Istantanea Pier Vittorio Buffa

Un regalo di carta

Sotto l'albero ho trovato un pacchetto con dentro una specie di ciotola fatta con carta di giornale pressata. E' il lavoro di un'artigiana romana che usa, appunto, carta di giornale per costruire i suoi oggetti.

Regalo simbolicamente questa ciotola a tutti gli amici del blog perché la carta di giornale non è una carta come tutte le altre. Soprattutto quella con cui è fatta la ciotola in questione, che è carta di giornali italiani quindi di giornali liberi.

E creare un blog, postarci i propri pensieri, stimolare riflessioni su quello che ci accade intorno, accogliere quelle di chi vuole confrontarsi con te anche se la pensa in modo diverso, è fare, al giorno d'oggi, un minuscolo giornale che solo qualche anno fa era impensabile costruire. E' un piccolo-grande esercizio di libertà di cui dobbiamo andare fieri e che dobbiamo difendere contro tutto e tutti.

Ecco, che noi si possa sempre vivere in libertà è il mio augurio per questo Natale 2010 e per l'anno che sta per iniziare. Un augurio banale, mi viene da dire, ma ogni tanto è bene scambiarselo. E' un po' come dire ti amo alla persona a cui vuoi bene da una vita. Ovvio, ma ogni tanto è bene dirselo, altrimenti lo stesso amore rischia di svanire.

Auguri a tutti

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113 commenti 8

  • Benny scrive:

    Most types of masonry typically will not require painting and so can provide a structure with reduced life-cycle costs. http://profiles.delphiforums.com/marekxs1

  • mariamo scrive:

    A Laqualunque ci piace 'u pilu. Prima vota, poi rifletti.
    Più leggo, più mi diverto....Accidenti, se funziona!

  • Sven scrive:

    Dài, non facciamo paragoni che non hanno senso: è ovvio che né Cicciolina né Luxuria sono dello stesso calibro politico ed umano di Vendola!

    Casomai, Vendola si potrebbe forse paragonare a Pannella, un altro grande della politica (che, se non erro, si è anche sempre definito bisessuale).

    Che c'entra mandare i figli - che comunque devono essere liberi di decidere della loro vita... - a casa di Berlusconi o Vendola? Non mi pare sia previsto, come forma ufficiale di fare politica, no?

    La verità, invece, purtroppo è che c'è un grande nulla che incombe sulla politica e sulla società di oggi: forse sarebbe ora di reagire, allora, come appunto sembra tentare di fare Vendola (e pochi altri, tipo Grillo, ma in modi diversi)...

  • polifemo_01 scrive:

    Vendola farà definitivamente crollare la sinistra...
    non siamo ancora un paese pronto ad avere i gay come capo di un gruppo politico.
    Non fate gli ipocriti:
    mandereste vostro figlio adolescente a cena da Berlusconi o da Vendola?
    essere moderni e maturi significa anche riconoscere i nostri limiti. ed io mio figlio adolescente e minorenne non lo manderei a cena da Vendola.. e neppure mia figlia a cena con Berlusconi.
    Abbiamo avuto in Parlamento pornostar professinista ( Cicciolina), trans che hanno solo chiesto il terzo bagno per loro (Luxuria).
    Ora basta...

  • alessandro vigilante scrive:

    Vendola dá fastidio alla destra non perché é omosessuale. Le inclinazioni sessuali non c´entrano niente con la gestione del potere politico e il bigotto sempliciotto che ha scritto qui che "la caratura mentale e le conoscenze possono essere CONDIZIONATE dall´omosessualitá", dovrebbe chiarire COME questo avverrebbe, cioé come l´omosessualitá puó diminuire o disviare la caratura mentale e le conoscenze di una persona.

    Vendola dá fastidio alla destra perché é un lider popolare sicuramente anti-capitalista ed un governatore di una importante regione d´Italia rieletto senza un grande partito alle spalle. E perché - come ricorda giustamente sven - spesso ha il coraggio di dire chiaramente cose che altri non dicono.

  • Sven scrive:

    "Personalmente, devo dire *che* [...]"...

  • Sven scrive:

    Personalmente, devo dire non mi interessa nulla delle inclinazioni sessuali di Vendola (anche se dispiace un po' che forse non gli piacciano - ma sarà davvero così? - le donne, che a me piacciono molto): la cosa importante, invece, è che dice le cose come stanno ed in modo anche piuttosto convincente!

    E se il PD vuole andare dietro agli strati più "benpensanti" (sic!) della popolazione, è comunque perdente in partenza, con o senza Vendola. Il PD deve avere il coraggio delle proprie idee (ma esistono?), invece!

    In ogni caso, non è del PD che importa, qui, ma di una politica delle idee e dei progetti condivisi - con o senza il PD (chi se ne frega dei partiti...).

    A proposito di antichi greci e romani, probabilmente erano più liberi sessualmente - la sessualità, se non erro, vista come un dono degli dèi - rispetto alla società di oggi, con i suoi falsi moralismi, cattolici e non: ma non erano certo effeminati.

    Idem Vendola: sembra uno dei pochi politici coi "controcojoni", per così dire; quasi nessun altro ha il coraggio di dire le cose come stanno effettivamente...

  • alessandro vigilante scrive:

    Grande janKo. Meglio di Totó!
    "gli omosessuali a me fanno tutti molta pena, non perche` siano diversi, ma perche` non sono normali."

  • Janko scrive:

    Caro polifemo, credo tu gia` conosca il mio pensiero sugli omosessuali, passero' per omofobo, come oggi si definisce sbrigativamente chi li riguarda con commiserazione, ma a me fanno tutti molta pena, non perche` siano diversi, ma perche` non sono normali.
    Sempre naturalmente che la creazione di un uomo e di una donna con istinti sessuali tradizionali si consideri normale.
    Nell'antica Roma, basta leggere il Satyricon, l'essere pederasta e pedofilo era ampiamente accettato e diffuso, nel 1900 in Italia invecel'esserlo era considerato da ospedale psichiatrico. Due estremi che tuttavia non infrangono la pieta` che io provo per essi.
    Non vedo pero` che merito ci sia, come certuni affermano che uno si dichiari tale. Gli potrei rispondere: - e chi se ne frega, se appartenessi alla sinistra + radicale o non sono cose da raccontare se voglio essere me stesso.
    Ci sono pure quelli incuriositi dal sapere chi tra i due e tra le lenzuola svolga la parte femminile, ma questi sono solo degli impertinenti.
    Vendola ha ritenuto dichiarandosi omosessuale che i tempi siano ritornati come quelli dell'antica Roma dove l' embasiceta non faceva scandalo.
    Invece in Italia oggi come oggi, alla maggior parte dei suoi cittadini desta un certo imbarazzo il votare per certi personaggi pur sapendo che la loro caratura mentale e le le conoscenze nulla hanno da spartire colle loro inclinazioni sessuali. Pero` le potrebbero condizionare, questo si`. Ed allora ti do` ragione polifemo; il PD farebbe meglio a non impegnarsi con lui.

  • alessandro vigilante scrive:

    Mia madre fu rapita, seviziata con tagli di lamette e sigarette spente sul corpo e violentata da un gruppo di fascisti armati. Oggi sappiamo chi erano questi criminali, ma non verranno mai puniti grazie alla prescrizione.

    Sinceramente non mi interessa il fatto che non scontino nessuna pena per quello che hanno fatto. Non è una questione di perdono. Io non perdono proprio niente. Ma credo che la punizione sia compito di Dio o, se preferite, delle leggi di natura. E sono certo che gente di quel genere ha vissuto perdendo la cosa più preziosa: la possibilità di essere sensibili alla vita e all’amore. Chi si macchia di crimini orrendi per riuscirci deve uccidere la sensibilità al dolore altrui, ma così perde anche la capacità di provare empatia per altri esseri umani. Cosa può esserci di peggio che vivere afflitti dalla sordità emotiva?

    Mandela, dopo 27 anni di prigione, dovette decidere cosa fare dei criminali che avevano compiuto ogni sorta di violenza contro migliaia di neri. Lui decise che metterli in prigione non sarebbe servito. Non avrebbe ripagato le vittime per il dolore sofferto. Fu invece creato il Tribunale del Perdono. Per anni le vittime testimoniarono quel che avevano subito. E poi ai criminali fu chiesto di raccontare nei dettagli quel che avevano compiuto. E queste deposizioni furono trasmesse da radio e tv per anni, ogni giorno. Il vescovo Tutu, che con enorme sofferenza ha presieduto le udienze, ha spiegato il significato di questa scelta: “Adesso le famiglie delle vittime della crudeltà conoscono quello che è realmente accaduto ai propri cari”.

    Si tratta di un modo di pensare ben diverso da quello patriarcale della legge della vendetta. In Sudafrica si pensa che la vittima non stia meglio se viene vendicata. La vittima sta meglio se il suo dolore viene riconosciuto nel dettaglio. Quando torni a casa e dici a tuo fratello che ti ama che hai ricevuto 100 frustate lui soffrirà talmente a sentire il tuo racconto che nella sua mente spererà che le frustate non siano state proprio 100, magari un po’ meno… Solo 75… Ma tu hai preso proprio 100 frustate e le più terribili sono state le ultime 25. E vorresti che fosse riconosciuta l’interezza del tuo dolore. Non si tratta di facile perdonismo.

    Il colpevole è costretto a raccontare nei dettagli l’orrore che ha commesso. Sua madre, sua moglie, sua figlia sapranno esattamente che cosa ha compiuto. Ovviamente questa scelta non può essere applicata su casi singoli di delinquenza. Lì c’è la necessità di rinchiudere fisicamente il colpevole per evitare ulteriori danni. Ma quando i crimini sono compiuti da terroristi di Stato o contro lo Stato, durante momenti politici di follia, la semplice pena detentiva è insensata. Se un popolo vuol liquidare il proprio passato di bestialità diffusa deve sapere chi ha fatto cosa. Proprio perché si diminuisce la probabilità che simili atrocità si ripetano.

    Tocca fare i conti con la storia. Solo così si può scoprire, al di là di ogni dubbio, la verità.

    Noi oggi sappiamo ben poco sulla stagione del terrore rosso e nero e sui complotti di Stato che insanguinarono l’Italia negli anni ’70. Di come fu organizzato il rapimento di mia madre non si sa quasi nulla. Si mormora che i fascisti che rapirono Franca fossero spalleggiati da un gruppo di Carabinieri deviati che brindarono in caserma subito dopo il crimine. Secondo alcuni, tra gli esseri che agirono c’erano addirittura appartenenti a un’unità illegale dei carabinieri che vennero soprannominati “I Corvi”, responsabili di altri crimini allucinanti e di almeno un altro rapimento con stupro e torture.

    E’ vero? Vorrei saperlo.

    Jacopo Fo, http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/08/quale-punizione-per-i-terroristi/85419/

  • polifemo_01 scrive:

    mi spiace,
    ma io credo che la candidatura di Vendola, un gay dichiarato, non farebbe altro che diminuire i già pochi voti del Pd e sarebbero le classi più "conservatrici" e "reazionarie" e "borghesi" di questo partito a far mancare il loro voto.
    Clinton ebbe il suo scandalo con la Monica, ma sei invece fosse stato Monico, gli americani lo avrebbero "graziato"?
    Se vogliamo la democrazia( e la vogliamo), significa che tutti hanno pari diritto al voto, progressisti, reazionari, xenofobi, liberali, rincoglioniti, colti, ignoranti e beghini..
    mediatate Pd, ....meditate.

  • Sven scrive:

    Ecco un politico di sinistra che dice cose molto concrete, pane al pane e vino al vino - Nichi Vendola, qui ieri sera a "Che tempo che fa":

    http://www.youtube.com/watch?v=pw1k2DVjyvU

    Altro che "ghe pensi mi" (che ha fottuto la gente per decenni): qui ci vuole, invece, la riscoperta della progettualità condivisa, della partecipazione e della solidarietà!

    Possibile che la gente non capisce che Mr. B., la Lega & Co. ci hanno completamente fregati? Non c'è certamente bisogno di essere ingegneri aerospaziali per capire un'ovvietà lapalissiana del genere...

    Quindi, c'è qualcosa di più grave che non va, nella società di oggi: un vero e proprio nulla che dilaga e che oblitera le coscienze, una falsità sistematica, o come diavolo si può dire.

    Come uscirne, da questo schifo? Almeno, Vendola qualche indizio lo dà - a differenza di altri politici (anche di sinistra).

    P.S.: Non confondiamo la cultura con l'istruzione (spesso à la idiot savant, se poi manca il senso critico individuale e sociale): si può fare cultura anche essendo poco istruiti, se c'è un contesto solidale che fa imparare a vicenda (vedi anche Paulo Freire ed altri educatori del passato). Anche per questo la rete del web, ecc. ecc. è uno strumento formidabile per (ri)creare nuova cultura ed interattività. Altro che scuola ed università nel loro penoso stato attuale: la rivoluzione culturale, piuttosto, deve partire dal basso...

  • polifemo_01 scrive:

    vede, cara maria,
    mi trovo ancora d' accordo con janko. Lei potrebbe essere la Maria Antonietta, che al popolo parigino affamato, invece del pane, scandalizzandosi, proponeva di dare briches.
    La poesia, le le arti in genere nascono fra le persone di cultura ( almeno bisogna saper leggere e scrivere..) ma Lei conosce la elevata percentuale mondiale che è analfabeta, o almeno che ha un bagaglio culturale minimo, perche', purtroppo, costretta al lavoro fin da piccoli? lei sa cosa è il lavoro minorile?
    quindi, non faccia l' errore dei nostri rappresentanti di sinistra, che parlano e pontificano...cerchi di vivere la realtà...

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