko, le manifestazioni si fanno sotto la dittatura, qui abbiamo le urne.
    L' ultima volta quante di queste signore sono andate alle urne? oppure la telenovela era troppo interessante per perdere la puntata giornaliera?
    che percentuale di astenzionismo c'è fra quelle della piazza?

  • cavallo scrive:

    non sarà che non si sfogano a letto !! e vanno in piazza a scaricarsi! domando?

  • janko scrive:

    Credo che le manifestazioni di piazza vadano caldeggiate solo quando si compiono sotto una dittatura, vedi ultimi esempi di Tunisi ed Il Cairo. In una democrazia sono inutili e quando poi il pretesto e` la dignita delle donne calpestata dal premier( vedi il cartello della Bindi: Piu che Berlusconi denigra, piu sara isolato) sono addirittura patetici. Berlusconi non diffama le donne anzi le apprezza per quello che di + interessante hanno. Purtroppo la Bindi ha solo il cervello che non entusiasma nessuno per andarci a letto, ma solo per leggere le fiabe. Faccio un'eccezione i Vendola o i Luxuria apprezzano solo il cervello.

  • polifemo_01 scrive:

    non ho capito..
    le donne si sono sentite offese da un presidente del consiglio che frequenta prostitute?
    Non capisco perchè le donne e non gli uomini o i gay o le lesbiche...
    Le prostitute svolgono un mestiere, dove c' è domanda ( tanta) ed offerta (tanta) ; non sono costrette, plagiate, obbligate ( caso a parte e disdicevole le minorenni..ma questa è altra storia) e intascano in poche ore quanta una operaia della Fiat in un mese.
    Anzi, bene Berlusconi, che distribuisce il proprio denaro...

  • fiorentina scrive:

    la piazza può determinare la caduta di un governo ma non può costituire una alternativa vera a nessun governo, questo è il problema di oggi e forse di domani, perchè se si và a votare è possibile che la mancanza di alternative vere riproduca una situazione assurda. Questa è la responsabilità vera, di fronte al paese, di 10\15 anni di gruppi dirigenti delle varie sinistre totalmente inadeguati!!!

  • alessandro vigilante scrive:

    Le manifestazioni di piazza sono una esperienza indimenticabile per chi ci partecipa (provare almeno una volta per credere!).
    Non servono per abbattere lui, il capo pedofilo.
    Servono a noi - cittadini consapevoli - per crescere.

  • marco scrive:

    Ormai lo dovreste avere imparato:non servono a nulla le manifestazioni di piazza,
    specialmente se sponsorizzate da individui squallidi come i radical chic,non servono
    nemmeno gli attacchi giudiziari,tutto giova a Berlusca,tutto....tranne l'unica cosa che
    la cosidetta sinistra(si fa per dire....)non ha mai voluto o potuto fare,ossia una
    alternativa credibile(a parte Prodi,liquidato subito dopo);Bersani non lo è,Vendola
    neppure(la base non accetta i gay),Di Pietro neanche,e neppure Fini....e quindi
    solo Dio può far dimettere Berlusca,chiamandolo a sè,o,più probabilmente,mandandolo al Diavolo!

  • Carlo Mion scrive:

    In realtà è la politica tutta che non sa parlare alla piazza e non sa ascoltarla.
    Carlo Mion

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