Istantanea Pier Vittorio Buffa

Pelle d'oca

La seconda guerra mondiale non c'entra nulla con quello che sta accadendo ai rom in Francia e la commissaria lussemburghese si è decisamente spinta oltre. Ma quando si sente parlare di un'azione che riguarda un'etnia in quanto tale viene la pelle d'oca. E forse è stata proprio la pelle d'oca a portare la lussemburghese fuori dal seminato.

Io, comunque, vorrei lasciare che la mia pelle continui a reagire così, a raggrinzirsi quando vede che si cerca di risolvere i problemi puntando il dito contro gruppi di persone accomunati da un'etnia, un costume sessuale, un colore di pelle.

E questo senza pensare alla seconda guerra mondiale, ma al futuro dei nostri figli per i quali l'equazione rom=ladri dovrebbe far parte di un mondo che non c'è più. Se poi tra i rom i ladri sono molti, è un problema di polizia.

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60 commenti 8

  • Sven scrive:

    "L'uomo è un essere egoista, ipocrita, meschino e profondamente cattivo"...?

    Non credo: al limite, solo se è costretto - da chi è al potere, ecc. ecc. - a vivere in un ambiente di tipo neoprimitivo, dove la competizione è così distorta ed esasperata che ognuno deve lottare per sopravvivere contro il prossimo, nella generale indifferenza e disillusione; questo ambiente, nei tempi odierni, è (in parte) il capitalismo neoliberista: e deve essere superato, a favore di una società più collaborativa e solidale.

    Questa, ovviamente, è solo la mia opinione, motivata anche dal fatto che non credo in una "natura umana" negativa.

    Ok, forse la discussione è finita qui (ce n'è già un'altra)... :-)

  • polifemo_01 scrive:

    perchè sia meglio compreso:
    l' uomo è un essere egoista, ipocrita, meschino e profondamente cattivo.
    Va regolato con la legge, perchè se fosse regolato solo da suo istinto, la terra sarebbe .......
    ecco che quindi tu proclami società augurabili ma impossibili,
    io cerco di migliorare questa in cui viviamo e vivremo x molto.

  • polifemo_01 scrive:

    caro sven,
    ritengo tu sia giovane e fiero.
    Io sono ageè( direbbero i francesi).
    Ho ascoltato i vari TG e sembra ( giornale inglese) che il mitico Bono ( U2) fondatore di una associazione contro la fame nel mondo, donasse ai diseradati solo 1/10 ( un decimo) degli introiti, mentre il resto necessitava per lui ed il suo entourage.
    Alcuni anni fa, il presidente belga per la tutela dell' infanzia fu arrestato e condannato perchè pedofilo.
    Certo, una rondine non fa primavera, ma qui di rondini... ce ne è uno stormo.
    Allora guardiamo la realtà reale e ... non voliamo dove gli altri non arriveranno mai.

  • Sven scrive:

    Correzione: "società più solidali", al plurale...

  • Sven scrive:

    Rispondo brevemente ed al volo (se no, diventa troppo intellettualoide, la discussione):

    1. Anche in comunità, molti esseri umani pensano più a se stessi che al bene comune: ma penso che sia soprattutto per motivi di sopravvivenza economica; se tutti avessero i mezzi di sostentamento - non da "meritarsi col duro lavoro individuale", ma garantiti per cittadinanza europea e mondiale (l'uomo non è nato per essere schiavo del "lavoro", che invece ormai dovrebbero fare le macchine ed i robot) - e si vivesse in società più solidale, gran parte dei problemi odierni si ridimensionerebbero drasticamente.

    2. Perché una democrazia funzioni, occorre che le maggioranze abbiano un minimo di etica (anche terra terra, nel senso di non fare al prossimo quel che non vorresti fosse fatto a te, ecc. ecc.): se, come in periodi a rischio di neo-nazifascismo (in senso lato), ciò non accade (più), la democrazia diventa presto dittatura (come del resto accadde davvero, tempo fa).

    3. Ispirarsi all'anarchismo (per me, soprattutto a livello filosofico e sociale, non certo di tipo individualista all'estremo), non vuol dire affermare la licenziosità (e, più che distruggere il concetto di stato centralizzato calato dall'alto, lo si vorrebbe superare con uno stato federale dal basso, cioè uno stato che veramente "siamo noi", invece che dei burocrati): vuol dire semplicemente mettere l'etica solidale ed il "voler essere" - sia individuale che collettivo - al primo posto.

    4. Ci vogliono delle regole dettate dal buon senso, non leggi promulgate da chissà chi per chissà quali fini (come quelle ad personam, ma non solo, ecc. ecc.).

    E per superare uno stato ormai simil-mafioso, ci vuole anche una ***critica del potere***, cosa che purtroppo invece manca del tutto, sia a sinistra che in centro che a destra (forse perché tutti lo vogliono, il potere concentrato? mah...).

    Insomma, a mio avviso, la questione non è così semplice e meccanicistica come a volte la ponete voi, janko e polifemo: in particolare, se in una democrazia vengono meno certi princìpi umanitari di base ("universali", per così dire, ma anche di autonomia locale, ecc. ecc.), la (ingiusta) regola imposta dalla maggioranza diventa presto dittatura.

    Ed è questo - l'anomia da carenza di etica umana - che mi preoccupa molto, di questi tempi: perché, terra terra, vuol dire consegnare la democrazia a dei ragionieri ed affaristi, che pensano più al business che alle idee.

    E quindi, invece di progredire verso una democrazia più diretta e partecipativa, si regredisce verso un populismo spicciolo e di tipo pubblicitario-mediatico: un po' (tanto) assurdo, no?

    OK, per ora, mi fermo qui...

  • polifemo_01 scrive:

    si, caro janko,
    hai ragione..
    non ti curar di lui, ma guarda e passa

  • janko scrive:

    Caro polifemo ho letto il tuo trafiletto in cui suggerisci a qualcuno di chiedere a Pier Vittorio il tuo indirizzo e le tue generalita`. Non volermene se mi permetto di darti il consilio che un tuo esimio corregionale cosi` bene descrisse: non ti curar di lor ma guarda e passa.
    Questa persona non merita la nostra attenzione per cui leggerlo o rispondere ai suoi interventi e` tutto tempo perso e non m'interessa neanche se saro` da lui gratificato domani coll'aggettivo di arrogante. E tu stai attento alle tue donne invece che non corrano il rischio di quanto paventano i versi di Francesco Dell'Ongaro: Vo' colle trecce delle livornesi farmi le materasse e gli origlieri...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Due pericolosi soggetti si infiltrano in questo blog:

    Janko: il boia della liberazione.

    Polifemo: l´assassino dei sogni.

    Quest´ultimo é stato visto girare di notte attorno ai letti degli altri per assassinare i sogni sul nascere, fate attenzione!

  • janko scrive:

    Caro Sven, non e` nelle mie intenzioni cercar di convincerti a cambiare idea, come non credo lo sia in quelle dell'amico polifemo. Non appartengo a nessun partito quindi non rientra nei miei compiti far proseliti tra chi scrive su questi blog. Sono qui solo per manifestare il mio pensiero, conoscere quello degli altri e se posso, far pensare quelli che ragionano in modo diverso dal mio. Per rispondere a quanto hai scritto piu` sotto ti diro` che secondo me:
    1. E` superfluo affermare che prima della Legge viene l'Essere umano, dato che la Legge l'ha stabilita quest'ultimo solo per poter vivere in comunita`. Infatti l'essere umano che vive da solo su di un'isola deserta non sa che farsene della Legge.
    2. La Legge promulgata dall'uomo, deve valere per tutti gli individui che vivono nella stessa comunita` e dev'essere pertanto rispettata da tutti. Siccome essa non e` universale puo` essere cambiata o abrogata nello stesso identico modo di come lo fu proclamata, mediante il voto espresso dalla maggioranza. Le leggi che tu dichiari disumane devono sottostare a questa norma.
    3. La mia visione e` di tipo libertario, cosi` scrivi. Certo tu sei un anarchico e come ben sai, l'anarchia mira a distruggere lo Stato ed ogni gerarchia sociale ad esso connessa. Quindi proclamando come tu fai, i canoni della licenziosita`, ogni individuo si comporterebbe secondo la regola homo hominis lupus.
    4. In base ai tuoi ragionamenti, ti chiedo, come fai a chiosare che l'unica vera giustizia e` quella sociale se non esiste la legge? Per quanto poco ne sappia di diritto, mi risulta che la giustizia non e` altro che l'interpretazione e l'osservanza della Legge. Senza legge non c'e` giustizia.
    Caro Sven se avrai voglia e tempo medita su questi 4 punti, non ti faranno cambiare idea, d'accordo, ma forse potranno correggere le conclusioni del tuo pensiero. Ti auguro una buona domenica, qui sono le 19.30 di sabato.

  • polifemo_01 scrive:

    concorderei pienamente con Sven,
    se l' essere umano fosse profondamente buono, generoso ed altruista, ovvero fosse un seguage segugio della morale e soprattutto del comportamento del profesta Gesù.
    Allora si che il mondo sarebbe un Paradiso in terra, con uguaglianze, tolleranze, giustizia, etc...
    Purtroppo non è così e pensare che lo possa divenire è una utopia,sperabile, ma a mio avviso, sciocca ( Lennon in Immagine la proponeva.)
    Per cui dobbiamo legiferare, imporre delle regole e rispettarle e farle rispettare.
    Da quelle dei confini territoriali, a quelle del vivere e convivere sociale.
    Sarei anche io un sognatore, ma devo vivere e sopravvivere qui e voglio che ci siano regole e leggi.

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